la Fiera Letteraria - XV - n. 30 - 24 luglio 1960

Domenica 24 luglio 1960 t~ FIERA LETTERARI~ l'att. 3 IN MEMORIA .ll.L LllBHO Dli CUI Sll P.8\RLa. * Carda rei li Un eroe disincantato tradotto da J. A. Goytisolo * Come annunciato sul numero 28. pubbllchloino due note J)Oesie di Vincenzo Cordorclli nella traduzione spo– pnolo di Josl Agiulin Go11ti.solo, poeta e italioniato, al quale ri devono ottime versioni do Pavese e Cordo– relli. Josè Augustin e i suoi frotdli Juon e Luls sono nomi di punto dell'arte spagnolo contemporaneo. cli FERDU'A,\DO VIIIDl,I A la muerte Morir si, mas no ser agredidos por la muerte. Morir crejendo que un viaJe corno este es lo mejor. Y en el ùltimo insilante, estar alegres corno cuando se cuentan los minutos del reloj de un andén, y cada uno es un siglo. Y puesto que la muerte es mujer fiel que reemplaza a la amante fugitiva, no queramos tenerla corno intrusa ni escaparnos con ella. Ya demasiadas veces nos vamos sin saludo. Al tiempo de partir, en el ùltimo instante, cuando hasta la memoria se escape de nosotros, déjanos, muerte, al menos despedirnos del mundo, concédenos demora. No llegue el duro paso precipitadamente. Al pensar en la muerte repentina la sangre se me hiela. Muerte, no me arrebates, anùnciate de lejos, y tal amiga llévame corno en la ùltima de mis cos.tumbres. Mananas de octubre Glusep~ Marini: • Entrata di Chlanclano • L'Ai\IARO REALISMO DI UN GIOV N"E NARRATORE INGLESE * Anthony Bloomfield * di GIACOiUO ANTOl.\T'\"I ~Il e angry youna: men • in Inghilterra e gli innovatori della scuola dcli'• aliltératu– re • in Francia, che per un bre,·e momento hanno fatto tanto chiasso sui ~-iornnli ma dei quali poi stnngi stringi resta ben pochino. più ardua e chi \'Uole per- fermarlo nella eors3 all'abis– correrla non può aspeuarsi so rimanendo nell'episodio di essere accolto come Nigel finale villima del colpo di Oennis con • Cards of lden~ rivoltella col quale Martin tity • o Kingsley Amis per non vedendo \'ia d'uscita • Lucky Jim •· avrebbe voluto metter fine Quindici anni fa all'incirca alla propria vita. John Hampsoo ,iniziatore del L'episodio dell'assassinio di neo-realismo britannico cd Jcan rimane limitato ai pri– agli iniri oramai lont3ni nel mi capitoli, poi il dramma di Accade di questi tempi che un giovane di trent'an– ni abbia iinito di scriverr la sua opera fondamenta le probabilmente unica e irripetibile. E dopo che !a? O vive sugli allori. o si ripete. E se non si r•– pete è un miracolo. Un miracolo di questo tipo cl si deve augurare per Vittorio Scrmontl do– po la lettura del suo romanzo Giorni travesti– ti da giorni apparso nel– la Biblioteca di letteratu– ra diretta da Giorgio Bassani per l'editore Fel– trinelll. E' un romanzo la cui lettura si rimanda di settimana m settima– na, forse per le sua mole, forse per iJ utolo trop– po letterario, vagamente proustiano con in più una carica di uonia un po' straziata. Poi basla ini– ziarne la lettura per es– sere presi: non che vi sia un in:.reccio vero e pro– prio. latti. vicende: pur essetido molto , narrato>. mn,to •romanzo>, non vi accade quasj nulla. anzi tutto vl è accaduto in una sorta di limbo, di pre-vita del suo protagonista e narratore in prima perso– na Cesare U•• il racconto della sua esistenza dalla nascita sino a un certo giorno, culminante nella sua maturazione, una sor– ta di voce recitante che racconta se stesso e gli altri con malinconica gra– zia. Una storia. o meglio una cronaca. che dapprima è felicità al tempo stesso, di distruzione e di affetto, di partecipazione alla vita eo anche di amaro snobismo, e infine con una pietà r&– rissima. dietro il muro ù– scio. quasi le\•igato della narrazione: iJ suo monao, un mondo borghe~ • Ita– liano,. si riflette su quel muro con straordinaria pre– cisione e fennezza C.11 con– tami, anche quanao risa– le dagli ambulacn ango– sciosi della memona. ma da una memoria straordi– nariamente nitida. Sennonti ha un modo tutto suo particolare di staccare gli eventi dalla esperienza del suo prota– gonista. C'è un'infanzia felice. dietro la quale si proietta un crescere di In– terrogativi e tli timori: l"Abissinia, Hitler, I pro– dromi della guerra; l'adole• scenza menu felice e la guerra. la c~duta del fa– scismo (la ramiglia di Ce– sare U. è fascista: Ser– monti lasc1a avvertire nel– la filigrana del romanzo il fastidio per la retorica fascista che provano quei fascisti borghesi. intellet– tuali, di buoni costumi che sono i suoi parenti. nazio– nalisti ma civili), la fuga, o quasi fuga. a Milano, poi il dopoguerra, difficile ma non troppo. il maturarsi di Cesare U., il crescere delle sue esperienze: il padre importante avvoca– to, mite. una madre sfuo– cata, i fratelli e le sorelle, gH amici. un cugino mezzo tedesco Giuseppe, una zia De dia en dia el sol • se va poniendo pàlido. Su luz cansa los nervios y el ànimo entristece: Quando qualche tempo fa la vivace e combaltil'a rivista e Tbc London Literary Ma– aazioe •• diretta con tanta appassionata intelligenza d3 'John Lehmann, aprl una di– scussione sul romanzo bri– tannico del dopoguerra e più specialmente queUo dei gio– vani ci stupl non \·edere ci– tato Anthony Bloomfield fr.l i quaranta e più nomi di pe– culiare interesse o di gran– de promessa che i quauro critici sollecitati ad esprime– re un ·opinione allora fecero. Egli ha per ora soltanto due romanzi al suo atth·o ma parecchi dei giovani scrittori citati non ne hanno di più. Alcuni anzi sono ad– dirittura al primo libro. An– thony Bloomfield, lo dicem– mo allora e lo ripetiamo og– gi, ci sembra fra i giovani narratori britannici uno dei più interessanti e degni di attenzione se non altro per– ché ,,a per conto suo, senza aagregarsl ad un gruppo per scauirc slr.ide battute come Anthony Bloomrield ha scelto In strada difficile. In un paese do,·e, forse perché la vita quotidiana è grigia uniforme nel ritmo e troppo ben regolata, nulla è valuta– to quanto la. fantasia, la str.1- \.lganza cd il senso del co– mico, dove la prima richie– sta che si fa anche ad un autore indiscutibilmente se– rio è di essere divenente, egli ha rinunciato in panen– za al soccorso dcli'• humor lt britannico, alla nota causti– ca o comica per scrivere romanzi drammatici intonati ad un grigio che va verso il nero. Non è certo il solo e neanche è detto non abbia illustri esempi in un pas– sato ancora recente. ma in Inghilterra la ,•ia rimane la tempo autore molto promet- •Russi3n Roulette• si gioca 1--------------------– tente, pubblicò sulla rivist3 fra questi tre personaggi: agonia de !lama que se apaga o sollozo que muere lentamente. Estas mananas, en octubre, cuando yo me paseo en medio del gentìo, voy corno sombra a punto de caer, sin ruido, casi, saboreando el sol de otono, el sol pequeno de la larga muerte. (trad. di Josè Agustin Goytiao!o) • Penguin New Writing • un M3nin, Alice e Oerck, gio,,ani saggio informato, acuto cd la cui esistenza è sciupata, interessante sui vari 3Spctti macchiata, finita prima di della malavita nel romanzo a,·er potuto fiorire. L'aspetto inglese contemporaneo. Q\·c desolante del romanzo sta John Hampson dovesse un proprio nell'ine\'ltabile e qua– giorno riprendere il suo saii- si naturale andare alla deri– gio conducendo la stessa in- va di giovani che alla vita si chiesta fra ~li scrittori del sono appena a\'Vicinati. Mar– dopoguerra fino ad oggi non tin, Dcrek, Alice cd anche la v'è dubbio che Anthony disgraziata Jean hanno bru– Bloomficld figurerebbe fra i ciato fin dall'inizio le loro non molti in questo settore possibilità lasciandosi con degni d'attenzione. Anzi do- morbosa compiacenza scivo– vrebbe essere uno dei più ca- lare verso l'abisso. Il loro ri a· Jobn Hampson, convinto destino si svolge in una <!:- assertore dei valori della pit- squallida atmosfera di pro- tura realista della vita di vincia oppressa da una gre– yrovincia perché Anthony ve monotonia. I colori ri– Bloomfield in ambo i roman- mangano dnll'inizio alla fine -----------------------------------------. zi si mostra attirato dai sini- di un grigio opaco che tende stri aspetti assunti dalla ma- verso il nero. POETI FR.!\NCESI DEL DOPOGUERRA * Bené Guy Cadou * di GIORGIO CAPRONI René Guy Cadou, com'è noto, è morto a trent'anni nel '51. ma tale breve esistenza gli è be.stata per lasciarci una delle più limpide testimonianze che la poesia del dopoguerra (e non soltanto del dopoguerra) abbia sapu– to donare al mondo. !avita nelle cittadine inglesi Benché disuguale ne 11 a della costa. stesura • Russian Roulette» è ;. una sua vocazione al do-. !ore. la fine del lungo ro– manzo, il Bildungsroman, il romanzo della sua for– mazione. E Cesare lo scri– ve daccapo. Direi che il romanzo \"1- vo sia proprio in questa circolarità delresistenza di Cesare. cioè in questa ne– cessità di vedere la storia come stori..1 di un'espe- rienza che attuandosi ri– torna all"ongme. Questo. naturalmente al di fuori di ogni tesi: penso anch·io che certe prospettive (ed anche la struttura) de.I romanzo di Sermonti va– dano ricercate. anche in Proust e assai più in Joyce, soprattutto come procedi– mento narrativo. ed anche nello Svevo della Coscien.- za di Zeno. Nomi d'obbli– go. del resto, per quasi tut– ta la narrativa italiana di questi ultimi anni che conti qualcosa. cioè che abbia ricevuto un vero e proprio nutrimento cul– turale e di espressione. Ed anche. come dice\.·o. quella traccia del Castorp manniano. In più aggiungasi che è in Sermonti, il coraggio e sarei per dire l'impronti– tudine di aver visto il pro– blema della condizione gio– vanile dal lato di quella educazione borghese-fasci– sta, che fu m sostanza (al di fuori e al di là della politica) una educazione sentimentale (sentimenla– le. non dei sentimenti, si badi) individualistica e moralistica per la maggior parte dei giovani. anche quando si è mascherata più tardi d1 marxismo o d·al– tro. E" chiaro che il Ce– sare U. di Sermonti - che d'altronde è chiaramente un alter ego di Sermonti stesso - ha superato quell'educazione borghese– fasc1sta. ma non h3 vinto e non pote\·a la spessa cor– tina di inibizioni. il mora– lismo che da essa conse– gue per la sua generazione. Mentre il Castorp man– niano (che ha avuto una educazione consimile e la Montagna incantata dal sanatorio gliene rivela la crudeltà e l'assurdo) cerca maestri, anche minimi e li trova, il Cesare U. di Ser– monti è l'esemplare di una generazione di italiani sen– za maestri, una generazio– ne molto civile e molto amara, e in sostanza tra– dita dal fascismo. cioè dai suoi cattivi maestri. E per questo è un libro più antifascista di tanti altri. In questa amarezza è il lato snobistico della sua narrazione, che affiora an– che nell'apparente disinte– grazione e dlscorslvita del linguaggio in realtà ade– rentissimo alla storia e al– la cronaca di questo gio- Nato nel '20, di febbraio ,a Sainte-Reine-de-Breta– gne, e Inne.morato della propria terra come delle vita stessa e della stessa poesia, mai volle aJiontenarsl da quella sua cara provincia e dal suoi cari affetti fami– liari, tenendosi sempre elle larga d,a Parigi, convinto che soltanto in mezzo alla campagne: e alle natura, dan.s le Règne véQetal, la poesia avrebbe potuto ritrovare, come in lui ritrova, il vigore e la gentilezze della trarli· z!one sulle nuove piste apertele da Apollinalre, da Re– verdy, da Jecob e, In primo luogo, da Rimb.iud, ch'egli addirittura deftnl son. Chr~t: La nuit nul ne prerui garde I Cest tout un pan de l'a– venir qui se lézarde I Et rien ne vivra plus en moi I Comme un moulin qui tourne à vide I L'éternité I De grands belles filles qui ne sont pas nées I Se donneront pour rien dans les bois / Des hommes que je ne con– naftral jamais I Batt·ront les cartes sous la Zampe une soir de gel I Quest-ce que ;aurai gagné d étre étemel? I Un miUion d'années ce n'est rien / Mais ne plus avoir ce trembJ.ement de la main I Qui se dispose d cueillir dea oeufa dan., la hQie / Pl~ d'envle plus d'orgueil toute Ntre sati.sfait I Et tou;our.s la méme heure imbécile d la montre I Plus de départs à ;eun pour d'obscures Ten– cc:;ntres / Je me dresse camme un ressort tout neuf dans mon lit / Je suis debout dan, la nuit noire et ;e m'agrip– pe / A des lampions à des fant6mes pa$ solides I Ou la lu– carne? Je veux fuir! Où t'écoutiJle? I Et ;e m'attache d cette étoile qui scintille I Comme un silex en point dan.s le /lane I lvrogne de la vie qui conjugue au pré– sent I Le. liseron du jour et le Jer de la griUe •. La vicenda di • Russian un primo romanzo sorpren– Roulette •, il libro col quale dente. I capitoli iniziali do– tre anni or sono ha debutta- ve si può magari notare una to. è situata io una cittadina. innueoza di Craham Greene balneare della costa sctten- sono rapidi, intensi, assai trionale sul Mare del Nord promellcnti. Poi Aothony dove sako un brc\·e periodo Bloomficld. forse non sen– all'inizio dell'estate la neb- tendosi ancora in grado di bia si dirada soltanto per affrontare in pieno l'arduo lasciare il posto alla pioggia. problema psicologico del de– e d'inverno alla neve mentre litto, rallenta il ritmo e di– il geUdo vento del Mare del menlicando quasi quanto gli Nord batte incessante anche imponeva un cosl violento ed nei giorni rischiarati da un audace punto di partenza si pallido sole. li tedio della vi- compiace in troppo insistite ta può essere in queste citttl analisi delle crisi di disgusto opprimente per i giovani, della \ 1 ita di Martin Robin– spingendoli a volte a cercare son e Dcrck Carr. L'aspetto nell'alcool o nel vizio un'cva~ peculiare che la malavita può sione. Tutta,•ia se frequcn- assumere nella provincia in– tare regolarmente un bar fa- glese trasformandosi in una rr ~~~:roe~~~~-inl\~l~n~~~ ~~! • La nuit lorsque le! femmes très pieu.ses dorment I Et qu'un cheval se met à rire doucemen.t I Dan.s _l'ésca· lier tounnenté de la lune I Comme un automobila.st.e en panne I Je voudrais I Tout seul I Attendant l'aube I Pénétrer dan.1 une éQlise de campagne. • Je ne sui, pas d méme de comprendre I Les per– sonnaaes de ces mur.s I Leur inquiétude e3t pourtant mienne I Et ça se !ent dans la pein.ture. e Jésus comptaft trente-troi.s ans I Quand tu revins d'Abyssinie I Trente-trois ans le Paradisi I Trente-sept la sépulture! • Dis/ Jean Arrhur es-tu mon Chri!t? I Tes quatre membres sur la croix I Fusées de ce feu d'artifice! • L'égUse est fraiche I Douce et bleue I Tabac en feuiiles I Quand il pleut. • O paési.e! I Rimbaud! Rimbaud!•. • Alternando la vita di campagna con l'attività let– teraria, figlio d'un maestro elementare e anche lul mae– stro elementare, Ci he lasciato varie raccolte in prosa e in versi (Grand élan, La. vie rivée, Pleine poitrine, Hélè-ne ou le Régne végétal, Usage interne ecc.), ma oltre i meriti letterari che in lui furono grandi e per nulla provinciali, ebb~ anche quello_ uma~ o d'una vita ostremamente schietta e senza infingime.nh o accomoda– menti, condotta in une voluta se mplicità, ~a quale, del resto, era la sua insegna: « un lusso - diceva - che tutti dovrebbero prendersi, anche se costa molte lacri– me e molti sacrifici •. Appena ventenne fondò, insieme con Jean BouhJe.r, la cosiddetta tcole de Rochefort (a Rochefort-sur-L?ire nei pressi d'Angers), che similmente al gruppo. yu1e– neuve-lés-Acignon animato da Pierre Seghers, p1u che un vero e proprio cenacolo letterario volle esserE: un ooldo luogo d'Incontro per tutti i poeti della zona rtbel· h all'oppressione. E agli emici di Rochefort (Roussel~t, Backer, ManolJ ~ molti e.Itri) Cadou ha dedica!o pu.) d'un bel verso, Jn lui l'amicizia essendo un sentimento non meno forte dell'amore pe; genitori e per la propria famiglia, nonché per la m?C1esta. mai.son d'école dov·era nato e che me.I riusci a dimenticare. Fra le capriole puramente verbali, e per ~oi italia– ni abbastanza vecchiotte, del cosiddetto léttnsme,. e.m· mirevole è U modo come invece Cadou sia riuscito a ritrovare e ad esprimere le più elementari e profonde, e immutabili, verità del cuore umano e delle ne.tura. Ma se tale epica casalinga è per Cadou, come per Henri Thomas e altri poeti francesi del dopoguerra, la àncora di salvezza e il fondo sicuro d'un'intetta umeni– tà, non per questo egli sente meno l'i.nqu!etudi~e pro· fonda del tempo In cui è sortito a vivere, acuita dal costante presentimento della morte: • La nuit! La nuit surtout je ne réve pas je voi.s I J'entends je marche au bord du trou I J'entend gro-n– der / Ce sont les pierre& qui se détachent des année, I E non si potrebbe dir meglio di come, a proposito di Cadou, ha detto Miche! Manoll nel suo ampio saggio in– troduttivo el volume dedicato al poeta da Pierre Seghers n~1 Poétes d'aujourd'hui: collana che conferma la civil– tà delle Francia, e fa arrossire noi italiani, giacché nes– sun editore ha tentato - la prove di Guanda non cl sembra riuscita - una eguale impresa), là dov'egli scri– ve che • Témoigner pa.r le sensible, san.s perdre de v-ue ce qui, prlmitiveme-nt, imprima au coeur son mouve– ment ascensionnel, tel Jut, dès l'abord, le soucl du poète losqu'il prit conscience de lui-mém.c •· Del resto, non è questo il suo credo, o testamento, poetico? - O pére! ;"ai voulu que ce ncm de Cadou Demeure un brui.sse-ment d'eau claiTe s-uT les calUow:! Plut6t que le pla.i.n-chant la fugue musicale Si tout doit s'expliquer par l'accalmie finale Lorsque le monde aura les oreille! couchées/ GIORGIO CAPRONJ UN INEDITO O.I: CflDOU * Tristezza Imbarcdtt sul treno notturno che non si ferma mai Sen.za avaria possibile di macchine senza speranza D'udire in lontananza sbattere una stazioncina Le verdi imposte e la pioggia. griQia d'un campanello Ma la grande tuga stordita in un'eternilà cosl esile Anna mia madre nella cuccetta del vagone E mio padre di sopra a protepperla col s-uo affetto Vi vedo l'uno e l'a.ltra nello stesso letto dove sono na.to Son coricato fra voi E voi non avete più posto per rigirarvi Vi J>Tendo nelle mi.e le mani che stanno spengernLosi Perché siano calde e farinose come ca.stagne A lungo maturate nella brace invernale Ahi Credetemi! non conosco nulla di più atroce Del la.sciarvi partire soli per questo viapgio df no=:e Dell'a.spettare per mesi e per anni Diet'T'o lo Jtretto Ji,-nestrin-0 ingraticciato n passaggio dell'angelo che trafelato ml chiama All'edicola spersa fra le ginestre del cielo Dove U treno che vi porta s'è finalmente fermato. (Trad. di G. Caprool) bi~ 0 '~ J~t:uaii~~s~~Ò ~~ ~r::~ ~nfo~~~o ~~e 1 è sere ammesso, l'amoreggiare reso con insolita cd efficace al di fuori delle rigide regole cviden1.a. Luigi Bartollnl: • Ragana • del fidanzamento e del ma- . Questo tema del vizio, dcl- trimonio de,•e rimanere rigo- l'irregolarità, del disordine soltanto una cronaca !ami– rosamente nascosto, del tutto di vita, d'infrazione alle leg- liare minuta, ironica e a!– scgrcto. •gi come atto di protesta con~ fettuosa nel temPo stesso. ri~·l~~~i!~~l~. 50 ;c,[~=i':.;1~ tro i\ cohfonnisjo sociale e la cronaca di un onesto d'età, si è lasciato attirare ~ 0 ~11c cciftà 3 dj l~J~j!ti~= beniamino della vita ita– da una bella e conturbante glcse come una soffocante liana e nello stesso tempo dl ventenne Jean Mac Carless, nauseante coltre d'Òvana umi- un arhst a$ a. younp man. una irregolare, una mante~ da ritorna nel secondo ro- Anche se l'Hans Castorp nuta giunta nella cittadina manzo di Anlhony Bloom- della Monta.pna Incantata ;~!~tesu d~d~~~ Jr a~: fi~:a.;Jbp~~i~: 0 ro~JJi!r di Thomas Mann è un ri!e~ perdere per qualche tempo le Anzi benché ta vicenda ed i rimento di rigore, non • tracce per evitare complica- personaggi sjano meno dram- soltanto per l'estrazione zioni. I suoi rapporti colla matici e singolari esso vi è sociale di questo suo pro– ragazza troppo appariscente chiaramcn1c formulato. Rol- tagonista, ma anche per la in una cittadina di provincia ly Gunther, il protagonista, curiosità verso la vita che per passare inossen•a1a sono un giovane funzionario su- lo caratterizza, quanto vi ;~:! 1~ 0 ~~! :;"!:s:~~n~ rf~:~ ~Ì~fs~~ d~t 3 ~~a~oci1:1adi~~ traspare della vita dello co di Jean in un bar la sera della costa meridionale che stesso scrittore, di una tardi alla vigilia del a:iorno in potrebbe essere Eastbourne sua accumulazione di espe– cui il suo cada\·ere verrà tro- od Hastings, dichiara esplici- rienze verso la letteratura vato nudo sul tappeto dclln tamente di essere attratto e per la letteratura conva– !~~ sa=o~~ ~~fo.~~t~rtr~ dalla « low Hfc • per !n~offe- lida il riferimento joycia– Robinson si tro,•a inevilabil- ::ft~~ ~/lcvi~go~be~t~~:n~ I no. Si. aggiung~ la lenta mente coinvolto nell'indagine imposto, delle convenzioni costrui-1one ~ell oper~, ac– per chiarire il fosco delitto. cui bene o male si vede co- canto alla vita. quasi con Per lui non si tratta soltanto stretto a sottosta.re. un suo senso diaristico più di e,itarc gravissime conse- Le del i nquenti s ono delle che memorialistico (una guenze e magari il capestro ragazzine ~uindiccnni. del li- prima parte del libro co- ~~:!a~dao a~~htdrz!aan!~ ~ oramai fin troppo men- me è oggi apparve sotto nere occulti i rapporti amo- ~~~ti~anrc~~llecn;n~~by-~ il titolo La bambina Eur~- rosi amli colla vittima per xers », comune oramai in pra !l'ella collana narrali- sfuggire al disonore. molti paesi e triste fenome- va d1 'Paragone> diretta La prima inchiesta della no dei nostri tempi che in da Anna Banti); ma tutto polizia è discreta, ma il mi- Francia ispirò il film di Mar- il romanzo reca la traccia stero rimanendo intero attor-- ce! Carné • Lcs Tricbeurs •, di una lenta e chiara no al deliuo, l'angoscia cresce fn°v~ero~f~fgif:~:razp~np~: ~j composi~ione quasi che. il ~rf:::id:I~ tf~~i !~co~i~ullr cinematografo si intese pre- Sermonh abbia esperito ad un increscioso inutile con- sen1arc l:i stessa generazione prove e controprove a se– flitto coi parenti ignari, ad di dcvi:11i e delusi. Per la conda che certi dettati del– una mezza rottura con Alice, morbosa attrazione che code- l'esperienza sviluppandosi la fidanzata. L'esistenza mo- SIC ragazzine. viziose, Belle C: in esperienze successive notona nella cittadina di Pcnnr, esercitano su alcuni suggerivano diversi modi provincia gli sembra insop- ::ri~ 11 dFscdranuruproyocaconno d?D,sa~ (anche di lingu_ag_ gio) e di– portabile. Forse, giovanissi- mo com'è, Martin riuscirebbe ~f~~,~l~FrÌ!J~rcr:~~~~ ve~:,:sp~es~\~~~a dianti, fe~~~~e 1~ ~~e ri~~v~~: Anthony Bioomficld ha volu- pur essendo molto narra– do coll'aiuto di Alice un to costruire ~u qu~to t~ to e molto , romanzo"• il equilibrio se accanto a lui ma un con:iplic,ato l!]lrccc10 libro ha assai PoCo di ro– roso da una più intensa e ma. com.e. ~à si. è \'ISlO ~I manzesco: i fatti sono profonda inquietudine non si ,~~\~~te ~ 12 ~~~ ~a • 3 ~~41 min~ti: . infi!litesimali, e ~rali:i~ va~:::.~n~~u:~~ii%~ coraggio o la forza di af- tuth rlVJSSUh dal di den– che avendo un vago sospetto frontarlo in pieno e diretta- tro, dalla sfera delle im– dei rapporti intercorsi fra mento. « The Oelinqucnts • magini delle sensazioni Martin e Jean è morbosa• ne soffre come rom~o \'~ dei ricordi di Cesare U., mente attirato dal clima lor- ~~i 1 1° di t~:S?~: ch~al'a~,~~ quasi che egli voglia spie– ~~o o~:k 1 Dl~·~~ P:~~ti cerca invano di sostituire con gare a se stesso li senso di i modi di otteoerc. delle con- l'intromissione di elementi quelli che sono glj accadi– fessioni, poi vedendo in Mar- estranei al dramma. menti e i sentimenti, il tin un riflesso di se stesso Rolly Gunther si crede e si senso della vita. Egli rac- più giovane non ancora irri- GIACO~ ANTONINI conta e basta, ma con che med.iabilmeotc tarato cerca (Continua a pailua 4) carica di amarezza e di che parte e arriva, snob e biuosa, un grande nonno. o bisnonno. patriarca, ric– chissimo. Poi le ragazze, con un rapporto sempre instabi– le ma sempre fondamenta– le, importantissimo con i sentimenti di Cesare U., l\1. T. appassionata, sen– s:bile, sfuggente. Valen– tina, intelligente, dal corpo bellissimo, che sem– pre gli sfugge e che sem– pre gli ritorna, il disperan– te grande amore di Cesa– re. E poi, per la prima volta in un romanzo del giovane realismo italiano (da non confondere co– munque col neo verismo o col neo naturalismo dei più) una Roma vista da due differenti punti d'os– servazione: una infanzia prebellica con una Roma civile, pulita e borghese, e una Roma postbellica registrata senza accelera– zioni, ma ugualmente col– ta in alcune sue contrad– dizioni profonde. 11a soprattutto Cesare U., l'onesto beniamino del– la vita dall'infanzia felice e dall'adolescenza turbata che sempre più si rende conto del problema del suo esistere, e del mondo che esiste e che è diverso da quello al quale è stato educato, tra genitori, non– ni, amici, ragazze, che gli testimoniano appunto at– traverso una rete sempre più stretta e densa di af– fetti e di ricambi senti– mentaU, la sua esistenza, verso la quale egli avanza sempre più consapevole, sempre meno beniamino della vita a mano a ma. no che si rivela in lui une \·ocazione di intelJettua– Je; e a mano a mano che il suo amore per Valentina sempre più vicina, sempre più inafferrabile, diventa un'esperienza crudele, egli scopre nella sua maturità, nulla di comune in questo linguaggio con lo snobismo un po' straziato di un Ar– basino; dietro alle spalle di Arbasino, che viene dagli stessi strati della vita so– ciale, è sempre una piccola tragedia individuale. ·e1 roman zo di Sermonti è la piena consapevolez.za di un suo legame col mondo, cioé della necessità di concre– tarsi in un suo mondo mo– rale. In quesLo senso il ro– mano e borghese Sennonti rovescia del tutto la posi– zione aridamente negativa dal romano e borghese Moravia. Ma questo è un discorso più lungo che ec– cede dai limiti di una re– censione (e forse anche dai limiti del romanzo di Ser– monti ), e che investe tutto il problema del realismo narrativo italiano. FERDINANDO VIROIA EDITRICE bene attruza ta, trcn1cnnale e,perlenza, e.sa~ mina manoscritti, po e sie, no,•ellc, romanzi, saggi va– ri, pubblicando e lanciando le opere meritevoli. a con– dir.Ioni di particolare fa– vore. Scrivere: L'APPRODO DEL SUD, Lungo Teatro Nuovo, 29, Napoli. Ult.1,U t'/\HHKI Ulrtllnr" re"ponublle Stab. Tipogra!leo U.E.S..LS.A. Roma • Via IV Novembre 14'1

RkJQdWJsaXNoZXIy