Nuova Repubblica - anno IV - n. 50 - 9 dicembre 1956

4 LA RISOL UZION,E DELLA CGIL EVOLUZIONE DEL SINDACATO L A RISOLUZIONE adoltata' dal direttivo nazionale della CGlL nella. sua ultima. sessione rappresenta un passo a.vanti di un processo interno di cui ben pochi conoscono i termini reali (I). Le questioni sindacali, .si sa, quando non si tratti di commentare una sconfitta della CDIL 9 qualche concesSione padronale alla FIAT, non « fanno noti:.-,ia ,. 1 In che cosa consiste, in breve, ques.!._oprocesso? La sconfìit8' subita dalla FIOM alla FIAT non rivelò soltanto una crisi di funzionamento interno della CGIL - distac– co dalla: massa operaia, eccessivo funziona1·ismo. schema– tismo e genericità della lotta, subordinazione del sinda– èa-to alle organizzazioni politiche -, e una pesante situa– zione obiettiva - concorren:,;a inter-sin(b.cale, répressioni pacll'Onali, discriminazione. Essa rivelò specialmente che in Italia si stava sviluppando 11n processo teciiico-econo– mico-sociale di va8Ùl. portata e che, forse per- la prima volla. in decenni, la vita economica italiana stava- diven– tando estreniamento più importante e dinamica della vita politica. ·n monopolio diventava cioè· specia·lmente un fat.tore economico, da affrontare sul terl'eno economico, anzichè un fatto praticamente' solo politico, da affrorltare sul teq;,eno parLrn1enlare e legislativo. Di questa situazione storicamente nuova per il nostro paese -- abituato a risolvere e a vedere tutto sotto il solo pl'Ofìlo politico - non si possono ancora afforl'are tutte le conseguenze. Ma una è ormai chiara da qualche tempo: l'a;.,,ione sindacale non può continuare a svolgersi su un teneno politiciz~ato, con strutture monolitiche e con una linea oscillante· tra le piccole rivendicazioni agitatorie e Lrnione p!'l,rlamentare e legi~lativa. Da ciò la necessità di affrot~lare una sel'ie di ·problemi che risalgono in buona pa1te, ad una. tradizione radicata sin. dai tempi pre-fasci– sti,. ~ di i·eimpostare rapidam~mte una linea d'azione che iinnlica anche un.a concezione del tutto nuova., in Italia, della funzione del sindacato. Il problema che $i poneva e si pone alla CGIL, cOn– statata la situazione, .,può essere così descritto: come tra- E '· ANCORA troppo presto per cel'care di stabilire il danno che l'avventw·.a anglo-francese di Suez 'ha p'rocurato ai p8esi del,l'Europa occidentale. Un cor1•jspondente IOndinese cl.i un settimanale romano ripor– tava un paio di settimane, or sono que,-ste battute che si sa– rebbei·o scambiate un conservatore ed un laburista alla f!amera dei Comuni, mentre l'opposizione stava sferrando il s110 attacco al trono vacillante di Eden. Il conservatore, con voce commossa rivolto. ai laburisti: .: Voi siete gente senza cuore. Vi rendete conto che da set– h\ntàdue ore il primo fninistrn non ha dol'mito u•n rr.inu– to? >. Il laburista, in pronta risposta: « Lo credo bene,. col peso de'1le colf)e che 1 gli gl'avano sulla coscienza, come ra- rebbe a dormire?>. · Purtroppo, fra tutti i pae~i dell'Europa occidentale, il nostro è forse proprio quello chè risentirà maggiormente della crisi di Suez. Ct-f, già chi ha calcolato in 50 mi– Jiardi il danno che sa1:à sopport.ato dalla nostra economia. :Ma. a tutt'oggi, q11ando non si sa ancora quando potrà essern riaperto il canAle, e q1lanclo potrà essere rimes$O in funzione l'oleodotto di J.\irkuk, non è davvero serio far·8 simili calcoli; è molto più opportuno invece analiz– 'zAl'e la situazione che si è venuta a creare nel nostro paese in conseguenza. dellft. crisi di Suez; vedere come essa ò stnta risolta, ed esaminare le ripercussioni che l'aumen- 1,ato prezzo della benzina potrl avere sullo sviluppo eco– nomico del paese. Nessun paese dell'Europa occidentale può rar fronte al proprio fabbisogno di combustibili con la produzione interna. Tutti, sia pure in misura dive1·sa, importano pe– . trolio; alcuni attrAverso Suez, altri attingendolo ai porti .siritmi e libanesi, altri dalla zona del dollaro. Per chia– ·.1·irsi bene le idee, è Ol)portuno soffermarsi sulla tabella qui acclusa, elaborata sui dati dell'lnformation: · L'86% del petrolio importato dall'Italia passa per il ca– nale di Suez, o per gli oleodotti attualmente interrotti; la }'rancia. i~1porta peÌ- queste vie i' 91 % <le'! greggio. L'In– ghiltenà aveva invece nn buo n 34 % delle sue importa- durre in termini specialmente economici e sociali un indi– rizzo di cla,,:se che, per trndizio11e, e1·a affidato ad un'a:1,io– ne politicizzata e nd un dP.terminato rappol'to tra sinda– cato e partito. Cioè, come agire snl terreno economico e Sociale, con st1':'umenti adeguati, senza cadere nel riformi• smo e in un economicismo a carattere interclassista e conse1·vatore. E' inutile ripeter·e qua le fasi del processo - ini:dato con la rnlazione Di VittoriO al diretj:ivo dell'aprile 1V55 e culminato al IV congresso nazionale dell'aprile 1956. Esso è tutt'altro che risolto e sono tutt'altro che evitati i pel'icoli di un tatticismo opportunistico o di una inter– preta:--;ione limitata - e perciò riformistica - delle e~i– genze poste dalla situa:--;ione obiettiva. Ma quanto ho detto dovrebbe, spero, bastare ad indicare che il processo inter– no della COI L - corri!;pondente ad un processo interno delle strutture economiche itàliane - è tutt'altro che con– tingente e a.simme chiare caratteristiche sto1·iche. Ogni at– to maggiore della organizzazione sindAcale di clRsse deve perciò essere giudicato su qùesto sfondo e valutato in quanto apporto risolutivo di questo pl'Ocesso. Tutta la parte centrAle della risoluzione riguarda i problemi economici a livello aziendale e a livello nazio– nale, e riflette questa maggiore «economicità> dell'azio– ne sindacale. Il senso della struttura - e dei modi e stru– menti adeguati per un suo mutamento - si rivela, ad esempio, nei punti in cui viene trattata la lotta contro i monojJoli. Avevamo l'abitudine non tanto all'assenza di indicazioni a carattere economico, quanto all'annegamen– to di queste indicazioni in una serie di richieste sovra– strutturali - le legislazioni snl « controllo democratico>, le « carte dei diritti >, ecc. - che. spostavano praticamen– te la quastione su termini p{?liticizzati. La risoluzione, in questa parte, è perniò nolevOle non perchè avan,~i propo– ste nuove, ma perd\è esclurje ogrli altra indicaziòne e, ad esempio, imposta 1'8zione su una politica cli investimenti che, sino.ra, era stata trascurata o richiesta in termini mi– tici, come avvenne con il famoso Piano del Lavoro. Bi– sognerà scendere, evidentemente, ad una descrizione più I DONI DI SIR ANTHONYEDEN :►-~ 14 LIRE DI PIU' di giol'lli e l'intera economia italiana ne risentirà in modo J"ileva'nte ». I fatti nuovi 0 non sono accaduti {e come era possibile?) .ad il governo lrn dovuto p1·endern una deci– sione al più presto, aumentando il prez;.,,o della benzina. Il petrolio giunge nei nostrt porti in minore quantità ed a costi aumentati: logico che ne risentano anche i prezzi dei vari prodotti che· si ottengono dalla distillazione fra– zionata del greggio. Essendo impos.sibile giungère al ra– zionamento, non soltanto per ragioni tecniche, ma spe– cialmente per rs.gioni di equilibrio di. bilancio, non c'era altra via che rive1·sal'e l'aumento del costo del grnggio sui vari pl'odotti da esso ottenuti. Si è pl'ef-erito aumentare il solo prezzo della benzina (ritenendo che questo si esau• risca in se stesso, senza trasferimenti a catena), la– sciando. invariai.i quelli del gasolio e dell'olio combusti– bile i quali, per la loro natura, entrano come fattori pro– duttivi i,n molte industrie (prima di tutto quella dei tra– spo1-t.i). Il congegno adottato ·per risolvere la questione è complesso, ma merita di essere accennato. Le mnggiori somme introitate dalle aziende distributrici per l'aumen- • tato prezzo della benzina sa:r3nno raccolte in un < Fondo di compensazione>, che però non sarà sufficiente a reinte– grare-gli aumentAti costi di importazione: interverrà al– lora i) ministero del tesoro, per far fronte alla differenza. L'Erario recupererà la somma anticipata, protraendo nel tempo la sovraimposta finché questa· non sarà reinte– grata completamente. Certo, Sarebbe stato meglio ridurre (14-0f nuov·a ,..J"epubblita particolareggiata e originale di certe espressioni generiche com~ « organiche mis.u,·e antimo-nopoli~Mlie-;, ,._ la esem– plificazione che segue, piano_Jisc~le, ctediti:--;io, controllo dei pre:1,zi e interventi pubblici diretti, è giusta ma an– co,·a vaga. - ; come « potenziam.1;mto dell'industria cl_iSt.1- to > - iff_.quale senso,.-con qtéali mutainenti di-organiz– zazio1ie intema e di controllo p.{1bblico, con quali rapporti economici con l'indushia privata? -; come « cooi·dina– mento e intensifìc·azione di efficaci iniziative per lo svi– hippo1 t,conomico· ·del ·M.ezzogjomo :rl Ma ,è• frattanto im– poitnnte · che. quèstf\ p~rte del pi~gyarnma economico si colleghi più sli'ettamente alla pal'te, più immediatamente sindacale, dell'azione da condnrre nelle. fabbriche. li punto effettivamente nuovo di questa parte è co– stituito dalla l'ivendicaZione cli aurnenti salariali collegAti all'aumento di rendimento del lavoro. Vedere in questa rivendicazione - che richieder·ebbe per se sola un lun!!o discorso - un semplice tentativo di « scala mobile si:1la– riale > sarebbe sbagliare completamente la interpretazione e la valutazione delln sua portata. La discussione su que– sto punto - che è uno d·i quelli che nu1ggiormente carat• .tel'izzano una nuova politica sindacAle - si è protratta per lungo tempo specialmente nella FIOM non senza con~ tl'asti interni, dovuti al timore di cadere in' quel collabo- · razionismo aziendale che la. CISL propugna, ad ese1npio con la richiesta di partecipazione agli utili. In realtà, più che di una rivendicazione isolata, si tratta di un muta– mento profondo della politica salariale della. CGIL, in con– nessione con una situazione tecnico-economica che ha 1·eso ii1ut'ife la vecchia politica fondata sul cottimo. Essa si accompagna alla richiesta, già noia., della ri– duzione dell'orario di lavoro a parità di salario. Entram– be le richieste puntano non tanto ad una e:spartizione della torta> in modo pili favorevole A.i lavoratori - im– postazione tipicamente opportunistica e r·iformistica - 1 quanto ad una sostanziale, economica, pressione sulle strutture produttive. Si vuole, in altl'e parole, operare da un lato Ilei ~enso di una. riduzione degli utili enormi rea– liz:--;atispecialmente dai grandi complessi in fase di espan– sione economica. e tecnica e dall'altrR arrivare a forme di garanzia dell'occupazione· che si radichino nella natura economica stessa del fenomeno. E' cioè nn modo di impie– gare strumenti puramente economici che supera l'azione strettamente rivendicAtiva ed entra nel raggio di una lotta. per la modificazione cd i!' contrOllo delle leve economiche. PINO TAGLIAZUCCIII (1 J Per io criliça olht f)ri111a parte riel tlnc11111e11to, .dove .~i af/',-011/ct lr1 sil11w:io11e /Jt'uooctlla nel .~i11d(IC(I/() rlnfla lrane,lia 011- {lhcrese. 11, il nostro fonclo 11d vrecedenle 1111111'erodi N.H. (e C11 {lioCo rii J)(ll'Ule »). l'imposta di fHbb,·icazione e l;scin;·e inrdterato il costo della benr-in8, ma, a qnanto pare, le condizioni del nostro bilancio non lo pe1·mettono. D'altronde, aumentare il co– sto della henzina in questo periodo stngionale · non do– vrebbe portnre ad una flessione della domanda: nes– suno di questa stagione adopra il mezzo di locomozione per scopi voluttua1·i, ma unicamente per ragioni di la– voro. Soltanto che, se tutto questo va a relativo vanblg– gio delle casse dello Stato, 1'11umento della benzina può produr,·e, sempre di 1·iflesso, un aumento in molti• beni . E' evidente che il commerciante costretto a passare l'in– tera giomata in macchina alla. ricerca cli clienti, rive1·– serà su di questi l'aumentato costo della benzina. E pnò darsi che tutto qnesto contribuisca a 1·i=i.ffor:--;are quella impres$ione che molti osservatori economici hanno esprt:>s– so sulla nostra lira. Lo studio anmrnle dell'OECE sulla congiuntura economica italiana (studio, si noti bene. ese– guito con dati forniti dal governo italiano e definito « be– nigno~ anche dai ·giornali della Confìndusti·ia) mette in gua1·dia le autorità italiane con queste pArole: « Ne8suna grnve pressione· infl~zioni8tica si è manifestata, ma l'au– mento dei prezzi nei prodotti alimentari ha determinilto un aumento dei salari~. Che è come ,dil'e, seppure velata– tamente, che la nostra lira sta sliUando, lentamente ma con ce1·tezz.a·.·Ed ancor più slitterà adess'o, non sOltanto per il nAtul'ale aumento che il maggiorato costo della ben– .zina por·terà su certi prodotti, ma anche perché, in ogni caso, la nostra bilancia dei paBamenti ne risentir·à in modo sensibile per almeno due ragioni. Irin.an:,;i lutto per– ché è: probabile che nor.1 potranno esse1·0 rispettati ce1·ti contralti vantàggiosissimi 'cli esportazione di prodotti fi– niti.; in' secondi) luogo, perché saremo costretti Ad inipor– tare petl'O!io dall'nren del dollal'o (monefa della quale siAmo fortemente debitori) ed a rinunciare ad in1portt\l'e dall'area della sterlina (rlloneta di cui sial'}lo c;.editori). !~t;~::~ parole, aumenteranno le u.1,;'ci~e· dim.i,ntlÌl'anno le . PIERO BARUCCI . Y,ioni di -petrolio che passa.va ·Per altre y·ie. Questo si– gni~ica che, mentr·e l'Italia vedrà aumentare il prezzo sul– rS6%. del petrolio importato, l'Inghilterra. lo vedrà ·sol– tAnto per il 66%. Ma nori è tutto. Dei 18,2 milioni di ton– ·nellate importt1te, l'[talia ne riesporta anmrnlmente, sotto forma di pl'odotti finiti, ben 5;8. Cioè il 33% delle im– portazioni di gl'0ggio viene riesportlito dando luogo ad tma considerevolissima posta attiva della no'stra bilancia dei pagamenti'. Soltanto l'Olanda, che però importa H 4 l % del greggio per vie dh,erse• da quelle alttialmente in– terrotte ·e che ha. inoltre una buona produzione interna, sarà, per questo vèrso, più danneggiata dell'Italia.. FONTI DI APPIOVVIG,IONAMÈNTO DI PIODOTT~ PETIOLIF~l.1 PH [• EUROPA ( prim~ • semH!r•: .,1.956) Viene perciò da. domandarsi chi .ripagherà i paesi che l1anno subito ingentissimi' danni senza vòlerli e come l'in<lurstria di raffinazione ,pet:rolifel'a ita'liana. 1 potrà so- pravvivere in• condi:,;ioni di efficienza. · · ' .. Doe settimBne or sono, concludevamo una• breve nota ,mlla: .:·Crisi· del petrolio>' con queste paroie:1 « Se non .~r.~e!'vel'~ann'o .. fatt,i nuovi.,.( ed è difficile supporre quali r potrebbero essere)' l'aumento ·dei carburanti è· questione Gnm Bretagna • francÌà ' Paes,i Ba:~~~ .. \MPOIHAZIONI . complessive di petrdlio ( in mii. di ~onn.) 39,S 26,0 18,2 15,2 PRODUZIONE interna (in,_}pnn.) 100:000 ··6bo:ooo . 1.200.00Q I M po R T A Z I O N'f RiESPORTAZlONE Provenienti da Suez o dall'oleod0tto della I. P.'è. .in milioni I o/. da, Suez Id, I.P.è. I Totale di tono; .. l'9 . '23,3 3;5 2G,5 23,8 iS 55 l3,S ·. 8,6 9,0 IO 9,0. PERCENTUALE ..del!' importazione da.$u~z.o da f.P.e ,!}!Pe!to ..a!l'impor• ,tazi~r]~ compless. GG 91 SG

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