la Fiera Letteraria - XV - n. 43 - 23 ottobre 1960

tA FTERA LETTERARTA Domenica 23 ottobre 1960 L~ ~.lrlCCHll~X DELLà VERIT~ * P.R.EA "'-IO u'BOTTE DJC "FR.ASCA'iI'J" •• * Imma,zini suimma,zini L'acqua ci divide, il vino ci unisce * di ELIO TAL.4RICO ena t·olta, fino oll'act.:ento delta radio. le nott....'"lc degli ultimi auu enimen ti e i nuovi motivi mu.sical1 ci arrioat:ono in ca.sa dalla strada con i giornali fre– schi d, stampa e 001 s uon.o u~ po' roeo degli scordatt anche se patetici organetti di Barberia. L'uomo era chiu.so nel su.o g,ucio, Q.Sle-rrag-liar-0 n.1!!Uo 5·ple.ndid isolatio n di q,uath·o robu.stc pareti: poteva difendersi daQli 11Ssalti del mondo, ignorare le beghe dell'a•– .sten.za quotidian.::z, vive-re a modo propno .sen..:;o la Minimo preoceupa_'"'lonc , sociale,._ Poi, da poco p:ù di un quarto di. .secolo, è accaduto un Jenomerw rioso: attraverso le finestre spalancate incomincia– rono a piovere sulla strada parole parole parole. m ·ca musica musica. Ogni appartamento, anche il pii, modesro, m città e in campagna, sulle rive dPl m are dei laghi dei fiumi., a fondo ualle o in cima ai. mon.ti , dtve-ntO impro ·t"iMrnente una 5Pecie di C O.S!a arm onica, un centro di notizie ufficiali che rit:e-rsava aU"esterno con $paoal.deria a$$Ìeme a ritmi. cl43sici o romantici, malinconici o gai, che jurcnto ben pre$tO sulle bocche di tutti. Cna vou fnU;u. riosa e onnipresl!nte penetrò nelle no-3tre stan..:e di soppiatto. sollecitando la fanta,.sia di ognuno di. noi cn.e, in. buona j,e de, pre se a considerarla amica e familiare: nello ~te.s.so te-m:,o ebbe inizio Jo vot,a deU'a.rchitettura ra-.-fon ali.sta che prometteva ea::sc fu.n.."'1onali, giardini pensili, pareti di eri.stallo. L'uo• mo non era più solo: infranto i1 vecchio gU3cio, fa• ceva capolino a de.stra e a manca cercando prore. :ione fra il $UO pronimo. timidame~t.e: molti spera• rono che $tilla terra acreb&e regnato l"ormon1a.. tn. vece. venne 14 guerra. Altre voci echeggiauano nelle stanze intpauntc: e chi t'incit4ua all'odio, chi al doctTe, citi alla n. bert6, chi al tradimento: le finestTe si ckiu.sero. 9li uomini tentoron.o di rientrare in se stessi, sperando in giorni migliori. E adesso, fatta la pace, gli uom11n hanno avuto in regalo una nuova lGnterno magica, i.o .1'.Chenno teleoisivo, su cui le voci di un. tempo miracolosamente prendono volto e figura, corpo e movimento. /1."on è per mera eotncidcn.::a che la t.ek• vi.sfone na.sce e si sviluppa nello tttnto deprecata epoca dei fumetti: e questi. a loro colto, .!Ono figli del <Snematografo. degli iUustrati.s&imi .sctrir:ianah in rot-0ealco: h:t gente e stanca di 3emplict parole. vuole immogini e fatti, desidera - glielo co-...:icN• tono le t<tnte diavolerie tncentate daUa seie1u·a mo-- de-1'1!0- vedere con. i prOJ'rt oce,1,i. tutto quello che avt.-iene nel mondo: deve, in.somma, partccipaAe dt. rettamente alla nuot·a i,-ita collettit·o. ,,·ei riguardi deUa televis!onc S1o~o quasi alla ,,an con i popoli primitfoi, po ti per la prima volta d.a. fronte ano schermo cmemotografieo: gli psicologi., gtà da tempo, hanno siudiato le rcarion, dei negri deU'Africa. centrale e l"inftusso che il cinema esercita sulle loro cerginl anime. /r."on sarebbe male. pen• siamo. cite adesso si. prendesse in esame anche il comportamento di masse più scaltnte dacantt aU"ir– rompcre della televisione. Dal punto di vi.sta ca– ratterologrco se ne vedrebbero, Jorse, deUe belle. La televisione, Hollywood in .sedicesimo, non incute nspetto pe-rchè non ha segreti: è un ffume affettic-o eh.e .straripa dagli e studi> nel mondo, U'f'ta reversi– bile amteL-ia ~ dal mondo ritorna alle .sta...."'loni trasmittenti: è cinema, ma qua.lche cosa meno del ctnema: è cinema, ma qualche cosa più dct cinema: tutto quello eh.e ved.i. avviene neUo ~tesso momento, csfste la possibilità che quegli attori sbaplino, che que, personaggt s'impoperino. che quel celebre Jet. te.rato perda sul più Pello il filo dei ducor~o. E' arte. cronaca. teatro. rivista, giornalismo al n4tura1e: e 11 pubblico ha 14 netta sen,.sa...-ione di fare porte dei protaQonì,.sci: mentre guardc , mentre ascolto., mentre irepida con. loro. La ca.sa ri dilato, il mondo si re– .stri'l{)t:, questo piccolo mon .do che sembrava im en.– so una colta, e 1ni::ece è cosi r idicolo inqu4drato nel- cornice dei 17 pOUiei: cadono le barriere. a una una, i pa.s.1aporti non servono più, si giochino le Oli"Ttpiadi o avvenga un tumulto alle tYa=ioni Unite. Ognuno di noi µuò rrot."<J. .. $1 in prima /da: basta gi. rare u11. botto1u.. aspettare pochi .secendf che lo uh.ermo .ùllumtni e lo Jh1estra sul mondo non e, tradirci. Ma l'uomo, miraeolosornente meuo a con– tatto con tl $1.IO prossimo t.-icino e lontGno, si rende conto dei pr opr i limiti e del signific ato di questa gronde scoperta che ha quasi il sapore del.la favola? O non erede, piuttosto, d'aver violato il mi st ero di un enigma che ora gli con.sente d~ sentir.si al di Sopl'a degli altri? Immagine su imJt1agine scompaio::io le barrieTc, e va bene; ma proprio per questo dovremmo divcn• rare ogni giorno di pilJ consapevoli della nostro dc• bole:::a e non in.superbire scioccamente per delle ela~ore-se inve11:.ioni che sol.o indicano quanto ab. biamo bi..sogno gli uni. degli a.lrn. Oma:- ~-am. O!p:te i> l~tre ! Pe:- qualche c:a e tornato a fare: compagnia mentre saJ.i,•amo nel pome– riggio di domenica 9 otto– bre verso Frascati, eon lui abbiamo vtsit.a'to la dtta. sostato nella piazza da do,·e appare Roma distesa come un ~appeto persiano_ visso e con a to le ville che fanno corona : Mondraa:one. Bor• ghe.se , Falcon!ert A!dobnn· d:ni. T orlon:a. Lant-ellotti. Ru:flnella. C n JU'.i siamo stati fil!o a 5era. e con altri amici, ma al centro dei no-- 6tri discorsi non c·era che Ka.vàm e i versi delle sue Rubayàt, le quartine dona· ted in traduz:o::,.e moderna da Alessandro Zaz:uretta, r:!eritee: dallo s~esso autore e of(erle a \Sorso a sorso, quasi nn bicchiere alla vol– ta., cauta.mente, com'è na· turale che quassù si beva per !lO!\ correre rischi d: dover abbanàonare la co;>-– pa a metà. C'Indulgi aU"'uomo che al• le coppa indulge.. diceva K.ayàm e c i invitava a non dimentioa.re i nostri error~ lui peccator e fino e sa.gg: o bevitore: come· c ontrad· dirlo? ETa\"amo .sa!iti a Fr,ueati per assistere alla premia.zio-– ne dei poeti vincrtori è:ella e-botte di vi:lo, per ana poe– sia inedita, un prem!o O?'-' mai ai:'8. seconda edizione. indetto periodico ll TU· scolo sotto il patrocinio del· l'Accademia Tuscolana e con la collaba:-azione del:a Ar.e:,da Autonoma di Sog· giorno e Turism o e del Con– sol'2!.0 n:fesa v.ru Tip:o. u O SPETTACOLO DI GIORGIO DE LULLO AL TEATRO * VALLE Le ''1llorbinose,, ,:~oJdoniane COllle La l)Oe.Si.i della comme· dia eoldoniana, nella quale l'intell igenz.a deUa condi– zio.oe sociale e !a condan· .na d ei vizi umani non si d.i!giU.nge mai da una testo– ~ bonomia, si presta ad una duplice de.formazione.. In un senso. si può esa- ~r~~~o~:S~r ~11:~~:= ni. annacquandone e ren– dendone troppo dolciastro il loro spirito critico. NeJ sen· :so opposto. si può colorire eccessivamente questo spi– rito critico. conferendogli una asprezza. una maligni· t.i. una virulenza che e:550 non ha e che costituisce an– z.i una vera e propria nega– tione del suo tono autentico. Per vivificare Le donne di buon umore. ~r dare al tasto una catica polemica e per imprimergli una for– z.a satirica evidente. il re· ~sta Giorjjo De Lullo ha decisamente sceho questa ~nda strada. ''Parenti ter1_~ibili,, • I * di GIOJ7.it ,\·.vt t..,'ALE1\DOLI ze a Ve.neri.a. la questa let– tera chi scrive a\"Yerte il e.onte Rinaldo che. pur pre– ~entandosi mascherata. si fa•à ricoao~re per un na– stro resa. :\la Costanz.a e Felicita omano di nastri ro– ~a non soltanto se stesse. ma anche la decrepita Do– rotea. 51.1afigli a Pasq uina e l".irtempata Sih ·e.st.ra . zitel– la ormai più ch e stag ionata. la quale non ha tuttavia ri· nunciafo a trovar marito. Silvestra è z:ia di Costanza. essendo sorella di Luca suo padre. che ò \"ecehio e seTd<>. Qe-sì U conte Rinalòo e attorniato àa un nugolo di donne in ma!Chera che ostentano un :,.astro rosa e finisce t:on ! 'es.se.re predato proprio dalla attemp ata Sil– ,-estra. che spera di legarlo a sé dure,oimetrle co:1 il ,incolo nuzfale. .Ma invtte rimane presa. ~ella trama da lei stessa ordita.. Costanza la quale si innamora del conte Rinal– do ed a lui si promette _..__ Giorgio De Lullo a que– :no scMrzo che. come d.Jee il Goldoni. \1.J.ole es...cere cli ''illegrb: civile ed o.o.e.sta··; ha dato in nbn pochi mo– menti i colori di una beffa atroce. Di Sil\"estra ha tatto una \"ecchia isteriea ed in· foiata. I)j Luca un rudere cadente, c."i.e la (iglia Co– ~t.uau non degn.i neppure òi uno S-i\lardo. E<i i perso– naggì eseono d&l gioco tutti on-end~eate "offesi.. e fe– riti. al contrario di come ,-o– leva il GoldonL Ed infatti tutt.i la recitazione e sopra le righe. stridula. aspra. percorsa d.t Ul'la sottile e pungente 't"'ena di acidula malignità. che arricchisce !o :!·petta.eolo di mo!ldente. ffla lo allontana dalle in– tenzioni e dallo !J)irito del Goldoni. Con queste nsen·e LA? A!oTbinose ovvero le donne di buon umore e una rap– presentazione indnbbiamen· te attraente. E nel suo pre– stigio hanno un notevole peso le splendide scene òi Pier Lui,zi Piui. che dila· fa.:10 e approfondiscono lo spazio con ariose prospet– ti,e. ~la anche qoe.ste scene obbedisc000. più che al te– sto. alfa interpretazione che ne è stata data; e l'ultima è tetra e cupa come una sce– na di tragedia romantica e non ha da\"vero nulla della gioia. del colore. della fre– schezza che si ,orrebbero vedere nel Goldoni, perché ~ono elemento essenziale òella rua poesia. Br a,·a. bra,'15.Sima è cosi sb.ta Giusi Ra.spani Dando- lo nel pe.r.!on~o di Sil~ '\"estra, al quale ha dato un forte rilievo grottesco. una amarezza dolorosa; ma qua.n· to distante dal clima della comicità goldoniana! Luca il padre vecchio e sordo. impersonato con moderno stile da Romolo Valll. la figlia Costanza alla quale Anna ~!aria Guarnieof at– tribu\\·a una distaccata e indiffe...-ente eleganza. la folle e desiderosa Sih-esiTa - nella scura suggesti"1ta scena di Pier Luigi Pizzi - non semb,avano più figure goldoniane. ma -parenti te,r-ibili'". Gìo;gio De Lullo. Ros.sel· la Falk. Elsa .i.\.lban.j. Italia Ma.?-Chesini. ~ora Ricci so– no gli altri principali attori di questo spettacolo. che ha il lode,~ote intento di oppor– si alla traàizione smanc~ sa e dolciastra dell"inte:– p:retazione goldoniana. ma mostrandoci il Goldoni sot– to una luce maligna e le&· J;ermente pe.n-ersa che :oon è sua . * di ELIO F . .4CCROCC.A Un premio ser.o anche se spir:toso e alcolico di buona ,,ena, do,-e si sah'3!lo la poesia e il feiato, con la giuria serena e paciéc:a, senza interferenze. !nEmi· dai."'Oni ne d:mis.s:io=ii.(L'ac· qua et du .. "ide - da quena degli Oceani a quella di Chianc.:ano - il v-ino ci unisce.-). Un premio senza poleir..!che e se:,,za strasci– chi_ pnvo di • rose ~ con trappola e di card:opalm L Senza ecce. ssrve prete.se di dar fondo a.ll 'u niver.so, se volete, ma con la giuri a al suo posto, al completo =iene persone di Giorgio Caproni. Angehna Rizzo. Lamberto Se.nfilli. Antonio Secca.ree· eia. Giuseppe To!fanel!o. del segretario Francesco Caron: e di chi scrive. Xes.sun !Cappa e fuggi. E 6Ì che d:• scus.sioni non sono mancate. come in ogni PTe.mioche 6i rispetti, ma decorose, in· na!.fiate di buo::i cannellino e ..ii spumante che fa ehla· re le idee. C' Chi troppo ha ea.ro , d1- con.o, U bicchiere, - sarà. dannato. V erità . non brille - certa '1 '1.el m ondo: mani· Jesra è s olo - qualche men....""OgnG.. Se l'Inferno ac– coglie - Quefli che il vino amarono e l'amore, - oh.. vuoto è certo di Beati il Cielo!,. diceva Kasàm du– rante le nostre sedute e di– scuss!onj per scegliere le poesie migliori tra le 61? pen·enute da ogni parte di Italia. Versi sacri e profa· ni, amabili e.lcuni. pastosi ~ .1ecchi altri, non poch! quelli andati in auto e perciò scartati #dai fini pa.· lati dei giud!ci al loro pri· mo apparire. N'umerose e attente le letture, cosi co– me numerosi sono stati I partecipanti al premi o e Bot e di FrascaU •. e 13 ~celta difficile protraUasi fino alle pnme ore del· l'alba. e- Gtd di rose l'aurora. ha. cohno il cielo, - come u.na coppa. L'ultimo usign uolo - entro il fragiLe a.z..-un-o a goccia: a goccia - versa il tuo canto. Più le:Qgera il vin.o - ra. fresca animo esala.. E c'è in. quut'OTa - chi d'onore Jarn.etic:a e di gloria - sogna. in.sensa– to!_ ... : ancora Kayàm \"e– tti,a in nostro aiuto e a consolazione del lavoro compiuto., con l"alba a un passo dal nostro bicchiere inavvertitamente raggiun· ta: gran premio per noi. E con l'.Jba.. il verdetto: la scelta era caduta sulle poesie di Ornello Albanese, Fel!ce Ballero, G!acomo Bi· gon.i, Franco Cavallo, Re– nata Glambene. Massimo Griilandi, Feme.ndo Llbe– rati, Aurel!6no ~ttaHa– no, Sergio razza, Angelo Gio.annl Mazz:arino, Eni· Ifa Nieodemi, Giancarlo Politi. Giamrnario Sg.a.tto· ni e Sebastiano Vasta; ma netrultima riunione àel 3 ottobre l1l Com missione giudicatrlee G.veva une.ni · memente r!conoscio to ne i ,·eni di ~ice Ballero il configurars: di u..?\a perso– nalità poetica di indubbte .e premine.i · quaUtà. s.:a per la marcata a.s5o.nanu tra gli ele.-ne n l del pae· saggio l: .gu.re entr o cui s i l.i.bra la fit;ura dei vigna.io · h (autentici pen;o naggi d i poesia per il loro indifeso a.more alla maça terra di cui dlspon,&ono), s:a per la pregevole i.nterpreta.z!one lirica attra,·erso cui il poe– ta r.esee a cog~ere questi penonaggi dura.."'lte la loPO fiduciosa e paziente opera che non conosce ostacoli ma solo amorosa pietà e et· tesa vigile. La Commi!sione ave\'11 poi r~contrato nei versi d: Massuno Grill.andi quelle doti di Ticon<>5c:uta abilità cui !i innesta la vi.s:.,nc della vita, dosata nel èol· ce-amaro fluire del tempo, e :n quelli dt Renata Giam– bene il Cestoso r..s,-e.glio al· la gioia del lavoro compiu– premiate èa parte delrat– tore Riccardo Cucciolla. prima che tutta la brigata vent5.!!e anriata alla merua di Sportcco: un el • g.1o· na > al r,an salmo delrin.· no al vino che qui regn.s. !OVT&no nelle p:,azzuole e nel?e stradette carlche di grappoli uma.1\t come una gran vfgna ,'lva e pr spe– rosa che attenda la ,·en· de.mtn!a. F'r.iscati ,·.u1te due • •e· mellaggi • con le città di God.esberg {presso Bonnl e Sa.ml Cloud per certi ov· vii legami che uni.seono penna.nentemente le tre mun!cipalità, ma un a1tto ne andrebbe pro sto. non un ,emellaggio urbano. bensì un gemellaggio poe– t:co: ranno 6COno fu no· stro O!pite ide&le il poeta Sergio Sol mi per a ,·e-r scritto venCc · que anni fa i ve~i d; , A un bicchiere di v;no di Frasea •• que-– st'anno o..c;pite gradito (ma dov"è scomparso ella fine7) è sta·o il eelebr e poeta p,ers:ano; ebbe.ne . ~erche n un i!emella gg:o - ide.a.:e s ;ntende - tra grandi s-piri · che al vino ded'.carono oane del loro a:nore e àelle loro atte.n· z..&ni? I llu.strt con tetnpora· ne1 non mance.no, , come s.i e visto, e in loro è yOSSl· bile onorare anche gli an· tichi. Allo spettaeolo estivo di Suono. Laci, Acque che ha sede nel Teatro delle Fon· tane dovrebbe e5sere a.&– giunto un qaarto elemento. l \"ino. in~e- come nevo· cazione e te tura òi ,·ers.: ormai cla!~:ct òa affianca· r e a queU1 che risultano , ·i.nc, tori de.E.a • botte • odierna. to e del raccolto cert~ in .--------------------– immag:nt di suggestiva sa– gra. paesana.. Anche le poe· 3:e ài Gianfranco Polit~ di Franco Cavallo. òi Aure- Intellet tua li rapporto ;~~~ ~~~!!;o e~~ ~;= (Continu~,1 paz. t) ~ ~:a ~s;>~ 0 fdeo!~~~~ parse non pri\•e di qualità. i~o~~o: 1~i~~"':13eJ:idt~/% ma anche ~ rn<? spirito "i- Pertanto il Premio e Bot· Mao sulla letteralura e ~~ndo nK~o~r!j~ 0 il·;.,.. le di Frascati 1960• veniva l'.ine >. ma~ticismo e il ttalismo a.s..~gnato nella seguente Come le slop.n fa radi· della letten.tun. classica ci· mirura: m~te intendere, tutto il con- nesc d~-ono combma.rsi e Prime premio di litri 400 i'T'CSSO si è S\"olto in una 31 • amalgamarsi con il matctia• a Felice Ballero di Ge.no-- jl!os;:::,nsaÙ~radi~\tioltìe d~~ li~mo dialetti" eaJ.½3 .• spi_rito \'8, via Canevari 19, per la teorie s,ono state rappresen• ~i~st.!~ de 'an ui seten• poe.s:e intitolata • Lo sciac· tate come e un esemplare Per dare una idea e5an. 2 del chetrà ~. s,iluppo del Marxismo• e le tono di questo Co;,~ Secondo premio ex ae- sue poesie additate come ricordiamo ancora un discor-– quo di lit:-1 150 ciascuno d ~~i~~-m~Uom~~:taeo; ~ pronunziato da un ka· Massimo Gi"iilandi di Ro· stata l'influcnn. Jctten.ria di da cinese, precisamente dal ma. via della ca.mmuccia Man: e di Lenin, per non par· l>CS,5.;antaqu3t1renne Mao Tu."l, n.. 195, per la poesia • n vi- lare di quen 3 di Knuc.iO\. e,: sostenitore dì Ciana Kai no e l'uomo•. e a Renata ~~~ •è~t~ ~~~ed~!~ ~k.euo~int~:~ ~d~!; Giambene ti.i Pisa, Vi.a N'a· la e lotta all'umanismo bor,. della AS50C1.uionedewli Scrit· ~ario f 5:e~ro 1~• l:~ 1 ~ ~ ~G :O:~ti~J~riJ!: b~~mt~iiu • ~c~\o nT~c d~ mietitura,. nario ~ dì marca cinese. Que- - scrit-ett pe:r esporre il C09 Ter::o premio ex aequo ~l~~~~-o~:.'!1tn~ ~ ~;,~~ ~~~od:: es~~~ di l:.tri i5 ciascuno a Gtan· romaoùci.smo rh-olt.Wonano e re il IRtl~- il rearistico, il ~rlw~~~al~ ~~ ~ stato l.inciato dal cobmp.aa- o 1 1c ~~~:nt!ocì~f~~ d:lia"ri~: vallo di Napoli; Aurelfano ~1.i~~fu~a T~ei r:od/~ :C O~ struzionc sociafista della no- :::1~~:n~!e ~m~.fi~~ ~:U~~~f~inj~~l~~ 1:c ~~ ~~l ]~f:isci~J~~c:!f ;; Restavano invece segnalate le leigi che presiedono allo :~ t:\~~\!;a:r-~o~~~a e~: le poe.s:e di Giammario ~i:P~~ell~iei:~~er! uruzione delle ideoloKie di Sgattoni. Fernando Liberati da permettere alla lettera- destra ... ,. l'interesse nma• e Gfacomo Bigoni. Nra e all'arte di riflettere no e tanto deca.m.1to c ammi• Il premio aggiuntivo di esattamente e pienamente il ~:~ ~~ ij~iti~~to ~~~ li1:'i 200 da a.sse~i a~ ~!~ di questa epoca àmtc deili individuansti-. •· piu bel motto i5p ra o a Il Presidente dcll"A.ssemblc.a A p.arte le parole astntte. vino e stato ettrlbu.ito ex ri Arti · K i: stato riconosciuto che ili ~e:~ di e.1Lu:e;,m~1f:l~~ tft]o~~tt~chiarato:~ ;:,~ ~::~" .. J'!~~u~~ll·oh~1~ ,incia di ~ che ha ~::e:~w:iJtlntihe c!!n~~ì':e:t~ di difendere la loro e \Uio- scoperto e presentato il • creare dei penon:ti"ii erot• ne• dcli:,. idcoeJogia comuni- motto e Vino bibant homi- 1----------·, :;a•~is;e~ ~i~~~cibM;i nes. animalia. eoe tera joJ\• p • d• • della wuerTa, e la n,-olta rt· m •, ed a ~ [a.lo Sangui· rem10 I poes ia ,-olarion uia contro il capi- neti di Genov a, a utore del tatti.mo . Anche se nessun no-- motto C' Chi vice di uino, "Ponte s1·sto ,, me è stato pronunciato du- d1uino vive•· note ili attacchi portati al re\'isionimio. la polemica i, stata diretta chiaramente contro la e ,;sionc, di Mo- Sarà soddisfatto Omar Kàyii.m, l"illustre ospite? ll sindaco di Frascati, duran– te la proclamazione de.! vincitori a,.,,·enula nella sede municipale, lo era vi~ sibilmente, tanto da pro· ~ttere che l'anl'lo ventu· ro le botti in l"lliO per I poeti sa ranno tre; e soddl· sfatto eppa.rl' lra. il presi– dente dell'Az ienda Auto· noma di Soggiorno e TUti· smo, e tutte le altre autori· tà che prende,·ano parte 6lla cenmonia. conclusasi con la lettura delle pc,es:e la giuria del premio • Pon– te Sisto•· composta da Elio Filippo Accrocca. Gioriio Ca· proni, GUificlmo Peuoru e Fcmando Ragazzini (seif'C– tario), premierà con 100 mila lire e la immediata pubbli– cazione la migliore raccolta di poesie in liniUa italiana tra quelle che pen-erranno ~~~ree~~ =il1•:1t~~ Osnld o G. Pa;uni (\rra Tu• da.io 1, Roma). La proelamazionc del 'rin· citore avYerrà nc1 noto risto– rante di Trastc\"Cte • Romo– lo• dì Porta Settimiana do,-e. sa.ranno offerte le prime ro-– pie della raccolta -incitric:c. ~f~v tfi~to dJiùlon~~o ~~· a,-e-.~a dditato ccmc obiettiTI) dei,li scrittori 50\;erid la rc.ilizz.u:ione di un • umane-– simo Comuni.sta •· Alcuni eon~i:rti si sono stagliati contro le e tcndcmc re..'isioni~te •. alle quali h3n– no addebitato il fatto che al- ~hi 0 m\~s 1 b~~"~o:~~~ la ~ttn rh-olurionaria dal– l"'anirOlOdelle soHePmze da essa prO\-ocate. di.stororndo ~~~n~~;e~~~~a! 'laro Ti~; tw:ion~. Carlo Goldoai nel 1158 scrisse w,,a commedia in ve..rs.i martelliàhi ili.titolata Le Morbino.se. Successiva– mente \"Glse il testo in pro– u italiana rifacendolo per il teatro romano di Tor<fr nona. La '"Compa..&hia dei Gio,·ani .• ha riportato sulle scene il secondo rifacimen– to che fu dal Goldoni infr tolato Le donne di buon umore. ma integtandolo con brani de Le Morbinose "tra– dotti eoo la discrezione che deve pr esie dere a opera.zio· ni di t.il genere·•. E per questo lo spettacolo pena insieme i due titoli Le Mor: Il co1npag1io G1·amsci censu1·1ito dtil P. C. . bino.se ovvero le donne dt buon. umore. Quale sia il ca:uttere ~i questo tipo di doruie_ ~e il Goldoni ha ,-ohlto ntrane . :n. commediografo stes.so ha detto esplicitament e: '"Le Morbino!e è una certa e· spres.sione del nostro Pae~ che comunemente non puo e.ssere intesa. :\!orbino da eot significa allegilla. gio– condità sollau.evo!e. Questa commedia fu da me rradet– ta in toscano. in prosa. e la f eci in. Roma rappresen– ta.re. e tu da me intitolata in tale occasione: Le. don· ne di buon umore. In ~~a vi si \"ede un certo sp1rno òi allegria ci\•0e ed: o_nesta. che diverte molbS5.U1lOe non offende•· Giorgio De Lu.ilo ha ver– uto molta cattl\·eria nel trizzante vino goldoniano. Ed ha trasformato alcuni pe.nonaui. ~~ ~no sem– plicemente r1d?Coli.~oel ~n- 5,0 più aperto e p1u ehiar~ del termine. in personaggi violentemente farse..~ o addi:ittura macab:amente grotteschi. Le '')lorbinose .. sono pro– priamente Costa.nz.a e Feli: cita e. di carnevale. esse si dh·ertono ad in~iare w;?a in(oc.ita lettera ò"amore al conte Rinaldo c he è venuto a tTascorrere le s.ue v-acan· (Continua da p.a.a-. 1) (Studi gram.s~ni: Edit ri riuniti, Roma, 1958). 1nol· tre. e es..~ e stata ribadita anche òai redattori di La città futuTa (Feltnnelli, Milano. 1959), che .sono poi in gran parte gli stes· ~i de.lla ti\"'1.sta PC1$3atoe Presente. Dall'essere 5tata aceolt.i inizialmente come una ma· tigna mormorazione. cui non mette'\" 'a qua.5i neppur conto di replica.re . l"esi– genu di e una edinene ocmpleta e c:,nticamente \"a.liàa. òella omnta. gram– sciana> ha. tro\6"ato in\"eee rmo'ri soste11ilori. anc:he in sede ufficiale. ed ha finito col rappresentare un pro– blema la cui nsoluz1one ha as.suoto. nella relazio– ne di Alberto Caraeciol~ (95·98}, e ù carattere di una legttuma, do,·e!'OM. protest a>. A.neon_ una \'Ol· t.a è sta.la . sollecitata e la facoltà ai 5l(lgoli studi05i di accedere illa consuJt.i– zione dei Quaderni mano~ sc.ntti che l'Istituto Gram· sci ha in ccnsegna e che de\-O00 considerarsi patn· monio di nes.su.n altro che dell'intera cultura meàer– na italiana >. Cosi ai colfabo:ratorl di Le. ciUà futura e parsa urE;ente la richiesta di una e pubblica. '\"'erifica dei cri~ teri adottati e dei risultati conseguiti > in quanto ~ di e buon. oorm.i per ogm opera scie.ntifiea,. e ogJ!i prem~a indispensabile per un rinnovato me~o di indagine su GramseJ •~ U problema non è dt per1in.enz.i e.sc.lusiV'·amente tUologica: coincide piutto– sto con una interpretazio– ne metodologica del mani– smo, e mterpretata come un tentativo di modernJz– zare il marxismo secondo il taglio o;,eraz:ionistico americano > e., in quanto tale. osteggiata e respinta. Eppure solo ponendo ri– medio al le la.cune e. alle inesatte.ne dei testi. solo precisando cene esperien· ze e certi S\-olgime.nti. sa· ri J)OSSi bile cor reggere la in,alsa oleo.gr -aft.a (efr. Caracciolo: Stu di gram– ,.scian~. 96) che, per Gram– sci. continua a propinarci e l'immagine di un u..nieo personaggio che e !emprc se stesso o almeno che, superate le giovanili in– certezze. è 5'Ubito padrone di un monolitico corpo di concezioni >. Anehe Gastone - i ano· corda (512·513) ha eonclu· so il suo inter-ento nella discussione sui problemi della stona d'Italia nella opera di Gramsci augu– randosi ehe e si prepari pr~to U]J,a nuo,·a edizio– ne> criticamente tede!e dei Quaderni del mrce-re, ri enendola condiz:ione pre– gindiz:ia.le a.l pìù oppro· fondito p r05.eguimemo de– gli studi. Potrebbe forse deri'rame ançhe la docu– mentazione di una mag– giore continuità delle e_no– te> nel non risparm1are colpi e bersagli in ea.mpo letterario e nel salvaguar– dare cosi, dal pUllt0 di vi– sta gramsciano. una coe-– renz.a superiore agli. acc:or– giment1 della polem.Jea po- litica.· Kor,, per ciò tui-ti quei colpi e tutti quei ber– sagli ttisultere 1?bero a.nehe per noi come mes.si a se– gno giusta.men te. r-. ta que– sto e un altro disco~ e implica la distinzione fra critica estetica e crit:ca politica. Intanto rallegriamoa che la fondatez:z:a di que- ~~~e~:t~e~ti~r~eaa!ite pur sullo stesso ariomen· to. abbia quasi immedia– tamente t:o,-ato conferma nel comunicato trasmes.so dall'agenz.:ia d"inf ormaz.ioni e Fert > e cocrl redatto: e In merito ad alcune noticie sulla censura ope– rata dal P.C.I. sugli scntti di GralT15Ci nella edizione campleta. delle sue opere, ragenzia Fert è in grado di confermare che in ef· tetti i famosi Quaderni gramsciani. prima di ~· sere trascritti per la pub– blicazione. sono stati per– sonalmente re,·isionati da Togliatti. Alcuni collabo– ratori del I.cader comuni– sta a\·e\-a.nO in preceden· za esaminato i manoscrit– ti e sotto,:,osti a Togliatti alcuni interi brani. frasi, giudizi che ,·enì,•ano giu– àicati in contrasto con g:li interessi immediati. cul– turali e politici, del par– t1to. E Togliatti ba perso– nalmente deciso sui tagli da fa;e.. in stretta colla· boraz:ione con il senatore Platone. La Fondazione Gramsci eonsen:a i ma ner s.:ritti originali. ma es.si soao considerati di st ret– ta proprietà del partito e perciò è impedito un loro contro llo da parte di stu· dio.si indipendenti. Tutta· ,;a, lo stesso TGgliatti e del pa.rere che bisognerà pubblicare gli inedut di Gramsci: in altre parole. le parti dei Quaderni di Gramsci non pubblicate ,·errebbero fatte passare come :scritti ritro,-ati du– =ante la pubblicazicme delle opere>. Informazioni di tal ge– nere non potevano passa– re. inosservate e, appena rese pubbliche altra,·erso la pubblicazione nella ter· za pagina. del Tempo (2 giugno 1960) pro\-ocarono la seguente risposta da pane dell'onore,·ole To· gliatti, segref'a:rio del Par-– tito Comuni..cta: e Eg,!'egio Direttore, leg– go sul suo giornale, sotto la rubrica Dare e avere, alcune notizie circa la pubblicazione delle opere di Gramsci,. tratte da un comunicato di agenzia. se– condo il quale i Quadern.i gramsciani sarebbero stati sottoposti. da parte del se– natore Platone e da parte mia, a una re,·isione. sa– rebbero stati operati dei tagli, eccetera.. Le saro grato se. per la corretta informa.rione dei suoi let– toA, 't"'OITà render nota quesb mia rettifica.. I Qua– derni gramsciani del ear– ceTe non erano in Ita.lìa a11·epoca della liberazione. perché erano stati me~i in salvo nell'Unione So– ,·ietica. Ave,-amo. imme– diatamente disponibili, le Lettere, cli cui si fec e una edizione immediata., qua.si completa per g li anni del carcere (aku.ne omissioni riguardano le ttere alla moglie, di carattere stret– tamente personale). La ri– cerca di a).tre lett.ere. pre– cedenti agli anni del car– cere, continua tutt ora. Ria· ,·utl i Quademi. es.si ven· nero resi pubblici il più rapidamente possibile. sen– z:a .ùcun taglio sostanzia– le. Alcune omissioni ri· p.ian:iano persone (lettera· i e .scrittori) tuttora 't'i· venti: altri passaggi ripe– tuti (alcune parti dei Qua– derni sono integralmente scritte due ,-ohe) e cosi ria. XuJ è stato omesso che ·sia caratteristico del pe.ns.ero del grande l'l0· stro compagno scomparso. lo bo però ritonosciuto che sarà necessario preparare ana ,·era edizione critica. Essa non muteri nulla del– la sostanza. ma consentirà la esatta ricostruzione àel processo di maturazione del pensiero gramsciano, attrave-rso le successi"t"e redaz:ioni. eccetera. E' on la,·oro lungo. paziente.. Se a,·essimo ,·oluto farlo su– bito, la ?Ubblicarione a,·rebbe subito un gra""e ritardo. A zgiun,go che la edizione degli 5c.ritti di Gramsci non è da noi con· sider-ata. finita. Abbiamo in preparazione un volu· me ài articoli degli anni 1921-22 apparsi, per lo più senza firma.. in quotidiapj le cui coUez:ion.i complete s:ono oggi quasi intro\"abili -<? un successh·o volume di scritti degli anni 1923·26. L"affermazione che noi ci proponiamo di presentare e far p~are come scritti nuo,·ament e r ìbovati 1 passi S,. )ppres.si nella edi– zione dei Quade rni. è una gratuita malignità. U fatto che noi consideriamo i manoscritti di Gramsci prop rietà del Partito, cui es.si sono stati ceduti dal– la f amiglia e non consen– tiamo che \·i abbia acces· so chi non dia garanzie di 5edetà e correttezza, è co– sa normale, rispondente alla pratica che ,1,:e per tutti gli archi\; politici e letterari. Non ei risulta. per esempio, che alcuno pos.sa prender conoscenza dei c arteggi del Croce, di cui•è giustamente custode la famiglia. La rin.grazio per la pubbhcaz:ione >, E grati siamo anclle noi. Tutta,·la ,o['remmo ag– giungere che. s;ccome le notizie diramate dalla agenzia Fert. a conferma della non garantita inte– ,rità della presente edizio– ne degli scritti di Gramsci .ùt:-o non erano che una com·alida dei dubbi da noi ribaditi a <hstan:u di die– ci anni (Ter.tpo, 31 agosto 195i e 30 maggio >960). la lettera di Palmiro Toghat– ti. che quei nostri dubbi tramuta,·a in certezza. ci C giunta, passiamo dire.. con un decennio di ritar– do. ~fa por sem pre gra di– ta. Innanzi tutto pere.bi ! ha riconosciuto la necess ità, per altri già urgente. di e preparare una vera edi– zione critica>, tale da consentire fina1mente la doverosa e esatta ricostru– rione del processo d1 ma– turarione del pensiero gramsciano, attra,·erso le succ:essi•e reda.z.ioni ecce– tera >. E ceno non me.no interessanti delJe ,·ane redai-:ioni di e .ikune par– ti dei Quaderni> riusci– ranno le parti omesse. So– no stati gli stessi studiosi gramsciani - ripetiamo - a lamenu:e H prolungar!i de.I ntanio nella pubbli– cazione. per esempio. degli scritti del 1921-22 e d«!I 1923-26. L"esigenza è stata pro– clamala apertamente du– rante tl convegno di Studi g-ramsc.iani tenutpsi a Ro– ma dall'll al 13 gelltlaio 1958 e ora doeu.menlato nella raccolta. degli Atti. A pagina no,·ant.asei. nel corso della relazione di Alberto Caraceiolo. s.i Jei– ge che. a causa delle mol– te deficienze riscontrate e precisate nelredizione de– gli scritti gramsciani an– tedori alla carcerazione.. bf.sogna associarsi alla e diffusa richiesta di un~ edizione comple4, e cri– ticamente valida, ·e e sol– lecitare anzi la facoltà ai smgoli studiosi di accede– re alla consultarione dei ~uaderni. Xé differente e la ri– th1esta a,·anz.ata dallo stes– so Caracciolo e da Gianni Sca.Jia nella premessa alla raccolta dei saggi sulla figura e sul pensiero di Antoxio Gramsci: La città fl.ItUra. Anche qui. a. pa– gina no,e. si legge che non bisogna stancarsi di e rinnovare pubblicamente la richiesta ... e l'ammoni– mento perché questa re– dsfone, di cui s1 comin- eia a ,parlare, avvenga sen– za censura ne pregiudiù ... >. La e rettifica> più im– partante fatta dall"onore– vole Togliatti ci sembra perciò quella in cui ri– conoS(':e e dichiara che e alo:.:no omissioni > furono realmente effettuate ne 1 da:-e a!le stampe i Qua– derni. Meno evidente n– sulta im·ece il rapporto tra la opportuniti di renderli e pubblici il pib rapidamen– te possibile > e la neces– sità di operarvi e a.lcune omissioni• riguardanti e persone (letterati e scrit– tori) tuttora ,l\'enti >. Pa:– rebbe che di e persone ,,– ,·enh >. in quanto tali. Q"lonne fos.sero rimaste al– tre. ~fa 1"1ndice dei nomi Io esclude e dunque chi sa che a con sigliare le omi5.5ioni non sia.no state altre circostanze . p iù d1 partito che di anagrafe. In ogni modo La e ret– tifica > deu·onore'\-ole To– rHatti as.sicura che verra nmediato all'inconvenien– te delle e omissioni>. Ral– legTiam.oce.,e: e auguria– moci cl\e i vari stcdia..q dai quali ~ stata sollevata e: imposta la questione !orniscano aJ Partito Co– mun.i.sta e garanzie di se– T:elà e c&rrerleu.:a > suf– ficienti per .poter a,ere ;ce.esso alla oiena consul– tarione e at libero studio dellE: carte gramsciane. in maruera da non servirsene più eom.r di uno e stru– mento di polemica> e di politic-. culturale e di in– dustria culturale. ma da #lO\"arsel'le e come fatto \"i19le di con !-Ceru..t. •.

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