la Fiera Letteraria - XIV - n. 41 - 11 ottobre 1959

LA FIERA · LETTERAR Anno XVI . K. 41 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELL ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 11 ottobre 1959 SI PUBBLICA LA DOME ICA QUESTO NUMERO I.:. 100 DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE: Roma - Via di Porta Castello, 13. Telefoni: Redazione 655.487 • Amministrazione 655.158 _ PUBBLICITA': Amministrazione: e LA FIERA LETTERARIA, • Via di Porta Castello, 13 - Roma - TARIFFA: L lS0 al millimetro - A BBONA1-.·JENTI: Annuo L. 4.000 - Semes :-e L. 2.150 . Trimestre L. 1.100 . Estero: Annuo L. 7.000 • Copia arretrata L. 150 _ Spediz.ione in conto corrente postale (Gruppo lll - Conto corrente postale n. 11 31426 E' SCOMPARSO UN FILOSOFO INSIGNE * RICORDO diArmando Carlini * di FORTU 'ATO PASQUALINO . Fin da ~_u~ndoappena r,entiquattrenne. nel 1902, e.sor. dt com.e cr1t1co letterario con lo Studio su l'Africa di F. Petrarca (lavoro che gli fu premiato dall'Unir,ersità di Bologna su. relazione del Carducci), Annando Carlini mostrava di e.s.sere soggetto a contrarre in.sOddi.s/azioni e inquietudini ,plrituali. Il contatto con il Petrarca gliene dovette accendere un primo focolaio. Le ri/leMiont sul pensiero politico di Dante e su.Ila storia del francesca– ne.simo ne acuirono alcuni aspetti. La piaga platonica e agostiniana era oni aperta. Per guarirne il Carlini ritenne necessario uscire dalla cultura umani.stica e letterari~. Perciò invocò un tipo di oultura scientifica, che sertnne eta concraP7'Cso all'incantamento platonico ed estetico. in cui la sua anima, galeotto il Petrarca. si e,ra _trovata prlg!oniera. Si .~attava, egli pensò di perdere l anima letterana. desanctis1ana e carducciana per farsi un'anima nuova, più scientifica; piU. umana' anche ,e meno umanistica. Il Carlini si vobe quindi ai fl.lOSCJ/1.. soprattutto ai ~eno platonici e addirittura agli antfplatonici. comin– ciando da Aristotele. Frutti delle .siu • lodevoli e labo• rio.se fati.che aristoteliche• (M. F. Sciacca) furono, tra l'altro, il saggio n principio logico di Art.statele e la tra. fio~:~ ~a;:a:;::;;:: ~~~m;n~':ltge1i~a·;;:::r:~':e:1~ A;!i Lincei. Ch.iappelli, Credaro, Be-nini, Gentile ed Enriqu~. che formavano la com.missione esaminatrice, ebbero a elogi.are l'opera. per la larghezza e .sicurezza d'informa. zione, oltre che per iZ valore scientifico. e L'opera /a molto onore agli studi italiani e al Carlini•· .scrissero nella relazione con la quale avevano deCUo di premiarla. Nonostanee questo bagno scientifieo nell'opera di Ari– ~totele e quello, forse ancora più proficuo, nell'empirismo inglese (la sua monogTaf(a La tuosofia. di G. Locke. in due volumi, è un capolavoro di acuteua critica) il CtITlini ioffriva di nuovo la spina plato·nica fonte' di nuove insoddisfazic-ni e inquietudini. Mentr'egl{ praticava e serviva con puntiglio e devozione Aristate.le e gli em– piristi, Platone e Sant' Agostino erano tornati ad avere le loro sottili rintri.cite. Il Carlini cercò di domare l intera carica platonica attraverso l'idealismo del Gentfle e del Croce, che elaborò e, in 'J)arte. accolse ben filtrati. in un suo sforza teoretico peraona.Ie. Idealista sUi generis, egli .s! credette cosi al riparo dai veoch.i conti da fare con se stesso; e liberò l'anima in uno scritto che risente della pacateua. slllistfca d.et Locke e dello dolce melan– conìa del Petrarca:· La vita dello spirito. Benedetto Cro– ce e Giovanni Gentile con il loro idealism.c ,tavano a quat'opera come certe catene montuose rispetto a u11 paesino eh.e e3U riparano, e che l'uomo 1to. scelto per la propria _pace. Le fanfare del fascìsmo .nrperarono però quelle difese. dalla porte del Gentile e diedero al Carlini qualche grossa illusione di CUi egli avrd a pentirsi e a sorridere a.nche, do'f)O la seconaa guerra mondiale e/ fl.lo. sofl. - scrioerd poi - han sempre soflerto di iR-9enuitd in questo campo (la -politica). a cominciare da Platone che sperava nel e tiranno J di Siracuta per fondare la iua Repubblica, e sino a Hegel che esaltaria con lo stesso animo il re dl Prussia •· Dunque anche l'ingenuità politica soflerta gli era stata contagiata da Platone. Si riapriria l'antica piaga che ora le del.1isioni inaspriva.no. Questa volta il Carlini era però d.ecilo e non sfuggirsi; a cercar.si anzi fino in /ondo. Con una Nota sul pensiero religioso di Francesco Petrarca. neU'immediato dopoguerra.. riprese t contatti col .suo poeta. Onna! aveva capito di essersi .sforzato inriano di risolriere il vero problema. quello religioso. come se fosse un problema culturale e filosofico. Gid dal 19Z6 Ugo Spirito giudicaria il Carlini e un ideali.sta che del problema religioso fa da tempo il suo tonnento maggiore_ ... Egli ha soprattutto uivo il senso della tra• scenclenza, e il momento della tr<U,cende(1Za ha cercato sempre di rivendicare entro l'immanenza dell'idealismo assoluto~ prima preoccupandosi di rivalutare le esigenze dell'epirismo (La vita dello spirito 1921) ora insi.!tendo .sull'autonomia del problema religioso {La religione nella scuola 1925). Si badi che Il Carlini gid allora di.stingueva il problema religioso da quello ftlosoftco, ma dava ancora del primo e del .secondo un'unica soluzione fl.losoftca; .stabiliva tra l'uno e l'altro delle distinzioni che, se non del tutto gentiliane. erano pur sempre idealistiche. L'au• tonomia d'impostazione dei due problemi si dissolvei,-a all·atto della soluzione e pe.rchè ognuno dì essi - scriveva il. Carlini - esprime. a suo modo. la totalità dello s-pi– rito, il quale è autocoscienza critica e. domm.atica insie• me. principio di pensiero .specula.tivo e vita che sorpassa continuamente ogni logica. per quanto dialetticamente questa si voglia concepire•· La parte sa11a e più viva del Carlini di aUora non era in queste espressioni; era in « qualche dubbio• ch'egli tfeniva maturando tra i contrai/orti dell'idealismo; nei motivi d'insoddisfazione che raccoglfeva in ogni senso. Dall'altra parte egli. come avrebbe detto il Chesterton. andava cercando nei templi pagani e nelle pagode quello che avrebbe potuto tTOt..-arenella più vlcina -parrocchia. Aveua il suo tormento religioso, e credeva che fosse un malanno platonico da estirpare coll'aiuto di Aristotele e degli empiristi inglesi, ossia con pratiche ctùturali oppo. ste a quelle durante le quali credeva di aver contratro il male. Aveva i! sert.so , del trascendente, e lo affogava nelle manipolaz•oni idealistiche de! concetto di imma– nenza; possedeva la distinzione e la capacitd di distin– guere ciclo e tema, e si di.sperdeva nel gioco delle dia• lettiche. Finalmente capi che delle vie vecchie e nuove la piU sicura era e la propria insoddisfazione•· E con questo fardello a90:stiniano di inquietudint. si pose alla ricerca di se stesso. Nelle su? Cronache di filosofia italiana. Eugenio Go.rin dice che e lad tove il Croce e, non senza certi equi• voci. il Gentile m:e:;ano ce""cato di dare alla filosofia il compito preciso di indagine dei processi umani nel con– creto del loro svi·uppo. il Carlini viene sempre più ce– dendo alla te111rz one di trasformare le esigenze in fon– damenti per una metafisica. anche se poi. in realtà, egli verrd co:st-·uendo una metafisica dellt esigenze». Gìudizio, qu.est.o. che mostra una certa incapacita del Garm a cogliere il z,alor-~ della filosO/i-G fuori di un determinato compito soecllla!ivo e di una dcten11iruita problematica e trama log·ca. La tentazione. infaW. cui avrebbe ceduto u Carlini, fu anche e sopratt-utto di Kant, che appunto instaurò una metafisica /ondata sulle esigenze, delle quali fece altreftante aperture meta/i.siche. Ma tale modo di far metaft,s.'C(I non e in contrasto con il « compito d1 indagine dei pro"tss, umani •· Si d,rebbe anzi che quel compito sfa proprio di eh.i fonda la metafisica sulle esigenze e la misura delfuomo. piuttosto che di colui il quale, come rìdealis!a -parte da une spiegazione logica generale. dove l'uomo è un momento dialettico' de• tenni nato. A /orza d'fn.soddi.sfazione e d'inquietudine. il Carlini spingeva il ftlosofare olt"re il punto kantiano,. in cui FORTUNATO PASQUALINO A RAFFAELE CARRIERI il "Premio ~hianciano" ~--..::- ~'I~~ ~-· --~~ . .,\ ~--: -~ -A• ' . -;,; ·,~t ' 7 Raffaele Carnen 1n un diseg-no d1 Rina Ro55elll Altri prPmi a Luitçi Capelli e Ugo Reale Sabato 3 ottobre nel Salone delle Terme a Chianciano, sono Stati consegnati nel cono di una cerimonia letteraria e mondana i e Pro.'mi C~ian– ciano 1959• di poesia e giornalismo. Vinc:tore dei milione è risultato Raffae• le Carrieri per la raccolta canzoniere amoroso {Ed. :\londadori ). Due premi di centomila lire sono sta– ti assegnati a Luigi Ca– pelli e Ugo Reale. Tn. i premiati per articoli gior– nalistici su Chianciano: Bianciardi e Simongini. Durante la serata sono state lette dall'attore En• rico Maria Salerno alcune liriche dei vincitori. Nel prossimo numero pubblicheremo un ampio commento sull'opera dei vincitori. UN CONVEGNO SUGLI ASPETTI ETICI, SOCIALI E PSICOLOGICI DELL'ALLARMANTE FENOME 1 0 DEL TEPPISMO GIOVANILE * L'ANGOSCIOSO PROBLE dei giovani traviati * d i 11;L I O 'I' A L A R I CO Promosso dal Centro aggred.111 da un "virus " che per merito, o per colpa. del trasto fra diseredati e privil~ d1 Cultura e Cl\'fltà del- trova m alcum moch d!:I ,1,-e~ anci:na, df:lla uvu, dei_fumetti. giati. Certi .aspetti di yita faci– la Fondazione Giorgio moderno sempre maggiore ah- Pnma cl!, add~ntran::t nel fol- le cd edo1:11st1ca! cont1m~amen– Cini si è svolto a Vene- mento•· Quali siano questi mo- to della d1scuss1one, che ha re-. te mostrat1 dagh schermi e te– :.ia, nei giorni 26 e l7 di del vi\'e~e mode!'llo non. c'.è gistrato int~rvent\ di not~ole l~e~i, sono ';ia <;X)~Ìderar– settembre un Com•egno dav,·cro chi possa 1gnorarh: 11valore, c1 piace ncordare Iele- s1 senz altro ant1sooal1. Natu• sull'inquiétante fenome• pericolo del di\Tismo (professio- ,•ata parola di Sua Eminenza ralmente il pericolo maggiore foy~e!. Tr1!d~}~~~::to~! ~!~\,e~"net~ftr~)~·1•~:!i~ ~;Wuhia ~~ n~o tcix~~~~ = r ~ ;:;~~a~t ~~ti~1°Jci hanno partecipato giuri- costante di ,·iolenzc fra indi- il fenomeno dell'innegabile tra• bambini e degli adulti, tendono sti, filosofi, psicologi, vidui e naz.ioni, l'arri\'ismo, le ,'lamento di una parte della alla r~1•erie e sono affettiva– scriJtori educatori di sopraffarioni, i racili guadagni. adolescenza, evidentemente dan- mente llllmaturi, in quanto non chiara Ìama. le menzogn~ ron\'cnrionali. i neggiata da nuclei familiari che an~ra padroni di un senso compromessi con la propria co- non sanno sottrarli a un senso cnt.Jco affinato, come quello « Il primo dubbio da riso!- scienza, le danze isteriche, un d'angosciosa solitudine spiri- degli adulti, dall'esperienza. E' vere• si era chiesto il prof. Car- malinteso neorealismo. le can- tuale, d~ a~pctti clamorosamen- proprio in essi che più facil– neJutti, Presidente del Centro zoni rauche e urlate, il deside- te dctenon del costume, dalla mente possono delinearsi quei di Cultura e Ci\'lltà, che ha ma- rio di rapide ricchezze - dal suggest!,oi:ie di cei:ta, s~ampa meccanismi di e~asione da una gistralmentc tenuto le ftla del- T_otOC?Jcioall'Enalotto e così scand~1s_t1ca che di':llenuca la realtà da.,. loro. !1te)!Uta sgrade- l'inte~ante dibattito, « sa~ ~~~i~l~d{;>u~,ih~~~~OQu~n~ ~ra~.ss~ih~ddoca~RC:d~l~~ ~~ ~er =~:u~i~i ~~~ p_ro~abllment~ quello se codcso esempio stiamo dando ai no- amare i &iovani delinquenti per nismi sembra spettare la mas– g1ovmetti, pnma di es.sere dc- stri ragazzi? Ecco, allora, la essere in irado di capirli e di sima importanza educativa o ~------------------------------1 gli aggressori, non siano degli domanda fondamentale che ha redimedi, ritiene la società la antieducativa del rtlrn stesso. ---------------------------------------- ~l;~s:o j 0 t;:,b,~pid~ll;on= ~:~~~:nto~~ri~~ilee ed~~ ~ropWli~~. ~m;,~:;:aclv~ Due JL LIBRO DJ CUJ SI PARLA ~~:ta~~nA~!ric~mri~~~ ~e ~~e~f·~~o~~ il~~~·~ ~~~~ 0 a~~~~~4J~~H~n~c~ * ~:u·~~e r~i :a:~~::a ~;i ~i~~(t q~anf~~e~mtre~~~ tf: t~~~. ~ ~~~/ui~: • romanzi di * guerra re imcste profondamente la e di amore. Quando il Pa- dal disegno, possono essere ri– struttura morale e sociale dcl- ~riarca, molti anni fa, insegna\'a vedute a \'olontà, mostrate ai le generazioni adulte? lD un liceo, \'olle svolgere una compagni e commentate con n concetto tombrosiano del pi':('.'O,aLJ:?-chies~ fra i suoi in- toro. Secondo Hippcrt, poi, gli delinquente costi~uzionale è or- qwett ~J?Oli: eb?C~c, su stessi tabelloni pubblicitari dei mai superato d& un pezzo: è ccn.to g10varu da tw tnte~ film~ . sono - per alcuni dei quindi neUa società (prime, fra gatJ, JlC?Vantadue gli nsposcro: mohvt addotti, a proposito det ~~~b'iamtag"~~:rc!re ~u~ 3Jruc~ ~n~:• ~:~nf~~~tnls•~fi!: =~ di p~~an~~~npc:ia1~ quello spinto aggressivo da cui dubbi.amen te ,agJravata negli 1 films cornspondentl d • FERDJ IIA Jl'DO l'/RD/A sono carallerizzau ' cos,dde1u u!Umt anm. ce a credere, al- Il Mirustro Gone!la ba posto I i teddy boys. Esiste una distar lora, che fanno difetto 1 mCZZJ. tn nlievo che' il problema del , d s1one dei valon moralt rot o s1 di educazione Sia nelle fami. teppismo giovanile è anzitutto A1l m omani della guerra societa 1tahana non riusciva Esame d1 cosetenza e pro• frontata direltamente ,:on la de,c opporre con tutte le no- gite che. ne_lle scuole: ~è di natura morale e sociale, e 1915·18 e per tutto 11venten• a rendersi conto blerrusmo impedivano m ef. piena consapevolezza che non stre forze, ma, per nabilitare ~ ragazn bisogna_ anzttutto m- solo subordinatamente di na– nio che ne segui, furono assa1 Vent'anni era un libro un· fett1 aUa generazJone d1 Al· s1 trattava solo di un'avven· ~a geno~on<' SCOn\"olta,dob- s1~1tlt =1~:~~ f~ gas: tura penale. In ltaha la fami– scars.i I documenti narrativi portante proprio per questa varo di mettere a fuoco l fat· tura o di una tesbmonianza iamo mcommctare da oo1 individuo G gli di gru ~ta è sana, ed è dalla conso. degli scntton che vi partect• test,monianza di un d1ss1d10 li, d1 scorporare la testuno- della cond.12ione umana, ma ~~e::~ 7t~~';,.~~. n ~~~~! re, le chi~"a Ma~~• ha: ~ 1 j:: =tà della famiglia e parono e d1 quelh che non Vl che poneva nettamente da nianza obbiet !i.va da quella piuttosto di una presa di posi- che- molto pro!>.'lbilmente la eluso Sua Bl'Dl.Denza Urbani tro la co~:!:ll~~t~~ !arteeiparono. Non avemmo tma parte g10,·an. nutriti di che è l'angoscia d! un r1ve,r. z10ne che presumeva inoltre proi.cs1a dei giov::uu è un~ i~ confidando m ll!l'opera d'amore coli e delle letture, contro ~ loun Hemmgway, alcun Dor· una cuHura ancora esile e in- bero morale, ma proprio m tutte te possibili autonomie conscia denuncia del mondo e di comprenStone che valga miseria la dtsoccupazuy1e e gli geles, e nemmeno alcun Ka· certa tra l'umanesimo 1taha- questo e l'importanza del: ro- morali. Per questo - come sbagliato in cw propno noi li a ottenere 11 ~we~ento di amb1enÙ malsani, che SI atten– stener, alcun Renn, alcun Re. no e l'Europa. tra i relitti manzo d1 Alvaro. Tuttavia so. st e avuto già altre volte OC· costnngiarno a V1vere· delle lo- ~~1 ~~ente e o J:eo :O de la cura pnncipale di que– marque (natura:lrnente si fan• della sensuahta dannunziana lo uno scrittore come l'Alva· cas1one d 1 scnvere su queste J ~ravate, delle loro nsse, del- m procinto dt peccare sta piaga sociale la quale è no questi nomi al d1 fuon d1 e l'estrema 1rreparab1le vto• ro, che si poneva di fronte ai colonne - dopo i'ult1mo con· /!.nt~~ 01sp;1 c_:::i~ ,c~~~.sa~: Secondo il prof Calò la dia· ~e~ ~!ila i~r~~tu~n de~a ,._, ogni giudiz:o critico come lenza della tragica collettiv1. fenome!lt con ie armi di una ffitto e assai d1ff1clie distin- Essi, a modo loro, non fanno gnosi dev'essere soprattutto di sicurcz'za che s~molan~ni•a~~; esemplari d. una letteratura ta che h aveva nello stesso sua esperienza morale poteva guere tra una narrativa di che accusarct · la loro anarchia carattere_ sociale. una delle giamemo anusoc1ale det giova– che m ognl paese ebbe una tempo voci nel coro e testi· darci un romanzo di quella guerra a una narrabva della dipende dalla nosLra mguan- cause ptu importanti sta nella ru. Dopo a\'cr illustrato 1'9.ttua• spontanea e talvolta persmo moni angosciati Non s 1 può guerra Assa 1 diverso è r1 caso Resistenza. C'è ormai nella bile md11Ierenza Ouesll giovani tiftva ~ifm~scw~ Era adul- le legislazione penale sw mi• assai ri~ca fioritura), lo stes• davvero non rimanere sor· dei giovani usciti dal secon· nostra narrativa un binomio :0ra~~t1aff~~1~~0·un: loqualche le·e P~Ciche una coJf~~a~: non il Mtrustro Gonella ha PTO: so Rube dt Borgese, un ro- presi di fronte al1'mgeneroso do conflitto mondiale, an• guerra-Resistenza veramente sonal;tà. e 11 senso d'u~~~ diz1ana occorre, quindi, una ~~,~tom.J~~~h propoS t e di manzo che fa nostra cri<tica mg1ust.o e alquanto snobistico zitutto e soprattutto perché in~ssolubi::le al quale non si ne li spmge a qualunque estre- drasuca cura che nguardi gli pressi\•e che pe=~~~i ~s "t ha sempre considerato ~ome g1ud1z::iod1 un g 10 vane enti• essa non e stata una guerra puo tare a meno d1 rifenrst mo Non e più soltanto un'1tru- adulti tn altn tenru.n1 bisogna tare m riformatori 1 giov~i un ca?Olavoro mancato, e e.s- co Giuseppe Cmtioli. che m nazionale ma una guerra ogni volta che c1 accade di taz1one d1 gruppo, nell'ambtto cambiare la società e la famt• b1Sognos1 di neducaz:ione e di sai ptu di un romanzo dt do• un saggio sulla letteratura d1 1deotog1ca che SI può narra• leggere UDO di questi nuOV1 delle propne conoscenze. è, lita Per r 1 x~o.almvece, d pururh non tanto con la sc– poguerra che un romanzo d_1g1Jerra ,pubblicato nel pn· re solo a patto d1 porsi m una romanzi ~~~~osto.:_u~~r;u~one dt per- s~~.tlee~la ~1~~~u1nfaiJ? ~ ~one carccrana, quanto guerra, e devono passare p1u mo numero del !Ue-nabo, la s;:tuauone dt assoluta obbtel- D1 un tale bmom10 sono un essi ~lgono c~;e ::i~el~ N~~ dà che sumoli, sollccttazioot, ~nla~:~gbmento m Ist.tut1 dt dieci ann. 1 alla fme?el con- rivista di narratl\a edita da bvità, cioè dopo aver nsolto !ormahvo documento due ro. turalmente Il fenomeno dei ese.mpt, ma ogni mdi\'lduo h adattament~~ ~:~~n~~ 1 ~~ flitto perche con Vent annt di Emaudi e diretta da Eho m anticipo il problema mo- maru:J. recentemente venuti teddy boys, anche se m rmsura accoglie a II?odo suo: per cw la vita soctalc attiva. Alvaro, la nostra narrativa Vittormi e da Italo Calvi· raie di una partecipazione in alla luce Primavera d1 bel· mmorc, e sempre esisoto, ma la cura de\' essere prevalente- Anche il rofessor possa dire d1 aver prodotto no scrive che m Vent'an· un senso e nell'altro Scrit· lezza d1 Beppe Fenoglto (edt. ~g1 la d1spombil1ta di mez::ztmft'M.i~d:'ttdualc . Marsico, d~nte di~~ De un libro veramente unpar· nt l'Alvaro e non riesce a ton come Berto come Rima• tore Garzanti e M1Ue tradi- d1 comun1caz1one d1_massa (c1- StlZJa o~s Gufo %o~i1 e èG!u• nate all'Um\'Crsttà di Roma a:: tante non soltanto come te• mettere a nudo la sostan- nell1, come C~lvmo, come menti d1 Ugo Pirr? (~1tore n~:n., televts1onel diffonde ra- len,e:iuto' nell~ ~.:~e P::_ po a\'er rilevato che il t~pi– shmomanza suHa guerra. ma za d1 quanto 'a narran· Tro1s1. come Benedetti come Bomp1ani). Fenogl10 e noto P amente la moda d1 questo ounaando un nobile dtseorso smo italtano ba hneamcnti pro– altresi sullo stato d'an:mo do. che s1 insabbia rn gene- Tobmo. come Cassola hanno come uno dei m1glion scrit· parucolare Upo di tepplSmo che varrebbe Ja pena di npro- pn, inconfondibili, pur mse– dei giovani (~ 10 particolare r,che fanne dr consolazione •. superato 11 momento della tOl"'idella Resistenza, 11 suo gh alteggiamcnu alla Marlon durre integralmente per la sua rcndos1 nel. feno~coo del tra– di quei giovani intellettuali senza iener conto che. al po- perplessità morale che e a primo .libro. I ventitrè giorni Brando ~ ?Ila James Dean so- misura e 11suo equilibrio. ~ v~men~o _gioyanlie 10temaz10- del Sud di cui lo scri-!tore era stutto. la geneFazione di quei stato il dramma nel dr~a della c, .t.td d1 A.lba una racco]· no r~b1liÉ nello st~ ~o- !:ìj!~~!re s~aven=/u~to ID- :liae, nel~a 1::1: en:~1.:a ~= uno degli esemplari p!ù co- giovani combaltenti è la ge- della generazione precedente ~a di racconti che. ev~av~ ~: 0 fram r ~~~a t m C:- sti strati dell~~vcntùe ~e~'!" la gli strumenti atti ad argi- scienti) della loro piena con• nerazìone di Serra. la gene• di fronte alla guerra per ot- m gran parte alcuni eptsodt ' • 2 b\ uden 1 ~I fra ~ 1 il Guardasigilli ha detto che il n~~ ~a. cosi dilagante atti- sapevolezza di un dramma razione delre.same di coscien- frirci la testimonianza di una FERDINAJ'lri~ VIBDlA ~~ra.1, 6 i5u I i° . 0 ~ k 1 :nt~ t~ntati\'o maggiore dev'essere vtta .cnnunosa. (Gli appunti popolare d: cui tuttavia la za e del pcoblem:smo vociano. loro e altrui esperienza, af- (Continu-;-; P3J- 2) k~t°~i m:Ìtiplr~c: 1 all~~fi:~~ ~.~~~k cli~~pa;~~4 ~i.st ~ ~o~~i ~~ ~t~ti :~~ro~isc; ~~f1:!~ti~i~TIP~ae t~~i!!~ ~~: ~~a a d~ÌÌ~~t~i1/~i~~ ?;:: 0 t~i, dclin~~~cn~~:fti~~~ Ì! 0 nf! 1 mi~;~e ~a~a 01 ~ ~;: .\I I 'I' .-l Lettera A R 'l' I S T I C A * RUSSIA da Leningrado * passato e quella attuale. L'esa• tolarsi, non ~ più • affettuosa- me delle statistiche ci dice che mente .a.utorevole •. non riesce dall'~o del secolo fino a110 a. stabil~ con i giovani ru,. scoppio della seconda guerra di~n~~ile transfert: i gravi ~o 0 tit~t· It1:lia d:~~~e~~ ~~c:nJ>i~ 1 ~~ aif:U~~~ f:i'-a~i ~:! ~sccsse!;p~ ;1g M~~ 0 ?o11~1\o~1:rtein~~~~ preoccupante aggravarsi deJ fe,. espenenz.a di romanziere e di n?meno. Nel primo quaranten- educatoi:e, crede che alla mo– ru? del se.colo la criminalità dei derna. gio\'Cntù _manchi soprat• mmorenru nel nostro paese si tutto il senso di un fine a cui . La città del .futuro_ dove- ~opolo_rillusione di una so· t'!~i dei musei sono per lo lidità storica ed estetica del quali si era già avuta una ~n=li~.~~ ~~te~: ~~f:.re~Ch;h~~ ~f~ r~ , a e:ssere. per t poet~. ~om· h~a ric<:he~~~. con_1e . nelle piu _delle. persone avan~te re~lismo socialista. anche se idea visitando il padiglione ti. al buon costume. Inoltre il vtta?.•· • Quali indirizzi pub ~ed10.grafi.. romanz1~n e tr1on.font1 c1, 1hzzaz.1on1 bor- neg_h. anni e nella carnera obiettivamente convengono, URSS delle due ultime Bien· tnste. fenomeno era rilevabile darct la scuola?• sono le do- p1tlon dell avanguardia rus· ghes1. In quel clima sta· poht1ca o burocratica. Co- ohe almeno in campo pit- nali Ne d·m t' h. eh maggiormente nelle cosiddette "!ande che angosciano i giova• sa 1908-1927, e una vela abi- gnante e conformista si noscitori profondi. special· tori~o il frutto non è stato la Ru~ia ~ :n ic 1 1 ~ 0 e aeree depresse del mezzogiorno, f ~tu?enti d'oggi). Mentre la di LORENZA TRUCCHI tabile di \·etro. avvolta dal- spense la ricchezza creatit·a mente dell"arte antica e del- semp;e degno della pianta da fioTt ·r//~e a. 1~ upe~: e.ro del tutt? epis~co e di ~igha ~v'.essere rico!'.'dotta l'edera del!e strade•· e tu~= della gloriosa avan~ardia la pittur:a di icone .. oggi ri- Sia ben chiaro, però. eh~ icone. ~;e ra;gi~~~ ~rasu~ ~o~~]etri~ng:gtt'.m~ :an• :ta'!n;~a dC\•:1°rl~~~a?~'a~~: ta la R~ss1a. e una. dolce di_ russa. . . . me~sa grnstamente m auge, il realismo socialista. se non più alto livello tra il XII e giore perversione, estesa agt prerogativa fondamentale di stes~ d1 ?rt~. e d1 frutt~tl, Oggi .<:he l epoca st~llrua- essi curan<;>con grande com- ha dato troppe o-pere degne il XV secolo. non ha mai e !emen.ti della borghesia e delle pubblica educazjone •· Quanto t~a ! quah _s_mnal~an~ ed1fi- n.a ha ~ia preso per gl.1stes: ipeten~a I and~mento. delle di passare ai posteri. è stato, avuto una vera tradizione città più P:Ogredite. Quali sono alla scuola, essa deve ~.re e~ d.1.a1tui:n1mo e d1 cr.tStallo. s1 :u.ss1 una prospettiva d1 galle:ie e dei musei. che quasi sempre. per il popolo ,pittorica. Il popolo ammira le cause di.· tale profondo tur• anch~ uno strum,~t? .d1 d1a– s1m1h e mnumerevoh scac- rens1one storica e che se appa10no perfettamente te- russo ed anche e m 1t· molto gli um . r 1 . del bamenlo? Qualcuno vorrebbe gnosi P~ ~ell mdivtduoche chi giganteschi su un·im- ne discute con serena obiet· nuti e ottimamente organiz· ar\isti Wla man~e~tazi~ 1 l'800 (Alex!~~ rea 1 1 • :rnudere . le cause _derivanti st ÌI per aY'~arsbeall'inserymento mensa scacchie_ra .>. Certo i_n tività. già sì manifesta: sia z~U. e assisti.ti . per .guanto genui~a e sentita. scaturi~= Pavel Fed~to~-:e Souvr~~~:: è au~ fa~::,ng:~ n~U~~en~~ :ddiviS:: 1 ~ giovani ~:;~f~i ~ queste. modermss1me e e v1= pure gradualme.nte. lll:. mte- ng,uarda le_ ,·1s1!e gm?ate a naturalmente da una preci- Riepin. la cui pittura già attuale, ~no chiamati in cau- ~ue .s~ttospecie: 0 sono degli t_ree dimore• avre~bero tro resse a forme .d arte ~tu mo· c~rattere ~1datt1co. E bene sa realtà. Voglio di.re . cioè. populista e un po· fa re- sa prop1:o i ragazzi nati in 10fehc1, che cadono ma che ,~to pos!o le ar?Jte ope.re d.eri:ie. I nuovi grandi quar- nco:<1are .. inoltre. che sono che certi temi. per metà po- messa de,! realismo socfali- te~po _d•. ~ue_rra, quelli cioè possono. essere - ~pera.ti : o d~ Kan~msky. d1 Malev1c, t1en che sorgono con estra- stati fatti notevoli e accu- litici e per metà socia!' sta) consid d r d . dai. 9w!'.'d1c1ru venfanni. Uno ~no dc_t P~SS!lili crimin.1- d1 Tathn. di Pevsner. ~la. ma rapidit3 nei dintorni di rati la\"ori di restauro spe· di fatto storici de· :· e gra~di maest e:ran ° 1 1 f1 squ1hbno è stato determinato h. Per t pn~,. i castighi pos- arrh·ati gli anni duri dei ~losca. sono caratterizzati ciaLmente nel settore delle quadri _ temi ·eh ~ as~ro ioro capacità r~.. per q~e a ffihe .da. talune repentine mo- èono esse~ beVJ:_per i secondi piani quinquennali. le case d.a una ma~giore .semplifica· icone. raccolte. ~elle due riti in Italia O in e F:ancfa di ricostruzione! Jfc:in °m~ ~i~~ci ~l~u.ralà e3 llecon~ ti dj~~~rtbe t:l ~rcerj, ten– di cristallo dei costruttivisti z1one arch1te_ttomca. rarre- st upende ~olle~tom del Mu· apparivano molte volte fai· biente che li fa, indire~ta- graziani di int~re~offiu:i~ ~~ ~ p~cnte di 8 diri~~~tj u~: e dei suprematisti si infran- d~ent? degli alberght·grat- seo Pusckm_ d1 Mosca e de! samente retorici _ avevano mente. vicini e partecipi dalla montagna O dalle campa- nt, d.1 buoni maestri di larn-– sero contro una realtà ben tac1elo e mode~namente co~- :\Ius.eo Nazionale Ru~~ d~ qui una loro profonda ve- della grande tradizione nar· gne ~e.presse sono. af!luite ai ro, di sacerdoti che devono di– più dolorosa e drammatica. fortevole e d1. gusto . o~c1: Leningrado, mentre g~a si ridicità e quasi neci!Ssità, rativa deU-800. Ciò spiega :a~~1 delle grandi ~ttà, vale ven~are .i compagni dei deto– E se qualcosa di quelle idee dent.ale. ~1-~un~ .belh~s1m1 provvede al. restaur~ d1 nu~ rispecchiando senza orpelli come in seno alla stessa tra- più det~~~on~~~ni1 quanto nut1 _e di maestri di scuola che ·nno atrici passò in Occi- t~1- 1 ~ro~t8 i. i51 ~~or~I pr mrose a~t~che chi~e di propagandistici il gusto e i dizione deU'arte e della ci• bienti cittadini. Il trop~ f~ rppi.ano essere sopratutto dei 1 v . . • u ~ 1 ar 0 '. ~rx > 1 va or~ artis.tic? e sto.neo. . sentimenti del popolo. ll viltà russa. che è sostanzia}- le raffroi:ito fra le classi cosid- uom ed~catori. dente, .mfluenzand.o. wpra ~enmg:ado. s.ono ~1~ un mo- I d1rett?r.1 d1 musei. ed m concetto di realismo sociali· mente letteraria. la fioritu- dette pnvilegiate e le classi Come s1 vede, non c'è stato t:11tto. 1 programm~ e le te?- elio d1}unz1_on~ltta. . genere glt m~llettuali: ~ar· sta è. inoltre, più lato che r~ de1l'avanguardia figura· sfor_!unat~ genera ~~core, ri- un processo alla gioventù: il ne del Baubaus, m Russia Tutta_,-1a_- s1~ m archltet• !ano del reahsm~ soc1ahsta da noi. Alla Tetriakov ho t1va del '900, impegnata so- ~!ione,. m~oppo_rta~1htà anche P_rocesso è stato fatto alla so– prevalse sempre più il tono t~~a. sta 1n pittura .. la po: ~on scars<;> ~nlus1asmo: ma visto parecchi quadri e po- prattutto sull'indagine ...1or- migl~o~ ~~an~! buona. fa. cielà, alla famiglia, alla scuola, grigio del realismo propa- s1z10~e estetica .dei russt e bene chiarire che pur es· litici.,. ma ancor più pae- maile. del soggetto. fosse M:0rgere iri tutto ciò ~~ttru~ alla stampa, al cinema, al tea– gandistico e oleografico. la n.o~ e s~m~re f~c,le da d~ s~~do ~pesso meno e fana• sagg!· s~en_e campestri. ri· quasi anomala. e come il ~ e un cinismo intollerabili. tro, alla .l~tteratura narrativa, pesantezza di uno stile ar- fl~.r~. ~1re1 anzi che e as. t1c1 > d1. qu':_I :he !1?~ fosse· tratta, f1on. ~a tu.re morte: p0polo russo non abbia suf· O al1ro canto il cinema e _la_TV alla tele';sio_ne .. n prof. Opo– h. · . fl 1 '-· sai 'aria. sebb~ne. [or_tuna r? _tanti _no:it~1 cntic1 e ar- tutto m campionario di sog· flc1entemente capito. amato. hanno aperto a larahissime cher, dell Uruversttà di Padova, c. 1t~tt-0mco orca e e m::l, tam.?nte. ('lrma1 qu;1s1 al• t1st1 re~.h~ti d1 qualche anno petti 11111 :\j e serf'ni. finan· r.ORE~ZA TRUCCHI m~ssc una pc~one visiva ha - per esempio - inserito 1...-,------------------• s1cc10, che doveva dare al trettanto libera. 1 conserva· fa, tutll a.mmettono la va· che un po· zuccherosi, dei (Continuai paÌ, 2) (di potente sugges11one) _enon il fenomeno del traviamento concettuale, accentuando 1Icon- gio, anile nel grande quadro di (Continua a pag. 6)

RkJQdWJsaXNoZXIy