la Fiera Letteraria - XIII - n. 11 - 16 marzo 1958

Domenica 16 marzo 1958 t~ FIERA tETTERARJ~ ------------------------~ Pag. 5 G.lLLERIA DEI POE'l'I l'l'A.Ll.c\ì\'I * "IGIOB~I FACILI,, D CABRIEBI * Un «giocoliere» che deve andare a rovescio, che non sta nelle hi-iglie. nelle regole. ma la sua è anche una strada difficile, e se ne lamenta, ne soffre; ed è in certi passi sco– perti che Carrieri si mo tra al naturale, senza maschere ul viso e senza trucchi * di EL.IO F.IL.IPPO ACCROCCA Tra gli ultimi • Dialoghi _col eliminare troppi luogh.i co- rio calabrese•; o da Ca1e=- tra fedeltà di Carrieri al– Poeta • (la lunga colla~a, del lmun~ • sp~sl per indic~re le J>!,no di Pa~i e da El Ciga.r- l'arioso epigramma. solerte Schwarz In c'-!1 san- qualità e 11 valore• d1 que- nUo (• All'insegna del pesce Si tratta però di una strin.– noveraryo. con Bartollru. Clau- sto poeta • sempre fedele a d'oro» .di Vanni Scheiwiller). patez:za riscattata sempre del– de), Ehot, . Se~h«;rS, non po~ se stesso, senza scarti e s~n- li. suo è un creare di com- l'immagine. dal fiorire di im– ch1 glov,\l~n d1 6!Curo, valore,- za avventure: un uomo cioè moz.1one, sempre, anche se maglni che formano il pla- f:,en~~~~1P.!iif::~!.e~~ c. fo;~ ;~~u~= !f:~:le~~'?m~e~~ip~u:. ~~::~ ch!er: ;~~;af:iati~b~:'. ~~fufa~tro cui vive la perole– l~~~a:,yo::i7 J~;i~e~~~-a~~~!t~f~ n ttnto ~u:s~~ai :rcd~ii p~~~ ::e~r:~. è ~n~r;~r;i~ 0~)· ~~ .E un'altra cosa ".orrei ag- nel .et1,ra.t~ere che però è adat- tire per capfre meglio la poe- annebbiare Ja vista a chi leg- gmi:igere. • TJ!1 st udlli de~ ca– t!ssimo ai miopi lettori _(ecri- sia di Car11ieri: la sua .fedeltà ge perchè non si scorga la praio •· • Maria omeru set– licl). della nostra poesia: un a se stesso, alla sua natura, lacrima che è spuntata (e già ~ntoUo •, • Rumor~ <: 0 n le corsivo da restar negli occhi alla sua grazia. alla sua !an- impietrita) nello sguardo del pietre• so~o le «.d~iavi • P~èr come un fumo O una luce a tasia. al suo continuo sor- poeta. intendere 11carr1en com~ s s~onda de.i gusti o de~li umo- prendersi, sia pure in un ap- Il « diverLimento • di car- ll_lOStr~lo o. me. Le Ium1ste– r1; e credo che una.tale sod- parJscente giuoco di pirotec- rier:i è una merce in contrab- rie, mi .sembra, sono pas 53 le disf~zione se .la S?a voluta niche « invenzioni )1 che però bando. non è nella sua ori- alle ortiche. O, momentanea– togLiere propno lui. Raffae- non toccano la profonda so- gine di uomo. GiocoHere? Ma mente, son.o state m~sse da l e di Taranto, dietro quel- stanza di una poesia più vl- ecco di quale natura: par!e P!?r ritornar !uon quan- l' ar.ia d'irregolare che gli han- cina al «lamento» anz.i che « CeTto che devo Ti.salire ai do 11 diavolo votTa? no messa addosso, o di ec- al «divertimento», al « bat- Faraoni - Per trovare una Tre poesie, comunque, da centrico e burchiellesco che ticuore • anzi che alla «stra- pezza d'appoggio. - Giocolie- aggiungere alle cose migliori per forzo gli si vuole rifi- vaganza •. alla e richlesta di re fra gli accattoni - An- dello scrJtiore. che un giorno lare. perdono» invece cha al pa- dando, riandando a rovescio, o l'altro mi capiterà pure di Felice Casoratl: • Lo slulllo 1936 .. Sarà. ma non credo. al gLiaccesco groviglio di parole - Di deserto in deserto - incontrare. Cli chiederò - «giuoco •. alla «' f1tmistene •. e sensazioni Jn allarme. TroveTò la pietra focaia - tra il • giuoco • e i1 « lamen– al « divertimento• che la Di tale « fedeltà » non può E l'antico impetuoso vento - to • - a quale dei due affida critica. da molti anru, ha sco- certo nutrirsi l'eccentrico di- Che mi fa cuUa e famiglia. più volentieri J1 proprio estro, perto nella poesia di Carrie- vertimento di alcun indivi- .- PeTdonate al giocolieTe - la propria fantasia, la propria ri. cosi come non ci crede duo, perchè a lungo andare Se talvolta ha la mano mal- anima. lo credo al secondo. Ravegnani che scrisse un bel la stravaganza (come il pit- destra - Nel dare e nel ri- ma Raffaele potrebbe danni saggio .sul mo~dadorfano Tro7 toresco) si svilisce e si per- cevere - Una rosa, o forse, torto. vatore, proprio -1110 scopo d1 de per istrada; se invece tale una. pietra». ELIO F. ACCROCCA Franco Gentil InI: • Tavolo con iaUo • (1957) ..-------------------------------, :~r:re:~:1 «JYr:v~i!nz:s:a reè an~~r/ ~io~~~:~~I~. c::e d~~~ WJLLIAM HARVEY POETA E SCIENZIATO * Circolazione del sangue * di ALDO CAiUERINO Forse fu davanti ai .. gamberi trasparen- del sangue io questo nostro corpo opaco e ti .. che il dottor William Harvey fece la serrato. in questa grande scatola chiusa maggior parte delle 6Ue osservazioni. Par e vibrante. Malgrado tentativi numer06i dì di vederlo: se dobbiamo credere a uno che suol predecessori. erano riservate a lui Ila lo conobbe e segui fa sua bara fino al sa- certezza. la scoperta, la particolareggiata. celio. a un pettegolo di talento come J ohn avvincente e indiscutibile dim06trazione Aubrey: "'collerico aS6ai, scuro dì pelle, CO(l- della grande verità. vinto che l'uomo è soltanto un grande. ma· Per anni il .sangue, Ouido misterioso. con lizioso scimmiotto ... Piccolo di statura. con l'enìmma del suo moto assiduo, aveva afta– la barbetta a punta e l'amplissima fronte, ticato il ricercatore. Non sappiamo in qual non poco somigliava al suo grande contef\l· punto egli per_fezio•lasse la sua teoria. Di poraneo Wlliiam Shakespeare. Par di veder- quell'Jstante WiWam Harvey non lnsciò lo: preso dalla passione 6cientiflca. scrutare detto nulla, pago dcl a:rande raggiungimen7 1 1amber1: seguire il movimento del ·sangue to. del quale 366ai si teneva. benchè P(!I loro acquoso e giallastro, un bianco umore aspettasse «dicci o doclici anni,. e pubbli: 6 orto la corteccia quasi vitrea. che all'urna- care il suo opuscolo - timoroso che la sua nltà avrà ricordato l'icore, sangue. fi•lissimo • scoperta gli potesse esser nociva presso il degli dèi; e poi stanco allontanarsi. con gli pubblico ... dice l'Aubrey. E infatti colui il occhi dolenti e la nobile curiosità non an· quale parlò del sangue come di "'una parte ~f;a 0 ~~sJa!~~ ~J~~~~i':tJc~O:;~;:.o de- ~:~:r~tiJ.~·lt~:e:t':n~~i~~~~Je p;~;a ad~f: Impossibile fino ad allora, malgrado Je l'anima•, !u amareggiato. dall'incredulità di più attente auscultazioni. rendersi conto di tal1.;•1isuoi contemporane.i. come aodassero le 006e negli esseri viventi. come altri uomini di ,:;cienza il dottor Nei cadaveri umani tutto ere fermo. il san- Harvey fu bizzarro in più modi. Soffriva gue irrigidito. E le ottanta diverse specie di S!otta. Si curava ..6edendo sul piombi d'animali che il dottor Harvey aveva minu- dl Cockaine Housc. a gambe nude in tem– zlosamente studiato e sezionato: «serpenti. po di gelo: e le immergeva in un secchio 06tricbe . rane, pesci, lumache. c ani...'". mo· d'acqua finchè non era mezzo morto dl rivano 60tlo il coltello del grande arcb1at.ra, freddo: poi se ne andava alla sua stu!a ed diventavano macchine inerti. Esatte quanto era guarito dal dolore•· Uomo dai rimedi e più di quelle dei maggiori tra i suoi con- eroici: e li Gperimentava su dì .sè. Non di– temporanei erano le due nozioni d'anatomia: verso da· altri del suo tempo. usava andare basta legge?'le, come le espose lui stesso con in giro per la città. armato di pugnale. felicissima lucidità. nel !amoso trattato «E- Non dobbiamo sublimare la sua eslsta1Za. xercitatio de motu cordis et sanguìnis in né dobbiamo vederla come riassunta nel– animallbus ..; trentotto fogli in tutto. stam- l'attimo che perfezionò la scoperta. E' giu– patl nel 1628 a Francoforte: !orse. pe;c~è sto leggere il «De motu cordis.•. rievocare venisse meglio dUJuso nel contmente. ~1 n- tante ripetute esperienze. segmre quel ra– tultatl eui arrivò allora. poco !u aggiunto. gionmc.nti sottili. Ed è bello ritrovare quel• perfetti come sono. la sua modestia, sentirlo pago dì enumerare Lo stile del grande Geguace del metodb pianamente ogni particolare strutturale; e sperimeotale, che certo conobbe Galileo poi con !lui Geguire il sangue nel suo pe– quando !u studente all'Unlver.;it~ di Padova, renne viaggio. è giustamente cavilloso e preciso. Le de- SI Jcgge in cerU appw1ti deJ dott10r duzioni sono condotte con logica ferrea: e Harvey. del 1616: -.E' chiaro dal la str ut– solo un lettore dilettante come me e come tura del cuore che il sangue pas.sa di voi pub sentirci. a momenti. ma ben dt continuo attraverso i polmoni all'ao rta• Qdf~r~:!ft'~t~e~\t~fo ~!~~!~ 0 n~~tu:!=r~ !fi%0"1cfr1!':r~-d~u~~:!/!. t'h1fir!. ~:!~\~: gelido, lo trattenne 6Ulla penna. dimentali. e. etavolta. non ancora esatte pa- Non credeva più in Galeno. il dottor Har- role; e tanto significative ed eterne. Le vey. Per tanti anni aveva !atto il medico espressioni fiorile. e cosl secentesche, ver- nell'06pedale di San Bartolomeo, in Londra. ranno dopo: nella dedicn del trattatello: lui, provinciale di Folkestone. a poco a poco « AU·IJ1ustri56imo e Indomito Principe Car- ricercato dagli abbienti della metropoli, e lo Re di Grao1 Bretagna, di Francia. d'Ir– pol consulente di due re. Co~ la lentezza la~da. Difensore della Fed~: l.llust~issimo c~e lo scienziato, uso al passi brevi, no,,J., Principe! Il cuore degli animali è il fon– deplora e forse ama, pcrchè 1o ,avvicina sen. <lamento della loro 'vita. il sovrano di tutto za !retta al vero. avev~ studiat(! la cir~la- quanto è in eS&i. il sol~ del loro !flic~oco– zione del sangue. Oggi anche il ragazzmo smo, quello dal quale dipende ogni sv1lup- !hd~!g~l~~\~stiir~~~~azÌ~~: 5: ~~ll~a~~a~~: f.~iag~a:ieua~~e~r: f~~~7to:~oc;:1~d:to Ndt nozioni siffatte siano !acile corredo di una scorso in facile latino, William Harvey. del istruzione elementare. I manuali. co~e è quale fin qui s'è detto come dì un poeta. giusto, non peccano di !aioJtasì3.Ma noi que- diventa un .semplice letterato. Ma la scin- st·anno, passato appena il terzo centenario tilla che 1llum1•1ò1a 1>ua.scoperta non può della morte di Willlam Harvey, possiamo soddisfarsi di esclamazioni retoriche. Pur– pensare a Jul 6olamente come un genio~ che troppo oramai .non er~ più vivo lo Sha– comprcse. e dovette essere un lampo pari a kespeare. a trasferirne m un verso la luce. quello che balena a un tratto nella fantasia di un grande Jirico, il procedere del moto ALDO CAMERINO nell'ordine della più naturale sta nelle brjgLie, nelle regole, disposizione: e nqn c'è nulla ma 1a sua è anche una stra– di meno fanaturale di una da ditticile, e se ne lamenta, naturale stra.vaganza, chè, ne soffre, ed è in ceri.i passi questa, divien vocazione bel- scopert.i che CarrierJ si mo· GLI A GLOAMERJCANI E L'ARTE DEL ROMANZO * l'e buona e merita. rispetto stra al naturale, senza ma- o o o almeno, come il più apparj- schere sul vJso, senza i • truc- ' e N ~ B scel'),te dei nostri preziosi di- ~hi • cui spesso sa ricorrere I fett 1. 11suo carattere quando vuole l Ma, di proposito, m'accor- nascondere l'accensione del- l · go che non ho fatto che ac- l'occhio o l'amarezza che vi .l. GUIDA PPASSIO cennare al presunti e limiti• ha sede. e la malinconia di della poesia di Carrieri. una solitudine che lo avvolge. E certa sua eleganza e I suoi «giorni» non sono scioltezza che ben s'accom- «facili• com'è scritto nel ti– pagnano all'aria « tersa luci- toto di questa raccolta; anzi da e vibrante• (da epigram- nel titolo l'autore ha « truc- di * Gl1lCOHO ALVTOill.lN.I ma ~eco co~e ,è st ato rito- c~to»_ la_ ;SU 8 vita: i ~uoi La questione del roman- Gjorno del Giudi zio» e e La mirabile pertinenza e chi-a- eventi credevamo perduto nç,se1uto) quali s avveiiono - giorni _oriigmano_da~le mmu- zo sta divenendo d'attualità Memoria> è un J.ir, ico dola- rezz.a in ambo ,i casi Angio- per lo svHup~dell'arte let– btondo miele - nel suggere le ,verità che si discop.r'!no, anche (la noi. A a-imuovere to di una grande po tenza di letti e Pfovene. teraria nel tempo nostro. U daEra;~~ltas~~ r~~~-tai>aesag- ~!;f:,arenza, Inavvertita- ie. ~ue e risvegliare gli evoc~Z:i<?Of:• uno scrittore e Il_ libro è per me l'an- romanzo: di_ Pasternak è ve– gio, della memoria ionica O Si leggano « Che sete è mai sp1r1tJ è sta.lo un grande r~- senSlbtliSSJm_o e n~ .contem 7 nunc10. che fa grande ~rt:e nuto qumd1 come una_ )Han. parigina, d'isola O dl setten- questa• « Lamento dell'eba- manzo n~ss o ".u Dottor Zi- po un ~aggist~ d1 mte~1 narrativa, sempre per 1inu- de sorpresa. Tanto p1u che tr.ione? nista • l« Ho buoni legni: -no- va_go> d1 Bo~1s . Pasternak letterar,1 vasti e profond1. tarsi alla l~tt.eratura, esiste senza esser<: af(a~t~ LI? ro- • Se qttalc he poco dt Luce·- ce, mogano _ E l'ebano per (sia <iett;o per mClso che per U . suo posto nella nostra anco:a, ed e possibile: quan- manzo poldtic?, e1oe <;li pro– Da tonta.no mi viene - E' da t'lntaTsio. _ So spianare e la r:nama d~a ?~frrafia od!ern? _letteratura è uno do c1 _eravamo orm~ acco- paganda o. di polemica. - te Jo nio gentile - che le assottigliare _ E bene com- speciale dC;gl1 sla~1st! il no- dei P_rJmL . . n:io?ati a crederJ? ~nacce~- C?me ha ~ms ~ente sotte:– mu.se riconduci - Ai lidi de- mettere. _ legare e comba- m~ iche è _<l'n rea.Ila Jtv~go o G~1do ~Jovene e pur e un s1b1le ed a <:ostru1r~1 perciò Uneato _Gwda: PJ.ov~e - ne gli De i. _ Fra L'uva e L'ul.tva eiare. ~ Accendo, attizzo H 91vago cUventa ~a noi_ nel- saggi~t.a d! J!'..tia~de.ac1:1t.ez~aun~ scala. cli ~alon falsa>, nelle mtenz•~~ ne n.ella _ Eros ancora. versa - vino fuoco - Ma non posso cuo- I uso cor,_rente Z1va~o 11 se- e nei suoi libri di v1 3g g10 scrJv~ Gu1do PJovene. Aven- ~tesu_r~ defirutiva con~ien_e agile e nsina. •; • Tace it gal- cere», ecc.), «Non attendere gno. partico1.are graf.ico stJ:!-laun osservatore molto per- do ripetutamente sostenuto 1r:rzplicito . un grave g.rndi~ lo fra spugna e lancia - l'faverno •• «Padrona mia» Z r1manE;ndo _nella maggio- spicace ma rimane anzitutto un punto cli vista analogo ZlO negati_vo per_ quanto e Splende u sole neUa bilan- (l'lronia è _sulla penna ...). o ranza de.i casi perdu_to _per Wl narratore. Anche se non sul romanzo in ..::enere e avvenu!,o m Russia dal _1917 eia. - Miei. paesi di tante ero: « n morso della tarantola•• la strad~). ~o h~ m~ot!,~ lo sapessimo ora jmpegnato sulla sua evoluzione attuale ad og~. A _Pasterna~. mte– ci - Senza fiumi senza fOCl e La quiete è una rete• (tre due fra 1 nostri scnttor1 ptu totialmente in un grosso ro. posso soltanto rallegrarmi ressa m ultima anabst sol– - Miei paesi di lune e gufi - elementi: il ragno. la mosea, importanti 0 prendere po- ]llanzo che sarà l'opera del- che in seguito alla lettura tanto l'uomo e, non l'-ideolo– coZ demonio dentro i tufi - la morte: « ... n ragno lavora sizione: G. B. Angioletti e la sua màtunità non vor- de e li Dottor Zivago > di g.ia; ed è la sofferenza dn:au. su.i calvario Gestì giace - Co- e lavora - La mosca entra, Guido Piovene. La cosa è remmo dimentiicnre , Lette- Boris Pasternak scr.ittori dita dell'uomo imposta. da me luce sulla calce•; e po- si siede - E diventa morte»: tanto più interessante per- re di una Novizia> che è tanto autorevoli quali G. B. eventi cruenti ed ai risultati trei ancora citare da Il ci- ecco una delle veritd di Car- chè An~oletti e ,Pfovene una delle opere narrative Angioletti e Guido Piovene ultimi inutili che egli de– gno lanciere (anche questa rieri - delle sue «scoperte• sono scrittori assai dissimili italiane più ~ .. ignificative fra vengano colla loro opinione P1ora. raccolta nella collana « Dia- - buttate lì senza orpelli, in jmpegnati in due diverse quante dovute agli scrittori a corroborare quella mia. Opera d'arte narrativa ~!n~~er~ 1 eP~eitc~~lo« t~seti~~ r:,alt~trt~oi~e~~ t:naot~ 0 i•~~=~~~ztyi~oL·-asd~!. did~Gi~~i ~:~~ch~os!rLa g;1!.~~:~t~nifo~ 11: ~~~3~~= · 1 a~~1:t: sd~ ~nsi~%tà 00 ~~ 0 e~e~e ~t I PENSIERI * E LE Problematica e * OHE ra >, mal calibr.ato come co- romanzo e più ancora le torna ai canoni fondamen– struzione ma con alcuni ca- disquisizioni sull'inattualità tali del romanzo, -alle sue pitali di notevole interesse. della narrativa, sulla neces- csi,renze prdme. che troppi Ora cli fronte al capolavoro sità di trovare una nuova anche molto dotiat.i hanno d:i Bods Pasternak Angio- forma letteraria più conso- avuto in temp.i recenti il' 1etti e Piovene si sono tro- na al tempo nostro mi sono torto di dimenticare, , U vati d'accordo non soltanto sempre sembrate vane e Dottor Zivago > di B oris lt per ammirare l'opera - il gratuite. Per ,la semplice a-a- Pastemak non è tuttav.ia lo Cu Ura eh.esarebbe paco - ma per (ione che a voler guardare unico esempio che di un mu. considerarla un segno alta- le cose :attentamente si sco- tamento di clima si possa mente indicattvo d'un pro. pre che di grandi romanzi dare. Per citarne due soli gressivo radicale mutamen- ne sopo sempre esistiti po- altri: ~n Austria Heimito to del clima letterario so- eh.i mentre non si è mai von IDoderer con e Die pratutto nei confronti del- avuta una superproduzione Strudlhofst.iege > e e Die di .-1.LDO ~\.CCATTA1.'IS l'a~r:i:e ~~a~t~~i decen- ~i lib:~ri*ca~-r~!~~u~~aJ: ~;i\:fl:c;n :,n 1 ~fi~~k ni .il romanzo è divenuto noi in Italia come dn Fran- and After > e e Anglo-Saxon A;nche lc_p~ro)e. questi 5:im- v_erare.. E.quell'acct;sa e impul- le spallf: con di9tacco a i:iuove ~~~fe.pi~~w:::radt1::: ~~anteedg1lnu1~r~ru~~~~~ ~~: ~~~~d~/coj~~~~lee~JJ: ~~ a7t~~~~~g! 0 1) ~~~t~n~=~~ ~u~aev~~t~~~i:h:v~~~;aJ~ 1~~ ~~~spu1tir:nd~m::t~li 1 ;=;~~~ ~a. di tecnica e _dì Jingu.~g- stri._ Ten~ndo presente que-- to . ,ritorno alla lrad;~z.ione no creato e continuano a crea- to tanto sperare di sé. è sul conto. E non a motivo di una g10 han!'o po1a.111z2.3to1m- sto e facil~ t:arne ~e cons,e. dell c;>tt~nto pur coli ~ten– re il mondo, sottostanno al de- punto di spegnersi in quieto flemma che non è nostra. ma ~eresse J1:' lngh1lterr~ cop1e guenze J)et. risultati. to di ri~novarla ~ ndarle stino di tramutarsi col tempo. conformismo. Rimane gradi- perché siamo forse superati m Francia e da noi. L m• La vocal-lone al romanza nuova ":1ta. Ed ac<:_anto ~ A meno che. già morte, ven- tlssimo al nostro gusto il sa- dalla vita, o perché temiamo fluenza ,delle teorie di non è data a molti. Se in nom~ d1 ~gus \VJlson 1:1 gano congelate nella fissità di pare della polemica allatto co- di apparire come gli altri s1 Freud. quella degli scritto- alcuni Paesi vi sono stati Inghilterra st potrebbero Cl– un Jessico che non Possiede struttiva. quasi per affermare attendono di vederci. ri nord-americani. quella di dei narratori-fenomeno ca- Lame altri per ora di mino– pil) il pregio di a rticolare nel- una nostra presenza con l'op- .Molti nostri scrittori dovreb- l\1arcel Proust ed Andre paci di creare •jn un clima re rilievo. la sua amp~ ez.za l'attualità del .porci quando, sarebb~ il caso bero u~ire da un. soli~oquio: Gide, Ja mania del neo-rea- di alta tensione continuato Mentire in Francia ce.rto nostro ~enSJero: di . afflanca~1. Ma pii) ~liscu- rendersi pii) attenti agh altri lismo documentario se han- una serie di romanzi come voler discutere delle forme ~el lm_guagg10.usuale ado- tib~lt; è cohJi c~e giac~ 111 • un e ~Ile _cose, spez~are quel cer- no tutte contribuito ad ar- Balzac, Dostojevsky, Dic- del romanzo ed erigere si- fi~~a~':neil al~bu~~ :ir 0 :~:r~~= ~~¼d 1 gsi st t!~to di ilfi~~~at;ite~ ~~:~. ~l ~~ft~~ny~sr::in cr:~:::~ ricchire il ro~anzo di r:0.tti kens. Trollo~. Henry Ja: sterni nu9vi per ,rid~rgli in- ~~!fl~;i~ce~~~ludJoi~bbt eec~~ ~~~1u:g:~ 0 i~ d~:f~~a~f~!nb~~ ~~~~nrer e~c~~~~~e:.e·u~au::= ~r~~tissti;~Wrehf~r~!~t~ ~~:i 1 :r_~':/fgJ;:m~r~i~r1e~~ ;!i~~~~:n~::::~es~f; venir fuori. carica di un nuo- dell'uomo e al djsinteressc per nlera di vedere ~ di giudicare n~_rrallva è divenuta ~~pre Manzoni a Tolstoi .ed a cerebrale e senza alcun ve- ~0arc:si;~~: 1 :e P~~o~ ~z~~1: i ~~~u~:~:le:tl. discernere Je ~~~~ebt~~ao1!~:;o·ciò u~~~= ~~~iv~~~ra~~lied es~~~!~ 10 ~ ~tm~i:J[~ f; ~~~ o d~J:1J ~~:~o c~ll:efun: d~a~ mente parte dall'idea dl inccr- proprie debolezze è indice di stocrazla mentale. l'apertura opere nor, certo priv,e di di Javoro e di una rinuncia nai,rativa, senza compren– tezza, perviene ad un signifl- una visione sempre più amr ad una problematica. Si. rlm~- signi(icato e d'importanza a molte altre cose per ra~. sione della sua funz.ione non cato più complesso e alquanto pia di noi, è indizio di un vi- ne. invece. apeni alla vna sm che si raccomandano sopra- giungere lo scopo che si soltanto per chi scrive ma L ---------•---------------------~ diverso da quello Iniziale gile senso di responsabilità ed tutto 11 tempo ChE;occorre es- tutto per fa i nsolita melodia erano prefissi. Ma-roel Proust anche per chi legge, per Si badi be.ne che non ~ è_ stimolo a~a perfettibilità se se~lo ~r conseguire qualc?sa: del linguagg.io. la lingua es- ha lavorato praticamente quel disgraziato lettore che v~ole a~udere a l problematt- siamo dotati di capacità reat- PC?:·,. si ~ colti dalla st_e~ilttà sendo stata accresciut.a con più della metà della vit.a a1 dai nuov.i mandadni di Pa– Gloriio De Cblrlco: «La partcnz;i del Cavaliere errante» c1smo, giovane e vitale ramo Uva. . . . . de~ ;.pati_a e dello _scetticismo parole nuove coniate dal- ~uo grande romanzo sacro- ri_gi v.ien,e troppo spesso di- della filosofia contemporanea, <,:>gg1 tn Itaha si resta cstra- e on .si pren~e 9. 1 ù ~arte a l'autore od essendo stata ficandol!li tutto e quello di menticato o peggio disprez- ~~~n~fJnt°~~~rir;ebs~~ ~f~~! ~:'d~du~a c~~i~!mu~•~!/ ,~fs~~ k~ttode~~n~~ea~o:a~lt~e\~~orn~ adulterata d~J'~ggi_unta di Boris P~stern_ak oya ~ i! zato !fl In~hilterr:3 ed in asistematicità. Qui, s'intende E per rendersene conto bnstn ruolo di secon_do piano proP_rl(! !~~s1 _e Jo~uz1on1 d1 _uno o frutto .d1 decme d _anni di Amenca ~li studi attorno ~::l:r~h:i èPfir~~~f~icea f~~~~= f~fe1~!f~a1Y ~ ~tr~i co~~un"i1f~sf~ ir ~si~~~i ~~n~~;~:e.adagtatl ~t~ 1 !~Yi~ 1 na \r~i~~:ente~~~ ~:~~~~ug;er~isi: s~11 Q~::~ ~~t;a~~~~~~saata fieofi~~ G. dà1~~~;auodf" i1~er~:mllttf:; ~~ ~~~~~~l~t~~n~!ll~i~ll~~~~~I~~ p!~11im~1i~~e~;/~~~f:;~a g~ ~~:!'.a che tormenta l'au- ~i~ii~à pedi ri~~~~r~im~ ~J~o~~ti11~~~0 ~~r: dim~~ che può tuttavia giungere a zlone irruenta e un poco di- un secolo a. ques!n part~ l'in: Tutto ciò, pur avendoci anno da noi od altrove Ja cente: Frank O'Connor cThe delle conclu~oni siano pur es- lettantistica, nel giudicarci Cluenza. dei van _movimt:nti dato alcuni libr.i tlSsai cu- pubblicazione di una ven- Mirror in the Roadway > se provvisorie. Vari interessi molto antichi e furbi per non cultura!! e leltern~1 che sino riosi fra i quali ultimo in tin.a di romanzi dii grande (Hamish Hamilton edit. umani, quindi, sostengono una rimanere sorpresi del più in· a Ieri ci sono giunh d?Jl~ Ger- data ma non in valore il -importanza e quando que- London) e Morton Dauwen loro problematica, n?n. foss~ solito. fatto uma~o. al quale s~ mui:ila e dalla Franc:a e ,che famoso e Quer Pasticciac- sti non sj hanno l'assurdità Zabel e Crafot and Cha- ~~~fr/h:1fe~ l~e~~ssi:e~!fr:J ~~r raà g:J:r~~:u~nga~~~a h~~ ~!~ 1 1: 9 ~te~~~n~ 0 j~,~ t: 1 e;~~j cio > d.i Carlo E_milio Gad- d,i de?urne che l'a:te n.arr,a- ra<:ter in Modem ~.iction > nel loro nucleo e poterne noi tuizione O qual dono divina- del romanzo italiano sono le da, }la portato 11 romanz? tiva e. sor~sata. e fi~ta. (Victor Gollancz ed1L Lon- cogliere vari clementi di pro- torio. una sicumera, che poi meno prosper?; e no~ solo luolJ_ stmda,, ha ~atto d1- Ang1~elt! e PJovene par- don). . . . babilità. dl indeterminatezza. non sa estendersi In sicurezzn perché da noi non esiste. o menUcare 1essenziale, la lano poi dc1 un mutamento Frank O Connor e un J•r– dl drammaticità e di libero oltre il tepore della propria non sa vedersi. l'urto del vari sua vera funzione ed ha an. di clima che si starebbe dandese non più tanto gio– sviluppo pei;- a!!ermare un no- «tana... fa presumere la so- elementi di una società che che - occorre riconoscer- preparando ora in dettera- vane che ha raggiunto spe– stro stato. luz.ione del più comples90 pro- gen~ra sempre una certa dram- lo - allontanato mo1ti Jet- tura. Ed anche su questo cialment..? in America una Questl problematica, però, blema prima che venga impo- mallc~tà _iper alcune :n,t~ cari- tori infastiditi da quanto punto mi trovo assolutamen. vasta notorietà come autore non può rimanere un'espres- stato nelle sue premesse E " h f di1dterga potenzialità. ma finivano per considerare un te d'accordo coi due amici. di racconti. Un critico in sione di crisi alla maniera del non basta: un senso d,i conna- ~r nepa mJ~t perché non gioco di letterati inducen- e li .Dottor Zivago > di Bo- genere prudente e sottile problematicismo. ma attraverso turata <'Onoscenza ~egli uomi- sia~o sen II ad u_na proble- doli a cercare altrove J"emo. ris Pastemak è l'esempio come John Betjeman fa di ~~U~~azi~n~i ~~\i;:1~aev: ~}rfùd~\ ~~n~o~ 1 ~=~~~i~~~ ;:re ca 9Ceor;!:ia sa:~;o co~di: zi~ne e_ lo st.::nolo che 1 pa. più . ~hiaro ed mu_mi!lant;~- lui un )!l'an ca5?, Ol_tre ad trovar~ ~ un cert~ punto la mirabilmente sco;>erto dai pa- zionc umana alfa maniera di dn ed I nonru avevano sem: Jl PIU noto a tutti, il pm es~ere un nov!1here m. pro– soluzio~e in una nostra re~ltà dri nostri, _ ci rende co- un Dosto1evskij, di un Kafka. pre troyato ne_lle grandi ~orl?rendei:ite anche perc~è pr10. Frank O C:_O!lJlOre un sia pure instabile. scienti di come la vita possa di ~n M'.3lraux. di un Camus opere d~ nar_rat1va. Il ra:- 11 libro V1e7:1e_ dalla RuSSla, saggista, un cntì~o autore- Oggi, da noi è poco avver- invarinbilmente continuare non e d1 altri. . manzo d! BorJs Pasternak e pae~ che ci e sempre stato vole ed un appasSlonato cul- tlta l'esigenza per una pro- influenzata menomamente da Non attenti a_lla ...Ricerca» ven~to d un t:atto <::Omeuno part1colar~~nte caro, che rtore ?el zomanzo come for– blematica. Stiamo per diven- noi e indifferente ad un con- di Proust, che rimane un pro• sqmJlo che risvegha ~a ~n durante p1u di un secolo ma d artie letteraria. In que– tare di 11uovo dogmatici. pro- tributo di chiarezza e di amo- blemallco se non altro per la sonno ed un SOJ;Cno e nch,a- ha avuto tma straordinaria st'ultima qualità è stato in- prio in questo nostro tempo re da offrire ast\l uomini. E ALDO ACCATTATIS ma alla realtà. Questo .:in fioritura d'opere narrative vibato a tenere un corso al- relativistico che ha cosl poche si sorride a degli mterrogati- sostanza hanno detto eia• di grande interesse e valore fUniversità dì Harvard. So- proposizioni assolute da anno- vi o ag1i entusiasmi, si alzano (Conllnu-;-;- 11a,. 6) scuno a suo modo ma con e che jn seguito a cruenti no Je conferenze ivi pro- l

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