la Fiera Letteraria - XIV - n. 7 - 15 febbraio 1959

Pag. 6 chinetta tra e dita incrostate di res!na su ragadi aperte. Fuma\·amo in silenzio, io ascoltavo \"OC.i lontane {che pure erano andate sottoter– ra}, '-"OCi fonde e belle che cantavano bas– so la c. centa • che d1ce\·a Mariagrazia. la nenia funebre deHa vecch:e. e Iulia •. Del braciere della la\·anderia. a tirarsela fuori da dentro. non era né romanlicismo frit– to, né lagna rettorica, come d:\-entano quanto te le cucinano alle redio le nostre storie. .-'\scolta\·o. vedi com'è successo? Se si riuscisse almeno a capire un poco meglio o magari e commuoversi, ma non ci si rie– sce. accidenti. E le versai quanto resta"·a del fiasco, per far qualcosa, così.· - Xon è perché lui. Antonio. poteva a:utarci più degli altri.. Non... non do– \·eva morire. Va bene, ne ho degli altri, ma non sono come lui: il piccolo ne ha sedici adesso, lavora nel campo. se ce lo metti. Si inceppa anche nel parlare. E' che quando è nato l'uomo tornava di miniera e il sangue era debole. E bevono per cre– dersi forti. gli uomini sono così e non li puoi cambiare. - Hai due bambine? - le chiesL - Già due. due. Oh. Lucia è un diavo- lo, guQj se non q fosse lei. ha quattordici anni. ma i\Iirella ... :\lirella non è proprio mia, è mia di lette e adesso ci abbiamo dato il nome. • Sai. fu une ragazza del paese che fa– ce,·a la vite... la portò su e la piccola aveva preso anche la febbre maligna, è restata morta da un braccino e una gamba. Avevo latte di Lucia e la presi, non page,·ano mica. si sa. De. mostricino che era. tornava bellina. e Adesso è mia. • Sua madre è morta. meglio cosL E' mia:.. Riaccendeva la sigaret".a sputacchia– ta che non tirava. L"ho portata a Bologna nelrospedale grande. c'è un professore là che è stato in America; guarda qui la lettera. ~..rò la cart.e riletta da una tasca. Leggila. l'be. finilata il professore. Noi non si è nella mutua. Silvestro ha litiga– to, è strambo. Al dìa,·olo, alla bambina la pago io l'operazione. coi soldi del ferro e dei remL Leggi, leggi La lettera parla,·a di interventi chirur– gici ripetuti e di miglioramenti alla deam– bulazione, non prometteva gran che. Glie– la rest senza commenti e lei disse ancora con la voce lenta che ave\.·a stasera. - Era _-'\.ntonioche prima di partire vo– leva farci l'operazione a Mirella: se la portava in paese ana fiera era magro, ma forte. sai. Un ,-agEa di sessantamila lo fe– ci e, sta,·olta. dai rami e dal resto s·era tirato sulle ottantamila. Servh·ano per svernare, si sa. Ma ci arrangeremo. E quando mi pare di diventare come matta. mi metto a gridare che si sveglino perchè non ,·edano e male le cose e l figli che ci sono rimesti. l più deboli ci sono rimasti ... Ed il gatto usci dallo stomaco di s:h"e– stro, fo.,"Seera disturbato dal fischio che costui faceva dormendo, le venne In grem– bo e ronfava e parve che quel sonno ani– male le si attaccasse. Mariagraz.ia si ep– pìsolava pian pian:> sulla pietra calàa de! fornello. col visuccio e.ffondatb tre le brac– cia scarne, i capelli grigi ed arruffati fuor dalla pezzuola; erano carichi di aghi di larice. La guardavo. era da molto tempo che si era diventati di ghiaie, e.1cuni di noi; quasi le invidiavo la sua capacità di soffrire. di aver radice in altri esseri malati o morti. non conta. Lei era viva. non un robot a comandi. Ora dormh-a; la presi per le spalle ma– gre senza svegliarla da quel suo sfinito ed intontito sonno, era secca e pesava come un bimbo. non fu difficile ~allevarla e portarla sul lettino dell'autista. scavai~ cando gambe e teste delle zingeresca tribù. Saliva nella mia camere, sentendo anco– ra nelle mani gli arti sottili di lei, scar– niti. che tuttavia solleva"·ano quintali. ne settimana dopo, circa, mi portaro– no un pacco. Era una gabbietta di u,·a fragola. tralci interi di quelli che si ~n– servano per !"inverno, incartati con cura e ben spediti. Mariagrazia: ,·i era una sua letterina e che mandava !"uva perchè avevo dato da dormire a tutta quella gente e non avevo \•oluto dei soldi. Diceva che la spediva in fretta perchè • stasera ,•ado dalla '.\Iirella col treno a vedere se cammina. spero che sia vero ». Con saluti e ripetuti ringra.zi ;i– menti finka quella letterina cerimonh:,sa. infantile. Stendevo i grappoli sul tavolo, i pampi– ni erano accartocciati e rossicci. Ed m quella 1,,·alle fredda. stupenda. ostile e straniera. artefatta. tutta la mia cucina era densa ora di queu·ooore della fragola. genuino. come un ansito umano. Odore · della fregola. delle mia casa di ba:nbina nel ,•allone tiepido del fiume, quando io ero un ciccioletto grasso che ruzzolavo tra i piedi di mio padre e di mia madre. indaffarati ad appendere i tralci di fra– gola nel solaio. .-'\.llora io pure ero ,·ive e ridevo. ni– gnavo. sognavo; ci pensavo quasi mai al:a case del vallone, mai tempo, mai con"·m– zione o voglia. Ora questo aroma era come un ponte prepotente ed inatteso ,·erso quell 'isole calda. E me ne ,·eniva !"impulso di un pianto ,·asto e pieno sul tavolo, un infantile ;,ian– to ed una risata di beffa cattive, di ironia irridente sul mio stesso pianto, Così fatti siamo. GIOYAX~A ZAXGR • .\XOI LA FIERA LETTERARIA nel 1959 * COl'DIZI0.1.1 DI .--IBBO.l'AJIEl'TO ABBO~A)lEJ\"TO annuale ABBO:SA-~~"TO annuale coo pa:-ameoto semestrale ABBONA ... \lE!\'TO an.noale coo paga.meato trimestrale ESTERO - aonuale L.. 2.i00 l.400 150 4..000 N. B. _ Gli abbonati che gradiscono il pagamento semestrale e trimestrale ASSOMO:SO L'DIPEGNO DI EFFETTUARE I PAGA)IE=""ll A...YTIClPATI 8 PER TUTTA L'AX"NATA.. Abbonamenti cumulativi ammali LA FIER.;\ LETTERA.RIA e IL TE)JPO per 6 oume.rl settimanali L. 9.930 per 1 oomert settlmaoall ll.lS0 • IL RAGGOAGLIO LIBRARIO 3.510 • ~JA1'TIA 5.130 Cm PROCURERA' Gr;Q E A.BBO~AME:STJ A.i."'i:SUl riceverà lo omaggio e LA FIERA LETTERARL.\ • pe.r DD anno. J PRESIDJ DELLE SCUOLE MEDIE 6 SUPERIORI che toçleranno cinque abbooamentl fra gll studentJ e le classi dell'lstitulo an·aono g-ratulto U e-tornale per la Biblioteca scolastica. Si prega vivamente di effettuare I pagamenti sul c. c. postale o.. l/31426 - Via di Pm'ta Castello 13 - Roma GALLERIE D'ARTE INITALIA CA GL[ AR i GALLi~~:E:~CCHIA STUDIO 58 . Via Torino 95 . TeL 461.473 · Roma Gabinetto deHe Stampe dell·Uni\"ersHà Pitture e disegni di 1 Via Unh·ersi à 49 - Cagliari MARIA LUPIERI Personale di GAETANO BRUNDU Dal 2 al 1--1 febbraio MILA O 'GALLERIA L'ANNUNCIATA Galleria d arte m '.\lilano Via :\lanzoni 46 - Tel 79l.l02 Personale di ORFEO TAMBURI Dal 31 gennaio al rn febbraio Dal 2 al 12 febbreio GALLERIA RUSSO Roma - Piazza di Spagna, 1-a - Tel..ò72i85 Personale di RICCARDO FRANCALANCIA Dal 3 al 12 febbraio GALLERIA S.SEBASTIANELLÒ Salita S. Sebastianello, 18 - Tel. 64.617 Personale del pittore PIETRO GENTILINI Dal 2 al 13 febbraio LA FIERA LETTERARIA PUNTO E VIRGOLA DELLA SITUAZIONE * di ELIO F. _\.CCROCC.\. E' un periodo di fiorente Bot~e~he, Oscure olle r~ fortuna per le t:arie onto- ceruiuime antologie della logie e mos:re collettive poesia tedesca. americana. di poesia, sia italiana che ecc.. edite dc Schwarz. si– s1ra11iero. attraverso le qua. no a Poesia $Vede-se appar– ii e dato di vedere un sa nella #" Biblioteca di panoramO di nomi e di cultura - diretta da Giaco– esempi che in certo senso mo Oreglia per la casa fanno il punto (o i! punto editrice #"Italica. di Stoc– e cirgola) ddla situa:ione. rolma. Poesia jugo!tlava uno specie di consuntico rontemporanea a cura di o per lo meno d'inventario Ost.•aldo Ramous edita da 1n un de1erminato momen- RebeUato. Treinla jovenes fo dello st·olpf'r$i. d"ll"af, poe,tas ilalianos. raccolti da fermarsi o del determi- Josè .\faria Podestd e Clo– narsi, della poesia. la qua- tilde Luisi pf'r i • Cuader– Je beninteso andrebbe nos J1dio Herrera 11 Reu– at·anti .Ce t'a in effeHi. sig - di Mori:tecideo. ecc.: è (it:antiJ per suo conto. an- lunga ormai lo serie d1 te– che senz:a le mo.stre anto- sti reperibili pf'r aftron– logiche che restano. però. I 1are un discono compa~a·o quali punti di riferimento e obieHiuo sul:c poes1a de– cui. per comodità d·inda- gli ultimi dec('nni. quale gine o di studio, si finisce s'è cenuta formando nelle sempre col guardare. sia sue strutture e nelle sue per trarne delle conchuio- più recenu mani/estadoni. ni cri1iche. sia per trarne. A quelli ora nominati e più semplicemen:e. delle agli altri ormai entrali a indicazioni di qualche cu- far parte ddla normale riosità consultazione (ontologie e Utile tornerebbe. a 1ale repertori approntati da riguardo. uno sludio com- Scheìwiller. dc Falqui. dal– parato degli inleressi e de- le più svaria:e rid.ste ler– gli indiri.:;:i che si rincen- 1erarie) si aggiungano i gono ageuolmente nelle di- Xuov1 Poeti rcccolli e p,.e– rerse antologie. poniamo, sento.ti da Ugo Fasolo per della poesia del dopoguer- l'edi1ore Vallecchi e. pros– ra. che da qualche anno sime a Ì;eder la luce, l'an– o questa parte sono appor- tologia Spartiacque di Ma– se e appariranno nei cata- rio Costar..:o e Vanni Schei- !~~hi e d~i m~~~ ;~s:h~ ::t I ~~u;;i,•~n:~lo;~o~~U~d;~~: tori stronieri. sia italiana a cura di Spa- Uno studio comparato gnolet.:i per Guanda delle carie =one poetiche J resti non mancano. na:;ionali del dopoguerra ci uari per provenien=a, per condurrebbe probabilmen:e imposta..::ione e per risul– a delle conclusioni che po- tati: una \"arietà che mette tranno servire come pioni a con/ron10 le singole voci di disctuSione di qualche della poesia più avan::ata. interesse e. per quanto ri- Più avan::ata negli anni, r:~r::a d/a q;:::~~ $::;~ii~t:~ I::. ;~ f:re::a~~ e::' s::t ::ione. terà ad altri prPndere in Non si traua di at:an:;are '-'Same · propositi di cani e roni- A noi, d;; quest'angolo IO.Si - primati• di. dubbio della ., Fiera-. il compito p~to. ma . sernphcemente di mostrare i risultcrì s"– d1 ~ender$1 conto dello. greti di autori ancora na– st:olgtmento. parallelo __al: scosti e distan:i dalle ccpi- ~e;:;~;h~drl~eu:s~er~:f,;:: ~~!lla~:ue;i:r= nu'!:u~ (:~ ~~1: 1 ;irt cv:nnu{: :ri~;a~~~ f:;;~rt~::;:;~ 0 te ~1r sf~~! nera::1on1 dell~ varie part~ .:a d.i farci apparir diuersi d~I ff!O'!do. d! .quelle c:oe da quello che" .!Ìamo), ma '!-' cui e f"."" 1 ,bile Te~~e sempli«-mente per assolce- ~li::;;:fi:f." s.rume-nll b1- ;~r/ ri~~st~ouere della no- ~•t;~;c~;,;l•~~~:::~~1E~Ii if[{;~~r. J}~f !i; • ?i~ ~gi:u~~~ladari~e~:e.s:~re;!~= le ., virgole,. sohcnto. l iolucci_ per l'editore Gar- fou~tidene ~~;;~:ofe~t·e~uci– ::anti; dai dicersi .,panora- mi. apparsi sulla rirista E. F. ACCROCCA arà detto il tuo nome in una morfia t.:n metro per parlare. una :-a.-:.one. una misura, un !empo. una ,;oce. tante parole, tante paro:e chiare come sassi di mare. E del mare la forza. la coe::-e:iza. Il logico respiro. Sono due gambe lunghe che corrono sul lido, chiare di luna. colme di forza nelle cosce nervose. Chi sorride adesso:' Chi \"Olge il capo"! Chi parla sommesso:' Slanolte oJ;?nicielo. o,:nf quadr.n!e, segna 11 tempo che v:,·o. Il sangue d1 1u1:1 ·stano:!e segna li 1empo che vi,•o. Corro do\"e il mio $.lngue è s--:a:oraccol~o. do\·e la \·ita 'remando ha detto d, sè negli angoli ho sch1acc:a:o I miei pens1en. Stanolte in uno $QUarc10 bo v,s10 il cielo. Solo U sangue è padrone stano.te Chi può imped:rmi d"andare"! Corro sul f,lo tra la terra e Il ma,e tra«"landomi la strada ad o:;ni pas,;o. Sia che U ,;ento mi scuo:a ehe mi spa,·enti U buio che mi mina«"i il mare io. ml traecio la strada ad oin! pa~s.o. eorro verso il m1r.K'olo del sans:ue e sono for:e e \·1\·a come un urlo E come un urlo schianto 02nl tat:ea E eome un urlo ,·:neo os:n1 tens::one. come un urlo di bes:tìa che ha \ ·1s.rn :o la sua ultima \•alida s:aR1one. Corro nelJ·onzzonte che Si perde ed ogni passo è un urlo _21àscontato. oini passo E' un urlo come il mare quando assaJ~ ~ndando la sua forza.. Keg.H oechi cbius1 ho un urlo spalanca:o. non mi serve d·aprirli. c"è la ,•ita che mi t::-ac-cia il cammino del sani:ue. Là corro ade~o. senza mai fermarmi nel so.spiro del 2iorno che ntorna. E se mi tro,·eranno senza forze nei secoli di sabbia abbandonata. sarà detto il suo nome in una smorf:a affo:2ato nel sangue che m·ucc:se. llARI A GIACCRETTI * Dormono i monti ... Dormono i montt sotto una sfilae<:ia:a coperta di ne!>bia Più giù il ,·erde della CQS~a si rompe in lin~e !!r:l?.:astre su cui s·a-da!!.:a ara il bianco· ora il ro~o di un cascinale. * EXXIO CASALE Lettera ad Edoardo Troppo tor:e abbiamo parlato. quando il cielo era chiuso dt piog~ia e Ja domenica lun!a"!a a passare àavanti alle onde che alte s-tnnge,·ano assedio alla città e al cuore. Presto siamo stati dimentichi di sorti che a,'Temmo dovuto avere come sorelle. La storia degli uomini persi lungo la strada a cercare la ,·ace. amica. cbe li guidi. Troppo forte abbia.mo parla~o. la notte. di !ronte alle na"-? perc_hè qualcuno sentisse la nostra ansia di volo. {L'n paese di miti, sogna,·amo. dove perdere la poca memoria che la dolente e:à ci regala,·a). E non sape\•amo che allora uomini forse morl\·ano trafitti. \"icino alla riva. con occhi illusi ancora di luce. Se ad estreme lontananze. s,·aria,·a l'amore. il cuore non a\•e\"a voce Domenica 15 febbraio 1959 per U sile::zioso dolore de;..;a madre. Troppo forte. amico. abb:amo par.ato, ~e::,,u guardare! intorno. se!lza cap.re che noi ave,-amo C p,;,.::ie e s.apevamo scoprire ;e !:e::.e. Domani. forse. s.remo ;,erdu:t aJ canto. * DOllE~7CO ASTESGO ~ l, no strano scalpitio l'no !>'rana ,caJpi:lo. neh·ombra de!la !er.i.. odo avanzare :en~ come confuso trusciar di \·ento :E' U 2reue che al cb!u!O torna. s:1molato dal !1scb!o del pas~o:e. Ques:o della ta~.cosa gior.lat.a uit,mo r;torno fra ru:ti è p.ù caro. .Fra poco. non so da quali luoa.h! remo:I. a me verr.u. amica luna. e di te più !or.e è 1·a::esa. s:asera. che :roppo indugi :;mo:-osa o::re qual: confini non so: poi lenta solcherai l'32%Ur.o in!.n~'.o e ror? pallido della tua Iuce poserai su questo çerde p:-a:o do,·e poJ;fonia di voct sommesse t".mtoca e sussu,ro d·ert,e acco:ise~te e bea:::ud:ne d·aman:, s'abbando!l._ Immote m:rano le m:e pupille questo c:elo immenso che nu:la d;ce se ,,ta non ba daUa tua pallida vela Eterna. uruale e pur sempre nuova ad ogni frequente batte: di cig.l;a. Ed in que-$10assoluto s..le:uio. in questa dolcissuna luce im:ners:. solo con te restare. ca:a. , ·o.re :. s:Ilo a che a volo. sull'aia. i passeri :n.sezui•anno le p:ume agitate dal vento mattutino e d1 :ame ci se.-nbreranno all'a:ba :e p:ù g;o,-a:ii fog:ie di questi ;:,iopp: E. AGOSTA DEL FORTE * Accade d'ago to E ac-cade che d"agos!o ru 1un~he ta,·ole aC"CO::o e come val\"e tu "·ed.a il b:.D~o dei po:nodo:i rosso ai balconi: veda i flch1 secchi schiaccia::., e poi rau:unti l"uno I"a.::ro dal sottLe spago del giunco che pe..::icolanodalle te~ coi ,zera.'"li ~i e i !e.:i~~h:: e \"eda la i?hirlanda-t:"""fcciasospesa d·a2li sui chiodi a!'lissi a una f":.nes~:a. ad a.sciu~ars: .n fretta e a fa.-s; spr<'."ch:. :Ma accade che mio pad:-e predlca invano la pioggia: .. Acqua d·agos:o miele e mos:o .... rid:ca; z il ~o!co delle siepi res:.; 3$Ciu:!o e bru:lo e secco il fondo della rogg:a.. E questo. s:a1 pur ce:-to che accade! FU..I.l'PO DI llODIC.-\. * Festa o: :u:-::a~ues:a luce di lamp:o:i:.. ques:: scoppi di fuochi a.-~ficial:.. ques:o delirio popolare acce.so sulle bocche di. rutti non è çe::-o che i:app~arsi les:o della no:te che avanza. viene su dalla ca::npa~--a che all~a le sue mani d! rapace e spegne. affoga. uccide. ~ulla tut~o. Pioggia Ha la pioggia armonia d[ ,·oci a.::1t:che nelle notti d"in,·erno. e il :-uono è L grido adirato d"un dio cbe mi sgomenta. Tre.ma la terra e si rannicch:a come riccio sot:.o la fol20:--e.che pare una carezza raptda alle nub:. LClGl li ESPOSITO noi: :i:r,!~.~~:~m:iz~ L .. d . R O b e f t O Sa Il e S1· ~bi~:cl~.~ms~.ll~·~:.:r- ~~s~~e~o~~ ~ft::n°ti~\ 3 ~i a p oe s I a I k :~&~ 1 ~~~~ : ~:ie::d~t e percepire>. La d1Cficoltà di magico d1 Dùrer (il sunbolo, lettura di un Whìtehead è ~r Adrian Leverkuhn. del- ~;~ s~~W!o~i: ~~:,!•n~i'.::e~ e'approdata sull'1·sola A. th1·11te ~·.i!~~~;':~~rid~~~ che tutta la sua filosofia e al nuo"·o. il passato e ,1den- una filosofia deirestetico. del t'.co al futuro. Come già mi sentire preartistico e pre- è accaduto di scrivere in fi;ì~el~~al~"uss1:rl ien~me~~ * ~~~~:e~~al~:n~~ r!iÙ todo che si sen·e delJ'astra- ultimi due capito!.: di que- l zione per distruggere l'astra. di E_,- z o p _ .. e I sto Ebro anche pe altre zione e che si sen·e di ogni impl.:caz.ioni che qui non è g10d1z10 concettuale per so.. rue nero, / sotto un sole vere nell'altro è ciò che ci la sua poesia è e concettua- sempre e raltro sarà mosso I possibile syolgere) il tempo I spenderlo, anche a costo di che· è nero ed e rotondo / lega aUa nostra solitudine. le> non ,·Uol d.ire nulla se nel feroce equilibrio di due è in,·ece proprio la d:mo- risch1are la totale nefaz1~ne solo perchè due caste mani Si sa c~e il_ prob~ema del- non ~i dice che e co~sa~,·o- neri>. . straz_ione. ~ ~i !atto-~ della del mondo. quella H .eltt er- a conca / lo fecero impa- la comunicazione. 11 proble- le d1 essere tale. dt ,·1,·ere Luce e ombra s1 fondono no:n 1dentita. e ~once ugua– nichtung alla quale si de,·e. stato di bitume / e d'abbo- ma dell'altro da noi. e un nella fatalità dell'astrazione nel momento d"incontro del gltanza tra presente e futu- forse. la nascita detre.sisten. minio e di brusio d'insetti. / tema fondamentale della fi- ma anche nell'immanente. movimento e della stasi. nel- ro. tra permane_nza ed eme:– zialism~. . _ p un pilone di roccia e Jer- losofia conl~mporane~ d.o~ a~tesa. nel c.ontinu~ ritmo. l"ist_ante .del Panneni~~ pia- genza. La sabb:a s4:>ttile che Pens~ro e poest~ ::.ono mo muove / a un cielo giallo le due ultime Meditazwni. d1 un presentire e d1 un sen. tomco ne,·ocato da Kierke- scende nella _clessidra non strettamente connessi nella frantumato d·elitre. / ermo cartesiane di Husserl. Di fat- lire nel quale pensiero e ,·ita gaard. permette mat una stessa esperienza c~!turale d~l Xo- e t:eloce sotto un sole nero>, to Husserl. proprio ripro- tentano il proprio rinno\·a- E· il _sen~ del ~stero e somma. com"è ~~b:le sol– vecento. e c10 ,·ate sia per li sole nero. impastato di oonendo il problema della mento. Allo stesso modo la della ,·na d1 quest incontro tanto do,·e. a:-t1fic:almente, la filosofia. fi:.Uropea che pe: bitume. è quello che pos- autocoscienza. ha spezzato fenomen?logi~. non tanto c~e ca:.3tterizza _i Frammen- ogni di~zione si. eq~h-ale ». quella americana. Sanest e siamo costruire noi. con le l'assolutismo idealistico del- come filosofia. ma come h daU isola Athrkte (l). Lo Le ulhme p0es1e di Sane– forse il primo poeta_ italiano nostre man.i nelle quali si l"lo: rmusione retorica del- e mo,·imento » che. come di- equilibrio feroce cela nel si sembra che sugger.scano che. fonnatosi prinClpal~en- confondono la sensazione e l'Atto puro ha cedmo di ce i\Ierleau-Ponty. si con- suo fondo originario una na- la non equ.!\"alen.z.a delle di– te. anche se non esclusffa- rastrazione. prigionieri· co- fronte alla drammatica real- fonde con la tensione stessa scosta armon~a. anche se per rezionL ~· per esprime..~i mente. nell"atmosfera cuhu- me siamo della dialettica tra tà di fatto della comunica• della letteratura e della noi la rel.a2.1one e sempre con un lmguagg:.o più f.ilo– raJe anglosa~?ne .. ~·i\·e pro- il simbolo e la percezione. zione. al problema della re- poesia co_ntemporanea. è ~t- spez~ata .. ~tro,·ata e ~~u_- sof:co. sembrano scoprire fond~mente I rntui=r~ne -del- tra il significato e revento. !azione tra gli ego. tra i cor- t:a,·erso 11 concettuale ~- m- ta. Non_ ct e conC:essa I uruta quella ..che ~u-SSE:r! indica la ricerca specu!ati,·a c_on tra il fenno e il veloce. tra pi. nena natura. E" come s~eme. attraverso l_a ~1stru- dogmatica: non__ c1 e ~3.ta. co- con:,.e I rnren=tanahta. la di– un nuovo modo di percepire l"eterno e il tempo. Le rela- dire che la filosofia idealisti- uone delle astrazioni. che me possesso. l 1dent1ta: tut- rez1one "·erso un orizzonte e di e ved~r~ ». Si può faci_l- rioni tra le cose. le sensa- ca italiana ha dovuto ce- ric-erca e ritro,·a la Leben- tavia sem?.re e di ~uo,·o (~ m~i conquistabile ma. pro– mente definire la sua poesia zioni. le percezioni. gli even- dere alla realtà ,·i,·a. corpo- s-welt. penso all lmmer tctede-r dt prto pe:- questo. p:ù \-h-o. comE: poesia e concettuale» ti. i sim~li. riman~ano ~-1sa. dell'esperienza. e alla X~l. l'l'l:ondo dell~ ~oncet- Rilke) ri~,·iamo in noi e p~ù. orgar_iico. p:ù pas!tt\"o. se si pensa. soprattutto. a mistero d1 una relazione p1u fine la cuhura italiana ha tuahta s1 apre la \.'18 tl con- nel mondo il nostro rapporto E 1llusono che 1 1 fme \.·en– n fe-r?ce, equili~rio 09 57 ). profonda che si spezza non dovuto rifiutare ogni equi- tinuo este=iuarsi e rin..'lOvar- con ciò che _più di ~~reto ci ga raggiunto: prop::-:o per tut.a,-1a _11tennme e conce_t_-appena è affE:rrata e .che è librio precostituito e risco- va~i dell~ percezione. _ln Sa- muo~·e. e, c1 ~a n\·1vere e quest'> r~uilibrio è fe..1""Qce. ~uale > dice ?OC? o nu.lla. G1a J vissuta propno perche fug- prire. nel fondo. la dialetti- nes1 ogru sco~erta e. una mon.re . ~ not. n_el ~ondo. :Ma propno per questo. an– m alcune poesie s~rttte da~ lge. sicura e insicura, pre- ca e: feroce» delle relazioni. scoperta che viv': e s1 .na- !1eg. h altri. oltre d! not ..oltre cora .. è possibile che la vita. 1949 al 1~52 Sanes1 pa~la dt sente e assente. reale e ir- La poesia ha do,·uto perde- sconde. una tensione dma- 11mondo, oltre gh altn. e la poes:a. possano ritro– c ard.uo _g1oco 1 del pensiero» reale. . re l'i:1genuità che le pennet- mica nell'oscurità e .~el~a _A!hikte •. 1~ danzatrice d! ,:3-rs!.. avere una realtà e un (~er,feri~'! i.\• 2J.. "!a con- i F. H. Bradley ha scritto te,·a di operare e di auto- luce • nel fe::-oce equ1hbno \ ~~ry. spinto che non s1 s:gn:f;cato. o. :n una sola g!unge 1me~orablhta della per primo .. in Apparenza e definirsi come indifferente di ~ue neri~- .. d1st1!1gue ~al _corpo (e si parola. un senso. ROI 1-\ ricerca con 1attesa del sen- reaJtà. un libro che ha con- . . u 8 L uomo s1 trova nell 1m- pensi al Leab d1 Husserl e al E" possibile eh Sanesi ;_ tire. del percepire (Nord): dizionato tutta la filosofia ;mpressione. ~- come ~t r possibile e reale relazione senso del corpo in Sartre e tro\"I sempre di ~iù neÌ f~– c <?osi la _mia mano I oltre inglese del :,;o,·ecento. che orma .espr~ 1.'~· ~r n :o- tra l'essenza e resistenza. ~ in ).lerle~u-Ponty), dh·enta turo. attra,·erso il suo dìlli– gh uc~elh _dall!l gola rossa. e la relazione e un enigma». vare I.am.b,gui~a d1 pensie- tra essenza e esistenza puo la percezione_ dell'eterno co- cile cammino ··1 di oltre al gh1acc10 che splen- Ogni relazione presuppone ro e d1 vita. d1 contenuto e cadere sia l"ombra che la me ternJ)Orahtà. la ,·ita del- una nuo ·a · t t se~~ 1 ;_ de I da un'onda all"altra. una un tutto che non ci è dato di forma. senza pretendere luce. Eliot (Gli uomini vuo- la forma che •permane» bera da 0 "gni spo~ ~~- a; · risposta attend~ .. e no? ~i e che m~i ci sarà dato (ed è a una troppo facile catarsi ti): e Betw~en the potency I soltanto _nel mo~·imenlo. sen- Il suo ritmop;en:e· ~z.:~e: placa,! .nel u~rbtnio dell aria un pensiero che aveva fer- 0 a una artificiale adegua- and the extste-nce I bettceen za che 1I monmento cessi. 2 tre ogni abitudine. così ~- GALLERIA ILTORCOLIERE e degh inseur. nel ruotare I mato Leopardi). eppure ogni zione a temi precostituiti, the essence I and the de- senza che la ,·ita si arresti ffie le sue poes;e tendono LLERIA ELMO « » del mondo come U? pese~ relazione è concreta. E' lo voluti attuati in una e con- scent I falls the Shadow ». o s! ent.i la morte. senza ..-:postarsi al ce~•ro del ve:. GA Via Alibertt, 25 _ Tel. 687.317 lattescente. s~lo ~' carm equilibrio impossibile .~el t ~a mal posta». . E si legge in S~nesi (E si che rumtà sia pos...~uta ; 0 _ L"espressione~ isolata. au- \·:a Al:bert. l5 {da Margotta} . Tel 687.608 Personale bianco e ne-ro di nu~e. I comp!a~entl e cru- tutto e della pane. dell in- ere e . d d 11 rtsofoa.): e ...fra l essenza I nelle pretese del dogma. tosuf!:ciente. e atQ . > , del! 1~ albe livide. Amen e finito e del finito. drlrim- A~ch~ 11_ ramm_a, e. a e l'estStenza ora non ca- C'è qui il senso di una re- s,·olee in relarionf 1 ~e · 1 :~ Pe-rsonale di I CIVITELLI cosi sta>. . mobile , ! ~el, mo\·i.m_ento, poesia ~tahana do_\:e, a m- de J om_bra ma luce ca~e / lazione posit:,·a. organica_. sciaÒo a?"lerte poss:bilità GIUSEPPE BANCHIER Dall'l a1 13 Cebbrair Il ricordo mediato di• E l'equ1hbno 1mposs1bile è contrarsi col p~ns1ero con- est precipita. sole,.s~ v_uot ... >. che è colto proprio perche nuo\·e. Semb d" t ~ _ Dal 3 al 15 febbraio T. S. Eliot si apre a una vi-, vissuto nella nostra espe- temporaneo e ,·1,·ere la pro- I.n I} f_e_roceequilibrio: e _E non si 1,,·uol cedere all'unità sent:re una ~o: ~ e_ pr~ GALLERIA DELVANTAGGIO sione figu:3ti,·a tagliata. ri~nza sens!b!le:.!a dialettica blematica dell'ambiguità del p01che c10 che mu,ove compte e. all'ide_nti~ .. Il nero e il potrà parlare s~:S ~et~p- GALLERIA <'LA CASSAPANCA » v,·a del \'anta•=o. 1-B-C - Tel. 6•·'.383 aspra. quasi crudele. nel1~ dei concetti e g1.a tut.t~ pre: concettuale e del sensibile. '! corso I .. dall e~e-rno al- bianco si d1stmguon~ a pat- po facile riposo nell'unità e _,. o, quale il concettuale si attua sente nella raz1onahta dei Qualsiasi giudizio si possa l ererno, e .cto che e m_osso I to che i due terrruni non senza aspi z· . ._ Via del Babu:no. 107 - TeL 688263 Mostra dei piU.on nella ~isperata attesa di una dati ~m.e m:~a di .ogni CO· dare alla poesia. è certo che d? ~na Jer1ra all'al~ra ~n tur- ,·e~gano isolati e assolutiz- torno impo~i~~f:. a un n CASO RATI CIARDO percezione preconcettua1e. mumcaz1one. d1 ogni espres- . h . . brn, d, luce / s, dupone zati. e a pat O che la loro Jfo st ra di , , orieinaria. preparando cosi sione. di ogni rapporto natu. S_anes! a ,·i~uto un espe- secondo che lo spinge I ciò affermazione venga dssuta ___ ESZO PACI OFELTIS MADAROS MENZIO, PAULUCCI Il feroce equilibrto: c. Il per- ral.~ e u!11a~o._~iò eh~ si ~pre nenza non ab1 uale per_ la che lo, muoce. ~ole che ~ra: ii:tsieme con la loro nega- ,n R. Sanesi. Frammenti DaJ 2 al 13 febbraio Dal 2 al 13 febbraio sonaggio nero che s1 stem-,all mfi'!1to e -~10che s! chtud_e nostra cult~ra apren~os1 a s~da . ~rassc-. costella..:wn~ zione. daU"Isolc Athikte, Sch\\·an. :!.ll- ~ ..............,., • ....,~.,............,.,...,....,....,...,,,,.,,,..,..,, ....... ,.,..,.,._,.,.,.,_.,...,.....,.,...,..,.,.,,,...,...,.,.,.,.,,.,.,l"AIPera / nero di pece e dl fe- nel finito, c10 che c1 fa v1- un nuovo onzzonte. Otre che dt petro!to, I Luno mu."1-Ve-ra 11 tempo non si chiu.de i.o !ano, 1958.

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