la Fiera Letteraria - XIII - n. 11 - 16 marzo 1958

[A FIERA LETTERARIA RASSEGNA La terza pa~ina Prohle1natica è cultura Perché rpuò accadere che la immagine imprecisa di quel (Contlnu~rl• ""'· 31 FOS COL o E CANO lfA circostanze •. i particolari. mondo_ da venice. debb~ fa. t s ott Né Canova avreb- d1 contro ali .allro impulso sol_vers1come un miraggio. La ber c tt · ·t.t 1 notizie · , che tende a1,runJversalità e 9d1erna problema~ica, infatti, s~lla~&~~rdj 0 Pio eVl e sul- . · ~~ ~;~or~,i:s~.7~~ 1~\~s~i ~ract~~ ~~f1~uc~o:S~~r1~t/llJivv~~à~~~ Ja b1ogra!ia del Pontefice • ll · . con la terra o di salvarci con• diffuse da.l Foscolo i-!1 ln- Santa _Croc~ la tomba per e nella pre_istoria. con~luisce in un~ va~ia quanti!:ì _di 1vi,lletta presso Firenze. do- 01 v~ e_ u~ certj 1 , cora~gio essa. E spetta ai nostri uomi– .,ghiltePra sulla !alsari_ga e l'A:lfien e 1~eato. per suo nelle Grazie,,e 1,esta il ~al- oggetti e ~1 fom1e ~1Un1te,ve entr~ con mezzoretta di a peicoire,ie que èSPf:ne~- ni di cultura assumere una Ja matenia fornitegli da privato studio. tm Monu: to. c.he Quell apparepte 1m- con arz:nonica propor~1one>: pasti,_e.,ggw. Frequenta la za. tanto e dve 1 r 1 ~ ~hd~ ;l'l 11- tal problematica nel significa– Francesco Manni. mento a Nelson. due dei pr1g-1onamento nel Clcio del- Un incontro al d1 (uon Contessa d'Albany. vedova t:oval"!1ento e e,e ita an- to di rendere coscienti gli al- Forse il momento men<? noti motivi dei Sepolcri. la favola_ e della s_cult~ra della ~si.a .è Ja ~ont~ss~ del P:esid.ente E:d 3:mica di tica rhmase un loro po~s- ~ri di ques~a a~teri:ialiva che osservato d'incontro tra J Le Grazle costituiscono era per il Foscolo il biso- Cornelia Rossi Martmett1 d1 Alfieri, . d1 amu circa· 55. S?· e e non li possibile investe tutti noi. ~1 una su– due artisti è quello caratt.e- rargomento più noto dei gno di una _libert~ inventi- Bologna. che il Foscolo ,in. Canova Ieee jJ busto di Fo- r.itrasmdtt.ere ~rnc?ra. Un prema responsabilità umana Domen'ca 16 marzo 1958 LA MACCHI A DELLA VERITA' * COMPLES tli ELIQ '1'1-I ~. I Il I ('Q In questi ultimi anni cinema teatro e letteratura narrativa. quando si sono occupaH del suicidio - delitto contro natura. secondo Oumas il più grande dei delitti. perchè il solo che non ha pentimento - ne hanno sempre riversato la colpa sulJa società. Vedremo sùbito se una tale .. denuncia .., molto spesso inquinata da concezioni politiche. conservi intatta la sua ragione d'essere: o se non contenga quel tanto d1 esasperazione. tipica dei movimenti neorealistici. capace di confon– dere le idee per scopi non sempre disinteressati. La questione se il suicidio, triste privilegio dell'uomo - in quanto non si riscontra negli animali, mancando a qu..:– sti la nozione, 1)er esempio. dell'avvt?nire. 1 ·idea della morte. il giudizio d1 una situazione - debba conside– rarsi un fenomeno sociale, cioè collettivo. oppure psi– cologico, vale a dire individuale. è ancora controversa. Secondo le varie teorie sociologiche il suicidio è un !enomerio di massa e nessun altro elemento estran-eo alla vita colletliva può giustificarlo: non i fattori co– smici né quelli razziali inUuiscono. come qualche stu– dioso vorrebbe. sul tasso del suicidio. Il v-ero motivo sorge dall'amblénte sociale in cui il soggetto vive: quando il gruppo sociale s1 disintegra e si disunisce. perdendo l'iniziale solidarietà. si manifesta uno stato d'insoHerenza. Alla tesi sociologica si oppone la tesi psicologica: quest·ultima aHerma che il suicidio è, se non sempre. quasi sempre il sintomo di una malattia mentale. Bionde! ha cercato di conciliare le due tesi sostenendo che esse non sono cosl diametralmente op– poste come pretendono l'una e l'altra. Il suicidio è, per lui. un atto che ha nello stesso tempo delle mo:i– vazioni sociali e un atto che affonda le sue radici nel– l'individuale: teoricamente .. insomma. si può ammettere che chi si uccide sia uno psicopatico o un normale. e quest'ultimo caso sarebm? riscontrabile specie nel gio– vanissimi. Però il numero dei suicidi aumenta parallelamente al numero delle malattie mentali. io particolare segue la sorte delle psicosi a!fettive: sotto questa denomina– zione si comprendono I-e forme cliniche caratterizzate soprattutto da esaltazione e da depressione del tòno fondamentale dell'umore. Kraepehn. anche se le sue teorie non sono universalmente accettate, riunl tutte queste forme nel quadro comple~so della psicosi ma– niaco-depressiva per la loro tendenza a ripetersi con vari tipi e ritmi nello stesso individuo, anche a distan– za di moltissimi anni. In parole povere. 1-e.~citamento maniacale è specialmente contraddistinto da umore gaio: la depressione. Invece. da malinconia. In questi ultimi soggetti il pericolo del suicidio è sempre im– manente. Nei malinconici. infatti. s1 osserva rallenta– mento o addirittura arresto del pensiero. scarsezza di movimento e di parola. eventualmente - di tanto in tanto - agitazione ansiosa. Accanto al delirio di pec– cato. eon autorimprovero, di regola presente, possono talora svilupparsi pericolose coneezioni ipocondriache. Secondo Kretschmer gli ind1vid1.1i appartenenti al gruppo maniaco-depressivo hanno spesso. nel loro tem– peramento. qualche cosa di dolce e di caldo: sono, dunque. persone essenzialmente affettive. nature con una vita sentimentale molto vibrante, dalle quali emana non di rado un elemento piacevol-e. Si capisce. allora. come i malinconici. inconsape\•olmente. siano portati a esagerare anche i minimi ostacoli dell'esistenza quo– tidJana: al pari di Amleto sono inc3i>aci di vedere i lati belli dell 'es1stenza. ne sottohneano soltanto gli aspetti sgradevoli \ Ai limiti fra la sanità mentale e la psicosi stanno le cosiddette personalità psicopatiche. messe in evidenza da Kurt Schneider e - prima di lui - dal nostro Sante Dc Sanclis. nelle quali manca la consapevolezza del loro stato morboso. Nei casi lievi di degenerazione questi soggetti si designano comunemente come ..squi– librali ... Diceva Epicuro che il massimo limite raggiun– gibile del piacere consiste nella soppressione di tutti i dolori: da questa teoria al pessimismo il passo è bre– ve: infatti. siccome è impossibile all'uomo la soddi– sfazione di tutti i suoi desideri, ne consegue che - nel bilancio finale - rimarrà sempre una somma di desi– deri non soddisfatti. cioè di dolori non eliminati. Ege– stn, un filosofo greco, ne traeva l'amara conclusione che, poichè la vita tende al piacere e non giunge se non al dolore. essa è in contraddizione con il suo stes– so fine. -e Quindi le è preferibile la morte. Le più tipiche espressioni del pessimismo moderno (da Leo– pardi a Schopenhauer. da Weininger a Kierkef!:aard, a11· ..angoscia .. di un Kafta o di un Sartre. con iJ di– sperato corteo degli esistenzialisti) come si vede af– fondano le loro radici nelle premesse edonistiche sopra riportate e sono jn evidente contrasto con gli insegnamenti della religione cattolica: la Chiesa ammo– nisce, infatti. che la felicità dello spirito si raggiunge solo attraverso la sofferenza e che a nessun essere vivente può riconoscersi l'arbitrio d'interromepere il proprio soggiorno terreno. Un dato di fatto è ormai sicuro: chiunque tenti di suicidarsi appartiene alla schiera di coloro nel quali non è di!!icile scoprire qualche tara, sia pure minima. di carattere psichico: è un malato, quindi. e com-e tale curabile. 'Ma è proprio \'ero che un individuo del tutto sano di mente non possa, all'improvviso. in determinate drammatiche condizioni, porre fine ai suoi giorni? L'esirerienza dimostra che simili casi. anche se limitati. sono sempre possibili: durante la grande crisi econo– mica statunitense del 1929. quando a Wall Street i va– lori crollarono d·un tratto. i suicidi dei finanzieri rovi– nali dal gioco di Borsa sì contavano giornalmente a decine: personaggi che non seppero resistere al falli– mento materiale e morale di tutta la loro esistenza. Ci sono. poi. i suicidi eroici che ci ripugnerebbe attri– buire a questa o a quella malattia mentale: il generale che. per non arrendersi ~l nemico, si tira un colpo di rivoltella, il comandante di una nave che s'inabissa nei flutti col suo scafo, l'idealista che - per motivi politici o morali - crede di placare la propria coscien– za dand..o volontariamente un addio alla vita: si ripensi <1i suicidi di Catone l'Uticense. di Zweig. di Pavese. Qu-esti casi. che sono d'al,ronde casi-limite, esulano forse dal campo della patologia e. per il loro carattere di eccezionalità, ribadiscono il concetto glh esposto: che ogni suicida. vale a dire. si configura in un malato di mente. Mette conto di dire una parola anche sul com– plesso suicida incoscio di freudiana memoria: in lin– guaggio psicoanalitico i .. complessi,. sono degli stati emotivi specrali fatti di idee che. dotate di peculiare energia, iniluenzano la coscienza del soggetto a sua in– saputa: per complesso suicida inconscio. quindi. si deve intendere quello stato emotivo che spinge l'individuo a sbagliare manovra quando guida un'automobile o a fi– nire. involontariamente, sotto un convoglio tranviario. E' logico che qui siamo in piena psicopatologia: e forse non è del tutto arbitrario il sospetto che. almeno una piccola quota dei numerosi incidenti stradali. sia da mettere in relazioqe con il complesso di cui si parla e che è proprio di molti soggetti dall'apparenza completamente normale. ELIO TALARICO ristico delle tombe: l'Otto- rapporti Foscolo_ Canova; va:.. la universal_1tà dell<? troduce C(!me sacerd?tessa scolo. Egli in laude di lui, esame ei rap_porti. e d~l~ ALDO ACCATTATIS cento neoclassico e roman- tuttavia si rammenti che ii sp1r_1to_ europeo ll1 queg,li nelle Grazie, ~rla .. e:~~t,ld?n- pel _.E!ruppodellE: G~azie. trE: (°nc~rcl~nze d\ a~ri artis~t ____________ '--_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_ -_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_ -~J tico si dversò ~on .jnten'.' carme foscoliano no_n s'in- anr:1 s, affermava, affidan- na che ebbe J am1c1z1a. viva In_n1 .alle Grazie m versi l\~o~ti.tuian!~0 ;. d osco O 1! zioni nuove sui drnlogh1 traduceva come azione O dosi, nella consapevolezza del Canova, come risulta sc1olt1 •· C O ti O Th 1~d emonte,T a della vita e deJla morte. Il commento alla scultura, ma il~d,_ip~ndente e astratta (non da_ll'int~ress~nte lettera di Comunque essi provvide- n:1~ao~) ci 1:v:en~f:1 il d~- Foscolo dei Sepolcri per alla stessa manie'ra che gJi v1 e isolamenti'.? nell_a cui.tu - du.1 dell 11 dicembre 1811 al ro. secondo l'uso del tempo d. . E: : mezzo dei fantasmi eroici, antichi poeti avevano ispi- ra) della musica smfomca. Cicognara. all'autoritratto. Foscplo ri: v:~:1 I iritornare su1 nostri • fece sentire la sventura dei rato gli artisti l'auto1e dei Oggi delle 7radie e st ato ~arebbe ut,,1e mformaz10- facendos..1 all'Alfieri, Cano- p Per il Carducc l'auto f vinti tesi verso l'etermta, Sepolcri spera~a che e l'ar- co~preso il on ° musicale ne d1 poter stabilire se es1- va 1deaJ1zzando se stesso piu vicmo 111 ca~ Jett'e anche se nscattaJ.1 dall'ami- tefice dei Numi> potesse e Jatmosfera di offerta di ste un r1t1atto del Foscolo Se ,.non umpo1ta. credo, la rorio a C~nova•e "';{' dom:– cizia e dalla fama, e nel suo traire 1sp 1raz 1one dalla sua un patnmonw classic~. av- modellato da Canova, sap- veuta storica di questi 11- mca~o di Pisa 11 Cavalca– rncanto, il tema corale del- poesia Nellè Lettere scrtt- vicinato al carattere 1 at- piamo che egli poso 11el tratti, e Canova ne eseguì attribuiva cwe allo sc~lto~ le molt1tud1ru riesce ad 1m- te daLL'ltlglulterra, 1mpro- test dd t'~a cu~u~t iiffasci- 1788 per il p1tto1e greco p1u d uno anche m pittura, re veneziano un candore ed medes1mars1 nelle rag10111 priamente .note col t.1tolo Jla a a oneSl e' a tra- N1colo Cutus1, nativo d1 inte1essano i suggenment1 una immedrntezza di ecce– della stona. del mito. della Gazzettmo del BeL mondo. dlZIOlld, te d dagli impegn,i Zante Ha una sua efficama e li fe1vore lirico che li zione mora11ta pol1L1ca, della Poe- Ii Foscolo scriveva e hl Ca- progre 1 1 1 un umanesi- 1J 11tratto d1pmto da An- animò e Mo1te tu mi darai sia II mistero della sven- nova Q1ra che senz,a 1~ fa- mo salvabile ancora per drea App1a111. quello del fama e riposo> cost1tu1sce Potremo cl,1re facendo no- • tura colma 1 distacchi per vole - disprezzate per mo- un adeguamento personale Fabte e 11 mio volto per te l'ep1Jo_go d1 una vita d1sper- stra, con altra prospettiva, - questo sotto lo stesso arco da tedesca m Italia, la alle sue basi semphc1 ed vince la mo, te> Tra le sa ed eroica. mqtneta ed una f1iase di Peguy che Jl Alfonso Gatto al Trebbo d1 Prato Insieme a ì\taen, Betoeclu, Fallacara, Luz, e Delia l'tlonlea d1 Lr1onfo, stanno ' com- sua Psrche. l'Ebe e le sue ele,mentar:1 Se il tema delle sculture e da ricordare quel- esaspe1ata Un cammino op. Neoolass1c1smo e e come Ha avuto luogo venerdl 7 cor- battent1 di Maratona e la Grazie si starebbero tutta- i:: 2 f!rtd 1 ~ 1 I'~~ te.i.l l'~~~~~~~~ ila del C1amp 1, che i1 poeta posto quello. del Canova ~~aa / 1~ifaane~ sc\~=tt~ 0 ~er~~: rente. al Rid~ottodel Teatro Ah- ) I t bb t' =~laJ~~~!o d~~~. ~ro~~n~ t~m"e~~~ .figura d1 Ettore. M1chelan- Via incarcerate dietro J. ma- t' ' l C volle mandate alla madie, non la mate11a tum1;1ltuosa J 1 d Il ( l ghler1 dl R..vcnna a cura de.I re opoe ICO o di \\alter Della Monica ~ciso gelo e Newton, Panm e Al- e, ni e attaccate alle rupi d1 ne si presen o per I ano- v1 e moltre un ritratto ~10- delle pass1on1, ma I ordine ~ue a me.? e a costa I centro Culturale dell ENAL dt e scanzonato commenta1or-J'?Cre fien Le figure canoviane Cg B t h va e per il Foscolo come vaml es it d J B W - mtellettuale e la bellezza class1c1smo) non vi comc1- Rav~nna, un TrebbO dedicato ad do che il merito sia d1 tultl e tr~ hanno anch'esse 11 pathos 1/~~~o J3:::te lg1~d1~d~r~ tentativo dt discutere il pu- ca1 ~mo e;~ ~hoa del 1822 defm1scono l'effìl,?e uvolta de mai. pe1chc sulla costa ~:;~;tS:zi~!tto 1rrC::11:~e ~~~br! ' e soprattutto del pubblico di Ra- ~~e~~~ J~j; 1dcld:1o 1 :u!!~= - e Fidia lo confessava - ~~carag,P~~~~ ~6s!nle L&rac;/; del P1sti UCCJ, un I ,tratto ~~: s~~~eO~l~lazd~nePla~~~~e ~I 1saondo~~l~a~~a ed: uie~l?~ r~,~~~nw ~~ 1 \1~~bl~~!~~f~~m~ ~:i\~ 1 ri~~~ !a.si c ~~,~~ :1~1:~1~~~ ~:;i;aspoun~a~ia~!\~fe,c;:1 ~~e~~ to a Clemente XIII, la teo- .a111ma, ed occhio. e scal- nella Jetteratura del cListac- modellato da un canovrnno Per ess:J, l'anlichità non fu e di mare• eppure m que.1- mosse da tant, shnpat\;_,e calore te e arrettuo~amente complLmen- sigia~l~an 1 !ndon5:nso del\ a111mo 3 dei personaggi del Mo- pello da fanle balzare a un co accadeffi.lco. quella di og- (ma la fonte duetta e quel- documento bensi memoria la rapida corsa v1 sono le Un particolare alla !me del tato con Cornello e DeUa i\lomca chiedere a Cornello s~I~ poS t0 a ~~mento a Mana Crrstina tratto dai marmi, per ,}asCJa- l?l c1 vede, non rn embrione. lo del Fabre) da cu,1 Mar- motivo rnt.erno di una Je_g~memor1e, gl\ affetti, gli m- t:~!:a 1 ~;!o 10(D~~::gna:t~chJ~t;~ :r c~~fii~f:a r~~~~~::za~~~n!r~~Ì m,e Io sono commosso ~~~~\i:. ,a VJenna, 1 due Geni fune- 1e mcorrutt1bil1 1mm~gm1 d1 ma grn orientati fuon de.I- Lino Trevisan tras~ una co- ge che acquiswt senso e va- v1t1. cose ohe fermenteran- toJ 11pubblico nessuno del pub- genere ogg,i dn ltaUa. nesce ad {i t a: 1~ mostrato mgenuamen. brt della tomba vahcana g1ovmezza e d1 belta tra 1 Ja cronaca gLl elementi di prn, o ese_gu,1 ~ origmale, lore se rivissuta nella II no a suo tempo, se potran- bh"o ha accennato ad alzarsi avvicinare alla poesia folti pub- d commozione, d1 r1- agli Suart. ammiratiSSlmi morLah Perche Febo gh una smte~i per un'aurea conservato al Mumc1p10 di berla inventiva •c,o no~ no rncontrars1 con la mente comello è stato gloeotorza Invi- bllc, pubblici quasi daltrl tempi ~ns:~P~~ 1 \idt~i;::eat-::~~: da Stendhal, ravviserà nel- dJsse IO Fidia primo, - Ed. ro orz1one (l'osservazione Oderzo vuol dire solo mtendere m capace ,et, ridare doto una tato ad aggiungere altre dizioni Alla fine de' Trebbo Alfonso pllc1tà di cuore, senza !nhng!– ratteggiamento delle figure Apelle gu1da1 con ila mia ~ lei F1oia) deMa parola Circa Ja poss1bil1tà d1 un un certo modo la stona. ma vita ali unisono con quella i;~~aa~~ e~,~~1~~a~~ i1e~~b~~I~~~1i~c~~d~c;1~~atooet'aRtteveV:~~e~er:ll L amlc1zla tra gli uomini un sentin~ento parallelo al lira• • l mconlro del Foscolo con il1r,1chiamare alla mente la v1La che vive, neUa sua am- cO Morto a• paesi L'a!!odolo con I propri occhi e d1 tocco~~~ Il pubb~tf e i poeti, e non mito di Elettra e a1Je e ur- L'entità espresS1\·a d1 una crea~nce Sul concetto de Canova leggiamo nel Dianolverrta perenne d1 una ten- ma il nuovo passeggero. E tu m·ascottcnii. TÒrner<1nno!e con man.o I lettori e di notare viv~-i ~:, 1 3 ~.t! :rabeft~cc~r 1 :'c, . ne confortate d1 pianto> più I icca patrrn spirituale. bello 1ll arte scrisse il Fo- del Conte G1ov10 alla data sto.ne come s1 dice oggi. tra amico d1smteressat_o della sere. Cu.nw11ella con trep1d.z,one come I suol "er- credo fermamente - e anche bc- ~on e senza significato che con trad1z1olll antiche che scolo e Il bello, Jl _grande. del 20 agosto 1813 e Fosco- un asp1raz10ne a date della cultu,a e della sto1 ia F Al TrC!b~- era! anche presente s1 - detti cOn amore da chi h ne Ora posso e voglio dire , gra- Canova abbia modellato rn sconfinano nella m1tolog1a 11 vero nelle aru consiste tlo veniva a Bello Sguardo, vita le mecisaz1oru su!le GIOVANNI FALLANI v~~~~esC:Cr '\~~~· :~l!~e:zia R!~ ~ubd~~o-d~~~:r 0 noa~'~!~;~~ed~~ ~ct~a~::~~o:,:- a tutu gli

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