La Nuova Europa - anno II - n.38 - 23 settembre 1945

23aettem.19.J5 ------,---------- LA N V OVA E! V R OPA------------------ 11 __ L' ERE·D-lTA' !DELLA ' ' G. 1 ~ L .• ' , in cui era concessa la gratuità ed imJ>O· pugnnrc In creazione di un ente org:mi– sto )'obbligo di tale Istruzione. non camcine costituito dalla legge, JlCll'am- 111'0VVedcvano che l'uno e l'altro aves- bilo della vHa locale. garantito e tutc– serc, effetto pratico per tutti, Iniziative lato dn precise dlsposl2ion1 giuridiche. private e comunali sorsero spontartea· Un istituto di diritto pubblico al cui mente perché l'indigenza non vietasse governo siano chlamaU, tra i cittadini ai più blsognoSi }a freQ.uenza delln del comune. come ad una Uistinzione scuola, ambita. coloro che, per gli studi, la Seguire la storia di questi liberi pa- professione, per il particolare attacca· p 0 t~~ l'~~~;:~~~~ ~:~ ~~~\st~~~ ~~~ :;~[ii c:~~:te~u~a 1:::~ia 1 te~!i / 1 ~ ~~o;,~ti~c!~ ~~~ st !o~i:~~~~I~~~~: ~~~~t~:~~~~s~1~:n;a~~~1~1~e d~~;i:~~: prl. <lei regime quanto Ja ·GIL. sintesi, si attua nei suol termini ana· E' una testimonianza di amore alla zlonc nell'ambiente locale. Cosi soltnnto Ente a~entratore e qulndl soffocato· litici, mediati, perdendo 11 suo mor• scuola. un'espressione dl solidarietà questa istituzione potrà vivere della rè di ogni libera iniziativa, anche di dente d'interessi. La scuola può cl~ popolare che colpisce ed intenerisce. vita dell'ambl.Cnte al qua.le si propone . quelle già esistenti; pomposo· nel suo formare lo spirito del giovani, edu· Noi giovani che abbiamo visto tutto ca- di giovnrc, non come l'effimcr:i crea– ~usso tutto esteriore. preoccupato di care 11 pensiero ed l1 sentimento, ma dcre dall'alto, che ci siamo sentiti sof· 2ione di un soffio di entusiasmo, ma co– essere Justl'o delln tirannide Invece le attitudini, il fislco, le capacità pra· focal\ ùalla tirannia dell'accentramen• mc una funzione nonnale dcli.i stes-.a che formatore ùi coscienze, foccva ru· e.che, l'uso delle libertà concrete, Jo• to e pcr,çiò fummo scctUci a vent'anni, vfta locale. All'Istituto dovrebbe essere more. stordiv'a I giovani. non educava, spirito di .llbera associazione, ili ln1zla· cl sentimmo avulsi dalla società, In -nflìdato il compito di. promUovere e ·or– non isu·u:va, forse preparava ll serar- uva, .non possono trovare In essa la quella atmosfera di solldarietà, dl Jega· d!nare l'assi5tenza scclastica e tutto ca tipo. Joro migliore attuazione. Sono qualità mc tra cittadini cd istituzioni, tra }esse quel complesso cllIstituzioni suss!diar:c Nessun italiano slnccrarncnte demo· che si acquistano nella prassi reale e e vita troviamo la riconciliazione con · cd integrative della scuolri popolare. cratlco, compreso della necessità di non nella ricostruzione o riproduzione la civiltà, 11 proposito· di operare amo. che sono Il necessarJo complemento una educazione se1-ia e severa, potrà scolastica. 4 revolmente per Ja società. Riaccendere della scuola stessa ... ». E plìì o!tr~ -si ricordare le grosse parate senza pro· La scuola non <leve essere avulsa quel sentimenti, rafforzare quel legami legge una definizione che dice tutto: vare un senso spiacevole. Ern l'appa· dalla vita, ma non può essere la vita è ciò che chiediamo per la nostra scuo· « li Patron.ito scolastico è la comunità renzn spettacolare ed abbagliante che steSSJ. Dobbiamo convincerci di que- la alla nuqva democrazia ilaliana. ~! 1 r~,:~r~lu~~Ìla0~~:·~~-c:~v~~;Q~~toesli~ !, e~~ut~;:i~l~e~u:~odid~~l~•e~!~!e~~: ~~~e:::i~ ~n:o~~~~~~ii;: J~~:'.a C~~· Il p1imo Intervento ufficiale dello sta una collettività, grande o plccola la fiacchezza del carattere abituato al· significa che la scuola non basta alle st ato In pro dell'asslS t enza scolaStiCa 61 che sin, sorga ed agisca un nucleo di la cieca ubbidienza, l'aridità del cuore esigenze educative della nostra socic.tà ebbe con il regolamento unico per l'l• cittadini egregi, che crei intorno alla costretto ad una fecle Impasta. la fred· e perciò occorre preoccuparsi. di opere ~~~:;:'tii°~e~!=~~~~re~:el .1::· ~~\~;: scuola un'atmosfera di affetto e di ri– dez.zn ùi una mano troppo a lungo as e cli Istituti. che in·tegr:lno la sua azlo• ad Iscriversi alla scuola ed a frcquen· 1'pceuttoo1··,•••lhce nr1i cnhtiiana1,1,cvhccrsdoc!<,'1 s ,,n", ,.,',a, suefatta al gioco delle armi. Nulla di ne. E' necessario,che questl ultimi non .d t tt d 1 .. ciò che è più sacro nell'educazione dei contrastino la cultura, che si Inserisca. ~~~au::~ld~~: 1 ~~:;e:..e:io~e c~riari:à sopratutto degll umili•· f~~~~~~t~.h~r!~~~;~ta~~~ilra c~e~=i~: ~i~t~e~i/~:i~~t~ 1 d:!i~v:t~~•;: 11 ;r:;:~ e dalla cittadinanza. a favore dei I pa'l~:~~ 1 10 1 s ~~ ~i't:~~u~s~~les~~~ ;~~I lità. i sentimenti dei SlngoH JlOn esi rare le forze giovanili nel modo più po"eri qualchràe aiuto in veSl:, ed_ og~etti luppo da associazione assistenZ!alc ad iìlc\•ano: sl educava alla violenza vlo- proprio e concreto. :o~~s~~\'.ri :ato.fr ~o~rso~:t~u;t~~~~ istituto c1·azione ampia e mu'rùrorme 1cJ~;~.~~~-è ~r~~~ 0 n!~ 1 e~~;ea~~;:nch~ Le istituzioni lnteg1~tlve della scuo- guardevoli del paese•· Da ,quell'anno per la più alta iunzlone civlle e soc:a. soffochi per sempre l'Individualità. ,la. perché abbiano saldo tono vitale. alla legge del 4 giugno 1911, n. 480, c'è le: l'educaz;one. La GlL va consldernta perciò la più non de';_,onoessere emanazione di un tutta una gamma di Iniziative, di asso· La preoccupaZllonedel problema erlu· dannosa delle ~sUtuzioni fasciste. I suoi ente che ne ordina la costituzione, ne dazioni, di relazioni di congressi,.chc catlvo non può appartenere solo :li pen. l– metodi, I suol finl devono scomparire nlisura,: ne regola il respiro, ma crea- stanno a dimostrare l'intefesse pubblico satori, nli appartiene al privato !n ¼-,– ùal propcsitl educativi deil' Italia de zioni dal basso che risolvano problemi per questo problema. Problema che quanto tale; non è dominio della f;\" mocratlca. Ma sopprimere e dimenti locali, che rispondano ad esigenze de·. non è mai risoltd una volta per sempre. rriiglla In .:iuanto irUPPo umano isolato care la GIL non deve trasformarSi in tenninate. Esiste In Italia una lstltu, perché muta di tempo ìn tempo, di e governato da un suo Porticolare eg-,Ji• abulia per I problemi dcll'eùucazionc zione, che, ricostituita con criteti mo· tuogo 111 luogo'a seconda dello sviluppo smo; non è proprio di nessun gl'UPJlO extra.scolastica. Noi ereditiamo appun- ·:f~~ 1il i:at;r~~~~oa!~~~;:;;~ 0 ~ueSti com. sociale e delle condizioni ambientali, ~o~~~~;~~t~i:!~\~n~!!~~/ 1 iH~i~~~: (~;~ to questi problemi, la soluzione del Nel p1imo Congresso internazionale, l'educazione, è la comuil\tà. La conm- <1uall è resa più grave ed urgente dal· ~:: l'Unione nauana dell'educaztone na- nità, di cui I componenti sono gll apo• Je sventure che si sono abbattute su zlonale, treò le premesse di quella leg• Stoli e ,:H attuatorJ in ogni mom~nto di noi. L'articolo 326 della legge Casali (13 ge. Dice infatti la memorabile relazio• delJa toro altività, è la vivente uni!~ Un paese che era arrivato a dedi novembre 1859). 111 cui è fatto obbligo ne dl Camillo Corradini: e Sembra a di tutte le anime desiderose d1 uueì.:a care a questo scopo~un mlllar-Ooe 3-?() ai genitori di procacciare al toro figli noi che l'obbietuvo plù urgente dell.1 collaborazione umana, senza Ja om.e milioni annui, se con un semplice trat l'Istruzione elementare, e l'artlcolo 317 nostra azione attuale sia quello di pro- la vita dell'lndh·iduo non avrebbe sen· to di penna cancella questa voce dal so; 11 Patronato scolastico è sua diretta . suo bilancio, bisogna confessarlo aper- emanazione. umente, degrada. N~ vale d~re che la La GIL assorbl il Patronato sco!a- ~~·ee~~/~~~s~:; ~a~~!:~~~~~~~ CO S T [-T UE N TE ~a;~:t:J~!{ ~~:::èvo~er~:aaJ~~~~l,e~~:. stico e Jo soppresse. Non c'è che n· perchè 1 problemi assistenziali ed edu· , zlo11edella volo11tdpopolare etfettuan- r:e~~~~:a il J 10 a~;r:hi~ q~-f~~rll~:~ calivi per la glo,·cntil sono irnponénti O 'R, EF ER END U llf ~~~~;'";.t;t;,%!;~~~-; c;f:',; ~':i;":~ d Il O esperienze adeeuarla alle · e pressanti. Se non vogl'.amo risolverli . stituirebbe una a un orado ·solo, pre· n~o~/;~ 1 ~!nze. Spart ; cinc"n 1;. b1uno- sulle orme fasci st e, dobbiamo però de- f'QMMENTEREMO, se del caso. suppo11e11tcquello sviluppo e queUa teche e centri di lavoro, colonie e col· ~~~le;ltl~l ~~~~:;;~\a~on spirito di Il· \...I :,~\~l';Os:::;~oer::/!',f rode'{ c~!~J~!: maturità politica che Si pu<) ritrovare legl, dopcscuola e ref,zione scolasttca. Ogni giorno perso lJl Questo senso è to 11azio11ale del Partito liberale ttaua- ~1zl1ti~~~t~e i 1 ~~~;td~fbt~e;,c 1 :J~: ~or:i ~~~;~t~:~~ope~r~~:!~~~ie COI: una respcnsabll!tà grave,· perchè uella no, q;rnnd~ c:r~ stt~~1 1 0 tt7ni1iatt 1 J ~g:!•,:i1t~~~!.b~o?cfi':rta;~ 1 ~;:i~:i,~e~ mille altre ln\ziative devono ti entrare edu<"azione ur'1 atlmo, un ilorno pcs· =~ft~oc~ir:'· r{ ~ls:~~o d~ n":~':deito la forma suprema dt democrazia dl'r'et• nel programma- del nuovo Patronaw sono essere ata I e »er 11 cne e pei· Croce. la cui parola ha· sempre tanta ta. la ma11iJestazioné più alta e più scolastico. Tutto ciò che la _GILaveYa 11 male- autorità e risona11zc1, facciamo QUt non ardua della sovranità popolare; e rfle· creato per tustt·o del reg\me, sl resti• La confusione lngener.:ita tra le es!· tm esame di esso (per cui tL tempo cl rendu.m popolari-istituziona{i « di carat• tulsca al popalo, si affidi al Patronato genze della pedngogta idealistica e mancherebbe), ma qualche nota fn tere puramente Informativo o slnto- sco'iastlco che ne userà per l'cducaiion~ ~e~~ ~~~.f~~~ ~~~ 1 ~::~~~~l~r:;g~:~a:~ ·~~~ft:~sfr~r ,~°:J~iteuij!,.z-; ~L /:i~~~ :;;;~~o »n;~n~v~~al~~a ~ti~t~i ~':):f~: t1vilc dei cittadini. in atto nel prO&"ramml e nella prassi chiarimento dl idee elle t~11tosta a finora. J. s. di l;r:~~;~l~nfa~r d~r~:~~i~~,a~~;~~·~ educativa del reg\me fascista. Da una cuore dell'uomo inslone, e ora11dépa- e educativo net varl suol aspetti, dalla parte la scuola pretendeva educare nel trlota. La parola e Costituente• - creazione' degll edifici scoiastlci alle senso più generale della parola e per- confessa ca nd idamc,ite 11 Croce - 10 (Seguito della pagina numero noi;!!) materie d'lnsei:namento. a tutte le atti· clò voleva essere tutto, dall'aitr~ la ~~~°ft~ 1 f',,roe,:;~e~:m;~: ,:'oli::;: vita extra scblasUche, è il Patronato G.lL che intc nd e~a Integrare .1 az.one ;,i. Europa co11w1enta1e.comincia con mentale del '21. Percorso da diverse scolastico. d: quella con un opera educativa fisl· l'Assemblea costituente francese del. correlltl e da orlentamentl vari. si tro- Il ritorno puro e semplice al Patro– co·mllltare·polltlca• La prima aveva ge• 1789; che essa era stata preceduta e va ln un certo senso a rimorchio del- nato scolastico quale fu assorbito dalia nericamentc H compl_sodi preparare ammaestrata da ouelle assemblee co- l'azione comunista». G1L, non risolverebbe U problema per· l'uomo. la seconda quello di forgiare stitue11tideoli Stati Uniti d'A.merlca a chè l'Istituto non rispenderebbe alte Il cittadino fascista. La scuola V.vac- cui anche ooot biso011afar capo per RADIO LONDRA nuove esigenze e non sarebbe prepa- chiava nella indigenza, la. GIL si re11de.rsiconlr>dt come , 11rt,1clptdi rato ad ereditare l'ingente patrimonio espandeva nella ricchezza. Dal contra· lfbertd e democrazia possano Incarnar- Passano gli anni e Paolo Treves di quell'ente C•soprattutto, non avrebbe sto, daJla rivalità è derSvata _ladeca- ~lo n:~(an;:'~~à·sf';.~::::"J;'t~u:~: :: continua a calcare re due strade del- la posstbilltà di farne l'uso migliore. denza culturale. morale e cJ,;.He che vronità PoPolarc. che _ contro oual• 1 ~e~~~ig"ii~? ~~~~~;a~a 1 ft: 1~ :~~~ Una nuova legge cost\tutiva va studia· · tutti constatiamo. siast riserva o dlfflde11za o negazione de .a Londra; Paolo si fa con0$Zere ta, che te allarghi l'azlonc, ne poten~i Primo passo verso un'opera illum\· di uno storicismo conservatore e scet• negli ambienti giornalistici e pallticl le capacità, contemperando l'esigenza. . nata per ti risanamento dell'educazio- ttco - A ('unico fondamento di Jeolt- Inglesi, e doPo gli avvenimenti del tu• autonomistica, senza dl cui non s! 1>uò ne In Italia, è quello di chiarire i tlmitd e di ordine per uno stato ai no· suo-settembre 1943 è invitato a tenere avere democrazia, e la necessita del compiti della scuola•. Perchè questa st ri tempi. E oool, nelle concrete con• quella serie di conversa2toni radtoro- coordinamento delle varlc aw..... ;tà non <Y.sperdala sua opera In un•;nde- dizioni ·italiane, à proprio la Costi• nlche pomeridiane. che ebbe per titolo: extra-scolastiche su.I plano nazionale. ~termlnatezza di fini. deve assumersi \l tuente l'unico principio oroantco. or• su, fronte e d1etro il fronte ttalifmo, E' Questo funlco senso In C\11può compito. di tsu·u1re. Il significato che ~:~li;!~~°:~ni~lfo~;c1eli:'~:::Z!t~e P;;. Lo~~~a 1~t~ue'tllro:~r 1~i~!n8\r:-~~:~~ essere democratlcamente trasformata !a ·noi diamo a questo termine non.si re- il nostro paese. Chi lo svalutasse O lo· verno e 13 primavera del 194344 rl• p!ìa rasclsta delle creazioni del regime: stringe al s,uo valore lnfornmtivo ma mettesse tn sospetto farebbe opero di cordanq assai bene. DI queste convcr· la GlL. GE,. ,.,I.·\ ltlJSSO si estende a quello più vasto di cultu· turbamento. per.. no,i dir peoglo; an- sazloni ll Treves ha ora fatto \lll~t ra. La cultura, conoscenu nel tempa che contro 00111m.loUore tnte11ztone: sr.elta che ha pubbllcata l'ed!tm-c e nello spazio, conoscenza storica e chl te,idesse a limitarne l'efficacia, Sandrori. .sclent-ifica;è il mezzo più forte per la parlando di semplice revisione cosmu- Nel ritrovare fissata sulla cart., la formazione degli uomini, è Il •fine al zionale, - chi, ciot, s'illudesse che ab• fugace, parola di Q.uel tempo. cpe cl quale la scuola oeve tendere, senza ?!"ar;z;~~~o~~~:s::!~":aap;~.:~~,!~t s:~:: ~'~::~~ae.f~~~~rt~~~~I~~ ec~~:~:f\~ 1 equlvOC:.,se non vuol fallire. La prc· ra ,m. qtrnlsiasi Jo11damento per il nuo- affo)];mo alla mente, e si guarda in• parazlone alla vita. che si è sempre vo stato italiano - cadrebbe rn una ti· dletro il calvario percorso. Siamo 11 auspicata nelreducazlone dei gio\·anl, 111sio11e veramente vcrico:osa. proprio s.:ill da quelle distrette; perchè nt:>•1 diventa cst1'emamente "dlfflclle nelle per la causa dell'ordine. E chi, acca11to dovn: mmo avere fiducia di ritrov,,rv• aule della scuola. dove solo il pensle· alla Costituente, toniaS!e o tirare In lllt!Yl'•Idomani? i\Ieg;io, ma anche m,. , 1 ro può non sentire la ristrettezza dello, rampo fl reJerendum. invece dt fare po- ,.-:llorL IS'J)WZIO, i limiti matertaH. La Vita che I litica co11sert:atrlce O democ~atlco. ne M.4.RIO \ìlSClGUERRA

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