La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 9 - 26 febbraio 1961

Domenica 26 fehhraio 1961 LA' FTFRA TFTTERARTA' IL OLE A DISPO IZIO\'E DELLA REGIA * Pensieri soli' eclissi Il pittoreDragutescu e l'eclissia Roma Narrativa Opere Prime * Inchiesta * sulla masseria rii G/QfTA.1".l'I C,I1.E.I IJ(ll,I * Glt scienz1.i.ti hanno de– finito l"c clisse solare veri– ficatasi alcuni giorni aci– dietro come il più grande fenomeno a~tronomico del secolo. grandezza: un' impressio· ne di mera,\'iglia non pri· \"a. però. di un senso di insoddisfazione. con abbandono Ci ra)?gela e ci rende simili a,e:li auto· mi. L" automa si colloca dinanzi ad un 'eclissi comri dinanzi al ,R:iuoco di un meccanismo più grande. di l JIHl!:IC'l'O JI.\H\'.\llUI Pur essendo un profa– no. non stento a credere che essi non abbiano esa– ~erato. Ho potuto os·sen·a– i-c il fenomeno in cond1- zioni ideali. in uno dei luo– ~hi di migliore visibilltà. dall'alto di una collina non molto lontana dal paese di Roccastrada. i\li trovavo li. pcrche il regista ame– ricano Richard t"'lcischer aveva pensato di e ~i rare• In scena della crocefissio– ne di Gesù Cristo per il suo mm ,Barabba•. sfrut– tando le luci dcll'cclis!:iC, Altrimenti sarei rimasto nel mio letto oppure avrei osservato l"eclissc dalla fi. ncstra di casa mia e, co– me i miei familiari. ne avrei avuto un"impressio– ne notevolmente minore: un abbassamento cli luce come quello di una nm·o– ln che passi per il ciclo o di una tempesta che si a\·· \'ICIOL Trn noi e il ciclo - e J'intinità del creato - ab– biamo elevato una barrie– ra fatta cli mura, di edi– fici. di fabbriche. cli tcr– r:ipieni. di stnluc: una bar. riern che e certamente ri– s1bilc. se e considernta dnl– l'nltro lato - dal lnto del cu~lo -. ma che e insor– montabile se e considera– ta dal nostro. Il nostro s~uardo ormai da secoli è imprigionato e lentamen– te ha perduto il senso del– J"immens1tà F:' CO::illlUZIO• nnlmente miope, percepi– sce con esaltez1n soltanto m un giuoco di prospetti ve ravvicinate. nei limiti posti dalle no!-tre ~tcs!'le costruzioni. Sulla collina di nocca– strada In situazione era re– stituita alle sue dimensio– ni originarie: unn cerchia cli <ilture moderale chiu– deva l'orizzonte: mn oltre ;1o~~u{~rffzao1~ 1 :c 0 fib~1~ir~: no al culmine della volta cclebtC. L'infinità del mon do appariva vi~iblle. r;d in questa infinità rcclissc :-i e mostrata piemunentc. 11 sole è stato coperto da un rlisco nero, oltre il qu,1- le brilla\'a di una ciclica– la luce opalescente un·,rn reola sfrangiata. Ed mtan– to t' scesa una notte ~e– lida i\la ho il sospetto che la impressione suscitata in tutti i presenti dal Ceno– meno sia statn ncttamen· te inreriorc alla sun reale Lb\\ Qualche millennio ad– dietro un·eclis:;e incute\·a ne,r!li uomini lo s,Eomcnto della possibile fine del mondo ed il ritorno della luce era accolto con la gioia \·iolenta di una in· sperata rinascita. O~,:i di un·eclissc !.i conosce pre· \"entivamcntc lo svol,ei· mento e la durata. Esi-:a ha perduto il valore ar· cano dell'avvertimento. E" uno speltacolo. ma non più un monito. E mi chiedo se per noi uomini questn riduzione del fenomeno al suo puro contenuto fisico sia un be· ne o un male. Ci e molto più difficile concepire la idea della fine. che fra tutte le idee e forse la sola generatrice di un si– curo equilibrio spirituale. ~on siamo abituati a con– templare r infinito. dun– que: ma ci monca anche lo sgomento della flne o lo proviamo ormai dinan1i ad eventi assai più limi· tali e meno puri d1 una cclisse, come la morte di un uomo o la distruzione di una città. E' la conquista della civiltà scientifica, la quale ha riportato rigorosamcn· te l"tiomo nlln misura del· ruomo; ma inaridendone la più proroncln umnnità che consiste In un·nspira· zìonc oltre la misura umana. Ho Iet to nei ~iorni scor· si molte dcscrizioni del· l"eclis..-:e. f,,fi sono sembrate tutte false e r<>torlche Si sentiva immcdiatnmcnte lo sforzo di individui clclu:;i e scettici per fingere un meravi,J?"liato c-ntusinsmo. Alla base di quelle descri- 1ioni era un'lncnpacità di reagire ed un'ancor più penosa volontà di nascon· dcrla. E" inJau, triste che ncp• pure un'cclisse ci scuota seriamente. l\ln ~ così. Bi– so,J?"naarrendersi. &I e un problcma grave'. se vera· mente In magjliore c<>· scienza scicntillca del mon· do in cui viviamo a\•esse irrimediabilmente attenua– to le nostre possibihta cmoti\·e. che sono poi le nostre sole capacità di una mtima adesione alla realtà e di un'Identificazione con essa. la nostra vita almeno per una parte sarebbe no– tevolmente impoverita e ricoperta dalla lebbra del• la noia La razionalità ci occu· pa: m1.1 non ci f,l \"i\'cre Ed infatti. mentre sulla collina di Roccastrada era· vamo tutti con gli occhi volti al cielo. qualcuno disse che i I _,e:iorno pre· cedente a\'eva potuto ren· dC'rsi esatto conto delln eclisse. esaminando i mo· \·imcnt1 degli astri ripro• dotti in un microscopico sistema planetario aziona· to elettricamente. Del resto la trovata del re~lsta Richard Fleischcr. che ha asservito le sug,e:c· stioni luminose dell'ecliss~ alle esi_genze di uno spet· tacolo. irnolica. sia pure non premeditatamente. una precisa pot-izione morale: il cielo concepito come un parco di lampade. il sole come un riflettore. In luna come uno schermo suscettibile di effetti .straordinari E" un rapporto logico: ma talmente logico da dare il malessere di uno strano capovol~imento. di Eugenio Dragutucu: ., L'ccllul di sole a Roma a (pastello} ~1n·;~ur~fc~1~~~rsi;~~~~~:~ .----------------------------------------- ai piedi del ciclo: ma il cielo ai piedi di Richard Fleischcr. e con risultati che si dimensionano su dl lui e non sul ciclo. F~' possibile ritornare in· dietro? No. :\ndremo. an· z1. avanti. L'n ,tiorno non lontano un missile traspor· terR negli spazi interpla· nctari non più una scim· min. ma un uomo. Questo uomo ,11uideril aj!evolmcn· te la sua nnvicclla fra ,ll"li astri, come una bicicletta. \•incendo k• forze di attra· 7ionc e di repulsione del cosmo. Ma. ritornando in dietro fresco e riposato com'era partito. non sara in ,R:rado di raccontare nulla. pcrche non avrà ne icentlto ne veduto nulla F;ppure A\·rà avuto gli astri In pugno, Non e possibile ritor· nare indietro. Ma è neces· icarlo che questa inesora· bile avan~ta non ~1 tra– sformi in una marcia \'er· so la povertà e rassurdità spirituale Un lirico tedesco contemporaneo * Benn, o della rivolta espressionista La comp1laz1on(' d"un c.tt,1· loito dl•ll'tmbecUhtà In Itali a (poichi' dC'I\(' cose nosir,ml' non l' mat troppo p.1rl,inw a An di bt•lWl non Cl p:irrt•bb1• !K'OnVl'nlt'ntf o inopportunJ. a1 nostri dl. non fos•(' Jltro pt>r elf'ncart• ili stf'r1lt Rlrl– j'.0.11011 di quanti vorrt'bbt•ro che :I i:rnno maturasse senza pula quando. per leea:<'natu– ral<', dcH• 11111turarcproprto con tu11c le su<' alume l' .11h alln mvoill. Come nt'U·artt', 1>n ui,ctn• dalla mf'tntora. un H0ldt>rlln f>Oeta UV\'l'nturO!lo e pwzzn. un lmmornlc WUdc e un mhcrnbllt' Vrrhllnt• mn• turarono. :d. lnstemr con 11 vizio. ma venne Il lrmpo a .. tri•bb1:1rl. dall'o,curo dr• dalo dr-Jl"abt•rrazione pH n•– stitturll nella vera luct' dtl loro J)('nszero. nrll" f'SJt'llJ'-1 concrt"ta drllt• loro conqutstu :-ptrituall. tanto più val!dr 1n qu;;nto 111111" da ('l'lpCrlt'llZt' 11('– Jt;\ll\"I• E di C'oloro C'ht'mwl si lrnpan·ntavano, vuol pf'r :-;pi• nlo poh.'m1co o purit.m o, C'0ll qurll.1 '1.l'ni.1di rrprobl, m•.• ~una traccia è timu1.1. n ci hlll'rf'lll,1, O),j dt>llr opt'r(' d1 qut>J1t1 '.'l. TRnfè cht non ci ,tmbu. p('rda valore l'afor!– <1mi1 ll par:ldo~so drllo ltCH0 W1ld<': ...Un libro non <! nè moralr nè immor:1lr• ~ bi•:w * tli tJSl'AL/JtJ G. l'AtìlJNI o rnalc scrilto. Ciò \"UOIdire tulto Il recente ea~o d Vlntlln Horia andrtbbC' catalogato. per questo scn!tO.come !ti do– vrebbe catalogart' il c.1~0 di quontl a.Itri vorrebbrro aneo– rn tf'ncre Pound lontnno da11ll arllsli .. benpcm111ntl M prr avrr cs:ll f:ltto npolo11la df'l fascismo. M.i, lndlprndrntr– mt"nlc dall'uomo. dov<' ponia– mo l'opera in sè? Indlpt>ndt'n temente da ciò cht' codt110 uo. mo profl's!'a in tM>nro in mA i1ri fta:11. t polchè sono stato allt'\tato In campa1na, tra i ):rC'1tli. «> ancora che cos·e la patria. La metropoli. l'llldu– itriallsmo. I' lntcllettulllismo, tutt<' quelle ombre che il tem– po ha proleltato sul mlo pen- 1iero, tutte Je potenze del 1e– colo al cui richiamo ho rispo– ~to nl'lln mln produdone, tut– tA, questa vita tormentata 1pa• rlscc per Il momento, e non resta più cht' hl pl:mura. la \·asta pianura, le sta1loni. la terra. le par ole llt'mp llci .. : Il popolo. Ecco proftla.nl dei pe– ricoli. la comwittà n uionale SI <'0DCentra, 0fllUDO de\'t' tarsi avanti da solo, anche lo scrittore, e decidersi: dUet· lAnlismo Individuale o orlen- 1amrnto nazionale. lo ml de– cido per lo Stato. e per lui dr-bbo accrttAre cht' voi. dalla vostra ri\'.t. ml itrldlatr Ad· dio tamenlo al llilZ.Uilll0llnlsC'C col rappn•sl•ntar<' l'esempio più tr,1i;:ico. <' quindi più ~1- a~:~~J1t~~1~uf;ut~i:.;~~\ln~~~e~ comi' bent' puntuallu:a Ervnl In un !IUO !!DjlAIO - .. SI l'rt'· de\•ano anti•nazlsll. <' ma1,t.1rl lo t'rano. mii chi' s: trovarono dlsannntl di fronte al nuzi• 111110 M. OnNità tardi\•&, I dirà da qualche partr, mn \ 1 0. lt•• nuto conto eh<', in preeedf'nza, Bcnn nvr\'n voluto dnro al~ l'espreulonlsmo una sun tc>r• rnferma, nvevn cl.'rcato, di• 11pC'r11t11mC'11\C' unn comunione J)0lchè l:t !!Ola lf'QQl.'dtlla for– ma, l'aa.solulo dt>lla forma non crtavano una nuovn r<"al1ò rlleu. E Il n.u1,mo . t'lllbrò potc11sc produrre que»t.1 po~– slbllltà di comumont> 1111ctw se, lmprudC'nlC'mt'ntc. da più raa~~a~~à ~Il 8 q 11 ude~t~1 6 ~~l~~i, 1 1\~~ Scrivere un romc:lnzo non è !acile. oprattutto oggi con le tante poetiche che diventate precettistica rettorica di stretta os!l:er· vanza. danno. ognuna. la formula magica del capo· la\·oro. Volete scrivere. o aspiranti narratori. un ro· manzo che sin poe-.la pura? Applicate ai vostri sent menti più Jntlml un llri ~mo filologico che dla!aniz· .:I la parola In modo da significare il meno possl· bile e avrete un enigmati· co ma pregnante romanzo. oppure scegliete il più noio~ dei vostri sentlmen· ti psicologici e quindi di– ~quislteci sopra allungando per almeno trecento pagi· ne. g1ustiflcando nel titolo la mortale noia del povero lettore. e avrete scritto un romanzo profondamen• te importante. Volete seri· \"ere invece un romanzo impegnato? Due sono le ri· L'ettc che ln questo settore vanno di moda: ~ siete affogato sino al collo nel problemi del sesso. super• se,.,so o interse-.so che sia. fate vita in comune con I teppisti di un qualche malfamato rione iwendo cura di portarvi anche n letto un registrntore che automaticamenle vi tra· scriva l dialoghi dello pun· ,::ente esperienza: oppure impiegatevi in qualche ente di riforma o rate l'as~l– stente sociale per un po' di anni. non tralasciando di buttar giù ogni sera le note della vostra glornatn di lavoro in un volumi· noso diario che. un po' rl· pulito ma non tanto. quan do lo avrete rlcoplnto a mnct.•hina, snrt\ tutto d·un pe,zo il romanzo da por• tart' nll"cdftore. Naturalmente. se I f;Jttl ,inranno coloriti !òccondo uno schema pregiudlzlnl· mente politico. allora, sia nel caso parasoclologlco dellu conflagrazione scs• r;unle giovane proletnrla, sin nell'nltro, più sclentln– enmente sociale di unn Im– posta rinuncia aell istinti del lnvoratorl per la loro '-Chlavitù alla classe capi– tnllsta. la fortuna del ro– manzo sarà !atta. con tutta la confusione che Impazza dentro la testa di certn c.:rltl<'n più rA!flnntnmentt <''IPOStn. * ,.... come .. ha Clprt"H0, C0ll1t' ha •.tradotto-. dtctamo, ti suo !Italo d"anlmo, lt' sue Idee. il !IU0crrort'. S(' \"Olt'le? DI QUA• Il mC'zz.lsi è ter\·\to, con qun– lt" tecnica ha opernto. qualt" me,tit're ha mt"UO n«"ll'usnrr la pcnna1 e poco \'Aie. ml ·cmbra. che apolojZlstl e no !'1 !lch\erlno da qur!13 o qut'I l'allni, sponda quando 11pro– blC'ma è fondamt'ntalmentf' d"altra natura C:ò chi.' col lt'mpo. in un artista. finirà con re,ser<' caduco, poco do– Ht'bbr lmportarr. dOVf'lld0 1101 co~ltere solo l'r11t>nz;1 dcli.i !IU1 rC'altà lnthnn e la esalta misura d<'il<'11ucpoul• bilitù. al di fuori quindi di o,inl probabile sospello d'!n• t<'rC'ssl conllnilentl. pollllcl <' no, estetici e no. rcl111iosl e no. pratici e no Questo il r,1a1011amen10po– ht1co non solo di Benn, arti– sta dalla vasta cultura e da un·erudlzlone autentica. ma di molti Intellettuali tedeschi d"allora Ora tutto è passato li furore e \Il passione politi– ca. 11compromesso. se voall.1- mo. Rimangono 10l0 le pas::1- nc del grande lirico che. affa– scinato anche se erroneamen– te dalla vislont' d'un nuo,•o Medioevo. d'una nuova età dell'oro. voleva tr:uporre nel· l'azione d<"l nuovo Stato i propn concetti emetici. uscire dal proprio bolamento. ope– rArt" la uldatura tra arte e potere politico. ct'lcbrare In– ,omma Sparta e lo Stato per la fioritura dell'art<'. Ed anche se demerito per Benn è il non avC'r consldcr;ito che es– sere uno dc,tll esponenti più illustri d<'Imovimento espres• sionista. dalla ..critica di par– tito.. di allora considerato Kulturbobchtol•mu1, -voleva dire muovtrsl In un ambito ristretto In partenza, e conse– itucntemente M:nta appoggi e •enza alcuna effettiva possi– bilità di comunione con la coscienza nazionale, con la ne con tUtl(' lt• SU('catal'ltrorl• ch, con1K"aurn1. . . Ma, olla re sa del conti. l'riceo,tomrnto di Bl'll11nl 11.1zi1,mo l' In SUR dt'f«"zionc poi, !I0no cost• che P0SI0II0 lmJ)OVl'r1r('lu 11tatura dell'uomo. non J':1rt1sta. Sa– rf'bbt' !at'lle. d':1ltrond<", tro– vart' la C'hlavC" di quella <'on– traddlzlon<' d('lla più partf' degli lntrllcttuali tt>dt'YChlOV<' si consldt"rl C'hr. Alflt>rl dt•l– lu nuovn correnti• 1•Stl'tlt•a, 1•.,11prt>!lllonl11mo, antlboni:he111• per eccf'llcnx11. contrarli 111 libernJl1mo, nletuchlanl pcr l'lrrozlonnlltò s1>lntacome se– Jtno di vita r p0lt'nza, si erfl– no n('cessarlnment(' portati su un plano di aperta opposltlo· ne al mondo mod(lrno I! rn– zlonale. non adt>rcntc al loro sogno. n<'I tentallvo di attua• rr. sotto Il mizltmo. una ml• rablle fuitione tra arte r :izlo• nr. dln11mlC'a l' pC'nslero. In tutti i casi. Il presup– PO!->lO del dato di !alto è Ineluttabile. E ricordo purc cht' Oostojewskij non seri· vcva mal se non si docu– m<."ntavn anche sul nomi delle strade e che Mau– passant s'lsplrnva ullo ero· nncn dl giornale. per non pnrlnre di oltrl grandi, ciò che se mnl rlveln In scrupolosa onestà dello scrittore contro l'arbitrarlo Cd II gratuito della !ant.:1· ~tlcheria; ma, né l'uno né !'nitro, e - dirò una be· stlalltà - magari ~enz.a accorg-erscne, cl hanno mal dato o una toponomastica .roclalc. o resoconti ero• n.i.chlsticl dl fattacci da bar,sftondl. poiché l'nppi• glio. necessarlsslmo. alla 1caltà. alla oggettività dc!• l'Immagine empirica. olla vita vissuta, come si dlcevu una volta. i veri scrittori lo trasforrhano In concrc• tezza d·immagine Jlrlca per In n<'cC!t.Sità sentimentale d'esprimersi prima d'ogni realtà. come pura evns,o– n('. spiritualmente costrut• tlva nll'angoscia di tutto Il reale sensibile. D'altra par· te. viene in mente di chic· derf; come avrebbe fatto Dante a documcntar!'il sul· In renlc ubiquilà dell'lnfC'r• no. o. Ariosto. sulle nuten· ticamente vissute biografie del suoi paladini. se. e nel• l'uno e nell'altro cuso. la precisione oggettiva delle * Nel 1933, aU'av\'t'llt0 d1 Hith•r. Klau, Mann. 111.à e!lult' d,11la ~ua patria. :ndlriZLwa a Gottfried Benn. _gni.ndlHI• mo poeta <' mat'ltro del p:ù prC'StiJ;:lO!li dellA llnrua lt'dt'• di l!:LIO 'l'. .U,.\111(;0 !lea. :I i;;cguentr manifesto: .. In quale compaanla vi tro– \·at<' la~g;ù' Qual motivo htt. potuto lndun•i a mettere un Il fatto che o~g.i \ 1 raccon10 - e che, immaemo, sarebbe piaciuto a Na1hamel Hm,1home, autore dc /.,1 leltera .~car• latta - accadde a Roma 1113 aKO~to del 19-B: e solo adesso, per coi:nbmazionc, ne 30110,cnu10 a cono,ccn✓a. Quel eiorno, 3u1Ja c1t1a, 3'cra nbba11u10 un \1olcnfr,:.1mo bombardamcnlo: e il ianor Zcrn. un mode,10 operaio. ,·er.o il tramon10 IC"Cc ruorno ,1 L:a ,a: .1 bit;n,1 in un quarlicrc periferico preso di mir.1 dJ.wli .J! lc.ui e, quando ,cc!>Cdalla bicicletta, em,,c un so,piro di sollic,o_: anche '!tl,nolta gli era ,md:ua bene. At~ 1omo a lui macenc e poherone, \OCiarc confuso, pmnlo d1 donne; ma, da una linc,1ra dd 1crzo piano (il suo app.u-– ramcnlo), il fi~lio più "1r.tndc del !>ignor Zeta face\a incom– prcn:!libili se_gni di .,;llu10, Zc1a, ,1 qucl\'cpoc;1 nemm_cn0:qu,1- 1anlcn11e, \1,c,a con ~u.1 moglie e con due ligh: 11 pm ~rande di undici, il più piccolo ap1>ena di qu,111r':rnni. - _:\lam• ma non c'è a ali d1,-,crn i ragaui ., è usc1tn slamallma, a far la spesa, e d.J ,1llor.1 non ~ più ri1oma1a a. Furono , :mc 1u11c le ricerche: ,lidando il copriluoco e nono,1an1e la 'iua 1rcmend.1 dispcr.uione, ,.:hc ~li da,·a un \ igorc ,o, n.11n.1no, l'opnaio a:irù fino al mallino: !"alba lo colse ,tanco, ,lidu· ~i~':~a ddogo p~ 1 ~n~rndt~~li~~iii~~n[ ~::circ~1~1d: .. ~s,~c:::~ del tiume. Per farla br..!,c, il "iinor Zcla non aHebbc mai piu ri\"i3to !>Uamo1:lie: nei giorni segucnli l'attesa. da 3pa– smodit:J, dh enne qua'!ti a..-.urda. la spcran7a ,eompan e dal suo ..:uorc. Ilo cono,c:iulo l1..•l;l11mc-.c ,corso: e un uomo d,u ca· pelli tutti bianchi_. dallo ,ii:uardo _ù,acc ma 1_rht~; non 3a e non può dimenucan.·. e ancora pieno di dubbi. d1 domande rcprc,,c, for,,c di n.,~o,tc ilJu,iom: i ,uoi ra~aui, ormai. ,ono deeli uomini: .m;i, il piu grande. che J.nora 1n un'ahra ci1ta. ha pn::so moalic. -.'c.~ ,1acG1to dalla famia:lia: Ze1a ,·i,c ,:on . \Ido. il livliolo minore. e con la suocera eh~. dopo il 1rag1co ,.1a-o,10del '-B, ha tauo da madre ai 111po1im.Nessuno h;1 -.apulo più nicntt? della ,ignora Ze1a: cm una donna aio• \am:, ,0110 la 1rentm,1. bella, -.erena, allcera, 3emprc :-.orri– dcntc: do,c sarà linila? .\!orta in un campo di concentra• mento? in ·una camc1,1 ,1 ~a~? -.cpoha lrn le maccnc di un rifu~io? O ,ha, in un altro paese, accanto a un altro uomo, w1v.1 mcrnorL.i di Zc1.1111.. 1 dei figli? Eroina o pros1i1u1a? \lii· lima della Q:Uerra o. dalla guerra, cambiato fmo al pun10 da lare un ,eg:no di cro,:c ,ul pa.,,ato? Tulle le ipotesi sono po .... ibili: e il no<ljlllJoperaio le ha falle IUIIC, lalora ,er&:0· inando,i dei '!tUOi '-0,1)1.!l_li che ancora lo anelcnano. che lo pro,1rano ancora. E' dnenlato ,ccch10. al1"1mpro\\1SO: d1· cc,a \:1eU'iche che non il dubbio ma la ceneua porta ili uomini alla folha: eppu~ il siinor Ze1a \ h e al di ruori della re-alla. dubila e 3pcra. pre'1a e maledice, ama e odia, ha 3U· pcrJI0 i limiti del aiu,10 e dclf"iniiU">tO.del ,ero e del falso, del bene e del male, Per lunao tempo, il no,1ro 31anor Zc1a tu 1ortura10 dalla 5?elo,ia: npcn;:orsc a ritro,o il suo pa.,sato ccn:ando in 011111 i!e,10. 111oeni pa~la. in ogni a11en:iamcnto della moilic. la <1ip1caa11onc d1 un'mlcdeh.i mai \0Spc11a1a pnma d'allora A un cerio momen10 !!.icon\"i-.e che, approfillando della confusione crc:ua dall.a guerra. dalla paura. dalla fame. la donna a,co;!!.t.· dcd-.o d"mi,iarc una nuo,a C'>l<.ten;.a.Sm;1rn10. ,1 vuanl, dat1omo cercando negli occhi della p:cn1c nn:1 ,·onle1111., dd "" dubbio a1rocc: !!.tudia,·a ali spostamenti dei dong,o,anni della zona, fineendo indiffcren..a, 1e11e,·ad'()('{"hio vii 1mm_1nin,n l quali sua moelie anchbc po1u10 1rad1rlo; ma 1u111conii· nua\ano, com_c ,emprc, I.i monotona ,·ita d"ogm .:=_1_orno \lo ,uro d"ipocn.,_1;,1, ;111ricccon,umata. po-.s1h1lc l"hc Giulia a\ev ,e mentilo fmo al ~,orno J'l"lllla ddl,1 'li.I 11•,\ lih1k ~~om pana? Fonc era IUIIO preordinato: d'accordo con l'amante a,c,a a11c,o d1c la p1ogg.i.l di fuoco. cadendo. dal ciclo. le nome. eh<' pcr noi è simbolo con,cn11~~ 13 grJndc n\\Cntura: d1mcn1icando I tigli, la CJ· dC'lla più alta cfa~<' lntcllrl• ,a, il mari10 tuale e d'una pUr<'U:1 fanali• Allre ,olle ,1,ioni di monc lo Jllcrrl\,lnO, la,clandolo C.4. a sen•iz10 d'individui li- ,cn1a respiro: Giulia crn h. ,otto un lumantc cumulo di cui nullità è aswlutamenH m.u.:cne. e il ,uo bel corpo rc,o tnicono ihtlc. 'llra71alo dalle l'<'nza pari nella storia <'uro- lctite, ~.1llc mutila71oni. O_ppurc. ancora. ,1\a. rapita dai IC· P<'B, e la cui i~nomlnla rnora- dc,chi in uno_ dc, lu~ubn carri "'iillatt, adcs,o era preda le provoca il disgu!lto d<'I della ~old.ttaghJ.. e lei " ribella,·a - gridando 11suo nome, mondo intero?. I vostri jtlO· il nome del marito, il nome del ,uo unu.:o wrande amore - van: ammiratori C'0nducono ~c~id~:-\: cct l~~r~~~lc3~f ~,i:~n 1 ;rs:~· 7 ~~i 1 zt:a~~:di11: 1 J~~ ~r:colia10~!:1;: d~sl~t:~!t ~: ,ero d'impanirc: ormai senni pace e senza :.on_no, le sue Zurigo e d1 Pra~a. e \f0I, chr notti erano un lungo incubo, unn febbre, un dclino che solo eravate Il loro Idolo. voi con la pallida luce dell'alba rcndc,a meno reale, rncno crudo. (Il llnuate a fare l'accademico di aiomo e tal-.o, iidicolo. cstc~iore: dopo il tramo_nlo le scnsa_· un simile Stato? Bisogna 7ioni e i ,en1imcnt1 umani di,cn1ann .·fmc~11 trO\ano 11 che ,applate eh<' V<"i !liete P<'T modo di aiustificar-.il. mc. e per alcun: altri, di qur: Lt i!UCrra con1inua,J. l"Oillmua,o1 i. dubbio Jc1 "'l'nor pochi,simi chr a nt'<1u11prcz Lcla: il quale. opprc,,o talora dal_ nmo1 -.o d1 noi:i an:r tede zo noi non vorummo perdrr<· nella donna amata. e, al contrano, 1alora <:filania10 da un l' \"edere dall'allra pane dt>l11t affe110 ch'era per lui la sua unica ragione di nta, mcomm- barricata. Ora tutti quellt che cio - come !te fo,<.c in trance - ad aspeoarc il ritorno della in questo momento terrnnno tn0$?1ie, Oucll"aue,a non è' finita a_ncora: .~o_po 1anli anni, una condotta equivoca. CCSS<.'• dopo 1ante laKrimc, dopo mcnarrab1h ~acnhc1. Zeta non ha ranno per sempre d'es,cr<' dl'.'i pcrdu10 del 1u110 la speranza che un aiorno, quando_che sia, noSlrl. E voi non potere ti:i:no- Giulia ritornerà all'impron.-.o; come, all'impron1so, era r:;:lùcirn e:acm~-lo !t~er~::i~~ ,compa~a. \'._a1Uralmen1eGiulia ~ ,cmprc bella. Kio,anc, SC· affetto. quale compenso vi s; ~~~o~I~ ~~~·1·:::.:-it\~io53e1°.43a~~~~J~~-an~r ..~1~~r~ s1 iJ ~a~~ offre: :n fin dei conti. !I(' non ~hdcen'c\o't:S!a:~ra~ 1~~°rc~a\~iro~o~it~~e,l~r~f~'';;o :,,Cb~io~~OM)~~ :~dfn:~,~~~dì~~~~t;~o:~ 1 ~i~~~ dirti un,.1 co,a Anche questo ,earcto, che fo~e non sara ~~~o;:e =~~~~~ ~~;;~!n~~p:; mai ri,elato, è oni un prc,ioso elemento nella \·ita. pcrallro quale parte sia il loro posto. cu:-.l scialba. del :.i2nor Ze1a: e quesli. quasi \CCChio, PfC"CO· quegli altri sanno benissimo ~~':;~~l~h:i~a~~o,d'~~ 1~~1~uaop~aiss~cs~l1: s~~li~n~i ~~~~a~ ftc!l;f~~o" ..~n è con loro; ed è ~i~~~~rebbe non e'!serc. come allora, frc<ljca affettuosa, sor• A questo mani!eittn di li- e non ncordo male, Mar~ Twam h.i ,ao.:ont.ito qu,1lchc bf'rtà. considerato l"csprrll!llio- ~·o-,adi 3imile: _di un padre, o di una madre, che ,iun_li nel• n(' più perfett:t dt>lrattcJU,tla- l'aldilà \anno m cerca del fii:ho, mor10 1anti anm pnma, e mento ded lntcll<'ltuall t<'dC'· lo tro,ano ancora fanciullo. cd c-,,i -.ano \Cechi e non rie· schi costretti a esulare dalla ,cono a in1endcrlo più: ,en1a neppur ,apcrlo, Zeta ha la loro patria. Bf'nn .nvi.i,·a PO· mcd~!>1mapaura· di imballcr,i nella Giulia d"allora e che la co dopo questa ri<!jposta: "l\t gionncna della donna non po...,a conc1liar~1 con il suo dc<.1· dichiaro perc;onalmentt' m fa. dcrio di pace. \'.on riesce a immaa:mare .ua moglie con i ca- vo~e dEllo Stato nuO\"O, per- pelli bianchi. con le ruehe con i wKni del tempo ,ul ,·oho ,•h~ per suo ~ezzo li ~1:0 pr~- c nello siiuardo: .,e adcs~ lossc qui. davan11 a lui, a conles- ! pn_o J_> 0 P_01.0 " 1 apr~ I.i str~da ,ar'!ti colpc,olc, rcdifrap:a, peccatrice, Ciii non saprebbe far I ~h• :a~ei 10· per.~olerml ISO· allro che perdonarla, che slrinacrla <;ul cuore: fra loro due lare. •.,e~ di P 1 U eh~ Il mio c'è troppa diff~rcnta d·c1à. un abisso sca,·a10 d,al tempo. ~~ 1~-elgia~,i;:;~ ~ 0; 1 i~ t::;e chie!~~ic.q~hc" :i~! 0 ;u 0 t ~~r;g~~r::~,cdr'i~ll~~;I: :e~~tr;~ ~~~:· ~~\"~ir~g~~1r~i \'~.~dcrl~ fa11_0di crona~a? Il mondo e pieno, d1 ,1m1h tns1c1zc, d1 "il· •ndare. ma ,;e non ci riesco. mih tragedie. eppure 1u110 pro,ceue normalmente. senza mai ,-,o resta nQndim<"no Il mio un a111mo di sosia Episodi come- quello del pa1e11co s1a-no1 opolo. La naziont non è u:1a Zc1a, fon,e non lo saranno. ~a -.cmbra~o 1m·entat1 di sana •>sa da poco: La m!a esl!lten- p1an1a: lc11cra1ura, teatro. 1m.omm? lmllonc: la colpa t •a spirituale e materiale. IR ,cmpre deeh ,~n1.1ori che dramma11n~no. un po· su ~u110 ma J:ngua. la mia vua. lt mlt" per la mania d1 dire cose _nuo,·e. Alla tm fmc, que310 s151:no1 rt'lazio1i umane. la somm11,10- Zeta, che ..:o,a ,uole da no,? O~nuno ha l,1 )Ua croce, è ri,a• ·alt> d!'I mio cervello. Il' df"n• pu10; e la ~clidta non è di quc,1a terra: rJflÌ0n pcr cui, .1mici, n primo luo..:n ·• qu,.•10 po datei;a notu,c ~cl ,ianor Am1st1onll Jop~• d•1 ,d111c110. ci I polo. D.: lm ('~cono I nolllr facciamo due ris.tte. antenati, a lui ritornano i no- nuova reallà etica ... noi non POHlamo mischiare ciecamen– te le sue cane di teorico po– litico e maestro d'arte per farlo uscire malconcio dal– l'lmparl partita Solo ad un altro patto Bcnn do\·eva ;\\'er s:luocato le sut' cartt' e ne sono chiara dlmo• straz1one la tranchezz.a, rone– st•. 11 candore da lui meui nella autodUesa. Ooppu1 Dita. do,·e il suo passeggero acco- HA~DI Premio llus!ichello L'Ente Pro\inciale per il Turismo di Pisa con il pa– trocinio del ministero del Turismo e dello Spcllacolo, della Fcdcra.done Nazionale della Stampa I1aliana e della Associazione Stampa Tosca– na, bandisce: il VII Con– i.:orso Giornalistico e Rusli· chcllo da Pisa a. I premi po– Sii in palio sono: - due libbre d'oro per i concorrcn1i italiani; - due libbre d'oro per 1 concorrenti stranieri. Panccipano al Concorso gli ani~o_li illu~lt?~ti gli aspe!t! s1onc1, ar11s11c1 e 1unst1c1 della ciua e della provincia pubblicali da scrittori e gior• nalisti iscrilli all'albo dei professionisti e dei pubblici– :.ti su quolidiani. seuimanah e pcriodki ualiani a L1ratura nazionale, sia mviati dagli Autori, sia presi direuamen– lc in c~ame dalla Giuria. Al Con(o_rso, inoltre par– lCCif'ano Rii Mllcoli pubbla- 1.:atid:i sc1i1tori e a:iornalist, ~tranicri i.u quotidiani, i.cui- Tutte cod<'str con• appar– terranno, un .i;tlorno,alla sto– ria della Jt'llcratura; ~n di contro Il fatto che noi sfo– s:llando inVC'Cl'. ;1 Cl1SO,Il' pagine dl'IIC' oper<' di BC'nn - Flutto rbbro .... Porsle 1ta– t1cht' •·, .. FrnmmenU .., ,. Dl– s1illazlonl cl proporremo un aiorno. f' solo qut>11to.senza con1ldrrulonl dt altra natu– ra che non siano 11lr<'ltnmt>nt., conneHe, Il dl'.'corso sul non ancora tramontato compia<'!• mento rsprcssioni.st.a, alla lu– ce di quc11llas.."t>stamcntl e di quellc chl11r1Jlca1.lonlche via via sono andati maturando nell'ulthno trf'ntf'nnlo. Vor• rrmo cercare la !(Ua J)Ot'sla. definire la sua pot'sia, tenC'n• do solo prettt'nte la ri\•olta dt>I suo Mprt'i.slonu1mo come com– ponenlf' di un processo di ma– lUrazlone cm<'lica. Saremo ap– pagati dalla l<'llura delle sue (Con1lnua a pag. 4) DI tJO~()OltSO manali e periodici cslcn, sia imia1i daali ~u1ori, sia presi d1re11amcn1c m esame dall:t Giuria. La Giuria, pr<::sicdula d.t Leonardo Auari1.1, prendcra 111e~.tmc gli articoli pubbli· cali nel periodo che rn dal I. amano 1960 al 31 dicem· brc 1961. Pre111io Tert11110per un racconto L'E.P.T. cd il C.U.'I' bandiscono an~he per il 1961 - nel quadro delle m;.1nilestat.1onl del • G1ua:no Tcramnno a - un concorso per un ,,1ccon10 incd110 che si inti1ola Pre– mio l~1tcr.1rio .,Teramo a.. Il_ concorso e apcrt_o .1 tulli gh scn11on - Jnthc _3tra111cn - d1 hni:ua italiana. Saranno a'>sca:na11, 11 3 GiuQ:no 1961, i seguenti premi Premio Terumano dcll'E.P.T. di L. 400.000, lndl\•lslbllc; ~~t 1 ~re~~: ~:~~unc.,:~ 1 a ·r~;a~~l~p:;m~~ 1 :·1~; l'rovlncia di Teramo _di L. 100.000 ciascuno, uno dei quali risen·ato ad uno M:nttorc abruzzese. Della Commissione a:iudic,111·icc Iannu parte: Diego V11lcrl (Presid ente), Curio Bctocchl, Curio 80, Giacomo Dcbcnc~c11I, l! nz.lo DI Poppa Vòllurc, Raffoclc Panino. Sc1iretano: Clomnmrl~ Sga11onl. I conconcn11 don.1nno 1mmi-e aU-En1e per Il Turismo Corso S. Clori:lo 62, Teramo, cn1ro e non ohrc la mea ..1.' no_llc del 5 Aprl~c 1961, i p_ropri racconli in cinque copie c~taramcntc da11do~n11e. C1.1s.:un concorrente può parte· c1pare con un solo rac~on1~. ben .rilcaato m fa~cìcoli. e ~~~~j~c: ~~f1~o~~i1~a'":,:;1i~3o t~~ra~~c•gcli~f~~b~~~ s,~~•-t ::hcua; lnror1na1ln11I plu c1m111·h•111t llVlrnnnr-, essere rlchlcslc alla Sctin•lc.-111tlcl l'rc111\o, 111c11 ..o l'L11· JJCr Il Turismo di Teramo, Corso S. Giorgio 62, telefono 4257. lmrt>agini con ci documen· tasse piuttosto la potenza e. pressiva della !antasfa dei due poeti. Oggi, in certi l'asl. lJ documentazione è. ohimé. ~ostllu1.ione percet– tiva all'Immagine lantasti– ca dell"immagme empirica con evldentf' denuncia di una non nece:iisarla narra– tiva dl tanti romanzi che vanno per la ma,giore. UI maucria di Giu!-ep– pe Bufalari - Lerlci Edi~ tori -. dirò !l:ublto che non ò un romanzo. ma il re,;oconto di un ·esperienza esistenziale particolare al· l'autore. anche se generai· mente interessante net confronti di un problema di polit1<'a sociale. E, per evilare equivoci. dichlare· rò che è un racconto im· pegnatissimo. oga:etlivissi• mo e profondamente serio di quella certa esperienza che egli ha trascritto. Non pre!>"Uppostl politici o so· ciologlcl. ma Il c-andore di un occhio umano angoscia– to do un vedere che non può diventare genero§a fra· terna azione di soccorso per mutare condizioni di una depressione civile ed economlcn che non dipen– dono dal singolo. ma da malnugurntc situazioni sto– rico-politiche. Infatti. Il Bufalari: « andato In Lu· cania nel pieno dell,1 rifar· ma come maestro in una mas~eria, rlce,·ette lmpres· ~ioni ben vive e precise. Quei trc anni di lavoro e di frequentazione della gente lucana lil:li ispiraro– no Il suo pruno roman· zo 11. Cosi. dalla presen– tazione editoriale, e cosi anche alla lrttura. :Ma con un solo termine cambiato: al posto di "romanzo• si metta II relazione • o " in· chiesta )1 o quel che si vuo• le a patto che slgnilicht un qualche coM d1 dlffe• rente dal concetto lettera– rio che cl slamo tatti di romanzo. Il resooonto del suo la· voro In riforma. il Bufa• lari ce l'ha dato e bellUi– .slmo come tale; ma. o che egli non avebe niente in Più da dirci ln memo a quel suo lavoro. o che cgli partecipando a!fetti• vamente a quel suo lavoro non sia rlu,clto a staccar– fioene per tradormarlo In una Immagine lirico della sua fantasia plut.tosto che lasciarlo lmma&ine percet– tiva di qu<'lla 11un espe· rlenza altettlva. che è poi lu stessa cosa. quel suo re· i;oconto è restato una do· cumentazione tragtca quan– to si vuole. scritta In una prosa di gusto ncortall!itl– co nnchc se pc>r.~onale quanlo si vuole, mn sem– pre copla, Intelligente, ma– gori, e profonda. di una natura che resta oggetto. realtà esterna, problema socinlc. Non con quC'11to che lo voglia ncjj:a:e la par– teclpa>.lon<'. ripeto. n!feltl· va. um,1110, calda dello crittorc a q u e I fatto. che poi è tutto ciò che di personale cl ha messo il Bufalarl, ma Il lettore di– ,-;tJnguc benissimo tra quel– la partecipazione e l'og– getto di essa. tra !'umani· là del glornallstn e il fatto di cronnco, poiché quel fatto di cronaca, quell'og~ getto percettlvo non è di– ventato. come In Maupas– s~nt e In Dostojcwsklj, simbolo, lmmo,ine della profondità lirica d<'i suo sentimento, un pretesto. diciamo. per oggettivare le Jmmnginl della SUil fon· tc1sln. ma esattamente fl contrarlo: poiché non è il Bufalari che ha scelto la mas~erla per manifestare la sua angoscia lirica. ma la masseria che s'ò lmpo· sta al Butalarl con tutta la sua .cnrlcn d'angoscia. Cosi come commuove ogni tragico racconto di quarta pagina di cui non si può dire per con-nl,.rs1. come della morte di \I 1ml nell'ultimo atto d<'lla Bo· héme dice l'emotiva dama In ·gran dccolleté: tanto non è vero che muore! E ,;oprattutto qunndo li fatto è a pagina 232. dopo pa• ~!ne e pagine di lnesora· bili descrizioni minute e puntuali, con tutti i par· tlcolari psicologici. folklo· riel. pae:;agglstlcl. agricoli. eccetera. in spiccatissimo rilievo con la sollt 11 tec– nica neorralistlca dell'iso– lamento delle reazioni prr• cC"ttive In un risalto chc ha lo scopo di riscattarle dal· la loro pfntta banalità nar– rntiva, d'avvenimento co~ lldlano. E allora In de<ljcri– zlone dell'lnce-ndlo appie· cato dal Torrnca alla ma~– -.(>rla di ZI Rocco. ripog 1, 11 lctlore delle 231 pagine di pesnntr monotonia pre– eedE"ntc. che. nonostantC" la raffinata lt>cnlcn lc>tt<"rarla. rp<ljtnno rlocumrnto i[[or– nall,;tfco di unn renltlt par• tlcolar<'

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