la Fiera Letteraria - XIV - n. 41 - 11 ottobre 1959

D.omenfoa- 11 ottobre 1959 LA FIERA LETTERARIA Pag. 5 BIBLIOTÈCÀ STRANIERA DI PIETRO Cii\IATTI * PER NA CRONISTORIA DELLA RIVISTA « 900 • * J--DHVOu--m DONLEAVY Bontempelli e il novecentismo no~sasc!,d"j1asto, ancora. d1 tà. L'effetto è quello (X)1 che moderna:' sono insomma lo . a iz:zaotc, nelle ln- st ,enfica e s1 moluphca · un scandalismo silenzioso ve etale f~~~e e net contenut1 e nel) disordine, anzi uno • scandalo di cu 1 0 nutnamo, 0 toffe 51• * . J'. a pan1rc dal punto 1mpa~hato • che blocca I ncr- lenzioso al quale paghiamo quo- ~~: pubh~l't~ties1•~~~~~:.l'u~deù!~:~o ~ ~:j ~~~anamente monetme d'ango. :\la si può lodar l'uno e biasimare o ignora.re o trascurar l'altro? A par, le il rischio. anzi rerrore, cli svaluta re tutti in blocco i cosiddetti Novecenti ~:b~co non è onnat l'uomo folle il normale e 1I giusto Uno di tali personaggi roman- può. e I :o~::!~r:n pu~~~ta~: ne~ ~r/ l 1 ~~:~Jie~n CO~ ~%';n 1 cfa 0 ~ 1 ~~fo:~~ :du : * f°lw dal Qual~ c1 s1 at,1ende manzo, una narrazione che non raz.ione nsale semmai alle d • E \f ff / CO FA L(I lJ I :ai~d~~ie I~· b~i~;~ k,~~1p; ~~~et:~: P~~~~! ~n~~s~:,e 1 ~~ di~emi~J 1, tototelevtshe ma più spesso e !)Che, e che non lo com,·olga (Feltnnelh, • .Mdano) e e:;: J IX Lempelh sptana e cianica- co e tanc1a~o d01 • $arti t Ed e un eto1710 che $1 ~a- scopertamçnte nelle forme ma- m un processo alla regola, al p Donleavy· un amencano Effettivamente, la nov1ta mente aTd1m~ru1 st:hst1c1 e sp1ntuah ne1 caffe di ParlgL rebbe potuto antic•pare dt ~gne della cronaca nera e del d1spreg1abss1mo e normale• dei emigrato m Irlanda sposato della prosa narrativa del fanla.shci eh.e presuppongo- Viva la faccia degh Strapae- molti annr po1che ad eotsere ~~o ~rei e poS!-cultur::ù.e? lr::i.ttau meclia e dei giunst1, a una disperante mgiesma che 900 fu quella d'aver teso e al no il Futunsmo •• agg•unse sam esclama ancora adesso e a dtm~strarsi quel tuie llZia dello ~d~~u~o,I e ra- scostandogh mrvana senc1 d1e- 1 r matnmonlo consumato e pro- .surrealtsmo, e m senso piu che a Bontempellt tutto rt,?- Galleth Diedero e un con.n- scrittore BontempeLh r.on ma. statutan, obbligato~ ~~: ~ ~dd, 1 ri~~~~er:ra~i:°~~j ~ner;-~~e:Je ~~~:.:~! :: 1~e: lato, al fanta;magonco e ai sce bene finchè $t limita a glio che, se ascoltato, potreb- aveva 'certo aspettato d1 mai, escludenu e beffeggianti male. Aumentano ~ insieme SI to, 1 1 quaJe aspira a una laurea ma171co •. e Il 900_ ha avuto far muovere la fanta:na ~ m be davvero promuovere umi pervenire al suo "epilogo" ffn1~t~~uJ~~~u~~o~ft~1~n~ ~~~~~~~e ~~ 1 p~~n~gag~, :h~~! ~r;:~;tf':s1': 1~~~ ~ ~~:g~n~~:'to co;:i:! 0 ~~::;~ ~n m~~7c~ 0 ., p:::e;~~n~: 1 :~ ;:~fe 4 ~~~re~~;,itu~l:;st:all: ~::eb: !e~~:~: :t:n:~m~ fin Zolla, st h\'ella e SI massi- tatamente moderni, personaggi che energia combatte per una prosa tra le nazioni euro- pittorico deve far seguire lo l,5rd1, un nnnovamento poe- riguardo che gli venne les1- ca. ~a ad un pat~ da ecces- narrau,•1 e insieme, purtroppo, decorosa nspenab1htà, ma pee •. avverti Artter 1 fin dal umano, l'opera perisce mi· uco •• quando chiesero • 1m nato e contrastato Del re- ~na~:Ìg~fudina~{~: fdeJ~ ~rsonaggi. v1_veot1,che smt~ dentro a lui conv1\"e un follet- 1921. E aggiunse che, quan- seramente •• ~iacchè la sua periosa_me~te agli scritto~ sto, ancora oggi, Bargellini la storia, almeno il più estro. !~n~, signt'f°o e ,-tefim-:al~ra~:!!ntc,h un I angelod del d'anche avessimo dovuto ri- vera vocaz1one sa riebbe paesani, ctoè italiani: onesta reputa i! Bontempetli uno \'erso. e più sacrilego. e o~~ur':..1= 1 ~::io=:fe ~:: nei .;;;d~ ;ubs ~i ~~btifl~ c'-?!'osce~e d'avere importato quell_a _deU'c evaS1one ~erso il sin_cerilà... •. Qualità t~tte d. e scrittore tutto di testa, ce- UNARACCOLTA DI PROSEDI GAETANO ARCANGELI ~ lato dello scandalismo di- abitudine, io una corsa agli e con _la peggiore gente ad p1u di Quanto avevamo prodtgios? •. A~lora .~h • ven- cui. . seco.n~o ~ alle.t.ti , glt rebrale e giocoliere ». * ch1arato, _eh~ potn;bbe ~D:CO(:l ostacoli del superamento che ~lzare li gomiio. e a rubare esportato, e bisognava pure gon pagtne dt un 1rldescen- Stracittadmi, ossia 1 Nove- Ma non con tut . Ii sto· ~tewars1 di degru vess1ll1~e:1,s~mbra allontanare, ad esem- il_ l~ue da_va!l,tiagli u_scidei ,;. considerare lo stadio di ma- za perfetta». Allorn è e il centisti, erano irrimediabH- rici accade lo stes~o g Il Sa- t:ra l~egria Socrate e addmt- PIO un ~oraro ab~, ~i- c1~i,__ a p1et1re_p~llli irresti- tura.?ione intellettuale• che n?stro .prosatore più affine mente destituiti pegno della storia dei Tre-'' I PASSI NOT'l'U quasi cli_ g_e~i-e~:;rio~ldj~ (8,~~unri 1 6° ci:~~~«t~~~! !~bi~~ \i~~r\~n ~~~~ 0 m~'ìi nelle altre nazioni ~uropeP a1 poeti puri•: . E~ è al~ stregu~ di tali cento e degli studi sul Pe- c~ Manta.in_: ~ Sempre tutto mente questa illusione ottica e precipita in capo, terremotata e c.ova_vada vent'annt •· Ma Per Gal!eth, t~vece, I~ travtsamenta che . 1( Nov~ trarca non è certo un avan- c1ò che è d1 Dio ha .sollevato questa dolorosa distanza). da uno strappo eccessivo alla QUt. e ~a precisare, p~r Bontempeih no~.; è da sai cento - come pe_nodo ston· guardista. Eppure nel .suo '' * spmdalo •• come nemico e del- Chi potrebbe negare che que- catenella dello sciacquone, a debito d esattezza, che m va; nulla. I mih. Le favo- co e come ~ov1mento let- Disegno storico della Lette– I o~e 1mpaghato •), al suo sta personaggi stranpau non indugiare nei sogm 1mpossibi- Italia quet fuoco era g1a le e Non. s, creano senza tera rio - viene presentato ratura itahana si le e. Jato s alimenta e prospera uno siano ,en, credibili? Sono ben h, a fuggire ~olletempo d1 ca- stato riacceso dal D'Annun- una v1s1one prof<>nda,senza ed illustrato tn una collana e Hanno certamente t~~to scandalismo silenzioso, quon- consequenztali plausibili han- sa m casa d affitto o a bam- zio e che a non lasciarlo rt- un fondamento di tdeP e dt alla quale pur collaborano t h =o neeu~~~na;~m~~~e; (~ad~, s~~do~~o ec~~an~~ ~~~t~n!~ m~ C~ll~~irc:: spegnere s'erano adoprah tll~wni-: e po1che queste e da_nno garanzia oleum tr.a ~:e\i~., 1 ~~e:a e 1-:~~:i~:en~~; di A I.JBEn TO llE I/ J LA CQVA mcontrollabde ,e av,..olgente, più danno d1 u~to oon re re, coo arte vo~ma dav,ero VOClam e Rond1st1, net modt sa.ebbero mancate del tutto t plu eQregi professori uni- Bontempelli come un gioco • che 000 cerca di sfondare por• danq: e se su1gono un ~go~ irresisnbtle. ragazze nbclh e e _con gh sptnt 1 che furonP al Novecent,sm~, non s1 vers1tan Ma neppure con effimero, ttna sorla dt funam- Tra le ptu recenti ed1z1on1 evocah,o, ,ra»gn~nge, molto te ma crepa mun, camuffato resntuiscono una disperazione): mature zitelle rehgiosissime, pm propri agh artisti e ai comprende perche 1l Gallem Lmg, .Russo le cose sono bohsmo e di fumtstena sco- p~sentate da Bino Rebellato spesso, un, 1ntens1~ descrlt– m mille modi estrosi e \"Olu- sono un ,eleno sotule, come piene d1 compless1 e d1 nspct- cnttC1 delle due nv 1ste st sia trattenuto dal dare andate meglto s 1 rilegga la perta Attraverso le espe- d1 Padova, si segnala parti- uva e un elasticità d1 resa b1h, da tragico a buffo, forte I cibi adulterati e la siga- tose tenerezze Insieme 3 Se- Quando si farà una. storia come inesistente ogm anima testtmomanza da ltu offerta nenze d un umori m dls- colarmente una hmp1da rac- ps1colog1ca ignote al narra– della sua capillare mulhfonru- retta e ti cinema della dieta ~ast1:m, Z~11.::e:ro c1 offre le a,- delle piu importanti rivi.si ~ nel seno, cervello e cuore con le pagine nstampate seccato I h andi s- ,o~hetti colta d~ prose d1 Gaetano Ar- tore puro (soprattutto a, cer– ,--------------------, 'enture d un altro sca~1c1ato lettera ne del Novecento che fosse, dei ~ovecenttstL nell' Elogio della• Polemica futurist; ! la pole!ica no- cangeh. • I passt notturni •• ti • puri • narratori d oggi, iiramondo, Denms O Keefe, raccos;,hendo u poco che SP. Sarebbe stato pm coerente. tait e Quah le scrisse nel vecentista Bontem el I mn- collana e Le quattro stag10- cosl pronti, per povertà o per I DISAGI 1rasc1b1le e mal!ncomco filoso- 11 ,è s;,ià scntto e aggtungen- giacche h reputa gentucola nove-mbre del 1926, m acca- e fmo alle so h/ d!u: iù n1 •. S1 trat~, con t-.itta cer- ,prmc1p10, ad impoverire le fo da camere d affitto, sempre do il molto che c'è ancora da capace di • confondere t! fa- sione dell'uscita del prtmo g g P tezza, dell opera narrativa loro pagine con il facile pre– alla caccia della ragazza ideale, se iverne? No da ogg no, ticoso calcolo dello scrittore quaderno del 900 S'mtitota- sottlle de inquiet:nte fanta- ptù matura e consapevole di testo d1 non allontanarsi belhss1ma e ricch1ssuna - egh r · n I senza 1spirazt0ne 11 quale no Mmerva oscure e se I n sta mo erna, e a otta O pr':" Arcangeli che ha voluto rac- troppo da una certa, squal– è or~ e stracciato Dei due ;:~~:ia~~is1;e g~~v::;~~ae d; combina fredda~imte gh fanno contro 11 progra::im~ ~~;;~ 1 ;e ~~~~~::: d 1~~ 1 1 ~ 0 P 1 ~ cogllere, in un sens1b1le mo- Ilda realta ambientale). E' I t t • nnno,ellaton della ..gioventù da f d , elementi e le dosi che entre- di ncostruzione della realtà. sa1c0 scaturito in gran par- quanto è riuscito a !are, nel- e e r a r I bruciata• amencana m es1ho re t uno s on o e u~ mcor- f'anno a formare tl suo poe- esterna e della. realtd. d - surrealista. Alle t~Qu1etudm1 te dalla sua drretta esperlen- la maggior parte dei suoi di GllGLIELJIO PETR0.11 Se fossi un pittore non esiterei 1n ceru momenti. per partito preso, per ne.:cssità di uscire dall'equ1· voco, soprattutto per insofferenza a1 luog}ucomum correnti. ancorché per molte altre considerazioni eh~ m tal caso entrano necessanamente m gmoco quan– do si opera con una cen.-=i:consapevolezza, a ripu– diare l'interpretazione della realta e rifugiarmi m quel limbo che oggi chiamano mformaJe e che, in– vece, è la quintessenza eJ 11 tnonfo òella forma pura, m rivolta contro I contenuti che non possono certo mai essere consunti d1 per se stessi, ma lo sono stati socialmente pruna da ogni convenzione bor- ~~~ ~r~!~ioeni:ii:e;e~}j\1~1fl!e ià:e 1 ~eoJ~r~;;:e riale umano artìslfco per. 1· péopo- scopi, 1.II d1Spregto d'ogru mtang:ib1htà e d'ogru dignità della poesia Ma in letteratura gli steSsì sentimenti ben dif– ficilmente trovano una c;oluzione. radicale che signi– fichi protesta entro lo spazio di una pura rivoluzio– ne formale; lo scrittore e prigioniero della parola e subordinato alle idee o alle suggestioni della imma– gine, e quanto più può definire il pensiero anche di una sua protesta simile a quella possibile ai pit· tori. tanto più in essa la possibilità di distruggere i suoi procedimenti tradizionali diviene impossibile. Eppure questa sarebbe la direzione, se non quella giusta. quella che più dirett'.lmente rispecchierebbe le reazioni che dovrebbe avere oggi il poeta. lo scrittore, di fronte al perpetuarsi dei maggiori equivoci che, in special modo la nuova generazione, alimenta senza il dubbio di trovarsi tanto lontana dai problemi che rendon,:, la parola suggestione du– ratura, le idee espressione penetrante. i fatti rap– presentazione che solJecita $:!'.li umori del tempo ed i sentimenti segreti degli individui, secondo l'ango– lazione segreta attraverso la quale incide nella vita, Bisogna aggiungere anche che Ja nuova generazione, se generalmente alimenta tali eq?Jivoci. lo fa con. minima responsabilità propria e con gli strumenti che le sono stati tramand.'lti. Ma v'è di peggio. c·e qualche cosa di cosi diso– rientante in ciò che più violentemente è stato tra· mandato ai più giovani, per cui essi, anche i mag– giormente dotati di sottigliezze e di sensibilità. d1 gusto e di preparazione, manifestano un disorien– tamento che genera spesso confusioni sconcertanti per tutti:• questa confusione è assai peggiore degli equivoci stessi. giacché al cospetto di un errore esi– ste elemento di polemica, esiste possibilità di di· scussione, esiste possibilità d'incontro e di recipro· ca concessione, ma al cospetto della confusione non v'è aitro che possibilità amorfa. ris::manza ottusa e diseducativa. -Perché tutto questo? Se noi dovessimo rintrac· ciare qualche responsabilità che investe quasi chiun– que di coloro che per età. per situazione personale. ha rappresentato il tramite tra il prim3. ed il dopo la guerra, ci si trova davan!i ed un dilemma: i re– sponsabili infatti non sono questi giovani, ma la nostra generazione, noi stessi che oggi siamo i pri· mi ad aver diritto di lamentarci; le nostre respon– sabilità possono esser.e individuate in non pochi punti cruciali, nelle persone e nei fatti che avendo portato il proprio dilemma umano di fronte al tra– passo, l'hanno indicato come una poetica, come un cambiamento che investiva anche le cose che non cambiano come la sensibilità che rende attivo il gu– sto, la semplicità dei sentimenti che sono richiesti a intendere e sentire la poesia. La nostra genera– zione ha commesso l'errore di immettere i suoi tra· vagli soggettivi ed j propri problemi morali nati dal bisogno di un diverso ad,eguameoto nell'idea stessa dell'arte. Vogliamo fare un esempio tra i tanti, che è il più significativo ed an~he il più patetico, perché investe una persona ed una serie di sentimenti che amiamo e rispettiamo e soprattutto stimiamo mol– to: voglio dire il Vittorini dei Gettoni. Noi sap· piano in quanti casi individuali gli stessi gettoni ci banno dato il meglio della nuova narrath·a, eppure lo spirito del gettonismo, nel quale Vittorini ha ri· versato con la passione che è di molti altri suoi contemporanei, lo spirito del proprio dilemma sog– gettivo, delle proprie inso:-genze um.ane che. quanto più erano giustificate, tanto più non potevano e non possono essere una ideobgia <l'arte e una poetica. Il discorso certo sarebbe lungo e pericoloso e. d'altr='l parte, spetta a coloro che rfovranno studiare questo tempo e ristabil_ire un pans1ero letterario valido; ma è assai evidente che il modello ideologico che è sor· to da questa nostra situazio:1e ed al quale si sono uniti tanti bassi elementi della polemica politica e culturale fomentati da interessi comunque estran~i, contiene ii nodo da sciogli~re e che sarà più facile che i giovani lo sciolgano in loro stessi piuttosto che tra di essi e la generlzione più anziana. GUGLlEL:IIO PETR01'1 volontano Denrus è su un meta ura a movimen t e a ttco be-ve one con I d . m t f! alle ambagi dell avventuro- za umana, una sene di rac- racc0nti Arcangeh che si è piano d1, estrema ~odern1t~ gruppi e ftn a smgo!t auto- ers e r d l' a vtvt a vtduale enunciato dal Bon- sa senslbtlltd contempora- conti composti !ra tl 1941 e valso sÒpratutto Il.ella resa l'arrabbiato impotente, un sati: n che altrfmenh minaccia- ia Q:,:c:~um~!a i~:e!~"/;;;~ ~~m:.~!~~r~n~al Ri:;so taccia~ nea, Bontempelh Teaguce con il 1951 e quasi tutti mediti. dei suoi person;ggi e nelle ro del sogno, Sebastian, mvece, no da ttma~ere tro~po iso- ra dt O sa• _ • a e I piort.zw . quello che e 11 dono suo, d1 Il fatto che l'autore sta 11 sue sequenze di vita provm- è l'esemplare magnifico dei lati e distaccati da!l ambten- sce pa~tee ~ssen~,:i: c~~~u~;- / t n~Sr-ri h letierati van~ un'mòe'Higenza. hmpidusima poeta eh~ conosciamo (ctoè c1ale (che è poi quella emi– nuovi bruciati, aV\eotunero a te cui invece appartenneTo ziatamente 11 Gallett / di : a en ° e e sono mso~di e armata, illuminutica, non tra 1 ptu _mteressant 1 della liana), della fine capac1tà dt colpo sicuro dotato di poten Una stona delle nv1ste non 11 1 falti delle vecchie venta, e apphcata alle cose ma alle generazione {ormataSJ nel sìntesi acqu1s1ta sul testo es- diaboho e d'una faccia d'an- dovre~be formre soltanto {o~~,'tà c~!rt!a~~~:~nadie d~ va?1no in cerca dt nuova e apparenze _delle c~se, senza cuore del no5!ro mezzo se- senztalmente 11:1co. gelo sperduto I cm sogni si pettegolezzi ed aneddoti, d h 1 , • piu seducente fede li pro- app,gh ne sostegni nella colo e tra I plu at-tenh a ve- Nascono cosi figure come reah:u.ano sub'ato e sempre e a date dt nascita e utoh dt tenei~ 0 t cf e ile arte deforme blema è assai più semphce realtà 1mmedfata e conCTeta.- dere e a rendere l'aspetto la zia Omda Orietta AHon– cm uJtto finisce bene purché hbri Roba del resto da non sta l ar e ac d , 1 giurano che di Quello che essi credono E da che cosa se non da simbolico e ~slcologico delle sino e sopr;t-Jtto T~sca la non thieda al suo folleuo ciò buttar via e, In mani esver- ;:et campt~ e la fef~r-mtta ?ohanca in loro la fede, per· questo e denva 'at Bontem- cose e dei rapporti umani) protagontsta del sesto ~ac– che ne farebbe non più uo te, utihzzab1le con i;,arbo . e ica, Pt onca, P as ca 31 c P manca la cultura E pelli ~na sorta d lucido de- potrebbe ingenerare un cer- conto, e Spiaggia per pove– personaggio ma un uomo pur- per megho far rivivere t'una diventa artiSh con poca fa- Apollo (e non solo lui) se ne lino• nonchè ~uella rara to dubbio nel lettore: che cioè rl.-., che a nostro avviso è ché s 1 prefigga mete di \radi- e l'altra figura, l'una e l'al- tica •· Pertanto 10 troviamo sta ciond?"ont, perchè .Mi- ricch;zza e moltepllcttd dt • I passi notturni~ possano 1I più ri'usc1to della raccoÌta. ~ento e di dolore e di caos. t~a. opera, nel proprio giro :~;p:~a pronto a concluder~ nerva Oh ha voltato le motivi umani e quello spin- essere, più che altro, una ri- Troviamo, m apertura, una Sebasuan è l'egoista puro, lo danni e d1 luoghi Una sto- f~tica maggiore con spalle• to che aderisce alle ra ioni petizione o, meglio, un'esten- serie d1 pagine che l'autore sradicate>tipo, senza idcah, ma ria delle nviste servirebbe SLSt: neU appren:ere le_. 1°r- Fortuna volle che, nel '41, più profonde e al t:rba- s1one prosastica d1 motivi già ha dedicato al fratello Fran– oeppu.re , senza domani IO\'en- a far naf/lu1te il sangue tn mu e e le teorie elle p,u Te- Lu11n Russo dovesse affron- ment hl se req della. vita f1ssat1 e svolti in sede lirica, cesco, con il gusto di un o– torc del mmuto su~i,·o, arterie altrimenti troppo centi scuole poetiche stra- tare un'antologia di letture d'ogg~ .~ In g deflnftiva al con quel gusto dell'esperi- maggio teso a rievocare lon– baoderuola istcnca con l'arma disseccate, e darebbe qual- me-re•. confacente e allo spirito e Bontem e!li non é d • e mento dal quale t pceh ama- tam e teneri giorni d'tnfan– estrema dcU'uomo e la st:on• che nhevo a Jigure c)te dt 'f Ed è alla !tregua di un sifJ a!la novità della s9uola me- andata.. Pe non sta. an~:~~o no farsi prendere a \'Olte la zia tra~rs1 net climi bolo– c:e.uanre mute\'olezza d:Sva per se non. L'otterrebbero. atto equihbn.:> storico e dia uruca .-, compdata cioe t O l li 5 . mano. gnes1, in un'atmosfera fam1- msomma .simbolo di quel ,-e~ Sono infatti I e Mtnon • estetico che Novecento,. No- • net termini d1 un Qu.sto tra d:lipo Le';;° et con ~ tonc: Dicendo che il d:.ibb10 non !tare raccolta e densa d1 u– teno sesso dei balordi irre- quelli che più ne trarrebbe- vecentiSh . e. Npvecent,smo l'antico e il moderno•. Fu ;. do era ~ra c e ,sappia ha ragione di sussistere, pen- mori. di affetti, di sensazioni. 9uie_ti inquietant.i prodotti del- to vantaggio, e sono quelli ven?ono l?i~dicatt e ~on.da ~- così eh.e, Qu~n!unqu~ Mila ;?or I gar:~c;:r°~e r a;;:~: siam_o di ri~•olgere il miglio- A'l"Cang~~• in questo esordio, I ultima modemuà. che là per là sembrano for- nau, densi e respmt1 m sua guida b1bllograftca. del . h d O O re r1conoscunento ad Arcan- sfiora plu che penetrare, sfu- Merito e scaltrezza di Don- mare appena una coterie, quel mastodonti~o volu~e •2~ sui Narra~ori dai Manzo- ~;;:~a a~~e~ta ~/'"\ ~uona geli che, in efietti, è riuscito ma più che raffigurare, riu– leavy saran quelli di non of- ma poi ci si accorge che, che ne~la valla:d 1 ana S!ona mani e dagli Scapigliati agli il B t j/e ~ · EP- efficacemente a sdoppiare scendo però, ad un tempo, a frirci i suoi eroi incoronati di oltre a servire da tratto di letterana d'Itahe è dedicato· ultimi Provinciali e ai De- pure. t· ?n empe t c e tro- (dal punto di vista del • mo- darci .il senso compiuto del– ~ustificativi filosofici, ma an- unione, giovano anche ad al nostro povero Novecento. cadenti non avesse trovato va gius 1 ";1° con 1 1 ,e sue opere dulo • estetico) e a controlla- le cose e della gente tra cui zi scoperti e denunziati nella attutire sbalzi e sorprese se E meno male che vi s_isal- né modo né motivo di regi- preS$O • uno e altro st ori- re la sua penna tenendola è vissuto. loro fau!1csca inconsistenza, mai dunque avremo ·una vano i fautori e seguaci di $:trar BontempeUi: fu coS'\ co, è t~ st ess? Bontempeili costantemente poÌarizzata su E' riscontrabile, nel susse– ~rsonf~ a soggetto_ d'una re- simile storia• si vedrà me- Strapaese. Fra tanto e im- che nel '41 lo stesso Russo che fu ti massimo espo~ente quella falsariga (di descri- g\Ursi dei suddetti nuclei e– ~~~aa t~.ar~tZZ: 0 • di una bai- glia quali fu'rono l'intento e perv~rsare di millanterie _per meglio presen.tare ur: del 9 ~ e _del NovecenttSmo. zioni, di analisi e di armo- vocativi. :.in impasto tipica– e fine alcuna°~elf:~ott~~j lo s-volgimento del 900 _ Ma estetiche•, _ Strapaese dis!! h_rano del Bontempelli uti- Ma . si pu_o .lodare B~ntem- ?ici) dalla quale ~ bene ch': menti? emiliano che richiam~ !'lessuno del fallimento, deUa bi.sognerà. trarsi fuori dal p~r Gallet_r! r _I~ parola pm h.zzato in un'ontologia sco- pelli e btastmare. o ignora_- 11 narratore non s1 _allontani al~a mente _cer¼ . prose .d1 unpot!!nz::a mo~e. Quest_o sen- viscidume del!' aneddotica, giu_st.a e pm vmie •: rappre- la.stico, lo fece precedere da re o trascurare 11 900 e 1l troPJ?O. Il passag1po dalla Giuseppe Ra~ond1 (pe~1~– so"0~n~n~1sten~ .. di f~g- nonchè dalle strettorie del sento.• uno sforzo. ~01e~ole un e cappelletto :J ch'è più O Novecentismo senza peccare poesi~ alla. narr~twa (non mo,, ad. ~semp10~ a_ "Notizie ge da.i!ca e. ad~nttura un- campanilismo. Impresa ciif- per liberare lo spmto lta- meno lo stesso ritrascritto d'incongruenza? E senza. che allud1amo. _e logtco, ad un dall Enuha •). C1 siamo cosi ~st~ .o. s11le d1 Donleavy, ficile che ad Augusto Her- liana da Q1tel decadentismo nella recente ristampa dei ne deri i l'ins;,iust" . d" 0 _ fat1o occasionale, bensì di soffermati sulle pagine ini- ~~o dir~go~~j~gh~~ct~Wa::~ met,' per esempio, non è che l_o isteriliva .sin ~a quan- Narratori. E in quel e cap- Iuta re ~ scancetlai;'~el I t~to vo:ca~ione) non è !"ai se1;1- zialr, percl_lé. ci se!1lbra che ti, di battute e situazio . . riuscita nel suo saggio sulla do s, e-Ta messo cosi avven- pelletta•, a totale modifica . . . pllce, comJ><!rta _mnegab1I- e~se slntet!zz~o gh ele~n– certanti, do\"e satira eru,~n Ventlll"a delle riviste. Pur tatam~te sul!~ traccia delle di quanto era un po' auerito Q~elh t~a ' N~vecentl.stl che mente certi r1~i l?, rappo~- ti !=a.rattenstic1 chf: troviamo dia, buffo e maligno sono 'i;; andando dal 1903 al 1940 e e$presswni pm stupefacenti e un po' lasciato intendtte più mertl~no d1 essere notati to alla necess1t~ d1 trasferi- poi 1~ una parte importante combbiJ:lazione e contaminaz.io - pur disponendo di un'ode- dell'arte europea ed era in Miru?rva oscura. si può e valutatt, e ehe non Jlot- re lo sfog~ ~timen_tale dal~ del libro,_quellache_vorrem– ne ~ntmue, ?-ell~caldaia d'uoa guata. prospettiv(l, quel ~ta~ preso ~1.I'ùzzoto degl~ fra l'altro leggere che, e un ten~ono proprio perchè son 1~. r_arefaztoni e dai coai":11 mo deflrure nostalgica, vol- ~oltata . utal.i1à narrativa, saggio av-rebbe dovuto re- 1smi tr~nsalp1m •. E magan bel giorno•• allorchè • non definiti •Novecentisti•? h!1c1, ad ~. vero e proprio ta ad un passato da ftltra:e, strati~=~ per spreco, per stituire e a.ssicurare alla. rt- tras~nni: ché, rett?rica p~r fu più né falso sofista né (continua) pian<? • art1gia!lale • di co: oltre che con,. la memoria, Donlea,')' è un genJale umo- vista 900 la funzione e la sti- 'tttori;:~• ;.cerr~~an 1 i e mi- fals? ig~ra~te ••. Bontem- ENRICO FALQUI ~~,:~a e~~:=Ìtà tu~\ 0 t!~- :~zza ~i c~fc~~~vo:: nsta moderno, uno scandalista ma che più le appartengono. s_agog 1 • t que a atta~~ p,el!t • 51 ritrovo soltanto --- tenere se stess· sulla a ina necessità d" · tuuo da. ridere, per quanto Ma la Ventura delle riviste st saranno certo lasC1ati scnttore •: e cosi tutti i suoi (Le pre<:edenti punte.te di M chi tenend 1 cO t pd~ •ò· stes attra 1 rmn~acl\ s~ concerne Il n~.tro_discorso, ~e uscì net '41, e nel •41 non. trattenere da ~n !'°' d'.ocea- precedenti esperimenti int.?1- questo saggio sono apparse ri:sce 'a trar 0 11 ro:Ìtfo ~~;là stat~o iò ~ersj ~ !;, e s~<:'n',~ e n':1icohzz~ la \'1ta, tutti i baluardi della. patriot- no, e per essi Ct sa;a _vo- le~t~ali_ appaiono . oggi giu- nei numeri del 19 e 26 tu- sua recedente esperienza li- soffe~t~. Ma e,/ ~a ~"!,a a/!_, ~~~~:tfa a~~ere d1 tutto, a tarda rettorica strapaesana luto ~e.n altro ~he. • I ultimo st1ficat1 e trasfigurati . m glio, del 2 e 9 agosto. del 13, rica psenza abusarne conser- te ugualme~te uni~~~nte nevaJe f II d com; ~ car: erano già crollati. e non tut- c~p~ h~o O ~ ulttmo pan- queS t o suo s-plendente epilo- 20, 26 settembre e del 4 ot- vandone soprattutto' il calore (per non dire la più impor– dissoln:cn~o~ e :i? uo:~~~om~~ te le albagi~. del to~canesi~ ciot O i?tDe-rano 6 d eS t eti- go letterario di scrittore•· tobre). e la suggestione del taglio ~te, almeno nelle intenzio- schcre, e gli ideali bottiglie mo erano g1a sgonf1at~. Si r--------------------------------_:,,:_ ____ _:_-Ì nt) che, staccandosi dal mon- vuote da buttar "ia nella gran- poteva anc?ra cr~dere ~l es- do ~ppo soggettivo dei ri- de sbronza. 11 romanzo moder- sere nel. gtusto innegg_1a.ndo A p o L o G I E cord1 e delle rievocazioni, 00 non intende esorcizzare la a un pnmato del genio t?: LETTERA ROM ,4 N ,4 ,• ten~e ad un'oggettività più regola, assordare i nostri an- scano che non esisteva. ptu 1:1 /:I r~1onale, ad un arco narra- geli? da un pezzo. t~vo che ha bisogno, per ar- Donleavy è dunque . Tuttavia il più avverso e ticolarsi, di cercare la sua nissimo, tanto che ques:~~~ ostile de~li storici toccati al * realtà nei. !atti esteriori, nel- libro d::ipprima apparso ali Novecentismo resta senza la gente incontrata. macchia a Parig; e poi ritira". d~bbi_o Al/,edo Gallelli. Pe, d i ili A R I o p I e e Il I E' con _queste caratteri,ti- to di circolazione, faticò !un- lui 1! Novecentismo altro che che s1 anima ll!1 raccon- gamente prima di scoppiare aJ. non fu se non lo stesso Fu- to c;_omela • Spiaggia per po- Ja notorietà, ma per diveniare turismo _il q~le, • rinnegan- In una recente inten-1sta con Alalo Robbe-GrUlet. sguardo"'· dello scrittore che considera la realtà come veri •, co~i ten_uto sul filo di poi subito un best-seJler, un ro. do la nvolu..z:ione •• pose la (colui che è ritenuto il caposcuola del 'nuovo romanzo' se egli fosse un obbietth·o fotografico. dando uguale una mahncom~ che r~r~- manzo simbolico deU'ultima sua • candidatura ad- este- francese), e da precedenti dichiarazioni dello scrittore ,,alore agli oggeai ed elle persone. che a molti è sem- mente scade 1n com~1ac1- irrequietexz::i giovanile, oscu- tica ufficiale•. Per lui nel ho potuto rilevare come a proposito della · nuova scuola; brato. magari superficialmente. che egli volesse mante- mento, ravvl_v.ata com'e . da rando in Inghilterra la rabbia Novecentismo si diedero ma soprattutto 8 proposito di lui stesso, si sia venuto nersi distaccatb dalla realtà. che proprio in quel modo un ~ns_o cr1h~o n~l_le ~- di Osborne e in America le ccandidamenre convegno tue- creando un equivoco: io si accusa di iredd.ezza. di ec- volesse significare 11 suo riftuto e la sua intenzione di press1om e nell analisi senb- foUie di Kerouac e soci. La sua ti i detriti teorici dell'egoti- pcesslretavtio disdlvtaccersaom. ndi,ed!sduma ~omileà. 1 tu·,su,0 0 t,rehbb'1be.sono Inter- dare all'uomo, nel suo mondo di artista. un posto secon- mentale. modernità è · Il' · smo e dello snobismo Tcr '" ' dario. Senza dubbio tutto ciò noo sarebbe bastato a Ricordiamone l' in i z i o : scatenato, dii:~~:. c~~os7s:.~ mantico anglo-france.se : e Robbe-Grlllet ora comincia a seotlre il bisogno di dare quell'impressione .se le opere creative di Robbe- • Nelle spiagge dove anda- sura coi sentimenti e gli istin- non 11elle sue forme svene- dHende.rs.i: la sua opera non è di quelle che. ave nd o il Grillet non a\"essero corrisposto e rassomigliato sfa pure vano, d'estate, anche i pove- ti e i complessi più radicati voli e decadenti, ma in quel- saldo appoggio del pubblico. possano fare a meno della in parte. a certe sue premesse teoriche. ri, le ragazze modeste, sem- nell'uomo riuscendo a sopraf-lle più as;,gressive e spavat- criUca, ed egli conosce i>videntemente Il proverbio fran- E· lecito du.'lque. ch'egli parl1 ..per chiarire• ciò pre custodite e frenate da farli e polverizzarli; cos'è se- de •. Per lui, nel Novecentf- eese che dice .. Fatevi una buona reputazione a ,..enti h qualche zia annosa, muta e rio, cosa ancora è da credere, smo, e erolsmo e parodia», a:ini e poi sedeteviei sopra ... e sa che come questo è ~u~· ~!;~v~ ~:\; 1:: :e: 1 :t~~: 1 :~:? 0 ~~nc;:~~~t:: grigia come :ma vecchia ca- cosa rimane dopo tanta risata? ditirambo tragico e ditfram- vero. è vero anche il contrario. In un articolo pubbli- nell'uno e nell°aJtio ca.so non .si può pretendere di por- sa colonica, passavano i po- verrà di chiederci, ma sem- bo satirico non erano che cato l'altranno dalla Nouvelle Revue Fron('aise, (.. Na- tarvi rimedio in un modo che resta sempre abbastanza meriggi 'interi all'ombra dei pre più debolmente, mentre un i;,ioco verbale, una fin- ture.. <Rumanisme. Tuagédie ->. l'autore della Gelo.ria artìficioso~ perchè se l'equivoco è sorto a proposito d'un capanni; non presso la riva, inseguiremo questo Pan folleg- 2ione evanescente cui l'an;- scriveva, proprio a proposito del suo romanzo più noto: romanzo. è con un nuovo romanzo che bisognerebbe ma piuttosto indietro verso giante sulle rispettabili cera- ma vera dell'artista nma- '"'Come potrebbe essere accusato di volersi distogliere chiarirlo. semmai. e non con altro. il retroterra, quasi come se miche della bigotta Dublino. n1eva estranea». Di con.s~ dall'uomo un romanzo che ha per protagonista un uomo Uno degli ultimi fascicoli delle Let,,e, Nouvelle, ~on. f<;>;-5erovenute per go- Ma sotto il comico assoluto, guenza, Bontempelli, sempre e che nelle sue pagine lo segue n passo a passo. de- ers1 i mare, e questo riu- esplosi\"o di Donleavy, sotto la per lui, altro non fu se non scrivendo soltanto c!ò che egli fa o immagina?,. ~:: : diu~~~ P;~:~ty~ :: ,::r::n:!~~~ n~~estn•emvoanni 0 anczao: scisstoe !doro estraneod, un ele- sua ,·ertigine vitalistica, cosa un ingnegno.so manipo!.atore Viene da chiedersi se requivoco da cui oggi Robbe- men a non pren erci con- c'è se non il dramma, lo scan- di • chimismi imm:iqinativi •• Gr1Uet cerca di liberare il suo cammino. sia nato ca- me uno dei maggiori. fra i romanzieri (raneesi di oggi. qfldueanzadro"·•."·coContmemepslaitoveeded, oi-1 dalo del ,-uoto? Coprendolo di cioè di finzioni, die. tn sualmente; oppure se !"opera dello scrittore risulti vera- morto improvvisamente il 9 lugllo .scorso, all'età di risate Donleavy scopre infine quanlo e generate da un ce- mente fredda e contenni la freddeza deUe sue dichia- quarantacinque anni. Reveny, che non ha avuto una minato, senza sfaldamenti, il suo Sebastian: questo Chi- rebralismo caprlccfosJ t:d razioni programmatiche. Xon soltanto, ma ,·isto !"esito carierra facile e coronata da successo. a proposito di con la penna che va sicura scjotte all'americana è una buf- insolente, non hanno voce, negativo che egli ha ottenuto coi suoi scritti teorici, uno deJ suoi romanz.i, Le Cotridor, per cui prevedeva fino al cupre delle cose. Re- fa personificazione del • disor- non hanno lacrim'I!, non han- al punto di farsi classificare. in base ad essi. come egli con ragione l'incomprensione da parte del pubblico e sta da augurarci che a • I dine impagliato., nel quale fin no sangue: .sono vuo!e di non avrebbe m~i voluto o credulo: viene da chiedersi della critièa, scrisse un testo nel quale volle spiegare passi no~i • Arcangeli, ~t/::'~ro:~~': n~a se;:~ ",,";~;i~ •·c::.ic;::!~ "' ,,':e,: ;:;,ri:re ae!';,,=• ~~~e 0 :~;o ~~- un,;re:,~:o~~ qu~a '::ro,,o::a! im: 0 :,.,::::::u;ondo al romanzo. ~sft'~a~~?.;en!~";;i~• i~: Do,·e passano i dia,-oli di Don- fossero vere mandi?rebbero spiegarne gl'intend.lmenti ed il significato. Di solito come sulle prime voleva fare Reve.rzy; esce ora che lui nuova opera di narrativa: lea,1' rimane solo l~odo17acuto at macero fior di scritto-ri. l'autore non aggiunge mai nulla di essenziale a ciò che è morto. come contributo all'evoluzione delle sue idee n:iagari quel romanzo che gìà dello zolfo:. Sebast1an, m_ fon- Anche Attilio MomiQh!ln.o, si può capire senza di lui; noo può sapere. ignorando sulla letteratura. e On libro». disse Reverzy cht11dendo ~~li:~::~ diteq~:!:~mpe;gtr~ do, non è, m maschera d1 per- nella sua Storia Jella L~tte- la portata della sua opera. quali reazioni essa provo- nel cassetto la sua apologia. «deve potersi difendere ~~a~~: t~~i~~~:.media, ~!!~;:~t~t~~•n••;op~:~~al:~:~ ch•~~l,;e-d;'iTI~t p~; ::~n•:,:r,Ìat~•~~f~•r=~~o/~•~ello da solo•. MARIO PICClll rir.~:n~:,~~f:~~J~r.~ L--------------------' · PIETRO CD'tlA'ITI le limpidezza.- .:on cui Bc.n- .:.,._______________________________________ _J ALBERTO BEVILACQUA

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