Nuova Repubblica - anno III - n. 2 - 25 gennaio 1955

6 GRUPPI al lavoro DIREZIONE II 16 gennaio 1955 si sono incon– trate le delegazioni dell'Esecutivo di Unità Popolare e della Segreteria dell'USI, composte rispettivamente da Edmondo Cossu e Leopoldo Piccardi e da Carlo Andreoni, Lucio Libertini e Valdo Magnani. I convenuti hanno proceduto, nel quadro acile ddibcra– zioni adottate dalle rispettive Direzio– ni Nazionali, ad un primo ampio scambio di vedute sulla situazione po– litica italiana. Le due delegazioni hanno deciso di incontrarsi di nuovo prossimamente. PADOVA f: uscito il primo numero del bol– lettino del Gruppo Padovano, dal titolo « Autonomia Socialista>. Oltre ai documenti del convegno di Firen– ze del MAS e ad altri documenti del Movimento, esso reca un fondo « li programma è nel titolo >, un articolo « Punti fermi > cd un altro articolo, del compagno Zanon dal Bo di Ve– nezia, « Non un nuovo movimento: un nuovo indirizzo >. elio stesso nu– mero è riprodotto dal < Monde > un articolo di Bevan sul riarmo tedesco. Ci compiacciamo vivamente coi compagni padovani per questa inizia– tiva, che testimonia della vitalità del loro Gruppo. Continuano intanto le riunioni set– timanali di studio. Il 7 gennaio il dott. Umberto Meoli, assistente di Economia politica nell'U nivcrsità di Parma, ha illustrato la teoria marxi– stica del plusvalore; è seguita una brillante discussione. Su invito 'della F.I.A.P. e del– l'A.N.P.I. il compagno Caleffi ha commemorato in un teatro cittadinp, nel decimo anniversario della morte, . le due medaglie d'oro della Rcsistcn– ,a, Otello Pighin (Renato) e Franco Sabatucci (Cirillo). TRENTO opposizione; agli aderenti chiediamo ben di più: la milizia quotidiana, il coraggio, la tenacia, poiché non sono, i nostri, tempi di riposo >. La sede di U.P. di Milano è in Via Cerva 22. BRINDISI Ferruccio Parri ha parlato a Brin– disi domenica 19 dicembre, nel mag– giore teatro cittadino, dinanzi a un pubblico folto e variamente rappre– sentativo, sull'argomento: < Democra– zia prefascista - Resistenza . Demo- crazia postfascista >. ' Seguito con vivissima attenzione, egli ha ricostruito il clima morale da cui scaturì la Resistenza, sottoli– neando con grande chiarezza il si– gnificato politico della lotta armata contro i fascisti e i tedeschi. Ferruc– cio Parri ha descritto poi la crisi della Resistenza )n questi ultimi an– ni, la rivalutazione dello stato buro– cratico e poliziesco, l'immobilismo po– litico che minaccia di. riportare il paese verso forme gravissime di lotta. Ne è scaturito un appello alla iniziativa, un 'richiamo alla respon– sabilità personale, di cui - ne siamo sicuri - tutti i presenti, la gente umiliata cd offesa da mille quotidia– ne ingiustizie, ha sentito la pro– fonda cd umana suggestione: FIRENZE Nel ciclo delle conversazioni orga– nizzate dal Circolo « Rosselli >, ve– nerdl 21 corr. Paolo Vittorclli ha parlato sul tema < La politica della Europa >. t seguita una vivace di– scussione. Vcnerdl 29 corr. avrà luogo un di– battito sul tema: « Esperienza de– mocratica delle Organizzazioni uni– versitarie>. Introdurrà Giorgio Mo– rales, presidente dcll'Or~anismo Rap– presentativo Universitario Fiorentino (O.R.U.F.). La Federazione fiorentina di U.P. ha lanciato fra compagni e_amici una sottoscrizione straordinaria per il fi. nanziamento di un piano di attività in tutta la provincia. BOLOGNA I compagni Vittorio Tclmon e Fer– nanda Orlacchio sono stati eletti ri– spettivamente segretario politico e vice-segretaria, con funzioni prevalen– temente organizzative, ciel gruppo lo– cale. UOVA REPUBBLICA I INCHIESTE E DOCUMENTI SULL'AMEBICA LATINA I Peròn P c~o~• il ?ov~ ~ov~m.brc u.s., riu-_ 111 1 suoi m1mstn, 1 govcrnaton di tutto il paese, i leaders sindacali {ufficiali) e i dirigenti del partito e pronunciò un discorso, durante il qua– le accusò tre vescovi (Monsignor i– cola Fasolino, Fermin Lafittc e Froi– lan Ferreira) di attività contro l'or– dine pubblico e contro il regime; nondimeno affermò che la chiesa non era responsàbilc dell'alleanza di que– sti tre vescovi con i nemici del pe– ronismo. Dopo qualche giorno e La Prensa » {il grosso giornale requisito da Peron tre anni fa e divenuto l'organo della O.G.T. peronista) pubblicava dei re– portagcs sui preti operai francesi e denunciava una infiltrazione della chiesa nei _sindacati. Peron stesso di– chiarò che i vescovi da lui denunciati progettavano di creare un partito socia! cattolico o democratico cri– stiano. Per un mese, a partire dalla data del discorso di Peron, la lotta tra la Chiesa e lo Stato peronista si è estesa e acutizzata. Tre preti sono stati arrestati, un professore di reli– gione radiato, e Peron ha avuto una lunghissima intervista con il Nunzio, Monsignor Mario Zanin. Il ministro dell'educazione ha annunciato che a partire eia gennaio in tutte le scuole del paese saranno nominati dei < di– rettori spirituali > per le classi d'eti– ca {la rcligion~ è insegnata nelle scuo– le da preti, ma se i genitori lo desiderano gli allievi possono segui– re, anzkhé la classe di religione, una classe cli etica, e questo grazie a una campagna vittoriosamente condotta venti anni fa dal partito socialista). Dall'altra parte i due cardinali e gli undici vescovi argentini invia– vano una lettera a Pcron per ma– nifestare la loro meraviglia per l'ar– resto di alcuni preti. Peron for,a e la Chiesa di VIUTOR ALBA i suoi mezzi di pressione. Scatena una campagna in favore di una legge di divor,io (il divorzio non esiste in Argentina), un'altra per la soppressio– ne delle classi di religione nelle scuo– le. I due giornali cattolici più im– portanti < Il Pueblo > e < Los prin– cipios > si vedono radicalmente ridot– ta l'assegnazione di carta, l'indoma– ni delle manifestazioni pubbliche cat– toliche nelle vie di Buenos Aires, Cordoba e altre città (29 novem– bre). Tutti i clubs, i centri dcli' Azione Cattolica ccc. vengono messi sotto sorveglianza· per < difenderli dal– l'odio del popolo >. La chiesa fa marcia indietro: il cardinale Copcllo ordina ai catto– lici di non partecipare che alle ma– nifestazioni autorizzate dalle autori– tà ecclesiastiche (e qucst'ultime non autorizzano alcuna manifestazione contro Peron) ( 1 ° dicembre). Il 4 dicembre Pcron fa stabili– re dal Congresso il divonio (il che, d'altra parte, sistema le faccende private dell'ammiraglio Tessaire, vi– ce presidente e capo del partito pe– ronista, che è già alla sua terza mo– glie). Ma tutto ciò non basta .... Che cosa fare per fare arrabbiare i ve– scovi, giacché il divorzio non è ba– stato a farli uscire di sé e a sca– tenare il furore popolare? gò la legge di Profilassi Sociale. Ma non era che una legge, e quei signo– ri continuarono a fare proficuamen– te i loro affari. Fu solamente nel 1946, quando il colonnello {più tardi generale) Juan Domingo Pcron vinse le elezioni e divenne Presidente, che la legge di profilassi entrò effetti– vamente in vigore. Durante questi otto anni la po– lizia argentina ha consacrato tutto il tempo che le rimaneva libero, tra gli arresti degli oppositori, dei so– cialisti, degli intellettuali, dei sin– dacalisti, dei radicali, a perseguire la tratta delle bianche. Improvvisa– mente fu un grande affannarsi a subaffittare i piccoli appartamenti agli angoli delle vie, con l'entrata sul marciapiede. Tuttavia - né più né meno che in Francia e in Spagna - la prosti– tuzione continuò clandestinamente. E, come per tutte le cose in Argen– tina, aumentò il prezzo. Era più pe– ricoloso, più attraente dunque, ma anche più costoso .... D'improvviso, il 29 dicembre Pc– ron ha dichiarato che bisogna".a fa– re un singolare regalo d'Anno uo– vo ai suoi sudditi: la prostituzione. Da qualche giorno la polizia si era consacrata ad arrestare omoses– suali a tutto spiano, i giornali pub– blicavano i loro nomi proclamando che l'abbondanza di pederasti era dovuta all'interdizione della prosti– tuzione. Peron aveva messo otto an– ni ad accorgersene. La Chiesa gli ha aperto g-liocchi. A seguito della grave crisi morale e politica che ha colpito la locale federazione del P.S.D.I., in data 5 gennaio hanno presentato le proprie dimissioni dal Partito alcuni dei più noti esponenti cittadini e cioè: Egi– dio Bacchi, Patrizio Bosetti, Marco Perugini, Guido Bertolini, Mario Ga– ravclli, ing. Veronesi, Attilio Pelzcr, Mario Montibcllcr, -Giovanni Azzo– lini, Carolina Azzolini, Giovanni Lcti. Di conseguenza, ~ in corso di costitu– zione il gruppo di A. S. (aderente ad U. P.), il cui recapito è provvisoria– mente costituito presso il compagno Bosetti. Al nuovo, qualificatissimo gruppo di U.P. giunga il caldo saluto augurale di Nuova Repubblica. IL COJJ/JTA TO CENTRALEDI U.P. T rent'anni fa Albcrt Londres si chiedeva, nel suo « Chemin dc Buenos Aires >, perché in Argentina i giornali avevano un numero di pa– gine ancora maggiore che· negli Sta– ti Uniti. E trovò questa risposta: per aiutare a passare il tempo, in attesa del turno, nelle piccole case situate agli angoli delle strade del– la capitale della Plata. L 'Argenlina è un paese catto– lico ma anche liberale. Le ma– nifestazioni religiose hanno qui una spettacolarità molto minore che nelle altre nazioni latino-americane. Con Pcron la Chiesa ha cominciato ad essere nuovamente una forza po– litica importante. Pcron ha stabili– to l'insegnamento religioso nelle scuo– le pubbliche (prima esisteva sola– mente in quelle private); ha fatto proclamare la Vergine generale del– l'Armata argentina, si è sposato di– nanzi al vescovo, ha dichiarato che solamente un buon cattolico può es– sere un buon peronista ccc. ccc. Nel I 950 un prete argentiho che dice– va messe pubbliche per Hitler e Mus– solini non fu arrestato da Pcron, anzi egli inviò alle sue messe qual– cuno dei suoi più intimi collabo– ratori. MILANO La sera dcli' 11 gennaio, Ferruccio Parri ha inaugurato a Milano la sede di Unità Popolare. Alla presenza degli aderenti e sim– patizzanti e di molti esponenti mila– nesi della stampa, della cultura e del– la politica, Parri, dopo una vivace introduzione dell'avvocato Dc Mcis, ha sinteticamente delineato la genesi ideale e politica di U.P. Basterebbe il passato di molti di noi - egli ha detto - a garantire chi avesse un minimo di semplice buona fede, che U.P. non può essere definita come gruppo cripto-comunista e cli como– do: pure, nel deserto morale che sventuratamente caratterizza tanta parte dell'attuale vita politica, que– sta stolta accusa viene ripetuta fino alla sazietà. Sulla base di un comune retaggio si incontrano in U.P. uomini di di– verse provenienze ideologiche e di diversi ambienti sociali, non già per costituire un labile schieramento elet– torale, ma al contrario per la neces– sità di unire i loro sforzi nella dire– zione di un radicale rinnovamento morale, politico e sociale del nostro paese. Nel retaggio comune compren– diamo quanto di più valido vi ha nell'esperienza liberale - il senso pro– fondo del diritto, la concezione plu– ralistica dei partiti - e le esperienze del movimento operaio e socialista. « Agli avversari - ha concluso Parri - chiediamo solo di ricono– scerci per quel che siamo, nella no– stra autonomia elnella nostra franca B1b toteca 1no ALBERTONI Alberto AscARELLI Tullio BALESTRIERIPasquale BERTOLINOPietro BoNoM1 Francesco BORGHESIGiovanni CALACE Vin~enzo CALAMANDREI Piero CALEFFI Piero CARTA Aldo CASTORINA Emanuele CAVALLERAVindicc CEsA Claudio C1ucm Folco ComoNOLA Tristano CoMANDINI Federico Cossu Emondo CuRCI Pasquale DEAN Giovanni DELLE PIANE Mario DE ME1s Marco DucA Wilfredo ENRIQUEZ AoNOLETTI Enzo FAVATI Giuseppe F1NOCCHIARO Beniamino G10Ro1_Enzo G10VANNELL1 Franco GL1ozz1 Mario GRECOMarcello GRECO Mario J EMOLOArturo Carlo 1anco LEVI Carlo LEVI Riccardo MALVEZZI Giovanni MARTINELLIFilippo MAZZOLI Walter MORANTEMarcello NovENTA Giacomo PARRI Ferruccio PATRONOGiuseppe PERCOLI Piero PERETTIGR1VARiccardo PEYROT Giorgio P1ccARD1Leopoldo P1NCHERLE Bruno RAMIREZAntonio RAVJ),' Franco SABDATUCCI Nunzio SAGONAPier Luigi SPINI Giorgio TAGLIAZ ucc111 Pino ULACCOTommaso VALERI Diego VALERI Nino VALIANI Leo VALLI Giorgio V1SENTINPaolo · V1TTORELL1 Paolo ZANCANER affaele ZERBOGLIO Piero Zev1 Bruno· ZANONDAL Bo Agostino · ZùCGA.RINI. Oliviero. A Buenos Aires, infatti, per questo, fino al I 93 7, si faceva la coda, se– duti, da bravi borghesi, su una seg– giola, il viso a mala pena dissimu– Iàto dietro lo smisurato foglio della « acion > o della < Prcnsa ~- Si sceglieva la donna dalle fotografie che erano affisse al lato della porta di ogni casa. Pér ogni casa una donna. Per ogni donna una doz– zina di fotografie e una dozzina di clienti. t facile capire che Buenos Aires era il paradiso della tratta delle bianche. Francesi e polacchi, in par– ticolare, avevano monopolizzato « le chcmin dc Buenos Aires >. Poi, una volta nelle case individuali della Boca (quartiere del porto), della Ri– vadavia (quartiere di lusso) bisogna– va che questi signori sorvegliassero la loro mercanzia; i furbi Argenti– ni - senza soldi abbastanza per an– dare a cercare le loro donne a Mar– siglia o nei porti del mare del nord - trovavano il modo di pren– dersi a cura, per così dire, le ra• gazze portate dagli europei. Il tango aiutando .... Tutto questo finì, teoricamente, nel 1937, quando un governo conser– vatore, amico della chiesa, promul- Quali sono stati i motivi e gli obiettivi di Peron nel provocare la crisi? Sembra che si possa riassumcr"ii in questi termini. I) Da qualche mese l'agitazione degli studenti aumenta. Ci sono stati scioperi e manifestazioni in Università < epurate :. già nel I 948. Gli studen– ti ncll' America latina sono spesso all'avanguardia dei movimenti di pro- liii proaslmo n111Dero : OLIVIBRO ZUCCARINI Privilegi a senso unico

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