la Fiera Letteraria - XIV - n. 7 - 15 febbraio 1959

Domenìca 15 febbraìo 1959 LA FIERA LETTERARIA Pag. 3 • poesie di 1 .LL\driano Grande * Stagioni a Roma Ii VERNO (A Via Crispi) Adesso ch'è ceduta la tramontane e stanno, nel cielo di gennaio tenero e freddo, ferme le nuvole che il vento dipanava, l'affabile giardino delle Suore del Buon Soccorso, sotto I.a mia finestra, egli occhi improvvisa una festa da cartolina illustrata_ C'è il tremulo specchio della fontana quadrata con le sciabole curve dei gigli d'acqua ed i coralli delle begonie. In cielo, la lunghissima matasse delle nuvole sembra un gregge di pecore in fila indiana. Il fondo smeraldine, della vasca, le muta in un Presepe affondato. Cammina dall'une ell"altra aiuola, gonfia impettita e sol&, la gallinella nera. Becchettando va a scatti, tra la ghiaia degli esigui viali che le monache rastrellano al mattino sasso per sasso, foglia per·foglia: e sembra perfino che, .a pulir le verdi trine del verde capelvenere, usin lo spazzolino da denti. E' il loro unico. silente passatempo mondano, questo chiuso giardino - fazzoletto; giocattolo di donne rimaste bimbe buone senza rimedio ... Sop,a il nero asfalto della strada contigua scroscia una fila d"euto scorrenti giorn'e notte ... Sono tronchi. capanne, bestie: li trascina vie un'alluvione. Gennaio 1959 PRIMAVERA (Xell'orto del Convento di Sant'lsidoro) Per troppi giorni il gelo ha tormentato l'eucalipto che elleto del convento col suo fogliame pareva la vela d"un bastimento 0.renato su un monte. Ne ha ringrigito le penduie chiome come fa il sale al logoro sartiame del battello che troppo ha navigato. Ore il maltempo cede. Va pe"l cieln di lindo smalto. lungo un filo teso di tramontana, lieve lieve un cirro simile a un velo, a un brandello ,·olente di tarlatana. Nell'orto dei frati il frate! laico ha candeggiato a calce i tronchi snelli dei meli e dei mandorli. I cavoli - cappuccio e le lattughe lungo i solchi novelU, allineati tra le siepi d'alloro e tra i rosai. sembrano fantolini avvolti in fasce. Grida, quel bianco, sulla terra nera. I rami tendon le gemme neonate come invocando, tremuli, che cessi il freddo fiato, che lo stento sole scenda a baciarle più caldo e giocondo. In questo modo marzo avanza: e nasce la primavera. Presto, case ed alberi sapran di nuovo che solt.2nto il soffio d'amore è il giusto governo del mondo. Marzo 1958 ADRIANO GRANDE (Queste poesie fanno parte di una raccolta di hriche tutte i.spirate'a Roma. alcune inedite alcune tolte da pre– cedenii volumi ma rielaborale, che appanranno pres10. per i tipi dell'Editore Rebellato, appunto col titolo d1 ,Stagioni a Roma ..). TRE CODICILLI SL"LLE « C.l.TTIVELLE» * Per _una storia delle"figliedelsecolo" * lii E1l'RJCO FALQlJI 1 pe~tro matriarcale, ha lan- ritualismo, che tanto più mente troveranno consen- la prodigio. Essa non fa che Ormai è r:saputo che tra ciato l'allarme contro e la risulterà corroborante guan- so in larghi strati di Jet- aume:ntare la confusione e le nostre col_leghe più in vi- saga delle Sagan >'. e si e to più diventerà segreto (e tori. mentre noi riteniamo l'equivoco, Io scherzo e l'er: sta esiste una falange di buttato a spartire le focose Io stesso dicasi del vibrante che il compito primo del re- rore. nonché l'affanno dei e cattivelle>. decise a com- dalle iraconde. le insane sentimento della natura, da censore sia proprio quello poveri .recensori _che si. rif~u– battere fin oltre l'ultimo dalle proterve. le discinte sottrarre ad un ébl.oui.sse- di far da guida alla opinio- tano d1 sottoscrivere 1 pin– sangue pur di non rinun- dalle cincischiate. le dere- ment troppo celestiale), ma ne pubblica•· Proprio cosl darici giudizi altrui. Se può zia re. a osservazioni o indi- litte dalle trionfanti. E rimane pur sempre il giusto Difficilmente o no che rie- riuscir loro d'incit;amento a screz1oni di sorta. che com- tutte le ha accomunate nel- imprimatur apposto ad una sca ad assolverlo, il recen- tener duro, sappiamo che portino d'essere infiocchet- lo spasmodico e ctùto del espressione ·leH.eraria che. sore non deve rinunz.iare al Eugenio Monta.le, a propo– tate con qualche micidiale nuovo contenuto patologi- anche per la tenue luce di suo compito. Xé deve limi- sito di certo trionfante e battuta epigrammatica. co •- leggibile, come vendi- sorriso che ne sorrade le tarsi a svolgerlo sui libri dilagante dHettantismo poe- Ma. se il loro numero va cativa protesta sociale. ma pagine come una lagrima. è stranieri. dal momento che tico infantile, dopo aver d1- aumentando, non tutte la- in reaJtà come lagrimevole quanto di più spontanea- anche tra gli italiani ce n'è chiarato (dr. Fiera lettera– v<>!"anoallo stesso modo. Ce alibi. "nella filigrana del- mente e pur decisamente che esigono lo stesso tratta- ria, 5 gennaio 1958) di non n"è provette n_ell'9llungar le loro pagine stampate•- alieno si può immaginare mento. Allargando la que- amare alcun genere d'arte l'orecchio: altre applicano Né saremo noi a dar torto dalle elaborate nefandezze stione. per non tenerla li- infantile. ammonì i ge";itori • ~ la dolce pupilla al buco del- al Cimatti (Popolo. 14 ago- delle Sagan e delle Saga· mitata a e simili pubblica- a e vergognarsi di stuzzicar-- la serratura: oppure int.in - sto 1958). dopo che già ci nine. zioni •· ed estendendola ad la>; e aggiunse che e i g:ior– gono la penna nel vetriolo. siamo soffermati. con rimo- La reale ma trasfigurata ogni altra opera letteraria, nali p0trebbero farne a me- E non mancano quelle che, strania e insofferenza. su vicenda di uno sfortunato il recensore non deve preoc- no di parlare•· più guardinghe ma non più qualcuna di costoro: dalla idillio, rotto ma nel contem- cuparsi di potersi, in certi transigenti. si limitano a Sagan alla Moore e alla '.\le- po rinsaldato e perfezionato casi. trovare isolato tra gen- far del proprio sguardo una talious. cui ora son da ag- dalla morte di una delle due te che la pensa in maniera Suol dirsi: meglio soli che lente di ingrandimento. giungere la Mahyère (Giu- creature prima ancora che diversa. :.lon sempre. nelle in cattiva compagnia. ).la, Non contente d"essere le ro di uccidermi: Mondado- fosse giunto alle parole d'a- questioni di critica lettera- se la compagnia è buona, fa più irriverenti. costoro sono ri ). la Perrein ( La sensiti.- more. è raccontata. quasi ri- ria. !'-unione fa la forza. Cà- piacere, anche in sede di anche le più agguerrite. le va: Longanesi). la Vail sognata. con una delicatez- pita la voJta - e càpita di critica letteraria. ritro\"arsi più sottili. E poiché per so- (Amami un poco: Longane- za di accenti e di colori e frequente - che l'unione in molti a pensarla e a seri– lito risultano di migliore si). la Carson (Incalza la con una limpidezza di ana· può invece costituire la ri- verla di naturale accordo. rendimento letterario. se mia verde età: Bompiani). lisi e di passaggi. che ri- prova di un conformismo. A noi. per esempio, ha pro- quelle appartengono alla fi- e chi .sa quante altre chiamano alla mente alcune non certo meno ligi<?perché curato soddisfazione la cir- gliolanza di Longanesi. que- • • • tra le belle prove lirico- ammantato di fanatismo. e E' costanza. del tutto casuale. ste potrebbero essere le ma- Detto questo, eccoci a do- narrative dell'ultima Ada un tema di discussione scot- che un nostro apprezzamen– liziose nipotine di Gasparo vere riconoscere che è sem- Negli. E anche questo. cui tante e di grande interesse lo un po' spazientito sul ter- ~~zz~~i~ov;~iatr;1a0 ~~gi~:;~~ .------------------------------ {~1 ~:~tt~k1e~uoT~!~) chio di gente da vivisezio- Il abbia trovato ragionata con- ~i~'.\,.:"~n:•~~;.,:~~;n: / r comp1·10 dellaparola ~~ir:,iict~i~r:~ ::o~:i; tra. quasi per burla. Tocca e periodici italiani con tanto a chi tocca. E adesso è toc· di buone firme e tutti ugual- cata a Gh scapoU di Londra mente intesi a mettere in (Sansoni. Firenze. 1958). * chiaro. limitandola e svalu- ~overacci. a metterli in ber- ~dola al giusto, la portata ;:~~/~o":::,~~~ ~:• ti~ lii GlJGLI EL.J/0 PETRO.H ';,;,,,':," ~~:•~:'.,~i u;; ~: in campo ma fattasi subito Una lettrice di Bergamo invia una Jet- essa ci ha dato. Non si tratta infine di passo sul piano inclinato di tener d"occhio per la sorri- tera gentile e intelligente osservando. tra nuovi sistemi, d1 e scuole•• ma soltanto un.a letteratura intrisa di dente perfidia di cui si è l'altro. dle è rimasta piuttosto ,perplessa di un nuovo spirito_ magari del tutto pettegolezzo e di scandalo most.rata in possesso nella della nota scntta da me su queste co-. involontario o altamente consapevole, il mondano, ma che appunto cernita _e nella schedatura }onne la settimana scorsa; essa dice di quale dà addirittura valori nuovi al.la perciò piace e continuera a delle vittime. Appuntiamo· comprendere benissimo il valore che oggi parola, possibilità di penetrazione più piacere ai pubblico. Al pub- ne il nome: Grazia Livi. ha il concetto d'una dimensione che au- profonda al significato di una situazione, blico, s'intende, che in si- ?l.la non • ,' 01 ' 1 , 31110 nella menti il ~ tutto tondo• della conoscenza espressioni insospettate al gesto, ella mile letteratura trova una delle cose. mi spiega che esistono ccn- immagine, al pensiero e non solo per stuzzicante occasione di di– pubbliciStica ebdomadaria la cetti precisi su una • quarta dimensio- colui che fa opera creativa. che crea per- vertimento. oltre che l'illusio– prevalenza delle donne spet- ne,_ ma si dice perple:.."'Sadi fronte ad sonaggi o suggestioni, ma anche per colui ne di essersi, così, e intellet– ta a quelle del tipo e catti- un ragionamento presso a poco consim:le a cui sono rivolte, al lettore; io sono tualizzato • e sollevato al di vello•- Che dire di certa applicato ad una idea ed un lavoro :n- convinto che ìl lettore moderno avvertito sopra deUa cronaca. mentre sempre più diffusa e impe· tellettuale. Penso che non abbia affatto e colto, se potesse anaH:uarsi ed essere in realtà ci ricade più che riosa produ~ione romanze- torlo: ma a mia giustificazione voglio analizzato nella comparazione d'un let- mai dentro. sca? Un giovane recensore. prima rammentarle due cose: cioè che tore più antico ma con lo stesso valore E ad alimentare tale con- ~...,.---------------------------------------1 jrrassegnato a qualsivoglia ca- io mi sono riferito 3 questi ar,gomenti intellettivo, si scoprirebbe che la stessa senso è quella stessa edito- in ~.ma·noticina come a volte si fissa un cosa, da questo, viene letta in modo as- ria che dovrebbe invece ca!-!i:~r;:~ f\~~:';;.~r;:~ ~o;~ SCAFF_4.LE JTECCHIQ E _\·l,·QITQ d_i ~esto. Un vero signore divertimento fantastico che si compiace ~l.ut ~:nen:lt~i~rs~ 1 ~~u~r!éu~ \=: ;a~Ù:a;:.n~ou1in~~~~~~ d1 quelli che corrono 'sulle * SI riconzs~e e SJ sceme ~u- ! 1 e ~~~:i;~vd .. elln t~~~t~:;a~; salo del tempo ed e camb1at9 il duna z1ando ad aumentarla. la boe h d t tt bitro fr nulle villam r,fat- stori'oo, ma perché l'espenenza di questo propna clientela Aiutali aa c e I U I o. quanto- t1. e 'nQJJ.,SQP.()pec {elmo 1 :=~ d~n q~l1c~ra::~I,., n~:~e}~~tt~ u1Um ren ta a, ed cèrta o5t.ampa che non sem- ;;'du,·:.:ff.,,et'1,.,v~.~~eon~oere~stoesci.~v,•nr;to~~ Uneconom1·sta d1· ga b ~:nldi:ofo~~lc~~~~~~~ ~:rt~ precisato, m1 soffermavo comunque su ~~ncrla~~;~~:o~~ ~~~;oca~;t plano!: f,~t.! r=~~v:;:~~t;d~~~ P r o gonfia copia delle p ol J alcune consapevolezze scientifiche .acqu1- .... Il a o lt I d ar e c le secoli, questi mutamenti nel nostro caso, que a in rotocalco. taluru n ;~~=. c~u~r:h: °v:~ 1~~- }~ll~a;ciano perspicuo nella :i~e ~~u~ti ~;; 0ci~~u~~e~~;~ d~~~~ sono soprattuttu dovuti a ciò che l"uomo setton dell'echtona hanno rnembranz.alt potra riscontrar-I E. ancora. ecco alcune sa- anal1s1 o nelle mtumom da cui nasce d'oggi ha acqu1s1to d1 quella parte del ~~.a~ f:~~ ~1 loa~~~~ s1 nei cu on - anche so - * gac1 deduuoni Iopera creat;v.a una dnnens1one più am- suo essere che pnma era presente sol- del! 1 d tanto a titolo col-lez1omst1co e Il Burbero benefico e un ,pia giacché. da Freud 1n poi, vole:ldo ::;.~~oper la grao d e mtuwone di qualche pub~hc~~ri"~~t~. c~m:~~ - d;Be i°pere 1 del Manzo- di 1( ti_ R I X O p A R E~· TI upo da scena. ricco. 10 non o no .alcune f.4col~a d1 capire si sono In questo senso potremmo .aggnmgere quelli del pette'goleuo e :;:enterarel: ai~a ~~~~gcues~~ - - - - Jo nego. di vis comtca, e ben arncohite, almenQ nell uomo che ha qual- che la rappresentaZ1one let1erana oggi dello scandalo mondano cu- rentola es~ste una Lettera Ed ecco. più avanti. un e subito aggiunge concetto. esammarla obbiet- acconcio .ad esprimere al v1· che parLicolare dote per essere sens1b1le tende a qualiflc.ars1 su. un piano più piano crnah ln tutte le salse Ed a Gtr~lamo Boccardo ap- elenco mc1s1vo delle buone e Sfido chiunque a trovar- t1vamente ed ad extra. di- ~o una Je\le tante contrad- ad ogni divenire, ad ogni evoluzione O più precisato che nel passato, certi ele- è fenomeno non meno allar- punto che e un aut~ntico quahta d1 un gentiluomo ne, m tutti I Cast1gliom, m rebbe un filosofo e mestieri ~r 10n\ 1 el a umana natura rivoluzione che si compie- attorno a lui menti rappresentat1V1 ormai sono sempre mante e rattristante d1 altri capol~voro dt -acume JU,. 1 _ e S1 ha un bel dire - ma tutti I Pascal, m tutti I Che- considerarla subbiettivamen- · ~ ne a vita re.aie la bonta Non vorrei però ohe la gentile lettnce più prerogativ 1 dell'immagme, del par- che documentano le stortu- dico e di logica strmienÌe le novanta volte su cento, sterfield. una perfetta e ade- te, ad intus, m se stessa• ~e a e perfetta non e mai di Bergamo pensasse ad una imm1SS1one lato, dei mezzi mec-camct di espressione re e le deformaz1om del no- li Boccardo difendeva gli se scrivo ad un \ ero s1gno- guata defimz1one E qui mette in allar- ura. non e mai rozza. ma di certi strumenti della scienza ps1colo- e dt fonnaZ1one, perciò il compito della stro tempo anche nel camPo interessi dell" editore Le re. 10 sono sicuro ch'e1 s1 e La buona creanza e una me contro la falsa buona sempJe 1 ama -assfciarsi ad gica moderna nei testi letterari; questo parola. con tut1.e le sue immutate sug- della carta stampata Un·o– Monmer; Manzoni s·arran- fara un do,·ere d1 r1spondt?r- delle più complesse cose d1 creanza una 1 ° ce serenit e ad una e già a,·venuto molte volte, ma non ha gestioni, è quello di rappresentare ciò pe!a non conta più e non giava _ e come, _ a pre- mi. - se gh chiedo un fa- questo mondo essa e una e Potresti nominare talu- g~~ 1 \~ ezza calma e tran· nulla a ohe fare con c10 che intendevo che meno è rappresentabile con gb altn p1u viene raccomandata per cisare da solo le accuse di vore potendo, me lo fara quahta che appartiene al no che s1 reputa ingenua- q e E ui 1 10 La poesia non ha b sogno della cono- mezzi, vale a dire l'aspetto .mtenore del- il suo valore ~ettera_no. eh- pirateria hbraria con gentilezza. non potendo, cuore per la benevolenza mente fior d1 galateo, per- 1 1 q · come sempre. a scenza spenmentale per possedere l'm- l'uomo e delle S1tua21om umane. cioè co ed estetico. bensi per la Ma il nostro autore. per con gentilezza se ne scuse· all"rntelletto pel buon se.nso,che sa essere attillato. mel- !~na~d;zCot: v~n ~:rrÌÌchi~ tultQ che la guida. lQn~no nella cono- q1,1el1aiona che oggi s1 è ampliata, ha canea di attratti~·a t::1e. 1_n quanto estesi fossero 1 suoi ra. - se. a mia volta. gh al corpo per la grazia E un hfluo. svene,·ole Ma egh non h I W scenza dei segret.; umani, intendevo 1n- allargato I suoi onzzonh, percio presenta forza d1 esped1en~1 ex~rale~– mteressi tan•o da sCrl\"ere fo cosa utile o gradita egh misto armonico d1 affab1hta. mgannera giammai chi ab- ren 3 ne suo caS t e~~ ts· fatti. non l'1mm1ss1one della conoscenza un mondo da scopri.re o almeno da se.a- teran. riesce ad esercitare opere d; eco~omia di geo 1 non 1st1ma punto offesa la d1 urbanità, d1 cortesia. d1 b1a 1I senso della buona e mgenh p~i.giomero. t eis m· sc1ent1f1ca .al punto c'he è oggi, ma la vare nella su.a particolarità, da espnmere sul grosso del pubblico grafia. di sismolo 1~. di ant: propria d,gnna, mostrando- generos1ta d1 deferenza di vera educazione Sara gm· re~r~d~ra o ha. tra~, o e eh: trasformazione magan del tutto mcon- con un senso aggiuntivo che dovrebbe St pensi al furbesco sfrut– metica. di contab~htà. e d'al- sene riconoscente Egh m, nspetto di decoro e d1 d.1- d1cato come quello scnttore v~. er rn!'o~sc~~sfa~eo~~· :~~- sapevole deH' .artista, in quanto onnat bastare per rompere 11 metro consunto lamento cui viene _sottopo:ta tri particolari argomenti. po- saluta sempre per via, e non gnita E tutte queste cose che \"Orrebbe passare per re cfe1ramico~ arole d"mef- formato da quella conoscenza, arncchito degh schenu d1 len la g1ovamss1ma eta dt au~o- co si accosto alla letteratu- s1 adonta subito ne m1 ter- prese ms1eme e combinate classico. solo perche !1on fabile dol zzp e di una da tutto l'apporto mdiretto e diretto che GUGLIEL:uo PETROKI n che a1tnrnentl runarreb- ra. se non di riflesso e per ra broncio. se talvolta non in sintesi ch1m,ca. non g1a adopera parola ~he non sia razia uac~ ~nfantile he bero _mosservah, ma che quel tanto che•gh impose la sono 10 11 pnmo a far I m- accozzate meccanicamente. nel Cavalca. ne modo cm tt q c 1--------------~---------------J pur a, rebbero da guadagna- direzione della Nuova Enc,- chrno O,·e. discutendo m1 ma nessuna d1 quelle doli manchi l'autonta del Boe- !tr~~e :uiJ~,~~c!p~!r'~~oenr~ pre ant1pat1co arrogarsi d1 corrisponde un , ibno d1 lrn- - commenta il ~lauro - ~t sul serio _sedfossero trat– dopedta italiana del Pom- avvenga d1 emettere opm10- puo. da se e scompagnata caccio> nero dal braccio d1 ferro stabthre I meriti o i deme· guagg10 tra epistolare e dia- che meriterebbe pm ampia 1 I ~on piu 1screz1one e ba. nota sotto Ll suo nome n1 agh antipodi. delle sue dalle altre. tenerne li tuo.go • L esemphficaz1one aneddo· r-ta 11 genio sovrano d1 Goe- riti d1 un'opera letteraria nst1co. stup1ra Anche que- trattazione• l~~~ I ?anquilh al p~pno Fu, soprattutto, economi-. non si reputa g1a o?bllgat~ Tornava utile. qui una hca, si msensce qui con ab- the ave,·-a mdovmato che il comparativamente con un'al- sto sara motivo d1 compi.a- • • • Drou l l caso d~la . Imou sta, ma, anche. garbatissimo: salire m c~ller~. ne a c~o: c1taz1one dall~ions1rnor ~e!- ~rndanza F saltando da De vero eroe l'uomo realmente tra ~la. a volte, il procedi- cimento, cosi per il lettore Intanto consohamoc1 con lo sq~a.Jopersuas1,o fmo al- espositore e. a saper sceglie- are e spa e p0ss1 I e la Casa ne a qua e ' oc= . usset ,a r~ncesco I. da~~- grande e forte. se ha la pru- mento nesce di aiuto per di mestiere come per quello la notma diffusa da Rie- Altra v rft . - re fra le sue molte e molte che non gh vada a gemo il cardo largheggia e. oppor renz10 .Mam a01 a La Bruje· denza del serpe e la ga· indicar d1 colpo una d1ver- d·occas1one. ormai d1sab1tua- cardo Aragno (Europeo 29 l o a. ime-ce. s1 spe pagme. non e difficile sco- m10 ,·olto o il m•o modo d1 tunamente. alla fine espri- re da Frankhn a Maroncelh, ghardrn del Jeon·e. possiede sita. una d1st111z1one. altri- t1 a rim·en1re un centesimo dicembre 1957) 111 1ngh1I- f.~:to:ul~a circostanza _che pnre qualcosa d1 dilettevole attegg1-arm1. d1 parlare o d1 me la sua opinione. che s1 da Socrate a Goldoni. da del pan la semplic1ta della menti bisognose d1 p1u lungo d1 speranza nel dilagante terra hanno scoperto una d e on fa lo scnt.ore e di p1acevohss1ma lettura cammmare. ma non per que: tratti d1 . - Laplace a Goethe. a tantt colomba• discorso Cosi e nel caso m· scandalismo pseudo lettera- sedicenne. figlia d1 un g1or- r:o professione e, al contra= Prendiamo ad esempio sto s1 uene autorizzato a di e uno de p1u beU1 ed ele e tanti altri ed e peccato torno al quale desideriamo no delle e figlie del secolo> nalaio con botte w st · per esempio. e un con rapidissimo ~sempio, un vo~ re un gran male d1 me ed gant 1 squarci. che noi pos- che s1 possa leggerne sohan- Per chmdere. ecco. final· spendere qualche parola Kens,~gton e aufr~c: di :n tadmo Fino a 1en s:era ac- lu.me . nel quale con una me- a mettenni al bando S1 an- siamo ammirare nei nostri to qualche brano d1 connes- ~l~nte~ 1 :~ 1 ~ 1 ~~::f 1re 0 :ac~it~ 1 Se asseriamo che il terzo 2 romanzo di cui neUa sola f°n~entato di te?ere Ln !"ano ta precisa. sempre a sfondo no1era forse ad una mia !et- p1u celebrali prosatori. e s10ne e d1 conclusione versi una conclusione arti~ romanzo d, Angela Padella- Per quanto succinto, m un Gran Bretagna e m soli due c~; ppa. oggi 1 ha sost1 tutta economico-sociale tro\·a mo- tura accademica. ma sapra quanto esso e grazioso e per· e Coloro nei quah la gen· 1 d P ro - non diversamente del bilancetto letterario abbiamo mesi 51 sono vendut diec _ la penna e. st3 nco di do non soltanto d1 far sfog- nncere lo sbadiglio e non fetto nella forma. tanto nel- t11ezza. la urban1ta la pia- co ~rm~nte gra ita al no<.tro resto dai precedenti ·Non trovato gmstamente regi- mila ·copie Lo straor~mar ~ sta( curvo sùlla zolla. p1gha gi~ delle sue ,.ast.ssime co- s1 mettera a russare come la sostanza e vero. arguto e cevolezza sono ,profonde ed mo , 0 1 vedere mangiarti tl cuore (1950) e strata e riprovata la non 11 conforta.nte e che Stran~; gu st ~ 3 imbrattar car~ da noscenze. ma. anche. di rav- un barbone Alle urne elet· profondo> ? mt1me doti deU animo, si d1· e - ella pnvat~ conversa Un sobborgo del Paradtso càsuale circostanza che nel Evil non ha nulla m comu· scn,ere I nsultah art1shc1 vivare 11 discorso con gar- torah. avro per certo con· )ola e poi completo non stmguono da queU1 che le z1one. come nell amena Jet- (1954) anch'essi editi da •57 e son gmnti dalrestero ne con I deleteri gusti e mo- sono quelli che sono Ed e bati aneddoti con v•,aci e trano 11 suo ,oto Scrittore. cor.s1dera soltanto uno dei 1>oss1edono soltanto nel fa- teratura quella forma spi· ;\londadon - e different1s· 1 best seller delle fighe del di cosi reddlt!Z! per le Sa- troppo facile replicare che lergen tocchi moralistici m1 rara aspra guerra e d1· lau del!a buona creanza e.; vellare e nei modi per una gllata del pens1e:o e della simo da quelli delle coetanee secolo la Sagan la Moore gan e le :\Ioore. 11 romanzo an~he quella ed1tonale e In un capitolo delle sue fondera contro le mie dot- fors, 1 meno importante q-uahta che assai d1ffic1lmen· parola _che costi.u1sce ap· narratrici mternazionah tra la i\Ietahous • vien defmlto e una fantasia un tndustna : che. come Prediche di un !ateo. e mse· tr ne il suo trono ed 11 suo e La piacevolezza delle te puo s1mulars1. cosi diffi- punto I umorismo, va quasi e arrabbiate• e bruciate• e Perche meravigliarsene? ambientata 1n una terra fia- tale. non puo prescm~ere rito un sagg,o sulla buona altare. adoprera tutti I rr;ez- maniere e. senza, alcun fal- c1lmente anzi. che. per quan- sempre associata a quella e sradicate•· del cui effime- In fondo. la loro e robettola besca I cw abitanti. che dal fattore economico. \ ero creanza. che si legge ancora z1 che gli danno 1 suoi t11oh. lo una dote eminentemente to studio d1 osservazione 10 calma serena. i quella_ felice ro nome e delle cui es,sten- ékl poco. rigirata e pepata non sono fate nel senso 10 _ e che 11solo_ fattore econo– assa, piace,·olmente e chejl suoi denari. le sue ade· socievole. e 11 cemento che c1 abbia messo, non la v1d1 armonia d1 0 bonta d mdul zialistiche gesta sono piene quanto occorre per stuzzi- fantile. sono #impegnati in mico non puo essere d~ter– vorrei scorrere insieme renze per impedirmi d, sa- tiene ms1eme numte le per- fehcen;ente simulata g1am- genza. d1 0 entilezza. nella le gazzette e le ,·etnne se car I appetito di chi non 51 una nolenta guerra ideolo- m1?ante nel preferire 1una e ·na delle doti a' mondoll'r! m grado e d1 acquistare sone tuttoche d1 grado. d1 ma, Vogho parlare d1 quel- quale abbiamo trovato la ba- assenamo che Dolce nella ciba con carta di diversa gica ~ Sia ringraziato 11 all .altra produ~1one • Tanto :ù rare. _ esord•sce _ elun autonta che n?n m1 v;e- cond1z1one. d1 op1mo01 d1 la certa amabile scioltezza. se pnma e fondamentale memorta costituisce una he- specie 'la siccome non e cielo dalle pagme di Stran- piu che non puo cer.o esse– ~el tempo medesimo una ne dagli an e dai natali E caratter• d1ffere~t1ss1me"I Es- d1 quella facile e quieta di- della buona creanza ell: ta eccezione e perche questo mancato qualche zelante ge Evil non s, sprigiona quel re salvaguardato a co~d1- delle piu necessarie alla tutto c10 sta benissimo e sa adem~1e nel! umano con· smvoltura. che I Francesi tra e nello sdegno s1 puo an romanzo. tutto svolto come che. dietro garanzia d'oltral- tanfuccio di biancheria spor- ziom che finiscono con l an– umana felicita e la buona da leale a,·v~rsano. che sa sorz 1 o ull1c1 non d1ss1m1h da ~h1amano A1sance Essa e cora essere eloquenti. argut~ una rievocazione a voce sof- pe e d·oltreoceano, si è af- ca che \.anto solletica lena- nul1are la_garan~1a e il pre- creanza di essere ali occorrenza n- quelli che 11 meccanico as- I effetto d1 una calma serena non ma, Convmz1om pro foca la per una sorta di ap· rrett.ato a presentarcela co- ne, di m~hom di lettori E· stigio dell editoria stessa e '.\folt•ssimi sono colorolcambiato da me con la stes- segna alle sostanze grasse. e ~ranqmlla quasi d1re1 d1 fonde m animo pacato, ecco prensivo pudore. rappresen- me merce nutriente, non é:. un libro per palati più de- i\lighorare la ql!alita D1- che non sapranno mai f':lrs Isa moneta ~fa 11 trovarci m con le quah unge e spalma un rnt1ma e sicura certezza la condizione necessaria per ta, ne-Ile dissennate stagioni torto l'estensore del bilanc;o hcati Quantunque scritto da mmmre la_ quantita. R1_durre caoaci d"mt&ndere che 1 e<.- due campi opposti e nem1c1 le ruote e i pezzi de suoi d1 non poter mai essere col- lasciare .alla mente quella m corso. tale novita. tale (W Mauro Paese, 31 dicem- una ftgha del secolo La le spese. \ 1vere con p1u mo- re erfett;mente one-:ti ·e non ci togl:e d1 trattarci da congegni attenua~ e millga li m fallo. alla quale non perfetta hberta d1 movimen· sorpresa sentimentale e mo- bre 1957) ha ritenuto oppor- quale. non .appena discesa destia Agtre con p1u hdu– ~-~ ..tu%si ed anco er giun- gent1luomm1: egh perche sa gh attntl d1minmsce le re- puo. faccia pure g1gantesch1 t1 e quella sciolta e svelta raie. da non poter essere tuno. e a distanza di qual- dal , ehvolo all"aeroporto di eia Tornare -ad una distin– ta· amo;evoh e ; 1 _~d ez,an- Idi aver da' suoi padn avuto 51stenze. rende glt urti men conati. mnal2ars1 eolu1 che il sicurezza di. lavoro. merce segnalato. eficacemente e m che mese da tutto quel Orly 51 è tro,·ata attornia- z1one d1 ,·al~n e d1 sent1- di~ m e nosi :rudit• e , 3 _ un nome chiaro. 10 perche dun e meno pericolose le galateo fa consistere umca- delle quali I umorista nesce breve. meglio che metten- chiasso. m una atmosfera di la dai giornalisti e dat foto- menti che cerchi d1 mettere loros,. g n~~ basta an.cora a voglio tramandarne uno ono· percosse> mente nella osservanza di ad accozz3:ri mSieme senz~ dolo a contrasto <X'n le op- più sereno ripensamento. grafi. messi tn allarme dal- r\ argme alla baraonda dare 11 dmtto d: fàrs, ascn· rato a mie fighuoh Ed m Tant'e vero. aggiunge. certe estenon forme con- sforzo 1 PIU ontani contrap poste testimonianze roman- mettere_ m nhevo le gran l'astuto editore Julhard per ~ la quale siamo attorniati ,·ere nel l·bro d'oro dei , en verta non sarei gran fatto sfociando net campo etimo- venzionah poS t i, a tr~rre _dal prnnto il zesche nlasc1ate nel contem- d1fficolta cui va mcont,.o 11cri facilitare il lancio della tra- ~ nsch1amo d1 nmaner so- l meranghato se. m una del- logico che m tutte le tm- e La buona creanza vera nso. 3 far sen ire la st0 na. po dalle sciagurate complici tico nel g1ud1care s1m1h pub- duz1one francese ,1a Jane ,erchiati. Si metta riparo geni; u~;li;t~o e a tutte le le nostre contese. uscisse ad gue 1 vocaboli che md1cano e semplice e sobna, come l'eru~IZJOne. la sci~nza s/es- dei tr1cheurs d1ssemmat1 bhcaz1on1. che trovano 11fa- non si è perduta di· cora~gio all'mflazione della carta 1 ; . tos gravi un tempo dalle labbra d1 en- le vane gradazioni della l'arte greca I complimenti. sa piu _seyera ~ PIU pr? ~m- lungo le tante Rives gau- vore mcond1z1onato del gros- e. a chi le ha chiesto che st ampat3: S1 .r~t1tu1SCa _la au;~tr~e~~;r~~ter: : della tram bi una qualc~e frase_ s1~ buona creanza. esprimono, gli studiati giri di frase. le d~ agh . intenti educat 1 ~ 11 e ches. so pubblico. E' un fatto di cosa pensasse della Sagan. recessa:ia ~ertet_a all~ v_1ta q rsona. ciò che il profumo ~ile a quel_la de cav~hen ii:isi~me. il co_ncetto di ~so- insis_te~ze a passar prim_o. ~ ~ 1~fevoh_ della commedia_ e La J:>adellaro è tutto il coscienza. oltre che di c_o-ha risposto:_ e Non amo il ett~_rana. Non ~t _contmu.~ a pe II f.- tta il colore alla d1 Fonteno} - M~ssteurs, ciaz10ne e di compagnia. serv1rs1. ecc .. le adulazioni. e a satir~ •· _ . contrario: candore e speran- stume. e non solo lettera no. suo modo di considerare la pra ica_re la pohtica d_elllll– ~saa. eiJ ;t~mo· alla poesla. la tirez vous les prem1ers! •- e ~la la perfetta buona le s_dolcinate piacenterie. s~- ~ perche no? ~g~1ung1~m~ za trovano in lei sta_nza _na- da parte del critico_. ~iadi- vita~- E questo. francamen- ~or3:g~tare : del go!1i1are e. . 11 f t_; no sa- A questo punto il Boccar- creanza. essendo pur tutto no tutte cose che stanno d1- noi: anche agh mtent1 d1 turale: e non a torto 11primo care severamente ltbn co- te. ci sembra un buon segno. ut~i 1 co st '.· Trop~n narra- gr~ztad_a a orza. b; fe;'<.ce do si chiede: ciò. è più anèora. e d: gran rimpetto a lei come :1 roco- una vita one-:t::\mente ,e- elog:o se l'ebbe da un Ga- me. ad esempio. Cioccolata a • • • ton, troppi poeti. troppi ~ue~o ;~: ~~nsìg;;of~rito ~on , :.\Ia che e ella mai la lunga più. Non basta, a chi cò del secolo di Filippo _Vrena. ?riel :.\la:cel. C~? sarà. stat_o colazione di Pamela ~lo~>I_:e. RE:5ta ~a faccenda della E:SRICO FALQOl piglio inurbano•· buona creanza?> voglia fa'rsene adeguato un sta al colonnato Ctel tempio )l;'.\1UXO PA.REXTl m premio dell intenso spi- ma le sue parole difficil- caccia sp:etata alla fanciul- (contln~ par. S)

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