Nuova Repubblica - anno III - n. 6 - 25 marzo 1955

NUOVA REPUBBLICA ITALIA, oggi 15 giorni nel naondo (co,itinuazio11cdalla vau. .J) trebbe più decentemente varare. In confronto a simili tentazioni, vale me– glio anco~a la faccia di Scelba. Terzo tema: il « no » dei repubbli– cani. Non è cosa di poco conto, quando si tratta di salvare una faccia che vale un voto 'solo. Quelli dei repubblicani CASO BEVAN, GRAVISSIMO L A sospensione di Aneurin Bcvan dal gruppo parlamentare labu– rista è uno dei fatti pilt gravi che abbiano colpito il mondo socia– lista internazionale in questi ultimi anni; è uno di quei fatti di cui ri– schiamo di sentire le conseguenze in campo socialista come nel campo dei rapporti internazionali in generale per moltissimo tempo. Di che cosa si tratta? Bcvan è stato colpito perché ha pronunciato un discorso parlamentare lievemente in contrasto con le ultimissime dcci– sio!!i del direttivo del suo gruppo parlamentare, pur essendo !n armo– nia con le decisioni dell'ultimo con– gresso del Partito laburista. In sostanza egli ha fatto quello che due anni fa fece il nostro Piero Calamandrci, il quale era allora iscritto al partito e al gruppo parla– mentare socialdemocratico, parlando in armonia con decisioni congressuali, ma in contrasto con decisioni dire– zionali. Il direttivo del gruppo par– lamentare laburista si è ora compo•– ta to e.on Bevan come il direttivo socialdemocratico si comportò allora con Calamandrei. Se l'espcrieriza italiana può servire ai compagni inglesi tengano presente che l'espulsione di Calamandrei e di Codignola (e i motivi politici dr qucl– l'espulsi<?ne) costarono alla socialde– mocrazia italiana la perdita di un terzo del suo elettorato. Al di là dei motivi politici formali, al di là del diritto disciplinare di un partito, l'opinione pubblica che· segue un partito democratico lo segue an– che perché quel partito è veramente imbevuto di sostanza oltre che di forma democratica, perché, al di là della democrazia formale, al di là. del principio « u~ uomo un voto », che Saragat ci ricordava due anni fu durante la crisi socialdemocratica italiana, vi è lo spirito di tolleranza, yi è il principio « un uomo, un cer– vello, un cuore », che è molt~ pi l1 importante cli quello precedente, per– ché da questo spirito di tolleranza •nasce l'anima di ogni democrazia sostanziale, quclJ'anima che, spez– zando ogni dogmatismo di carattere ecclesiastico e religioso, getta Ìe basi reali di una società democratica. Bevan ha $cnza dubbio criticato · aspramente i suoi avversari di par– tilo, non ha esitato a far conoscere in tutti i modi al suo partito e al– l'opinione che segue il partito le tesi politiche che sosteneva in contrasto con quelle della destra. Ma ha posto problemi ·poljtici ai quali il suo par– tito non· poteva, né .doveva sfuggire per la comoda via delle sanzioni disciplinari. Non si risponde a_lle idee col manganello. La battaglia di Bevan era una battaglia politica e lo rimane. Bevan ha sempre urtato sul terreno disciplinare. Lo ha fatto anche questa volta davanti al gruppo parlamentare. Ma non si può chie– dere a un militante socialista di rinunciare alle sue tesi politiche sen– za farlo cessare. contemporaneamente cli essere un militante sorialista. « on. v'è socialisrno senza demo– crazia », diceva Léon Blum. Ma la ne valgono cinque. E al loro consiglio nazionale è apparso chiaro che la fer– mezza del « senza di noi » di La Mal- democrazia deve cominciare nel par- fa era più forte della tristezza del tito socialista. « con noi» di Pacciardi. Senonché il gioco dei repubblicani è meno chiaro Il· provvedimento imposto ad At- di quello che sembra. In fondo, esso tlee dalla destra del suo partito, in significa, per Scelba, !"imposizione di particolare dall'ex-Cancelliere dello licenziare Malagodi, o di ottenere la Scacchiere Hugh Gaitskell, cela, sot- politica di Carandini, che egli, però, to pretesti politici, l'intolleranza del- non può fare. Ma una volta licenziato Malagodi ( 14 voti), i cinque del PRI l'inquisitore, contiene possibilità di non sono sufficiente compenso. Allora: sviluppo estremamente deleterie per vogliono o non vogliono i repubblicani il movimento operaio britannico· ed !"appoggio di Nenni? Lo ha11110Ira/– europeo. Per riparare la ·scissione lato, o i11Je11do110i11co111i11cia,-e · a t,•,tJ· della destra capeggiata da- Mac- tarlo? Perché, se non vogliono questo, allora è un'altra cosa, che vogliono: clonald, nel 1931, il movimento ope- la ricostituzione del quadripartito, coi raio britannico dovette lottare quin- ·liberali come reggicoda di un sinistri– difi anni per rifarsi le ossa e con- smo a parole. Pensiamo molte cose an– quistarc il potere. Quanti ne dovran- tipatiche dell'on. Malagodi, ma nòn questo, perché è esatto che egli ha tut– no trascorrere se l'espulsione di to da guadagnare stando all"opposizione Bev.an diventa definitiva e si traduce a destra, specie dopo la malafama me– in scissiòne? ritata dai fascisti, capace di distoglier- I conservatori hanno pronto in ne voti di « benpensanti » recuperabili tasca 1 ·1 decreto c1·, sc,·ogt·,mento del dal PLI. In altre parole: l'on. La Mal– fa si trastulla con una « giovane sini– Parlamento nel caso in cui i labu- stra» (dalla quale sono assenti i gio– risti procedano ancora sulla strada vani democristiani più spregiudicati e del suicidio. Il movimento operaio i giovani socialisti più curiosi), con un inglese ha cessato di esercitare una laborismo senza sindacati, ed altre fa- cezie del genere : ma in Italia una pressione efficace in senso pacifista « nouvelle gauche » si fa solo, sul ter- sul governo consewatore e la Gran reno concreto de.gli atti di governo, Bretagna ha cessato d'esercitare una con il PSI: oppure non si vuole nulla. pressione efficace nello stesso senso Finché non saprà che il PRI è dispo– sugli Stati Uniti. La mancanz~ di sto a giungere a tanto, l'on. Scelba può dormire, con un occhio solo, su questa pressione sugli Stati Uniti un guanciale solo: ma può ancora re- lascia aHa parte più reazionaria del spirare, almeno. partito repubblicano la facoltà di Quarto, e, infine, ultimo punto: il riaprire la guerra fredda dei docu- congresso del PSI. Tutti lo attendiamo con ansia, e tuttavia non sappiamo sino menti, dindo in pa st o all'opinione a qual punto si possa contarvi. Si i documenti relativi alla conferenza richiederebbe che il PSI mettesse final– di Yalta, nella speranza di far. eroi- mente in carta le sue richieste, ma, lare il mito cli Roosevelt, a cui si per una volta, con realismo. In politica estera, esso. dovrebbe rendersi conto pensa debba attribuirsi la forza tut- che, se l'Italia ha il vantaggio di non tora rimasta al partito democratico'' poter spingere la sua politica atomica (come se Roosevelt fosse solamente che sulle vie degli usi pacifici, la sua stato il capo di un partito nemico e parola conta, d'altra parte, pochissimo non avesse rappresentato per venti in sede di coesistenza negoziata. ~ tempo di farla finita con il solito ver– anni tutto il paese come Presi~ente balismo delle firme a milioni e degli degli Stati Uniti!). ordini del giorno dell"UDI. Non ci Se il laburismo si avvia alla scis- s'illuda: rovesciamenti di politica este– sione, se il partito socialista francese ra non si possono fare, specie nel mo– non riesce ad uscire dalla sua fase mento in cui si vanno accattando de- nari in tutto I" emisfero occidentale per settaria e a ricostituire la sua unità, tradurre in realtà il piano Vanoni. brutti giorni si preparano per l'Euro- C è ben altro, che si può fare:- a) pa, brutti giorni si preparano per la varare una legislazione degl'idrocarbu- pace fra i popoli! ri che ci preservi dalla sudditanza del PAOLO VITTOltt;Lu capitale americano; b) impedire che il piano Vanoni naufraghi in un fram– mentismo - quel frammentismo in cui IL PREMIO VEftEZU per I a resistenza A PIEROCA LEFFI Un rccentissin10 cotnunicato dcli' Amn1inistrazione Comunale di Venezia unnuncia che il Premio Venezia per la Resisten– za, di un milione di lire, è stato all'unanimità conferito a Piero Caleffi per il suo volume « Si fa presto a· dire fame », pub– blicato dalle Edizioni « Avan– ti! ». La notizia ci riempie di soddisfazione: e non soltanto per l'affetto che portiamo a Ca– leffi, ma perché il suo libro è una delle testimonianze più tra– giche e insieme più nobili dei nostri tempi. Al compagno Ca– leffi vada dunque il nostro ev– Yiva, e il nostro augurio di n111ici. rischia di essere trascinato· dalla men– talità degli economisti liberisti che !"on. Vanon"i ha troppo amichevolmente con– sultato; che l"on. Fanfani non ha lo spirito di impedire; che può impegnare il blocco dei salari, solo alla condi– zione di una politica dirigistica auten– tica (blocco dei profitti), come la pa– rola « piano » prescrive ed evoca; c) ottenere che si deponga ogni idea di discriminazione anticomunista, e nello stesso tempo, che si eviti, da parte del PSI, una politica estera condotta, per procura, supinamente, ai fini degli in– teressi sovietici. Il PSI non ha mai osservato l'equidistanza; mentre la pra– tica dell'equidistanza, in Italia, con– siste nel ridurre pervicacemente l'in– fluenza ~mericana,. sapendo che il ro– vesciamento delle alleanze è oggi pra– ticamente impossibile. Non sappiamo se il congresso di To– rino avrà il coraggio di questa brusca autolimitazione. Noi vorremmo tutta– via ricordare al PSI che, pericolante quanto il quadripartito, ma praticabile almeno in sede aritmetica, è un governo della DC con fascisti e monarchici, esclusi anche i liberali. Per un abitino che li rivesta, poveri ignudi, i fascisti potrebbero sacrificarsi a sinistreggiare con un governo di Fanfani, Andreotti, Pell11e Togni. Dopo, s'intende, sarebbe il fronte popolare. Un'avventura, tut– tavia, della quale non si possono, oggi, prevedere le conseguenze. 1011oteca G1·noBia CO • 5 ~ tyutdco//; deptl;da' OSA succede fra governo, demo• O crazia cristiana, quadripartito, fiancheggiatori, ministri, sotto– segretari e affini? Da qualche tempo a questa parte le « cronache del re– gime», diffuse coscienziosamente dal– le penne al servizio della Confindu– stria su quotidiani e settimanali per– bene, offrono scarsissimi lumi. Ogni giorno la fine del quadripartito è annunciati a breve scade.nza, e ogni giorno viene sm~ntita. Scelba è sicu• ramente sconfitto e sicuramente vin– citore alternativamente nei giorni pa– ri e dispari della settimana. Sembra cert_o un dissidio profondo fra lui e Fanfani, ma al momento opportu- • l'a.ngoscia di vassalli, v«lvassini e valvassori. Si ripetono in scala più vasta i casi di Capocotta, specie gli ultimi, dei quali ci fu data per un certo tempo un'interpretazione idil– lica. Erano tutti innocenti, Piccioni, Polito, Montagna: l'unica colpevole appariva la M ontesi, rea di pediluvi abusivi. Pareva sicuro che la pubbli– ca accusa avrebbe chiesto il proscio– glimento degli imputa/i. All'improv– . viso è giunta la notizia dell'imputa– zione dei tre indiziati e sulla stampa governativa è calat,: la notte. Se avverrà, come ardentemente speriamo, il crollo del quadripartito, sarà una Capocotta. generale. Il qua- no i due si mettono d'accordo non dripartito permetteva ai personaggi sappiamo su quali basi. Sono appar-• ben noti, il massimo di sicurezza con se su un giornale due fotografie af- . il massimo degli utili. Salvavano (a fiancate del capo del governo e del faccia e passavano alla cassa, ogni segretario della D.C.; parevano due tanto Saragat faceva un bel discor– anime felici, festose, contente di sé so «sociale», ruggendo ed alter– e del mondo, lo"ntane da ogni preoc- mandasi esponente delle « masse pro– cupazione terrena. Solo i sorrisi da- fonde del proletariato italiano» e i vano da. pensare, ché non sembra• vatico-americani stavano a sentirlo vano appartenere ad esseri umani ma tutti contenti perché quel leone era a due squali, uno più vecchio, ma addomesticato. ancora forte nella dentatura e l'al- E adesso? Se il quadripartito pas- tro più giova'ne, veemente, con le zan– ne aguzze pronte a lasciare segni dolorosi ovunque si posassero. E se finissero entrambi sotto la fiocina? L'ipotesi (metaforica ben s'inten– de) è meno improbabile di quanto sembri. Nessuno può sapere, ad og– gi, chi è il vero capo respons(lbile della democristianeria italiana, forse non esiste, almeno al di qua del T •– vere. Ma una cosa è certa: se la D.C. non si raggruppa intorno ad un « leader » capace di risolvere le sue implacabili lotte intestine e di im– porre la legge cristiano- democratica (che bel nome!) ai piccoli alleati di comodo, il periodo del suo predo– minio è finito. Lo stato degasperiano fondato sulle forze clerical-cattoliche unite strettamente alla Confindustria, e al dipartimento di stato americano, con il contorno di minori laici, ha bisogno di un pernio su cui ruotare: se questo pernio manca, le ruote del grande orologio vanno ognuna per. conto suo, travolgendo i minori, nu– merosissimi benefici cristiani-laici– social - repubblicani - confindustriali - agrari che negli enti pubblici, nella stampa, nei feudi culturali, politici, economici _del paese operano a mag– gior gloria del regime. Si cotnprende benissimo come il crepuscolo del quadripartito su·sciti sa a miglior vita le soluzioni evidenti sono solamente due; a destra o a si– nistra. Ne/ primo caso addio velami, pudori ed utili mascheramenti con f}robabili crolli elettorali dello scudo crociato, nel secondo caso per tutto il « bel mondo » è partita persa.' Po– vero Spadolini! Un antico proverbio am,moniva di non vendere la pelle dell'orso prima della sua cattura: per ora l'orso è a spasso. Scelba sta per iniziare un viaggio in America. dal quale gli interessati sperano di cavare almeno una boccata d'ossigeno. Non è detto che restino delusi: il quadripartito è tenace, vischioso, attaccaticcio; sono stati « messi a posto » numerosissimi individui per i quali è esclusa ogni altra fruttifera maniera di campare la vita, ed è noto,- quale sia la pro– tervia con cui gli italiani difendono un "posto, specie se immeritevoli di ricoprirlo. Non a caso si sussurra di un· sicuro successo culturale di Scel– ba in America. Sembra che dodici università ;,.tatunitensi infigniscano il nemico n. I del culturame di al– trettante lauree « ad honorem ». E siccome Benedetto Croce di lauree non ne aveva. punte, il confronto è a tutto vantaggio di Scelba. PAOLO PAVOUNI

RkJQdWJsaXNoZXIy