la Fiera Letteraria - XIII - n. 26 - 29 giugno 1958

J>o111C'11Ìl';.1 29 i;iugno 19.18 Scrittore s nza "lsmi,, * Con la stagionatura. i libri di Bigiarctti 11011 l'i perdono 11ulla. auzi ci guadagna– no i11 ('011sistc11za ed intimo calore. E' la mi~dior prova per \"opera d\1110 scrit– tore. Vuol dire che essa 11011 ha seguito le mode. 11u1 è rimasta fcdeJc a se stessa. al– J'ispi, uzio11e nativa da cui prese le mosse * ,li .Uf.1".11,DO Fil.\ '11511,I Leggendo Carte romane di Libero Bìgiarelli, il suo libro pili recet1rc in cui ho ritrovato alcuni co- 1moii che furono pubblicati da "La Tribu11a" J>ilÌ rli ve111 ,11111i fa. ho rivisto dava,ui nl mio tavolo di redauore della rer:a pagi11a di quel uicrnale il ulo– vanissin,o Bigiarcui di allora, quando mi porfova quegli articoli di argome11to romano che mi pioce– v<rno per la semplicilà dello scrillura percorse, da u11a delicarc, 1·e11r1poetico. 111 questi venri e pi!Ì aririi l'nttivllà lctleraric, di 8iginre11j s'è vr>11ur11 sv~ltippando in molte dtre.:ioni. N\?lla mia bibliorcca. dove conservo solra11to I libri la citi co11sulrn.::io11emi può essere utile a che un giorno potrO aoer voglia di rilegucre, quelli di Bi– giareui sono ecce.:ionalme111e numerosi, e li cifo In ordine c,l/abefico co1111• mc li dei lo schedario: Care ombre. Cariane. Carte romane. Disamore. Esterina. I figli. Incendi a Paleo. La scuola dei ladri, Lungo· dora. Ore e st;1gion1. Paese di Roma. Dico ecce.:io– nalmenre, perchl? no11 credo che troverei altrettante schede $Olio la voce di scrirtori µiìt celebrati e pili prolifici. Q11es10 significa che i libri di Biuiaretti 11011 Il ho mar scarfatì proprio per la ragione che ho de1to µmna: che. dopo averli letri freschi di tipo– urafia, ho pensato che u11 giorno avrebbe potuto t'<'Nirmi la voglia di rileggerli. Cosa che ho fallo in due casi: E!lterina e Carlone. E Ilo vi.sto che, con lrr stagio11a1ura, i fibr1 di Bigim-etti non ci µerd~uo nulla, an.::i ci uuadaunano in co11sia1en;rn cd inrnno C(l/ore. E 0 la miglior prova per l'opera d'uno scri1- 1ore. Vuol dire elle t'S!-0 non ha seguito le mode, ma è rimas1a fedele a se stessa. atriirpira.:iou!l uactua da cui prese le mosse. Biu1arctli poeta 11011 Jtci muuuo sentimento, quel suo se11ti111e11ro umbratile tentlente alla mali11co11tn. da C.,rc ombre a Lungodora, mentre ueniua per/e· zio11a11do !a forma. Bigiarctti 11arr111ore ha allargato i suoi remi da1t·autobiogro.fia n/1..a storia, dall'inda– gine particolnrc a quella sul costume di intere gc– uerariotti. Ma il suo modo di narrare è rimasto sem– pre lo s1esso: "stlo o e di nessun altro. Non era facile per 11110 scrittore sollraT8i a quel certo climu che apparenta lo narrativa di tutti i paesi, de11so di "ismi ,, che vanno dall'eslSten::ialismo allo psica11a– Iismo, co11 uno prevalen?a del 11eoreali8lllO di ori– gine nmericano. Bigiareui c'è riuscito a costo di dn– re ralorn nel bo::euismo. che la nostra narrativa nnnegò qua11do usci dalla mi11ori1ci prov(11cinle. Nè ha avu10 pnura di apparire semplice e quasi cfe– men1are. di quella semplicità a cui 8Ì arriua 801· ramo artraverso 1rn conti.nuo lauoro di scelta e di ehrni,ia:?ione. Bigiare11i è u110 scrittore schietro e drrei casalingo. che ha 8Cmpre preferito poggiare i piedi su uno terra propria seppure limit.ata, piutto– sto che vol1eugiare stdla corda dei funambolismi LA FIERA LETTERARIA Biginretti. con Goffredo e ì\Jaria 0 Bellonci .\. COL_L04lUIO tJON J.,\J istìlU'.l"l'OUIJJ * BIGI_L\RETTI A RE PIANI * Jlalchca, Uonaa e ln•c•a nella "eosh•uzionc,, a ta•e stN•ti * ,li Ef.,IQ FILII .. /JQ .ICCllOCC.I Pag. 5 L'esercizio del ro1nan * Bigiaretti possiede la natura del ronw11::iere. Va an::ilullo sollo– li11eala l'i111porta11:a del suo discorso. la possil,ilità che egli ha di trasformare in wta lunga frase nwsicale· falli e rea::iorii. rnovi– ment,'. e fp::ioni c/"ordirre ,norale. suggestioni e posi::.ioni ct·attrilo * <li ('AIILQ no Esiste una d1sposiz1one naturale al ro- tare il mondo con un tono unico, questo manzo, una facoltà di racconto semplice volere far rientrare il s;enso di un fatto che conquista lentamente una sede fissa. della vita in un gesto solo. E' ancora il rlmportanza stessa del tempo. Si tratta romanziere che si affida alla misura della in fondo di una generale interpretazione memoria, egli vaglia i fatti di un tempo del mondo che non si risolve in un dato della sua vita attraverso questo cristallo numero di quadri e di situazioni, anzi si profondo della memoria e inevitabilmen- dispone addirittura su un ordine contra- te riesce a situare al posto giusto i fatti rio: la disposizione al romanzo in pra- che un giorno l'hanno impressionato. La tica si riduce in un tono, in una forma abilità del romanziere consiste nel resti- dei discorso. Se prendiamo la storia ila- tuire agli occhi dei lettore l'occasione liana del genere osserviamo subito che drammatica di un modo puro: il Ièttore tale disposizione è il frutto di una !un- in tal modo non rischia di 'J)Crdersi nel ghissima attesa: gli italiani sono arrivati mare delle suggestioni private e alla fine al romanzo come discorso dopo una lun- si trova conquistato dalla figura defini- ga stagione di prove diverse e, di solito, tiva della frase musicale. che ·è il senso negative. morale della favola. Dal momento che si tratta di un modo Bigiaretti nel fare ciò non ha inventato d'interpretare la realtà, è difficile che un nulla, ha scelto e poi ha portato avanti romanzo possa subire il contatto con al- con coscienza una formula classica di ro– tre forme d'arte e di qui le infinite de- manzo, di cui l'Aimée di Jacques Riviere viazioni poetiche, liriche, drammatiche. rimane la prova più tentante e anche Bisogna puntare sulla costante di un dato quella più pericolosa. Infatti il lato peri– tono, soprattutto non deve essere inter- coloso della questione è tenuto dalla rotta la continuità del discorso: là dove suggestione del p-;icologi~mo, il roman– cessa questa corrente uniforme finisce zier..e potrebbe a un certo punto cedere pure il senso originale del romanzo, lo tutte le sue ragioni ai motivi infiniti delle scrittore potrà raggiungere altri risultati interrogazioni della propria anima: i par- ma si tratterà sempre di oggetti conta- ticolari potrebbero costituire una rete minati e di esercizi letterari. Per questo pesante di atmosfere irreali e gratuite. quando dobbiamo giudicare l'opera di un Ed ecco come ritorna la necessità del romanziere per prima cosa siamo portati tono unico, della sostenutezza del discor– a indagare se esiste questa condizionale so: qui l'esempio dei grandi francesi ha naturale del discorso. Ci interessa sapere giovato senza dubbio a Bigiaretti che non se il romanziere è pronto ad abolire lo ha temuto affatto di assumere a volte Se Il paragone non appa- anche qui, è la somma di tre dimension.i di cui !a sua per-1 Ma. dovevo .salire fino a scrittore, cioè, se sente la coincidenza un'aria spontaneamente e volutamente risse azzardato, un po' co- elementi costitutivi. sonal.ità si c?mpone. Iviea per coglier~ la n~tu~~ del mestiere con la suggestione della distaccata. di dare al proprio discorso un struito per necessità di di- Fuor di metafora, gli ele- E 1. 1 . '.semmterrato • appe· di Libero n~i 6 uoi profili ptu memoria. Il caso Proust ha avuto a tale sapore • classico•. piuttosto che andare scorso e alquanto facile per menti - I principali almeno, na vi~ibile .. da scoprirsi c~n segreti. Qui, nella casa sul riguardo una straordinaria importanza incontro ali' avventura e ali' incognita la dimestichezza persino con quelli di maggior peso e tra lenta i nd agi~e, è fa no st al~ia fiume, alta sulla. Dora eh~ perché ha sottolineato sull'esempio di delle posizioni laterali. Soltanto così il i ferri del mestiere da parte di loro in più stretto rap· che prende 1 ,uo1;1o(e lo scrit- pare vo~lla entrate dal.la fi_ Flaubert del!' Education Sentimentale il discorso che pote\'a diventare gratuito si di chi è stato un • addetto porto - che sono alla base tore): qua nd egli era ~ Roma, ne st ra, 1~ u~ P?es ~ggio di primato del tempo: secondo la sua for- salva in un quadro di necessità, che è ai lavori•, direi che Bigia- della sua fo1·mazlone umana lo pr~ndev_a no~al~ia della e st r.ema pittu,a,_ limpido,Sulle ma, si tratta soltanto di mettere il tempo poi il ritratto stes::.o dell'anima che si è retti appare (qualunque sia 11 (e letteraria per alcuni ri· sua città di provincia • mez~ col.hne ~he coionano .~ 1501 ! in musica, cioè, si tratta di trasmettere voluto studiare. proN!o che se ne voglia ri- flessi che raggiungono le ope- zo umbr~, mezzo picena•~ dei c.omgli <• r-:: 1 par d. sse-r i piuttosto che dì rappresentare. Il roman- D'altra parte non è difficile compren- lrarre) come ~ma casa a tre re di questo nostro scrit- ora ~he :i a lv~ea. •ha no 0 ~ nuo pae!e . 0 che 1 coU_ ziere assoluto è quello che conquista il dere tutti i motivi che hanno interessato piani; un villino, anzi, a tre tore), sono costituiti da tre st aJgia di R<;>ma, ~ qua nd o dt _Roma s , siano soUe doppio frutto della lezione e della mu- lo scrittore nel!' ambito della favola: ci plani, stando proprio al titolo •centri• attorno ai quali si ton~asse a vivere '." ques!a uoti •}. ho scoperto quel sica: dalle sue pagine deve cadere una sono le considerazioni morali. c'è il d.ram- di un suo vecchio romanzo. sono mossi finora gli inte- cttta . (salutata nei versi: • ~!ano 50 lterranco 11 ~he rac- morale segreta, interna, sensibile ma mai ma bruciante delle confessioni. c'è la Ma questi • tre piani•. o ressi di Libero Bigiaretti: Add_io, Roma roto nd a: - chiude la wa noSlnlgia come drammatica. mai rappresentata con co- freddezza di alcune notazioni, c'è il se- strat_i o dime_nsioni, poggiano Matelica. Roma. Iv.rea. ~~n~o v::f;.n~o ~d~:::°t~u! uno 5 crlgno • 1a. p;rla. lori eccessivi. gno della difficoltà superata nei momenti su _di.un semmteri:3to appena Provate a scopnre queS t i serate: - caldo dell'osteria - • La lettel'8tura non è una se~~r~ 0 i:~ziaitoi\:r:n;~~~e~ti~:!~~epte ~l ~::if!~~:ob~tdo;~e~~fi~ id~:°~~o~~ ~~si~~ 1 !•taepte~rae:~~:.:i~:~n~el; tre "_centri 11 • o nuclei. ~ fresco d.i scali.nate:. - Ad.di~ carriera, nè serve aver fre.tta bertà e correzioni alla legge generale e a tono unico che, come abbiamo detto b p fb'I I h ' • gruppi del sentimento, degli alta sapienza: - ozu pasciuti ài arrivare. li punto d'arrivo infatti ci sono molti esempi di romanzi subito, denunciano la validità del roman– ~bi avver 1 i e so~. ed? et affetti. d'amore o di disamore, e lieti - giornate d'indolen- di uno scrittore è uno solo: curiosi, interessanti per i particolari, che ziere. fam:nt~ ~~~°:i~er;i ~u~ è 1 ~m= nelle pagine del narratore e z.~ ,,) lo coglierebbe la nostal- un l_ibro ,solo, quelo eh: di tradiscono in pieno la propria natura ed In quale senso Bigiaretti svolgerà il pastato lo scrittore, come una del poeta, e vi appariranno. gia p~r. le a.ltre due, dove lu~ s1 ricorderà ? lo deflmrà • entrano a far parte della letteratura: so- suo lavoro? Un Discorso d'amore a que- ARNALDO FRATEJLI calce che si forma per più uno sull'altro, i tre •piani• le radici degli anni _sono ar;. sp1eg~ Blgl.areth. ,· . no oggetti di altra natura e hanno un sto proposito non dà nessuna luce: trat- L--------------------' ingredienti, e il cui risultato, della costruzione: cioè le tre ~~:~~.te. come sempi e, a da diEgd1 0 1·ve arni'o'•, hcari~~r;1eP'a esn~;1a,e, significato ben ristretto nel tempo. tandosi di una prova conchiusa nei suoi letterari di moda. Ora, come si è detto, tutte queste cose limiti il romanziere non ha tradito quelle la A~à~:t~atr!~o~~\•~~!~o~·n~j;~ pmrao>·\~. 0 nt~ 1.p~~7a'vj~ic,~o3 mndeo~tonon vanno dimenticate ogni volta che c,i che sono ,le suggestioni deH'opera futura. 1.1 ,:;i .., 5 a si presenta un nuovo caso di romanzo ~ Bisognerà vedere il tema della musica t~~iosa (ma non troppo) sono C'è chi arriva subito al dobbiamo giudicare i primi tentativi di scelta, l'oggetto corrispondente a questo della stessa specie det • cen- Ubro vero e chi tardi. lo - uno scrittore che ha scelto questa priva- amore che finisce. il tema di oggi, e al- tri~ che abbiamo nominato: dice - sono tardivo. L'impor- tissima regione letteraria. Così anche di !ora potremo indovinare la natura e la urbani quelli. del sentlmen- tante è di prepararsi moral- fronte ai libri di Libero Bigiaretti, ci forza delle sue reazioni. Qui di fronte a to o del car-attere questi, e mente, spiritualmente e tee- siamo fatte queste domande e bisogna questo tema accettato con coscienza in- cioè (con la nostalgia che li niet.mente. Non bisogna ave- dire che un primo riconoscimento va reso tera Libero Bigiaretti ha confermato la amalgama e II calcifica) la re un'idea preconcetta dei al lavoro del nostro scrittore: sì, Bigia- sua natura di narratore e soprattutto ha . semplicità nei rpporti con gli generi. del romanzo in parti- retti possiede la natura del romanziere. provato ancora uRa volta la • !requen- altri e la cordialità e l'ami- colare. 'on tormentarsi ·con Va anzitutto sottolineata l'importanza za. della sua voce, la possibilità di muo- Appunti per uno * cizia. Tre elementi. anche gli schemi. le regole, gli del suo discorso. la possibilità che egli vere liberamente in un campo chiuso La pi ima opera che lessi di una cosa sola con esso B1- prosatore?• F: più oltre af- avesse a portata ~I mano te- questi. ché rifiniscono i tre esempi illustri. Tutti i modi ha di trasformare in una lunga frase motivi diversi. II romanziere deve risol- Bigiaietti. nel mio piuttosto giarett 1 msomma è con\ mto fermavo. e La risposta ci la e colori, ced~ ti po st o. alla piani• del villino nei Cl:'i ~no buoni purc hé s i abbia musicale fatti e reazioni. movimenti e le- vere nell'ambito del libro un problema e purtroppo iecente appien· che la pura vicenda.' oggi ce por~erebbe lontano. ~a ne 1 ~l ;esa della p~gm~ mechtata~ lineam~n~ .ab ?ia.mo immagir- qualche cosa da d.ir ~. !'ur- zionJ d'ordine morale, suggestioni e po- di vita. non deve soltanto fotoirrafare. distato lelteiar10, fu I flglt la possano dare 11cmema, la Cigh • abbi.amo, possia~o d1: impegnata,. pic~na ~I mora_ nato B1g1a1~tt 1.,11 quale alle c~é .sl abbiano opm1 on1 da sitioni d·attrito. Soprattutto. Un discor- deve interpretare: ora Bi~iaretti mi Era appena uscito e lo segna- televisione. la radio, cioè re. pezzi d1 prosa e pagine di h~mo._ Egh. d inanzi al ro_ lunghe_ stag1001 del narratore r1fe,r1re a.I letl~re .. ~ non sol- so d'amore., mi sembra significativo per sembra che non abbia voluto fare che J;li subito, più che recensirlo tutte le nuove forme di co- narrativa. e forse que~to lo· gho bianco, ~a t.rova.to e tro_ non disdegna d1. aggiungei_-- ~...nlo dei fatta p1u o ~eno la sostenutezza dello stile: f; un piccolo questo nel vero senso della parola, municazione di un'arte che glie al 1.avoro_una .etichetta \'a .semp1:e ~ .u miltà md lfgenli ne qualcuno, de~.icata al d1- !n~egnos.amente costru1t1 o tour de force. questo modo di interpre- C,\RLO 80 agli amici della Svizzera ita- fino a tutto il primo nove- pt·ccisa, mequ1vocab1le._ com- sa_bile pe1 due cl? che P g _ segno e alla poe~ia.. . 1n,entall 11. ,_ ____________ ..;_ _____________ ___::....;._.J liana nella rubrica di narra- cento doveva essere affida- pleta •, (anche se, ricordo, P.1 ei~e. e I~ poesia (la f~nta Ed ecco, di ~eina 1_nteina, tiva di Radio Monteceneri. la solamente al libro. Il ro- G Caproni, e G. Spagnoletli s1a 1~~esa m sens? crociano) s~op~rte. a noi stessi le ra· donato il genere d'introspe· parole scivolano sulla oh- . . . 1 - 1 Nostro affermarono. sempre con 1 + è m1t1gata dal rigore della g1001 d1 una • costruzione u zione e di ricerca psicologi· cctti, la fabbrica dalle pa- 1?0P0- mt preoccupai di leg- manzo ogg · per 1 1 . . ' ferimento 8 e I n,,. 11 •. doversi ragione (cl'le è rigore di idee). che più non ci appare !et· ca che gli era proprio, e in- reti di vetro•· dove Bigiaret- gei e le altre •cose• del No- deve_ e~ere qualcosa d piu e . . ilJ di ~ sa che di L'homo puramente aesteti- teraria e fittizia ma sostan· ve<:e di valersi di fatti e per- ti da alcuni anni svolge la stro. ma rlmpressione della d_1diverso da que~lo che fu pa1_lm~ p p o cus s· mescola all'homo éthi- ziala d1 elementi che eia- !ionaggl della vila quotidia- sua quotidiana attività. prima opera letta, sotto sotto fino a tutto il pnmo nove- nai rati va). . . cus ~ ciò perchè Biglarctti scuno avrà modo di contro!- na ha cercato di mettere in • Al mio lavoro dt scritto- mi rimase .ed anzi, in alcuni cento, _dopo le ~rgenze che Ma dalla ch1acch1erata di crede nell~ validità. ·oggi. di lare e di scoprire da sè. sol moto meccanismi della na- re - dice _ si contrappone. momenti s1 confermò in mo- la tecmca e la scienza hanno quella notte (almeno. 0 . ~n: questa forma d'arte, e ciò an- che ne abbia voglia tura umana possibili, ma che come correttivo, un'attività do certo. • Imposto all'uomo specie del che: i~ qnest~ cose la vahdit~ che perchè la sua umiltà di • • • · I per realizzarsi presuppongo- estranea alla letteratura, Allora. a proposito appunto second~ dopoguerra, e dop.o e . 1 ull)ità di un convegno.~ scrittore lo tiene a distan· I miei primi incontri con no un ambiente, un costu- ricca però di stimoli e di de I figli (del quale. secondo la • 1'i antumazlone • cui 11 mi resi Mnlo anc~~ del m1? za dalla travolgente ed in- Bigiaretti risalgono al tempo me. ~ma società diversi dal esempli umani. La fabbriqa. me bisogna tenere molto con- romanzo fu so~toposto come ti~o di aues_ta. po st ~ione arti- con1rollabile euforia delle Il- di Domenica, il settimanale nostri. è una grossa comunità in cà.i tn nello studio delrattivltà •genere• tradizionale. c;tica di Bigiarettt. ~ 1 e n~ nee e dei colori. che cominciò a uscire a Roma Mi pare cioè che sia passato m'immergo ogni giorno. Lia complessiva di Blglarelti), ad Ricord.o che . quest~ sue forni l' 1 i st esso_ la _spia. Egl~ Ma, 10 confesso. io spero, subito dopo l'arrivo degli Al- - per quanto m'è stato pos.- penna l'adopro soltanio un certo punto io annotavo: proposlz1onl m1 lasciar?n~ cl parlò della pittuia c<;>n la quand che sarà, di poter leati. slbile di capire - dal figu- quando ho bisogno di dit:e • Il sottile strato morale si perplesso. e mi . ra~m~nca1 le calor". c?n tale sl~ncto eh~ metteroe gli occhi sulle slle Ai due li~retti di ~oesi-a ratlvo. all'astratto, pur con- qualcosa ~. Sl'nle lungo tutte le duecen- "he egli andò via 11 giorno ml colpi .. Egli,. se ~vesse po tele e sui suoi disegni (se (Ore e stag101ii del 35 e servando quei lineamenti Veniamo cosi a toccare U tocinquantasei pagine. E !or- dopo, per poterne parlare an- tuto nPgll anni addietr~ e. se qualcuno ne avrà salvato). Care ombre del 40) si eran~ emotivi e drammatici che problema della posizione se anche per questo alcuni cora e discuterne: ma. tor- I? po1~sse anc<;>ra ~gg1, _co~- Sono convinto che Libero aggiunti Esterina e paese di sono propri dell'uomo. Ne dello scrittore nella societt cntici possono parlare dl pro· nandoci sopra con calm~, tmu~rebb:i a r1;mp1re d1 di- Blgiaretti, lo scrittore, che Roma: un romanz~ e. alcune farebbe fede, peraltro, l"al- il suo se<:ondo mestiere o'i- sa •·impegnata" per il lavoro non credo che gli possa date segni e d1 colon tele e ca:t?- cominciò proprio come pit- prose delle ediz1001 d1 • Let- ternarsi dei disegni da un vero - trattandosi di àigii- di lui. Questa moralità però torto del tuttn (1). Infatti, rl- ni. Per non farlo. se lo mi- tore mi darà attraverso i co- tere d·oggi •· Quest'ul\i,no genere all'altro, come ho po- retti non era p,:,ssibile evita- non è mal scoperta. non ha pensando ancora una volta bisce_. volutame?te, con ca- :ori 'e le linee la conferma di volumetto (ora entrato nella Ulglarctti con l\larc Chagali t'Uto vedere personalmente re la domanda . - di come mai il sopravvento sulla vi- a tutte le sue • prov~ •· ho parb1età. Perche questa at- una pei·sonalità sempre coe- raccolta di Carte :oma-ne re- nella sua cartella., o_ que~ l'industria moderna. da al- cenda vera e propria; si spri· constatato che tutto il suo tivl1à gli prenderebb e tutto rente col suo io e col mondo centemente pubblicato dalla Nella sua cartella di <lise- cie di assenza da tutte le di- senso d'inquietudine (in cui cuni anni. abbia sentito il giona, deriva da questa. natu· impegno è stato proteso a S" stesso. per l'Intimo bisog.no che lo ha circondato e che lo Società Edi!rice I~ternazi_o- gni e schizzi si trova di tutto: strazioni della città: questa è a_ndrebbe rin~racciato il mo- b~sogi:10 di affiancare al tec- ralmente • questo bisogno di realizza- che ha di parlare e . di dire c irconda nale) fu a rivelarmi lo .scr1t- :mpressioni di paesaggio. ab- la sua e solitudine•. uno sta- t1vo pr~omrnante di tal~ mco 11 letterato. lo scrittore, Ho ripoitato queste pa- zionc. e mi sono com·lnto che col colori_ e con le lm~e. _La ì\'INO PALU.\lliO torc. quel. s~o m?.do d1 sco- bozzi di oggetti e di forme to d'animo contemplativo e passaggio))} che lo po~ta d1 e anche l'artista, Il pittore, mie. perche spesso. ripen- forse non sbaglla, quando, pagma bianca. del fogho 1n- prit:e la c1tta dall mterno del astratte.. qualche accenno dalla realizzazione non vorti- v.olta in ~olta ad espnme: ecc. • Ne è nata una mdub- sando ai lavori di B!glaretti. sempre a proooslto de • I fi- v_ece I~ atternsc~, e quando --- ,;;uo~ quartieri, specialmente magro d1 colore, ottenuto con cosa e tuttavia precisa. si o. con I v.~1 o c?n 1.~1- b~a collabor~zione tra Il tee- mi sono reso conto che la gli,._ ponevo. per me stesso SI accinge e scrivere lo fa fl) li romanzo-!-auto mlatu, pen~e:lci. con un acutezza di pastelli 0 acquarelli: e so- Col titolo alquanto roman- segni (da .lui ritenuti «v1~111) nico e l'artista, 0 Pintellet- sua proi;a è tutta impregnata per primo questa domanda: con . cautela, con paura, al ll~ 1 1tc. non potreb_bc essere anahs1 che andava ?!tre il prattutto volti umani. zesco, 0 11 giallo ,1, di SPara. o con~lderah come llberaz.ione tu.;.le in genere,, risponde (e di questo moralismo. ma nel- • Dove fin 1 isce il prosatore e (che è anche grande corag- :~P;: 0 5 ~~tcro~a~~~g~~- 1 ~~~e:~ colore; al di .là__dei facll! • Guai se comperassi dei ntuori, uscirà in autunn~ u~ o soll~itazìon~ per lo scrit- a_llarga_ndo per un moment~ lo stesso tempo ho avuto dove comincia II narratore? E glo). Ed allo:a la fantasia da parte di molti autori giova- aspetti ~aesaggutici,. ?C,r ad \·eri colori_ confessa -non volume presso _Vallecù~u_. st tore d1 na.rrahva, g~ere al I in~~gme _ad al~i settar~ sempre paura di dargli una quando il narratore diventa che avrebbe libero corso se nt e meno giovani? d~trars1 nel fitto ~1 un um~: farei altro tutto il giorno, ml tratta di lunghi r~ccontt di quale egli. lndu~b1amente. d~ll industria. nazionale, .ml importanza ed una premi- •------------------------------, mtà POJ?Olana e. ricca. di 11 abbandonereJ totalmente al pura avventura, d1 vicende attende con maggiore lmpe- vien. fatto d1 ricordare Sml- nenza che l'Autore stesso e sorse. d 1 vita. rh mov_iment~. aizio della pittura. Mi ri- drammatlche tra Il reale e :,.:, gno. e. trasp0rto. . sgalh. Sereni. Par:ipaloni. gli altri critici non ritene- l'RESENZA Jl1ODERATRfCE E RASSERE/VANTE D1 h naccue la simpat,~ prenderebbe il contagi? da ineale_ che apparlrsano. (coo B1g1areth sente d1 ave:.': Bertoluc~I. Fortlrù, Volponi. \'ano e ritengono pertinenti per lo scrittore, e come ac cui sono guarito venticinque disegni 11lustrativl dell auto- ~n grosso debito. con la ctt ecc.), e I opera di costui _ (o se mai Ja <"OnsidPr~nr• * c~~e spe:so P?r le cose che anni fa .. D'altra part~ non re) COI seguenti titoli: l ~a hca che .pure SJ. è sempr~ conclude Blgiaretti __ appa- come qualche c-nsa rti m--nc, PIU appaiono nella loro luce conosco riposo e d1verhmen- maJ_attla •, • ,l Làvari 11, • 1- u- ~ostrata m!elll~nte con lui. re _particolarmente utile in ed ..i danno de!la nari azlo natui,ele, non glielo dissi. Ml to migliore. nè migliore sti- llsc1a,. ~ • L Isola•· s1 sente cioè impegnato .a quei settori dell'industria ne pura. inte~n nel Sf'n~O lnvento1·e della lette1·atu1"'a b~stav~ sa~e_re che nelle p~- molo all'Immaginazione•. n primo racconto ha per dare - come.ha detto - i1 moderna dove si tratta di 1r.idi7.ionale). · gme d1 B1g1aretll avrei r.1- I disegni gli nascono per argomento la lenta e Interna suo 11 gr osso lib ro 11, che po· stabilire nuovi rapporti uma- . .1 I etti- trovato la• stessa aria che 10 \o più duronte le pause, nei decreplteua che coglie un trebbe nascere dai molti ap- ni e sociali. E' l'apporto dél- Ma / 10 g~i° 1, a cu~;n/ la * respiravo, lo stesso aUetto dl momenti in cui lo scrivere individuo ancor glovine; il punti e schede già pronti per la. rantasia, dell'intuizione man~·tuani~à di ~~~~!rmi ion- cui istintivamente m! nutri- divento faticoso. e Dopo mez- secondo tratta di un popolo un nuovo romanzo ambien- psicologica, che oggi m31!'- ~:pohe .1 mio timore era in- vo. ~ ~o~ eravamo I soli a z·ora di pupazzi - di~e - lmmagi~ario dell'Asia: ~I lato nella z?na .di Ivrea. e 11- glormente viene avertito da ~ t I A C d bb'a e (f i fì I A ili BA J"J.'IS'J'1-l 1/ J f.J1-I ••• "' 11 lr1rc1 d1 Quel • latte • come riprendo a lavorare piu vo- terzo. d1 un paese del men- bro che scnvero quand? non un. complesso industriale. Lo ~fn Ca o. ad:;,~ s~;itior~ ~emeUJ della lupa. La no- lentieri -,. Oppure sono schiz· dione, dalla riccheua del sarò più da queste parti,. scrttlore inventa 0 applica, 1 r m:~:::g~:lla riv·'-tr, -.Leg· LIBERO BlGIARETTJ, inventore della. della propria. ml.1ura, che consenti al pur .. t, a ar:n1ci~ 1 a non poteva es- zi di pnes1, quando se ne va tutto fantasiosa; mentre il Comunq~e. sempre nel •~a una tecnica nuova nei rap- p O d e •t'ora della letteratura. E. di Matelica nelle Marche, ristretto gruppo dei suoi sodali la scoperta sere _di!flciltt . ·n giro per le ricche campa- quarto è la ristampa ·del vet-so la [me dell anno. usci- porti che s1 vengono automa- ge_re•. a u~a e1: l'una di ma la scoperta la fece a Roma nel 1938; del terrltc>rio letterario, sempre minaccia- Poi in ~l~re reùaz,om n- gne del Canavese. . vecchio Incendi a. Paleo, del rà un altro volume co~ Val~ ticamente a stabilire in una ~~~~;t s~e~:rl~n c~n r;!giaretti. per caso. Agg-lrondosi un di con alcuni lo dal dilettantismo, dall'arrivismo, dalle )rovai il B1g1arett1 di ~~mpr~- li seC()n?o .u1_z10. di Bigia- ·~s. che pe~·ò è stato quasi !~chi. ~_inqu~nt~ pag1~e d1 com~nità industriale,._ in circolo (e c'era Accrocca, amici. G. Caproni, il sottoscritto, l'editore mode e via dfsco-nendo. In tal senso fu, t'Tlmutato nel suo _ca1atte1c retli (comegh mg1ust~mente riscritto pe1 inte1'C;1; . tac~ntt, molti dei quah. che Mi .\•iene alla mente, men- t p I' · M Bui- De Luca, e altri - nei viottoli appena fin da un ventennio fa, un vero caposcuo- di umana comprensione e di ~o chlam.t) è la poesia alla Un volume d mvenz1one. raggiungono anche. le qua- tre Libero parla det suo se- Mon_tes.anp 0 ·1 r ai° 1 ~\11r; ,. 0 1- tracciati dell'antica vocazione, si rese la. E tale è rimasto, Indipendentemente salda coscienz<o. Parallela· qual~ si abbandona In modo dunque, di immaginazione: ranta pagine. sono mediti. E condo mestiere una poesia rh~-~n:i, 1 ~t 1 ~ te. In nene- conto che POESIA, CULTURA E F'ANTA- dai suoi genuini meriti di scrittore, dalle mente ali uomo scopnvo ad :i1sconlinuo. Possono tra· .,Non alla Calvino, però - inoltre ha 1n preparazione di Lungodora·' molti versi eg I E I le ~,a ui: eh; egli SIA, non sono sempre l'equivalente di una schiette virtù da lui po~sedute e mani/e- ogni uscita di libro il ro- scorrere mesi, .qnni. senza aggiunge Bigiaretti - per- per lo stesso editore una anzi, tornano 'alla memorJa' ;~~=de ;; 1/~: 1 u~~~t~ra (direi pur cospicua dispo 31ziorie all'ARTE DE~LO state in proprio, la presenza di Libero Bi- manziere. il prosatore il c~e scriva un. ~erso'. oppur~ chè il mio gluoco di fantasia raccolta di ro~anzi brevi di quella raccolta sl6.mpat; ro al ·omanzo •) pro· SCRIVERE. F'u allora (per quanto puo te- giaretti fu sempre ed è tuttora esemplare: poeta. c1 sono periodi 10 cui non m1 è realizzato su un te:reno . • • a Roma da De Luca e dedi- m.~g 1 ~'imp~gno morale,._ stlmoniare il sottoscritto) il vero alfiere moderatrice, rasserenante. La. suo azione, Quando l'anno scorso usci riesce d1 fare altro A ses- di possibilità efTettive; 11 ro- Guardiamo rmquadratura cata 1t agli amici 11 : il fuoco t1-~~tor~ secondo Bigiaretti. di quella crociato (svolta entro il raggio il suo intervento pacato e concreto sono Leopolda. pre.sso il Sodallz.lo ,;ant'ann1 - h~. promesso - vesclamento della giustizia. dell'ampia finestra sulla Do- ,tel comodo rifugio è sempre , ' t I . · il suo dei suoi compagni di fede) per U DECO- del libro scoprii (o meglio farò un libro di tutti i versi della moralità. dell·economia, ra che ormai comincia a alimentato da un tizzo di deved SI rar l~~i'>aiemini ma RO la PREPARAZIONE DEI MEZZI un perenne richiam<I aU'onestà in arte, tornai a scoprire) il disegna- che ho scritto, senz:altra am- di cui tratto nel libro. mi dà •insolentire•, tra il velo di sotterranea nostalgia. Quella :non i° ~g 1 1 ad.' c~i?ica .' mo· TEèNICl E DEL BAGAGLIO DI CONO- che e virtù più raro dell'autentico tngegno tore: pael'òaggi e per-.:onuggt bizione <"he quella di rega- li modo di ritrane il com- nebbia. )a mite regione. e ri- stessa 41 calce n di cui sono nves end~ 0 ~ h il ro- SCENZE, L'ESERCIZIO instancabile delle da ClLi. comunque, mai si dissocia. di Matclica ~arevuno lo larlo aJ1e persone cc.re 11. portamento Umano e pslco- cardiamo gli amici comuni. impastati i mattoni della co- rale 11 ' 1 m 0 e_/ appigli proprie capacità fino a.l controllo esatto GIAl\tBAT'TJSTA VICAIU spunto, o il risultalo, del .Sulle rive della Do ra Bi- logico di un mondo reale•· quelli che una volta e erJno struzione a tre piani. :f"!~~~~s; 0a~~ssa essere L:.:.:.::..:.;;.:..:.;:..:..:..:.:...;~-------------------------' lun,go rr1ccontn 21::lretli ha trovato una soe- Fo1-se Bi2iaretti ha Qbban- un fitto discorso 11. Poi 1P ELIO F. ACCROCC1.

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