La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 9 - 26 febbraio 1961

Pag. 2 1~ FIER~ LETTER~RI~ Domenica 26 fehl-iraio 1961 sua sensibilità moderna. sagomandoli in chiave grot• tesca ovvero satirica. L'edizione nazionale dell'ope:-a di Ryunosuke Aku– tagawa, consta di dieci volumi comprendenti duecento novelle - per usare un termine unico - e un lungo viaggio fantastico - e Kappa > - che è uno dei la\'ori suoi più celebrati. VERBA GIA\: .\10;'1;., Cremona - Chiara, innocente voca.1ionc, cmcora allo ,;,iato di ~ntimcn lo immediato dcli.a natura .\la sincero. Continui VOLANT .\11STER X Reggio Cal. - Il lcdio M vince m mille mo– di La'"orando, amando, amando le donne e la vita e ali uomini, r.c 'itesc;i soprat– tutto, cercando uno scopo, ac– cc11ando il dC\tmo, facendo di ogni gjomo un piccolo ca– µola'"oro di pa11en7.a e di vo– lonla. La poe1-ia è mediocre. r11/ ANGoL del Il ,Linguacciut * Akutagawa nacque a Tokyo il 1. marzo 1892. nel– l'ora, mese, giorno cd anno del drago, ,secondo l'an– tica astrologia oriE:ntale: e perciò s"ebbe dal padre il nome di Ryunosukè che appunto significa e asi;istcntc del drago>. Questo. in breve, è il vivido ritratto che di lui ci ha lasciato Kikuchì Kan. illustre commedio– grafo e suo amico: labbra accese su un pallido volto, di salute cagionevole. arbitro d'eleganza nella Tok~•o del tempo, sempre con l'ultima novità letteraria sot– tobraccio. accanito fumatore. burlone. ospitale. fan– tasioso disegnatore (amava ritrarsi in singolari cari– cature o assomigliarsi ai kappa, esseri leggendari pe1 melà uomini e per metà pesci): e inoltre. aHa~cinato dalla bellezza greca e dal ì\'ledio Evo. Gli piace,·a - cosi egli stesso scrisse - "contemplare la morte•: e fu anzi questo il tema del suo ultimo scrilto in cui, ragionandone. clcnc·ò i più grandi suicidi della storia. tra i quali - e il caso di ricordarlo. annove~ò anche il Cristo. Lui pure si suicidò, con veleno. all'alba ciel 24 luglio 1927, a Tabata presso Toky::t, nella casa poi andata distrutta nel bombardamento del 13 luglio '45. La morte che egli si diede poco più che trentenne. all'apice della sua fortuna letteraria. fu per tutti co– mè un colpo di fulmine. Era stato diligentissimo stu– dente. tanto da meritare l'ammissione senza esami alla Università Imperiale di Tokyo: e poi s'era dimostrato attentissimo e devoto al suo lavoro. uomo tranquillo e moderato. spm:o e padre sereno. Del suo gesto non ,·olle o non seppe rivelare la cau:,;a, limitandosi a con– fessare che vi si sentiva attratto da "un vago timo– re». Vi furono. è vero, le indiscrezioni della poetessa Byakuren a proposito dell'amic3, ed idolo letterario dell'epoca, Kuio Takeko. ma nessuno sembrò annet– tervi import1rnza probante. Pel resto. l'uomo Akuta- A. L., Ftreu::.c - .\l'C pi.:1ciu– ta \opra1tuuo la poesia ., lo». chiusa e risoha. Ma c'c del buono in luttc, ~ppurc <,par• r,o, \legato. OAN. PAS., Prato - La r,ua narr.1.1ionc !irica, racconto poetico, denso e ~ntito :r,ino allo sp.:isimo ma non purifica– to e sublimato dallo \lato di grazia della poesia. C'c molta .1..a\'orr.1 quotidiana che in– ceppa. Stringa i !empi, 1 ,cr– si, il pensiero. r!!\:\u Ll_!mu! 0 b~a e -;.et1:. 1 di FRA,\CO fOCHJ Un tipico disegno giapponese, con un minuscolo mondo vegetale MARC. BEC., Napoli - Per– ché tanta roba? Ora è co– strello ad aspellarc chi.,-.a quando. Non è civile cariçare a quel modo una pcr',Ona gia gentile per rispondere a tulli, per leggere tutto. rica. Lumumba non e, poi. un Cristo Ncaro. La cronaca lo sommergerà. E' una mo– lecola del de'lotino africano. .\11CHELE REV. o RES., formo - Prcn i lei a scriver– la, quella ~ Leucra da Tori– no sconosciu10 •· Se sara buona \erra pubblicata. Le poesie, intanto, sono discrete. Auguri Un lettore bareu - Perché tradurre Dante in barese? E' COSIbello e comple10 in ita– liano, com'e. .':on perda tempo. CARONTE gawa può conoscersi ed osservarsi essenzialmente at- s·mtende sugli autori giapponesi in i?enere). E" per Junichirò Tan1zakì assisté bensi al fenomeno del MAR. ,\ilAR .. Bologna - Piu canLone11a che poesia. Ab– bandoni l'imitazione cla-.c;ica e il verseggiare legato. \'ada a fondo, si conoc;ca. MOSTRE A NAPOLI * traverso le sue opere. giacchè nella sua vita non vi questo che di lui ci riserviamo di trattare pili ampia- traduzionismo. ma quando s'impegna ad un'opera. i furono aJtri falli rilevanti oltre l"offerta d'una calle- mente in un prossimo articolo. Qui vorremmo soltm1- suoi. autori rimangono chiusi con le sette chiavi. dra di letteratura britannica che egli rifiutò. Si li- ~1~a:~~~i~:fl~ cg~~le;a:i~~;ed~t~~~e,d~ef%iaa~ 11 ~hCe 0 è 1 5 t 1 , 1 , 0 1 ~~ 0 suin~ti!~h!~z~ude~f;cf~z~f~;i:0; 0 0 / 0 •~atov~f~n~?;;.,e 1 ~~~ 0 •~ mfIDPi~!~~~ ng;~;ri;, K~1 mitò ad insegnare l'inglese per qualche anno, in un:1 duole. E i premi letterari mi Carroll :-cuoia della marina militare. La massima parte del spirito acuto si è inoltrato tanto in tutte le lettera- ciare ail" avventure di Michelangelo Antonioni. fanno sorridere. Mi rimandi tempo la dedicava alla creazione e al lungo. punti- ture. da - potremmo dire - ritrovarsi solo. i\-lARIO TETI piu arnnti :~i;~~- rf~::e~tig~el~;o~~~l~~~~·tt~ll~a~a~!i~r~an~i .-------l~li""-=-;,-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-;,-;a-a;_,;;_e;_es_es_es_es_es_es_es_es_es_es_es_es_es_es_es_=_=_=_=_=_=_=_"'_=_=_=_=_=_=_=_=_=_=_=_=_=_ cui era scena la capitale. Spesso. non lo si vedeva per mesi. mentre sull'uscio spiccava .il cartello "Malato, saluti ai visitatori». ·al"Centro,, La breve ma intensa attività deil'Akutagawa inco– minciò nel 1916. lo stesso anno in cui si laureò con una tesi su \Villiam Morris. Pubblicò allora "Il na- so». e li fazzoletto» e "Pappa cli patate>. Nell'anno successivo apparve e Rashomon ». il racconto che insie– me all'altro, "Nel bosco>, ha più recentemente for– nito fargomento all'omonimo, apprezzatissimo film. Un altro scrittore illustre che fu testimone degli inizi dell'evo moderno giapponese. ed è oggi eminente rappresentante cLi quella letteratura, è Junichirò Ta– nizaki. Nel suo caso (come del re.sto in quello di Aku– tagawa del quale apparirà presto una raccolta di racconti in edizione italiana), il lettore non ha da credere sulla parola: in traduzione dall'originale gi:1p– ponese è infatti già stata pubblicata una sua prima opera "Gli insetti preferiscono le ortiche> Mondado– ri, 1960. Nelle recensioni di questo volume. appunto, si è più volte lamentato che, il lettore italiano ,privo com'è delle dovule coordinate, non ha modo di for– mulare un adeguato giudizio critico sul Tanizaki (e Piccola biblioteca Il gio\·ane americano Ro– ben Carroll, espone al Cen– tro dodici recenli opere. Na• ANTOLOGIA 0[ INTELLETTUALI Uno scrittore nord-ameri– cano, George B. dc Huszar. ha ideato e curato il libro forse più stimolante di que– sti ultimi anni, una antolo– gia di scritti, conferenze, dibattili, dichiarazione che i più noti scrittori di tutto il mondo hanno lasciato sulla qualificazione • intellettua– le•· Il libro, pubblicato dal– la casa editrice e Free Prcss or Glcncoc » dell'Illinois (una casa editrice specializ– zala in polverosi volumi scientifico-culturali con par- ticolari riferimenti alla cul– tura di massa, alla soc10lo– gia e psicologia culturale de– gli U.$.A) si intitola: cThe inteilettuals, a eon1ro\'ersial portrait •, ed è un ritratto ve– ramente controverso e bru– ciante del tanto discusso e abusato termine • intellettua– le•. te,to unico, che abbia rac– colto e dato ordine alle mol– tissime disposizioni sussegui– tesi in materia scolastica elementare dal 1928 in poi - son di quell'anno il Testo Unico ed il Regolamento ge– nerale tuttora in buona parte vigenti - rende quan– to mai difficile a chi non abbia diuturna consuetudi– ne con le leggi, decreti e circolari sull'istruzione ele– mentare una sicura cono– scenza del diritto vigente. g1mento e propone ar,::omen– ti di studio bene scelti e bene esposti, sui quali pre– vedibilmente il candidato di– rettore sarà chiamato a di- scutere. FRACESCO LEPORE OSVALDO RAMOUS: e Pianto \'egc.lale ». Rcbellato Editore Pado\'a, 1960, Lire 500. Quc..sti versi contengono to a Paines\·ille, nell'Ohio, l'esempio_ pm _dimostralho I ~~r~ltin~au/bci,~::°~aitos'tu~~: della fusione dei due conte- · i corsi di dh-eru Unfrersita nuti. ed istituti americani quali- Eccone il testo: • Gocciola ficati. i\la - a quanto ri- rcsinosa erra sul ramo / sulla C\'identc dalla perso- scabro del pino. Se la tocchi, nale - egli si riallac.cia so- pianto / vegelale si appiccica prattutto a certa pillura ita- alla pelle, / quasi a fon.a liana, inciampando più di \Olessc il tuo sentire / unire una ,·olta in quel formalismo al suo. freddo impotente e che Klec definì assai felicc- \ano, / come di chi la \ila mente: e fonna sen7.a fun- abbia in orrore». Gli elc- zione •· menti occasionali (goccia di Carroll si rifà con manior pino) danno l'avvio alle con- rigore ma con una piu ap- clusioni solenni, la vita e la prossimati\'a in1ensita poeti– ,ua storia eterna. PoichC! ca a quello che il nostro Afro Ramous non al suo primo ha \coperto e lanciato fin dal libro di \'ersi c'è da supporre 1948. Entusiasta, come tulli che i suoi propositi non sono i suoi connazionali, di ciò di poesia e facile». Qoesia che è impetuoso, 1rrcsolu10 cd irrazionale. il piccolo ae- UN NUOVO NARRATORE * Quale è 11 posto che spetta a un uomo d1 cultura, un ar– tista, nella società contempo– rane? La posizione dell'intel– lettuale è cosi particolue al punto di isolarlo? E questo isolamento indica forse che egli non è adatto a assume– re la posizione d1 capo o d1 , 1 ahdo commentatore della società? Quali sono esatta– mente le responsabilità degli intellettuali? Sono nel vmo della realtà o persone stac– cate dalla realtà? Questi so– no gli elementi brillanti e allo stesso tempo irritanti <C'he de Huszar pone con questo libro. Oggi 1l discor– so assume un particolare evidente nell'eco del proces• so Jeanson e di !.ronte alla vasta polemica che si è ria– perta in Francia sulla fun– zione e sulla importanza de– gli intellettuali e sui com– menti delle autorita politi– che li Dott. Beni con questo suo testo offre agli interes– sati un ausilio sicuro e ido– neo per orientarsi nella, le• gislazione della istruzione pnmana; suggerisce loro schemi appropriati di svol- molti clementi solenni: sole, dio, fantasmi, da una parte e dall'altra elementi quoti– diani: chitarra, sasso, gio- 31ra. \'ento, pian1c. Dalla fu– sione delle due scoperte na- 3cono liriche a \'Oltc com– plete e perfette altre \oltc frammentarie e indefinite. La lirica e pianto vegetale• è G. T. nio di Paines,,me scende La cultura è libertà e pellegrino alle n'\·e del Te– \'ere non per dipingen:i il tramonto a Ripa a-rande,. ma per manifatturare delle tele romanticamente conac– stionate, che sono esatlamen– tc il contrario di queUo che Le isolane di Seccareccia confessò Dubuffet anni fa: La nostra guerra di Grecia - e in particolare quella di Rodi e dintorni - è la ma– teria narrativa dalla quale Antonio Seccareccia ha mo– dellato questi quatlro rac– conti appena apparsi, per i tipi f.,erici Editori di Mila- 1w, con 1/ suggestivo titolo e Le isolane». Guura 11011 guerreggiata e quindi con poclri morti, scar– se fucilate e loutani rombi di can11011e.Ma pur tuttavia 11iva e presente a causa delle:: miseria e della fame, sem– pre più crescenti con il tra– scorrere del tempo, di una popolazione di per se stessa povera wa agitala da "" sentimento di avvusionc, se. 110n di odio, per tutti gli stranieri nccupanti siano es– si italiani o tedeschi o i11• glesi. Da 1111a raie situazione ambientale - temperala so– lo dal sentimento di carita - 11011 potevano che nascere t'apporti umani segnati dalla precarietà.. Ora la circostan– za che Seccareccia a distan– za di tanti anni - benché sia proprio vero· che certi a,i– ni si 1mprimano i,;.delebili La (Continua da pag. l) te documentata, come una delle "coordinate estreme> (l'altra e lo studio su Ver– ga del Garrone. comparso nell'ultimo numero) "del– l'ambiente culturale in cui la Ubra si situa•· Consa– crazione alla quale "nulla sembrarono poi aggiunge· re altre recensioni•. tan– to essa "diede l:\ misura del successo». nel cuore e nella mente - abbia scelto una siflatla ma~ feria narrativa sta forse, e anzi certamente, a significa– re la ri.:.onosciuta e perdu– rante rilevan::.a della preca– rietà, La quale è ramo piu ,1otevole in quauto viene prospettata e analizzata nel– le conoscen::.e tra uomini e donne. Il primo dei -I racco11ti, e Panaiulla », ha la rorida ùellezza di una viol~tta asper– sa di ,uaiada. Narra dei lrepidi sentinmrti di wr gio– \'alle italiano per una qua– rantenne isolana e/re lo aiH– ta ne.Ile vane ricerche imese a rintracciare wt greco ft1g– gito di priaione. Jt greco rie– sce a fuggire in barca verso la Turchia, i due si lascia!IO. .:Xeni » è il titolo del se– condo racconto che narra di due giovani italiani già mili– tari in Grecia dot•e a, 1 evaiw conosciuto d11e ragazze, e uno ritrova la ,sua a Napoli in ,ma baracca di profughi e l'altro apprende che Xe11i, la gentile fanciulla di c11isi era ùmamorato - tanto fi– ne e istruita - è finita male. Così il tempo presente si i11treccia al tempo vassato ili lucide fJ. C0/lllll0Sse rie1•0- ca:,io11i. Nel terzo racconto, e Este- 11ia », w, vecchio e la s11,1 giovane figlia b11ssa1w alla casa dell'italiano ·- che ri– trae di certo l'a11tore - sta11chi e affamati e gli rac– contano elle ili seguito a 1111 bombardamento la loro ca– sa è andata distrutta. Il gio– vaue li rifocilla e li alloggia e il giorno segueute riesce a trovare per loro u11a casll. I due giovani si rivedo110 e infi11e co111bi11a110 una gita i,i città: rc.sleramw soli.. Ha per ,ma serie tfi circostan::.e il progetto va m fumo. Tal- 1·olta le circostam.e - sem– bra concludere l'autore - la spu11ta110 s11lleumane vo– lontù. Il quarto racconto 111tito– lato e Maritza » si presenta con 1111a simile struttura - che è quin<ii in parte scon– tata - pt1r svolgendo di– sgiwua111e11tedue trame se11- ti111e111ali del giovane italiano con due amiche greche, co· 11oscitae insieme e riviste in te)11pi e luoghi diversi. la prosa cli Seccareccra è l1111vida,{luvtale e delicata; si legga110come esempi del– la coes,sten:a di queste tre qualitci le pagme 55 e /56. Le situazioni più realistiche e scabrose rivelano il senso del pudore. e del f11111te.Un alone di {i11epoesia circonda le pagine illuminandole e 1l– leggimlre11dole; 11011 per 1111/la Seccarecc,a si e fallo 1111 110• me co11 il volwne di vo~sie e Vtaggio nel Sud». Traspare dovw1qt1e, ma in nusura maggiore nel primo racco11to, w1 alto scuso del do,,ere gerarchico. Seccarec– cia, se il lettore 11011 lo sa, è w, carab1111erecoi gradi e la fiamma. DOMENICO GIULIANA Nonostante tutto, ciò che conta nella vita degli uomi– ni sono le idee, e se gli in– tellettuali hanno una !un– zione, non può essere che questa di richiamo e di am– monimento. • Ci sono delle finte veri– tà che !li reggono esclusi– vamente sul principio della autorità e ci sono delle ve– rità nascoste che vanno m– dividuate e annunciate. Se l'intellettuale ha un compi– to, e questo: saper parlare al momento opportuna, al di sopra del suo lavoro per• sonale, delle sue simpatie e dei suoi interessi. Tocca al– l'intellettuale suscitare la di– scussione, il dialogo, il con– ! rasto ,·h·o di idee•· Cosi si esprimeva Carlo Bo sulla r Stampa,• propno parlan– do di questo stesso libro. C. T. Per i tipi dell'editore Si– gnorelli Giulio Beni. diret– tore didattico titolare nelle Scuole di Roma, pubblica la seconda edizione del suo te– sto • L'esame scritto di le• gislaz1one scolastica nel concorso a posti di direttore didattico• - Corso di 18 temi svolti e 30 schemi, se– guiti da un'aggiunta di 74 temi da meditare - Voi. d1 236 pagg. - L. 900. Fui buon profeta quando, scrivendo una recensione per la prima edizione del te– sto, ne previdi il successo e la diffusione. E' un'opera che non può non essere ap– prezzata da chi si prepara a cimentarsi con l'esame cer– tamente più difficile del concorso direttivo: quello sulla legisla7ione scolastica. La mancanza di un nuovo (Con1lm~ pag. I) rebbe in primo luogo dimostrare che gli italiani posseggono un concetto um– voco della "democrazia•· Il termine. come ognuno sa. ha avuto lllla lunga storia: gli furono attribuiti diversi si– gnificati e comenuti: e stato applicato a svariatissime situazioni: cd anche og– gi e adoperato e sfruttato in sensi à1- sparati a seconda dei momenti, degli interessi e dei fini. E non solamente ~!1~tfini~~~ 1 ti~te:a,\c:r~tft 11 ~ed!v~~~eo co;~ questo punto, vi ha coincidenza tra le concezioni del comunismo o del socia– lismo, della socialdemocrazia o della de– mocrazia cristiana. dei repubblicani co– siddetti storici o dei liberali, dei demo· cratìci cristiani o del movimento socia– le italiano, che, nonostante la sua op– posizione assicura di volerla svolgere col metodo democratico. Sarebbe quindi impresa di Sisifo. una volta accertata la pluralità di significati e di valori at– tribuiti al termine dalle diverse ten– denze. volerli ridurre a un denomina– tore comune. Con tale operazione si giungerebbe, nella migliore delle ipote– si, ad una formula priva di concretezza e di ogni validità politica sostanziale; la controprova prntica -ii questa asser– zione è of[erta, ogni giorno. dalla pre– carietà e dalla fragilità delle alleanze, delle convergenze. dei compromessi fra i diversi partiti che tuttavia si vanta– no tutti cli seguire i principii demn– crat1ci. Anche questo rilievo dimostra la va– nitil della pretesa che scienziati. lette– rati. artisti si sottopongano ai dogmi di una cullura democratica, che, come costruzione unitaria, non esiste. Cena– mente è non solo natur::lle. ma legittimo. che i singoli uomini di cultura ade:i– scano all'una o all'altra corrente e ne condividano in tutto o in parte le opi· nioni politiche. Anzi. o·.re questa scelta sia compiuta, non per interesse o pe1 calcolo, ma solo in base al ragiona- mento o al sentimento personale. sara i-empre un atto compiuto in libertà. che non creerà dei limiti esteriori alla loro volontà, al loro amore per la verità. al loro spirito critico. alla loro genialità. alla loro ispirazione: e. pertanto. avra dei riflessi. diversi da uomo a uomo. a seconda delle posizioni spirituali di ciascuno. a seconda delle direzioni e dei fini della sua attività scientifica, tecnica. artistica. letteraria, a seconda. soprattutto. della sua personalità.. Di qui la varietà di opinioni e di prospet– tive. e le conseguenti discussioni e, bat– taglie. l\la queste non sono da paven– tare: perché da esse. se condotte con lealtà e con scn:;o di responsabilità. na– scerà una maggiore intensità produtti– va e una più agguerrita capacità di af– ferrare la natura profonda dei problemi e di scoprire l'essenza intima della re.'.l.1- tà e quanto di eterno si nasconde dietro lo schermo delle cose sensibili ed effi– mere. Anche la polemica. quando na:;ca spontaneamente dal contrasto degli op– posti. è infatti attività costrutti\·a. per– che stimola e raffina le facoltà crea– trici. Per contro sarebbe non solo impro– duttivo ma illusorio. voler chiudere la cultura. cioe la vita dello spirito, nel– l'uno o nell'alrto schema. più o meno ufficiale. La storia insegna un loro con– tenuto di verità, quando rispondano al– le esigenze morali e religiose. alla' sede di chiarezza e di hellczza. che scatun– scono dal fondo dell'animo umano. sfug.– gono a qualunque compressione esterna. circolano come acque sotterranee pel' vie invisibili. penetrano negli angoli più remoti. finchè affiorano e dilagano al cli sopra di tutti )?'li argini artificiali. Tant'è che esse su~erano i confini degli Stati e talora quelli dei Continenti: e con la loro espansione, finanche nei pe– riodi politicamente agitati e tormentosi come l'attuale. attestano della vitalita e della ricchezza spirituale delle na· zioni. PIETRO DE FRANCISCI e Cominciare un quadro è un'av,entura che non si sa do\c conduca>. Già, perché i motivi astratto-musicali di Carroll non solo si assomi– gliano oltre il lecito. ma so– no messi a punto, direi pre– visti, in quel loro tirare alla formula, con un'ìn1e111:ione ~l~:~~l~~afcr 1 ~e~10chri~~~ e smagliante: ma gli impa– sti dei rossi. dei neri, dei \'iola, dei gialli, scaltramente contrapposti. stanno ai mar– izini del puro edonismo. La dote più autentica di questo gio\3ne pittore sem• bra trovarsi, im·ece, nel fon– do drammatico di quella \ i– sionarietà che lo porta ad esasperare perfino moth·i psico-sensori come e moment of fcar » o • moon struck "'· Disposizione ,·isirn che con– ferisce un sentimento dolo- 1-oso a fa11i che altri tempe– ramenti tradurrebbero ma- i~ri d!n p~~f°!f~u~ 3 ~:~I~;, qualora egli intenda affidar– :,j al facile successo del mo– mento, e allinearsi > sulla cresta dell'onda, contando sulle ri:.on;e del 1empcra– mcn10 del mesliere che cer– to non gli fanno difello. Se imcce ha la coscienza I di non rifiutarsi allo stimolo della ricerca personale e re– :,ponsabile, al bisogno dì una ::.oluzione meno approssima– ti,·a, occorre che rintracci in una più rnccolla concenlra- z.ionc:. le ragioni e le possi– bilità della :,ua \ ena. Affin– chC il suo modo di dire sia soltanto suo. La sua esperienza \ a co– munque: al di là di una pura e semplice spcrimcntaz.ionc. Il suo colore-spazio si snoda come una fra:,e musicale sul pcn1agramma. Tale mi è apparso Carroll, leso dal suo parlare astratto co.n un accento preso a pre– stito. L. VERGINE SABATO 11 rebbra.io cara fatto la pelle dura) il bia- Gli e i 0 ncontri lcttcr.iri » di sw10 e l'irrisione. Co,ioscevo Giuseppe Villarocl, ·iniziatisi ~u L • • T poco Pre:.zoli11i e soltanto d, • Il Gwrnafe d'Italia» C passati j a setti mana ID erza j vista Papi11i:l'amici:,ia cordiale, pe1 e Il Gazzettmo », sono fi- -i- 4 ( n~a111e11uta i11tatta sen:,a il mi- mli su • l giomale del Me::.: 1~tmo , screzio .. e co11 l'uno e zogiomo», do,e e il turno d1 ·-----------------------------.,..; con la~!ro si.formò qualche Ercole Patti. Eccone la dcscri• m1110p,u 1ard1. Diii, zjomo di fiera: non per dire che voa:liamo dil-'er· tirci in giochi di parole, o di ide.e, col titolo del nostro giornale; ma perché cs_porre– mo. un po' a casaccio. gJi e ultimi arrhi,. del nostro ca-sscuone di ri1.agh. onero della nostra raccolta di prn– dotti freschi in fatto di nuo– \'a fa\·ella. La bella aienda 1%1 del– l'editore Massimo, presentan– do per prima cosa un estrat– to dal catoloao del medesimo editore, dice, a paa:. 4 in stampa (con evidenza) e. a I pa. i• 16, 111. istampa (con al– trcuanta e\·idenza). Il com– pilatore C senza dubbio lo '!i tesso: nella c;ua im:crtcva fra accettare o rifiutare l't e prostetico•• noi \Cediamo. un po', lo specchio d'una lina:ua che ha lpiu di un po'} perduto la bus'!iola. Il e Corriere della Sera » del 19 gennaio ci ha offer– to, proprio in prima pag1na, questo mera\'lglioso fiore di ~ttotitolo: Scarso ,successo presso i musulmam della n– forma amministrativa. Aner• tiamo che esso era disposto su una sola riga. e sen7a \ir– gole doPo successo ~ mu~ul– mani; cioc propno cO'lolco~ potete '\·ederlo qui: in modo, in.somma, che neppure l'anna trust.a della e ragione tecni– ca,. può, questa ,alta, difen– dere il suo autore. Uno dei dischi p1u ieuo– nati e quello del cantautore Tizio ... .'-leotrc da Sanremo ci ,e– nh a il finimondo dei can· tautori, Cape Cana\ eral lan– ciava ne&li spazi del co~o inesplorato uno scimpanze (• Prosciutto,.), o meglio uno sc1mponauta. Per carila, basla che la mente ri\'ada alla tra,11.elo– Juiia (Abele} coniata più di centocinquant'anoi fa da quel brav'uomo di Vittorio Alfieri. per non dO\·er piu arricciare il naso su altra parola del &eoerc. Pere.bé tra,neloredia, oltrt:cbé buffo nella sua pom– pa e nel suo sussieeo, e frut– to di una gravissima spacc~- ~cle~~ edti~o~~~~~cdi 1 ~:;::~ dia: 11 e fiero Allobrogo • avrebbe, se mai, do\'uto dire melotragedia. Senonché quel termine stra– no e contorto non fu don.no al gusto d'un'epoca, bensì a quello d'un indhiduo. che con la propria epoca non anda\'a, oltre tutto molto d'accordo; mentre i' cantau– tori e lo scimponauta non si soa:nercbbcro, oggi. d1 \e:nir al mondo, senza essere ben avviati dalla Federte.rra dalla Co11fagricolt11ra, dalla ' Con– findustria, dall'Arti11a11ca.Ha__ Abbiamo sentito parlare di qucsl'!-11tima alla radio, il 5 gennaio; e ancora, ripcte:n– d.o ~ra noi la parola, non nusc1amo a cacciar ,ia da.1- l'orccchio, e dalla mente, la gra11cassa da un lato e D'.4r– tagna11 dall'altro! ... Gli esempi di questo st.rano e arbitrario criterio di for– mai.ione, per iJ quale si pren– dono due pa.role qualunque si tagli~ via tutta la cod~ della pn_ma e poi si appicci– cano ms1eme come se fossero pezzi di carta colorata, po– trebbero andar a,·anti per u_n'int7ra colonna. Ma è un d1\'ert1mcnto che può pren– d<:rsi il lettore. Roba come la. Riprografica o la Minibiblio– teca (del e Corriere dei P1c– coli_•!) s'incontra ormai a ogm passo, e denuncia un male dalle radici abba~tanza profonde; un male: che non e ..molto lontano da quello, PIU \'Olle da noi denunciato dei Pr:efissi (o prefissoidi) é suffissi (o suffi.,,.oidi). ,.Ci_ p1~ce parot1ere: non per l 1st1tuz1~ne (Dio ne auardi), ma p~r 11 fallo di non essere ... parolrsra. Un vero miracolo, m epoca di un -ista cos1 assolutista! E ben \'Cnga, perciò 1 '-em– pre _co':Tletermine), anche il M1tstcl11er_e; e, con es~o. quel b_ar::.ellett,ere su cui ,·olentìe– n. sc~erza il • Corriere dei Ptccoh > (un giornale a cui tenia~o . gli occhi addo:,so. pc~hc~ 1.n questo momento ~chcat1ss1mo per Ja nosira hngu~. la ~ua importanza e ma&g10re d1 quanto esso sics– so possa credere). D'altro canto. tale per– suasione non impedisce al Capra di confermare. sot– toscrivendo i1 primitivo _giudizio de I Bonfantini. come la Libra abbia pron– tamente riconosciuto " la validità dell'inse_gnamento della Ro11d<i, per cui la esperienza letteraria tor– nava finalmente ad iden– tificarsi con l'esperienza morale>. )folla di men che _giusto e doveroso. Solo che il riconoscimento ! in a I e mal s'accorda con l'acca· parrante battesimo anti• rondista impartito dal Bor– _gese ai eiovani della pic– cola Libra. Ai quali. per non esser da meno de_gli altri c·oetanei. piacque far di test a propria. specie quando ci fu da Scegliere un maestro. Andiamo dun– que cauti nell'etichettarli e ,euardiamoci dal cambiar loro i connotati. di quei giovani bisogne– rebbe tener conto poco meno che di precursori'! "Gli anni seguenti [a quelli della Libra: 1928- 1930] saranno appannag– gio - eg:li asserisce - di Salaria e di Letteratura, che porteranno alle ulti– me conseguenze l'esperien– za di una civiltà tutta let– teraria e riflessa. e non irvnemore del cattolicesi– mo aperto di Fro11tespizio. Le istanze per una lette– ratura realistica e positiva non si presenteranno che nel ·45_ E restano proble– ma aperto. storia vh·a (troppo spesso soltanto cronaca e polemica).• \"e. ramente? Dal ·30 al ·45 furono numerose le rivi– ste critico-letterarie che patrocinarono. in vario modo e con vario effetto. istanze non troppo dissi– mili. Ricordiamo: Carat– teri. Oggi. Saggiatore, Cantiere. la Ruota, la Strada, Riforma letteraria, Argomenti... Basta scor– rere le pagine degli ap• punti del Vettori sulle Ri– viste italiane del Nove– cento (Gismondi. Roma, 1958) per rinvenirne i ti– toli in quantità e ricordar– ne gli autori e gli scritti. Né sarebbe arbitrario farle proporzionatamente parte– cipi degli stessi meriti ascrivibili in parte alla 1..ibra e non certo con minore coerenza e maga– ri con m:l.2'.J?ior<' intram:j. genza. zionc psico-morfologica: e Er• delle Memorie di Ehrcmburg tl•IARTEDI.' 13 . I Elzeviro di.Falqui :,ul e Je11!- pr.innu ,1pp1cu.arla, portatico- , _ l:ole Pani ~i annunzia sorridcn- I brani riportati sono la sua La pagma settimanale del po•· E' dedicato alla pubbh- me sono - ~econdo Pie1-re dc GJOVEDI b te, sbattendo le palpebre, e presa di posizione piu diretta e Giorno», dedicata a e Lette- cazi?ne, pres_30 _Casini, di al- Boisd~ff1:c (l-li:,to1re v11•cmtede . Oreste del Buono su e La Set- ,---------– fiuta l'aiia col suo naso \'i~toM:. e assoluta contro la letteratura ratura e Arte nel.Mondo• con~ cum racconu dt Valcry Ll.lr- la L11terature tl'au1ourd'l111i,t1ma11alncom _Illustrata» dice di nostromo alle velette. Egl; confo1misLa sovietica attuale e tiene: una corn~pondcnza di baud: e Chi. più di Larbaud, 222) - a e préférer a la langue recensendo e Giochi di Mani• Per esempio: e nel l?'iU• sto il Capra. allorché. chiudendo il cenno intro– dutth·o al concentrato an• tologico della , 1.ibra, la– scia quasi intendere che ENRICO FALQUI ~~nf;;o ~ 1 d~:~ai\ 0 ,,~~t~u~1/~~ti~ ~n!~~~tiul~~làc~~i~ ~i!fi 1 ~~~~~~ ~~i~~~u\:~~~~~o 03 d~ark~~~~~i ~.~at~s~~ ;1ùn~~~~~~~mgopiln~~= ~r:Cteuscc~ r:~\ s:~\~':!~~~sd~u~~ ~~~\ic~~ 0 e d;-.s;;:c~pi;ss~uc/a 1 ~ ra intorno e, fmchè non trov.c e Certi critici trovano più fa- ~cckc11 (e Commcnt c'cst • che smopolita? A nuoce1·gli, prc:,so p1-ofossionncl du plaisir, le ga::.::.i dì Vita i personaggi di la quota giusta, tace. i\fa que: cilc applaudirmi quando cri li~ e . definito • un nuo\O :,;canda- le generazioni venute dopo, e nalurel dc cc_ux qui,. :,ans se Juan Goyt1:,olo ». ~\lc~t~ èsg~=~~~ ~\fnt~al~~gg~ ~~jri~:~~i!.ti o i guerrafondai ~~~ in~~:~,f:t\~s~i /n\1~•~i1~robi~if3:!1i,indc~~~;;:;ts1~~~ I~ ~~~! !~~~i~~ i:::~t. ~~~-~~~ ~ :~ /:: VENERO!' 17 chiaro giro: nè le persone, nt e Quanto a mc, la p.iura l'ho a Rodo.lfo Cc\le~ti, e un nu'?',0 iezza che riluce nei suoi sentii, ne .sono, oggi, di codcsll scril· Su • ~'A\;,tnti! » Giuseppe EDITRICEbene at1rcu..ata,tl"en– lcnnate esperienza, esamina mii• noscrlttl, poesie, nO\'dl<f:, roman• zl, uni nrl, pubblkando t land1ndo le opel"emcrite,•oll, • condl:zlonldi partkolare fa\·orc. Scri,·erc: L'APPRODO OEL SUU, lunio Tutro Nuo,·o, 29, ,'li:apoll. le cose; e delle persone e delle pro,·a1a non 3ui fronti di gucr- romanz1cre n~u:,1cologo e dm• aumentandone la finezza: quel- ton? Bartolucc1, variando dei .sag• cose tutto \'a captando: gesl1 ra non in l~pagna, non :,;o1to gente iJ1dus1nale • scoperto da l'c..spcricnza che li illumina di MERCOLEDI' 14 gio e Il ~rado :ero della seni• i---------- F~~i"Ol~Oni~di, \'Cslili, linee, C0· 11 bombardamenti, bcn::.1 quan- ~~~!~ti! p~;Sl~~fiià (qb~!~nr:;; ~~al~~r~~~i~i~a~~s;!~o ~lii s~i~ vo~!~ote~;,v0D1,~~/ap~gi:,:z:l r;r~ ~;r;a;od,d: 0 i 1 :t, D~r;!l~S~ O'/,!: • do me. ne Sla\'O a casa aspet• cominciano a mostrarsi troppo accento, dolce cd intenso, rie- visse perso11alme11te) su e Il .s!o denso, ,;mif:,o hbreuo di La e Piccola Fiera Lelleraria, ta.ndo 11 suono del campanello, frequenti); recensione di a.b \'Ocati,•o e avvolgente, c'è qual• Mallino ». Egli dice: e I-io letto Roland Barthe.s sul_ Grado zero del e Corriere d'Informazione, ,oppure un colpo alla porta ... •· ai racconti di Seccareccia. com- cosa di remoto, che al nostro ora Il tempo della Voce di Gw- della scrittura l lene,, 1960, va SCHITTOHI anche UO\•ltl .\ll.ìSICISTI prese111adue poesie iuedite d1 parsi nella Collana Nanaton orecchio risuona quasi con lo seppe Prezzoli,1i (ediz. Longa- gme 108.lire 800). arrirn in Jta• Raffaele Carrieri: • Togltete1111 DOMENICA 12 diretta da Bilcnchi e Luzi prc..s• accoramento di un dono per- nesi-Vallecchi) e percorrendo fia i11 un momen_to di critica lntc1c,.,.ando,i pubblic,1c dil- la lancia» e e Guavpo •· e Gua})• Su e Il Resto del Carlino•. so Lerici. duto. Aver tentato di farlo rie- queste pagine ho provato acuto tdeo!og1c<1111e11te d!sarmaza: at- ~~f;e st~~tr~omo~~~~- %:::: 2 ::~,:e,;/g'd~i"c:b;:irJ:;i. ~~,; f ~ t::iai11i 81 ta;1!,~t::1i::!:,!~o,~~ e t~~'Ji~e:i!a p?~~!;i~ :;r~it~~ ~~~::~: pl~u~i:~~m~~u: a~ ;~ ri'i:~~,~~l~~,av~~~g~io sc:i:~~~ ~e, ;s:~:~:e st:io~il~~:,,f'f~~~~~ ni•mU$ICB e«. richiedete 11 medesime iterazioni di e A/11 de11za •politica• di Giuseppe di W. Y. Tindall dedicato a quale il Mucci ha assolto con per intero e con vera passio- rarr più che a vrendeme parte REG.OL.A.\~E,.'\'.TUdi pubbllcadone \lii crepacuore». Preuoli11i da New York: suco- )O\'C(! e puhblicato da Bom· onore. In L'lzeure avec la Fi- ne il giornale. Il 10110spregw· attivamenie. 01,pure a divorar· ali Edltnce STA\IPA D'OGlit 111eKennl'd,· lw distribuito , J)iani: ~ Se l'llli.~se di lOY_Ce .è gure si i· 1rovato a ~?\'Cl' com- dicato - '! ~pess'? ca11w11~tMr• ç""e eh 1tttrel!iam~11ti. e .eli via 'èa ~- ?e Roul. J7 - R0~1A Conispondenn da Mo~ca '>t.1' ,m~,, d, coml/11~0 del suo. go-, 1111 /~hrr, ,,,,,,·1:,,l_11l'.11.c11t e d ( (ì.cr: pcterc l'"!l un'? .slihs_ta dcll;i ~ çt, .P~puu e tlt Pre:,;.:.o/1111 -, 11 •m,·,11,m,r,,1· ·nn nlm1mca ,u : , C s. 0nd ata nel 19.18) g;or[~;f ~~{1~ s~;bblda~:~. ~·~;;~o.aglI''//%/l~!:i~'.e: « llfCllte ~~,m~!IOJ~;;cvoft~ r"~1il~- lo e ~~;'ti tt!~d1d1ò:Jt1~~;p;;: d~.":~~1~•:;11~~'::'<~~~~°d:v~ ; : peru•~f;~~E~~~(/{;;DESCHI I Unendo ~s~':s~;o~~:~sa~1end~t•

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