La Nuova Europa - anno II - n.29 - 22 luglio 1945

-- l ------------------ LA NUOVA EUROPA-------------- 22 fuglio 19·15 aveva raggiunto le sfere della leggen– da, e di conseguenza tutto il pac&~si r:llfegrò che tale inc.irico fosse stato arfidato a lui. Egli ebbe come regola di non compromettere mai la sua in– tegrità di funzionario con la distribu– zione di favori politici: scrisse egli stesso migliaia di lettere rifiutando le richieste dei suoi elettori. Byrncs ha tre regole auree da lui applicate durante tutta la sua vita po– litica. le quali potrebbero assumere un sisnlficato speciale nel corso dell'attua– le sua carica. Secondo Ilyrncs l'uomo PolHlco deve: 1) inSistere sempre per conoscere i due lati di ogni questione prima di sceglierne uno; 2) saper con– densare ciò di cui parla; 3) ricordarsi che deve sempre fare i conti col pub– blico. Byrnes preferisce lavorare in silen. zio. Da anni la sua Influenza sugli uo• mini più autorevoli di Washington è stata notevole, ma è stata sempre eser• citata in profondità, rimanendo egli nel. l'ombra. Byrnes ha controllato i profitti di guerra. ha fatto chiudere i locali notturni a mezzanotte, ha razionato la benzina e le derrate, ha limitato .seve· ramente i trasporti in tutto il vasto territori.o degli StaU Uniti. Sebbene Byrnes non abbia esercitato nella vita pubblica alcuna attività che possa aver dimostrato in lui una speciale attitu– dine per la politica estera, è dato tut. tavia. supporre che i consigli da lui datl al Presidente Roosevelt si siano dimostrati saggi. Nel prestare il giura– mento d'ufficio, egli ha dichiarato c:he non aveva da cambiare i principi fon. damentali della politica estera degli Stati Uniti, e che si era tenuto in CO· stante contatto con i suoi pre<lecessori Hull e SteHlnlus. Egli ha annunziato che avrebbero ·avuto luogo del cambia· menti nella s!stemazione del Diparti• mento di Stato dopo il suo ritorno dalla conferenza dei Tre Grandi, ma che ri– teneva si sarebbe trattato probabil· mente p!ù di riorsanizz,.u·e la plctor-;Ca burocrazia che di radic.ili mutamenti di politica. Sembra invero che Byrnes. con il suo acuto senso dei bisogni e <.lclla tecnica di sOddlsfarli, senta che per mantenere la p<icemondiale occorre qualche cosa di più che la diplomali\a e i trattati sulla carta. La politica estera americana è tuttora basata sui seguenti punti: 1) vincere la guerra contro il Giappone, insieme con la ferma deter– minazione di far sl che nessuno degll aggressori possa essere in grado di scatenare un'altra guerrn; 2) collabo– rare con le grandi nazioni che hanno combattuto questa guerra a fianco dc• gli Stati Unit.i; :3) sistemare l~ con<.H· zioni economiche che si svilupperanno dopo la guerra in tutto il mondo; 4) creare certe salvaguardie di diritto internazionale per tutti quel popoli che per ora non sono in grado di provvc. dere a se stessi. Il terzo punto richiede tatto e dell• catezza onde evitare urti con altli paesi industriali (quali la Gran Bretagna) sui vari mercati, mentre il quarto richiede ancora maggiore attenzione polchè ,tocca problemi che facilmente potrcb• bero apparire un immischiarsi nella politica coloniale di altre nazioni. Tut– tavia il miglioramento raggiunto in li• nea generale del principio di giustizia è stato mantenuto e consolidato alla conferenza di San Francisco, Il mondo guarda con grande attesa al nuovo Segretarlo di Stato, 11 quale recentemente ha dichiarato che « per quanto siano importanti la slstemaz.lo – ne della pace e la carta su cul si fonda la pace mondiale, queste non possono aver successo se non saranno sostenute dalla volontà dei popoli dei vari paesi non solo di avere la pace, ma di vivere Insieme da buoni vicini•. H. C. TAUSSIG UN I TA' D'AZIONE f; 1 : J~t}:n;:i'e~~~~ti~~!~~ ~u;rcii1 1 ~~c~}!; A PPJ?.li.'ZZO {Jli articoll redazionali della Tribuna del popolo, materiali di fatti, di molta esperienza, dl onesti praposW. In aucllo del numero deL 20 luglio trouo queste considcraid.o• ni d'apertura, che meritano di essere messe in giusto ri{ie·uo: « Uu, ministero come fattuale, cost-i• tuUosi con tm particolare carattere po. litico per cui la sua stessa formazlou.e esorbita dal 1wr11wle, 1lOn può non 1·L· sc11ttre, s-pccialmente nel periodo ini• ziale, delle sue origi11i e dcll'infl.uenza esercitata dalle forze che maggiormcn. te hanno giocato nella soluzione nuova della c:1isi antica. La personalità de.i vrcsidente, il. suo passato, Ia sua fi.sio• nomia politica dàn110L'impronta aLmi• nistero, che può essere i1t un certo sen• so integrata dal.la prese11za dt talu11i uominl particolarmente caratterizz,.A,· ma se si considera che, sia i socialisti, sia gli azfoniSti aveuano già partecipato al govcmo, e perciò la loro collabora– zione attuale è u.,i ritorno, una ripresa, non si può non convenire che è sem.• pre quella del presidente la figura che assomma più viva si(f11ijù:azione, Ciò pnmesso, c'è da chiedersi se L'csaoerata tendlN1za al dece11trame11to interno del• Jo stesso ministero, a{ dividersi e ai suddividersi in ta11tesezioni che se 110,t fOno autonome, troppo sono contrasse• onate, non accresca le difficoltà dell,a fu11zio11epresideuziale. Ed è per que• sto clie ci permetHamo dubitare deU'ef– [1.CC1cia delCazione n1ini.steriale ncL suo complesso, qualora questa te11denza sl accentui, e prevalg(t su.( concetto essen· 2ialmc11te collegi.aie e u11itario che deve guidare il uabinetto •· gari allo scopo consorziate)) permette• rebbe di prelevare direttamente alle fonti una quota del reddito reale com• plcssivo e e.li redistribuirla al personale dipendente sia sotto forma cii retribu• zione In natura, sia sotto forma di rij vendita a prezzi ragguagliali· .i.Ile retri# buzioni moneta1ic. In modo da mante– nere coslante il potere di acquislo del reddito di lavoro. liberandolo nello stes• so tempo dalla voragine sempre ape11a e mai colma della borsa nera. Naturalmente ciò non pretende di es> sere nè una novità nè un toccasana mi.•· racoJoso ma solo un principio - sche-: matlcamente enunciato - da studiare. approronclire, ampliare oltre i limiti .as• sai modesti _ ma non perciò meno f~ condi- entro i quali è stato fin qui ap- .. plicato. una volta accertato che il pro- ' blema in questione non può trovare «immediata» soluzione altro che ne~ campo redistributivo, in attesa di un più cospicuo reddito futuro e prop1io per non Inaridire le fonti di tale reddi• to. Del pari naturale è che nellci stu# diare le possibilità di pratica attuazio– ne di questo principio. sl tengano ben presenti i punti di partenza e quindl non ci st illuda di potere con esso ell 0 minare qualsiasi costo o qualsiasi for; ma di consumo di patrimonio o addi• rittura dl poter moltiplicare i beni esi• stenli. dato che nulla si crea dal nulla e ciò che si viene a distribuire 1n più. da una parte, deve pur venire a man• care da qualche altra. Ma, come spesso accade in casi del genere, anche qui sl tratta non di scegliere fra un male e un bene ma fra un male maggi.ore ed un male minore. Così. nel caso specifico, è da osservare che una volta assicurato un adeguato potere di acquisto a chi vive del proprio lavoro, i paltimoni che• seguiterebbero ad alienarsi per far fronte alle esigenze di taluni consuma~ w. v. tori, sarebbero sempre patrimoni o Im• produttivi o comunque meno pro <lultl.vl, di quelli che vengono dispersi in que~,. sto momento. Mentre per quanto si rl• L A questione dell'aumento delle re• POTERE tti.buzloni cosiddette «fisse» (sa• larl, stipendi, pensioni ecc.) riso!• levata qualche giorno fa e dibattuta sul· D'ACQUISTO ferisce al costl che verrebbero a gra• vare sugli enti pubblici e privati ln se– guito alla assunzione da parte loro di un'opera di redistribuzione del genere sopra accennato, è da tener presente che si tratterebbe sempre di costi in/e• riori e meno ste1ili di quc\Ji incoQtràtl elevando periodicamente 1 salari e gli la stampa di partito ed indipendente, ha posto avanti, di nuovo, un grosso D EJ prolilema che, rddotto ai suol temil.ni esscnziali,•può enunciarsi cosl: e Come difendere il potere di acquisto di colo• ro J quali vivendo esclusivamente del proprio lavuro e percependo quindi una remunerazione fissa, si trovano esposti alle conseguenze delìe variazioni dei prezzi, variaz.i.oni che nonostante qual– che arresto o fluttuazione contraria, si verificano tutte e talvolta con scarti notevoli, In senso rialzista?». REDDITI DI LAVORO Le soluzioni più in vista. fin qui di· battute, possono grosso modo. r.idursi a ùuc: quella che addita come indispen• .sabilc un aumento delle retribuzioni mo• nctarle e quell~ che. 01>ponendosl dee~· samcntc alla pnma, indica nell'ac.-cresc1• mento della produzione il vero ed e e• .,: conomico » rhneùio alla criticità della ·f· situazione presente. · Sono noli gli argomenti addotti pro e contro le due opposte tesi e non è I! caso di farne qui una dettagliata rasse• gna. Da notare piuttosto che entrambe - se considerate dal proprio specifico puntO di vtsta, che è particolare ed im· mc<liato per la prima, generale e pro• ìettato nel futuro per la seconda - SO· no tutt'altro che prive di fondamento. Guardando all'oggi immediato, lnfat· ti, hanno rag-ione.gli uni ad affermare che chi lavora deve, per vivere (e pet· non seguitare fino ad esaurimento ad :ilicnare le robe di casa propriil), poter disporre di. un reddito adeguato al livello dei prezzi. Solo che essi non badano al fµtto che. specie in un'epoca di. crisi produttiva e di inflazione quale quella attuale. un aumento e.leiredd\U monetari non significherebbe aumento dei redditi reali ma soltanto ulteriore corsa all'inflazione e con ciò stesso alla rldu7Jione di quel potere òi acquisto cui l'aumento delle retribuzioni intenderci>• be appunto ovvia.re. Guardando al domani, d'altro canto, - e tenendo maggior conto delle condi· izioni di fatto che rendono illusorio ogni :.iumento «monetario» - hanno ragio1~t! gli .tltri ad affermare che l'unica via sa– na e ragionevole è quella di <1ccrescere la massa dei beni prodotti, accrescen– do con ciò il reddito reale di chi lavo– ra attraverso la riduzione dei prezzi ed 11 conseguente elevamento del 1>0· tere dl acquisto dei salati e degli sl,l• pendi. Solo che essi dimenticano che fra l'oggi quale è ed il domani auspi· cato, deve necessariamente intercorre– re un lasso di tempo più o meno pro• lungato, durante H quale è pur ncces• sario vivere e chi lavora, nella maggior v.ine dei casi. non può aspettare ll mo– mento in cui la propria ret1ìbuzione si lrnverà m1tomatlcamcnte dotata di un più elevato potere di acquisto. L'ulteriore queslione che nasce dal• l'e:;.;me dei due opposti ed Incompleti J>unti di vista è, quindi. logicamente, se si possa in qualche modo pervcrnrc su.pendi. ad una soluziçme che, per cosl di.re li del nostro capitale. li tanto atteso mo• Inferiori, perchè l costi di esercizio, unifichi, soddisfacendo contemporanea- mento In cui potremo nuovamente vi• approvvlgiunamento, spaccio ecc., trat• mente le esigenze di una adeguata pro- vere sul reddito, non arriverà mai· ed tandosi di gestione in grande e non dutUvità futura e le necessità di vita a poco serviranno l'afflussò di materie graVata da elementi di speculazione e dl chi lavora ed, intanto, deve essere prime e di carbone, li riattamento delle rischio assai forti su_lmercato nero, Ji· posto in condizione di pOt~r aspettare. vle di comunicazione, la. disponibilità sulterebbero senza dubbio mit)tlii dl Non sarà inutile, al riguardo. rlcor• dl una abbondante e volen~erosa mano quelli sostenuti per mantenere rn>oteo. dare alcune vetità elementari ma non d'opera, qualora:.-i capitali fossero nel re di acquisto del personale dipendente perciò meno spesso obliate o non te· frattempo scomparsi o un'azione dlsor• al livello dei prezzi del,mercato nero nute neila dovuta considerazione. dinata ed irrazionale ne avesse dlsper• stesso. Meno sterili poi,. perchè, una Anzitutto, che essend~1. ln seguito so le quote più feeonde. volta organizzato il sistema e stabillz• alla gu_erra cd a tutti i ben noti feno• Ciò tenendo ben· presente. è chiaro zati ad un equo rapporto prezzi e rl• meni ad essa connessi, notevolmente rl· che U punto di partenza, la base su cui muncrazioni, non occorrerebbe più li: dotto il reddito nazionale complessivo, fondare ogni calcolo, deve essere il red· correre periodicamente ali' Inflazione, anche· i singoU redditi Individuali non dito attuale, reale. quale esso è ed il all'indebitamento o all'alienazione dei possono non risultare di altrettanto. in primo proplema da impostarsi utilmen· capitali produttivi, espedienti tutti 1. media, falcidiati. Dividendo un tanto te deve essere quello della sua equa di- quali, come noto. esaurita in breve tem• per testa la totalità della produzione na• st-ribuzlone o, se Sl vuote, rWistribti• po la loro· efficacia. vanno ripetuti al; zionale, la quota di alimenti, vestiario, zione, fra i vari.bisogni, non solo come l'infinito, a scapito della collettività in abitazione, trasporti ecc. spettante ad fine a sè stessa ma anche e sopratutto genere e ùi chj. vive del solo lavoro in ognuno. deve necessariamente risultare come mezzo per evita.re che la insuff• specie. Ed arrestare l'inflazione. l'inde• oggi assai ridotta rispetto .ii tempi nor- cienza delle quote di esso destinate a bitamento progressivo. la dispersione mali. Pretendere quindi di avere in talune categorie sOOia!l, provochi u~1a degli impianti, significa porre re pre• questo momento tutto quello che si ave- tendenza al consumo affrettato, irraz10- messe stali.ll per una più rapida e si• va un tempo ed assumere come base nale, e~roneo di taluni capitali che .è curn ripresa produttiva, per un corri• delle proprie pretese il tenore di vita, lnveee interesse ge1_1eralem~ntenere 11 spandente aumento dell'effettivo dlvi• ad esempio, del 1939, significa mettersi più possibile lntegn ed efficienti. dendo nazionale e quindi anche per un fuori• della rcaJta e porre un problema Occorre·appena dire che tale opera di definitivo adeguato accrescimento deJ ùi per sè insolubile. distribuzione o redistribuzione va ef· potere di acquisto individuale. Senza ln secondo luogo, dato che già in fettuata in mOdo diretto. agendo cioè, contare poi, che per questa via si evi te• tempi. normali il reddito nazionale era direttamente sulle quantità del benl e rebbe anche di compromet\ere ulterior• appena sufficiente a coprire i bisogni servigi presenti e non attraverso espe. mente le condizioni di un altro settore di tutti gl'ltaliani, è evidente che se dienti monetari, essendo la moneta ora• - quello del costi di produzione - set• oggi si riesce a t-irare avanti, ciò acca• mai divenuta un metro elastico ed tore poco evidente e J)OCOnotato nella de :iolo percht sl sta consumando i( ca• avendo essa perduto gran parte della generale anarchia economica di questo pitale. sua capacità di misuratrice stabile del pa1ticòlare momento, ma non pc1· que~ nasta infatti interpretare corretta• valori e di rappresentatrice fedele dei sto meno essenziale allorchè si tratterà mente talunl fenomeni attlmli per ren· valori stessi nello spazio e nel tempo. di ricostituire tutto uri assetto produt• dersì. conto che da molto tempo, ora· Affermando, come spesso si fa, che ele- tivo cd un sano sistema di scambi sia mai, gl'ltaliani vivono sul patrimonio vare le retribuzioni monetane significa Interni che internazionall. anzichè ed oltrechè sul reddito. disceso operare uno spostamento di Potere di In definitiva l'obbiettivo principale. a quote bassissime. Dalla f:lmlglia del• acquisto, si dice cosa esatta, ma esatta essenziale, di questo periodo di transi: l'impiegato che vende via via le robe in senso contrario a quello che nel caso zione e di preparazione è e deve essere cii casa pe1·arrivare al 27 del mese, alle specifico si intende darle. perchè, se è quello di tener fermo su tutti 1 campi, imprese che si indebitano con le ban• vero che l'Inflazione o l'alienazione del di non retrocedere ulteriormente dalle che o allenano pane dei propri impianti capitali produttlvi spostano ricchezza, già abbastanza critiche posizioni sulle inattivi per iar fronte alle spes~ più esse la spostano a tutto danno dl chi quali Si trova ridotta la nostra econo; urgenti tfra cui in prima linea. tl pa. lavora che, se pagato mediante stampa mia. Per conseguire tale scopo, nessuna gamenlo dei salari al personale che non di biglietti, vede r-inlzarsl i prezzi del via deve essere lasciata intentata pur~ · 1arnra perchè nor:. può lavorare), allo generi di Ptima n~cssltà e se pagato chè, naturalmente, si tratti di via e eco: stato che per colmare il deficit di bi• me<llante operazioni consuntive di ca• nomica » e· cioè corretta. conseguente :ancio stampa cartu moneta, è tutto un plt_all. ve-de scompa:ire la fon{e del pro• ai fini da raggiungere ed adeguata a~i gigantesco pr~sso mediante il QUille prio reddito f~turo. mezzi disponibili il paese consuma il proprio capitale Or~, ui:ia·azior:ie su vaSta scala, lntes~ Ancora una volta il buon senso in.se, per far fronte alle esigenze indilazlona• a ~ediSlribulre olrcttamente 1 beni reall gna che 11modo m!gliOre per affrontare oi!i del momento. esi st entl. per quanto i>OC':1-l. essi siano, i più ardui problemi è quel!o antico ma In terw luogo. dato che per le rasto• pu~ att_1;1ar6i •.<?ltreche_ass1cur~nd* una pur sempre ottimo, di e conoscerli» e fluida ctrcolaz1one di ciò che , iene pro• cioè di averne una vistane chiara cd ni dette, Intaccare il patrimonio è ne· d<>:ttoattr:iverso una. rapida 4:d econo• una percezione netta, realistica, totale, ~gs~~:i:~::~ 1~· ~~~~ia~t~b~iÒ ~-~~:;taa~: mica riatuvazlone dei trasport_1 ,(prob~~· evitando _ con inutili veiami tendenti tneno fatto o: razionalmente•, a ragion ~a .~ueS t0 ch7,. come quello dt .una ,~iu a coprire una verità che poi finisce CO( veduta. evitando quelle forme di consu· e.e,a~a pr?<fuzio~e,_ non può. tro,.ire venire egualmente alla luce e nei mo: mo s·1a ste1ili - e cio~ non destinate soluz1one..t ~11medi.at ,1)anche e.sopr~tut• menti meno opportuni, con disastrose ad arrecare alcun etrettivo O stabUe ~o o_rg~rn~zand0 subit?, un sis.~ema d~ conseguenze - di suscitare nelle masse miglior.unento alla generale situazione ~~J~~i~;~ 0 3: n:~f Ji· ~~~1cn~~~~i~ ".ane, Infondate. miracolist~che a~pet_ta, - sia sterelizzatrici della parte miglio• e di correlativo continuativo spaccio di hve cui deh~i1o fa~lt~~lte_ far segui_to re t! più prOduttiva - anche se per es:s;.,in proparz 1 ionl adeguate ai minimi ama.re e perico ose e us om. ora l::iU!o pote11ziaimente produttiva - J:isogui della popalazione lavoratrice. GIOVANNI ~L DI SUlONS

RkJQdWJsaXNoZXIy