La Nuova Europa - anno II - n.29 - 22 luglio 1945

-- 22 luglio 1945 --------------- LA NUOVA EU llO l' A------------------ 5 - I L nome di Edgar Quinct Poteva ("S,l p I e e o L A sere dlmcnUcato. senza rimorsi, da ANTOLOGIA roTa. ita, pr(?prio sut suo conto, lf pa1 ralJellsmo tra Italia e Francia. Jeri e oggi, non cl aiuta abbastanza. un Fueter che jn tutta la Storta del• i.a Storiografia moderna non lo cita una :volta: ma stupisce, ed esige una giu• sliiflcaz\one, che sia altrettanto accadu– to tn I talla. L'averlo messo da parte cosl presto fu un danno almeno pari al• l'lngrntltudlne. Nè solo per l.l prorllto DI QUINET Ln tesi del Quinet, il quale reclama• va Ja costituzione repubblicana per una repubblica già nata, è che tutte le assemblee costttuentl hanno sempre riconosciuto un atto anteriore, una realtà legale. a cui Ispirarsi per rica· varne le Ieggl. Costltulrc non è crea, re dal nulla, e ne1mure dal passato, scegliendo in astratto le forme pol\U• che che più piaccia di lm1>orre. E' dc, durre da una realtà viva, nuova, ras• setto Istituzionale che conllene in ger• me. La costi.tuente. egli Insiste, non può tare nè disfare unn re1>ubbllcao una monnrchia; può constatare li fat• to compiuto. I fnttl si compiono per mezzo dl rivolglmentl e rivoluzlo1u, non cli scrutinl. E solo un fatto può togliere via un altro fatto. La Costi• tuente dell'S9 aveva dietro di sè una monarchia e fece una cost.Huztoncmo• narchlca; la Convenzione aveva dietro la repubblica e fece la costituzione re 1 pubblicana dell'anno lii; la Coslltue,11 te del '48 a\'eva anch'essa dietro la repùbbl-ica e ne dedusse una cosutu• Z\one repubblicana. Non c'è assemblea che partorisca la re1>ubbllca in piena monarchia o 1a monarchia in piena re: pubblica: che i nostri studi di storia civile e lot• Comunque H celebre ~ibro, avidamcn• :teraria avrebbero tratto da una 1>ill as: te letto finch~ conteneva una profezia, Sidua frequentazione delle sue opere. fu poco consultato dopo che la prore– Sotto questo riguardo egli continuò a zia si avverò. La sua verità di pensie, esercitare li migliore !influsso, sebbene ro cessò di attrarre quandò divenne pochi se ne accorgessero. per via Indi· realtà Polltica. Cosl quasi nessuno si rcua: attraverso ciò che di lui aveva accorse che t'opera, considerata duran– assimllato il De Sanclis ed echeggiato te n Risorgimento la Bibbia della no- ~~ ~~dl~~~n!"~~2r!l:~~e?~f:~v~~ù~alf. 1 ~~~~o ug;~~?loec~rc~~!~~t~:n~~~ns:atne~~g;. ja storia, come « storia dell'anima di nia. Sembrò soggiacere al destino cU ; un popolo», era poi rivolta alla rlge- cerli scrilli che, per essere troppo at: nerazlone di quell'anima col procedi• tuall In questo o quel momento, sten• mento di chi !niella nel malato ti vac- tano a trovar posto nella supertore e ' cino della malattia estratto dalle sue pe11nanenle allua)ità dell'eterno. Ed stesse piaghe. era invece 1a riprova che spesso•gll uo- La guarigtone parve cosl pronta e mini, godendo il placido e sicuro bene• completa, aggiungeremo continuando la ficlo di libere istHuzlon!, perdono l'ar• immagine, da 'indurre a llcenz.iarc il matura spirituale che deve garantirle medico dl Il a poco. Forse anche per e accrescerle. e alla fine perdono se ~~r~~1~~- r~~~~beri 1 eedf~~~;?'ct~ ~~S:~e~1~!t~a ~~~~~~eJo1~1~~t~~a~ credevamo superali per scnwrc. Lo prio questo oi. era capitato. Una tradu• stesso Qulnet ebbe l'impressione che li zlone delle Rdvol_utions d'ltalie compiu– suo comptlo nei. nostri riguardi, fosse ta da Carlo Musceua nel 1935 assunse ~erminato: 18 prefazione alla quarta rii Il_ sign_ificato di un'a7,ione clandeslina. I stampa delle Révolutions d'/talie h.i T-biscntimmo la validità del suo insegna– : l'aria paga di un congedo, quella alla n:iento: • Se fosse lecita questa ambJ· · qulnt..'l.rl1>lcgal'insegnamento dei fattl z.,one a un uomo che ha mostrato ~n- 1 tt.allani alle vicende francesi. Composto .to i!1tcresse al suo argomento, dtrel ! fino al penulHmo capitolo due o t.rc an• che 10 eb~i allora, per compenso, la co– l ffl prima del '48, e cominciato a pubi scienza da. aver alutalo un J>?POlo. op– bllcare Jn quell'anno, con la com1>arsa presso a r1tr~varc la ~ua sto1'll.a, primo del libro era accaduto qualcosa dl pro- passo nella v1a della l11berlà ». · dlgloso. Gli avvenìmenu avevano presu Ritrovare la storia per riacquistare a rincorrere le sue pagine per dlmo- In l!bertà. Vediamo se, allo stesso mo– . strarne vere le deduZt.oni e, sorte an- do. 11 Qulnel cl può condurre a fare un cora più rara, per attuarne le previ.sto. secondo passo, ogg(. nl. L'autore era ri.usclto a capire il no• do di mllle anni di vita ltaf.iana pro• prio al punto in cul la realtà glielo LO· gHcva di mano per scioglierlo, nel m~ do che loi diceva si sarebbe sciolto. In nessun altro scritto l'atto del rlsorg,: mento si compie con più ev~dente lnt• mcdtatczza che nella sua frase: u Men· tre facevo l'anatomia di una cosa mor, ta. essa i:!- resuscitata sollo I miei oc– chi». DI ~Ione In edizione, avveran– dosi i suoi voti per H futuro dedotti dal ·calcoli sul passato, crebbe in lui il con– vincimento che « si Potessero vedere a ·distanza. nella storia. certe conclusio– ni • e che egl-i possedesse la chlrtve o ~a regola per farlo nelle cose d'lt.aLia e di 1:-rancla.In par~chte circostanze \n– , travidc tnratti il corso degli eventi tn ·nnt.icipo e fn contrasto con l governi .e t 1>ar1ament.l di mezza Europa. Fors~ questo contrlbul a dare alla sua 1>011- 1 «ca un tono di premeditazione e una pretesa di antiveggenza sugli. altri che non sono l più adatti a conciliarsi le simpatie Ck chi tira al successo giorno •per giorno. Come fornl più di un SO· spetto agli storici positivi. fem'kl al do· cumento e chiusi dentro l'accaduto. verso la sua romantica esigenza di ser– virai. della storia per stimolare nuove 1 creazioni di vita. PER IL FONDATORE DELL' EGITTOLOGIA ITALIANA t LA figura e l'opera del pisano IPPo· mo Rosel_Uni (18QQ-1843J, di.scq,o. lo tra ( primi, collaboratore ed. a,. mko dello ChampoUion, fu rfeuocata or è circa u.nvenlennto. quarufo nei cen,. tenario della decifrazione dei oerooU• ,ftci Giu.seppe Gabrleli pubbllctJ 1l Glor- 1 nale della Spedizione lt:tteraria toscan.a tn E'{Jitto del 1828-29, e Sl'-CCCSS/.vatnen.– tc illustrò il- carteooio del 1toselli1ii con 11.'UnuarelU ed il Gazzera, rive11dlca11do 1a fa.ma offuscata dello scienziato fta• lfano. Offuscata. e ancor peooio deni– grata e vilipua essa era ,tata dalla 111a– leuole11za deUo Chmnpollion-f'iotac, fra• : ·teUo del Decifratore, che dopo la pre• •. matura scomparsa d! oue,to ne c1LSto– dlua con ombrosa gelosi.a l'eredità sclen• tifica, e suU.e ortne del Viot!ac da pitì d'uno scienziato francese. che aveva ac– . ciuwto il. nostro Roscmni di scorrcttez• za, <li Ieouerezza e versi110 di 1>La{1io. Gli studi bi0{1rafici del Gabrleli e d'al• trl misero invece in chiara luce l'asso– tluta lcaltcl e devozione dt:l Rosellini · verso il sito maestro ed amico (restan. ao vurtrappo a un altro men nolo dl· •cepolo tlaliano dello Cliam.pollion, il :scrvolfnf. la meritato taccia dt i11fedettà , • dt pla,olo), la probUà del suo lavoro &cientlflco e la sua importanza e 110n. estinta vitalUà anche dovo 1m serolo dt vronredltt studi eoitlotooicl. Questa T!t1al11tozio11edello scienziato pf.sario, elle si può a buon diritto considerare n fondatore dell'euittolo(Jla 1talia11a, b ouoi vienaniente riconosciuta dalla scfe11za·internazionale. Ma la vaca Jor– t1ma 1,ostttma élel Roselfi11i volle che U centenario della sua morte (4 {Jitt(JIIO 1843), ver cui studiosi itcaliant e stran1e- ' . . Per questo ('\necessario un altro suo lil>ro: La Rt!publique, condftions de la n!génération de la France, stampato nel 1872 ma preso a seri vere durante l'assedio di Purigl. Ce lo ripresenta, per l t.ipl.di EinaucM, Emilio Lussu che, nella prefa?,ione, coglie lucidamente a– nalogie e differenze. purtroppo tutte a nostro svantaggio, tra la situazione oòl.erna d"llalia e quelln della Francia all'indomani dc-ila catastrofe di Napo– leone l I I. ancora • sospesa fra la mo– nnrchia e la repubblica, fra il crollo e la ricostruzione». Mo:te pagine del Qutnel sono cosl attuali che quasi gU uuoc-e. ~ fintsce COI trascinarlo nello nostre beghe: come un compagno o un avversario. Appena si riesce a perce,: ptre, qua e là, !,ospessore di tempo, set• tant'ann.i, che cl separa da lui. Arrtva a togl!ere la parola dl bocca al letlore. Cercate di -interloquire per aggiornare li suo pensiero e anticipate quel che dice nel rigo successivo. Volete com• mentare un passo e vl accorgete che la citazione basta da sola. Per comin• C\are, eccone una: « La Francia è stata sempre: plena dt nmatort e dl dilettanti del pubblico bene t c.i.uaH 111 teml>I d\ schiavitù van• r, prouettavano deone onoranze, venis– se a cadere 1n un momento tale, per l'Europa e il nostro paese tn particola• re, da compromettere oont possibilità di adeguata celebrazton~. Torna invece ad. allo onore dell'Università di Firenze, e delrlsttt·uto /iorent1no dl papiroloola Gerolamo Vitelli, l'aver superato oc,nt ostacolo e l'esser rluscUL ugualmente in questi ann.i a raccoollere e stampa• re un maoni/ f.co vo{ume com.memoratt-– vo (Scritti dedicati alla mcmol'ia di Ip• Polito Rosellini nel pnmo centenario della morte, a cura dell'Università di Firenze, Le Aforrnler, F ;ren.ze , 1945), che b il mtoliore omaonto che l'eoittolo– oia e l'archeolooia italiana potesse ren· dcre al modesto e valoroso dotto pisa– no. All'introduttivo • Ricordo dt Ippo– lito R-oselUni •• douuto al Dreccia, se• ott-0110importanti studi storici, artisti– ci, filologici e archeolooicl dd Breccia stesso e ilel vor1. Bissino, del Botti e del DoMàonl, della Norsa e del Salmi e d'altri ancora. illustrati da bellissime ta·uole, che et da11110 un'idea di ciò che avrebbe potuto essere la vrooettata commemorotione trt tcmvt pti't. propizi. In qu,est'opera fiorentina ·i con,fluita anche quella che l'Università di Pisa immarava pel suo Rosellin"i, e che i tempi non han. consentuo avesse lo svi· 111.ppo progettato. Ma vur In questa for• ma incom.pleta La 1'oscana e l'Italia, in circostanze part{cotanncrite avverse, han reso omgglo a nna delle più serie. attive e .sinwattche fioure di studiosi del primo Ottocento (l"opera maooiore del Rosellini sono i 11otJec,randi v·olu· ml di Monumenti dell'Egitto e della )Jubia, frutto deUa spe<li::tone gra11du .. cale), contribllcndo a Q1t.ellt,valutazione della scienza Ualiana 11eLperiodo del Risorgimc11to, che att.ende ancora per molta parte di essere am>rezzata e col• locata neUa sua o/usta luce, entro 1l Quadro italurno ccl cnrovco. F'RANCE:sco GAURfEJ,1 tano fa Libertà.per poi maledirla quani do l'hanno rttggiunta. Vorrebbero pw nlrla come d'un tradimento perchè non rassomlglln alndea che se n'erano fat 1 La, e per vendicarsi si affrettano a 1·1en: lrare nelle file della vecchia schia1,'1ilù ». Qui sfamo ancora nell'ambHo delle massime che valgono per tutti t tempi. Dello stesso ordine potremmo r1rer,;,rne n dov1z1a.Ma ce ne sono che contano solo per la Francia d"allora e J)er l'Ita 1 Ifa d'oggi. Questa: e Quante volte abbiamo detto: ogg'\, grazie a Dio, slamo in fondo all'abts· so; non è possibile andar pili giù. Dl• cevamo cosl la matt.'ina, ed ecco, la se: ra, un altro barntro si apriva sott.o t nostflt plccll. Sl contlnua a precl1>itarc! Perchè non trovavamo un punto ove sost.are, ove sederci un momento? Per• chè si è fatto H vuoto assoluto cltchln 1 rancio che In questione vitale è tn so: speso, che U terreno su cui slamo non è solido, che non è nè repubblica nè monarchin, che non è che una nuvola. Provatevi a fondare una società su una nuvola che passa, e })Ol, quando essa cade. domandatene la ragione». Aver dovuto rinviare la stessa que• suone vitale, 1>1·01>rio la base per ap: pogglarVrluna nuova esistenza polltlc.t, tlene nnche nOl su una nuvola. Più ali tn, pila nera e t>lù Incerta: cl somano sopra, Insieme a quelli òl dentro, t ven• tl di. fuori. Mentre al temPo del Quti net n resto d'Europn sl accontentava dl starla n guardare e a sentire l ò\ 1 bnttlll che. lass\l, facevano I Francesi per dnrsi una cos1'.tu21one.Ma li ca!• colo è lo stesso: « Molti pensano che un mezzo sicuro per impadronirsi cH una nazione sia quello di tenerla ~-ospesa nel vuoto tra luttl i rcg,iml. cslenunndola: -il suppli, zio dei tralll di corda. Un popolo a cui si Impedisca di darsi una costttuzlone assomiglia a un malato a cui si 1mpe 1 dtsca cli dorm{re ». La nostra treoua istituzionale si chi~· mava allora questione di/ferita. li QUJ· net tn9istc sull'assurdità e sul pericolo di. dHfcrire proprio il punto di p.ir• tcnza dcna strada da 1>ercorrere: « Questa orribile condizione di un po– palo che non sa dov'è, a che latitudine i,olltlca 91 trova, in che rP.gioncdel de• serto si è sperduto, vOi osate chiamare « quesUonl diHerile! » lo vt dico che mat un 1>0poloal mondo è sceso !>ino al punto in cui vi. si conduce. cl'lgno• rare dov·~. che cosa è: monarchia o « Far passare un popolo In un atti: mo da un polo all'altro delle cose urna• ne per mezzo del voto di qualche uo: mo. supcrnrc questo a!Jrisso, seduta stante, senza scosse. per alzata e scdui ta, che illusione! Una cosa slmllc non si è mal vista: nemmeno un dio lo po• trebbe rare: chè, se cgll volesse In un giorno rlcacc:are una nazione dalla rei pubblica nella monarchia, comtncereb; be col suscitare delle belle tempeste e scuotere la terra sotto I 1>iedidegH uomini: nemmeno lll'i potrebbe portar• Il addormentati da una riva all'altra». La • realtà legale». alla quale li. Qui: net si rifaceva. era la repulJbllca che esisteva già, sebbene in attesa dl una •.\. costituzione. Quale realtà è la nostra? 1 • Qui il fos.so ,qui salta. g snltcremo. An, che se la distanza da una riva nll'altra ù supciiiore al fosso che si trovava da• vnnC.i H Quinet. SI tratta ugualmente di llrare le somme da un fatto com·, piuto; ma compiuto dentro qualcosa di 1>H1 vasto, e di non soltanto nost.ro , chi! è la guerra. Il difr.iclle sta appun~ to nel dover individunre una • realtà legale» lnterr.a, maturata nel corso di un conflitto esterno di prop0rzioni. as• sai maggloni che, in certo senso, ne ha assorbilo e attut-i.to la spinta osucolan. done l'autonomo, ra1>idosvllu1>1>0, Ma questo esce troppo dal limiti di chi vo-: lovn solo compilare una piccola anta, logia d-: Quinet. re~~~~}\~c 11 Tlderedalla nuvola moltl of· li lettore letterato che si illudeva d( frivano la scala del plebiscito. li Qui- navigare fino in Porto sulle 1>lacldcac• net oppone pagine di una divertita a que del ricorsi storlei, si avvede unn Jcumlnata snggezza all'imJJ'ego antl- volta òi più che la stor:ia non si ripete democratico di. metodi tipicamente de• mai identica anche quando rassomiglia mocraticl: prodigiosamente a se stessa. L'espe,: « Qualunque siano n risultato e le rien7.a del Qllinet non gli basta. Deve modalit.'t. del J>lebiscito, credete che chiudere il libro e aprire ~I giornale. avrà n potere di far essere vivo ciò Uscire dalla biblioteca e sccnd~re tn che è morto, di far essere eternamen• plaz?..a.Jn piazza sentirà gridrirc: V\va, te vero clò che è eternamente falso, morte; repubblica, monarctri.a. Sulle di far essere raglonevole ciò che è as, prime, forse. gli parrà di non potersi surdo? Ve lo immaginate vO\ un con, mischiare con quegl~ scalmanati, lui tadlno o anche un deputato costretto che ha appena finito oi leggere H libro ad esaminare prllna tutte Jè forme dl di un S:1ggiocome Qulnel, che ha !et• monarchln apparse sulla terra o anche to tanti altri tibri cli tanll altri sagg't. solo nella nostra storia a cominclare Ma non ci sono saggl che tongano. Do– da Clodoveo, e, dopo, tutte le forme dt vrà mescolarsi agli scalmanati o g1-.ùa– repubblica an~che e moderne, greche, i-e: Vlva, morte; rc1>ubbllca. mom1.r• siciliane-. romane, fiorentine per Poter chla. O sceglie H suo grido o gllelo im– rtspandere con almeno una parvenz., porranno. di. ragtonc e di crlterto al problema Anche questa è una tezione del Qlk• posto: monarchka o repubblica?• net: • Sonllte Il cannone del Prussia- In un dlalo..:hetto che '1 l.lulnet ta nl? Ecco II sibilo delle bombe che pas– con un repubblicano come lui rnn non t.a:no sul tetto. Ascoltate questo iungo ,:tmtrarto come lui al plebiSCllo, alll 1 .strappo, questo rumore cKschianto sul– nca, tra gli altri, questo argomento: la strnda nel sUenzio della città: è l"o. - e SupJ)Onendo che la monarch'ia blcc che scoppia. Per fortuna r.oco qui nbbla puntato e v4nto, credete che t la trombn e il tamburo che ranno fi. monarchici la sottometteranno In se• nlre 1a.discussione. Andiamo a respi– guilo un'altra volta alla deciSlonc del rare sul basuonl ». 11cannone dei PntS· st ~r~~ 0 ~avvero; se la spuntano un.t ~ig; 1 1n7°f~J.u~h! ~~! t,~n~ 1 ~~z.1 1 in~i~!~ volta. sara. per sempre. simo tempo; e Dio voglia che Sia per - Cosl allorn la Repubblica vittori~ sempre. Ma sempre un ot,;ce scopviel'à sa 11mane sempre in sospeit0, mentre sulle nostre teste, net silenzio della Ja Monnrchia, se fa tanto di stabllirsl, città. A ogni minuto uno scoppio. E' non può più essere messa in dubblo Jo scoppio della realt.ì che si crea con nè dalla vostra generaZlionenè da quel• fracasso e dolore. Oggl con più frac:as- le che i:;eguiranno. so e dolore del soUto. Bisogna riuscire - Questa è la verita. a mettersi d'accordo, di volta In volta . - Ma non vedete dunque com·~ 1m, sotto quel suo Irreparabile schianto. part Il gioco, e perciò fraudolento, se Neppure un dio, ha ragione il Quinct, la vittoria è sempre nulla per vol e Potrebbe porlarci acklorme11t...1tl da unn de~\~~~: Fa:C1; 1:td~vi;,e~~;,~><lirc at ~f~;d'\ 1~~:r~i[au~!n~il~g,Pll~~t? ra:t:;~i m~ ~~~c~~ro\·a~ che li vostro non Insieme. t! un principio. ma solo la superelleio• ne e ·u sonsma <liun pr•lnclpto?• A. PICCONE STELLA * Sarebbe comodo fermami. qui. Le co• se si complicano al capitolo ottavo. sul Potere costituente: « Tutll oggi parln• no del potere costituente. ma esso non t! stato definito, e Intanto la Frano.a t! alla mercè di una parola dri cui si deve rit.rovm'C e stabilire li slgnlrlca, to ». Slamo alla mercè. della stessa pa, CONCESStONARfA ESCLUSIVA PER L,l PUBBLICITA.' 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