La Fiera letteraria - anno XV - n. 8 - 21 febbraio 1960

Domenica 21 febbraio 1960 L~ FIERA LETTERARI~ BILANCIO D'UNA INCHIESTA * Pag. 3 Le mlllattie del romanzo Unapoesia diEnzioCetrangolo Giorgio' Sa.turni: Composb.:lo~e (VITI Quadr. di Roma) ~on direi che le pre,·isionl di Vladimiro Cajoli. intorno alla vh•acità e attualità dell'inchiesta sul romanzo italiano organizzata dal quotidiano romano • Il Paese •. siano risultate fallaci alla prova dei fatti. ora che si è chiusa la lunga serie degli interventi e tutti han potuto esprimere il proprio pensiero 6'U uno dei problemi veramente di fondo della vita culturale della Nazione. Si ha un bel dire, specialmente da parte degli editori, che in Jtalia nessuno legge: basta seorrere le statistiche e le tirature per rendersi · conto che la 6ituazione è molto meno catastrofica di quanto molti invece lascino credere col loro pessimismo. Dalla gran quantità di lettere ricevute e dalla vasta eco che l'iniziativa ha suscitato è facile dedurre invece che le sorti del romanzo italiano contemporaneo interessano ,gran parte dell'opinione pubQUALCOSCAHEVALENELLALETTERATUCROANTEMPORANEA * IlmonpdoetidcioF.enoglio * di FRAll'CESCO GRISI BibHotecaGino Bianco * di WALTER !JIAlJRO :r1co. Dopo tutto .gran parte dei capol~-Ori del passato 6ono "storici": l poemi di Omero. molti del drammi di Shake:.,,eare. romanzi come .. Guerra e pace •• e ·· I promessi sposi ·· .... Anche sul problema della Resistenza e la sua tematica più o meno attuale. è istata raggiunta una sorta di ., unanimità,., per dirla col gerJo elettorale. Siamo un p0' tutti ~~°e~n°te c~~n t:si:roà~~~ il .,grande.,. romanzo. che l'umanità del motivo ispiratore avrebbe con,;;entito. E' interessante a tale proposito la rispOSta di un giovane scrittore. A...-pìno. il quale già rappreisenta un approdo dell'ultima narrativa: .. E' straordinario come la Resistenza non abbia dato un vero romanzo: anche questo è un segno della giovane età del romanzo italiano. Ogp;I come og1i!i.però. se non verrà più fuori un Abba. certo potrà venir fuori un Nievo: ma quello ehe ha lasciato la Resistenza lo si deve rintracciare nella realtà attuale. nei contrasti di oggL La documentazione sul dopoguerra ha arricchito indubbiamente la problematica degli scrittori Italiani. non li ha provocati a sufficienza. JMµ"Ò. non ne ba spinto uno al di là delle limitate prove di memoria personale. Mi pare pericoloso voler indicare la Reisi~enza come un tema. però. Essa ba aperto un tempo. continua in questo tempo. la si ritrova In questo tempo. sotto altre forme. con signlfkati accresciuti e talora modificati. Ed è qui che 6i deve lavorare .... Più -ehe trarre delle oonciusioni. cl siamo limitati in questo articolo ad esporre il pensiero di scrittori e critici sui problemi di fondo del romanzo italiano. qual'è scaturito da un'inchiesta che. se non altro. ba a\"uto il pregio di radunarne in gran numero. al capezzale di qu~""to malato Immaginario, per definire il romanzo èon le oarole di E. F. Aceracea. Naturalmente. non 5iamo affatto all'Ultima p un t a t a · della .. querelle ..: verranno altre inchieste. dichiarazioni. ,polemiche. sfoghi. personali o no: ma è appunto tutto questo che credo dimostri la vitalità. e la vivacità. di un ,genere letterario. WALTER MAURO L'01nbra I. Presi, o Madre, la pena adolescente e crescere la vidi alla tua ombra, ingrandirsi di morte sotto il sole. Al collé giunsi quando scomparivano le stelle, e tu mancasti, M"dre, al primo convegno: ché mi avresti in te rapito. Tra gli alberi indistinti nella calma estrema della notte avevan tregua dai raggi dell'estate i campi offesi. Venivo di lontano alla tua voce, partito alla tua voce; ma trovai un silenzio che i vivi non conoscono. Scopriva la tua pietra il primo lume, 'le forme ripetevano l'accesa corsa nei cieli, il noto chiuso incanto. Il. - Il l'J.Ulla mi respinse nel cammino del giorno, e scorsi la tua ombra, e l'ombra amai di te, mi strinsi al tuo fantasma. Conobbi la bellezza, alle sue fonti estinguere tentai la sete umana, consumai le parvenze del mutevole. Ma la bellezza viva non eguaglia le tue forme difese dalla morte che il tuo giovane, corpo tolse al tempo. Ombra reale, corpo della mente eterno: come l'essere che ignora nascita e morte al verbo inesprimibile. Perpetua libera ombra che ogni giorno a me ti sveli nuova e mi concedi le notti del tuo vergine fiorire. Il ven:to ti riporta a me dal mare, il tuo passo dissolve la caligine; al chiaro incontro rinverdisce il tumulo. ENZIO CE'IBANGOLO IL TRADURRE E' UNA FORMA D'ARTE RIFLESSA * TEMDPIOPOETRI ADUTT * di Elio·F. Accrocca

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