La Nuova Europa - anno II - n.29 - 22 luglio 1945

--------------,---- L:4 NUOVA. E u ROI'A. -------------- 22 ruglio 1945 -- l e rl"conoscela persona unicamente nel= la solltudlne. di aprirsi, comunicare, L À S T O R [ À La decfstone di rendere phì decoro, a «massa• - e invece di persona sl legarsi agli albi uomini, il prezzo de~• sa e• più ampia •li, sede dello Studio st luò parlare solo sul terreno della plu= l'annullamento. sotto una massa llvella• deve ad Alessan~ro VJ che a qtte~to ~:~ar~g~o:;:g~6 ~h~o;~!rt~ ~ i~~· &è 11 tr{~d};!f~1t!i~~a Pf: 1:~it: ~~ DELLA s A p I E N z A ~i~I s:~~ez;~s:/ 0 ;: s:,;~r,~se~; n~~ 11;;:; oone, e che In tanto lo sono una per· ogni nozione di compagnia, cli sodali- · gresso della fallbrica. Giulio 11 fauol'! SOna, in quanto riconosco questa pre- zio, di soc4alità, alla quale clobbiamo rl• LA sezione amertCana Informazioni l'opera tntztata dal suo predecessore e, senza deglt altrl, ciascuno del quali, a farcl: essa sl ionda sul fatto chè in e Cultura del teatro beWco del forse, prosegui Oli espropri delle case 90a volta, tn tanto è una persona in tanto siamo fratelli ln quanto ciascuno Mediterraneo in collaborazione col, limitrofe. Leone X sì presenta come quanto ne riconosce attorno a sè del- dt noi :r:imane quell'uno che non può ooverno italiano ha ìniziato una sa1la un c011linuatore delle {dee di ..-tle.~san~ le altre, una delle quali sono io. venire sos~tulto da nessun ~ltro; e la opera di divulgazione intesa a valortz. dro VI, ma che egli mulasse oìtre le Non di una totalità che sL opponga negherà chiunque pretenda r1du~re _cla• zare t nostri monumenti mediante com.- buone intenziont 110n pare.. Venne voi aJla nostra singolarità andiamo in cer- scuno cll n~i a eleme~to q1:1ant1tat,1vo, pendiose indicazioni dove il visitatore il Sacco, e la fabbrica, rimasta lnco1n· .ca: piuttosto, quel che oi oceorre è sen- omogeneo. nspetto agl<ialtri - ehm~; delle forze armate alleate, trovt som· pluta, con qualche vizio costruttit10, lire vicino a noi U calore <li una com- que cioè m1peclisca ad un uomo la h• mariamente delineate le rauloni delro. richiese ! restauri vrogettatt da Cle; rorn:~ ~~~~tlidi ch~~!~n~o1~1es~~o~~: ~~ttii~russ~~t;elt~~~é ~~~h!1c1~~~ rigine del monumento, le sue vice11de 111.~!ç s~ft~ Pio TV che prese c-onst~ stl°a dignità e Jo stesso nostro valore. persona - e la m~ssa, quando la si in- 1;;/:ut:l~en,:;i ::,1 ~~ u~:~r~:t;,~~a!}~~~ sten.za l'idea di fsoiare lo Studio, evt- ~~rIJid~~f~1~~;~~~fJfi~~[:J!~ ~!~?~~u~~:~ ~'rr::c~~ 09;1\an~i~:rà 1::m;r:~!~z:!fr~i:e s:~~~~1a~e 0;1,!~tte~~ ~a~1a()o11'o~' / ~~f,~t%r#! J:?rJs~o:~:n:: pagare a!Ja propria an·~1adl ron~pere ROSARIO ASSUNTO i'fi• s~r;:~re d;:.ao~i~rc c~n~prensi!'ne ~~~:~ti J;:;;:iri ';:ita;~aa f~fi~f~~~rest~ ....,==========================i it~u:! 0 ~ira· ele~a~~n: a:uJes~~~~·b stemaztone della fabbrica. che 1ienne .:: umano. ayoiudicata a_l pittore e arcltUetto tlt CASE DI CULTURA C'è, s'Intende, N. pericolo dt cadere P(!olo IV, Ptrro Uoorlo. Surct>duto_ In qualche errore. Ecco quel clie A J Pio V, f Conservatori poco soddisfarti scritto in una tabella collocata a si• d~l progetto ndottato, pare del L1:70• nlst.ra del maestoso portale di Sisto V I rtO; dopo un so,T!raluooo con app?sita_ all'in(Jresso della vecchi Sapien a commissione de._,ber;-rono -la r.ontmm1'- « F0ndata (la Sapienza) da ]ml:Cenzo. zlone, secf!ndo tl d1~crmo 1:ecchlo. di ,v con bolla del 124 4 _ Ecli/iclo coStrut· I costruzioni che, las~1ate fn tronco. a· to da Pio 111 e Glulio 11 e continuato. vrebbe,:o so[Je,to. E percht la lenta da Leone x, conforme ad un plano 1 . costruz10ne procedesse ~o». nu•t?do, e trn'"ctato da Michelangelo l fa tata ooni sforzo fosse coordi alo all eseC!l• ·NEL 193Z. a Parigi, st formava l'As– sociazione degli Scrittori e degli artisti rivoluzionari: A, E(cri• vains). A. R. Questo organismo tenden• 2ialmente comunista, ebbe 11 precipuo merito clisaper lanciare una rivista let– t,era1;a Comune, che determinò e fissò certl valori estetici di una letteratura populista. e sopratutto di organizzare la Maison de la Colture. Assumendo ra• I)idamentc la fonna vivace deUe tlplche associllzionl culturali francesi, durante quel _grande tentativo fallito che rl· sponde al nome. del Fronte Popolare, assolse una funzione ed un'importanza che meritano di essere rammentate, per aver fatto intervenire la coltura storica e letteraria della tradizione francese tra masse operaie. avide d'im- nl. una ricerca di principi e.di dottrina che potesse risolvere I clubbl delle masse ed I propri stessi dubbi su una civiltà ·morente e senza speranza. Ora che sl medita su quanto tenta– rono dl fare queste cellule d'intellet• tuali. è necessario pure affermare che le loro scintille spirituali lasciarono qualche traccia, che le loro parole dif– fusero un senso più completo dell'uo– mo. Attenendosi ad uno stretto dovere essi assolsero coraggiosamente il loro compito di clercs qui 11e voulitrent pas trahir. pur sapendo qu~:mto li loro sforzo fosse Inane e come vivendo in un'epoca di transizione, dalla loro ope– ra di semplici maestri non potesse na• scere quel grido che sapesse risolvere in verità il dubbio della !olla. Al con– trario, a quegli scrittori che avrebbero dovuto cantare la gioia e la vita, la sorte attribul il cluro compito di narrare la vergogna, la bruttura, la morte. Pre• vedendo la guerra, denunciarono I mail del loro tempo ed in ciò eseguirono opera dl cultura oltre il loro tempo e la disintegrazione della loro vita dl penslero. a 11~ord fo er!!tta dal BorrOmt-:i11f( sec. ~~~~~,ft~ ~~i p;og;:f,~ ~:fcféa~~a ;~nt~ :: 1 :~ ~a u~~~~~rr~ ;t~i3o '"J~~l~n~:s 1 : quello. untformn;i Oli oppor'ti do,<:tntt. 4eù-0 stemma nOrberini». (Il resto ngn ~ 1 :~o~~ 1:ii~:v: 1 ~1~?1ss1 :r 1 fa1":a 0 n~~~ m~;~f!~/~ come queste 1lotfzte possa. Giacomo ,Pr9mis, _cht dni:ern finir/(} -:e, 11!) so<ldisfare la giusta cur:losità del vi• 'f:.1i~sr~1~:."!tac~idi~t:1~~°im~~~- f.f,~ s '~~~{ tritto la Sapienza all'lnlzto . terno dtlla Saple1iza, ecrettuat!) il !oto S~udium Urbis, fu fondata 1 da Bontfa-i ::rf,Jg;z':JJe~7a~o~~~ 11 Lfoe~~::anrl~~f~: ~i~n:,~ 1 t, ~ ~:e~a; 0 delio ~~~f 1/~lj~~: ! rati da Glocom_odella Porta. · . 1>ararc. Scrittori ra'ffinatl di purissima orl• gtne moralista ed intelletLUale, quali André Gide; romanzieri e saggisti quall Romaln Rolland ed Henri Barbusse; nuoVissiml narratori francesi quali An– dré }.Jalraux. Louis·Aragon e Paul Nl• zan, dedicarono il loro tempc, la loro attenzione. il loro assiduo lavoro alla diffusione della coltura in un ambiente resa esecutiva con una dlspostzto, 1 e df 1 Al Borromini si deve la slslemaz,o– oz.tre wi mese pii't tardi, Innocenzo TV, I 11:edel lato clf mezzoalorno·. e dell'a!lro invece. nel suo sooolorno a Lion~. tra ver~o S. Eustar.hfo .. I lavori dell!I c,1.f~ 0 gli anni 1244-5, rlchlamt, in vita l'ana. sa, m cut il DorromH!i stesso ehbe_au,o ca -università di palazzo che pre-.:~ u dl realizzare le sue bizzarre audacie rtr• nome dl Studlum Ronianae cu.rlac. I chttettonlch.e, fniziat~ n~l 1642, nel 'GO ~e:.ta;:~7t~e:: st :;! 0 e~~~o v~~d~u:;i ,~~: I pob~~r~i:1~s~~ro 0 :r:r~~~iiruttit:a di que~ derst all'etd di Leone X. \ sto famoso palazz~, grosso 'f!loèo, si st:r~i~~~,i~:. ,r~~trè.~~:ed:~e"1:a~· A°t~::~~~ .. 1ri1 :d 1 }'ttT/att di due pressochè vergine. l....'l. Maison de la Colture sl propagò tn tolti l centri urbani e provinciaU dei!o Francia, e scrittori, professori, .poeti, saggisti, filosofi, drammaturghi, dimenticarono le esigenze del cenacoli. -.a solita torre d'avorio, per divenire uo– mini tra gli Uomini, più sensibili forse, Probabilmente. certamente, noi lta• liani, og,;i, avremmo bisogno cli queste voci attive e vtve oltre ll presente di• sastro. Noi avremmo bisogno dl scrit– tori, d'intellettuali che volessero parte• clpare intensamente alla vita del po– polo nostro, e che a quello dedicassero la propria previdente ed intelligente attcnzJone in una Quotidiana p dura .~ucce basse e tnadatte. compere~c da Da quanto ho e.çposto appflre c?:!den• J,;ugento IV, costituisce Il mu:lt•o tnf. te che una più accurata it1formazione zlale dt quell'isolato che fnrm.ò phl sul palazzo della Sapienza da parte t.mds ra Sapienza. Perchi l.'lde:1 di rt-.i.- della vrctolfnta Se:zio11eo del co!/abo: mre le varie facoltd fn un lor:ale tmi" rotore Ualtano, non sarebbe stotrr fuor co fn Roma prende constsun1a nel .~e: di luooo, tanto p1ù che un t:is;tatore colo XV, e t'aUra, cU dotare uno Studio straniero non pu() essere in grado di di a.pposito e _decoroso palazzo, nasce I eliminare da. st le eve11tuali im.prect– col potenziarsi del.la funzione etlco·so- sioni. clale a cut era destinata la cattedra. r. Y. più umani anche. fatica. !==================,.,.======="" La facile accusa di comunismo rt· Come c'è una camera di commercio, !t~~taf~:~~~~~:=~~~~~~~:ea~!~~a~l~ ~~:e~~~~~ c:aS:a d~~1ra:1<le~liad:~r. DESINIT IN PISCEJH __ · _·_cs_e_gu_1_1o_d_e1_1._p•_g_i1_,._n_. _2_) - e cattolica nel senso clericale della pa• tura. Colà i veri scrittoli, in quanto uo, rota .{ché i letterati cristiani di Fran- mini. potrebbero sentire l'anelito di do- /' Manchester Guardtan osserva ar- cta sono tra glt uollUni più aperti alle nare un pane (Juotldiano che vada oltre gutamente che la Carta di. S. Fran- nuove correnti del pensiero, nel limiti la ben limitata pietà. Con il poJ)Olo, cisco comincfa con le parole: cNof. del cattol!cesimo ortodosso e dogmatl• facendo esclusivamente opera di cui- popo!h e finisce con le parole: e f fiO– ·co). contl'o le manUestazionl dellA. E. tura, parlanùo di quella nostra e d1 stri rispettivl oovcrnL ,. In questa cU· ~- R. cade alla constatazione d& fatti. <1ue¼la straniera. essi avrebbero modo dl versità tra i"inizlo e la fine st può mi· ...-Oltrele parUcolart condizioni tattiche c:t:are qualcosa che non sia .la sola. pa• $Urare la dista 11 za tra gl'ideali umant ~:. ~t~,~~~~a~?e;;:t~~fr~f ~~,!~ :;;~~ gina rlCC~di stile o dl valori tonah, di che ispirano II nuovo patto delle na• sentirono all'unisono come sotto i loro :r 1 ;:o ~~ 1 i~c;~i~~s~~~t~n tl~u~t~ c:e~ ::11'nl e I! limitat!' realizzazione di essi. occhi stesse svolgendosi una grande miurglci tra gli operai della FiaL Si L ~pira-tone ptu profonda era che la erij>erlenza,forse Ja più grande del loro mediti su un Saba che parla della sua nuova leqa fosse !tna leoa di p~poll: al tempo .. · Trieste tra t lavoratori di un sobborgo dt sopra delle dtlferenze nez1ona1, e Non si voleva forse dare un'anima in una grande città. e ·s'intravveda U deUe sinoole sovranità statali. Ciò che ad un po1>9l0e loro non er:rno chiamati nascere l.n tutti i centri italiani tli que• s'è potuto raogLunoere a s. FranciSco a versare il loro contributo ad un ten- ste case culturali, liberissime nella loro 8 soltanto un'imperfetta fedefszione clt t,aUvo, senza precedenti nella storia. interpretazione dei testi letterari e sto- stati, che conservano ìntatta la propria quello di modificare senza 6Cosse vlo- rie~, disinteres~ate nella diffusione cli .!ovranità e il proprio grado di potenza. itmte, la struttura di una società? un ~pera, fuon d~i partiti, nella cer- Il Manchester Guardian sl conforta 11problerna non· era impostato sulla tezza cll fare politica e di pensare solo d'ella scarsezza dt questi risultati, con– diffusione forzata tra le masse di una al popolo. sldernmlo che', trattando.Ji di statf de• ,.etteratura populista o proletaria. ma La cultura s. spargerebbe per li paese mocratfci, e qurndi dt oovernl eletti· ~~lav~~~;;~c~!e~f~~il~m~g~~i~~~~ ed 11popolo, o pre~to o tardi approfitte• vi, i p&poli finiranno con L'esser~ eoual• stesse un mondo colturale, a Clù tutti rebb_e .degli sforzi tatt}, dei sacrifici tm• mente rappresentat-i nelJa leoa. Ma il gti uomini clovevano partecipare. anche P? st iSl per amor del paese, ed ancor c011forto è alqua11to 11uigro, sia perchi se ne erano as.sentl. distratti da sltua- ~Jù che di queS t o, sempl!cemente del- non tutti i oovemi sono in rea!,tà elet– :zioni particolari di lavoro. di miseria. 1 uomo. Da un nuovo pubblico lo scrit· tivi, sia perchè. anche se fossero, Je Ingenui sono stati coloro che altri· tore trarrebbe nuovi elementi per la cose sarebbero sempre molto diverse. buirono a tale tentatlvo, lo smaccato pr~ria art~, e verso quel nuovo pub~ Altra cosa tnfattS è una diretta rop– dcs~dcrio del Partito comunista di vo- bllco lo scrittore st volgerebbe con mi- presentanza àt popoli, che Um.ita le sl1i– Jcr moòificare i Hmiti estetici e morali !;lor comprensione, con ~lù ampia sa• oole sovranità statali, e pone in esse.re !c[~: 1 ~~~~1~~t~~~~t~1!.~~~t!e~~;~~ .,,.eia. con la coscienza d1 far opera di un organismo e}feW·vamente interna– semplicemente aiutare quest'uÌtimo a c~ltura. Co~ qucSt a integrale ed esem- ztcnale; al.tra cosa una rappresentanza fargli comprendere Pascal. Montaigne, Pare,. dedizione la cultura <liyerrà un dl stati, che obbedisce alte Zeooi parti• Baudelaire. Si desiderò che anche 11 J>O· ener.,lco elem_e~to della st C?ria di ~n colarfstiche e alle abltudtni tradizio– poto credesse nell'uomo oltre la morte, popolo, portera 1 s uoi mi.gUorifrutti m 11au dei singoli governi.. Nel pri-mo caso e nell'arte come in un'espressione della una rasseren~ta vita politica. si avrebbe una radicele innovazione: vita. come la stessa vita. Al congressi Sta agli scrtttort voler ciò. Sta a noi 1lel secondo si resta nel veccht schemi, degli scritt-ori :Parteciparono autentici soli dire, come disse il povero Eugène e la l.ega fwizio,ieril, ,e ed in quanto t ~raJcti; 11 .N-o:~~~~; a e~in].~~;;.ri~l~Dablt: e·ma se l'aiuto e le forze ci man; governi deUe po-tenu maggiori saratv Centrale. Con la visione di sale stracol-. chcranno, seppure si sappia che do- 110 disposti a farla funziona.re. me e di visi macerati dal lavoro. gli mani•la guida Potrà esserci rubata igno- Ma bisogna <t.ncheconvt!nire che aIJo uomini di cultura si fecero umili mo- biln:1ente •. 1 noSlri occhi non cesseranno stato attuate delle eme non era possi– dasli e sentirono l'im.portam•.adeli~ loro di fissarsi verso uno scopo che va oltre bile ,ottenere dt più: Ciò non. toolie che missione. 'l'ra Valllnnt Coutmier, re- li nostro tempo, al di 1~delle nostre o- fideale cli. una rcrpm·esentanza di PO· dattore capo detl'Huma1iité e il viso pere. al di là delle nostre persone». poli sia presente ol.lo spirito dell'uma– }f.;:~~::t~ !td!':~t:Hu~i~f i~~~-~~ Sta a noi intellettuali educare 11 po: m!là e possa, col volgere det tempo. e dubitativi di quel grande fmte laico polo. e creare quelle case della cultura ispirare una trasfcwmazione pii). radi· eh~ è ~ndré ~ide. ln cil.1scuno degli dove esso Potrà imparare, essere, ere- cale dell'imverfctto oroanlsmo che è scntton fu evidente un'angoscia. Icr~ dcre nel! 'uomo e nell'umanità. venuto alla luce a S. Ji'ra11cisco. J.i!e <li lieviti inte!!ettuali quanto wna• ENitlOO T~UUACINI g. d. r. posto a quello soclalist"a dt avviare ta fusione di ambedue in un partito ope. rato. Registriamo ora come la stessa proposta sia stata fatta in Francia, nel congresso comunista tenuto a Parigi aUa fine di giugno. Léon Dlum ha ri· sposto sul PopulairC aet S, t1c9ativa. mente. Seco,ido lui, l'itnltà organica dei due- partiti non t possibile t1ello stato presenttf deUa Francia, dell'Et,ropa e del mondo, mentre deve essere prepa· rata e favorita la loro unitd d-'azione. Intanto i( progetto De Gaulle per la assemblea nazionale e il refc:re11<lum t stato bocciato in commissione all'as• semblea consultiva, sia per contrarietd ,i. referendm11, sla perchè attribuiva troppo potere al governo 11el periodo transitorio! IN LIBRERIA: SOCIALISMO LIBERALE prima edizione Italiana p,3gfne l'J'O lire 100 • NON DISCUSSIONE ACCAOE– ll!CA MA l'OLEM.IOA VITALK EDIZIONI U ROMA • Plnr.ca Poli, 17 • ROP!lA

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