La Nuova Europa - anno II - n.20 - 20 maggio 1945

__ 8 ------------------ LA NUOVA EU Il OPA ----------- • "t0mngg!ol915-- e splrltu:illth della vtUt, costltulta da! nazlsmo. scosse 1>rofondamcme li suo animo senslbl~ e retto. Per qualche anno si potè tlludcrc di essere, nell'l· talla e 1.iunn », tn più sicuro rifugto: ma la l:illnltà fu venduta dal suol no– vtss1mt camptonl alla bestia trionfante d'oltralpe, e suonò J'or:1 anche per l'in– nocuo Tristano del Vclabro di fare fa. gotto. Ebbe per un momento l'ingenua tdcl, tipicamente wlnteriana. di... re– clamare a Mussollnl contro li decreto di sfrntto dall'Italia: cvh·o qui da quin– dici anni da galantuomo, ho rts1>ettato le leggi e l'ospitalità ltnllana, non sono a car1co clt nessuno, ho lavorato per la vostra· scienza e cultura. sono amma– lato ... Pcrchè ml cacciate ,·ta? •· Aveva trov:1to 1:1 via giusta! Dovette hnlJalla– rc t suol libri, le sue statuette, ravvol– gerfl li suo T1·1stano noi dra1>vodi. vel• Juto, dire oddio oRII amici. a Homa e . ll'Jtollo. SI r1ruglò sulle 1>rlme In ln- gh\llerra (cosJ vi ro~se rimasto. anc11c se u clima non era confacente alla sua salute!), donde cercò lnutllrncnte lii passare In Egitto. Ottenne un [)Cl'mes• so tem1>0ranco di residenza tn Porto– gallo, e credette di cominciare là una nuova vlUI; JlCr qualche tem1>0 le n1!– gliC1rlvPdutc di Lisbona, Insieme :'l pro– SJX'ttl ,ti assoct:izlonc all'Enciclo1>e<ll.3 portoghese, continuarono ad arrivare ag-li amtrt romani. Qualcuno, nella prl• ma.Vera del '41, rlcevè nncora una let– tera sua, nel giorni In cui st combatte– va ferocemente a Creta, e 1 luoghi e t cimeli clell"nrte minoica. a lui cosl fa– miliarl. er:m dev:ist:Hl e rrantumau ln qu<>llalott.l furibonda: la lettera espri– meva dolori, ansie cd angosce faclll u immaginarsi. Da allora, nessuna diretta notizia sua glunSé più. Le ricerche con– dotte con affettuo,;.1 t~nacla da 11ualcht:– amtco, più d'un anno do1>0dlSStparono tn parte Il velo dl quel silenzio, ma per far cadere ogni s1>ernnza. A Wm· ter era venuto a sc:iderc Il permesso dt soggiorno In Portogallo. senza chu rosse riuscilo a procurarsene un a!tro per un altro paese clvllc. E l cristiani e cavallereschi Lusiadi, che forse dove- van già preparare gli allogglamentl per u conte Grandi e altri ospiti di moggtor riguardo, non potevano dare ollrc asllo a un oscuro profugo ebreo: 11 nostro amico era stato dapprlma tenuto In prt– gione per infrazione alla legge, e poi eonsegnato dalla Polizia portoghese allo autorità tedesche che avcvan provve• duto a e: rimpatriarlo•· come con 11ov– pia sottolineatura sl e.iJlrimeva l'lnror matore del luogo. che· ne da\•a notizia agli amici roiuant. E 11 resto ru si- lenzio. • Così quest'uomo candido e gentile. che l)Ortava legata In oro alla e.nena dell'orologio la scheggia franC<'SCda cui aveva avuto trapassato ti 1>0lmonc. combattente volontario per li suo vae• se. è finito secondo ogni probabilità nelle fauci ardenti del Moloch hltle• riano. E oggi che l'idolo spaventoso, • m\scugllo di gotica follia e modcrn:i menzogna», crolln alflne nel sangue. tra le Innumerevoli sue vittime si ar. faccia al nostro ricordo l'Immagine di questo ebreo tedesco divenuto ciunsl Italiano, e insieme curo1>eo e clttudlno del mondo, che contro ogni cupa male• dizione di raz1.a riaffermava [)Cl' noi la llbertà dello spirito, la fede nel valort della cultura, della llbert.à cd umanltà. SI. purtroppo, le forze alleate che sono passate per la Gelsenkirchen di \Vin• ter come per la DOsseldorr di Hcinc non arrivan più come un secolo e mez– zo ra il tamburo maggiore ~gram.J a svegliare alla libertà civile un sonno– lento e pacUlcd mondo medievale: es.'iC giungono, esasperate vlndicl e punitri– ci, sul terreno sconvolto dalla p\ù. san– guinosa tragedia della storla umana. Ma senza la fede operante in quel valori, senza la volontà lucida e ferma di re• staurarll per tuttl nel mondo, nulla di stabile si ronda e si riedifica; e se lo spirito magnanimo dl Roosevelt non prevarrà oltre la morte, altre vltthne innocenti torneranno un giorno n ca: dere, come Il nostro povero amico, I<urt Wìnter libralo tn Roma. FRANCESCO GABIUEl.1l1l STORIA D'UNA FUGA ROMANZI RUSSI . prtmt romanzi msst scritti tn QUC- schl r.:mtlno con entusiasmo: Tlogeld I su turbinosi anni di guerra arriva- vintòvka, dolckl vocllòdy. scfrol,; à.ty no a Roma. Sono ancora libri che ròdl,ia mojd (Pesante ~ Il fucile, Jon– glumcono )')Cr un caso, parzialmente tane le nuu·t.-c, tu sci vasta, o patria 1>ubhllcatl In Qualche rivista. oppui:-c mia). Venticinque anni ra si narrava ir in dattiloscritto. Crediamo, per vane disfacimento del vecchio esercito. oggl ra~toni. che non st tratti del megHo si narrano le glorie dell'esercito nuo\'o. che si è prodotto. Il nostro ,siudizto Venticinque anni fa le· eroine det ro– dev·essel'e quindi prudente: occorre mnnzt. e del r:iccontt conllnua\'ano la ostcncrsl dal rare affermazioni definiti· tradizlonE> di C:ern.rsccwskf e del ntchl– vc è prol>ablhnente Il caso di usare listi, mostr:rndo cli essere llbete di pre• esi>rc,S.j\onlcome ci pare, penseremmo glucllzl «borghesi» In materla di amo= che, ccc. Ci sembra questlone di one- re. Ora lcgg!nmo un romamm scFltto stà. Tuttavia siamo ben lieti di sentire da una donnn 111 cui si esalta la fe<leltà,, che nel tocai\ dell'Associazione ttalo· coniugale: è, tutto sommato, un roman· sovietica. tn Via Lucrezio Caro 67, co- zetto d:i settimanale illustrnto; mrn gio: mlncer.inno ad affluire ben presto pub• vane e hclla clonn:i, 1nrcrmlern. resta IJ!icazlont e giornali. fedele al mal'llo che ha perduto In Cl vogtlmno questa volta llmttare a guerra le gambe C<I è rcstttto orrlbil• sottolineare certe cnrattertstlche !neon, mente clero1·111ato alla faccia: un medico fondibllmentn russe e certt accenti JJ\fi lntellettu;doldc che I.i ama a1masstona: \'astmncnte umani che abùiamo sentito tornente. vh.me da le\ respinto: ti mai 1' In queste prime letture. Abbiamo l'im• to mutlloto vuol dare piena libertà alla pressione che sl sia scritto molto. C'è giovane moglie, ma mentre t cannoni un pubblico Immenso di tettori, che nel del Crernllno tuonnno 1>ersalut.ire le nostro paese non si !.mmagtna ne1mure. vittorie dell'esercito rosso, la giovane Un ardore fllumlntsttco di cultura si moglie ~ntc che Quel cannoni tuonano unisce cvtdent~mente ad un L>tsogno per suo marito e l'eroico guerriero di distrarsi dalle difficoltà e dagU orrori sente che la vita riprenderà e che un delln gucrrJ. Ma c'è ctnche una produ- giorno, come In a1w1t passatt. starà nuo– zlone \·asttsstma. Nuovi strali soc1all vamcnte seduto con la sua fedele com– sono entrati !.!_ella letteratura. Abbiamo pagna sotto I me11primaverili tn fiore; Insomma di fronte a noi del giovani e p.irallelamente si svolge. la stessa scena del glo\•anlssiml che sono stati prima di fodeltà fra un giovane contadino J>Crun brc\·e tempo operai di !al>brtca mut1h1to o la sua fld;mzala, contadina e poi sono dl\·enuU soldati dell'escrct- pure lei. to rosso. Una grandiosa e tragica eptca. Un altro tratto che cl colpisce è la quotidiana è statn \·lssuta da giovani screuttà con cui ti cittadino sovietico senza tradizioni di alta cultura, Ignari ha flclucla nello stato che gli assicura s1>esso del grandi vatort europei, nbl· la vita. Si .s1>0Sa e sa che lo stato tuatl al clima del partito untc..-o, le cui assicura 11 lavoro cd una stanzetta. sia letture si lhnttano a scrittori so,,tettcl, pure modesta. SI avvicinano I Tedeschi a qualche autore tedesco o boemo di si- e unn mine della popola1.1onc sa che nlstr:i del primo dopoguerra. SI hanno verrà traspol't.it.i ad Oriente tuslcme QUlnçU sQulllbrl caratteristici e Ingenui- al nrncch1111u·lo. Ci ha colpito- in parti' tù, scarsa capacW\ costruttiva e paglue colare la pagina cli un giovanissimo au: olene di forte cd-autentica pas.s1011c. S1 toro (di cui vorremmo sapere ouah.:osa \f,_;'norano scrittori che ogni occlclcntale di 1>\ù): egli torna con altri ragazzi, di media cùltura conosce, mentre cl si suol nmlcl. dn unn gita In bicicletta e rlrcrtsée a libri dt sci-lltort e J..tmsat-Jr1 la mndrc gli dice d'imorovvlso: - I a noi scarsamentP. noti o completa· fascisti tedeschi hnnno aggredito la no– mente Ignoti. stra patrln. - Per U giovane autore. Oli ulltml cinque annt et avewmo J>Crla vltn nellti l>lccola città. per gli completamente separato dalfa Russia. 01>era\della fabb1·1casembra una notl• N EL BlacU:wood's Magazine det no- ma la paura se lo manolava. La coona- E' una nuova scoperta che facciamo zia 1mprovvls.1 e Inattesa. Ma tutti si vembre 1944 Il tenente R. G. W. tt,u, del sottocapo, una vt&parouazzf,ia Qualcosa di analogo era avveuuto dopo adattano alle nuove necessità, alla nuo– Vaseu del oerifo tnotcse narra la d.l diciassette anni, vcm1c a &tare tn !a J>rirn:i guerra mondiale, doJJo la vn situazione, radclopplano Il lavoro, r1: sua fuua da un camvo dt prio:onieri casa. M'tnseonava un J)O' d'Italiano. grande rh·oluzlone. Anche allora, verso nunclano a parte delle ore libere: e tedesco nell'Italia meridionale. E' la Quel che le potevo tnseonarc lo, le, ,a- ,1 1921-2'.l n pubblico europeo ven\va a quando Ja guerra rag~tunge la clttadl• prima test,mon.Umza clic le(J!JO di u,1a pcva già•· • Mi recauo spc&sodaL &fn- scoprire brancolando, tra esaltaziont e na. tutti combattono. C'è Qualcosa d'tn– avl.lentura che si t rl1>.tuta tanto spes- daco. Era un essere curioso. oltl arden- i:alunntc. u volto della nuova Russla. dul>blamenle grandioso, eroico, Lmper• so per l nostri mot1ti: t descritta con te fascista e ancora clllarame11tesfulu- Si accorgeva allora che alla grande pc,e- sonale In tutto ciò. oarbo e con vivezza. e con u,t',mpronta ciato delle cose nuove. Non c'era dav• sia simbolista del. prtmo Novecent.:> D'altro lato, come tn tutte te pagine di tpr~oludlrato ,mcerltd. vero buon sangue tra lul e Umberto, era subcntn1ta la clamorosa a\,anguar- che si solle\•ano a valore di arte, ab- Il tenente Va.seusca1ma da un treno che era stato per trenta mesi al confino. dia ruturlsta, tuttd protesa a dlCendt:rc biamo trovato accentt tnconfondibil• in cor&a,clic tra&1,orta i 1>rloionierlin Ma era gente a modo, e teneva u,10 1 valorl del mondo nuovo contro le an• mente personali, untversalt. Un ragaz, Gennanta. Siam.o11ell'autunnodel 1943, buona tavola•· • M'incontrai con il capo ttchc tradlzlon\; st accorgeva 1>urcche zo che Poi combatterà con coraggio til– t in quella zo11ast aspetta L'avanzata della locale banda annata; voleua che entro al plano dell'esaltazione dcfla siemc agli opera\ della sua fabbrica, è dell'ottava armata. SI butta dal treno mi unissi a Loro.Rifiutai,ma dlnl elle lotta di classe si trovavano ancora vec- preso da un'autentica, umana paura di notte e non sa di e&&ere, per mtra- se mi facevauo auere u,t po' di esplo- chi moti\•! non bol~vtchl o comun• quando t Tedeschi avanzano ed i can– coto. caduto nlia 11lattaforma dì una siuo aurei fatto saltare la 11,1eu ferro- Qua non oùbllgatorlamente bolsccv1chl noni cominciano a tuonare; egli si rin– sta::ionclna. • Quando rinvcn90, mi ve- viaria. Non se ne fece, natura1me1Jtc. quàle l'emancipazione della donna, Ja chiude nella sua stanzetta, come se do a mezzo metro da un piccolo uomo di nulla, ma oroanlzzat un serulzio lotta contro Ja famiglia e l'amore llbe- quelle modçstc rnurn potessero proteg; itaUcmo.No,t 11oteuo/uooire, polchè mi diurno di sentineue, e non rltmtrauo ro. Oggi è un altro mondo che cl tro• gcrlo: e Sempre Più e più st allontana' · si era staccato L'ultimo bottone det cal- mal nel villaooio suL far della notte vlnmo dinanzi. Teniamo sul tavolo 1>a•va dn mc quel che di oscuro e· <li tcr- ~-. ! 0 ;~i-,~;~ 1 ~; 1 ~o~~~~/t:et:{)~ 1 ,i,~i~,Pr~:i- ffb~r~ :u:~~i~~t:i~ 11 ; 0 ci~,;;g;~~leu,f'v;~~ ~~c!'i\c~l~it~n~lt1l~o;~zf~!:a1~~d1°~~~~i ii~~!fm~~1;1ai81~~~1:i~O:V1sic~~e r:I'~~: zont 110n mf riesce assolutamente, e quet che avevà fatto il fascismo alla che non dicono Insomma nulla al letto• str,'l c.isa rosse sprorondata sotto ter– crcdo sta cosa superiore alla cavacitd gente deL popolo, e un J)Ocodella vita re italiano. Ma nel romanzi e net rac- ra. Là not resteremo seduti e parlerei tll 'na.na , Cosi oli dissi: - Sono u1t uf• dei contadini. M'ero fatto va1't amici. conti, C('lrnenella lii1ca, seniiam,:, cl1t: mo, 1>01 cl mettere-mo a dormire, 1>01 ci ficiate (nolcsc. Sca1modai tedeschi. V-o- Sembraua, quella oe,ite, composta da una nuova realtà sovietica è ormai sor- alzeremo e la madre prcparer..ì la CO' letc atutarml? - Mt rtsvose con vee; imo strano miscuglio d'entusiasmo e ta cd ha piantato radice. Non è un caso lazlone. In alto, da qualche parte. pa_s– mcnia elle li erano tutti amtct e che d'apatia». E' la stesso ocnte che popo- che tn tre romanzi e racconti sovietici serà l:i J.:"Uerra, rimbomberanno t pzotet– ero 1,ropri9 al sicuro•· E11tra110 nella la l'i,ltimo libro di Alvaro, e tutlte del• che cl sono passati rra le mani, soldatl tilt. tuoneranno aeroplani e carri ar• stazione: t un cot110 tfl. sccn:i. • Ferro- le sue novelle; e U nostro fuooltluo sa e operai eh\? marciano contro 1 'l'cde· lllilU, e noi non sentiremo nulla di tut: vieri di ooni.sorta ml facevano cerchio clie, trattandolo a quel modo, corrono to ciò. Poi cl rtalzere.mo . apriremo le t,ltorno, spalancando oli occht; mi di- un rischio treme11do. e Jn un vtllaoolo i"""'""'""'""'"""""'""'""'""'""'""'""'" I finestre, la guerra sarà passata, U sole :::l 0 ,~i~~u'o~~!tn;t //e;~r;io~a::: t:u:::;; ~f~n~: ;::r::iu!c;':t~r::i~r~.ni!~"::-: lnclu.so 1m somaro nella stalla sotto dl i~e:1r~~e~tg~~~~~~-~g~~ r1~ sg~: di venti sigarette inglesi parue tm mf. sero nove, ne /uctlaf'ono otto _ dopo :~• c~i:nti~.n:a~~rt~~!taira :.el f~ nd0 dt t3sla di un momento. li ragazzo com- ~~~,~~;~0c:;::f;:;::e~~r;, '~~'':;,:'. ;::;fl!_':'t;;mS:::J:;g,.~eiLl°,; 0~uf~ 0 1;:J~. SI auulcina la battaglia. Vast?J com• ~~~~~ d~~'~e 111 6 ~~~~ 0 d:a~~~ 1 f ~t= parue Umberto, il 1otto capostazione, tar la buona novel{_a ». :!~ uu~~e:i~im~/~t;::~a~eh~e s~i~c:. tl, dove si respirava la serenità e la pa; elle lo riveste dt abitt clulli. Va.seucon; un certo giorno soprauucnoono f te· vlano al loro villaggio, ormai, ritenoo- ce, dalle cul finestre. si vedevano i peri :;r,}~~i ,r.r v~z::;r:tri t1c~U0~ l!'~i!~~ deschi, e la sua vacanza b finita. Sl dg ::;:~:~~i~!t!~::l~r; ~~~~:~r.~ 1 ;:o:; :uT~~l~ dietro ai Quall ora sparano tina seouente (Ja prima notte la pa$$a :!~~~:rr~~~e!t!''alr:·vft:r~~~:::~ 1 ~~, iio- roccia, in u,t /oltlss;mo sottobosco. CO· Ricca di umanità cl è pure parsa la ln stazione) com1,arc la mooUe del c_a-schi e dei nro,w. alla vita di tanti r,re>- me Qticste donne, con immensi /ardei• descrtzlone di un vlllaggio bruciato daf J)O. • Dopo le solite domande mi chae, /w.,hi che i tedeschi, con le ra.:zie o co,1 u sul co,,o c calzate di stracci. ce 1a Tedeschi ln ritirata. E' una donna che dç &esono sposat~. La risposta sembrc> Dli spauentl, han cacciato dai vlllaooi. facessero. lo non so dire. Alcune com• scrive. La gente sta rintanata In grot 1 pwcerle assai. 111,dcue affettuosi. co{: e: Passai ancora la notte con w, vecclllo t>leuano spauentosi capitomboli; Toto- te o fra le rovine. L'autrice ha perduto pj sulle s1,atle e disse: - Slamo vostri 1,astore. Questi pastori aveuan da of• lauano ver 1t pendio come vecch~.taoot- Il marito \n guerra. Parla con una con– an!lcl. Vf rimanderemo da vostra mo- fri.r,.,di solito pane e /ormaooto. Pace.· tJ. Venivano rtpescate da una catena tadina del vlllag:glo incendiato: e An– ol1e. - Debbo co,i/essarc che ero vii,t- QOsempre per paoare, 11ta no,, co,1sen• umana, e st proseoulua. Alle frequenti che 11 mio marito non c'è J>lù. E' mor• tosto commosso, e sempl'e più lo fut tiuano ad accettar danaro». « Stauamo fermate se ne vedeuano una O due pian- to lnsleme al nostri soldati, ancora in quando conobbi che quelle paro{e era- (un altro ufficiale oli st era congiunto (}ere sUe 11 zlose. Alle prime luci risultò autunno. l miei figli sono statl implc: 110 veritiere». · nella /1t{Ja)per otiwoere ht u11areolo· evidente che u loro vilfaoaio era anco• catl dul 'l'cdeschl, laggiù al pini vicini . La vita net VUlaooto proseoue quasi ne fittamente occupata dal tcdescl&-1. J ra t,i mano tedesca. Non mi vollero da- alla fabbrica. - Ella diceva tutto ciò alteom, nei tentJJOdella vendemmta, viveri ermto scarsi e la ocnte fnfellce re ascolto e andaro,io avanU, non so a sem1>llccmeme, freddamente, come se tra qualche raro allarme. • Come par- e s1,auentata. Non tl poteuano ptù ot- quale destino•· st trattasse dl cose ovvie». Tavo ttaltano, ero stato creato tnterpre: tenere ,1otizie attendibili». e La fine- La battaglia pol supera 11 ra 1 idaoto Legg~ndo questa scena scritta senza te dt tueti OltaUrt prfgtonlert cl.tepa&-stra del ora11ato daua sulla 1>fazzadel t}rl.{Jionlcro.elle rimane tre 9iornl na- rettorica da una scrittrice a noi ancora savano dl lt. CoUocaJdue uffìciau fn,: vllla99io; ero al primo posto per vede• &costo e dV.,luno. Avuista ver prima Ignota. a proposito di gente a noLpure ole&lda( mugnai~. mi amer1ca,i.o~re&: re i tedeschi alla loro btsoona. Avan• una vattuolla giapponese. ma non. sl Ignota e lontana, In un ambiente cosi so ii sindaco, e quatro altrt inglesi a( . .:aro1i.o due camion aperti. ple11tdi sol• rende conto da che parte combatta e diverso dal nostro, ho sentito come .sul: trovc. Tantf a{trt pauarono senza pere> datl che sparavano in aria, scouitl da non st fida dl mostrarsi. Sopraa9tungc,- la Russla è passato qÙello stesso fta· fennarsl». • La proprietd, per co&ldire, due altri chiusi. Glt spari clllamauano no presto oll americani, e 9 u italianl, gello che hanno conosciuto i nostri con: di ~n priolontero In /U.!Ja era per i mtet tutti nella piazza; ed era quel che vo- con lul, escono dalle caverne. Offrono tadlnt d'Abruzzo, di Toscana e di Ro– ospiU un segno dl di&tlnztone,·rlceueuo levano i tedeschi. Tennuo In c11stodta uino oll ltaliant ed. implorano cibo; e magna. Al di sopra dl tutte te differen 1 vi&lte e te restituivo. La mouUe del ca: la gente e procedettero a spooliare tl baciano , piedi dei soldati. Il connner- ze del popoli si è venuta Insomma ror: po&tazl~e veniva spesso, q1111siempre villaggio. Ogni cosa viva fu {'resa. Al• cio. dice Vaseu, I attivo: una scatolct• mando In Europa la solidarietà e la con un offerta dt vino e dt carne. Il cune delle galline erano aglll e r,otero: ta per ognt bacio. comprensione nel dolore. marito era un vtcoolo S'{mpaticouomo, no cavarsela,_.ma ognl altro animale, u. m.. • • WOJ~li' GlUSl'l

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