la Fiera Letteraria - XIV - n. 41 - 11 ottobre 1959

Pag. ~ Fra le varie lettere che ogni seUime.na ricevo, ml ha particolarmente colpito (di– rei pin.lliosto addolorato) quella di una gentile cucitrice di versi, la quale alza un rimprovero alla società (direi piut– tosto una rampogna) per il semplice !at– to o motivo di non aver ancora « riscos– so» - il termine mercentile è tutto suo - il «successo» ch'ella, invece e candi– dissimamente, sente ( e de profundis proclama) di meritare. «Successo»: strano vocabolo. Apro il mio !edele Dizionario della Lingua Italiana {vecchiotto, però) e leg– go tra l'altro: « Successo, part.. pass. e agg. da Succedere ... Sost. Avvenimento, I Caso, Evento qualunque. I Esito, Risul– tamenta. I Profitto, Vantagi;,io: - eia- moroso, - immenso, e sim. ,_ Non vedo ancora l'attinenza (e sf. Attenenza. Relazione di sangue, e Rela– zione in genere>), e più perplesso che ma.i continuo la mia lettura, fin dov'è spiegato finalmente che, e proposito di e Successo>, « Dai francesj. ci venne l'uso senz'aggiunto, in senso di: - buono; ma sarà meglio conservare it duplice signi– ficato, e determinare l'uno e l'altro con l'aggiunto denotante H bene o H mate: Buono, Lieto>. Comincio forse a capire (ma fino a un certo punto: sono tardo, cosa volete far– ci}, quand'ecco irrompere nella stanza un mio nipotino in pantaloni corti (• Ni– pote e Nepote, sm. e !. Il Figoliuolo o Fi– gliuola del fratello e della sorella. I Fi– gliuolo o Figliuola deL figliuolo o detta fi· gliuola >. Dunque io, per non apparir nonno, avrei dovuto scrivere :1 figliolo di mia sorella); quand'ecco, dicevo, nel– la mia sten.ze , e tutto trafelato, un mio nipotino gridarmi rosso d'orgoglio o di entusiasmo: e Che gran film che ho vi– sto! E tutto vero, sai? Tutto successo sul serio. C'era scritto sul cartellone: Gran Successo>. Si fa presto a dare uno scappellotto a un nipotino, e a dirgli di non far lo spi– ritoso. Meno facile è dare uno scappellotto e se stessi o, anche sP.nza Io scappellotto, parlar da persona seria. E da persona seria (serissima fino alla mutria) dirò allora di saper molto bene cosa s'intende oggi per successo (aver successo: incontrare il favore del pubbli– co; riscuotere applausi e quattrini), an– che se son costretto a confessare, da per– sona onesta oltre che seria, di non ve– der ancora l'attinen:za (la congruenza) nel «lamento> da cui ho preso le mos- LA FIERA LETTERARIA TACCUJ~O DELLO Sl7 AG.\'l'O * Per una cucitrice di v rsi se, non usando la mia simpatice corri· spondente (casalinga produttrice. di ver– si, vipeto) né gli strumenti di Elrv:isPre– sley né quelli, del resto già superali da– gli altri di Nabokov, della Sagan. Il successo (epplausi e quattrini a pa– late) con dei versi. Andiemo. Al più qualche riconoscimen– to da parte di qµalche critico eutorevole o di qualche qualificata giuria(con rela· tivo assegno, una tantum, più o meno vi· stoso), e magan una tiratura che giunge (interamente venduta) elle strepitosa ci– fra di tremila copie! Tale il massimo sugo maleriale (tangi– bile) che si può ricavare dalla pubblica· zione di una raccolta di poesie. Tale l'uni· co e buon successo> possibile, oggi come oggi, qui -in casa nostra, per colpa di chi legge e per colpa di chi scriVe. o forse per colpa di nessuno, ma soltanto perchè il mondo ha preso a girare in un eltro modo. Ma bisogna anche aggiungere che fino a Gabriele D'Annunzio incluso (il primo e ultimo poeta d'oggi di • gran succes– so>; ma più coi romanzi, aUore. audacis– simi, che con le poesie alcyonie: e più ancora col e vivere inimitabile,. - e per questo imitatissimo - che (con quelle) un facitore di versi (diciamo pure un poeta) sarebbe arrossito di fronte a un lal • successo>, e tantomeno avrebbe avuto l'umiltà di prender la parola nel più cesto dei modi. come semplice rico· noscimento, ecc. I poeti, fino a ieri, erano molto più ambiziosi (o modesti), e per queslo riu· scivano tanto meglio. I poeti, fino a ieri, e sognavano,. la Gloria, proiettavano il loro pubblico (il numero dei loro lettori-ammiratori) nella prospettiva del tempo svvenire, invece. di coagularlo nel ristretto spazio geograf1~0 del presente, e in ciò certamente si add1· mostravano molto meno • economici ,. dei colleghi attuali, anche se infinitamente più e saggi •. Stortura o dirittura di mente, non sa· prei dire. Riapro piuttosto li mio fedele Dizionario (vecchiotto, ripeto), e leggo: • Gloria, si. Fama grande, meritata, dtt· revole. I Onore che rendono concorde· mente e durei,olmente molti enti hnelli– aenti alle opere buone d'un ente in!elli– gente >. Ma leggo anche: e Preso in mal senso: Vanto, Boria•. Che tutti, oggi, lo prendano in mal senso, dimostrando con ciò un enorme progresso In fatto di discrezione o, come meglio s'usa dire nell'attuale linguaggio prefabbricato, di cosclem.a dei propri limiti? A meno che non sia la conseguenza di una lunga meditazione (Ipotesi che tuttavia, scarto. perchè non portata alla ragionevole conseguenza ultima) intorno a Il Parhti ovvero della gloria. Né l'tma cos,a né l'altra, ahlmé, dal mo– mento che la favoletta è scritta non per i podti poeti veri che tutt'oggi esistono ben sapendo perchè (e perchì) scrivono (in primo luogo per mettere in pace la lor proprie cosclenza, e quindi per se stessi), bensì propter i!los (e sono un for– bicio) che, volendo essere in perfetta li– nea col costume d'oggi, anzichè • Lascia o rraddoppia ,. (per il che occorre pure un talento), scelgono proprio la e poesia> (merce ormai cosi poco quotata nella Borsa Valori) per calcare la Via del Sue· cesso. La poesia è o non e il più Sacro degli Ume.nl Ideali? E' o non è Il Fior flore della nostre Divina Essenza? E costa cosi poco, dopotutto : non pen· nelli, non colori, non studio del disegno, non pianoforte, non conservatorio, non nottate intere su tutto quanto è stato pubblicato intorno eì .. Bottoni in epoca Romantica a; nemmeno, oggi, un po' di metrica rudimentale, che pur fu un tem– po un freno benefico. Che meraviglie, dunque, se essa (le .. poesia>, abolito anche quest'ultimo • fren dell'arte>, e avviata a ruota libe– ra sulla china del fallimento) è più che mal diventata lo sfogo (lo sfizio, Il vizio) delle classi meno abbienti intellettual– mente, me non per questo meno ansiose di •successo>, così come lo è Il Gioco del Lotto per gli ..-incapaci 11, economi· camente, di penetrare nei lambris dorés di Montecarlo? Con la differenza che se il Lotto puO far vincere qualche milione, la e poesia > così tentata può al massimo far cedere dalla cornucopie d'un'amica Fortune qualche recensione. Su Stille celesti o su Luclgnolo, non importa. Ma quanti torcnl gemono soltanto per questo. Quante Hlusioni s'accendono, de– stinate In anticipo a spegnersi nell'am~· reZ1.a e persino nel rancore, propi;-:ioper conquistare i1 • successo,. di que-1le mise• relle recensioni. No. vorrei rlspondE>re e tutti voi, s1gno· re mie belle e signori miei cari. che ml scrivete con !anta commovente sicurezz.a di voi stessi e con tanto sincero sdegno verso ., l'iniquità del mondo>, sen~a preoccuparvi per nulla dell'imbarazzo 1n cui ml mettete. No, quella da voi imboc– cata non è le Via del Successo, perchè la poesia non si tenta per il Successo {sem– pre meschino e alee.torlo anche quando •strepitoso>), e nemmeno. d'accordo, per la Gloria. dal momento che non bisogna tentare Dio. Si tenta semmai, appunto, ., per la gloria • 1mmuscola}. vale a dir<: disinteressatamente. con l'animo in pace per tutto quanto concerne il rumor del mondo, mo allarmatissimo, invece. per tutto quanto concerne il proprio io. Per un atto d'egoismo sublime, proprio cosi. timoroso d'un minimo scricchiolio. Un atto tutto contrario a quello di chi cerca (coi versi. oggi: coi miserelli versi) il Successo. E che altro volete che vi dica io, che ho a portata di mano un Dizio– nario della Lingua Italiana, fedele si. ma, come gi3 ho detto due volte. piuttosto vecchiotto? Dopotutto, se il ., mondo> volta le spalle ai vostri versi, • ansiosi di successo•. ha mille volte ragione. E sta soltanto a voi cor:Jprendere fino in fondo il perchè. GIORGlO CAPROSI Domenica 11 ottobre 1959 LA SETTrnlA;\"A ~'IUSICALE SE:'iESE * Donizetti e Casella ,li * JIUIU(J Due opere ln un atto. Il gio- sotterru:z; e le mal'"hera~re.lla\·ori e:ano un po' tirat: v!a: vedi. gra.uo di Gaetano Doni- la burla e la carl<"atu:a del:a scr:ve:1do per svago drarT'ml ~lt~~r~oLCfs~~f1~ g~n~~fe~o~~ ~ra~dl:~~d:~e d~ft;~~e~~/::z~ta!~~= ~~-fi 1t ,-~ltt~~ ta 1!~!~~ P:~= eluso felicemente la sedicesima tecentesro e poi p:-omot:ìceJrit7a. df'l Fortu~ato 1fli?ll1tnO. ;::t~~?:a:: ui~c~:r~~~~s:· ~~ ~t~ 1 ·~p1~e~~~l1 b~f~~·a::: 3 pr~ 1 pa~~= I ~l'l~;~~tr~~~groe:l;r~~ da~ift r!~= do al musicisti I!2uri e pie- zione culturale e crltiea. la ge• lv~nltn:e tt>atrah: ed. ora del montesl. nial!tà e infine la poes a. di 1G1outdl gra.uo. 11 CUJ libretto La manifestazione ha per- un art:sta che sa interpreta:e I non s: e be~ cert' _ses._ad1 Do– messo. anche questa volta. in- l'antico mad:-igale in una v1- menlco Gllardon:. }1bret~:.sta teressantl scoperte e r:esuma- s!one tutta imbevuta dello spi- del Sar. Carlo. o d1 Andrea zionl di grande valore cuitu- r!to del balletto: poiché .. come Celiare '!'ottola. che nelle nes- ~!~~u~iosi!~n~~!c~ ~;z~i~!~er~ :~~,~~e;;~g~!5~~: f:,~~1os~°;.ld~c1;1s~~~~nl era stato -~uo pre- ..prima .. in senso assoluto. del tacolo ... 11 ball_etto è sostanz!al- 1 ~a . t . .:>vata. d 1ell .ntrttd~ Quinto Concerto per violino e mente congen;ale ad 02ni sua a.r:egg,a un po ai!e t>:eUedt orchestra di Paganini Cl829l. creazione musicale. si t:-attl di :!\:~olière.tipo quelle d1 _Mon- ~f1 ~usf:i~~tt~~:ne c:~o~~~: ~~ed! ~,:Jeiez~e dca;~l~~e~t:~ ::~~~i d!n::~~~!~a~e~~.:u; ii!!f. ~~f. {s~g~1~! [~c::~:J:: =~~e ::::r:tt~;~:i~~V~~~~= ~ 1 r~a.s~;;o ~~~ 0 o 0 ~/o;;:bé .n ~~;~~!~~·n,!n~~IJ!~r~•sci~\:ev!!~ ;r~r:~.e·s!~~ :~~~iean:.tb:ir::t:~ ~;11~n:p~;;aadieE~:!.t~-a~~ ~~= I!nist!ca torinese Giardini. Pu- che fu veramente la sua (orma p1tano S2g.:s.mondo 1,dea una gnani. Somis. Traversa. Viotti: teatrale ideale. quella eh~ egli burla per comprome,tere Er– inrìne la messa in scena. che considerava ormai la piu fe- n~sto e allont:narlo dalla (a~– segue di un anno quella del conda ~. c1ulla c_hepot. à cosi essere 1.– furio&o all'i&ola di San Do- L·o~ra da camera del C~· bera d: s_~are Teodoro; Ma minr,o. e d; meno quella del sella e stata rappresent.ta in Ernesto. a u,ato ~a un tal~a- gfoc:edf:::&a;o sc;~~ledai ti~ :r.;:ur:. n:t~~~~n~o·,..:r~r e~: ~~ll~a~~~~~~•\/~~~:rc: !~~rl: njzeiti nel 18?7 ' della serata. L'artista. come è gtsmondo. che a sua volta du- . Del Quinto Conc~rto per v1o- ~i~ 0 · 1:v~~l~a~~~~:in! 1 ibr~~ g 1 :~if1~~la rf !~:11à r~:~~nt~o~~= li~~ e orcheSlra: :1-ccolo Paga- rado Pavolini. dal testo del lonneUo non rientra in tempo n.ni aveva la~cia,o soltanto la PoJ:ziano. conservando alla d- per ristab!llre la ver:là. Erne– parte ~el ÌfhSlfi app~.a t_C• duzione della favola tutto l'ar- sto rinuncia a X:na. Teodoro ~=~onasnui°_ ~a~o:c/~o ~~r_i~ina~;~ 1\~ 0 Jf ~~e:n~:;~e~~~~/! $~~1~:~~dolasc~~~far:~ !~~i~~t tea[ae~e;~~~ ~!~/:)t~eI/~ 0 ~:~z~i!; g_ale mitologico in un. atto -. che lo turba;io. E la. ~~nerale inaugurale della Settimana. il s1 prese!lta come un - mistero .. allegre~~ :itorna. aJl msegna conce no. che è da considerare e ter:nma con un ba<:,can~led~l; ..g:o~edì grasso -. che g1u- ~~~~i;1~i ~~~1\1a :a~,:~~!~;\;c~ ~~~:. 1l!nco~~d~~gketr'1~::~~-. ~t.[:~~t~~·:::u~ec:eef~~ra b?f!a. chezza invent!va: melodioso d3:'le bramose Baccanc_. che e_ da teu_ers1 per - r:9-rse,ta... fr~:;:~:t~o~ 1:~~ l~~pp~ni!~~ prL~aco~:!:~~ri~e~;ei:s~~n~O- ~'t~o~t~~!r::;~a ~~~!~ii/f~= tento ai problemi dello stile. lo di primo _piano nel!a esecu- t.odut,1vo. dà.' avvio a un sa: e ~1;~g;!:;~il~i~lneb~~~J1~:~:~ 51~;:a:o~lot~!~n~ ~~~i~ ~1.fi ~ ~;~~~aq~!Ìte~~i~!;tt ~~;' n~l sa serata degJ! atti unici del mente gu!dato Il corP? d1 bai: Fu:1010 . (per r:cordare. 1 altra ~:òi~e~~i r!r ~j~a<;:::~asu~~~ ~;unr::ew;rgeace~~asa:r 1 r~d~a ?~ !fli::a. g~:~~~fr:rech~::a::~ ~lpe~~':o h~o~t;:5tt f.~allel"e'"iadu~ ~ ~~~st;r ~~ten;;~~~!fd~~~~tl~: st~s!~s;~~n::;iet!~~o bene in- L--~~~~~~~~~~~~~~~~~--~~~----~~~~~~~~~--~~~~~----~~~~~~~~~----~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~--~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~--~~~--~--~---='---· ------e· .. ~~~.:nen~ 1 ani~i!':rrarip'1e;~~~;: $\ 5 iis:oand:op~~~ut~~ ';~~•:i f~ Touloose Lauh-ec: «Figura• BA1~DII I DALL'ACCADEI/I A TIBEIU,l'A DI S,1.l'SEPOLCRO * Premi letterari di oltre èento anni fa * ,li JIIAIUO GlJIDOXTI Linda Newmann (una Drie.de). Paolo Pedanl - specialista in Giuliana lfatteini {Euridice). repertorio siffatto - uno scal– Ii bozzetto della .scena. dove era trito e centrato Interprete. e con semplic:tà ri<"ostruita una quello del burbanzoso padre camera di paiazzo. con piante (Gio,•anni Fo!ani), r!tuale nel– di limoni a slmbolegii:iare il l'opera buffa. Non manca nep– paesa~gio aperto e una porta pure. accanto alle (lgu:e più per aprire le soglie dell'A,·er-1convenzionali degli innam'>rati no. non YO!eva che rievocare e de!la servetta. un gustoso l"ambiente (una • camera ... tipo di servo napole•a.~o che appunto) dove venivano date parh e canta in dialetto. le rappresentazioni rinasc!men- La !a~a ha pagine fresche. tali. quando ancora non esi- a volte musicalmente piccanti: stevano teatri e palchi. Ne era Vito Frani ne aveva curata la autrice Anna Anni. revisione e il Rigacci la dire– Il r,iotiedi gra.uo farebbe zione. scaltra e misurata, co– pensare. per il titolo. ad una me gustosi e precisi sono ri- Sta concludendosi la lun- umilt3. che ha Yi~suto una fermata sotto il dominio dei Chialli. rappresenta\·a il fiu. to. franco ed economico per L~i~:~~a e f~~l) a~~i;'.!~~ ~~tnti rl~~~i!m~an!~~~ f~az! ga stagione dei premi lette- sua vita au!-:era. silenziosa l\lalatesta. poi sotto quello me Tevere personificato. se• incanalare il :-icordato fiume intimo. e nasce dalla occasio- Onc:na. AU:-Mo ~obile. Clau– rari: qualcuno ce ne sara ma Ql tempo stesso fiera e mediceo: il lungo dominio duto sotto gli alberi che fan- e porre t..1nargine alle at- ne di una burla. fatta in gior- dia Carbi ll ,,ivace spettacolo anche in in-,,erno. ma raro qualche volta solenne: se fiorentino non ha tolto le no ombra alla sua sorgente; tuali devast::tzioni. Stabilire no di carnevale. quand~ ..o~i è stato a_ll_estitoe ritmato co_n come ~e gio:n~te _tie.pide i~ u~~ citt~ si dov~sse perso· particolarità locali ~i que~t.a portava le figure di Romolo quale cultura oc~orrer_ebbe !~h~;azt~o v~~;;, ~~n~~t~~1~~ 1;J]it.a :~ht~a dam!':sS:-c~ z;~ 1~ ~~b~~~1~·h:! 1 n~~d~=~:c;~:;1~; ~~~l~~r:c;;li~~:i ~~~[i~ ra~;; ~~~~~aFi~~~= ;: :~~~~i~~a; fa f:; 0 ec::e:~h:o%8en~it~~ ~=~dse~~~o p~~ ~~~~t 1 i~~/:~.per ~o pa~~t~r~~:~~:dit:~s~t~~~-. ~~~; 1 :td\ er:~~:av~s~~i:ita~ loro estate (che comincia a senza sorriso. ma pur bellis- anche i sansepolcresi più. le parole dante~che: e Seg- Se questo premio era ri· quando r1mpresario napoleta- a Ines Alfanl TellinL G:oia primavera e finisce ad au- sime. che Pier-,. 11grandissi- sensibili: il periodo dei Lo- gendo in piuma :n fama non servato ai tecnici. altri furo- no Domenico ~rbaja (noto an- Fior~lla Mariani ha ideato in tunno) ai premi ietterari c1 mo Piero. dipinse nella in- rena. quello Kapoleonico. s 1 viene•· no banditi per gli scrittori. che _per _aver mventa10 ... una n:iani~r:i P~_~ona!e bozze.tto e sf?ndo pubblicitario e ai fe- comparab_ile e Resurrezione, poi ancora qucll~ dei Lore- Secondo i _soci: rindi.rizz~ ~·Acc~de~ia della Val Tibe- ~~c 1 f 0 :~bt!;;~!taa/ 0~ ~~~ ~s~n;· v~d~e[~?sstelc~~~~~ stivai. (tanto che. qualcuno (~h~ lascia ~tupefatt1 e esta- na, hanno reg1stra_to . per era ~ cl_ass1co~1<?m.ant1co •, rma giovo molto. non solo al tour de force creatl\'O che ra sia stato un r!chiamo alla resta ha ribattez_zato: 11 n?str_o s1at1 ~uantl entrano nella Sansepolcro _affermaz1om che ma poi s1. pr.?c1so: m senso progresso intellettuale. ma ricorda:-e le ~ sedici commedie tipicamente .senese. anzi paJ!e- -------------------- paese e !estwaha • >. E d1- Galleria del Palazzo Comu- ancora e resistono>. sempre piu schiettamente anche a quello materiale nuon del Goldoni.•: doveva sca. che nello stesso giorno ani- ventato un obbligo. ormai, nale) o nella Chiesa di San Il 14 febbraio del 1830 non romantico: il Manzoni co· portando nuovo alito fecon- infatti consegnare nel giro di mava le strade di Siena. non per qualsiasi stazione ter· Francesco ad Arezzo. Sanse-,è propriamente una data minciava ad esercitare una do in tutte le attività socia- t~e anni .. ben dodici opere li- lontano dalla Torre del Man– male o balneare o montana polcro in un certo senso è qualunque. anche se non è influenza de!.erminante. Ji. Cosi dice aiustamente nche. L im~gno era troppo gia e. dal Palazz~ 'C?muna!~ che si rispetti. ~andire il _suo Piero ?ella F~an~e~ca: è la legata a fat~i epic~ naz.iona~i, Ricercare neg.li a!1nali di un ~aloroso sto;ic~ locale. :;f;t~s,?i dea! 1 ~u:;:~t:cru:~ti-;_ fJ':a~/ 1 dJe~y:bi~~~- ~~~:t~: bravo concorso. c~e po, lo solen_n!tà. la d1gni.ta . la pro-1a!1ch_e s~ gh _st~ss1 • borghi· que~ta :'-coadem1:3.. rifarne la ~- m sos!anza.- un Accade· spartito che gli erano stati pro- Era in festa 11 rione deU·Oca. amore per la poesia. la nar- fond1ta del sentimento, la g1an1 > m mmtma parte la stona. e una delina (e deve mia non b1nnhna. ma con- messi _ rischiava dav-vero di e gli ocaioli. anch"essi in vena DA « LE NOUVELLES LITTERAIRES » * L'IMPORTANZA dell'AlTTOMOBILE ~~ti;~~o~•a:t~n c·:~t~~n~i:it ~i~~~f:!~it1;• i!a f~~~uJ~~~~ ~~~~!n°Je11!sa < ~~~!~:rn!! J;;~~a J:fic~ 8 ~:vi;):~J~mne;.~: ~etfufttp~~an~~-ri~~o~i~:Ì ~~~1~~~e a-:.~:;u~i~~;~ia~m! ~ ... !~~le a e s~as~isc!;r~~·r:n°t~~ so: l'importante è che in un sissime, definite. eloquenti: della Val Tiberina Toscana sua Storia di BoTgo Sanse- più diffusi periodici del chiamar1o. Ma usava ~Urire a scorno della secolare nemi– modo o nell'altro gli artisti.Jr------------------------------, tempo: l'Indicatore pi.sano, il u_n compenso alle propr~e fa: ca. la Contrada della Ton-e. i letterati, siano dnorati (sia Giornale del Commer-cio, gli tiche. anche se talvolta i suoi MARIO VERDONE ::b:;,c{:1~~~:i,:I;; l 1 1 A POlill1fA DI ROBVRTO MICHEI 0' 1 1 ~i:~~a"n;~ir:~:~~~arr;JE I ARRl 111 1 DIBIBLIOTE I I cun1:sve~:~~~~~~ :'i~\~;~/ei~~~~:~ttf.:~~o~ob~t; gliore di quella mecenatesca li rJl) ~ j li particolare e preciso. ne f rl nella vostTa vita?•. Rispondono: dei secoli d'oro. scrisse, sulla Antologia dì· Jacques Deval: e Un'importanza dei tutto Locativa. Se la ... inflazione è recen- retta da Giovanni Pietro 1~------------------- Avevo un'enorme vetruTa di cui ho preferito sbamz- te. non è detto che non esi- Questo SPtte,nbre pampini I . f Viesseux. :"icolò Tommaseo. XAVIER ABRlL: VaUejo. Edi- re si chiede se sarebbe pos.sibi- zarmi. Mi è più facile ])Tender-la a nolo•· stano dei precedenti nel se- (glj ultimi g oriosi orse) Il Tommaseo. dopo una det- cione.; Front. Buenos Aires. le in definitiva evitare i con- Agnès Chabrier: e Guidare è per me un doveTe che ~f 1 °ri!~fa~~Ìa,i:ec:i;~!itoch: gart'l&IO ~!1t~17~r~~e~i sogni ~~!!a~i :s~~~;!i~~=li~ii~~Ì È· ~n ponderoso saggio eri- i!~~ia;~à~ 1 j~h1:~et~~e:;~i detesto ... •· questa concezione moderna ad abbrìvidire di ricordi. dell'Accademi;. dice: tico sulla !iigura di uomo e di tere avrebbe una nuo,•a guer- di aiutare e incoraggiare gli =~o sett embre Settembre e Una piccola città di To- ~~:~~/U i::iar dya~!~j:~aun:a!t r:m~ s~ ~~-b~er-1:~ad~u:~~? Paul-Emile Victor: • L'auto è una causa di ncie sup– plementari aggiunte alle numerose cause di fastidio che sono il risultato d!?lle inevitabili complicazioni della - nostTa civiltà'"· Mctria Casarès: .. Non 110 la macchina; e questa è già un'opinione. Per dire la verità, penso che fuori città l'auto ci dia la libertà; in città, ce la toglie>. Pierre Darùnos: « ... è peT me come la donna.: diffi– cile vivere con, impossibile vivere senza•· Francoise Sagan: e •• un mezzo di traspoTto, uno sport e uiia bella cosa ,.. Marcel Aymé: • ...un mezzo di locomozione. mai un piaceTe. Inutile dire che ncn sono mai. andato al Salon •· Philippe Hériat: e Nessuna. impOTtanza. Non mi di– verte. Non ho inclinazione per la meccani.ca . Preferisco che un alt'To conduca per me, pe-rché la guida impedi.– sce di vedere, gli uomini nelle città, il paesaggio nella natura. Ed a me piace vedere. Io -passeggio volentieri; sono il pedone-tipo '"· Jean Dutourd: • SuppOngo che la macchina abbia. per noi L'importanza che ebbe H cavallo nel.la. vita degli an– tenati•· Bernard Buffet: e Siccome lavoro sempre da fermo. con l'auto sostituisco le gambe. Così mi fa un poco l'effetto dei pattini a Totelle •· Mare Blancpain: .. Adoperavo l'auto Per spostanni dentro Parigi ora mi fa perdere tempo... mi servirò presto deU'elicottero. Ma la vettuTa, l'elicottero, L'aero– plano, la nave o il treno non sono altro che mezzi. La scoperto e iL piacere che ne deriva, li t'Tovo quando scendo•· intellettuali e che al tempo di rondini migranti, garrulo scana che fonda tutto ad un Jliana Ricco di versi. foto- anni. Le nsposte ch1 puo stesso possono vantare una di voci, di gridi e parole tratto una Accademia. una ;::rafie. brbltografia. autografi è darle' :f!~~~~ia!3:t!~ufou~~~~t~i !u~:~~i~~:~terina, che adesso ascolto ~i~cr;i~!f~ tt P~~i~in:~~or~;, ~!oco;~nd~1oi::/~a è',tar~~J~: GI~=~ c~~~e~ I ~~~;: considerarne uno, che ci ha e odoroso come sillabe uno stabilimento di pubbli · nia.mo di .~are a! nostri Jet: 1950, lire 650. . veramente fatt,:, riflettere di venderrume prime, appena avvertibili, cazione di inediti documenti ton ~n p1u ~m~10 .esame d1 _Q~esto poeta_setwe <:'°n _con- sulla autentica e civiltà• di di carezzevole sole, quasi e ~remi a! giovani ~t~diosi: ~~~J 0 aJre~~~~~ tas~:~::~:! :Jti~ns~e 1 ~;e~!~~~:~:;: una cittadina toscana e sulla d'ombre placide, gocce di pioggia battente. agi~ ~uton be~e!"e:1t1_. agh la segnalazione. ze. ln lingua e più aulico, Ja sua modernità cosi antici- mi porta o sussurri smorzati artisti. agli arug1am. e cosa H.EUE)l GRIFFITHS: Moonli.ght. sua dedtca al nostro giornale di- fi~~~ ~r~i prc;rr:sa~n~-~accri~ nostalgie di stagioni assopite. o palpiti d'ali inquiete. ~!r~~i };Atifl~~i~ ~~~::a;~: ~:~~hl~~~- tr;-Sc~t~ ..12~n- ~!a •~a FiJr:an~tt~~:~:~: una nuova e più attenta vi· Immagini fugaci ~:~1~ f.::i:r;ia larsi agli egregi fondatori .. ~ mula chi~ata ~oonligh! una immei:norabile antichisslma sita a Sansepolcro e in un fra v.igne allegre, in silenzi ovattati alla _Patria. al secolo? Non :u~t/~u:;::8~~,~~trt': dt rce~:1~b~s:;~ 10 ~:t~~~~~ più concentrato !-tudio sulla profumi di mele e di pere, e aspiro il prof-umo della terra p ~r.ra esag~rat:i. la. nostra chiarazione editoriale è .. chil- ci possono mostrare queste di- ~!c1t~s~:!~os~~~ii~oe cs~~~g~i; ~~~l~;!ast fii:~i d~~rdini. odorosa di pioggia r-:~~~- : !·~~~-- r:.m~~a~; fore;~rig: .. sgìie .. '.a°~1~ii~- 0s~ : ~:!1zd~t~~o.v~~!~~u:::::e1TI dell'alta Val Tiberina. Settembre indisere t a. città di Sansepolcro. ne al- ..,:i vi potranno trovare bOno- nella colta e documentata pre- A Sansepolcro c"è molto di u.n'mfanzia Come lacrime tre forse più. cospicue avreb- mia e intelUgenza di !onna- !azione che potrebbe essere un da vedere e moltissimo su ormai morta stagione, bero pur pensato a istituzio. zione autentica. saggio sulla i_splratlon! verna- cui meditare: c'è il fascino E di misteri insonni. ni tanto benefiche e tanto DOMENICO PAOLELLA: • Le col~ ce n~ dtce. ?O.nstcure~: irresistibile di un nome che :n~~~~aancora, ROBERTO MICHELOl\"I o.nurevoli. Sia questo. alrlta- ~dl~~~=. F ; ~~~ i9 59 :'tt:;,~ Ìe~~~=~~~~a~ri\~t~r~e:f' :~:= è un mondo, Piero della sett. 1959 ha tutta un esempio. uno Per centocinquanta pagine la le devono riunirsi i caratteri e Francesca. che qui nacque e ad accogliere in pugno sprone. un modello>. narrazione è tanto spedita da le speranze di questa poesia. :e~~:g~ vf!~i~s~i ~-~r: 8 gr:~: L..------------------------------"lvol!o:;im:~~~~-ii:r:~:el';!: ;\'ù 0 r;~~i{!) leta::n ld~~~fa~ F~1~~°c,;~~~tf:-:~R~~ di, come Lucl:l Signorelli. c'è raramente una città rasso- di scienze, lettere e arti• pokro, Stabilimento Bon- tuale situazione culturale di ~redere che si ha tra le anno... Q~adrivio Lanciano il Medio Evo ancora affida- miglia cosi st:ettamente al fondata dal letterato Fran- compagni). Le imziative cui- italiana. soprattutto per ciò ~trl un romrn~o ~~pl~J 0• 195\ lire ~~.. lf to a _splend_ide tertimonia!1ze suo figlio più glorioso. cesco Gherardi Dragomanni tu7ali fio_rirono come i petali che concerne ìniz!ative del co!t~~ft~ ~o~er,;~~~n~ ~r;;g~ 1 :: si m:~t:1gei:o ;n~~;:~: b:no~ a,~ch.1tett.omc~e e figurat1~e, Ebbene, a Sansepolcro la e poi approv_ata ~ Governo e 1 ~n:,tt1 .nelle pale e. nellE: gene.re . :3vrebbe d1 eh~ sco.- sioni sono affrettate Un !et- na condotta poetica. La Collana ce il R1~asc111,1_ento class1:o cultura ha avuto sempre un Granducale 11 5 giugno 1830. cornici dei Della Robbia (di ragg1ars1: c~me cent anni. tore non avvezzo alla critica e M ramicizfa.,., già da queste e armonico. ce una stona ruolo preminl."!nte, anc~e se Siamo negli anni più. fecon- cui splendidi esempi si tro- vent'anni pmna della fon- letteraria di solito non sa in- stesse colonne segnalata. Si an– densa di battaglie, di fatti. non fastoso: si è trattato di di del Gabinetto Viesseux. il vano nel Duomo di questa dazione dell'A.:cademia Ti· divlduare le !alle. questa volta cora al terzo volume. auguriamo di I~ggi, di_c~119u1ste demo- una cultura c~e ha evitato cui raggio di azione non si città). Il primo Premio ve· berina. I tempi sono cambia- è st_at~ prop_rio un tale lettore che si _vada inflazionando con craliche, g1und1che e anche i clamori mondani. che ha limitava a Firenze, ma si niva bandito il 28 dicembre ti. !"informazione schiaccia a. di~hiararci ~OU!•co~rt queste scelte lJ?-J>Oll~erate.Francesco S';)ciall. c'è _una_ cult_ur~ che cercato di agire, di. oper_ar! estendeva in tutta la_Tosca· 1830 (si not_i la !11od~rn~ta la cul~ura. la cP:'ilt3 d~ll_e :;~gl~ut~~~!\e~p~~~~-~~o si~~~~a; ~~l~t~~ac~~o~~~o :r:ed~t~ n.sal_e a scr1.tt ~n, art1st1. stu- con concretezza. di _msenrs1 na: q~esta Ac_ca~em1a nac• del. bando. _1 su_o1 :nten): macchine g:uelh aello spm- epigrammatico nelle sue a!fe.r- volumi. con qualche tono sotto d1os1 assenti m nessun seco· anche in modo pratico nello que. sia pur d1stmta. con lo • L ~ccadem1.t T!berma To- to. Tuttavia a Sansepolcro mazioni. Eccole: • Le premesse forse. lo: ma c'è anche. nella pri· sviluppo di una civilt3 loca- stesso spinto del e Gabinet- scana accocdera: in premio s~mbra che l'atmC1sfera non sono ottime. le conclusioni non BERTO PEROTII: - Incontro quant:anni di pc!co:cenico. ma metà dell'Ottocento. Je che ha un suo segno di to > fiorentin,:,: e. come tale. una medaglia d'oro del va- srn cambiat!:l: anche Sanse· altrettanto p~sitive •· Domenico con Otto Pankok La Quercia, Milano. Ceschina (paiii!g. l:lli, quell'c Accademia della Val distinzione. una sua nobilt3. fu la sola in Toscana. Si te· lore di fiorini ottanta a chi polcro è una città industria• Paolella sa_ra cont~nto_ di una Verona 1959. lir~ s. p. Libri ricevuti GRAZIELLA LEH.m-1ANN- L. 1200). . Tiberina Tos~ana di scienze. una sua caratterizzazione. nevano varie volte l'anno risolvera: col migliore sue· le, moderna. con una vita tale autentica declmazion~. La descrizione fattaci in que- GANDOLFI: Pu.sckin - L"t- MARIELI~A D'?NVITO: Ge!~te- lettere e ;1rti economiche• Dalle origini addirittura, pubbliche riunioni nelle cesso per il Concorso del- febbrile e intensa: ma il pas. MARJO_BERSEL~JNI: ...Ritorn~ sto vo_lume fa apparire ~tto :!~ar:r:U.s~~l~lr~as~~eJ~!;~: ~~:g.E;:t t 11 !;~~). Ceschi.ia che ~o:-7eva ban_d1re i primi q_u!sta vocazione culturale quali i e ~oci_- pronunciava- ranno i segue~ti quesi~i: In. sato è pur viv~. lo sp~rit~ ~~~~~- ~n=~~ ... Ìirec1~~~ th ::k;;a~~;~~t:;:_ng~b~~~~ ni "'La Lucciola .. {pagg. 296. DUILIO MARCANTE: Scende- premi m senso ass~lutamen: s~ e espressa (era una voca· n? prolusi.om di lett!ratura, dagare quale .,,a stato 11cor- s:mpre s~llec1t~, foi:5e e d1 Un tagliando nel volume av- confessare che noi non ne ave- L. HOO>. te sott'acqua con me. Milano, te _m?der'!lo; .9re1:11 µ_e: gh zt0ne che non e~cludeva. ~n- di. arle. d1 archeologia (una so del Tevere_ dalla sua sor- amto e. di monito a1 sans~- verte. n~ psicologia. né scienza. vamo cognizione, è una cosa UGO DETI'ORE: La grm,de Ceschina (pagg. 426. L. 2500>. artls~1, gli scntton. gli mge- zi. elevava, l'azione pratica, ~c1enza che era ap~ena n~ta. gente _al ~onfm~ dello .sta!? polcres1 I.o.s~u~rd~ ~mo_ni: né fan~ienza ma solamente piacevole? Sono tante le cose diga. Milano. Ceschina (pagg. CARLO CERIAN'A MAYNE- gnen, ecc. !'artigianato fiorente _e va· 1~ sen?o mod~m'?. m ~talla), eccles!astlco dai tempi ptu to_re degli m1m1tabil1 volh di fa~t~.nona .... La fa.nt ~storia è utili e grandi.cne non 51 cono- 462 L. lò00). RI: J Lanle Montefeltro Del- Sansepok:ro è una città rio; cosi come oggi non d1 agricoltura. D1scors1 acca- remoti fino al presente. Piero della Francesca: forse QW inte~ come. storia mven_tata scono ne.Ila vita. Be_rto Perotti \'JNCENZO DI MATTIA: .Lo lo Roi,ere. Milano. Ceschina che ha sempre operato senz:i. esclude lo stesso artigianato demìci fatti _da nomi il!ustri, Enu.nciare quah variazioni da quello sg:.iardo essi ri~e- ? f3:ntastd<:,a e 1rr:ale?. 11h~>l:o~enza d1 qu~st_o.scrittore e ar- Junga gue~ra col po:-i~? ~1' 1 !s- ~pagg. 250 , L. !~~;Ministro grande chiasso. che si è ab- e un_a industri3: .!-~ basi eco- ma e donali,• a tut~J. L~ abbi~ fat!e nat~r_a~mente e cevono ancora una nobile =e~~c;e.f~~t~s~~ic~la~ioii~~ ~~tamdcl~:eo~~TI~ ~:3.~~~i~~i no. Ceschma (pnS?~ _J__ L. E~~bE:::~ ~l.Ffc~~ni. Milano. bellita con pudore e con di- nom1che e s_ocia_h.m_od_erne, 51:e~a dell. A~d~1a, dJ· qua_h sub_1te art1f1c!~lment~. e consegna•. n:ci. mrhlari. ~ politici. L'auto- di quadri. xilograflt>P.. dL~~ni A~~~.:.i-io GANDUSjQ'. Cin- Ceschina (pagg. 104, L. 1000). screz-ione, ma anche senza come la Bu1tom), s1 e af- pm.o dal p1tto1e Vrncenzo Indicare 11 modo p1u spedi- MARIO GUIDOITI ct ra la stona della sua cono. di Otto Pankok.

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