La Nuova Europa - anno II - n.5 - 4 febbraio 1945

-- 4 febbr. 1945 LA N U O V"A .. EU no P"A' -------------~=====-->1 -- D U·E RIS-ORGIMEN·TI di una Terza Jt3Ua e Terza Roma ban– ditrici del nuovo verbo religioso che avrebbe dovuto trascendere U cattoH· cismo e Jo stesso cl1!stianesimo. In quanto, poi, all'anUteSi tra federali- ? smo e unitarismo cosl crudamente se- gnata dril De11a Torre sui confini dc.f • Quarantotto, e accoppiata con l'altra politico·religiosa, tutti sappiamo che F RA le novità pitt degne dl nota di Per comtnclare da quast;ultlma re- l"unitarismo mazziniano (liquidato con questi ultimi anni è da porre l'in· qulsitoria, diremo che essa .è non una tanta disinvoltura dal Della Torre co– tere.ssamento di ambien,ti cattolici critica, ma una caricatura, - e potrem- me « lucubrazione aprioris~ica ») era militanti per Ja storia del Rl.sorg'imen- m9 aggiungere una contraffattrice ca•rl· pienamente formato già néi primi anni :to italiano, una volta ignorata o re· catura, - della storiografia del Risor· doJ>Q il 1830, e che federalisti eràno spi-nta o derisa. -Fatto importante non gimento. La quale è andata invece ri- quei cattaneo e Ferrarl dl cui abbiamo solo per gll interessi della ricerca sto- cercando e illuminando uomini- e avve- arecnnato la posizione radicale in fatto rica, ma altresl per quelli della co• nlmentt con sempre p;,:ù spreg~udlcata di polltlca ecclesiaSUca. scienza nazionale e delrunità morale larghezza d'idee; e, se mai, nell'ultimo - La ·verHà è che nel campo di questa italiana. . _ periodo ha abbondato tn rivalutazioni 1>0llt1ca,come nel problema istituzlo- Per quest.'ultlmo punto, n più dell· de11avecchia Italia, quella che-il Risor- nale, 1a nuova Ital!a realizzò una sin– cato, l'ideale non può essere quello di gtmento, realizzandosi, combattè e tesi, o, se si preferisce, un compromes– una valutazione uniforme, conformi· spaz1.ò via. Tanto sr b andati innanzi so fra le diverse tefldenze ed esigenze stica, standardizzata di tutt.o il proces• in queste rivalutaZioni, spectalmente a del Risorgimento. Rappresentare la po– .so del Risorgimento e di tutti t suol opera di zelanti del fascismo, che ti littca e1::cleslasticadi Azegiio e Cavour risultati; che anzi le discussioni in Carlo Alberto del 1833, cot· suo Gala• com~ un radicalismo lalclstico, ever– proPosito permarranno sempre. appun- teti, è stato esaltato vituperando Maz• sorc della Chiesa e della religione, crea– to perchè il Risorgimento è ancora co• zll)l; fra Diavolo e le bande sanfedisti· tore in eepo al popolo lt.tliano di µno sa viva, carne della. nostra carne. Sr che del 1799 sono state contrapposte, scisma morale e religioso perpetuan· dovrebbe tuttavia realizzare una com- come veri rappresentanti dell'italianl· test fino al giornl nostri, è una con• prensione comune delle sue necessità tà; ai patrioti «giacobini» mandaU sul ·trafTazione della realtà storica. Senza storiche fondamentali. con il riconosci· f;!~t~a~al1 ~~~~onJ1s~r:f m~~i~o-~; ~t t1t c1~ 1 n~~ r:al~~p~;e \1 Pt~tl~0~ ;: f,~~~~ ~o;;,~.~~~\~~\~1~~~~~\~!l~~~ld;~: preteso ritrovarlo Incarnato, piuttosto re, - diciamo, come giudizio d'insie· trimonio della nazione ìt'ailana, e deve che in Cavour e nel Gioberti del Rin· me, che la legislazione laica dEiimini· trovare tutti gli italiani eoncordi nel ?lovamento. in Solaro della Margarita steri Azeglio e Cavour ebbe carattere conservarla, protegge1·la. tramandarla e nei romanzi del padre Bresclant. di aggiornamento est~rno e di logico alle generazioni future. Se mettessimo U Della Torre, col suo sviluppo interno: aggiornamento del Non pot.remmo affermare che a que- articolo, In fila con questa stortografih Piemonte agli altri stati modernj, svi– sta aspirazione ideale risponda l'arU- del Risorgimento che chiameremo lupJ>O logico dei principi statutari e colo di Paolo dClla Ton_e {Osservatore a: sanfedisti"ca_., potremmo essere accu· costituzionali. Non fu la contraddizlo– ro111ano del 27 gennaio) su La laicizza· sali di esagerazione. Ma non è esage• ne del Quarantotto, ma la continuazio• itione dello stato• sardo, articolo che .razione se diciamo che la sua maniera ne. L'abolizione del fòro ecclesiastico. uremie a punto di panenza un car. di valutare - cioè di condunnare in - da tanto tempo effeHuata in"' altri teggio tra Pio JX e Vittorio Ema- blocco - taluni aspetti dèl Risorgi- stati itallani ecl esteri, - ·fu l'appllca• nuele ll edito con altri docLffilenti, mento equivale ad una accettazione zione dell'uguaglianza déi cittadini in· sotto questo~ titolo, dal padre Pirri. Il passiva dei risultati materiali di QUe• nanzl alla legge, sancita dallo Statuto: Della Torre imposta una separazione, o sto congiunta a un disconoscimento nulla, In verità, di meno scandaloso di anzi. contrapposizione netta, fra il ri· delle sue ragioni ideall. quelle che il Della Torre chlc:ima - ;i~§~nhcg;g tf~~i~ 1 ~~~01~dJ'J~~;~~i11st!~ g ~~;~riisg;!1·~1l~ i~b~lfzl~;:i J~jf;ri~;: « romantici e bugiardi e falsi idoli» Cominciamo dal mettere \n chiaro porazioni religiose fu molto più mode- che concessioni della S. Sede dlpenclcn ti, per 11 lorn ma'ntenimento. dal suo bener>lacito. g Come la poltttca eccleS!asÙca del Pie– monte Hbe·rale non ebbe alcun carattc· re dl e~ezionaHtà setta1;a i·ispetto al moto comune del tempt, così essa non può essere avulsa dall'insieme del mo– to risort:1mentale, e tanto meno cm1- trapposta a·Questo; o a una parte o mo– mento di Questo. come il nero al bianco, Je tenebre alla luce. L'esigenza lai'Ca era strettamente con~iunta con quella liberale, come la liberale era congiunta con la nazionale-patriottica. Si può discutere sui particolàri dl rea– lizzazione della triplice esigenza, ma non sull'insieme, sul nesso di Questa. E cosl, 'l'abbinamento della questione austriaca con la pontificia .contro cui' protesta il Della Torre, appare, a chiun- ~ee .~~~\~;s~ns~,i~ti,~f~i, 1 1~~z~n~~e~ c~ trovava, dal 1815, li papato in stretto le~ame con quell'ol'dine di cose che il Risorgimento doveva rovescJare: e non era, 11 tentativo neoguelfo di rompere quel legame. miseramente fallito? Era forse un caso che In Romagna U domi· .. nio pontificio Si reggesse sulle balo– nette austriache, tanto da cadere im· mediatamente, senza resistenza, al)pe• na nuelle baionette se ne furono an· date? E non era il domirt1o temporale un ostacolo maggiore - come ben mo– strò l'encicldca del 29 aprile:-- non solo all'unificazione ,ma alla stessa indlpcn· denz'a italian::i? E anche senza questo vuole davvero H Della Torre mattere In dubbio - ancora oggi! - la nece!>'" sità storica dell'unità italiana, che po• teva· avverarsi in forma·plù unitaria o più autonomistica, ma che, - anche 1 come semplice federalismo - richiede• va per lo meno una certa unità di prin– cipi e di lstJtutl moderni, incompati– bile con f.l mantenimento del ootere temporale? traviarono « il nobile e gran moto» del che la contrapposizione dl un Risorgi- rata di. Quelle del 1,eriodo rivoluziona· Risorgimento. « Primo fra questi \doli mento prequarantottesco cattolico e di rio,napoleonico. Il matrimonio civile, Ma più fantastica dl tutto ènla vi– fu la smania irragionevole di costrutre .uno postQuarantottesco anticattollco - che per allora rlmase allo stato di slone che Il Della Torre ci mosti•a del a forza l'Italia sulla falsariga df. ina• non ha ragion d'essere: li Risorgimento progetto di legge, - esisteva in Fran· Postrlsorgtmento, precipitante, tn con• datti e strani schemi d'oltralpe; sma- prequarantottesco non si esaurisce af- cla dal tempo della Rivohizionc, e 11 seguenza del Jaicism1Je del dissidio re– nia che produsse di netto completa in· fatto nel neoguelfismo; e questo, del pontefice, allora in cosl buoni rapporti ligioso. sempre più verso la dittatura terruz.ione e dispersione d'ogni sana e resto, nel suo insieme, non va affatto con Napoleone lll, Si· guardava· berne sino al fascismo. o non cl presenta tn· viva continuità tracllzlonale. Le ambi- confuso con il barocchismo clericona- dal protestare. (Si potrebbe aggiunge• vece la storia italiana, nel quaranta• ziose mire d'uno dei tant.i stati della zionalistico del Primato giobertiano. re che nel Lombardo-Veneto austriaco, Cinquennio dalla morte di Pio IX al· Penisola, accaparrandosi ben note, as- Cesare Balbo, cattolico molto più orto- limitrofo al Piemonte. anteriormente al t'avvento fascista, una attcnuiizione sai teoriche cd aprioristiche elucubra- dosso del Gioberti, pur affermando (e concordato del 1855 la legislazione-ma• progressiva ciel dissidio rel·igloso, fino zioni mazziniane, sucrificarono l'avve- chi potrebbe negarlo'!) U legame sto• trimoniale - più importante sostan- alla sua scomparsa totale di fatto? E duto p 1 ;ncipio federativamente resto- rlco - che per un credente come lul ::~ir;~ee~!l~~lf~l;~:to~i~l~ihe~ [r~'{i: ·questa attenuazione non va di pari pas• ~J;~;~ic~u~i~:lt~~it~h~i~~f~!r!~j~ 1~~:; ;~~on:\~fta1l:;v;t~~;~~e i;;;1J 1 ~af f~~ difrago principio», come dice il D. T., ~e{ O r~iAn~ 1 Ì1~~~~'\~ 1 e11:; O rfa/i~.s~~~~~~i sentita e se non altro anticipata. e del papato n fulcro del Risorgimento dl legiferare '])assando oltre agli tmpe• mente nel periodo gioli.ttfano, da1l'ini· quindi artificiale•. italiano, e anzi escluse formalmente gni concordatari, va rimesso nel qua- 21iodel nuovo secolo alla prima guerra Ma non è soltanto hl soluzione unlta· che 11pontefice pòtesse farsi capp del dro politico del tempo, quadro conte· mondiale? ria del Risoruimento che il Della Torre moto risorgimentale. nente l'eSlg~nza dl una netta afferma• Cosa- più curiosa di tutte: il regime resptnae. Questo è solo il primo passo In realtà prima del Quarantotto sono ztone dell'lQ,dlpendem::astatale rlsJ)etto fasci.sta,__ designato oggi come « dete– per condannare in blocco nel modo più già vive, e completamente sviluppate, al potere ecclesiastico e in contrappo· stabile oppressione» dal Dolla Torre aspro la legisl::izione ecclesiastica del tutte le diverse correnti ideali, e le forze sto la resistenza intransigente di ·que- come noi l'abbiamo sempre tenuto l>iemont.e liberale, continuata dal Re- politiche, che dopo il Quarantotto con· sto medesimo potere. Polchè non sa· _ sarebbe stata la conseguenza ul• gno d'Italia: « le miopi e molto me- ·corsero alla formazione dello stato lta• rebbe esatto affermare che trattative tlma del laicismo precedente, liberale schine brighe d'una barocca e settecen- Hano unitario: e se questa· formazione non ci siano state: prima della legge a parole. liberticida a fatti. Ma il fa– tescamente anacronistica politi.ca - ec· riuscì meno «destra», meno cattolica, Sicc:irdl ce ne furono, lunghe e vane scismo è stata l'antitesi, in tatto e in cleslastlca. la quale, col pretesto dl cap• di quel che avesse propugnato taluna (per usare i termini ciel Ruffini). Il prop0slto, del precedente regime HhP– ziosi. motivi giurlsdll:ionallstlct e sta• dl Qt:elle correnti, essa riuscl anche me- Della Torre sapri't, del -resto, che quel raie, eredità del Risorgimento.' Ed è tolatri, troppo antilibertariamente sboc· no «sinistra», meno anticattolica, di • fedifrago prinCit>lO • cli unilateralltà stato proprio il fascismo a teorizzare cava nell' anticler,icaHsmo e nel lai- quel che altre correnti avevano desi· nella modifìca1.1one di istituti concor- e praucare una politica dl. strP.lta in• cismo più deplorevoli». Secondo l'arti· dcrato: basti pensare al laicismo _puro datarf è, Insomma, lo stesso af(ermato tesa col potere ecclesiastico, ctw· h.itto collS\a, questa legislazione avrebbe del Cattaneo, all'antlcleri'calismo radi· da una scuola di canonisti ecclesiastici, li contrarto del laicismo precedente, a avuto per effetto la fine di ogni unità cale del Ferrari, all'ideale mazziniano secondo la Quale i conco1:clatlnon sopo tendenza separatistica eia Cavour in morale del popolo italiano, e avrebbe poi. Vero è, bensl, che iJ trattato del dat.o l'Impulso a una involuzione della Laterano chiuse definitivamente )a que- ~~~:~d~ol!tl~ftt~~to~~~fc~~r:;pl~e :~~~ D A u N A "LE G A. ~~n~r':~~v~:!rfr.Ju~e;~dr;ic1:,q~::t;~n!~ f~ O ~~~~~go~ii!a~~~.~a :i~if.~ O ~:ì~~:l?;i; nel regime fascista. Citiamo ancora te- potenze (incluse la F:-ancicle la Cina), legge delle guarentigie, opera tipica, stualmente, ·perchè la tesi è talmente DELLE NA Z J ON J con la di.1itinzio 11 e proposta, il consi• questa, del tanto deorecato liberalismo - come dire?- - audace, che un sem- olio 'di sic·ure::za po:ril. agire con rela- laico. V'è stata: cioè. effettivamente. plice riassunto potrebbe esser creduto ALL' À L.TRA tiva indipendenza dalla Jutura Leoa e nella Politica ecclesiastica fascista una capzioso e arbitrario: « In tal mOdo gli Confederazione delle 1 rnzioni, ilfa, se parte di eredità del 1·egime liberale: ma Jtaliani, avulsi di colpo dai più sacri le sue decisioni potranno facilmente riuesta ha avuto carattere di libertà e e fondame_ntali vincoli della tradizione, JN un art-icolo pubblicato nel nume- ai,vlicarsi aoli Stati minori che .,,ninac· cli conciliazione con la Santa Sede. E an:.1iprivi, ormai, d'ogni vigile senso ro dl di<:embre della rivista ameri- cino di turbar la. pace. qual.e forza in- ve n'è stata un'altra, diretta a rasso– di autolimite tradizionale, fieramente P·e·a~~)"J~Te~1la;~~l~~:ci:::t!r:a ~~~ vece avra1111O, se lr, minaccia m1,ove da darn la dittatura fasclstH; e Questa in· f~v~1~1rirnte~;1~:n~;,\~in~~~~r~~:S~\i~~ differenze tra le misure predisposte per ·;:gJ(~!;,i s!c~(!l:ti:f/e,~~l cl~<;;:.~~~~':?es~ -:.X.cac~/~a :ie~~\·t~~~i;~s~~tt;~~~1\e 1~:: loro storia, proprio in campo religioso, la futura pace 11èllr1 conferenza dl Dum- ser p s l dc ·s·o · del Cons'o!io? sava e riposa l'edlticio risonzimentale. non seppero più ritrovare stabile equi- bdaorpt 0 n1,ao!atrka·s ~ueq'r"i·alleac/V,eerfus:°',,',o,.l{J.reLsee al/ a! Licr• 0 .PP,,•_,',",:.,n,,,z'ac~i,•.,i;s'; 0 • 11 p 0 e,d·e,lc,.ln,ee'!~te;de,u,oe Sarebbe bene avere 11\eemolto chia• librlo, e In tal modo precipitarono fra ,, ln . - re - ed esoresse molto chiaramente - !~~c;~~e~o 1 ~~l~re~l~~le~~ef.t~:~~~i ~~-~t O ! ;~i :?,~!';1~:~:i:~•n: O }~:à~ ;,;~:: corre11ti opposte: l'ima, patrocinata dai :n~;~~g; i.tt, ~~ 1~;~\ ~~fs~~~:: 1 \u 1~ 1 l 1 ~~ e sempre più effctlivamente dittatoria· le di evitare oli errori che, nel giudi· cleleoa.tibritannici e cinesi e appoooia· sede st'orica, apprezzamenti e crHlche li, verso Quella detestablle opp1·essione, zio deoli esperti e degli studiosi, die- ta_dagU a}nericani, è che nes51Lno st a· in termini tali da far pensare che éJl che non poteva nòn risolversi in caotico dero alla Leda delle nazioni. ttna falsa to debba avere fl diritto di vorre il disotto del ~iudizio storico sul passato disastro materiale e morale»\ partenza. ll presidente Wilson comin- veto alla decisione <lel Consiolio, se ci slano aspirazioni a influire tn un Se questa chiave di un secolo di sto- ciò con l"i11::1ist.ere che la coalizione di esso .è parte nella disputa; l'altra, soS t e· certo senso ·sulla realtà presente. Per ria italtan«, - il laicismo liberale ge• guerra fosse d-isciolta nella nuov'a or- ~~dP·u~~~i1n~itt''J'i/";~~ 1 S,;:, 1f.tica. richie• parte nostra ,samo rimasti chlaramen• neratore di dittatura e del fascismo, - oanizzazione i11tema::iom1le. Egli insi· te nel campo della stbrla. e a nessuno. non era stata ancora scoperta, ciò è stette (contro U parere di Clemenceau) Il Lippmcmn si clic/tiara in favore del• può venire In mente che la nostra giu• dipeso, secondo 11 Della Torre, anche perchè l'applicazione dei tl'attati tmpo• la tesi sovietica. infatti. egli dice, trat- stifkazionc storica della politica laica dal modo·con cui è stata·,fatta la sto- sti alla Germania e ar;li altri stat-t ne• tcmdosi di. onmdi potenze, il disaccordo piemontese dopo Novara sia fatta 11er ria del Risorgimenio, e cioè dal gua· miei fosse amalgamata co( Covenant non 1,otrebbe avere altrn sanzione che invocare 11 1·icominciamento - come sto fondamentale della sua storlogra- della Lega delle nazioni . .Cosi la debo- la guerra tra chic gruppi antaoo 11 i~tici; con un disco dl grammofono - di quel· fia. La quale sarebbe tutta infetta di lczza della Leoa d.ivenne la debolezza vale allora la peno di contemplarne le - la politica, nelle èondizioni odierne « grossolano determinismo ed ideali· dell'applicazione dei trattai-i, e la Leoa vossibifitànett.racci«re Wt vicmo per as• tanto diverse. Essa significa bensl che • · smo » c·onst capisce rappaiamento dei che doveva essere tmCL società univer· sicurare la pace? L'oryanizzazione del Je acquisiziorii generali di quella poli• due termini contraddittori). tutta uni- sale fu contam.inµta dalle conseouenzc. Consfylio deve muovere d(ll presupJ>O· t\ca, - e innanzi tutto la libertà reli– Jaterale, esaltatrice e falsificatrice. dei frattati _ im1>osti,ma aJ!plicati co,i Sto che lcl'cinque gr1;indipote,izc siano giosa, a cu; .non è certo favorevole la Tanto che mancherebbe a tutt'oggi poca efficacia, alla Germama ». animate di eguale buona volontà di di· frase del Della Torre su Cavour che « una viis!one storica davvero e scien- Per evitare questo errore ln Confere_n· rimere vaci{icamente yl'interni co11flit· « filoprotestanticamente patrocinava la ~1~: 1 ~e?:3efea~~~io~~e1~i:,;1:l~l'~h~o~ 3i za d~ Dumbarto;i P?'Op_on_e ~a/reazto- ti; ma lasciare a mi gruppo l'autorità ~:r:.l~~~~ c;i1~~1~in~nr!;~~o pf~~1~o~f~ ombre proprio le cose di Ieri. prop1·1O bfe,~~:,~e~·a~;~~nci::'~a~!r~:i.::;·;.an!!~~.:t fl'i 11~ 1' 01 : 1 :c a un alt-r? le. s 1~e. ~~~iSion~ la cui conserva~ione è il presu1>1)0sto quelle ancora oggi a noi più vic:ine, te le nazioni col c.ompito di pr.nnumJe- e1iu~a 11 eb?e a lasciargli 1.L 'd 1 ! 1 tt O. dt naturale per quanti partc..>Cipano att~– quelle in un certo senso In noi ed tn· re il prooresso e la pa!:e e un Consiglio d,u:hwrarolt la ouerra. La soluzione del vamente alla vita politica italiana. :torno a noi tuttora, spesso a nostra in- cU sicurezza non rivolto specijìcanumtP problema è ancora •sub judlce._. saputa, viventi ed operanti,> contro le potenze e:i:nemich_c.m::iinte• g. d. r, LO STORIOGR""FO

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