la Fiera Letteraria - XIV - n. 29 - 19 luglio 1959

Domenica 19 luglio 1959 'J'ACCIJl~O DELLO SITAG.I.TO * VACANZE I ALTO MARE di * GIORGIO CAPRO!l"I Io non .sapeva che a. pa.rtir peT nave tutta la terra se n'andasse via ... Tregua con i versi. Ci si mettono di mezzo anche gh amici L'estate è giunta. e non son da\lvero le carte dei poeti. ~J;ed~~date. il miglior mezzo per Dio quante ce ne sono, di tali carte, sul debole ta\'-olìno che si piega sotto il peso! Figuriamoci dunque se non ho colto la palla al balzo fingendo (si tratta infatti d'una fantastica ipotesi. iJ che giustifi– cherà le inesattezze che andrò dieendo) che sia stato mio fratello marinaio a dir– mi: • Dovresti fare un viaggetto con me. Dovresti venir con me a prendere il pe– sce in grande davanti alla costa di Rio de Oro. Sarà un mese di sale e di pesce che ti farà bene ai nervi: ti guarirà del– l'umor nero•· Pressappoco lo stesso ~siglio saggio di Melvi11e. Ed è così che m questa mattina d'indicibile chlarezza. ahime sempre sen– za mUO\'ermi dalla mia stanza, ho deciso di salutare 'Livorno e tutti i miei più bui pensieri, lanciandomi aUa ventura non su una Pequod bensi, ad economia, a bor– do d'un motopeschereccio di sì e no 125 tonnellate di stazza. allegramente me– scolato ai trenta uomini d'equipaggio dei quali ho visto splendere, al primo sole, il bianco dei denti e degli occhi: denti e occhi limpidissimi in uominì. per lé: maggor parte, nv!eraschi, pescatori,. con– sumati fino all'osso da un mestiere che, per a"-er dato adito a tutta una lette– ratura. non voglio qui magnificare. Il pesce in grande si comincia a pe– scare nel mare tepido deJl' Africa, al largo della costa di Rio de Oro. Ma la avventura è cominciata, almeno nella fantasia, subito in porto col primo fischio della nave, in quanto al primo giro d'eli– ca gli uomini d'equipaggio non li ho ri– conosciuti più, subito staccatisi dalla ter– ra sciogliendo ogni legame insieme con le gomene; tanto che, di colpo, mi soo trovato fra gente nuova, senza riuscir più in alcun modo a tener 1-egati costoro ai miei discorsi d'uomo che non sa uscire dalle sue relazioni con la banchina.. Ché questo infatti accade, sempre, a un equi– paggio: che subito. salpata appena l'an– cora. la distanza tra la poppa e la ban– china diventa per ogni marinaio immen– sa, ciascuno av\--ertendo soltanto la pro· pria condizione d'uomo in rotta e la di– stanza verso la meta ch'è una distanza, psicologicamente, in rapporto del tutto inverso con quella reale: in quanto per ogni marinaio ciò che conta non è più quel ch'egli lascia a pappa, piuttosto ciò che gli corre incontro a prua: un itine– rario razionalmente sezionato in \'arie stazioni intermedie, ciascuna posta di volta in \'Olta come met.a finaJe ed unjca. Per cui, fin dal momento della partenza. io non più di Rio de Oro o della pesca ho sentito parlare, ma soltanto di Las Palmas,. proprio come se questa, ch'è la prima, fosse l'ultima tappa del tragitto. De\·o dire che anch'io mi son sentito preso dalla frenesia di Las Palmas? quasi equini nella loro sveltezza, apprez– za-ti. oltre che per l'ottimo musciame. per la grazia delle loro capriole dagli stessi uomini d'equipaggio, fra i quali, manco a dirlo, c"è già chi propone di fiocinarli. Desiderio subito stroncato dal Coman– dante in_ persona, il quale: • Bisogna sempre npetervi la stessa cosa? - dice come a degli scolari. - Bisogna sempre dirvi che i delfini è meglio fiocinarli al ritorno, se resta un po' di posto nelle sti– ve? •· Un'ingiunzione che. dopotutto. di– spiace anche a me. perché così l'avrebbe– ro forse finita con Las Palmas,. incombe0- te invece anche davanti alle vigne e agli aranceti di Malaga, e perfino quando al– l"improvviso imbocdùamo Io Stretto di Gibilterra, e Las PHlmas proprio non ba nulla a che fare coi dinrpi totaI.mente a picco .tra Ceuta e Punta Europa, dO'\·e se non le famose bertucce imparate sui testi di scuola, le navi da guerra le vedo bene: \·edo bene i cannoni e gli altri ar– nesi bellici di cui questa base s·illustra. specie di posto di blocco cui nessuno sfugge. nemmeno il nostro umile scafo che con 1-eclassiche bandierine colorate • decima • pieno di zelo le proprie « ge– neralità •. senza di che è inibito il tran– sito verso il bianco faro di Cabo Spartel e quindi verso la maestà dell'Atlantico nelle cui vaste e solenni colline d'acqua il nostro motopeschereccio pare affondar con la prua fino a non risollevarsi più: proprio come se nel beccheggio amplissi– mo un peso .immenso premesse la prua e questa soltanto all'ultimo, e quasi per un miracolo, riuscisse alfine a tornar su lenta lenta vincendo quel peso. L'Atlan– tico libero alfine! L'Atlantico, oltre Ca– sablanca lasciata a sinistra. con Le Ca– narie, con Las Palmas benedetta dai ma– r.inai e dai redieri! E ora che puntiamo decisamente sulla Gran Canaria, mentre la prua prosegue solenne la S'..La danza che solleva nuvole di salino, iJ mal di Las Palrnas ha preso anche me: anch'io sono pieno d'impazienza per questo fati– dico nome. di cui voglio scoprire la ca– lamita al più presto. Senonché. ora che sono io a chiedere ad ogni istante di Las Palmas. nessuno ne parla più. Non ne vuol parlar più nes– suno, nemmeno mio fratello: nemmeno il Comandante e nemmeno il Primo, sulla torretta di comando dove Dio sa cosa stanno cercando col binocolo a cavaliere del naso. Finché alle mie insistenze scat– ta, brusco. ìl Primo: • 1\ia cosa crede mai che si cerchi - dice - con quest'arnese? Non lo vede che stiamo cercando prqprio Ja Gran Canaria? •. E come fo rimango un poco allibito e dico: e Credevo fosse Wl'isola grande: non immaginavo si do– vesse cercare cotne un cece sull'oceano •. è mio fratello a rispoodenni mentre i due ,.capi • aizan le spalle: ,. Il cece ce l'a\•rai tu nella cltiorba: ÒO\-resfi aver impara\O dai libri almeno questo: che la Gran Cana.~ ti càpita addosso. fra capo e collo, all'improvviso, per via della sfu– matura di vapore acqueo che rende invi– sibili le Canarie finché non ce l'hai sot– to il nago •· E ba appena finito la lezion– cina quando d'un trat.to, proprio come nei racconti, eoco Lanzarote brulla e bassa apparirci all'improvviso tra una nebbiuc– cia che pur pareva inesistente e, nella nebbiolina. alcuni • pa-labotes » iberici in cerca di merluzzo e affini E a sera ecco la Gran Canaria, ecco il porto di Las Palmas dove c'intaniamo subito per il ri– fornimento dei viveri e per il brunker, cioè per ll rifornimento ai motori. E men– tre nella Gran Canaria caliamo te anco– re. certi ormai d'essere al Puerto de La Luz di Las Pahnas, non c'è più un uomo in tutto !"equipaggio che si senta ancora radicato alla nave: come se la lamiera della coperta si fosse fatta rovente sotto le suole. tant'è la forza della segreta ca– lamita che da Las Palmas attira a terra. ~la che sarà mai questa Las Palmas? :-ion l'ho ancòra visitata, ma cercherò egualmente di dirne qualcosa la settima– na ventura se la ,. vacanza in alto ma– Te ~. ironia a parte. continuerà per una puntata ancora. L~ FIER~ LETTERIRIA CAFFALE YECCHIO E .~OYO * L'AMNISTIA DIPIO IX * di 1/ARl.1'0 /ii-lHE1\''i.'l C'è un amico mio. un tipo ne alla wa=ia J"tta mi racco-- Cardinale dovette risernare piuttosto originale. vit:acisri- mando. ai versi che, con ogni proba- mo d'ingegno e con una cul- Dell'E m..a V-a Umil.mo bilità. conteneoano qualche tura run'altro che auperjicia- dev.mo #T'Vitore e.suberonza non com:paribile le, ma totalmente inquadrata Luigi bfercanrin.i con. la ,ua Ticonoseiuta pru.- in uno sch~ porado11al- Senipallia 25 Ag. 46 •· denza e eon la sua peupi- m~nre voùa~na"?· ~I ~aie Il nome del destinatario cacio, mt torna uule n~ennnt per non è e6J)Teuo. ma. aU'Emi- Fone Juf steno li fece su– certe sue at:t'er~_oni conu- nen.uz. non è difficile so,ti- biro IJ)OTire, appena riceuuti. nuamenre e 11_ ,n:u damoro- tu iTe quello del Cardmale e non è detto che. mutati i samen!e enu~Ctate: 9uella. ad Carlo Oppiz.:.oni. arcieescovo tempi e le opinioni, non ab- :e:::Z~iui, ,p;at~;:~~al:~ ~: ~;g~~~ ~o;t ~~o~~ :~~h:eS:z ~t:~limo. sen>igio careaonco. d, CUl JornlS-ce quale. in occasione appunto )L\RL.'\"O PARE~'TI Pag. 3 nm 9 A.nldb.ntonlo :&la.scolo: • Gesir tra :Ha.rta e M.ari3-• (li.tra di Canara) regolare docum~ta.::1one ur- dell'Amni.stia. ,i era a.uocia.– lan~o. a propomro e a s~- to. pur con cautela. aWesul– poi,to: • Non. J)O.S~ soffrire tan.:a dei Bolognesi. 11!-'ellag~te ~e tt affront~ Pio JX era stato eletto il dicendoti: • Lei che ama rl 16 giugno e, esattamente un pod:e e la madre. può ben mese dopo. il 16 luglio, eJar– cap1re ... n. Ma che cosa. -posw gt quell'atto di clemenza IL .\IEGLIO DELLA PRODUZIONE NARRATIVA DI UMBERTO i\IORUCCHIO * e debbo capire! Chi gliel'~a che doveva moltiplicare I~ St • detto. a quel .ttgnore che io acclamazioni al • papa libe- o f I e a~o 1~ ~dre ~ la f1!adre? E rale • e que.sto attributo ri• chi mi. •:iJ>edJ.S<:ed~ fare il corse. certamente, nei versi contra.no. » e vi.a dicendo. che il .Mercanrini si affrettò N é m aggiore tolleranza a stendere in quell'atmosfera rieKe ad usare per chi enun- d'esultanza, per farne omag– cia cose rrcppo note ed è gio al Cardinale Oppi.::zoni. proprio qui ch'io volevo ar- E' un. peccato che l'ode non rivare. per euitarm1. in tia rimasta con la leuera, omaggio alf'amjct_;a e per perchè della produ.-"Ume poe- di eri, diog~ edidoma * di ITALO ALIGHIERO CHilJSA~O ::Ze~:;: df;ij~":,=~~e ,t~Tiaa':e'r. ~~~n!! <ii':ea;:~i_n!hei;\;J La Casa Editrice. C~hi- duplice: comporta cioè una forza d'i~a e di buon sen-. Di questo_ Moruechfo t:-o- Je .speTanze e degli entusia- 1848. sono rima.sii soltanto n~ ha a\"'l:'to la_ felice idea con!4':~a e una so':Pres.:1. so, p!'°nt.i, _quando se ne of- V'lamo• .nel libro che ci occu– smi. ,uscitati, nel 1846. dalla otto componimenti e neuuno di raceo,gliere. m un volu- Comm~o. dalla prima. fra l ~one, a_ J?~d.ersi pa. ampie e continue c:on– ele=ione a pontefice del- car- di carattere politico. mot_to numeroso. (oltre 800 ~th sap~o che da al- la lo~ p1cco;a_ n~ta s_u ferme.. Buona parte delle dinale Ma.stai FerttUi. 1',"el Taccogliere in volume pagme) ma assai manegge- cun.1 decenru questo garbato parenti e amici ottusi e d1- novelle si muovono in que– Basterà: aggiun{1ere. per i woi Canti. egli a.tserì di vole .e di s~ita. lett_ura, _il a_utore venet~ dal \~to gju- sonesti.. Tutto ciò, senza m~ st"orbita. ~e. se con ~ quanto ci intueaa. che quel- non aver potuto portare nul- meglio. dell orma~ . d~J>e!S,3 hvo _e dal p1~ze~to d1 ~auno alzare la voce. senza In.a! pung~ ~~ che. nei le spercnue 11 quegli entu- la con !è. emigTando nelle produzione nari:ati\a_ d1 U~- gentiluomo s1 e acqmstato calcar Ja m~. _c~n e!!etb J~von d~tinah alla scena, siasmi furono largamente isole Jonie. e promeiteva di berto ~!oruccb~o •. ripubbli- buon nome_ quale dramma- spesso un P? _facili ma qua- risulta piu smussata. ~Iolto condivisi da un allora igno- aggiungere, nel <.'Or30 della ~d(!n~. sotto il ~itolo. Sto- tu_rgo, s~e nel genere CO- si ~pre di sicura presa sul s~ questi racconti si to professorino d·eloquenza stampa, quelle poesie che rre ~' 1en, di oggi ~ di. d~ m1co--sat.1nco. La sua l~ga P_Ubbhco.. ~ a ";>lte con una esau_nscono nello sviluppo nel Ginnasio di Senigallia; avesse potuto eventualmente mani, due romanz.i (Una e fo~t.a col½tboraZJone smcera _ nb~ne umana. comico-farsesca di una tro– quel Luigi .l!ercantini diven- reperire e furono. come s'è donna, un_ uomo e u-n ser-- con G~bert.o Gon bas~reb- In certi _casi fcome_ nelle vata. non di rado de.I tutto toto celebre tredici anni più detto, soltanto otto. pente e Vtta, morte e m!Ta- be a nco.rdarlo a ?JOlti e a MetalluT~h_e Tisco1:,u<!}• un ~: come, ad esem– tardi. come autoTe dell"Inno Se può essere giuatificato coli di Cosimo Cosi} e 33 segnare 1 cont~ del suo ~gars1 a mte_re5Sl p1u. va- pio, gli occltlali che rivela– di Garibaldi. il desiderio di conoscere qua- novelle. Quanto basta. in- temperamento di autore: sti - la questione sociale, no. a chi ti inforchi, i re– Il Afercantini, fra glt au- li_ fouero i sen!i'!lenti e,pres- so~a. per farsi, di questo sorridenti,-~ t~tti pate_tiche, ad esem~io - ~a~ mai conditi ~~ri del _p~– tori più popolari del nostro 11. dal .lfercantrm nel com~ scnttore, un'idea_ panorami- ~ ~rlop.m_ d1vertent! sto- \.~re 1 propri tim.ih? tra- ~ (0<:ch~, ultraoio~tti), ottocento. è ricercatiuimo n_1meruo, .altrettanto può drr- ca e. forse. defiruh\·a. Il ri- T1e di ometU tartassah dal- scnvendo tutto i n ch ia\·e di 1 uomo il c1:11 cervello e atto tanto per le edi:ioni singole s, per l accoglien=a che il sult.ato di tale lettura ci par la vita. che si difendono a spassoso giuoco teatrale. 8 • cap~ 1. programm.i ra– dei S'Uoi canti. quanto per gli --------------------------------------- ~~foDlCl. (L ~ an~), muografi S'ttoi. quesii e quel- B BLIOT il ,etto:"bilanaa ~ foCJJ..SC-e led; grandiunna mH<i p., I EC.\. STR.L~lfj)RA. DI PIETRO CI}IA'r.I'I al manto geloso il peso esat- que.sro. avendo scocato· una * to_ deli'~ante di sua mo-- ::n:~~tr%a~ ~~oae~euo a CO- ~o:~=-~~e\':: • Emine~a • L d d • K time.nti. che po.ssono strap- ~st; pochò _versi che ;o a stra a -. ero u ac :'~":~ :'.: ~~ m, ardisco ad murar Le non (/ degli altri · basa gg,:o ~°onnJe c;~~::;e;f~!~eo ~~~ aV"w~entura ~oologi: un; daUa Patria di Pio JX; e per _ . . . _ . _ . . _ U:00- stranezza della_ ~ndr- questo io voglio speraTe che Forse un a crisi ?ella g 1ov1: le crisi . contemporanee. c1 ncaru. ì'\on Son mancati cri- poco a che vedere. e comun- ~one ~ che puo mdw– l'Em..a v .a R.ma li aceoglierd !lezza ha caratteri:zza.to. nnt1 serva qu 1 solo per presentare tici che banno predetto 3 que supera di slancio il fe- C1; a rifiet~ ~e. nostt: con queUa gentile:za ch'e ro- 1 tempi e 1:'Jtle le soc ie~. sia nella luce più adatta il ro- Kerouac una fama beo più nomeno dei banditi in erba. PK:COle. grandi DllSene; ~1 lamente propria dell'animo che la_ S'..Or1a ce ~ .facc!a pa- manzo di Jac~ Kerouac, Sul- valida di quella attual- come una cinematografia teo- la SJ>OSL:l3 snella e ap~liù: suo. Accennando nella mia rola sia che taccia al_ r1~ar- la. stTada. edito da Mooda- mente tradotta in milioni di de ad esemplificare. «E' un sa che, mgrassandc?_e dism..:_ Ode la con.solazione mani/e- do. Le nuove gener~~1 ~re- ~•i. un romanzo che solle- copie veodu-..e. para,gonander fatto che la più autentica ca- sura. non appai": p1~ la stes- 3tata con sì visibili segni dal- ~~ _dentro vecclue isti_~- CJta parecchi dìscors.i. da più lo per forza di rottura e di ratte.ristica dei f;iovani beat sa, ~ psiclti<:.amente. l'E.a V.a nel vedere l'e,ullan- ziom; e na~e _e prev~bt- a m~ f~. <:\i ambito :[or- innovazione nientemeno che americani e delle loro produ- al .~to este_rref.atto (Per– za de' suoi buoni Bolognesi le che tentino di svecchiarle se p1u SOCJolog,co che cultu- a James. Staremo a vedere zioni ~tterarie così spesso ~hè TJU ~Ta.i da S~), per la pubblica.."1one dell'Am- per ~aryi posto._ per ere: raie, ma comunque da cono- quanto il tempO sarà amico accusate di o,scenità e di ìm- il J:!0SSIODale che di~ta ni.stia. non ho fatto aliro che den.,. <?"1· _forse. 1 ~aggi sce.re per conoscere attraver- di questo rivoluziona rio. Ce r- mo:-alità consiste proprio nel apatico_ assoggettan~OSJ a obbedire al mio cuore: so- gen~:~onali sono ptu sco- so i s uoi pe:-sonaggi e le sue to, il capo degli « hipste.rs •· loro inquadrarsi come un una piccola OpeTa.Zlone al lamente mi duole che io non peru. si attuano pe: sal~o ~- viceocie il limite attuale de!- che Si collegano a modo lo ro movimento poetico di carat- ~o. ma ~e finisce per abbia saputo tTocar modi e \'ece che~ ~ccet"..ata filiazio. la crisi giovanile io America- cogli •arrabbiati» inglesi tere religioso•· precisa la nmpl:lllge:re 1 furori e le parole che dice.tseTo tutto lo ne e dem;321one; due grosse Kerouac è. con James Deao (ollre che coi «selvaggi» di Pivano- Le apparenze roman- ebbrezze di un tempo (n affetto mio. A me non e daio gue=::e_ h~no fatto crollare e Dylan Thomas. col jazzista Mosca. i «tticheurs» di Pa- z:.esche non debbono ingan- ponte di Va.rolio), il marito di poter conoscere da vicino tanu ido~~-. con. e~i ~e C~arli.e Pa:-ker e. in un mito rigi. « le giacche di cuoio• o nare. Il riporlo ai • nausea- che scopre il tTadimento l'E.a V.a: e tanto più io mi tante ven.a. e i IP<?\~1. ne g1a più nebu~oso. con Rim- • me:z:z.e forze• in Germania ti» francesi. che si ricon~ della mogli-e grazie a Wl confido ch'Ella pensen\ quon- ~anno I~ spese:_ la_ s1tu~1one baud e Verlaine. un nome e pe.""SinO « i ragazzi del sole» scono nella Sagan e possono .grottesco filo di formaggio to sincera .ria la lode che mternazJonale. i ~1~turoi me- che i giovani americani si in Giappone) ci si dimostra dare le Rochefort. ba anche che, dopo tm furtivo bacio danno i miei tterti all'amo- ~ento ~Un a P?lit:Ica apoca- passano di bocca in bocca co- da questa prima opera tra- esso poco valore: manca ai durante un past.O, unisce ie roso Ve.scoço di Bologna: e litt1~. il.ro· vesc_1an:i~nto.pres- me ~h?lo ra~tati~o. dotta~ Ital}a. con affettuer «tr~cbeurs• e soci non solo l?bbra di lei a 9uelle del– del mio desiderio di aver soch~ .to.al_e, dei sis~~t. eco- quasi un ~agrne _d o~~lig~ ~ ed JJ?telligente pre~nta- ~ iDteresse politico O po- 1 amante (n _destino in pan– i tt _ n?m~c1. e oe,le tradmom che nena colle2.1one di rmti d1 z1one di Fernanda P1,·ano. !emico (come agli e hipsters » tofole)~ le disavventure che a ~ cosa gTaia a V- Emi- \'l st conn:ttevano. non per- quell'ultima generazione- E' qualcosa di più dei soliti americani e agli e arrabbia- il troppo impegnativo nome n~-a. sarò abb~tanza sod.- mettono _p1~ quel!e illus_ioni l'autore di ,·ari romana.i. da squinternati coribanti intesi ti» inglesi. quasi che posi- di Giuseppe Verdi procuTa dufatto, quando 10 possa sa- alle qu~ _si collegava l'idea un primo di ch.iara imposta- a convincerci che il mondo ziooe d'obbligo dei gio\·ani al piccolo maestro di mu– r,_ere. _cht la mia umile poe- stessa. dt gJO\•entù.Quene che zione .lirica. The .1:a~n and va in ro\ina. offrendoci un sul campo piiì J)cY-àtivo della sica che to porta (lo. Giu– sra S1a stata degnata del P_Ote:ono essere un tempo cri- the Ctt_u. che suscitò mteres- pauroso materiale di consul- politica fosse universalmente seppe Verdi), l'anarchico guardo di un Principe cosi t. d1 . ~nza. dh-entanq se quan?? appan.:e. nel '50, tazione. un corso accelerato una 0.3\L..<.eata indi.fierenza) sempre pronto a predicare venerando. Mi resta solo di cns i ~1 eSlste~: non è solo n~lla. cntiea ufficiale e fi~i. di follia e di perdizione. ma soprattutto manca • ogni contro il diritto di proprie-– chiedere la Benedi.:ione del- un p.ob~ em~ dt ada~~nto d1__r1fl_es:so. per mettere m Si può usare l'ultimo ap- base spirituale di appoggio tà. salvo a cambiar solfa l'Em.a V.a e inchinandomi d~ rLSO~\~rst con « sam_ r:i,tor- CrJSl _I_autore. a~ al?"i se~- punto di Fi~erald morente. che vada al di là di un at- quando gli svaligiano la oan– . d· 1 . m .o allo~ ile della tradizione. pre p1u personali e r1\·0Juzio- u-acciato a tutte maiuscole: teggiamento assenteista e tina (La proprietà è un fur-– S1n 1. qua co pensiero a ba- dei_ padn. An~he costoro. da nari._ pe: ~~ dei quali in « Il personaggio è azione•· egocentrico tr oppo su perficia. toJ_ ...C·è, in questo c,are 11 lembo _ _ della S.a P~r- ult1~0:. no~ s1 ~t?no _men? pochi anm il giovane aut~e per definire in prima appros- le persino per esse.re definito di no\.-elle. assai più t:1~ •-------------------------------1 para. con la Pm alta det'OZK>- b~c1a~1 e 1mpaunu, d~1 tigli: è balzato a ~:ta\·oce. _ad m- simazione Sulla strada di edonistico». precisa ancora sta.re, anche se. a ottime in– .-----------------------------------------, es1st?no_per loro _a.ti:1 gran terprete addi!iltura dt tutta Kerouac. I suoi personaggi la Pivano, sensibile inten:,re- tuizioni e a felici sviluppi P~~emt, estremi di altre una generauone .. D_al tono non stanno fermi un minuto: te dell'attuale crisi &lo\·anile. si alternino irritanti cadate Dirò soltanto dJ non aver potuto po– sare gli occhi. come avrei voluto. sul– l'infinito pascolo di cose nuove che ad essi si porge in quel quadro ad ogni giro d'elica (ad esempio Piombino con la nuvola densa dei suoi altoforni), sen– za sentire una mano battermi sulla spal– la e una voce dirmi: • Vedrai Las Pal– mas •· E cosi lungo la rugginosa costa elbana, come di fronte alla roccia di Montecristo o tra le Bocche di Bonifa– cio. dove m•è stato impossibile godermi la costa sarda coi suoi scogli arrotondati dal vento e dal mare. o quella sangui– gna deUa Corsica dalle bianche cime (, E" il Picco dell'Incudine? E' Capre– ra?.; • Vedrai La.s Palmas •, fino alla calce araba d'Almeria dove il mare spa– gnolo si fa caldo come un bagno e in esso i delfini. per !la prima volta ho tentato di guardarli (. Vedrai Las Pa.1- mas • O nella loro elegante verità, cosi diversi dall'idea barocca che me n'ero !atta: animali per nulla secenteschi, ma GIORGIO CAPROXI * * * I, E T T E Il _,t * R O ,Il .4 1\1 _,t * * * ASPETTANO GODOT * cli JIAR/0 PICCHI La di~pari.:~ dei giPd;z: rui valore ari~:;eo delle e.pere lette.:arie po<rebbe far pensare alla deho!eua C'Oòtituzionale. .se non dei critici. delle :<!Or>e critiC'he: se non che e meg,lio propendere per un'intPrpretazione oa:mis:ica. e ri enere cM: siano la ricchetz..i. la dens1:à. la \•italità delle opere s!esse seru;azioni ::into dh.-erse e spesso oppos:e; rome capita a chi ossen:i le mn-ole. e si potrebbe paroàiare il dialogo fra Am!eto e Polo– nio: - Guarda queJa nuvola. non sembra un t<t.'llmeUo! • ~ A me pare una dònnola -... Xo. una bale..,a .. .. 1n un bel !ibro. o in una bella poesia. cia;;cuno pt:è \'edere e Sf'n::re e eu--tare qualunque cosa ,rli p1acr,a. e oosl ac– cade m effetti La parte che spetta al lettore, nel d1a– ,ogo tra 1ui e l'eutore. è essenziale. come ba ben fatto notare lfanara \'a!l?.: mie.li in certe sue b.-J'.e pagine. Ora. da parte dei teorici del e Nuo\'O romanzo > franene tche spes:.o sono g:i si.essi romanzn·ril. si pone l attento con lnsi~tenza non più stilla ...compl~cità .. del lettore. rr.a sulla sua - collaborazione• con 1·autore. In un sa!.!e-io pubb!ica:o nel fa..c:ocicolo di ap~e d: Tempo prtsente (. Il nuovo romanzo sta aspettando G~dot •) Ra!faPle La Capria. nel corso di un immaginar.o dialo'ii?o fra lo scrit:ore e il leHore moderni: fa o.isl dire ai pr'.mo: ..Oggi ci tro\·:amo come C:echi in t-na su.nza bwo a riconoscere le cose. Come posso fin'!rte con te ài .saperla lunga'.' &e-o perché come prima co~ ti ho chiesto• diamoci la mano e aiutiamoci U1 questa oscuntà, 1ea:mente ronsape\'Oli che ques:o è un :emro di attesa. C"henessuna delle luci che illuminarono il cammino dei romanzieri del passato è nmasta a illuminare iJ nostro cammino ...... E Jl!chel Butor (che. secondo G:.ancarlo \'i- 1orelli. ne!l'ottimo panorama delle lettere 1'..::-ancesinel 1958. Carie / rance.si, è il maggior rappre,~n,ante del nou-t:eau roman) scr::ve. presentando sul B•,!',tìn XRF di ~iugno l"ultimo romanzo di ~athalie .Sa.rau:e. Le Pianétarium. che esso romanz.o .. non si con<en!.a d, pre– ~entarci oggetti e !rasi laSC:ando a noi di sbri.,i:arcela ccn essi. ma ce lì presenta nel foro potere de.formatore, :m– magmoso. ci permette di capire come a\•vie.1'? che \"I siano dei romanzi ... Siamo tuttora nel periodo sperimentale e non e·~ da m.ipirsi se. spec:.e oon 1a tendenza odie:-na ao na analiSi forse eccessi\•a. che soffoca. ed inaridisce la pratica. si sia giunti alla codillcazione rigorosa d·un ra;ipor-..o le~– tore-au::ore che è sempre esistito. Prima si prele:riva parlare di ... complicità .. piuttosto che di .. c ,Uabor.wo– nf>.... ma 1a sos:anza del rapporto era la medes.:.ma. Ora. però. Si dice che l'opera va comp;u:a dal 1e:– :ore. perché :1 romanzo fornisce a !ui u.1 matenale quasi grezzo da elaborare. ~a. si tratta davv~:-o di m'l!e– riale grezzo? O non p:uttosto ci troviamo d: UOn:e ad una elaborazione compiu:.a d'un ma,eriale abbc,t;inza cii– verso da quello a cUi S:arno a\•vezzi. si che siam., tr ..ni a considerarlo so:ro una luce del tut;:o nuon".' La qua- lità letteraria òei ..nuo\.; romanzieri .. è di i:<,!.itopiu!<o– s:o elevata: ed i loro libri. pur confonnand051 3"" .... -etta– men:e ad un ideale teo:-:.co (che corri:sJX)nde po! a un modo nuo\.·o di vedere la :realtà). sono scritU . ..ru:.cbé in un modo ...aperto .. come potrebbero far supporre ;e loro enunciaz.ioni. in un modo .. chiuso ... S:a nello st~e che nel contenuto: lo S'..ile e raffinato, il messaggio è peren– torio. la nuova \isione del mondo oon viéne oiù suu:e– r:ta ma esposta e quasi sband!erata se:na vAnan!i pos- sibili. )tARJO PICCHI cns1. _ stesso delle reaz1001 e dal divorano chilometri e amici- Senza con questo vantare gli Del.l'm,v"io e nel banale E ~.ruamo con un discorso movi~to d_'opinione che zie: si buttano vertiginosa- • hipsters • come modelli pu- sciatterie di stil e di · 1.: che c1 po:-terebbe troppo __ lo?- q~estt ror:nanzt hann~ deter:- mente in tutte le avventure: ri di rivolta, e venendoli a siero tutt'altro e che ~– i;:no _.ed al quale 5?n g1a m minato. SI deve cons1derarh. fuggono incontro al • mo- giudicare sulla falsariga dei tabili. Il risolino ironico del uopp1 _a P?rtare a!lil'l_e°:to di anche nel qua~ro _del • te-: m-ento in cui si sa tutto e loro prototipi. i personaggi di ~!orucchio, che punge O · sussu!t_1_.d1 angosc1<>5:1mter-- nomeno ,._ tf:Sllmomanze d1 ogni cosa è decisa irrevoca- questo romanzo di Kerouac. sorta di debolezze um:~ rogati\ 1. To~are. sia pure u.n nuovo sviluppo ~~l pen- bilmente »· Fuggono. come \'ediamo che sono sconcer- ci «ppare spesso troppo con~ pe!" poco. sull argomento del· siero e della meotabta ame- qualche critico di vecchio ~ti _ma _patetici eroi di tinuo e inalterato, quasi una ____________________ stampa ha te1;!uto a precisare. u,n ansia d1 ~i\.·er: che non maschera. privo di quella Yranceseo Pa\arolo Cuoràlt: .. Zincati x• 2. ma. lD avanu, Cf:~an~o una s appaga ..<:acoaton di a vven- melanconia e di quell'ama– ~ione. una veri~. Nel tor- ture e di ideali. dediti ane.he rezz.a. di quel pudore e di b1do _e nel trenetico loro di- ~l male ~a con un c h e di quella segreta re-.·erenza per sporsi a tune le occasioni. mgenu_o. d1_puro, che non li il dolore degli uomini, che sempre • sulla strada • se- marchia <:\i maledetti e di redime e rende poeti ì gran-– co~_o una vera_ e propria mascalzom se non nelle ap- di satirici di tutti i tempi mistica del mov1m~nto. essi parenze. ~ _e Dean. i due :\fa. per fortuna. c·e ~ nascondono una unpensata personaggi dt SuUa strada. gruppetto di novell · · attrazione per. forme ~gio- a!iorni~ti . _da innumerevoli l'umanità dell'auto: sf se~ se ~ consenwno un vtolen- ~ov3:m ns1 e perennemente glie. trasparendo chiarissima to distacco dalla realtà ter- m ~o per il loro enonne dietro l'arguzia sem rena. ~no mistici m~ri con'-..m~n~ a collezionare sente: sono. 6 nostrt:w-:~ bla~fem~. ma ?on solo pie- ~nS3.ZJ?m. entrano ed escono di gran lunga le miglio • 1 • coli delinquenti. non solo n- nnmuru dal caos da loro stes- unich •ta n, .e fiuti di istituti correzionali si creato. inseguendo cogli te e al men tre. nonost:m– dove hanno. im~arato il va- occhi una sola certezza. \"a- una ~~~razi~!,a=~ lore d~~ liberkl fino a far- ga. b:-umosa. sempre lonta- assoluto al di f · d • sene v1tt1me brute. na. ma skura all'anima· e liti pregi de.ll u~n e.i so- un Co=q~%o.I~u=~:°~ non una . romant~eria 'ma struz.ione ~ deU: ~:a~ gni.fìca tradirli. impedirsi di una. real~. un simbolo fer- tura. P_regt che ll(!ll manoa– comprendere la realtà che mo i~ cu1 credere. Il roman- no mai_ an~~e net racconti sfuggono. quella che cercano zo dice e non dice . .a Questo meno nusc1ti. Queste no..el– Se anche il quadro america~ proposito; ma ricordiamo che le. sono: Q_uello che non si. no che _ess.i. ed anche Ke- ~ dimostra una inquie- spiega, deli~ta en~e~~ rouac. c1 offrono, può essere rudi.ne. è i) poeta d'uno slan- ne delle J]?CCOle inl:1,icita accettato solo con molte cau- cio. non à'una missione stu- che. _col loro SO~~l'Sly d~ te1e e molti ta&li. c'è tutta diata sulla carta. Anch'~li te~mano un suieldio; e Do- una letter"ltura di protesta. del reSio sta · ~ unga e penosa malat- di fuga. di satira del con.tor- ~ · cercando. ha._> (forse la migliore di mismo. del ricco sopravvive- PIETRO CllIATTl tutte). commovente e ac---1- re americano, QPeTa di scrit- ~--------- to con~to fra come? sulla tOI'i più attendibili. che dob- sco~ di un annuncio mor– bfamo tener presente per fi- LE G G E TE tuano. un tale immagina la ~ cosa significhi. lag- morte e l'ambiente familia- gtu. e quanto pesi l'ambiente. re del defunto. e come essi la tradizione, e quanto valga I a f. ~o realmente: Lazzaro e per contro la libertà che que- l era Il Gran Cordone. ritratto di sti giovani corrono a scopri- du~ ~ratelJi: l'irregolare. ]a re. un passo oltre la libertà l cw pienezza di vita però lo p;ù nota dal bisogno e dei ettera rz' a rende intimamente felice. e frigidaires. In linea di prin- l'uomo sennato e impartan- cipio. la beat generation che ITALO A.. CBlUSA.iXO si specchia in Kerouac ha '---------....J (conllnu-;-;- par. -t)

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