Nuova Repubblica - anno III - n. 2 - 25 gennaio 1955

NUOVA REPUBBLICA 15 ciornl nel fflondo Guatemala - Costarica e OM~ l'aggressione contro il regi– me democratico del Guatema– la, l'aggressione contro il regimt cristiano-sociale della Costarica ha· un'origine pcrfctttlmcnte chiara e non senza ragione è stata definita la « con– tinuazione della guerra del Guate– mala>. L'economia cmtaricana si fonda prevalentemente sulla coltura del caf– fè e delle banane, che formano la quasi totalità delle esportazioni di quel paese. Quest'economia, dedita all'esportazione di prodotti coloniali, è dominata da fortissimi interessi nord-americani, sopratutto della Uni– ted Fmit, che fu all'origine della guerra del Guatemala. Come in que– st'ultimo paese, il governo della Co– starica ha decretato recentemente la limitazione dei profitti e dei privilegi della grande società statunitense. D'altra parte, la Costarica confina col Nicaragua, Stato retto da ven- . t'anni dal dittatore Tacho Somoza, che osteggia ogni forma di democra– zia in America Centrale, perché aspi– ra a fascistizzare e ad unificare sotto il s'uo scettro tutta l'America Centra– le. In quest'impresa, egli è sorretto dalla United Fruit, che riuscirebbe molto meglio a controllare il suo < impero delle banane > se questo fos– se sottoposto a una sola autorità po– litica di suo gradimento. In compen– so, Taé:ho Somoza presta ogni tanto il suo territorio alle imprese di polizia imperiale utili alla Uniled Fruii, non avendo difficoltà a mantenervi truppe mercenarie, che formano delle vere e proprie « squadre d'azione > del– l'America Latina. Il pretesto di que– ste azioni d~ polizia, come nel caso ciel Guatemala, è la penetrazione co– munista. Il regime interno della Costarica sfugge tuttavia molto più di quello instaurato nel Guatemala da Arbenz all'accusa di una complicità con i comunisti. < Don Pepe > Figucres è stato inCatti il vincitore della guerra civile del 1948 contro il regime tota– litario del Presidente Teodoro Pi– cado, rifugiatosi poi nel Nicaragua e diventato grande amico dell'attuale Presidente di quel paese, e il cui figlio sarebbe stato il capo dei « ri– belli > partiti dal Nicaragua per de– fenestrare « Don Pepe >. Contempo– raneamente a Picado, poi, Figucrcs sbaragliò allora i comunisti. che si erano messi dalla parte di Picado e dopo la sua vittoria li fece mettere fuori legge. Il maggiore appoggio a Figueres è venuto d'altra parte in quel periodo e continua a venirgli dai sindacati « Rerum Novarum >, capeggiati dal padre Nunez, che fu fatto poi Mini– stro del Lavoro, ai quali si deve l'ini– ziativa della lotta contro la Uniled Fruii. Fino alla caduta del governo Ar– benz, il Guatemala era stata la de– mocrazia più avanzata dell'America Centrale. Dopo la vittoria di Castillo Armas e della Uniled Fruii, a cui segui la restituzione di tutte le sue terre e di tutti i suoi privilegi alla grande società bananiera nord-ame– ricana, l'unica democrazia degna di questo nome era rimasta la Costarica. f: assai tipico che, caduta una de– mocrazia non aliena da contatti con i comunisti, ma pur sempre indipen• dente dall'Unione Sovietica, l'attacco sia stato sferrato successivamente con. tro una democrazia cristiano•sociale, diventala a sua volta un'espressione troppo minacciosa di diritti popolari contro i privilegi imperialistici della Uniled Fruii e dei ceti possidenti co– staricani, anche se non è possibile ·ac• cusare i suoi dirigenti di connivenze con i comunisti. L'attacco alla Costarica serve quin– di ad illustrare la natura reale del– l'attacco· contro· il Guatemala dell'an– no scorso. Allora si. disse che Arbenz ~ndava abbattuto perché era legato ai comunisti. In realtà, tutti gli cle– menti, tutte le forze che figuravano nello sfondo dell'aggressione contro il regime democratico del Guatemala si ritrovano nell'aggressione contro la Costarica, fuorché uno - la pretesa complicità dei capi costaricani con i comunisti - $he servi precisamente da pretesto alla guerra contro Arbenz nel Guatemala. f: quindi lecito pen– sare che le forze e le ragioni reali dell'aggressione contro il Guatemala fossero le stesse che spiegano oggi l'aggressione al Costarica: e cioè un'alleanza fra i gruppi feudali in– terni dell'America Centrale e la rea– zione imperialistica di certi gruppi arflcricani in lotta contro gl'interessi e i diritti delle popolaz.ioni locali. Come si comporta il governo ame– ricano di fronte a questa situazione? Nel conflitto del Guatemala, fondan– dosi sul pretesto - oggi risultato falso o insufficiente - dell'inlluenza comunista sui dirigenti guatcmalte• chi, il Dipartimento di Stato ameri– cano prese apertamente posizione a favore del « ribelle > Castillo Armas, partito anche lui, come i < ribelli > costaricani, dalle basi del Nicaragua, aiutato anche lui, come questi ultimi, dall'aviazione mercenaria del Nicara– gua e del Venezuela - paese, que– st'ultimo, infeudato dopo la fine della seconda guerra mondiale ai gruppi petrolieri nord.americani - e la sua vittoria fu accolta dal Segretario di Stato Foster Dulles come un successo della diplomazia nord-americana. La mancanza del pretesto della connivenza con i comunisti ha reso questa volta più prudente il Diparti– mento di Stato americano, che, an• che per la luce gettata sulle origini del conflitto guatemalteco dall'aggres– sione contro la Costarica, ha tcmùto forse che la solidarietà inter-ameri– cana se ne vada a carte quarantotto bloccando ancora una volta il mec– canismo di sicurezza dell'Organizza– zione degli Stati americani, come fece senza scrupoli durante le ostilità nel G uatem ala. Anche se - con l'aiuto o r.on la neutralità nord-americana - « Do n Peppe > Figueres riuscirà a stroncare l'aggressione partita dal Ni• caragua, il prestigio nord-americano rimarrà tuttavia assai scosso nell'Ame– rica Latina e, di riflesso, i metodi adoperati per mettere al passo le re– pubbliche latino-americane serviran– no forse a far rillettere parecchi uomi– ni di Stato dell'Europa occidentale. Partkolarmentc impressionante è infatti la presenza, nell'America Cen– ,rale, di un regime dittatoriale come quello del Nicaragua, che si presta a tutte le azioni di polizia che pos– sono essere utili sia agl'intercssi eco• nomici di gruppi capitalistici nord– americani, come la Uniled Fruil, sia alla politica latino-americana del Di– partimento di Stato. Lo squadrismo di Tacho Somoza è servito infatti nell'ultimo anno tanto alla Un'i1ed Fruii quanto al Dipartimento di Sta– to nel Guatemala, e, per ora appa– rentemente solo alla Uniled Fruii, ma non senza un probabile consenso tacito del Dipartimento di Stato, nel Costarica, dove però si è urtato in una situazione più difficile. Non si deve dimenticare che il Se– gretario di Stato americano Foster Dulles faceva approvare a Caracas, alla Conferenza inter-americana due mesi prima dell'aggressione contro il Guatemala, una mozione che racco• mandava implicitainentc l'intervento armato nel caso di e minaccia comu• nista > contro una qualunque delle repubbliche aderenti all'Organizzazio– ne degli Stati americani. Il New York Times -annunciava, d'altra par• te, qualche giorno fa, che il Vice-pre– sidente Nixon, leader della corrente conservatrice e imperialistica del par– tito repubblicano americano, .si re– cherà il mese prossimo nei Caraibi anclie « per tentare di rimettere buon ordine nella situazione interna di uno l1otecaGino B anca STORIA ESEMPLARE DI· VNA FABBRICA (coutinuaz:fom, dalla pa(I. J) occupazione è tra le forme p1u cupe di lotta operaia; -chi passa, tra le pause del lavoro, vede il picchetto degli scioperanti, silen– zioso, sorvegliato a vista da ce– lerini annoiati, davanti ad un edi– ficio buio e immoto. Alla Z. la lotta è durata un mese, durante il quale tutti si chiedevano che fare. Non c'era più niente da fare. Presto verrà convocato il grup– po dei creditori, per un compro– messo, ma la fabbrica è pratica– mente in fallimento dal 1946/47. Chi è riuscito a trovare un altro lavoro mette tutto in conto della scalogna; chi è a spasso, in una piccola cittadina senza molte ri– sorse, ascolta la propria fame e pensa di andarsene. È Il SOIIIB storln S E la Z. avesse avuto le com– messe americane, oggi la ve– dremmo rifiorire, con. i carabinieri ali' interno, le discriminazioni con– tro i comunisti imposte da lonta– no, le lotte per dimostrare che la Commissione interna è democra- • tica, il taglio dei tempi e il con– tinuo timore che, per una ragione o un'altra, il rivoletto di dollari si prosciughi e tutto ricaschi. Non le ha avute, ma comunque le cose non sarebbero mutate. Nata in un momento ecceziona– le, mantenuta artificialmente, gon– fiata oltre il possibile, mandata avanti con sistemi zotici, guidata da dirigenti che si pensano capi– tani d'industria ed altro non sono che parassiti di mezza tacca, essa era - e sarebbe rimasta - la tipica azienda che sulla miseria campa e la miseria produce; che non ha niente di economico e tut– to di bassa politica; che, impossi– bilitata a vivere in condizioni nor– mali, ha bisogno delle situazioni eccezionali, degli intrighi, dei so– stegni, dei sovvenzionamenti, del– le dittature e delle atmosfere bel– liche. Fulgido esempio di tutta una categoria; personificazione mode– sta ma completa di un costume e di un periodo. • .... , dei paesi che visiterà >. Pochi giorni prima dell'aggressione contro la Co– starica, infine, il dittatore del Nica– ragua, Tacho Somoza, accusava il go– verno costaricano di essere « impopo– lare>. Non è possibile astenersi da qual– che riavvicinamento fra queste varie notizie. Jl governo americano subisce forti pressioni dai gruppi democratici ame– ricani (con i quali deve ora fare i conti al Congresso, dove ha perduto la maggioranza repubblicana) e dai sindacati (sui quali spera molto Fi– gueres) affinché quello che è avve– nuto nel Guatemala non si ripeta, e questa pressione potrebbe servir~ a dimostrare che, con una maggioranza democratica al Congresso americano, la diplomazia statunitense è più ri– spettosa dell'indipendenza degli Stati amici. Ma non basta. Finché potrà continuare ad imperare uno squadri• smo centro.americano, tollerato o ap. poggiato dal Dipartimento di Stato, oltre che dalla United Fruii, finché si continuerà a temere in Europa OC· cidentale che il riarmo tedesco serva a costituire un altro squadrismo dello stesso tipo, adattato alle esigenze euro– pee, la fiducia nella diplomazia ame– ricana rimarrà fortemente scossa. PAÒL9 1'1TTORBLLI e • B ACI di Giuda, baci PerugÌIM, baci al b11io, lroppi baci, de– ve aver pen1alo /'on. Scelba, sempre tanJo sensibile ai s11pre111i problemi nazionali. Chi non ri– corda l'offensiva del solerle pre- 1ide111e <oniro i <01/umi da ba– gno? Anni fa, d' es/aie, squadre di celerolli si appostavano nelle spiag– ge italiane dieiro le cabine da bagno, vestili della pesante lana grigioverde che li faceva sudare uonc_iame11Je. A1 1 eva110però la 1od• dis/azione di avve111ar1i 1u signo– re e 1ig11orinecon il metro in 11/fl• no, per castigare le impudiche, e 11011 è tieJJo che quelle misurazioni riuuiuero loro 1piace110/i:gli ita• liani sono sempre italiani. Q11alche volta dovevano occuparsi anche de– gli uomini in slip: lo face11ano con maggiore malagrazia e con più rigore. Alla fine d~i conti i polizio11i risultarono piena111e11te sconfitti e Scelba cercò di pe11sa– re a qualcosaltro. Lanciò allora i s11oi strali contro il famigerato « cullurame » cioè contro tulli que– gli esseri pensanti, /'attività dei q11ali gli appariva incomprensibile e q11indi pericolosa. Ancbe in quel caso l'operato del Nostro sor/1 esito sfavorevole; in Italia si se– guitò a pensare e il mi11is1ro fu ricoperto di Jarcasmi e di riJ"le. Nat11ralmente quando polè si ri– fece s11 alc1111isingoli (es. Renzi e Arislarco) ricavando ampi mo1i,1i di gioia dalle condanne di q11csti ultimi. Vi /11 in q11ell'epoca a11che un em11lo di Scelba, clericale q11a11- to lui e di l11i poco più intelligen– te, alludiamo a quel la/e 011. Scal– faro che usa parlare e11ol'miro1ari come porlachia11ie cale11eda oro– logio con chicchi grossi come pal– le tii revolver, il q11ale ins11ltò in un locale p11bblico una signora JConosciuta, a suo parere un po' troppo scollata. Ci è sempre rin– cre.sciuu di 11011e.s1ere .sia/i pre– senti a q11ella scena per manife– stare all'on. Scalfaro le nostre opi- 11ioni1111 suo operalo. Finalme11te Scelba deve aver pen– salo a q11alcosai11grande stile che facesse da co11trappeso al piano Vanoni e Jra111a11dasse ai po1Jeri il 1110 nome, che riJchiava forle– menle di ri111a11ere neglello, ed ha uatenato i suoi uomini conlro le coppie che, al cinema, 1i scam– biano baci. Come città campione è stata scelta Torino, dalla quale parli un giorno quel 111011i111en10 d'i11dipendenza che frantumò il po– tere di gesuiti, preJi, borbonici, papali11i ecc., in Italia in ge11ire e nella terra di Scelba in parti– colare. L'operazione anli-bacio è i,, pieno sviluppo. /111111agi11ia1110 che i que1l11ri11iabbiano accobo con gioia l'incarico che con1enle loro di recar1i conJinuamente al cinema, na1ural111e111e « per servi• zio », senza pagare il biglietto. I primi tempi di quesJ,i manovra de1·0110esure 1Jt1liaJ,pre:zali dai celerotti lieti di intralciare e 't,erse– g11itare le espa11sio11i 'affettit•e di altri i1aliani, colpe1·0/i di ,1111oreg– giare al poslo loro. Con il pas– Jare dei giorni ques10 rouo pa– noramt1 1i è cerlt1me11te11111/alo e l'amarezza, lo JC011/or10,e il li– more della disfattfl derouo ,11•e,· comi,uù,10 a .urpcggime /rtt i bc- 11e111eri1i rnstodi del/'~rdi11e. Come i trCfenJo di Leonida, si /,re1e11ta dal'mlli ad eui ml eurcilo Jler111i- 11a10,1111111i10 di un'arma che i Per- 1ia11i non ave1 1 a110: il buio. Gli amanti cù1ema1ogmfici 10110 trop– pi per la forza bila11ciata della /1olizù1uelbiana e la l'illoria 11011 potr,ì sf11ggire loro. Si aggi1111g" che in cerli ci11em,1 di f,eri/erù1 11n q11est11rollo in borghese, troppo au– dace, corre il rùchio di buuarne come 1111 ciuco prima di poter di- 11101/rare la sua autorità e 1,1/110/. lfl auche dopo, 111e11tre il b11io si può rilevare allefllO, 110110/0 J1er 111,111011re dif n.sive 111a anche f,e,· offe11sive decise, a gmppi di ci11e– a111atori che abbia110 idee chiare. M1111olù1iamar•a la guerra alle mosche; Scelba ha dichiamto guer– ra ai baci. Ha ,11111/0 1111prede. ceJJore, 1icilia110 flllche lui, 11tllfl per101lfl di Franreuo CriJpi, ne• mico degli abissi11i e delle cop– pie/le. Co11tro queste 11lti111e Cri– spi areva creato leggi che col/1i1a- 110 /"1r1irolar111en1e l donne ree ài baci i11p11bblico. Co11fi11e caral– leria C,ùpi a1•ev,1or1/i11,110 che 1i– g11ore e .signorine bacianti, /osu,·o ,,r,.eslale, condo/le agli osf,edali, coJll'elle a 11isi1ei111i111e i.scriJle 11el/'albo delle prostit11te. Fort11- 11ata111e11te ad Ad11a gli E1iopici fe– cero gi11stizia di q11e/ loro co111- J,atrio1a onorario, uo11/iggendolo 111ililar111e111e e ro1•ù1a11do11e. l,1 car– riera; le donne i1alùme re1pira– ro110. Per dovere di cro11isti dobbifl– mo rico11ouere che I,, Sirilù, 110n è solta11to la patria di p,rsec11tori aflli-bacio. Vi 10110 a11zi ue111/1i storici di gra11de libertà e spregi11- dicalezza dei co1J11111i icilia11i,1pe– cie nel set/ore radi«tle e demo– cmtico al quale apparteneva ad esempio il capo-clie11tela del c,·ofl– 'ore dei faui 1icilù111i,011. De Felice, il q11ale 11011temeva di rÌl'elare la propria professio11e di maschio 11elle cartoline por11ografi– che. Cost11i non a11e1•a 11111/a da di– re contro le coppie di i1111amora1i. A Scelba co11siglia1110di 11011 andare al cinema. Evherà di t•ede– re dei film belli, che evide11te111e11- Je 110110110cibo per lui, e di scor• gere i1111a111orati felici che potreb– bero i11d11rloin leNtazio11e. lii più Jarà al 1icuro da i11co11Jri perico– losi: temiamo in/alti che 1'011. Scelba sarebbe il primo bersaglio dei seg11acidi Michele Ca1111drozzo. PAOLOPA. l'OLIXI 5

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