la Fiera Letteraria - XV - n. 20 - 15 maggio 1960

Domenica 15 maggio Ì960 tX FIERX LETTERARIA Pn. 3 IL POLSO DEL TE::\.IPO * Un naviglio per due IIKVITO AL CHIARHIEKTO DELLA POE JA CO~TE:'IIPOR * interventi: due ~,1ovani • * di ELIO F. ,-ICCROCCA iniziamo la pubblicazione di alc:un.i e intcn·cnti • pcr\'e• outid in scw.ito all'invtzo al chiarimento (P. 1-, li marzo e 8 maggio scorso) attravcr· so il quale s.i \'\lOle inda23J"C sulle .. ra.2Ì<>ni • del disario che ~ie sopra1tu1to i zjo– nni poeti. pubbUcazionc. Una ind..uine serena, perciò, e e impcrso• nale•. R.aff.ic1c Cro,i e B3.Silio RcaJe: a unire i due nomi non è sohanto )"amicizia che c·c tr.\ loro, Dl3 il comune attaccamento alla citù do,c ri~iedono, Milano. che affio... ~en~! I~ ~~~i.:J:i~~ ttglonc do\"'è trascorsa la lo~ inffflZja .e dol"c i primi anm da 1;10,UlCZZa si sono coo~_ati ad insqui~ af– fetu e unma~i - prcva.lcn– t~te agresti, Queste, nel pnm.o e marine ocl secondo ~ di un loro intimo paesag– <10. Altro elemento ad en- :~~~nc00:!Ì~lo~ ~~fn~~ !Ì'a 3 1:;~=~v~ ~~u~~ le e comune stagione mila– nese. M a ,·ediamo di indhi– dua.re le singole origini, il cosid dcuo • luogo di prO\--e– nicnza • in scn.so poetico. che è quello che più ci riauarda. Tuttl e due sono del "34,nel pieno di una sencrazione che possiamo tranquillamcn– lC catalogare come e quint:t • o addirinura e sesta •, alle prese con problemi di assc– stamc.110 se non di ,-ero e proprio rinno,-amento come a1tn pretenderebbero, tanto r;ù st~~~~~~ ~a °i~ nca cu1 $I atten'°oo I oostn due ~0\-anÌ poeti: una natu· ra!c:zz:a di modi introspeuh; ed espressi,; quale risulta dal loro ,-crso. dalla loro sint.a~<i. dalla loro C\;dcote pulizia formale. Due esempi ci3.5cuno. rica– \"3ti d.J. I.A casa ddfinfan;;.ia ( hwan tditorc. 1956) e L'inw:mo (i quaderni di "'Galleria • a cur::i di J...eo. nardo Scia.scia, 1939) del ero,;: Al tramonto del giorno, gli occhi accesi. - mi conqui– sravo ancora un po' di sole. - dal luni:O c ampa do,·e. ,-erso sera. - rima.nc, ·o a s;uardarc iJ torTCnte. Acqua e luce. Xudo in mezzo aJl'crba - e il respi– ro lento nel cuore. - dimen– tiea.,'O l'ansia del m:ittino, - asc:ollando passare il trc:no •; "'Il pensiero di te dentro il mio cuore - si muove e batte: a tratti mi affatica. Oh• insperata speranza di un amico. - Xon ,-olC\-O parti• re. '.'\el ,--edere - i tuoi occ.h.i turbati e ancora ,;,; - di\"i· devo con &li altri la mia pe– na - e la lenta dolcezza di non pi:mgcrc •; i;li altri due esempi di na.tu· ralezza del linguaggio poeti– co sono tratti da Forse il mare (Schw::irz editore. 1956) e U quotidiane abitudini (Rebdl:110. 1 939) del Rea.le: "' I mattini spccc:bi3.rn sul– lo streuo - e il gioco della luna, appena sera, - sen7.3 s1anc:3rmi ms.i bo rimirato. - La scfa del traghetto ogni mcz:z'ora - ~ un dh-ersh-o per chi guan:13 il mare. Di ~fessina ricordo le ban– chine - col carico d'aranci e di limoni, - la folla d'emi– granti scura in ,·o1to - (Je nostre merci d'esportazione). Se a-:&iungo il sole - il ~ sto più non conta•; .. Un'ape regina ha eletto dimora - su un platano di corso Indipendenza. - Di là muo,""C col seguito rqale - impetuosi assalti ai da,·an– zali. .\13 a\"\-Crte un'ordinanza del Comune - che oggi, die– ci aprile, alle diciotto, - il ,;gile più esperto d'aln~ a.ri - sfratterà la l'Citina con lo sciame•- Esempi che si pote,-ano ri– portare da oeni pa~na dei ~°:l!f'rralf~rcJtipa~~ su'l!~ mi, ad alto Jh·ello. da rite– nersi innrperabili: non lo pretendono, credo. neppure i due amici. e se lo prcten– dcs.scro non sarei proprio io ad a,-a.lJ~ una loro troppo fiduciosa affermazione. Desi– dero soltanto sottolineare un prbo cd una misura che nella mau:ior pane della poc:.ia piu rctt:nte risultano addirittura c,.;tati, preferen• dosi ad essi la sciatta e piat– ta mistificazione d'una sca– dente • realtà • neppure a– datta per 13 prosa d'un gior– nale quo1idiano. X-on si chiede di fare a me• ~fra~llaq~ec~na~e • ~~~ af; ~~!. ~;5~rii d~~~t~ re, può e de,·c (secondo me) affrontare mna intera la real– tà dei sentimenti e dei rap– porti dell 'indi,;duo con .5C stesso e dell'ind.h-iduo con ~li altri: da quanti anni lo andiamo ripetendo? .\ta quanto più gli elementi cor– rispondono alla quotidianeità e irrilC\.tnz:a (in apparenza) dei fatti comuni o addirittu– ra popolari, t.llllO più occor– ~ che il poeta mantenp al– to il tono dcJ suo lin~aggio e rispetti le tt1folc del Yer.so. del ri11no. il che non signi– fica computar sillabe. Raffaele Cro,; e Basilio Reale riescono a ricreare sul· la pagina l'atmosfera d'un ~~i~b::3f:~. ~~ante:;: den;,;:i all'idillio (.. carenza elegiaCl • e "'idillio familia– re• h:1 riscontrato Giansiro ~~iia ~~fa Pi~~~u~~h;ro; I L'im·emo, cd io accomune· rei neJl:1 diagnosi anche il Reale): m:1 che forse non sooo anche questi gli aspetti - cd anch'essi popolari - di Milano? Prendiamo due immagini del '.'\a,;12-!io. una da For~ il mae e l'aJ1ra da L'im·~mo: .. TI Xa'Os.?lio Cuin all'om– bra dei salici - e il silenzfo era d'oro sopra i campi. Come in aJtra s:agione - stenl3ID.mo a ric.onosccrci. ~la poi che l'ansia ci rese - e gli occhi s'addolcirono - nel tuo sorriso - la mia vita tro,·ò nuo,e radici•. ~':re~t~o !~~C:eta~~ te. Kel buio - i 1 "":'lmquasi n1oti cd il (mfdt. - ci fer· ma il fiato d.J.\--anti alla mano. F~ ratica a discorrere, a parlare - con gente che non sa amare il sole. - Ma il Na,;glio? ll Nu;~lio ~ un buio - marciapiede di acqua. senza a.manti•· E potremmo - rianda.odo a certi pacsagi della l'C'glO– nc originaria, o dove più s'è' legata la nostal&ia dell'in– fanzia - rint.rx.ciarc quella garbata e misurata natura– lezza (non soltanto formale) cbc sia in CroTI che in Reale appare C'\;dcntc lungo tullo 1 · an::o ( ancor breve) della loro poesia, anche se dalle nuo,-e pro,""C sarà lecito attendersi una più rimarche,·ole as~ ~ ~t ;~i~:~~= bicnti umani che ,;,--ano nell3 ~~~il~~c:1S~ 31«:u~ po rarefatta atmosfer.1 auto– biogr.:ifica. A questa prima, o mei:lio seconda, stagione poetica, do,tl set;uirne un'altra che lasci maggiore impronta sul· la loro piu a,-anzata gio,;– nezza ( rulla loro mailitiorc "'responsabilità•) sulla paill13; ...,.. e quindi Tra ali ulhmi ani,i si sc- 1matano: Lo specchi.o e la rrouo/Q di Edoardo Caccia– tore, Uuere o Vilr.a di Francesco Tentori. Il \."allo di Firen:..e. di Sergio Sahi, editi da \'allccchi; .\'otbe del fitelù:I di AJ..uo \'alenti– ni (Llons lnternational-Club di Ferm o), SnU J·Bov di Franco imongi.ni, Una ·1e11e– ra e dtr e poes ie. di Pietro Buttitta, Un grido tra le. rn,n:i di Gennaro Mona, edi– ti da Rebclfato: / cami del Sarocmo di Franco Miele (Edizioni Corso. Roma); Chaplffl.t!.S4ue e altro di Gian C.arto Pozzi (Edizioni della Ro1ooda. Bergamo); Ho a– more di Pietro Cimatti. l'o· more. e il tempo di Adriano Guerrini, editi da Amicucci; 11 liuto ~ltegrino di Gian Piero Bona (Schehdller); Ronta.ncero della Resisten;.o spagnola di Dario Puccini e Il pr ofumo dei ti.gli di Gian Carlo C.on: i. editi da Feltri– nclli. ELIO F. ACCROCC.A Anielo Brancus-1: Battesimo L.a :\liJ:CCHI~..cJ. DELL-:J.. * VEHITX Il quarto potere * di ELIO TAL...1.RIOO O • qua:1:o potere• E-sercita un fascino st:-ao:-ùi– nario su g:-ande par'..e dell'umanità: per molta gente il &iornalista è un t3le che. roteando la penna come una durLcdana. ri~ce a farsi aprire tutte le por:.e. da quelle dei cinem:i a quelle dei teatri.. ed e:::tt::a da padrone nelle fastose case dei ricchi. nelle Iati· scenti ba.-acche dei po,·eri. Dei segreti della scien– za. nei misteri dell'ane. ne!la complessa alchimia della politica. A.nco:-a oggi. anno di g:a.tia 1960. molti ritengono che il V()malis:ta, al pari di \'::o– letta. non faccia che 50:-volar di g:oia in gioia - e Fellini. cen la e dole-? vita•· ha rt.ncaraio la do– se -. dando del tu ag:i attori di gndo. accettaodo im:iti a punzo da ~::.to:i e ministri. be,·endo il ca!fè con il P:-e..tjdente della Repubblica. sOtL--aeo– dosi a sten:o alle cont~cue proUe:-te di celebri e bellissime (ll,·e dello schermo e cosi ,;a: tanto che una signo:-a. tempo fa. cl esp:-es:se la sua \-;Ya in– dignarione quando seppe - e le sembrava una co– sa immorale - che i critici teatrali \""eD.gono rego– larmente retribuiti per la loro opera. e Ma come• si mise a strillare e vanno a teatro gratis e li pa– gaoo pure?!•· Era scandalizzata. non riusciva a ca– pacitarsi che il mestiere di critico teat':-ale fosse un mestiere difficile, spesso faticoso. quasj sempre in– grato: l'ine.U:abile signora appartene\"'a probabilmen– te a quella raz:z..i di pe..~nc che mv'idiano i dolcieri e gli spagnoli perehé. se vogliono, i primi pos.50no rimpinza.-si di Jecc.>mie dalla mattina alla sera e i secondi banno a disposizione pan di Spagna. conclusione io tempo premahro. Questo è l'aspetto positi,•o della legge e l'lnghilte.....-:-apotrebbe in que– sto campo essere d'esempio a molti popoli. come l'isola felioe fra i cui abitanti ancora vige il senso dell'ono:-e e del ri:.-petto r eciproco: se non ci fosse il ro,·escio della med:i.glia. Il giornalista è se mp.."'I! al se.:-vizio èel pubb~ico: si· occupi di politica o di cronaca nera. di cinema o di sporL dJ economia o dt teatro. di musica sinfo– nica o di libri. di arti f!guraC.,·e o di problemJ agri– coli. \.'faggi. pie: tuti.o il mondo come im'iato spe– cia!e o 5tia !eduto a t.2\·olmo aspettando le ultime notizie fo:oite dalla te~es-cnn~nte. si t'atti di fes:e o dì lutti. d. gue:-ra o d, pace.. di bene o di ma!e .. quest'uomo ba un impegno coo i suoi le..to:i: infor– mat'!i, nella manie.""3 più rapida ed esauriente pos-– siblle. di quanto avi.·iene nel globo terracqueo. E' un uomo come gli o.ltri. sia ben cbia..""O:eppure. al cont:-ario degli altri.. non PuÒ pe.."IIlet'.e.-si il lusso di sbagli.are: centinaia di mi!;:daia di occl:lj sono puntati su di lui. centinaia di migliaia di menti hanno il di:'itto di confutarlo, di discuterlo. chiun– que può tirarlo per la m&n.ica e dirgli: e B3da. quel– lo che tu ci dicì, non rispoode a verità •- Chi scrh-"'e per i giornali vi\-e perennemente in vetrina, espasto a wtti i cont:-olli se sbaglia nel giudica:-e. sarà giu– dicato a sua vol!a. 6e pe.rde - nel- gioco spietato del suo tenibile mest.P-re - de\'e pagare. e paga. di persona. Quarto potere, d'acco:do; ma, pe:- vincere molto. :io genere bisogna punta.-e fo:-te: e la fortu– na. come si sa. è bendata. ELIO TALARlCO ~on un'inchiesta sulla ooe– sia contemporanea, dunque, che implicherebbe accmc in– SCI\S3te ad istituzioni e ocr– sooc, ma sempliccmco .te una indaainc sui moti, ; d i certi mutamenti del gusto critico e poetico an"'Crtlòili in dichia– razioni pf0ir .UW D3tiche, Sl3 indhiduali e.be di uuoDO. ~rate in quest i ultimi anni su n,iste .spccializz:ne e che hanno riscontro nei testi oro– pri:uncnte poetici di rco:n~ Ne dcrfrerà, d aui1Jriamo, un panorama degli umon e delle positiOm critrche cui SODOOCr\'Cnuti i ~o,--ani ooc– ri: un e panorama a pib \"Oci• che prcsuppane, pur oc.I ri· spetto del le sin&0lc persona– li là. qudlo che abbbmo più ,--alte chiamato "'ù Polso dd tempc, •• O\>-rro -r il carau~ r~ di questi nostri anni. Tale ..panorama a pih ,-oci • ootrà a sua volta. suacnre l'idea cli una antolOfP,3 13 cui • inuo– duziooc. dovrebbe = of– ferta proprio dai \-UÌ intcr– \CDti critici da Oui in corso di pubblicazione sulle oa.stioc della Fiera. E. F. A. * Ferruccio Foelkel So,w convinto che oggi è al1re.llaltlo dilficile. e comples– so nconosure "'vuaH poesia quanto "vuo.. ,nusica o "\'e– ra,. pìlluro inforn:ale.. Esdu– de.r~ lo r.arrali\·a. ma anche n. Alain Robb,e-Grille.t ins,e– rru. Cl stùuno ùnpa11lonmulo allo riurca di uno sol.u:;jone. tecnico formale. che lasciL1. msoluto il problana.. Accroc-– ca parla di "'confini di,,.'U'Si,. da quelli ddfimmediato do– porueTTa. Forse perc.J1' allo– ro \-alutovano lo ptXSia allra-– \'erso strumenti impufelli. ma pur sempre strwr..ou.i, mentre. ois:i la crisi è asseri più V4Stc1 ~ i.nve.sre il proble– ma ddla soprOVVÌ\.'elWJ della poesia all'ero atomica. I sen– lilmnti umani sono et erni, diCono. & c: onccwdi.mr. .o, la poesia, oggi, v a r icercata ne– tli spe.ttc:coli cinonalografici (Hiroshima mon omour), o teatro (DUrrenma.tl: Il ritor– no dello vt:eehia. Signora). Soggett1w ur.n11e ~ oueuf- 1,•omotre ( bmi.to questo ac– cenno d i disc orso all'Italia). il "ger.. e.re, . dello ;,oesia è sempre mow a11uole percht se mpre moio r~; la ''\• e.ra. , poesia, come. la de:fi– r.i v o 5 4ba, l mono probG.bù– me:nle con l:n, o muore con .\fon1ah. Scrivere 1-~r:si r..on è ur.o staio di necessità. si può bcTissimo (più logico, p1u ,·ù-o> scr ii.·ue rtarTatt\u.. Al proble.ma soggUl n-'O v a a,ziunto il pr obluno ogge.tt: – \'O: m ltalUJ. si le.gge p ochis– simo poe.sia, sempre. meno comunque... EsistenDUtO, ne. sono urto, i club dei dan– m,ni~i. ,r.a i soci oppanen– iono al mondo dei sopravi.s– s11ti. Si può (e si del·e.} Ug– ge.re. Omero. Virgilio, Dante., mo q ue.sta lt!lturo appartiene. o u11 tempo storico, classico ci~. E' liet.-itante., ai fini del nostr o con.sor-,ir, wr.ano. le.e=. te.re. Bre.cht o Eliot. Ci man– terre mo \.-icini al '"r..ostro,. tempo e. alla "r.ostro,. condi– zione intelle.ttuah e morah; i problemi \.'t!ri e attuali ci sfu,iiranr..o mow e un Bra:ht per e.sonpio ci awte.ra a me.· glw indr-..'iduarh uu ende.rn approfor.d1rl1. Ci oui sul muca.to italia• no un tenlott\.'O di nmtQ\'Q– m01to, quello dei tte0Spe.ri– mat1alist1. 1 quali posuaono la nobt.h amb,uone. d r ttun– gae o un.a roltura, te.. matr.ca– mDtl~ e fi lologican:e.nte. . \fa spesso e.ssi so no dei r .llTra– tori mancati (per esempu, lo :!~aun~ ~~io $!e~ rt:ni• .\fcnabò n. 2. Sulla de– fai!lancc ,tei lirici. ,r.u aw,e– duli ( Rm.·ersi) nurebbe Qt– che lo paia di scfl~rsi, come potrebbe op-panre. 111- tere..s.sante aprire un discorso sul sauo acre. e spie1a10 del "soldalo d'industri.a .. dì Cr~ ntt1Sdti (sul rapporto cioi: fra la socie.cà capitali.sta e il poe.10) o s ui "con1adini.. dJ Alcide Paolini. Mo da qua– lunqtd lato io mi stmtturi il problema la c:onc.lusione i: la poe.sio come. ft!llt!.Te. a sé stante appare scomato; il pubblico itali ano p ur no'1 sprcr.'inciali:;:;, ando.si (lo tdt!– ...-isior.e è una de lle. formule più im'Olutn.-·e della cond~ ne. pi.ccolo-borth, e.se che. do-– mutll r Italia J. rou u1.:.ia o m- 1 uessorst di poesia_ lo nti auguro che ci sia qualc:wt.o eh~ cerchi di conduTTe un· in– do~ sul tipa Do.z.a. nelle va– ri.e regioni. d'ltalUZ. I risulrati. potrebbero oflrirci gù srru– menti per un discorso da me appena acce.nnato: condi.:ione psicologico. morale. e.conomica di chi le.ige poesia, rapporto fra il le..ctore e la mate.ria let– ta. lo credo eh.e . molti pocli si accorgerebbe.ro di fare dei versi pri vati, c apirebbero che i le.ttori e.s.si li tro,.'dnO fra gli alrri poeti e fra (alami) cri– tici. Si dir<J. che la gloria può scltar fuori "'dopo•• in \ 0 ec– clriaio, o gid moni da anni. Dirò con Heine. eh~ al cielo ci pensano gli onteli, io con– fido in .. questo,. sporco mon– do. FERRUCCIO FOEIXEL Il fascino è pad:e della pau...-a: la carta stampa– ta affascina e atter:-isce al tempo stesso: sa..-à dun– que per questo moti\"'O che abb1amo visto infinite volte uomini-nntkl'uo-pezzo. nel loro campo d'azione noti e stimati come persone serie, commettere bas– sezze d'o6'(1.igenere pur di ottenere che il proprio no– .:ne venisse sbandierato sui giornali: si sdilinqui..cco– no. dh·entano melliflui. sarebbe.."'O - in quel mo– mento - capaci di qt:alunque compromesso: per gente di quella risma il quarto potere oon è da\.-e– ro un'espressione vana. se le gazzette ancora non esistessero. bisognerebbe \"e.Otarie per loro. Ebbe– ne. vogliamo dirlo ;;:be i! giornalismo è un mestiere difficile. pericoloso. irto di grandi responsabllita? E' il lato umano della faccenda quello che c'inte:-es· sa: poi \-erranno gli aspetti giuridici. il timore di querele. gli evenhuli àibattiti in tribunale. magari i duelli o i gju.l d'onore: ci sono certi paesi. in Eu· :-0pa. per esempio l"lngh.ilterra. dove fare il giornali– sta significa ,·i\·ere sotto ~,a perenne spada di Da– mocle. La Libel La.w o legge coctro la dillamazione risulta addirittura incomprensibile se non la si ri· porta al p.--overbiale e singolarissimo caratte:-e del popolo inglese: questa legge ha !e migliori inten– zioni di protegge:e tutti. pe:-fmo il mal!atto:e da poco dimesso dal ca..--cere. il quale si presume che abbia con ciò riacqtru:t,0to intero il diriHo all"ono:-a– billtà:. L"estensione. intatti. de.I • reato di diffama– zione » è ,·ast.issima. se per atto diffamoote (libel) sì int.ende ogni J)aTOf.a capace di au.acirare in coloro cui è ricolta J'imprel.fione di un'acciuo contro un determinato individuo. otta a nuocere a quest'ulti– mo o a farlo .legno al ridicolo o al pubblico dispre=-– =o. Ai giornalisti, a;>po.sitj manuali rammentano che. tra gli altri. cadono nel reato di hbel casi come i seguenti: è vietato dare a chicchessia la qualifica di XlS()Jven e poichè essa ,·arrebbe a darlo in balia aJ disprezzo de.i creditori: è soltanto lecito sc,.-h-ere di qualcuno che ..de,·e del danaro•: sarebbe altresl diffamazione raccontare di un ind.i,;duo che. dopo a\·er m,·estito con la propria macchina una signo:-a. si è recato a una festa da ballo. poiché si mer..e:-eb– be con ciò in rilievo una certa sua freddezza di cuore. Poiché la taccia di inverecondia è la più g:-a– ve di cui si possa corp1re una d a. si fa dh;et.o di sc:-içe:-e pubblicamente che una ragazza è stata resa madre o che un parto legittimo sia giunto a felice PR.OJBLE~I DEL * GIORNO Critica e libertà: l'ambiente morale * In una società borghe– se il cui ideale di \'ita consista nella ricchezza con le conseguenze di un più o meno raffinato mal– costume. l'opera d'arte rapprese..1ta spesso un at– to di rivolta. almeno nel– la sua accezione più ester– na. una protesta. uno schiaffo morale. come si dice. di rJ.IBERTO UA.RVARDI so, perché !"ideale cre.ma– tistico borghese, n o n p o– tendo coincidere con una con.:ezione di \lila sostan– zialmente religiosa si al– lea a quello materialista nel negare la spirirualità e quindi l'eguaglianza so– ciale. ma anche la spiri– tuale a quel sottofondo umano che pro\T'\idenzial– me.nte sta per raggiunge– re tl lh-ello di una giu– stizia dovuta. alla su.a con– cretezza di fraterna uma– nità. Naturalmente. questo è solt:mto un aspe tto del– l'opera d'arte, e.be dal pll!l-:.O di vista e st etico è sempre polivalente. Sol– tanto sottoprodotti lette-– rari hanno accarezzato ed adulato il costume borghe– se di tutti i tempi; ma la letteratura non è da con– fondere con la poesia. Infatti nella storia let– teraria è facilmente visi– bile l'impulso dialettico che le grandi opere d'arte imprimono alla società reagendo al conformismo etico con un vigore lirico che coglie alla base le ra. gioni di vita della persona intenzionandolo eticamen- Riparo dJ t;an Amil (1.lostra del Sahara a Palano Venezia) te nei suoi riscontri socia– li: quando l'artista. possa esprimer~ liberamente il suo ideale d'esistenza. Ma Se vien meno la libertà esterna e l'artista non può più concretare le: sue idea– lità. nella figura dell"uomo. essendogli proibito l'ogget– to del proprio mondo sen– timentale. egli e\~ade in manierismo o cont.enutisli– co o formalistico. come è a"'°enuto in periodi d'as– solutismo, di controrifor– mismo o comunque di op– pressione spirituale. Quando poi anche la li– bertà interiore è negata all'artista da se $lesso al– lorché si sprofonda nel– la corruttela del costume borghese. egli non solo non reagisce più all'am– biente, ma ne diventa l'esponente. A ciò la critica do~~reb– be subito reagire: anche se non sfa facile, sul pia– no della contemporaneità scorgere tra le opere degli artisti. quei rapporti di rilie\·o eh.e la prospettiva storica acc.entua: poiché, una identità può estetica– mente dimostrarsi: quella della libertà spirituale con la libertà lirica dagli im– pacci del senso, normali o anormali, ma sempre mo– ralmente patologici. La società borghese di oggi è, non più di altre società storiche, corrotta a causa del suo ideale di vita che sì esprime tutto nelle varie moralità del suo costume. :Ma tale cor– ruzi,>ne non ha più nean– che il ritegno formale di qua.rido la sanzione del– l'opinione pubblica si rii~ riva. ipocritamente, ad un ideale etic.o non sentito dai più. ma imposto da una tradizione religiosa e politica di\·entata vuoto coolormismo: oggi. con Io scientismo naturalistico di certo freudismo o di certo filosofismo esistenziale e fen..Jmenologico, tutte le aberrazioni morali hanno Jegittima cittadinanza nel– la societ.a, rché il suo ideale di ,;ta non coinci– de ptù con i principi su– premi della ragione. Né con tali principi coin– cide !"attrito sociale., anti– c.o quanto la storia, tra categoria sociale ad alto tenore d'esistenza e te ca– tegorie depresse. in cui la prima. in posizione sociale e politi ca d i preminenza. fa da tre.no piuttosto che da guida. l la questa sua funzione d1 freno, contra– sta. e con la coscienza morale di una uguaglian– za spirituale e quindi an– che sociale tra tutti gli uomini, e con l'ideale di quesLa coscienza sbandie– rato in veste politica qua– si a sosti uire quegli idea– li etici e religìosi che si considerano vecchi e scon– tali. Ma come una \-"Olta l'ideale affermato ipocri– tamente era poi negato da1 costume. cosi oggi quei letterati che vorrebbero servtrSeDe come protesta e ribellione contro una ca– tegoria soc.iale ed il suo costume, lo negano nel \-UOto lirico delle loro ope– re impegnate in un con– ten~to clte per \"Oler es– sere soltanto moralistico e sociologico e non etico e religioso, resta ideologico e politico. o, peggio, psi. cologico e fisiologico, sem– pre disumano e letterario. Opere che denunciano la mancanza di una autenti– ca spiritualità, così come quelle, opposte e contrad– ditone, che artisti più sinceri del loro nullismo interiore, affiancano alle prime, espres sioni di un manierismo astratta.men.te formalistico. Caduta. per tanta pa.-te di umanità. la concretezza etico religiosa della vita, oggi assistiamo all'inc~ cio di un ideale erotico con uno populista che ten– de a spersonalizzare l'uo– mo, costituendo la più grande ipocrisia della ci– viJtà borghese: perché l'uomo non è più sentito come persone né dal pun– to di vista etko né reli,e:io- lla qut?lle opere d'arte che vorrebbero significare una ri\"Olta contro la bor– ghesia, esprimendone in– vece la prassi esistenziale, non nasco:io da libertà in– teriore, poiché sono la rap– presentazione ossessiva di fatti psichici patologici ed abnormi. giustificati etica– mente dai predetti scien– tismi e filosofismi e ne– cessitati da una intenzio– ne intellettualisticamente astratta, o il risultato. sempre intellettualistico, di un>ideologia. Se non che, quei filo– sofismi e scientismi sono entrati. naturalmente, an– che nei cervelli dei critici, la cui cultura letteraria non ha la forza spirituale della necessaria reazione nell'affermare unko idea– le di vita razionale quello etico e religioso. lla direi anche che ta preparazione estetica di molti critici, essendo pa– ra.filosofica. non permette un'adeguata discriminazio– ne secondo gli eterni prin– cipi della ragione umana. creando quel coacervo di confusioni culturali da c.ui proviene l'impressionismo critic. o di oggi, tipico di tanta nost.ra letteratura A no n voler considera– re, come necessità di ,~ita sociale, la loro consisten– za etica; poiché il critico. costretto da una ,;t.a eco– nomicamente d.Wicile, si è abituato a transigere con la propria coscienza e 3d instaurare con la ser cietà rapporti culturali basati sul do ut des. tru!IERTO MAR\IARDI * Sergio Salvi 1. I POETI· A;.11.nsegna de:ta prob:Là an:.gana., ml scm.b:a che U li~lo med;o deSat~ua!e prodU'UODP POf"– Uca fn Italia sia ~lc:n:e. In pa.-uco1are. :n qu~t.1. ul– ùml anru S1 è c nata come una rona " tra.o.ca. soprattutto l:.ngu!.stica., d c:s:Un&ta a DC'U· t..-al:.zzare. da U!l lato. gU ttbl ~pre più sears; 5CP– pu.re ::ielimlnab:ll di cn e Ili O\"eCe:lt.:.s:nO • pcTSi.5tcn:e ed esasperato e.. da:l'altro. t por-..au di uoo spcr.meota– Iamo forsenna:.a.ment.e Tt– s.wso ma tnomamente pove– ro dJ oovilà. Va da sé che dJ questa « zooa • SODO par~– pl anche colOro che. 10 ~e di poe~ca. p!"edLlgooo alli– nearsi sull'uno o .su'.l'altrO de..: due versa:iti appena ~emauzzat.1: quindi anche lo Zanzouo, quando è ~ cerebrale e più. dlrt'l cere– bro-sp:.nale; soprattutto an– che il P-..soli:ù del So,ren.o prrru:.:r:ierile e dei vart squar– ci pocmettiSòci v:goros.1. An– che se U .sud.detto Pasol:.n! coot.mua a dlrc.. d>t: lui. d~ sonctt,;, pnmaver'J, oc ba pieni 1 cassetti. tan~ son faC!.!.:. '.\t~ per IUL Anche ooi.. infau1. abb:a.mo 1 no– ~-..-i bravi casse:.n p :eni dl ~re cil Gramsci e Oobct.:J. Ma questo. al co:nverso, è propr.o pegg:!o per no1 A:1'::l:c..-no dcl:a z.ona fran. ca. i r.sulta:i dunque e. 50!l0, anche se IlO!I. ecctantl. R..• M.L:.at! magari coUetovi., pn– n dJ gra:idi eccet:.Oo1 pc~ :i.ali. eppure. creda. duraturi &:1Ch e se sommes&J: la for– m.az. :.o:ie di W1 gusto • seooD· do e qwtà • .. la tesurnoruan– Zli ci; una •civiltà•. chissà pot se e minore•· tutta,•,a capace di po?'Sl eco un suo tono inconfondlb!le nel più ,·a.sto contesto della nostra nuova leu.enit.ura e del:a D05tta ,-ecchia soc:.età. A!lZ1. ,--o:rc; prcp::o che li tono e medio • della !lOStra p~u recente narra.ti\ "& fos se aJ• tretta!:to T:.oo noscib.le e ca– sto.. Sappiamo tt:.t :1 a.ssa.) t,e.. ne che !lO!l è 00Q: alla f~ eta cli P6.01o Y...Iano. CM i:U L·&pres ;s:o .con::.n u.a a spe.r– pera.rs: die:ro roma.nm.nl rotl l!l8JIC:-:i.. roms.nzuooll e ro:n.nzacci. del.:ber atam ente sordo ......le::neno ,·~ o.se, ma certo p:U profonde . sedUZlo– ru del \"'C..-SO <~ se. ma– la11e,.-u..-atamc1tc. a lui e con– temporan«, »). ~ questi cr.~ dabbene \"B.IlllO certo scusad: la le=erarura lta• liana è st.a::a fa:.ta dai poeti (e dagli Sto."tograft). tanto che il nostro palato è diven– tato raffinatissimo. dopo se– coli dJ capUlare degustaZio– ne. P o-çera di tr,;.diz.ione au– toc.on& . la narrativa Italia– na a .::ge. palati &1iòS3.l meno pretcnziosl Accade qumdl che su.ila st~ llngua s1 presenti.no. mobill:nente at– &.:tc: ne.. pap~e e poetiche• est:rcmameate ~ili e QU:!ldi sc!ente.::ne:itc ncghJt.– :o:se e papille e narraU\"e •. atrofiz.zate daJ secol:are di– suso, ft.si olog:cam cntc predt- 51)06te e gusta.re ogni gros– solano sa po~ ~-, I CRITICI - In Italia no::i es:5:ono attua!mente C."l!ief ma. recensorl. A bre\o-~ a medJo o a lungo termine, non unporta_ l1a l'lmpianto di ogni di.scorso e critico> e, pur..roppo. la recensione. Al– ludo. naturalmente. alla cn– uca militante. che è quella che mi interessa d.I più pcr– cb~ In ultima ana.llsl, è quella che dà s!gniftc.ato ad una civiltà lettera.ria e 1n fte.."1 • come quella d.1 cui c1 slia.mo occupando. E non è nem meno una critica che faccia da bordon.c al!a pae– si.a p~ù im:nediatament.e 00:1:.empo:-anea. oome fac~– no t cri Od e enneUcl • col poeti Joro coevL Oltre che pri'OI dJ coraggiosa COD!l!– venza. q::es:a e cr:!tica > fret– tolosa è anche distratta: M>– pratrut:.o perché ghlon.a pre– da dJ agg-..ie:n:iS&m.l e gruppi dJ p!"eS.5Jone >. 1 quaU o:-:en– tano e p!"C-determ.inano u suo campo dJ Tice.rc.a.. Grup– P! d1 p."'CSS:one? Si: partiti politici.. edito:-L consorzi di difesa f?'a autori atre:mau. supenbt! sa!o...~ letterari. industriali illum!natl. !et ~– rat.t dall'intatto fasclno che promuorono gio\"8lllll inlZla– tJ\'C.. I e crìt!cf • che oggi si leggono con p!ù piacere. sono soltanto 1 giornalisti dl lw– so BI ser.i2iio dJ quesd • grup– pi •. son è tut:avia detto che la f~one ':fei eg:ruppJ d~ pressane• sia negauva: e salo formalmente anUpat!ca. E antldemoc..-atica. Sa.gftamen:.e. uno del no– st.r. SJ,OV».:ll p:O qua!lfteau. ;~~!.e~~~~ queau Ult...m. mesi. mila im– poMlb~llt.à .eo:-eot"& dl tea cnuca m~ ,e la e ~ns1one • e rc:n b:1a oe ns:bJc d.e;ia m:,oogra! i.al e :rulla sola p0151.~bJità dJ u::a • !ltorta :ettel'Vla • CM :.enga conto dl tu~t.e le rod... degl1 cle:tl come del :-ep."'Ob:.. L'esau.'1:-e una c.rtlta ie::.c– raria mtdlante U culto dJ :ii:n~ ~ù e~~~~ ~conca dl ch1 nega 11.m;:,or– tanza dc.lrauua;e proch:z:.O– oe poe.:..:ca na.z1onale. ml sembra equln.:,ga al pcm– stere di un.a ~bile mentalllà • mooograftca • Se dalla e: 1Uca ~plc clola sl pas– sa.o;..;.e a parla.re di un un– guag-c1,o crtt .:co struuurato m modo da oerftlcare cW– tu:-a.lme.n·e S t.esU di cu.! si occupa st aprirebbe un al:ro c1i.o;eono. eh~ ooa pcrtcrrcbbe a questa sede- Ad ogni modo. an1bc da questa parte.. bu.o pe:s:.o: ~:errotto da qualclle :.n~rXICt;:O:".Q barlume.. ad opera dt q'J.&Jcbe p>vane che. 1n qualch e modo_ amb1.soer.– chlama.rs. ad un qualche neo- pom urtsmo. 3> OLI A.,"TOLOGlSTI - Gli aowq-.su banno U me– r. :o d1 p:'OpOr:-e pe.r;OCLea– me:i:.e. anche .se con ~_.s.. ,5;mo successo. ta prese:::u:a. ~:St~~I ~ue~ ~1~~~ rebbe dalla soauna arl:metl– ca oe1 pa<'CO.J po.bbbci dei smgolt poeti.. Ma hanno le colpe dei crttlct: sono f.cct-– tolos.1. orecchtantl. tal.o'.ta ~:,==~~~re~~ :Sella m;g:1ore delle fonune si t.r&5formano 1n • gruppo di prcss~one »: nrano una l"06a dJ no:n!. la sp.ngooo :.n un :n.:e d; ca:-'..a. Sl sbrace'.a– no coo mo::rplici , tutte co– lorat1.s.s:me e minUSOO.e) band!trille dJ .scgn.a.la.z.one ~~~W:11a la ~~p~~:; flotta. E. purtrO?iX). accade CM q:.ia.Jcbe rolta, per d!stra– zxmc dei g-.JaJ'dlaru di !art nC5Callo a.:iche a condurla :.n. por.o. A; moa:ento tn. c-..:i cr:ro ~ ancora aperta la •IJCCes.sJc>ne aJ.I•Aneescb1 de.i Lu1ct RUO 'C'l.. PulJu.l&:lO je candidaw.re. 4) GLI EDITORI - Gli editori dJ poes1a lii d!rldon,o 1n d ue cat.CgOne: I e clan– dc:s" J.ni • e gli editori to:J.t C01U1. I e clande:stinJ • so:io gll unici smceramc:nte e ge– nU068.mc:nte cc:mvtnd. de.I ìer ro mestiere, dei loro auto:i: anche perché. il prO: dc.Ile ,-oi:e, F-Ono&li autori stessi <o fortunosi sodaliz;I tra aspi– rantJ. aucort) che. !mproni– .s.ata una ragione editor+..a!e.. st autopubb:Jcano. A ques:.a. qualità Si OOD.trapponc pcr– c.;b, tnd...s.,olubllmente, 1Ill eo– s;an:.e S05pC.t:.o. GU editori to.t court sono. 10 rea.::a., solamente 1 dn.&nz;ato..-, dc.i loro dlrcUOrt di collana o ciel d.c. 1 loro comitaU di 1cLttL,_ I ~ reu.on dJ collana fa:mo sc mp ..--e parte di qualche e i;ruppo di press!one •• o è.:– rettamen~ Hl e gruppo» può spes.:;.o con.stare dJ un so:.o e e!~mento •) o 1n modo in– diretto. quall rappresenta.ntt di qualcosa che sta dietro di loro. A mezza strad a fra ! e clan– desUni • e f gros.tj edltorl. ~:?=cli~li :~ una S'Jgla edlto~e abòa– StalWI nota.. pubblicano qua– si tutto q11.Lllto viene 10:-o propostO. d!etro compen... co. COngroo. Sono le sangul.su– ghe della poesia e go da:w. purtroppo, di qualche n:.c– ce550 ma:.er'iale.. Sono pcrclò p.;.ngui. ad onta della loro magrezza mora!e. T'&l'r olta &lDO pubb:.Jcameot.e a.dd: .:.ati c:on t·aureota <!el me ce: :tat.e. Sl I PRO!I - I premJ d1 poesia sono la fonte, pr-es;so– ché unica. di guadagno per !:o~~~•~ dato bene. .se ne sono 5'8:-e. vendute 10_000 cop!e.. un li– bro dJ S8g-g1 se ne sono s~t.e ,·endut.e 1000-2.000. un l!bro d1 ,·ersf 200: sJ cap!.sce at. lora oom! da commamen:e bcneftca Ji.sùtuz!onc del pre– mi letterarl Tutta\"la. ! pre– mi lett.era.."1 sono in ~ &1 soUt..1e gruppi di p..--ess.:one •· Oppure SODOlsUtutf dJ bene– ficenza a farore dJ l'ecchl scnttorl in d:.sarmo. SERGIO 5.-\L\'I Giof"i!o Scalco: Raia=

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