La Nuova Europa - anno II - n.5 - 4 febbraio 1945

LA NUOVA J:,.'UUUPA 4 Cebbr. W4.5 -- , VE \ SI t.'O sospetto delle i11te11z1om Tll§SB, I E e o ì\T o 11,r I A I Q,uattro, delle zone d'infh1cnza poi ttca PROSPEJTJ 1 specialmente se accopµwto con mw '.1 f"Oe cl lrn condotti e ,tlla p11.ma e alla pa1na ,stericrt dt rwolgmie11t1 socwl•,' D J DO MAN J s;econda guena mondiale PER L'EUROPA I poti ebbe /ac1l111e11te sp111ye,e rE111op~ ' • 1 i, . nclf"ab1sso dclltt guena cw1le, e, cosi sE, dopo la pcmia guf!',ra mondiale.I D el mm,cro dl:l (Jemrn10 1945 della a11mentme le poss1b1l1tà dt 1mctftra non s, pote ricostuwe ?l s,sttrnrn Certo. la base democratica è essenzi.a Yale Revue, A111old Wo/Je1s fa co11flag1azio11emondurle. G/1 Slat, U~11 delle relazum, eco,ion1tche wter le per la v,talud degli St,iti Umt1 d'Bu• una rassegna. dal 1>1111to d1 Vista ti e la Graii 8retar111avotrcbbero a1t~· nft'zionali dell'anteguerra. impossihile rop.t Là dove la democrazia è stata o americano, delle v,_-ospettive eur?pee tare nieolio l'Europa ad ad<1ttarsi (I/la sarà _ dovo il conflitto attuale _ rl· i.occoml>ente per il prevalere di regi· ('l'he outloo/~ far E.'11ro1>e). Esse 110n nuoi:a situazione che si è sviluppata tornare al 1914 D'altro co,ito. ,: da au- mi av\"ersl o Insincera per vizi interni so110liete. « Se il continente, egli diée, nell'Oriente se, invece di versare olio (Jurarsi che la ·futura 7>ace non faccia e contagi esterni i fermenti ciel nazl.o– fosse wtito o fosse diretto verso una nel fuoco, offrissero consigli di mode· i·isorgere la a: giu.iiula » illternazio11ale ~~:.:;~f. 1 ~/!\ 1 ~fi~~-f 1 ~!~ 1 ~aJ~~~e=.u~~ ;~: !~~1~:\~-~1:',~~~ 01 ;1~it:! 0 :t;f:,~:d~:':,~:S~ :1:!~;~~ 11 ;,t:on:::taf.5J;;ro11~ cg~~f:~~;,:, de~!~~~f;it~ 1. 0 ~ 0 tu~~;:;~· t ~n.er conto del ~:~l~ 1 ~~te~e~·~ 1 \ 1 ~~ùrs:s~!tir!e;lu~~~i:; mi posto sod~is/acente: Ma non v't ,mche_.in ~eguito, nel~a cornice di 1rna ~~ttni,;dic~:: ~a J~':;!;,~:11~1:ein~~i/'d~~~ lo, Si tralta di restaurare i prlncipii de- 11111,Ja che i~d1chi eh~ S! stia formando or(Jamzzaz 1 one m.011d1.ale i.. • • l' iu~ervenzionismo statale, r:he, 1 ,ella mocratlcl entro ciascuno paese e di e– <inalrosa eh rasso!111ol1a11te, anche d~ E dopo aver prospettato la possib1• fattis·peciP.,sarà, dovo la cessazion.e·del· steiulerli dagli ordinamenti inlerill al tontmw, a una unione o a 11110 J~dera litù di raggruppamenti anolo•europei, le ostili_tù in Eurava, reso ancor 1>hì rap1>0rU internazionali. li nesso tra zkmc eiiropcc1 ». Il 7>roblemacrucwle ~ il Wolfers so9oi'u11gec11c « si richiede cooente dalla co11ti11uazio11e della yuer- l'una e l'alt-ra esigenza è strettissimo. qr,el/o ciel futuro assetto della Germ~ t1itta l'arte politica, di cui fortunata· ra co,itro il Girmpo 11 e P. dnuli immani La legge a 'cui si debbono ispirare un 11ia. Se questa, p. es.• fosse spezzata !n mente la Gran JJ-retagna è dotate,, per compiti della ricostruzione. ~~~~r~gn;:i~~tl:inif~~~~~n~n~~~n~~~~~ un certo numero di stati se1,a1·oti o prevenire questi gruppi. dlll degenernre ·oisoo11erà piuttosto cauteland affin· la stessa. Le sue i.\ppll.cazionl possono fosse rndicalnie1Jle disi,tdustrializzata, in 1 m bl~co anti•ru~so o antf•'!n~eri• chè l'azinnc tlello stato s_ia i"!-µnrziale esserf! multiformi. come sono innume· la 1 ,ac:e dipenderebbe sempre dal se e ca110 •. D altra parte, anche l Un,one e tale da 11011 ler!ere le l1.bert,, clel cil- re:voU le vie della IH.>ertà. dal come ,e si potrebbe impe.di -re in tm Sovietica, dove la su.a influenza è pre• tadina: e, co11tranome11tea quo11to è ov• Abbiamo udito qualche vecchio l!he· seco11clo te~po di ~mirsf o di ;ic:ostit,_ii: ~i~~~ 1 ~ l:t;;,;,~òe:;i:;~~~~f1c1~~r:~i~~,:::~-- ~:'~~Wa 1 :~i;;~ri~~::::a:~~:i~~<\!;f'~?a~:~ raie baridire con accento nuovo il ver• re le. sue mdu~tne. Anche _lannessio te o/fini « pcrchè sacrifichino sul.l"alta· illtenio 110 11 sia causa di anarchia e di bo ciel 1ibe,ralismo economico, reclam.t· ne d1 101a considerevole pai te del suo 1-e della pace 0011 ; violenta azione ri· inrlisciJ>linainterna~ionale. re la soppressione delle barriere doga• tel"l"itorio a paesi confimmti non t·f'l-1:• volllzionaria ». Il goal potreb'be essere q·uell'> di nali in nome della disciplina interna· scirebbe a garentire una notevole TI· E conclude:« 1 popoli d.i Europa. rin· l!rovved~re, 1!1edill~1te~s_µlicit.iac_cordi zlonale. anzi federale. Altri ha Hl que· duzione del suo potere, data la debo• saviti dogli orrori della guerra e dello 1 ntenwz1nnalt. a_l nstnh(hme11to_d1 quel sta ste;;sa ri\"iSta invocato le lnternazio– !ezza di quei paesi, che re1tderebbe rivoluzione .può darsi che .sin1to st<m· te_ssuto co1111et11vo dcll e~mwmia. mon• nali economiche. sociali, culturali. reti• sem 1 ,re necessario l'appoouio di uno chi delle premesse e degli atlonni de• d,ale c!1e, ante 19,lf, venwa nutrito d(! glosc. politiche dei popoli che formino forza esterna. gli estremisti di destra e di si1,istra. n~cord1 tllnto ta~1f:1do se11_1.br~1re fldd1- il substrato dell'organizzaz:one interna· Ma. si accetti O si respi11oa l'idea di. Se, a differenza dei tiozist_i, che 1·ea{Ji·rittura « m~fcan,~i » (e fJll!_ 11~ 1 • potre~: :i~1 11 ~~ep 1 ~; 1 ~~i :~;~~ ci~~te,~~~ 1 ;f O ~; 1 1~~1:~~ 101(1 7>ace«cartaginese •. t certo che il r~no ,ciccrm,e;itee \~i,~~:ur.~:;:,~tl: ~ ; :~,ca:~~df :t!n~~::~~~l~~'tr,,r:~:,'~ 1 ~ 0:: re:. che entro \ singoli stati. Qualcuno infi· compito di tenere e, freno U?lll Ge~'1na: ;~ 0 sfo~~;r~; 1 :i: di fondere in modo co• &oli paesi. Stato e privati cloV1<,m10 ne ha· gi.à cora_g:3::osamcnte delineato, 11iasempre nw~ ~lom.~1ta_ e !m~ sene dl sÌrutti.vo l'influenza di entrrnnbe con mettersi n~lle con.clizio11fd~ voler tra~- sul modello del cittadino statunitense , star.i e staterell1 m<1wet1.1·1c:lllederebbe la vropl'ia ered·ità cultunile ricca e re il massimo utile collettivo. d_alle n· ~~ia~!~ig:u~~:ei~e~lg: 1~ 1 ~;.~ail ~~~r:cl~~ ... l'accordo volenteroso delle pot.enze vive,1te, essi ailtteran110 a colmare l'a· s.orse del vasto mo,ulo, le qual! 1l.bu' !11 re della sovranità democratica entro il 111aygiori. Disgraziamente, quest'c,c· bisso che separa il pensiero e le istitu· ~io ebbe, a s1«> tempo. a d1stnb111re cor<lo. yià difficile 1}CI" il contl'aslo clei zioni (lei loro nra11divicini. c nel- tem: 1g11or.a1ulo q1~e!che sarebbe . stc,ta hla ~~f,~~~/t::i~~r1~à ~~;:~~1!lej~~f gf!lt~ rispettivi interessi, è reso andie piit po stesso rigUC1dog11er~mw un 7>o~todi oeoo,ofio pol1t1ca del se.colo ,;i;~ e. c ~ Uniti d'Europa. difficile per le dif!e1"~11::e frleologiche e f;.}°~~ ìEfl?, .. ~ 2 ~g 11:ltn·e crescenti cen· ?,f:,fg; 1 ::·cfi~';~'t;,~~:f11f~~!o' 1 ~t:i~"iafn L'internazionale democratica che sta ', 0 e•,•,; 1 ',!, 1 •_;.',:1"0 __ 1 ,•u'n'",~~~/i~'.; 0 : ~of:~:;~~:~~- " · g. d. r. J)er 1·eciprocamente aiutarsi. a. f. vincendo la guerra avrà la responsabi• " lilà di costruire la pace secondo que- VERSOIL CITTADINO ,D'EUROPA ste diretti\·e. Se entro ogni na;,;lone, e nella stessa città. talora nella stessa fa· mlgfia, la guerra civile del mondo ha portato Ja s1>acla,le volontà fraterne debbono rir,ortare la pace entro ogni <'asa ed entro l"lntcro orizzonte d"Euro- t pa in nome rl'uno stesso ideale di civil· L E rovine che altristano ti paesag• 1 gli enli federatl ma alla coesione ~ell~ I nostra europea. ma più larga, più un· tà. Ai perseguitati dal fascismo che tro• gio "europeo dall'Atlantico al Voi• compag-ine federale. Ridurre l hm~ll versale. · varono asilo in s,•izzera, questo ptcco– ga confessano il fallimento ciel .!-paziali significa in questo caso lascia• Noi sorridiamo spesso della superfi· lo paese. che sa renliz?.are la armonica Cove,wnt wilsoniano, a cui or è un re l'astratto e avvicinarsi al concreto. clalità e del semplicismo del tipo <'Onlu· convlnvenza di tre lingue e due religio– quarto di secolo andarono tanti plausi L'universalismo òella Società delle Na• ne nordamericano. Ma i nordamerlca• ni con un sapiente equiltbrlo tra auto– ufficiali e tante speranze ()Opolarl. Già zionl (che del resto rimase monr.n clal ni. av\"ezzl a muoversi· entro orizzonti nomia cantonale e unità federale, ha Hllora agli occhi critici le imperrette giorno m cui il paese del fondatore ne Infiniti. compiangono le nostre risse offerto ammaestramenti esemplari. co- · attuazioni societarie che uscirono dai volle re~aar fuori) era troppo amhlzlf'r rratrlclde per poca terra; i nordamerlca- me tre secoli fa all'ebreo f>0rtoghese consessi di Versailles lasciavano mo!· so per essere effìclente. Si cerca di se· ni, naU dalla mistione dl molte stirpi Baruch Spinosa le provincie unite del. to da desiderare; ma si sperava che il gnarf:. ~ confini entro cui l'esperimento e favelle. compatiscono le nostre 1-uper· Paesi Bassi offrirono suggestioni per primo e incerto 1>asso potesse essere federale possa prometterP. reale ~uc· bie e gelosie nazìonaliste. La dottrina di Ja sua filosofia politica che fa l'uomo seguito eia altri più lermi e risoluti. si cesso. <' si trova che questl confin~ po• l\lonroe, che allre volte fu l'insegna ~e_l amlcp ctell'uomo: Alla obiezione che cer- ~•~~~~I~ ;~~~~~o a~:~a p~~~~~i vg~~ 1 !~à ~~~! ~re:~:~~e~ 1 ~ : d;r:ti ~-~~~~e~~:: t~~~r;f~t~~t iu:so~:;~~~~ 0 iat g~ ~~l ~o~s~~~eN~itf 0 ~s[~~ 0 d? ,!~~lfori~~ l'avvenire. Oggi la Soclet~ delle Na- sta fu davvero la prova a cui falllrono L·untoue panamericana non è soltan· si può risponclere che le distanze da un zioni è fedelmente quanto melanconl· I r.lcostruttori <lei HH9. ~•aumento nu• to, come dicono certi critici, uno stru· capo alr.tltro dell'Europa sono oggidl camcnte simboleggiata dal suo palaz· merico degli staU. europei che conse· mento d'espansione imperialistica del -più facili eia superare che un secolo ad· ,:o ginevrino. immensa mole marmo· gui la dissoluzione della duplice ~lo· dollaro: è altresl un'organizzazione <t\ dietro le distanze da un capo all'altro rea. d_e-ser1ae fredda come un sepol• narchla a11i:.tro·ungarica, dr-ll'Impero ot· rapporti tnternazlonali a cui le repul>- della Svizzera o dell'Olanda. crc~o. Bisogna camb:are strada. L'ama- tomano è dell'Impero zarista doveva bliche delle due Am_erlchc son venute (...laS<'uno di noi cerchi di fare un esa· ,r1ssima lezione dell'esperienza ha frut• ~enz 'alt.ro cwcompagna1·si ad un pareg- confer~pdo. n~lt ultm~l ve_nt'annl. scm· me di coscienza e di estinguere in sè rnto alcuni insegnamenti che ormai giamento di leggi, cli tslituU. di scam· pre p1u cOSC1.enza. saldezza ed erfi· ogni re.sldllO di r.azlonalismo. dL sciovi· sembrano accettati dai plù. bi. di monete, ~i costume. AccrescerP. li clenza. nlsmo. di patriottismo impuro: ogni fi. Punto primo: voler organ\z1..are ta n~mero delle t>an_dlere elle Si~ 1 1>?leg- . l\Ja quello che fa de-i due macr~osmi glio di nazione belligerante cerchi di , p:ice Internazionale senza Intaccare la g1ano le unità nazionali senza dmunui· anglosassoni I padrini e i mentori del• preparare il cfttadin., europeo entro sè sovranit!t assoluta dei singoli stati ~ re le barriere che ostacolano l' arrra· la auspicata fcderazio~e europea è l! stesso. La nostra patria futura do!,·'es·, uha fatica sterile. Il ventennio fasci· tellamento Internazionale voleva dire loro cara!tere di grandi ~l.emocrazie. d1 sere la famiglia concorde delle llhere §ca e nazista sfo1~✓.Ò. mitizzb. esasperò aumentare le ragioni di cllfferenza.e di de1nocraz1e fondate sul pm solido equi· nazioni d'Europa. Dopo la seconda fino all'assurdo ti principio della onni• conflitto senza apprestarP. i mezzi di l!l>_rio eh~ a tutt'oggi si_conosca, tra re- guerra mondiate il vaticinio cli Gtm;ep• potenza statale. dello staio illlmilata· ravvicrnamento e di conciliazione. Pro· ljg1oso nspelto della libertà personale pe Mazzini deve di\"entare realtà. Per mente padrone delle sorti cl'ognt suo bal>ilm~nle gli st oricl j?'iud!~heranno e volonterosa obbe<llcnza alla legge del questo il farmer del West spinge Il car· suddito dello stato ,issolutamente li· che di questo errore furono pm respon· popolo sovrano. Non è tale la terza po- ro armato dalle rocche appenniniche hci·o da., leggi e da freni nel rapporti sabill le grandi. pote1y,e vincitrici del- tcnza mondiale. l'U1lione sovietica. Que• \'erso il Po. e il pescatore di Tel'rano· <'On :1ltrl ~stati, e dette la Oimostrazio· la prima gue,-ra mondmle ed arbitre del sta sta traversando la fase finale d'una va rastrella le mine tra i delfini sotto, ne Irrefutabile che ques1a politica con• suo dopog.uerra che non le Piccole na· immane rivoluzione che clal dispotismo li sole d'Omero. <luce alla rovina di tulti. 11 nazionali· zioni appena liberate epperò lnespertP ,:arista l'ha portata alla dipatura d'un smo non è ancora morto: ma tra colo· della libertà. Comunque è chiaro ch" 1 ,anito e del capo d'un partito. In .che ro che troppo a lungo vi indulsero- o in codesto ()rrore non bisogna rica<lerP. misura la dittatura è fondata sulla vo- VETRAXO Jll.ERCURIO .ilmeno non Ile seppero scorgere I pe· lontà popolare? La formidabile prova ricoli. molti sembrano ora convinti che e cli resistenza. di organtzza7.ione. di coe• E LA RE S f S TE 1VZ A si possa rimanere b~1oni patrioti accet- sione morale data In quattro anni e tando per la propria p:itrla l'ohl>edien· VI sono lumi del continente eurooeo me,:zo di guerra fa ritenere che Ja dlt· ;,;a ad una d'sciplina di buon costume due grandi complessi Politici - impe· tatura poggi sul consenso delle masse. M. ERCURIO •· la rivista mensile intcrna;,;'onale ed alle relative s,inzloni. ro brttannico e Stati Uniti d'America L'affratellamento tra Je molte e varie della casa editrice Darsena, ha Il secondo punto è lnfottl il seguen· - ciascuno clel quali ha un'esten.!-lone genti che lavorano e combat.tono sotto pubblicato un numero unico de· le; rorf!ano suoerstntalc preposto alla maggiore di quella trentina di stati e le stesse Insegne fa credere che vi sia d{cato alla 1:eststenza di· « quest· anno futura società cleglt statl deve avere la staterc:lli che nel l93V or.cup..wano l'Eu- una base di reale giustizia ed ugua· speciale che ha avuto inizio per·tutt'Ita· mùorit;) f'! I mezzi necessari per difen· rop:t 1m l'At:lantlco e l'Unione sovletl glianza. JJ patriotlism() sovietico. se .lia l'S settembre e che per ogni regione òere e o,·c sin necessario Imporre J·os• ca L'impero brit,inmco è. per ciò che per certi aspetti può far temere 11 na• e città si chiude col giorno della pro• .serninzn <IP.!1;1 dtsci1>lln:1 lnternaztonn• riguarda il Regno Unito e I Domini! e scere d'un nuovo nazionalismo, per la prla liberazione». RiunltI come in ami• -le. Questo bisogno era giù stato sentito ,r.6n contando le colonie. i protèttoratl vast4tà e la complessità dei suol lnte- chevole corH"egno. scrittori e artisti e e<I espre!,:SOda Qualcuno nelle dlscus· e I mandati. llll in~<ncme dl stati sovra• res.si dovrebbe avere un respiro non uomini d'azione (una qualità non esclu– sioni-parigine del 19W; ma nessuno ::t· nt che accettano liberamente il vincolo meno universale che quello delle dtic dc affatto l'altra} hanno dato 11 loro ve,·,1 1.1vu10 IJ coraggio di insistere su federale simboleggiato dalla corona e grandi comunità anglosassoni. contributo al ricordo cH quanto hanno una rkhiesta che minacciava di sgre- •sost,1nziato in leggi. istitnt.l, interessi Inghilterra e Russia fanno parte ad visto nelle dure giornate del nostro rl· to!;:!re ~ul bel prlncl1>lo la compagine· orofondl, e soprattutto in un abito di un temno del sistema ('Uropeo e del si· scatto. E a nome degli assenti hanno ::.oc1etarw Oggi tutti comprendono che convivenza che ha ratto del cittadino stem,1 delle grandi poten,:e l.nterconli· parlato i superstiti, con lo sgomento pa!"lare del futuro assetto Jnternazio- Celi~ r:ommomoealth il tipo J)'iù evoluto nentali, Sebbene I loro interessi extra• della vita risparmiata dalla sorte. -Fa· :::~r:e~i~e~~~:t~'j~r~hgr~lcJ;~i~t~r~~ ~ìtlc1~X~~~~~Ni~i~o~~ocJi~~~f~ 1 ~r~~~~~~}j Zt~;f!>e~lfr~~:; 1 1 ~ 0 e 1 ~i~-a;~t~e ta~~;;:v~~~ remmo lne~'i.tab\ln~ente torto a qual.cu • teg~ere \"Ot"rehbedire perder tempo in stati che s·è andata cementando tn gran• strettissimi legami con la vira e con le "~- se vole:)s;mo citare tutte le pagine chiacchiere. de stato federale. L'autonomia riclle sorU dell'Euro1>..1. La loro natura per 1>1ubelle: ce ne sono molte. tante, da E veniamo al terzo punto. Organizza- quarantotto stelle rimane larghLc;s\ma r:osl dire anfibi.a le renderà mediatrici far dimenticare qualche brutto ,·('•·so. ;,;ion'einternazionale deve significare u· PPr Quel eh~ rlzuarda i loro affari In· tra il'nostro piccolo continente e il re· qualche errore di gusto nella comi 1a· ~\~~~~1·i~;.~e~~L~~:1og~!10te~~~a~~!1t~>an~o~:f ;v nai;p~~-~~;;!)~~~a ~~n~!~~~ 1! :~~~W·~: ;~o J:i 1 ~g:~~g• iwif~.~~~!! 0 1~ 0 g/;~~~:: ~ ~~ 1 :~t~.u~l~~~~ :~f•a 1 ~~~!}~~~a~:'~o~~~: ~:-~,~•,~~~ 1 ~ 1 il;ù ~~ 1 :~~~- 0 ~;~acl~uf~f~~tt~ f~~~: <~~.':; 1 ~~tlX~c:~e J~l;tiS~a~~tetJ::;il~ zionc econo1!1ica·di cui questa avrà bl: gllanza e di passione ci\~le li lettore, di leggi plù concretamente elaborata. ii:ebbene Cotmlno una massa lerritorla- :~r~~Om~r ~ 1 !~~e,~~1J~;}z"f01r~·es;~ 1 :;~~ COJigeda.nd osi. da.I,"?lume non J)l~Ò che Dal termine di Lc~a o cli Società si è I le comp;:itta• sopra un solo continente. \'arrà infine a scongiurare una rlcadu• c~nse:i~ire Co~de, Ott e volenter.os ,. com• passatt a quello di Feclera;,;\one; e trat-, sono un mondo di dimensioni e varie· la nella vecchia politica delle gare di 1>1latot·1:. • Noi _crediamo verament~ che tnnclo di federazione si tende a dar t.à tali. da avere una concezione di vita preminenza. dell'equilibrio precario, t.tUttoclo che m questo volume s1 rac• maggiore peso non alla molteplicità. de· forse meno pro!onòa. e complessa della delle alleanze a due, delle intese a conta non sia stato vissuto invano•· ...

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