la Fiera Letteraria - XII - n. 43 - 27 ottobre 1957

DaCicrrone a Gellio (Continua da p,;a.g 5} !orse anche dai fraintendi– menti sempliticatori - ha se– guito il comodo. ma uggioso e Inconcludente andazzo di prescindere da ogni preventi– va analisi del mondo cultu– rale da cui è sorto il com– ponimento poetico e da ogni esame della sua compagine slllistic.a {cosa tanto meno giustificabile di !ronte ad un artista di tecnica espressiva cosl sorvegliata. come lo stes– so Durand riconosce), e d1 buttarsi a cogliere. per gra– tuita folgorazione. la nota ca– ratteristìca di ogni carme o a notomlzzarlo in base Q} solito Impressionismo arbitrario. che dà al critico l'orgogliosa lllu– sione di poter dire "'Fin qui la Musa ha assistito il poeta .. e ..D"ora in poi il lucignolo s'è spento""· Quando poi nell::i. conclusione il critico !a ca– rico al poet.a di compiacersi del problema morale ph) che ,•ihrare di profonda commo– zione e di attingere 1a pro– pria materia più a precetti altrui che non a ciò che U core gli ditta dentro. noi as• sistiamo .alla puntuale resur– rezione del contenutismo (nel punto stesso In cui il Du– rand dichiara di non voler !are ..questione di contenu– to•>. la quale non ci stupi– sce affatto dopo la parallela resurrezione della teoria dei ,;;:eneri letterari. E quando la liricità viene identificata con l'impeto della commozione. dobbiamo registrare un'altra conseguenza. già da tempo scontata. della supina e non ben meditata .accettazione di un principio critico già di per sè non abbastanza chiaro. cioè ·!a su.a traduzione nei termini di quell'accentuato napoleta– nismo digiacomiano che aleg– J?iava insidiosamente intorno .allo spirito del Croce e s'è naturalmente aggravato in quei molti giovani che banno interpretato 1a teoria e la pratica critica di don Bene– detto come la 5Uprema codifi– cazione di quella Pied.igrotta che la metropoli meridionale ba inoculato nel sangue di tutti gl'Italiani. Nè sl creda che noi voglia– mo infierire sull'animoso cri– tico se rileviamo per giunta. che la sua analisi degli Epodi ci è pa.rsa singolarmente de– bole. li Durand ritiene di po– ter scorgere nella raccolta gio– vanile tutto il successivo Ora– zio in nuce, e soltanto questo. Forse avrebbero potuto gio– vargli le pagine che abbiamo .scritto sull'argomento, .riven– dicando agli Epodi il caratte– re di rivelazione di una prima maniera torbida, quasi ro– mantica ante litteram di colui che sarebbe stato poi il più equilibrato. il più solare !r.a i poeti latini. l'ufficid. !orse, di liberazione, che Orazio avrebbe !atta nel verso, di quanto di più amaro e di più drammatico gli eventi della t?iovinezza gli avevano la- - 9':iato nello spirito. Vedere U Durand scivolare sull'epodo settimo o considerare trascu– ::-abfle l'epodo quinto e il quindicesimo. cioè i carmi più significativi della raccolta. co– stituisce una dolorosa sor- presa. · Con ciò tuttavia noi non intendiamo misconoscere che il saggio del Durand costitui– sce un'interessante presa di posizione. un imprescindibile punto di riferimento per 1a futura critica. nell'ambito cosl movimentato. degli studi ora– ziani. definitivo banco di pro– va per le ,attitudini degli in– tenditori di poesia antica e moderna. vigorosamente e acremente Petronio sentiva della vita, mentre nella presunta secon– da parte avverte odore di letteratura. proprio per quel tono più riposato e ridancia– no che la contraddistingue– rebbe. Basta negare l'arbitra– ria premessa. cioè la deter– minazione del naufragio come vertice del romanzo e sparti– acque fra i suoi due toni con– trastanti (ch'è affermazione più che discutibile) perchè tu:to crolli e i frammenti del romanzo di ricompongano nel– la loro esatta prospettiva e nel loro tono inconfondibil– mente unitario, ch"è quello deil'imparegiiabile. penetran– te e squisita ironia petro– niana. René Marachc. il valente professore dell'Università di Rennes. ba inauguralo queslo anno le pubblicazioni della sua Facoltà con un poderoso volu– me dal titolo .\fot.,- nouveaux et mots archaiq11es chez Fron– ton et Aulu-Gelle (Presses Universitaires de France). Al Marache dobbiamo già un il– luminante saggio sulla critica letteraria latina nel secondo secolo della nostra era. pub– blicato cinque anni fa, del quale questo costituisce l'ap– pendice sul piano della storia della lingua e dello stile. La soJida e rigorosa struttura dell'opera. nella precisa e at– tenta valutazione. caso per ca. so. di tutti i particolari lin– guistici nuovi che ci of!re la prosa di Frontone e di Cellio, rivela quanto i1 Marache sia degno di continuare le grandi tradizioni che la scuola fran– cese. formatasi all"esempio glorioso del Meillet. vanta nel campo degli studi di storia della lingua latina. Da quella analisi così minuta e sagace discendono con perfetta legit– timità le rivoluzionarle con– clusioni del saggio: che cioè Frontone. ligio alle sue pre– messe teoriche, maneggia la lingua degli ,putori arcaici e se s'incammina nella direzio– ne della libertà assoluta lo fa sempre senza rompere i ponti con le caratteristiche del lin– guaggio antico, mentre in Gel– lio. contrariamente alle pre– messe, la libertà innovatrice si fa illimitata. ma non come meditata creatività. bensl co– me abbandono quasi passivo alle oscure !orze sovvertitrici anche nell'ambito della lingua già letterariamente consacra– ta. cioè come prima clamorosa manitestazione di quel feno– meno che caratterizzerà tutta la letteratura del Basso Impe– ro. specie la cristiana. Que– std naufragio di Gellio nel vortice dell'innovazione anar– chica e integraJe spiega e illu– mina la vacuità e il fallimen– to del movimento arcaiciz-– zante. A queste cosi feconde con– clusioni si potrebbe muovere il duplice rilievo che. per quanto concerne la lingua de– gli Gutori cristiani. gli studi dello Schrjincn e della Mohr– mann banno dimostrato che in buona parte le innov.azioni di quegli scrtitori son dovute al– la necessità di adeguare il loro linguaggio alle esigenze espressive imposte dalla nuo– va fede e dal pubblico parti– colare cui le loro opere era– no indirizzate. e che, per quanto concerne l'ambiente in cui operavano i due principali rappresentanti dell'arcai!mo antoniniano. il Mar-ache mo– stra d'ignorare i lavori del Marmorale miranti a collegare il linguaggio !rontoniano con quello delle opere latine di Marco Au.rello e con quello di Petronio. da lui collocato verso Ja fine ·del secolo se- Spinti dalla necessità. in condo. Ma per quanto riguar-– cui ci siamo precedentemente da il secondo rilievo. l'olT'Js– trovati. di occuparci di opere sione del Maracbe è forse più significative. possiamo far provvidenziale. perchè evita cenno solo oggi di un'opera le complicazioni determinate ~i~i::i:n~e 3J::n 1afa _:a~JtàPut da tesi ancor troppo combat– Lettere dell'Università di To- tute. e non compromette ae– rino: la Struttura del Satu- fatto la validità delle conclu– Ticon di Vincenzo CiaUi. Sia- sioni fondamentali: e in me– mo grati all'autore del sag- rito al primo rilievo dobbia– g10 d1 aver voluto adottare. mo ammettere che neancb'es– per il titolo della splend1da so infirma la sostanza del vo– opera d1 Petronio. la grafia lume. che rimane una delle da noi di!es~ con~ro ~ -d}ver- più salde .acquisizioni per la !~e~al~~=a! 1 ~f:t~~ 1 ;~. ~ 1: 1 storia ~ella lingua. e della cui- pure spesso divergendone. tura dt Roma antica. ETIORE PARATORE T.f\. FTF:RA T.ETTERART"A Domenica 2i oltohre 1957 tJONGEDO LEMAIUSCOLE ELEMINUSC * * cli ELE,1·,1 CLE,'1E.\'TELl,I (,li OH1\'ELLA SOBHEHO E ancora si ct"!iude la nostra goduta stagione. gaio Tirreno. fra noi ancora s'alza la rigida lastra di ghiaccio a impedire l'abbraccio che jeri ci univa. a sgretolare e sbiadire il puro. tenero ri.so della tua festa fanciulla. Ma mentre il sole lontano non ha più vigore a piegare le ciglia ostinate alla sua luce dispersa. e il vento d'ottobre s'insinua fra i pini e fra i lecci a snidarne gli ultimi fuochi. gli ultimi odori. io sfreccio la mente serena oltre la lunga catena dei giorni umidi e bui che in me non saranno. Rispondendo alla doman- nell"uso delle maiuscole si la Gloria e Sole. co~mmi- per~naggio, I.a sua_ pa_rtec· da e :\1aim:cola quando si nota nello stesso scritto del- cando fra loro. esprtf!!ODO paz1one alll:!' coUettivtta _nel usa?,. Alfredo Panzini seri- l'autore de La lanterna di la delirante reversibilita che senso deteriore del tern:111:ie, veva sulla Guida alla grClm- Diogene; vivendo infatti sot. il poeta voleva conferire al- il seconde quella_. quot1d1a~ matica italiana: e In princi. to il passato regime egli ad- l'unione dei due termini. na. interiore e p1u vera di pio ~i p~riodo_. nei ~o!'li dit~va c.ome nomi co~uni da Per quanto pletonche ed lui. Pure per Faul_kner. qum– propr1, nei nomi co_mum m- scriversi con la maiuscola espansive sono le maiusco- d1, la minuscola e la lettt:ra tesi con speciale s1gnificat_o le p_arole stato. p~rl_a~ento, le del D"Annunzio, nltret. della r~alta. anch~ se l'm– (St.ato, Parlamento, Fasci- fascismo, tre tern:11m msom- tanto chiaroscurali ed eva. tende in modo diverso. da s~o) per dimostrazione di ma che compei:idrnno la re- sive sono quelle del Pasco- Gozz~no. e S~~n:emo Ridico:• rispetto: però c·è molta ~n- toric.a mes~a. in voga dal li: Vuoto. Cosmo. Male. Mor- lo: R1spettab1lita .. Capafami– a ritrovarti. certezza nell'uso delle ma1u~ part~to politico allora pre- te. Povertà. Niente. Terra, g~1a• sono le maiuscole che L'inverno non è che una riva più ampia scole, e la tendenza e d1 dom_mante. La stessa gram- Cielo Mare sono termini vivono nel suo .libro non abbon~are coei. che anche ma ti.ca, eroe«: s~nza. d~li~1a che 'si trovano !requen~e- senza ironia. quasi come nel fra la tua voce e la mia: sotto I aspetto tipografico la degLi stu~en~1 gmnasia}1, lll- mente scritti con la mam- poeta cr!pus<:o_lare Dolore. sarà poi più dolce ascoltarsi ~i3e,i~:io~t~r\~u!~e ~nr~ncdi~~g~! ifu~~i 1 c~~!d~g»~ 1 edPf~ ~cu°~~io~!~~.ad~mt~l~~lt~-~h; ~~~:~eò ~1iaanr~~i rdf~~i;~f~ nel nuovo tempo. e non fa bel vedere•. obbedienza a~ esso un. nom~ essi sono intercomunicanti, di una iloria sorpassat_a. ELENA CLE7'TENTELLI la Q~ee~à·!~~:rt:~ta abb!~d:;; ;i~t~?n6uaò dr:e~::::1 ;~r~~ ;~lelo:~!o~~vd:1\~il~!~asi~Ì.ilè sta~~? f~~tor~rlucron~~~~a~~ '------ -- -_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_ -_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_~------ !~fifo c~d:s~:~:~e:~a~~ ~~t :~~z= J 0 i1d~u~~::i "~nei~: icu~redlu~: 1 !~~~a dd\ 1 e :;~~~ 'El CORR[QOI CRIÙCI DELLA QUARTA Gl:NERAZIO E ;~ 0 l~'. 8 !n~:~":h~~~~ '!:,'~~: 1;;~t nel Nulla, di Odi e ~;!:b~:~~bbe d~oiti~n~~ Jt * ~~d! 1 v~!lt 0 u°~mf ~i.co; ,~s:;~ Se la m:i::ola dei ro- ~~n~t~iieg~àe~:1g1:: 0 S!1l~i if~: essere paste ora sulla poi- mantici faceva pensare ad liche glor:e: e vedo le mura vere, ora sull'altare. una ch!esa gotica per il suo e gli archi - e le colonne Il rasoioa doppio taglio di * PIETRO Clii/ATTI u-.~v~°n~ar:i%afi~:;,~lm~~t~ r:.roe it~nua~ll!rs~eied~~-~~~~i for~ SJ~gt;:a~~! :os!~~~-= ;; nomi esprimenti una proie- ad una cattedrale con le la gloria non vedo•· li fatto zione dell'io (Bello. Arte,· vetrate e dal fulgore mute. e che la maiuscola. adatta Amore). e i decadenti per vole di una coda di pavo- per l'io romantico perche quelli che suggerivano una ne• come quella di Sant'lla. espressione dell"ideale. ha sensazione (Desiderio. Vo- rio a Combrai in cui il pro- lasciato posto nella lettera– luttà, Noia). Il poliedrico tagonista della Ricerca del tura contemporanea a quel– e io• romantico quindt la- tempo perduto di Proust a- la minuscola. dimensione del sciò in eredità ai vari de- veva intravisto la duchessa reale. Nelle pagine degli cadentismi che .si sono sus- Oria.la de Guermantes, quel- scrittori moderni le maiu- Dunque. decisamente, sen- significhi vittoria per il r intelligenza moderna è sforzo di insub~~dinaziont: seguiti dopo la sua campar- la dei futuristi richiama alla scole intese come proiezio- 7.a la possibilità di un ulte- Realismo. c·erano stati len• quella di ev-adere dall'im- da parte della cnt1ca. che li sa la maiuscola nelle parole mente addirittura un grat- ne dell'io. quando et sono, riore ricorso alla cassazione tativi di sminuzzare la ri- produttiva opera crilic.a: se- colga e li misuri in stato indicanti uno stato d"animo tacielo Dall'innalzarsi alle vivono come lunari soprav– critica, la quarta generazio- cerca critica in un polveraio condo che quanti ormai. be- di libera uscita. non altro indefinibile, come Amore, stelle ali.a Conquista deUe viverue di un mondo de– ne non ha H poeta. E aspet. sperimentale di e ismi ,. per ne o male. vi sono dentro. che uomini. lontano lontano Solitudine, Speranza. o in stelle. quindi se si vuole funto e generalmente ven- ~~:~~ ~~~ ~lo~~~"\~ ~~:{:~ ~~~~~ 0 o ~~tt~g;ù l~ "1~;r:s~~ :1r~~wc~~f.~ic!r!nd~~ti~:s~~: daii c~oo;l~t:· contenutistici. ~~el~ir~~~i:a~pr~~~~v;;r~ fl~~~e ~i tl~~:rp~ ~o~~~: ~~~i~eau~~t~o1i':iriv1e~rifa1s~~~ speranze all'uscita dei licei, invero faticosn., fu lasciata ri disancorati dalla più utile anche i più allettanti, an- ticolare .all'ispirazione del- Marine!ti_: Tempo. Spazio, rebbe citare per l'America 0 nelle piazzette della più insabbiarsi nelle riviste pe• moda. .si trovano costretti che i più elastici e meta. l'autore. come l\Iorte. Arte. Impossibile. Primitivo. Fu- le sigle delle varie oreaniz.. smemorata provincia dove riferiche di cultura: al cen- nd .attaccarsi come innamo- morfosici. sono belli perchè Ideale. Notte. e di questa turismo erano i termini ai zazioni statali e no e oer ragazzotti sornioni trascor- tro si preferì chiamare il rati respinti all'idea dei vec. riempiono i vuoti. perchè eredità il decadentismo fe- quali essi concedevano con l'Italia quella narrativa. spe– rono i loro verdi anni - e pubblico in arena con i car- chi amori, e chi anche ha tengono occupata la folla tre ce largo uso. e fu così una maggiore facilità l'uso del- rimentale se si vuole. ma la notte .solleticano il mi- telloni dj massima attratti- gli occhi sul presente· non un numero e l'altro dello vera e propria orgia di la maiuscola. quando non forse per questa ragione stero -. Poichè ci pare di va sui quali era scritto: Er- se la sente di portarvi il spettacolo. a mo' di musi- maiuscole perchè a quelle scrivevano in tal modo in- particolarmente aderente ai aver capito che le varie metismo contro Realismo. cuore. E non e certo voler chette riempitive. Ma di- ereditate dai romantici ne tere parole per farle risal- mutamenti della .sensibi_lità. !f~c 0 }beruac~;~;o;ic:ia~t~ q~:: ~~~~l~ t~ ~~r;~vi1 ~le~~~~~ ~~;:e~le p:e;:~ii~t~i(~gc;e~tE ~:~J:~~ ~uti!~u:~~~ta~~f~ ~!~:~:e : 1 tChaer1~: st ~~~~~: ~f~em~te/ia di~~~rs~~ c~n:a~: J d~f :aG~rioni a,,Iladico~r;!~di nerazione non servono ad smo delle scommesse. per vazione di Realismo). E se• da soli. riducendo quest'u1- laire che mise alla moda I all'architettura moderna. E diretta da Elio \"1ttonm. per altro che a documentare ~l facilitarne il funzionamento guit.iamo a dire che non è timo ad un noioso. frastor. termini Fatuità. Voluttà. Or- ci ,·olle la reazione dei ere- trovare la parola e Storia,. nobile .. gonf~o, vo~itivo la: ai:ichE: ad uso dei meno ab- amore per il_ pr:esente pr~- nante ... frastuono. ror1::, Caos. Noia. F~i1_ia. l\I~- pUSC?lar:i perché nel!a lin- scritta con la maius~ola e V<?ro di. t_anti poeti dannati b1ent1. . . sentare quest ult1~0 come 1! E ora che siamo passati latt1a. Febbre. Verugme, R1- gua. 1tahana torn.as.se m ono. e _re• e e due~•. a d1spett? e m anticipo• a far da bat- ResJ.a ora. a ch1ede:s1 se campo d1 lott?- dei duf galh dalla caserma al circo, re- mo~. V~ndetta. l\tal~. A.n- ~e l u~o della_ m.mus~la. Se d1 quant~ scnveva Panz:n:'. tist~ada, ~a semin~tori: ~d i:ion sia quasi necessario che p1u ~commessi: Ermetismo e stiamoci per concludere che goscrn. Piace.re, Prost1tuz10- mfatt1 la ~arnscola _e deca. degrada~1_ne_ Il treno d~pli altri. di la da venire. mie- tL J?Oeta della q~art.a gene• Realismo. . sembra giunto il momento n_e._N"_ull.a, D1ssol_utezza. C1;1-d~nte. la minuscola e essen- Appenntnt di :\larce_llo \ en– teranno i versi d'oro. nel- raz101!-e. non ~sista. Certo. E questo non per mtro- per i presentatori. che tali rios1ta. e c<Jstello la poesia zia~mente cr~pus~ol.are. turi .alh lettere mmuscola'. l'adempiuta estate. tro~p1 interessi sono accen- dur:e ~lcuno ?- ci:ede_re che restano i critici. di annun- e A une Madone• de ~es Nelle .Poesie di A~do Pa- e Posto che la tua :potesi Nessuna foglia d'alloro trat1 .attorno ali? terza ge- altri ~iano ,.e-!1e 1s~11• ne- ci.are i trapezisti. i saltim- Fleurs du maL de.Ile ma1u- lazzesch1. ;ra futl!rismo e sia vera s11:lpiano dell~ Sto. per i contemporanei: al più. neraz1one perche qualcuno cessari. stonc1. che incarne- banchi e le foche giocolie- scole Statua. Versi, Corona, crepuscolarismo. s1 poteva ria. essa e vera senz altro. foglie di laudano. per cura- ~bbia il coraggio di sparare rebbe~o l'ansia poetica del- re. spiegando al pubblico Gelosia. M?-ntello., La~rim~, i:iotare l'uso della J?inuscola Xon. c·e. f!!io caro. che I.a re le segrete impotenze. E 11 coll?o d.ello _est.arter •• e le ultime le,~e: a~fatto: ma quel che sanno fare e la- Perle. Vestito. Des1de.r10. R1- m parole alle quali la gene- Storia•· dice un professor.e ~~ a~e~ht~·tne~ldel~tei>enr~f; ~:;:en 1 ,fe.v~'te:~;:l.~~rii~;~ ~i\~~;~e,,resi 1 ~ucòhi:r~i d~! ~~;wdd\i c~i\ t~~!"~~d!~!~ See/~~~te~c#!~:i~~i. tr{aV~: ~~~e~:?);~~~~:nJ:n~v~~~~ ~~i:,.~~~~~n~:r g~o~a;: 1~: incarnazi9ne della Vittima, ad ev1tai:e. ~qu1voc1. ~era: parla_re ~oltanto come de: Realisti od Ermetici, quan- pori. Cuore. pa_role che as: scola: s1 veda la poesia e Chi gelo Ponsi: e si tratta. in immolato ai destini futuri. mente cnt1c1, e determmat1 nunc1e d1 una mancanza di do siano solo tali quando solvono la funzione di tanti sono?»: e Son forse un poe- fondo, della nuova fede d~l quando oi si mette di mez- fino al millimetr~ dal}'if!- persona.lità, de:1unoie di .uno cioè non possano ;ltro che profani e ex voto,. atti ad ta? - No certo. - Non seri- nostro tempo m cui l'ind:. zo i.a S!oria è inutile ri~l- fl.uenza del t~mpo m cui vi: sta.to d1. arcadica .soggezione impinz.are antologie, numeri on(?rare la donn~ e~ a con- ve che una parola. be~ s~ra- v_iduo, minuspolo. e schiac. lars1. bisogna far buon viso v1amo. Che 11 passa~o ~s1 de.1 poe~1 a moduli lor~ pre- corali per d-Hettanti. li si se- ferire ..alla poesia 11 ius.to n~. - I? p~n~a dell anima ciat~ ed ann..Jentato da una e preparare lé palme delle tanto sulla nostra d1.gestto- e~1stent!. quando que.st1 poe. pari bene da quanti mostra- barba ne~. ~ec~dente rich1e- mia: :- 'follia'. Son dunque Stona che, dopo le esor– mani agli applausi. Largo ne culturale. e .che 11. pre: t1 lo .s1ar.io tanto poco da no di poter far numero da sto .dal1"1sp1raz1one.. un pittore? - Neanche. - taz.>Oni di Ar.tonio Gramsci ai E'iù sf!~~at~~ e ;~~~~o~do, ~~~~~ ~li c;;;r;;iorii:~a~ds~ g~!~rl soid~i~dr:;ri o~~rn~ ~~~ s~~f1!t~~~n~io~i !e~:t cò:l~~~~esea~::no~t~s~~~ ~~~1~:z:hed~ll•acil~~e -;i~: ~~ ~~ar:ss::~ri~~:e:~~~: ine.sorab-ile. dal D'Annunzio a quanto detto sop_ra. al fat- d'un ~ergentino con 1'.inizia: le Present.azioni dalfidea reale. le maiuscole indicano •·malinconia". - Un musico scola. Per i romantici era– in poi. Ad osservare bene. to di costume nazionale (e. le maiuscola. Mentre 1 poeti che siano ii soli -a' rappresen- quello virtuale di uno scrit- allora? - Nemmeno. - Non no tali i termini Ideale. Bel– la figura del poeta è scesa prima, internazionale) per c~e non si inqua~rano _enol! tare la e virtuosità,. del pre- tare, 'e se quelle dei roman- c'è che una nota - nella lezza. Amore. in quanto nei listini dei valori in pro- cui le migliori energie della rispettano i gradi e gh anni sente questo nostro bistrat- tici simboleggiano una ten- tastiera dell'anima mia - proiezioni di un io ~otica- fl~~!~~~; d 0 eÌt~ 0 nco~~~v~~fl~: ~~Ì~lt~i~~~t 5f:~i~~~i~z~~~~ ~: ~~~--;f~ 0 ' b:~~~~a sequ~ 0 r~~ tato .. e bruciato,. presente. ~=~:~e~ts~~à\~ae~oq~~lec ~i~ ~~~~~;~;•a~F,~ f~! 1 ~~a1::~/ar~: biJ;;~;:f e I;1: 0 si~iaff;r:h; ra e della nostra vita nazio- glio tecnologica. alla crea- generazione. mentano uno PIETRO Ciì\IATI'l blirr,e negativo•· per usare mantici e decadenti avreb- proietta la propria patenza nale: ed ora, ad una ltal-ia zione di nuovi beni e nuovi ____________ un'espressione cara a Fran- bero elevato queste parole. sull'uomo. l ?tkf.it !<l°e:1ngr~it~~ers~~~ 3!!i~·iv1I'tt 0 ~~ng 1 ;i;~~~n~a;i~ PBIMO C N\lEGNO NAZlONALE ~ies~~ ~eir~;;i~tì;dc~!seès.s~~: ;~J.?eni~~~toso~~otiJf;~o.insu~Li la~~!~ ~f.&i:i:cDI:u!~~ tato. J.?Onfiato da tutti gli le briciole. e _com~ distrat- ne .. come n~ll'inizi? dell~ altari della maiuscola! gi.ne e deH'uffici.o deUa let':' echi. la cui ultima ristret- te. del pubblico interessa- Sybtl.la Palmifera_ d1 Dante In Guido Gozzano le maiu- teratura. pronU!leiat.a allT- tezza mentale pare confina- mento. Gabnele Rossetti: e Sotto scale ereditate dal romanti- niversità di Pavia nel 1809. ta nel binomio Milano-Ro- Se la poesia fosse oggi d t • • J) 1 . 1 , • l'arco di Vita. vigilato - cismo e dal decadentismo lanciava il celebre appello: ma. a guesta Italia è venu~a campo.di rkerca scientific_!'. eg l 1nte ettua I ucan1 Da ~more e M<;>r!e:Terrore rappres~ntano miti ?!fD~ cO lta~ani. io \,:i es_orto al- a corrispondere una poesia se ogni pqeta fosse una m1- e M~stero -. Vidi m Trono superati, e sono perc10 si- le stone. perche ruun oo- altrettanto speri mentale. steriosa ènergia dalle lar- Belt~_: .benche severo. - ~- mili ad antichi palazzi di- polo più di voi può mostra- gonfiata dagli echi. presso- ghe possibilità di sfrutta- Alla presenza dell'onorevole Per festeggiare poi Zitaros.sa, so!bll 11guardo suo come_ il sabitati e fastosi. come quel- re nè più calamita da com– chè anonima. la cui estrema mento; se infine il poeta professor Michel-e Marotta. di cui quest'anno ricorre il mio fiat_o•· dove le marn- la e gloria,. che avrebbe fat- piangere. ne più erron da caratterizzazione pare chiu- della quarta generazione !os- Sottosegretario di Stato alle trentennio della sua ,attività di sc<;>le Vita. Amore. Morte. to fremere molti romantici e\itare. ne più virtù che dersi nel binomio Ermeti- se una nuova reazione, una Partecipazioni Statali e di al- scrjttore. è sta!o costituito. ac- Mistero. Tron?, Beltà atte- e che egli considera invece vi facciano rispettare, nè più smo-Realismo. inedita possibilità di poten- tri parlame.ntari campani e lu- canto .a1 Comitato. promo_tore stan? l'attra_zione provata C?n ironia: e Ohimè. la Glo- grandi anime degne di es- I critici ci giocano. con za tecnologica: oh allora ve. caru. sarà inaugu_rata. Il 26 ot- e. degh Aderenti. il. Comitato dall autore d1 fr~nt~ a que- ria! un corridoio basso, - sere liberate dalla obbliv10- questo rasoio a doppio ta- dremmo gli scienziati darsi tobre a Sal~rno il pnn:io Con- d ~nore che è presieduto d~ ste parole ed ms1em~ lo tre ceste, un canterano del- ne da chiunque di noi sa glio. E maggiormente ci gio. da fare nei laboratori ad vegno. Nazionale degh lntel- G1oyan~ Petrac~one.- Tra 1 sgomento da esse su~c1tato. !'lmpe~o! _ l? brutta effigie che si deve amare e difen– cano iin uanto il rasoio non e isolare, questi poeti e so- lettualt lucani. Tale Con':'egno P _rimi . aderentt s1 . notano Spesso qu~sto smarrimento mcorn1crnta m nero - e. dere ed onorare la terra che taglia pii. è ruggino~o, dal- pratutto qu.e~ _poeta. ,e ve- ~ i!~~~ttte~t~rsaori ~3¾t ::::~ti ~:~z:fn~liL~~~~evSo~re~~oi~ili; del poeta e esp_re~o soltan- sotto,' il nome _di Torquato fu nutrice ai nostri padri l'onor del mento e stato dremmo serv1z1 segreti con- e dalla comunità lucana di Sa- Schiavone gli scrittori Umber k~ na u~ te~mme. ~tephal"'! Tasso .•. l,e maiuscole Tem- ed a noi, e che dara pace e t~asferito al diso~or dei pie- co_rre~ ~ rubarselo .... Ma gli terno. cui spetterà i1 merito 10 GaleoÌa. Mario Ste!anUe~ te:mf~g-1el,•~zu~~~PJ~• ;;:~ po. Amore. Morte . .Vita. Na- mem,oria alle nostre _ceneri. di. ad oper,a calhfuga. ~c1e°:z!a~1 della poesia sono di stabilire gli argomenti da Ennio Di Poppa. A. Caleazzt. . . 1 ·, 1 • . tur~ ... ulla. Spazio •. Be~e, lo _Vl esorto 3:1.le_ stone. per: E' giunto il momento in ! cnhc1 d'a_rte, che .fanno trattare nell'estate dell'anno Carlo zannerio. Niccolò Sigil- ha~tj·,~ Afur .. 1 Az1;r. 1 A- Fehcit_a, l\Io~d.o. Des1deno, che a~gusta e l arena degli cui, riscontrata una pro- 11 loro ~esllere orma~ ~lo prossimo. lino. Amlna Andreola. Michele zur. ur. », ~n cui la pa- ~tateria, Spirito, Esse~~• orato.n •· nonostante la ma: gressiva differeni;iazione del- per coCCJuto amore d1 g10- Relazioni saranno tenute dal- Rigillo. Giuseppe Troccoli. En- rola ';zzurr~. ripe~uta quat- Ideale, ~lo~. Umamta, gnamm~ ~oga del poeta _det la attuale produzione poe- vinezza, le cui e scoperte• rAvv. Settimio Mobilio, dal zo Contlllo. Guido Malcangi, ~o 'olle, e maiuscola, e ~otte. Buio. Mistero soprav- :5"epo!cri. il quale obbediva. tica dai moduli, seppun: non hanno. compra~od, !lon Poeta NicoJa Ci~enti e dal pro- Carlo Nazzaro, la scrittrice arilceMl P 1 rouhst d~eci?del Tem 1 - vivono nella_ S!,la poesia eo- ~ f?Jldo, ad una es.ig~ z.a rinnovati. dell'Ermetismo. si hanno elogi. Da cui deriva; fessor G. R. Z1tarossa, D1ret- brasiliana Nera de Patùa Ci- po . 0 oc ivoratore de me fantasmi m un mondo v1ch1ana, la e conversione deduce in coscienza che ciò primo che la tendenza del- tore di .. Aspetti Letterari•. dade. Francesco Pricolo. il Ba- suo umvers~. def~to. e Parole - che i d~ yero col certo•• la .sto- rone Giovanni Di Giura, ecc. re I r11fe~,:e~~ ~ ~e.is !~f:1~ di; ~~~~i s~:i~s;ai~o pr;;;t:;>~.~ ~~~c~~r:::;re~1;, ~~ 0 }; I~~ molte conclusioni del grosso saggio che ventidue anni pri– ma del suo dedicammo a quel capolavoro delle lettere lati– ne. Ma cl sembra che il Cia!– fi - che già in altri saggi {su Tibullo. su Persia) ha dato prova di voler applicare fflARtJEL JOUDANDEAU LTBR[ RICEVUTI À°:~f~~va;gitoUIÌ~alt!)~;atf:~o~ g~~~o~ ~!11~n~~!~iaseJ;;fd 0 e~~ !~fo.m1~fa 5 tft. 1 a~:~~ idei~; alla letteratura latina metodi (Continua da pag. 4) nal du Coiffeur• lo -stile si è domestici come in e Noveau appetili -abbacinata per qual- critici che san.no d'impressio- affinato ha ottenuto •Un più Bestiaire •, o che Elise re.agi- che tempo dalle luci della LUIGI SALVINI _ Una ten- -e E sogno ~n'A_rte eterea - te. le c_ons~dera. i?cubi •. si d_i o:iaiuscola 1~ pa:ole .. c~e da in Tiva al Po (Ra~conti che forse m ciel~ ha. D?r- tratta ~h e mcubi 1~nocui >: s1gnifì.ca ,·.ano L1berta. V1rtu. di Bosgattia) _ C.asa Eciitri- ma: - Franca dai duri vm- come_ m A 1 ~[e s~gl~e: e ,:1 Ira, Genio. Amore. T~mpo. ~~ t~:.rzhc8oÒO Firenze. pagi- ro;!n;- ~eii~;tr~ell•rl:.!i: ~~!!~ ~tg~~ft~~n:;~g~~ t;~~~~aN~~~f:·vo~intr!ede~ oismo decadentistico, se non nique •. e Confidences • (Gal- alto rilievo è divenuto più sca indign~ta ad una sua so- città, traviata dal fasto e dal· addirittura di ermetismo - limard edit. Paris) cui biso- secco e preciso. Ma se il modo spettata tresca omosessuale la facile rinomanza ritornata abbia esagerato fermenti di gna aggiungere e Du Pur di dipingere è mutato i sog· come ne e L'Imposteur • per sul tardi sia pure per una troppo moderni st ica sensibi- Amour • cui già si è accen- getti sono rimasti sempre gli indurlo a pubblicare un vo- strada traversa al semplice }~:Vocr~e ~ 0 °;:~u~~asci~f~~~ nato e e Jaunisse • (Gallim.ard stessi. lume. E quasi non fosse su!· ruvido egoismo della sua in– applicare al processo creativo edit. Paris) uscito fresco dai Su Elise dopo il giustamen- ficiente. in e Elisa.eana • che fanzia. Come ogn~ contadino di Petronio. ma che oggi ci torchi. Dieci, in tutto senz~ te famoso libro delle e Chro- fa segmto .a e Jaumsse •_slam: sulla sua terra_ El:se basta e appaiono l'elemento caduco pretendere che uno ~ due al,t~i niques Maritales • coll'aggiun- pa c~nt~cinqyanta pa;me d1 se stessa ed e d1 se stessa di quel lavoro. che pure. per non Ci siano magari st.ug, 1t1,. ta delle e Nouvelle Chroni· motti, _p1c~oh ar1:ed~oh e pa- troppo preoccupata .Per poter molti aspetti. non abbiamo al- ~n~he. se si trattas.s~ d1. ~:heci ques Marita1es • si poteva r?le d1 lei qua~ _st trat.tasse pe~~are onche un istante ed fatto intenzione di rinnegare. libri mteramente r1u~c1ll ed credere che avesse detto tut- d1 ui:ia p~rsonalita eccez1ona- alti 1. . Ora il Cia!!i _ a parte alcuni eccezillnali d! tono d1rei:nm~ 10 .Invece nella serie intito- le d1 cm ~ull~ de'-:e _andar Mar~el .Jouh~nd~au scnt· particolari in cui Ja sua intel- che in un cosi breve spazio di lata e Scènes de la Vie Co- perduto.. V1 e u.n ~v1dente tore ~1mp1do. d1 s~tle e non ligenza del testo ci appare tempo sono tr?ppi. ~algrado niugale • è ritornato ben set- ~sa.geraz1one che fu"!1sce per proprio torbi~o di .r~ndo o discutibile -. incoraggi-ate la scrittura sia brillante e te volte sull'argomento ed 1rrit3:re ~ sta~care 11 letto1:e per essere p1~ prec1s1 com– dalle mie reazioni d·alJora di l'autore dia su11a pagina pro· ora in e Jaunisse. riprende megli~ i:1tenz1onato nel ri· bat~uto, contmu_amente fra fronte all'arte di Petronio. ba ve della propl'fa bravura si con compiacenza a dipingere guardi d1 Jouhandeau. Ed è a~p1raz:on1 ang ~hc.he e demo· ritenuto legittimo interpreta- tratta in quasi tutti i casi con piccoli tratti il suo mo· un vero PC:C~atoperc~è n~n~- nia.che ~ben-azioni ha _trova– re il Satyricon in chiave di piuttosto di materiale grezzo dello preferito. Elise è un per- stante tutti I t:ascorst egli_ri- to m Elise un modello ideale. esplicito decadentismo. pre- per libri da comporre. sonaggio formidabile, l'unica mane uno scrittore ,amm~re- n figli~ del macellaio e sentandocene l'autore come un Sotto il titolo comune di sua vera invenzione. Benchè vole ed Elise quale l ha d1se· la contadina attenta al gua· pessimista e puntando quindi e Mémorial • cinque volumi egli si ostini a volerla soltan· gnata una donna poco co- dagn? e s3:gace nell'ammi~i– sull'episodio della morte di rievocano l'ambiente familia- to folografare, ad annotare i m~ne. . .. ~r d . straz1one si sono sempre m– Lica e delle riflessioni di Eu- re e l'infanzia dello scrittore. minimi gesti ed incidenti . .a apzatrice.01g1_a:s ~ca e 01"'!_ tesi anche .q~~";dO la spudo: colpio sul suo cadavere, .sino Episodi insignificanti vengo- riportarne i motti di spirito o na dtssolll:ta m g1~~mfzza d1 rata femmm1hta ed i gusti ~l ~~:~aj~n~a7r: ~n1e~:: no narrati lungamente ed ogni quelli da lui considerati tali ~enu a J. 01 una me, ic~ osa ~~~ yolga;! della m~glie urtav~m.o e una seconda parte di ciò particolare è messo in luce è evidente che la protagonista rona t casa!· 1:1° an ~a s . rn lm un.a ra(fmata sens1b1- b del zo c· è pente come m un film composto sol· di tanti libri corrisponde sol- ~~g 1 ~~:n e re igi1ta e anzi lità aperta a ben diverse rn– ~ufo. Pe~~i~gere 1 a quest~ tanto di pr1m 1 piani F1gho d1 tanto da lontano alla 1ealtà re del s~~n~!m~~st~s~ 1 ~~~== fluenze II senso rehg1oso d1 egli non si è punto preoccu- un macellaio di Guéret, Ma.1• ne e 1;1n 1mn:iagme mgrandita, to mo lie esi ente. tirannica, Jouhandeau. fortemente att1- pato del problema dell'e!fet- cel Jol!hai:td~au. dopo avere abbelh_t~, rem~entat~. Nel su~ pr.iva ~i pudogre fisico e mo- rato e ~uasi ~~esso dal pec: t\va esiensi.one del Satv.ncon in altri llbn ne"'."ocato co.n caso p1u c~e ~n ~gn.1 ~itr? ~1 raie e nel contempo indul- ~~~~ 0 ~~ 1 u~ 0 ~ 0 ~~7:c~n~:i[!r~~i nspetto a ciò che possediamo, !trattenuta commozione la !1- ha una serie d1 pnm1 piani c1- gente verso certi vergognosi . 1 1 . fpd Il . anche se in fondo lo sta!o gura della madre dipinge il ne~atog~afici ingig~ntiti e trascorsi del marito, scrittrice ~ 1 1 en I c~ntras dr ~t vitaDe estremamente frammentano carattere del padre roccon- proiettati su un immenso non priva d'estro nell'auto- t ett cara ere d t· . dse.. .a d~'ultima ~ezi?ne tran:ia.nda - tando aneddoti ~ rammen- schermo. biografia come dimostrano i ti~ti~i ~~~!~~~:ma~i 1 ~ell?a"~1 i;~– t.ac1 P"!-'ò giustificare il s~~ ta_ndo. i gar_z<;'n!di. botteg.~, i Ogni trascu;abile incidente due volumi e Joies ed Dolems avrebbe otuto nascer u~ ~~~~~ 1 ~7; 1 disc~t~bJ: dct~!ie clien~t e v!c1n1. S1' ha 1 nr: della l~ro esistenza_ comune d'une B~lle ~xcent;ique. gran librt. rnvece ne è enata distinzione è che. !issata la pressione. d1. una mmuta P t. for~a I argomento d1 u_nnu?- (Flammanon ed1t. Pan~) do- un'opera troppo feconda dove catastrofe del naufragio come t~ra realis ~1.ca con ~u3:drett1 ~? hb.r?· Basta ~he egh ~bb1! ye narra ~on e~trem~ ll?ertà le ripetizioni abbondano ed acme del romanzo e dei suoi d1 forte nhev? .Uggiosi_ sol- 1ttterma come _me ~aums~e. 1_t~ascors1 degh, anni_ giova- i fiori bellissimi si devono più genuini motivi pessimi- tanto a forza ~1 r1pete.rs1 sen: o che ,.ess~ decida d1 mod1ù· nih e ~onna d aH~n dura, ricercare fra sterminate di– stici. il Ciaf.!.i scorge nella .za molto variare_. Dai tempi c.arE: I imp~anto de~la casa co- c 0 ~lco!.atr1ce~ non. aliena dal- stese d'erba alta. prima parte una rigida, aspra /oramai lontani d1 e Prudence me_ In e El.1s~Arch1t~cte •! eh~ 1mtng?, Eh~e è m fon~o un~ , delineazione di cib che più Hautechaume • e e Le Jour- esst acquistino altri animali contadina v1goro~a, d1 forti GIACOi.'10 A.:.,"TOì\'1 ..NI ETTORE PARATORE _ Sto- - Che mi .fa batter l'ale - nè più ti ricordi i colloqui gli ideali dell'io: oggi la Tia del Teatro Latino - Casa E che seguir non so•· dove tenuti con guidogozzano ». Il Storia assorbe invece l'indi– Editrice Francesco Vallardi. il poeta per accentu.are le nome dell'autore è qui scrit- vidualità con il magnetismo M.ilano. pagg. 288. L. 2500 maiuscole Arte ed Ideale lo con la minuscola. come della sua potenza. ed il si– rende minuscolo quel cielo il titolo del volume di poe- gnificato della maiuscola è OENIS SAURAT - L'Atlan- che molti scrittori onorano sia: rio maiuscolo dei ro. in essa di,·erso da quello tide e il ,-egno dei giganti - con la maiuscola. Questi ver. mantici è divenuto un eco- con cui si può trovare scrit– L~ Nuove Ediz.ioni d'Italia. si sono d'altra parte indica- so con due gambe - detto ta la stessa parola ad esem– Milano. pagg. 202, L. 1.2_oo.tivi: e- sogno un'Arte ete- guidogozzano ». e se ne La pio in Fusinato o in Goz– ALB~R:r SIMONIN -:- Ciao rea». scrive Boito, e parla signorina Fetici.ta vi sono zano o in D'annunzio. dato Grtsbi - ~pmanzo .. Cino Del di un Ideale vagheggiato nomi scritti con la maiusco- che allora si trattava di una IJ:uca.,r~dilor~• 00~Ulano. pa- che non sa seguire, e ciò di- la. ciò avviene non senza ~toria da imitare. ed oe.gi . ~~R~ FoRNARo _ Pate- mostr~ c~e spes_so la_ ~ai?: ironia: si t~atta in~att~ d~l lll\"e<'e. da compenetrare. tica _ Poesia. Centro Inter- scola mdica l_e '::elle1ta prn e molto. Regio N_ota10. 11 Si. Oc~orre p_erò a_ggiungere nazionale di Filologia, Pe- che le vo1onta d1 un poeta. gnor. S:nd~co. 11 Dottore• che 11 termme e storia, è scara. pagg. 46. s. p. un suo m~ndo prefigu:ato che ~1 nu_mscono a casa del- scritto con la minuscoln. da LEOGRANDE _ Giorni ama- che non nesce a raggrnn- I~ s1gnon_na a fare_ la par- coloro i quali hanno real– ri - Romanzo. Don Chisciotte, gere. tita: ~ SI tratta d1 .fi~r.e mente interpretato resorta– Milano, pagg. 108, L. 1.000 Dalruso delle maiuscole si scolo.ri_te . della loro md1v1- zione del Foscolo. da De LI A MARELLI FERRETTI - possono individuare le ra- duahta. m quanto r~ppre- Sanctis a Manzoni ed a Luci al tTa111onto - Poesie. gioni del decadentismo di s~ntant1 ul"'!a categorrn_ s~- Gramsci: la storia scritta ~~~t~~ciian~o;~~~. 0 12.Lt~te:s~~ ~t ea1~i~~{tìi s:a!i itJ 1 ~ ifsci~: ~;~!~·diq~~s~ ~:J~;1na;g~o~= con la maiuscola e _,perciò m.1BERTO ZERBINATI - ne della realtà. e basta con. medrn di professioni _giudi- a~cora ~a oopravvi,·enza. ~iva del mondo - Nove Can- frontare la maiuscola pani. cale ridicole dalrautore. di a!t~ggiamento, se non di !i, Verona. pagg. 102, L. 800. ca ed ebbra di Gabriele Non soltanto in Gozzano finahta, della caratteristica LEILA CORBETTA -. Pian~ D'Annunzio con quella sbi- la maggior parte delle maiu- prevalentemente romantica ra ,del tempo - P_oesie. Edi- gottita e chiaroscurale di scole è un rituale esterno. di vagheggiare le cose in– t~nali Ktrs_:1-JòFirenze, pa- Giovanni Pascoli. Mare. :Me. svuotato dalla fede: se si vece di penetrarle. BJ;~O 4 'u.ic~ ZI _ 1 ter- ri_ggio. .Vita Morte. Estate, sceglie uno scrittore diverso roni _ Poesie Editoriale Ore. G1~rno Febbre .. So)e, dal. poet_a. c.re ~usc?lare per ORNELLA SOBRERO K al F. e e· 3 g 40 Terra. Cielo. Luce. V1ttona. naz1onalna. 1spiraz1one e pe-1,----------~ Lu;~, ir nz · P g · · Gloria. Fortun~. Giovi.nez_- rio~o sto:ico ~el quale_ s.'in- A (J 'J' o R I PIETRO TESTAVERDE _ za. Bellezza. l\.lito. Stag1om. sensce. I 3:mer1cano Wilham Scalata di silenzi _ Liriche. Acqu~. ~orza. Abb?ndan- Faulkner m Pat1:1e se~vagge Marzocco. Firenze. pagg. 88. za. V:1ttoria sono ma1uscole alter~a. nel nomm~re il pro– L. 500 che ncorrono fr..;-qumternen- taiomsta della vicenda ìn Opere. ogni tendenza e ge– nere. pratichiamo favorevo– li cor::d .11oni di edizione e d1ff•1sione. Edizioni per con– to os. ~ per conto Autori. MARIA TERF." \ B1ANCH1 _ te nei suoi VE;r~i per _indi. rela~ione ~Ila pr<;'fessi?"e e– Trine sulla •~ /,i • Poesie, c~re . la c~pa<:1ta quasi or- serc1tata: 11 termine d1 Dot– Casa Editric- .'e:uria. Gene- grnshca d1 dilatazione che tore maiuscolo con un dot– va. pagg. 52 ... 400 per lui hanno questi termi- tare minuscolo. ed il primo VALERIA MASONI - Fon- ni. spesso intercomunicanti è una specie di super-io TIP. ED • ... ·ITALIA O'Oli- 1ana - Per quel che non fra loro come nell'Alcyone: freudiano rh·eduto e corret- GJ • - C.ASELLA POSTA• muta - Poesia. Collana di e O Gloria, o Gloria. vulture to che sta a significare la LE, :IO- CROION.-\ Lugano, pagg. 56, s. p. del Sole,, dove la maiusco- parte più com·enzionale del ._ _________ ,

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