la Fiera Letteraria - XIV - n. 29 - 19 luglio 1959

LAFIERA LETTERAR Anno XVI - :\. 29 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DEI:,LE SCIE ZE Domenica 19 luglio 1959 SI PUBBLICA LA DOì\lENICA QUESTO 'U~IERO L. 100 DlREZIOXE, A)DIIXISTRAZIO. E: Roma - Via di Porta Castello, 13 - Telefoni: Redazione 655.487 - Amm1nistrazione 655.158_ - PUBBLICITA': Ammi$t.raz.ione: , L.'\ FfERA LE'ITERARLA > - \"ia di Porta Castello, 13 - Roma - TAR1FFA: L. 150 al millimetro - ABBO~A'.\lEXTI: Annuo L 4.000 - s~mestre L. 2.150 - Trimestre L. 1.100 . Estero: Annuo L 7 000 - Copia ar-retrata L 150 - Soediz.ione in conto corrente postale (Gruppo fil • Conto corrente Po~tale n. 1/3 142 6 Assegnato il . prrm10 "Streo-a ~ " NELLA COLLA.'\'A DELL'EDITORE GARZAi\1TI * "IL SEME DEL PIANGERE di GiorgioCaproni * di ELIO FILIPPO ACCROCC,t " Lo .stra del 7 luglio .scono aJ Ninfeo di VUla Giulia in Roma si è scolta la seconda e ultima i:ota.:ione ptr duignore :I vincitore del • Premio Srre– ga 1959 .-. Tra i cinque finalisti (Francio.sa. Frcs.sineti, Palolini, Pro:: e Torna.si di Lampedusa> è JUultato primo in Qraduatoria rautore del -Gattopardo .., con– fennando le previsioni e le indi.rcre:-iom della vigilia. Sono seguiti. nell'ordine. Prc::. Paso– lini. Francio~a e Fra.ssineti. Glu.seppe Tom:is i d.i Lampedu.sa Se non lo avesse rrovaro nel trentune• simo del Purgatorio (.. Udendo le sirene sie più forte. - Pan giù il seme del piangere ed ascolta._)_ il tiralo del $UO nuovo libro Caproni avrebbe poruto ri– cavarlo dal fondo del p,'optio coranere. cioè· da quella sorprendente miniera ài • resisten.:a di vive-re» che in lui è pro– fonda e antica. non d'anni cerro. ma di sostan:::iale e cascante ferme=a che lo rende caro, fra pochi, e indice sicuro. fra gli ancor più pochi. che I.a poesia illu– mina per gra.:::-ia di sentimenti. dove la inre.uirura. del rigoro.so endeca– s-illabo è sosriq.1ita dalla trama del pre– dominante settenario. leggero e popolare in appare.n.::o (si veda. •Iscrizione» Fre– schi come i bicchieri - fu..""Ooo i suoi pensieri. - Per lei tomi in onore - la rima in cuore e amo:-e). ma legato ad antica e illmrre rradi.:ione- LA ì\IACCHINA DELLA \'ERITA' * DIGIUNATORI * di l!,'LIO TALAIUCO Una volta, quando si parlava dei cosi~detti d!giu– natori, se ne parlava come di persone spmte_ da inte– ressi scientifici o, per lo meno, pro!ess1onaJ1:_ celeb:e il caso di Succi, st:.idiato e ristudiato da medici e fl– siologi, che rimase digiWlo non 5? per ':luanto tempa, a ogni modo settimane intere, e rile_va~ti le prestazio– ni di aJcuni fachiri che, in sede di Circo ~uestre o giù di li, rifiutavano il cibo hmgamente _r1~otendo !"applauso delle !olle: e, con l'appla~. fior d1 quat– trini. Meritatissimi, chi dice il cont:z:ar10?, dato che m fondo si trattava di un lavoro - sia pure alla rO\:e– scia - rispettabile aJ pari di qualunque altro mes ie– re: strano mestiere che, a un certo momento, venne nobilitato dal Mahatma Gandhi. A.i digiuni del grande Santone l'India è debitrice della sua indipendenza: gli inglesi, testardi per definizione, avevano _tro\·ato una testa più dura della loro: e uno sto~ac~ _mattac~ cabile dai succh.i gastrici. insomma, il_ ~gnm~ d1 Gandhi aveva qualche cosa d'eroico, di misucoi di re– ligioso: era il trionfo dello spirito sulla materia, del: l'anima sul corpo, del coraggio sulla paura: tanto _e vero che, dài e dài, ottenne il suo sco~. sc~lfi. sgretolo, distrusse la caparbia indiiferenza bntanruca. Però in questi ultimi anni il digiuno (che adesso, proletaria.mente_. si chiama scio~ro del_la fame) ba sempre più assunto le caratteristiche d1 un ass:.irdo ricatto nei riguardi della società: e serve molto a ~t;– tersi in mostra. In fondo, chi non possa permettersi 11 Jusso di un agente pubblicitario, ba sempre nell~ ma– nica l'arma segreta di questo sciopero contro 11 suo prossimo: e ogni disturbo dispeptico d.h-~ta una de-: nuncia tipicamente sociale, ogru anoressia assur~e a1 fastigi di un grande sacrificio ~r. una_ g:ande 1de_3: Si sono visti scrittori, pro!essiomsti, artisu, per fu~i11 motivi decretare un \·istoso quanto incontrollato ~ci~– pero della fame: perche la differenza !ra _questi si– gnori e i Succi o i fachiri di buona m_emoria s~ pro– prio nel fatto che S:icci e compagni ~1edev~o 11CO?– trollo della scienza, mentre i secondi ~ ~~ mei!abile disinvoltura - dicono e affermano di d1g1~are_; 1:11a. siccome nessuno I.i prende sul serio, sono l1beriss1t11:1 di rifociHarsi quando lo ritengano opportuno. Oggi. il digiuno è quasi uno scherzo: ricordate! pe_r fa\·ore, che cosa è successo dopo il film Quatto_rd~ces1!11a o_ra; in tutto il mondo si sono conta~i a d1ec1I?,71 cast d1 gio\·ani pronti a gettarsi a capofitto daJ p1u_alto cor– nicione' di un palazzo. La gente non ha ca~>lt? ancora il trucco, perché di un trucco si tratta E: ':1,i_ n1~te al– tro: sono individui desiderosi di pub~llcita, di eom~ passione. di chiasso attorno al _proprio n?me. ln!attl finiscono quasi sempre col lasc1ars1 convl!l~re dalle accorate parole della vecchia zia o d~I _poliziotto dea– micisiano che, sotto una scorza di cm1smo, nasconde il solito cuore d'oro: rientrano allora dalla fines ra e si abbandonano a :in pianto ristoratore. !ra la_co~o_– zione generale. Ormai è di \"Oga, per i tentati su1c1d 1. Ja maniera del protagonista di quel ce!ebre 6~m: non più silenziò, paurosa intimi~. dl.SJ )er3Zlone pnma del gesto irreparabile: tutto si riduce _a spettacolo. scan– dalo istantanea da rotocalco. Bisogna arrestai:e il traffico far inten·enire i fotografi, gli operatori del cinema· e della TV: soprattutto bis?gna co~uo\·ere ropinione pubblica Et far parlare di se. _Solta~to m que– sto modo. ad an·entura finit~. dall aJtru1 emoz.tone può fiorire il proprio \·antaµ10. Com.muo,·ete. com- mu~~fr~~:~ ~s~u~;~{cci si pot!ebbe dire: d!: giunate, digiunate. alla fine qualc-JDo ~1-co~u~\era. le \·ostre Jagrime po".:ranno tramutarsi in ~lidi boc– coni. Xaturalmente, come sempre a~cade. p1u aumen– ta il numero dei digiunatori e più 11fenom~ perde di valore: anche perche. se ieri si tratta\·a d1 m~'ocare la legittima indipendenza dell'India. oggi Io sciopero de1la fame do\·rebbe serdre - e qy~J~he \'.oh~, P':1r– troppo, se.n·e - a ben più meschini 1de~h; _h ch 1a~ miamo cosi tanto per intenderci. li m1s1:J~~o _di Gandhi si trasforma. a poco a poco. nella p1u 1s:ter1~a e assurda fonna di ricatto: e questo_ può a\·\·en!re m un paese do,·c. al contrario dell'ln~hdterra. ogni re_n– ta;h·o di suicidio non presuppone l"mter.·ento m_oraliz– zatore della legge. In quasi rutto il mond? chi cerca di uccidersi. se ha la fo_rtuna ài_ sopra_\·:·n·e~, de\~': rispondere èei propri atti da\"an!1 al tr!b:.male. _u~ 1 dersi è un deliHQ come uccidere. _Da n~> l.no : no_1sia– mo tut1i buoni. memori àelle pagine d, _Cuore. ;~beiJ \1..lti di sentimentalismo {falso. mé\ non importa • eh \·ero suicida ci fa una pena eno:me: anch~ se a ~lto il modo pill b!a~do di t?gl!ers1 I~ \'ltaàm~~f appunto consiste nel d1gmnare. Siamo certi_ che ~ parenti cor:o~centi. anime tenere ,·ann~ d1 nottt:: po dall;eroe e lo rimpinzano di leccom1e. lo • a - fano • clandestinamente: è il gesto che ~07:1ta.~sano in cuor loro. ma il po\·eretto den• nuir1rs1, de,· esse~ in grado di con:inuare la sua fiera ~rote~ a c<>n_ ro socie à: e p("r far ciò, mai CO~ oggi egli ha bisogn~ di tutto il suo potPTI.ziale calorico. Sembr_a che molt1 di questi digiunatori sociali. finì _o lo sci_ope~ de_la farne. aumentino di peso e d"energia: pronti a r1comm- cia~~icg~=~l: g~~1;"~~ della rame Ce i funam?°· lismi tipo Quattordicesima ara) non sono che l!"nn:.io: vo aspetto del malcostume contemporaneo, u~ appen d. d ll'antica e moderna furberia: tutto si fa per b~~a ~ Facciamo finta di... " è una frase ch_e a~o_pe– ra,·a~o i fanciul1i - una vo_lta_- nei loro g!och1 un= maginath-i: adesso. in\"ece. e dffenta a quasi ~a ba~– diera di tu1:ti gli uomini che, daJlo scandalo_. s_iaspe tano \·antaggi onori e gloria. Per quan1~ ci r;f.uaT?a. noi crediamo. ai pro\"erbi. ai modj d_i_dire, ~ :uc~ e:. ezz.a· e • chi non mangia ha gia mang1_a _- c ;~bra ~neora valido. anche e sopra utto se r1fer1 o ~ tanti piccoli Gandhi da strapazzo. ELIO TAL.-\RJCO Preinio dipittura dedicato a \"incenzo Cardarelli :,.;eU-intento di onorare la memo:-ia àel Poeta tarqui– niese recentemente scom– parso, l'ssodazione pro Ta:-– quinia sta organizzando, per il pro9Simo set temb:-e. il Concorso Nazionale di Pit– tura Estempo::-anea - V Pre– mio Tarquinia -, dedicato il nome di VlXCE~ZO CAR– DARELLI. il tema del concorso, che si svolgerà nella forma estemporanea. è il paesai:gio di Tr.quirua che Cardarelli descr:.sse e cantò nelle sue impareggiabili prose e poesie. Gli artisti che interverran– no al conco::-so do\·ranno trattenersi a Tarquinia. en– tro il limite dei giorni 8 e 9 settembre p. \".. il tempo ne– cessario per dipingere un quadro. Le opere saranno poi esposte nel salone del pa– lazzo Vitelleschi di Tarqui– nia. sede de.I Museo :,.;azio– nale. U concorso è dotato di ricchi e numc:-OS: premj o!· fe:-ti dall'Amministrazione pro,inciale di Vite::-bo, dalla Camera di Commercio ài Vi– terbo. da!l"E..P.T. d:. Viterbo, dal Comune di Tarquinia, dall'Associazione pro Tarqui– nia e da altri Enti e prh·ati. Gli orga :tlz:z.atori hanno invitato a far parte della commissione giudicatrice la baronessa Elena Bai,gio, Amerigo Ba-rtoli. Emilio Cecchi, Gio\·anni Comisso, Piero Sca::-pa. ::\lario Soldati E non la gra.zia sourannatUTale investe Giorgio Caproni. ma quella che si con– quista per gradi. silen=iosa. che non giunge mai in regalo ma in acconto. _e perciò procurata di persona. pagara rn parten.:a a caro pre==o. Tra tanti che la poesia in.seguono. so[– lecitando!a. ecco un poera che ne sa ar– rendere il passaggio nel chiuso della pro– pria esistenza. e da questa. an=i, ri~a– vandone frutti preziosi che Si .sono chia– mali di volta in volta Come un'aLegoria. Ballo a Fontanigorda. Finzioni. Cronisto– :-ia. Stanz.e della funicolare. rutti raccotu nel volume vailecchiano Il passaggio d'Enea del '56. al quale si aggiunge ora questo Il seme del piangere (Editore Gar=anti) pubblicaco nella collana dove gid .sono apparse taccolre di Pier Pao~ Pasolini e Sandro Penna. Il nuovo volume comprende poesie dal ·.50 al '58: alcune recenti. dunque. e altre precedenti all"anno di ch-iusura del Pas– saggio d'Enea: tutte però. o quasi legare. dal delicato filo deWaffettuosa memoria per la figura della madre .. 4.nna Picchi. che qui s-i staglia luminosa e racc-olta in sé. come una perla del ricordo. nel pae– saggio livornese che fa do sfondo agli anni del '-poeta. a quelli dell'infan_-ia che precedettero il suo amor dj Cenora. on• cor oggi cantata nei versi d'una musica– li.ss- ima • litania •- • Versi livornesi• e « Altri versi» for– mano le .due porri maggiori del liòro; e sebbene Caproni sia tornato. dopo la je:" conda esperien.::a dei poemetti (Sonetti dell'anni\"ersario. J lamenti. Le biciclette. Stanze della funicolare. All'alone. n pae– saggio d'Enea) alle predilene forme del· la can:onetra (tanto bene anali:..:ate e 1ppre:::_:ate dal De Robertis). bisognera pure considerare questa prima parie del Seme del pian.,o-ere come un vero e pro– prio lungo poemetto, tuUo giocato a in– ragli e accordi di assoluta preci.rione. .4. tale proposito si ricordi il giudi...-io di Cecchi espresso .sul Punto del 29 di– cembre 1956: Fra le voci giovanili della no.stTa odierna poesia. quella di Caproni è delle più fresche e sincere. con una im– mediate-_za di tono e di colori a momenti qua.si popolaresca. Tutto questo in unione ad una sapiente agilità di moven.:e. a una veuatilità di ri.sotu.:ioni sintattiche. che testimoniano d'una raffinata cultura let· teraria. e d"una inde/eua disciplina .sri– Iisrica. cosi felicemente connacurate da euere ormai dit:enure istinto,._ Ha. il .setrenario di Caproni, l'adere11=a del fiato alla voce. il cui tono acquista cori - per una torta di composta natu• rale:.:-a evocaòile in un chiaroscuro di rime e di assonan:e che .s'accompagnano al verso - la misura del ritmo cl1e pe· nerra nel di.!corso rendendo.si indispen– sabile alla strofe: un tono di confiden..:::a. di preghiera a.uor1a. che sa colorare per– sino la lacrima che spunta (e come! chi oserebbe negarlo?). ma è colore tenui.s– .rimo. mai imposto o forzato (non è nella nacura di Caproni). che quasi .sa di mare. di becolino. di casa. di uicolo, di fouo. di darsena. entro cui l'occhio amaro.so del poeta spia per intravedere ancora una oolra il volto malinconico e vivo di $Ua madre • fina e giovane ,i. i:e--..zeggiata nella memoria come soltanro un poeta sa fare quando abbia la sensibilità umana e la delicate.:za lirica di Giorgio Caproni. Bisognerebbe prendere a piene ma,ti u:-a le pagine. ascoltarsele un poco smar• nte e tremanti all'in.tento. seguire l."iti– nerario leggero da un punto aWaltro del ricordo. di movimento in movimento dal– l'uscita mattutina in Cors'Amedeo ai pas– so st:elto di Via Palestro. dal Voltane aUo Sbolci. da Colle Salvetti al magaz:ino Cigni: accompagnarsi all'ombra di Anni– na come una piuma. accostarlesi di fo• glio in foglio. lungo il filo delle imma– gini che da essa prendono i:ollo e si .sostan.=i~no nella figura. ora di.segnata. tratteggiata. ora scolpita e resa palpabile. vera di una realtà ultTaterrena: la storia ELIO F. ACCROCCA (contin~ pac. ?) Glorrio Caproni lJltim,a preghiera Anima mia, fa' in fretta. Ti presto la bicicletta. ma corri. E con la gente (ti prego, SJ.i prudente) non ti fennare a parlare smettendo di pedalare. Arriverai a L!vomo. \·edrai, pnma di giorno. ::'-Jonci sarti nessuno ancora, ma uno per uno guarda chi esce da ogni portone, e aspetta (mentre odora di pesce e di notte il selciato) la figurina netta. nel buio, ,.-olta al mercato. Io so che non potrà tardare oltre quei primo albeg 0 giare. Pedala, \"Ola. E bada (un nulla potrebbe bastare) di non lasciarti sviare da un'aJira. sulla stessa s-.... r-ada. Livorno. come aggiorna. col \·ento una torma popola di ragazze aperte come le sue piazze. Ragazze grandi e \"i\"e ma. attenta. così sem.itl\"e di reni (ragazze che hanno, si dice, una dolcezza tale nel petto. e tale energia nella stretta) che, se do\.-essi arrivare col bianco vento che fanno, so bene che andrebbe a finire che ti lasceresti rapire. ~1.ia anima. non a.-:.-peUare, no. il loro apoarire. Faresti cosi fallire con dolore il mio pia.no . ed io un'altra -ç-olta Annina, di tutte la più mattutina. ,·ed.rei anche a te sfuggita, ahimè, come già alla vita. Ricòrdati perchè ti mando; altro non ti raccomando. Ricordati che ti dovrà apparire prima di giorno, e spia (giacchè, non so più come, ho scordato il portone) da un capo ali 0 altro la \"ia da Cors' Amedeo al Cistemone. Porterà uno scialletto nero, e una gonna verde. Terrà stretto sul petto il borsellino, e d'erbe gia sapendo e di mare rinfrescato il mattino, non ti potrai sbagliare vedendola attraversare . Seguila prudentemente, allora. e con la mente al l'erta. E. circospetta. buttata la si.garetta, accòstati a lei soltanto. anima. quando il mio pianto sentirai che di piombo è diventato in fondo al mio cuore lontano. Anche se io. casj vecchio, non potrò darti mano, tu mònnorale all'orecchio (più lieve del mio sospiro, messole un braccio in giro alla vita) in un soffio ciò ch'io e il mio rimorso, pur parlassimo piano, non le potremmo mai dire senza \·ederla arrossire. Dil-le chi ti ha mandato: suo flklio, il suo fidanzato. D'altro non ti richiedo. Poi \"a' pure in congedo. GIORGIO CAPRO~ 1 n e Vincenzo Ta!arico_. ___ L_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-:_-_-_-_-_ A.L 'l'ElUPO DELLA GAZZARRA FBA. STRA.PAESE * E STRACI'l'T A.' Per • • cronistoria: della • • ''900 una rivista '' zione e compattezza. Oggi a distanza di anni. ci pare che I * Xe!J'e,·entualità che le se- si possa commciare a \·eder– guent1 not!Zle. a riguardo lo con qualche garanzia di della rinst"1 900 e del :'\o\ e• prospetth·a stanca: con più centismo di cui essa fu la equità. cioè, di quanto fino pugnace espressione. possa- a ieri. per circostanze mul– no riuscire di giovamento tiple. non fosse consentito. Bontempelli si domandò se il . ;ovecento, radicato nella realtà ancor più dell'Ottocento. non fosse destinato a di– Yentare il secolo dell'uomo come fantasia e come avventura separa dal 900 e che decorre Eugenio d"Ors adoperasse dal '26, perche fosse indub- e Xovecentv > con la stessa bio che dicendo e ·o,·ecenti. intenzione: e che fin dallo smo > ci si riferisce all'etica stesso 1916 funzionasse in e all'estetica. alla teoria e Sud America un • Collegio alla pratica. alle pur confu- noverentista ». Kon era duo– se premesse e alle non certo que dist.inzione peregrina. ne più chiare conseguenze di molto rh-endicabile risulta– quella ri\.ista. alla sua parti... \"a nell'aver adottato il ter- per fissare alcuni dati e al– * cuni nomi di quel periodo Xel 1931. avendo accetta– dal 1926 al 1929 con maggio-- to di dir la sua in quella di El\RICO F A IJ R (.; J conelacreon•t.unro ol~IOetratocdeni troibeellido-,. mine e No\·~nto > per ind.i... 'I care una decisa e consapevo- re esattezza di quant? ~ia serie di Visioni spiri.t'uali dando le dcendc degli ulti. stato fatt? fino ;;d oggi. ne• d'Italia che tanto lungo mo• m1 anni più dall"alto di sum1~0 il ~es~o ~1 un_gru~- do offr! alla De.1?'la~i di affi- quanto coru:entissero le po. po d1 tras.:Hss10~1 rad1o!o:11- dare e 11volto e I an!ma ~ di!l iemiche. Bontempell.i non che d~ noi ded!~ate al :Ko- nostro paese e a scntton ar. escluse che i due secoli po– \·ecent1smo. nel o2. per con• tisti e poeti del primo 1900 >. tessero e apparirci run del– to del Terzo Prograffi:ma. _ Massimo Bontempelli scelse l"altro complementari>. Per. Tranne quak?e heve n- per sé. come tema. il ,\·ove• che se !"Ottocento era stato tocco !~Il:!1~1e, il testo c~n- ce-ntismo letterario. ).la. e il secolo detruomo come serva 11~:uzial~ \"Ol_utoanaa- quando si trattò di comin. realt3 semplice e come na. mento d1 c_rom.sto~1a: e come ciarlo a svolgere. s'accorse tale lo nproduciamo. ::\la. di a\·erlo e concretato un po. considerato che nel frattem- co alla leggera>. :'\on c·era po noi abbiamo an<:11~dato caso che qualcuno - ricor– alJ~ _st~pe. _con I t1p1 deU_e dando le polemiche e gli Ed1z1om dell Albero (Galat1. scandali provocati. anni na. 1958). un"Anr.1..1!ogia della avanti, dalla rb,ista 900 - rivi.sta e 900 > preparata fin credesse Bontempell1 inten– da I ·45-·46 per la collezione zionato a e riaccendere quel Corona delJ"Editore Bompia- fuoco>? Nulla più lontano n.i e rimasta in sospeso c0- dalle sue intenzioni. • Col ~e J"inte_ra collez1o~e stessa; parlare del ~ovec:entismo > c10 considerato. chi sa che non voleva che e segnare al– la presente cronistoria non cune delle tendenze più ge– possa magan serYire da pre- nerali che chiaramente di– faz!ooe informati\·a all"Ar_Uo- stinguono il tempo nostro logu:1_. completandone cosi la dagli ultimi anni del secolo funzione. scorso>. E anche raggetLh-o _ Un"occhiata al nome dei e letterario>. apposto al SO· redattori e dei collaboratori stantivo cno\·~centismo>. bi– del 900 iarà intender meglio sogna\·a intenderlo e con di– che non si tratto di un sem- screziane>. Ess~ildovi stato plice contributo a.Ua gazzar- un i\ovecentismo pittorico ra deffacrin::onicsa querela anteriore a quello lettera– tra Strapaese e Stracittà. rjo, precisò che non s1 sareb. Tatta\"ia rintt:nto dell'an- be occupato ne dell'uno né tologia e della cronistoria dell'altro>. be..'1s1e di costu. non e tanto quello di sugge. me. d.i idee generali. di gu. rire un"idea della varietà d.i sto>. in guisa da e deterrni– cui si trovò a poter fru.ire il nare qualche movimento 900, quanto di dare una ri. chiaro nel conflitto tra idee prova. oggettiva e documen- \~ecchie e idee nuove> nel. taria. della smgola.rità cui l'It~lia di allora, che era una non mancò di richiamarsi e Italia al suo dodicesimo an. di affidarsi I e an·entura 00- no di Fascismo. :'.\la esisteva \"ecentista > in ouella che è sul serio un conflitto tra Ot• tura >. chi sa 0e 11~o\·ecen:- I patrocmato dal Bontempelli) ec~i~~ione in pro del Ko\~e- ~e~e~tid:C~f~:i ~~gto!~is.!Ì to. e ancor p1u radicato d1 a\-e\·a fissato due t::-a i suoi . . . r i • e ouello nella r.:!altà > non fos.. postul t· -- - tr . t· :Sel 1926. 1J fogazzariano ? opr o tempo>. Comunque, sé destinato a dh·e~tare , il. urgen:i. 1 f 1 1 ~ ~~e:t~Sigaef~a\~ Piero Xa_rdi poté intitolare m rap~rto all'Italia. Pml'!a secolo deffu,:,mo come fan. pacifici, tanto che ancora Novec~ttsmo _una sua rac- d~J e ~ov~ento > letter~no tasia e come an·entura >. nel -3 1. pur non \"Olendo. C?lta _d1 studi su Gozzano- ~ f~ !I e Nov:~n~o > pt~to– E appunto nella fantasia e Bontempelli corse rischio di ~ale!}-Borgesg~~•Seri:1 s~za ~:~~~ :r -~;1°cipio nel 26; nelran·entura il programma riattizzare la p.>lemica. e. cun~ l mo\esse._r1m- . . -· rinno\·atore del i:\lovimento ::\Ja quel che ien a lui fu pro_,ero. :,.;?n.erano ,tutd au. _Fu 11pittore Anselmo Bue- letterario n:)\·ecenti!;ta <già op~nuno evitare. oggi ?~i ~~ ::~t!~ ~e:t~~a~o~r~ f, 1 ' trt~lo 2 ~i a,~~;=~;°~ possiamo: se!1za ~ndalo. cioe. non ~i augurò. il Kardi. di movunento artistico di cui ce~r. d1 :1costn11re. le tra- avere recato un contributo a faceva parte e cui annetteva vagl~ate v1~nd~ del Nm:e- quello che. un g?omo. sareb. :anta imponanz3 da non du– c~nu5:m? p1tton~o e lette:a- ~~ diven131to il quadro del- bitame che. un giorno. di– no. !1m1~~amer:i,e al. peno- 1tntero ~ovecento? Per chi cendo e ane del :N'ovecento > do ~ anru m cui al pnmo fu non \"OgJia far ql:)eslione di (cosi come s 1 dice e arte del c~p1taoato da Anselmo _Bue. semplice cronclog1a. non tut~ Quattrocento. del Cinquecen. c1 Olarghenta Sa_rfatt1 so-- ti gli autori nati o vissuti 10. del Seicento»), si sareb– pragg1~_se dopo). 11seco_ndo nel primo Novecento appar- be a\1..lta l'c immediata e\·o-– da ~tas.s1mo Boot~pe.lli. E tengono criticamente al Xo- cazione di una determinata se dare~o la. pre\ al:nza al \·ecento. Ma la npro\·a che visione>. Quale poi fosse lettera~10. sara ~rche. ne~a ci fosse impazienza di vede- quella e \"isione > ritennero Corm~z1one e nell aUe~az10-- re ~l _secolo _XX comin~iare di a\·erJo sufficientemente ne_ d1 qu~llo c?e orma_1 suol a_d1stmguers1 ~ E:manc1par- precisato sia Lino Pesaro e cb.iamars1 cii :,.,:ovecent.1smo>. s: dal secolo xrx fu data. sia ~largherita Sarlatti· runo la p~evalen2:3 spetta al l~t.. no~ foss"altro. dalla conse- allorché disse che il , ·No\·e– terar10 per I azione_ e reaz10- C"Utt\·a e concorde scelta del cento voleva far dell' r~e provoca_ta e di!fus_a _da ter~ine e ~?v_ecento > per pura italiana, ispi~dosf~~ Bonte~pelh ~~n la rin:~ des1~are cosi ~l ~ruppo e il le sue punssime fonti> e 900. ~on pere10 s_ene den", mo\·1men~ art1.;;t1co come il pertanto e sottra'!ndola a tut– c?e anch~ per n~1 ~uello del gru_ppo ~ 11movimento lette- t1 gli ismi d"importazione e :"1ovece~tismo. 1~s.1eme_ con ra:10 cui_ do\"e\·a _spettare la a tutte le influenze che spes.. il Fu~u:15mo. e _e 11_ ).lov1men- azione rmno\'atnce. so snaturano i caratteri del. to sp1:1tuale_ pm importante France5cO Flora fece sape. la razza>; l'altra allorché nato m Itaha _durante que- re che già nel '13 aveva an. asseri che il e N"ovecento > sto ~co_rc10_di secolo>. ln nunziato una rivista col ti- comportava· e limpidità nel– rea~ta l e esigenza ~~ u~a ~n- tolo 900. e che ugualmente la forma e comP')Steu.a nella telligente m~erruta _ 1t_31ta . .\"ovecento avrebbe dovuto concezione: nulla di alambie– n~ >. capa~e d·c insenrs~ nel intitolarsi quel suo grosso cato e di eccentrico; esclusio_ chma _dell E:uropa. _al_ d~ s0- sa~io di cri~ica letteraria, n~ se~pre maggiore deU'ar– pra d1_ ogm pronnc1al1smo dedicato nel 21 al periodo b!trano e dell"oscuro >. Ra– ~olasuco >_-non f-u ?:Osta e ~al Romantici.tmo_ al Futu- g1on pe_r la quale l'originaria '--------------------- stata la sua nauirale forma. tocento e ~ovecl:!nto? Guar- I imposta, dibattuta e risoluta rismo. ;\la un censimento dei formazione del cXovecento> =••-----111!• dal ~~o 900. R~ta i~ fatto titoli omonimi chi sa quante c !o.ta la vagheZZa della for: 0e c_e \·oluta una d1stan~ altre preced,m~ __stabilireb- mula. fu quanto mai eclet– d anm come quella che c1 be. Pare che g1a nel 1906 tica - comprendendo in!at- 1Jusimo tsonte mpellt nel L948

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