la Fiera Letteraria - XII - n. 42 - 20 ottobre 1957

Domenica 20 ottobre 1957 I A FTFRA I F:TTF'RARIA' CHE C'È Dl MEGUO D'UN BUON OMBRELLOPER U O SCRITTORE, PER UN POETA? Linauaaaio c ttolico • * La nostra c sa segreta ~01 er1d ---e e l'ornbrella1· o Le case dove avremmo voluto abltare s'affacc..ano tou~""',;;.:,~ r:,cen;.:~:r,:~· 0 •• ~~~ 1 : ·~n:.'-:.:7:.~: '-.) ~ : 11 ~ ~~~J~~T~~1;:ad::':":' ~~to ~ auspica.ndo la na-Scita di un organo letterario catto• taio nero sfiorato dallo spettro delle nevi dei monti, lico, aorebbe,-o rilevato che esso è tanto più neces- * è ancora irraggiungibile: quello che troveremmo sa.rio in quanto la Fiera Letteraria e non parla un presso Montreux, là dove lo segnano le carte delle linguaggio cattolico.. di n E1\1 AT o G I A IV I mappa o ]e biogra.!ie di Byron, non ci interessa. Alle Non riapriremo certo noi la tediosa ma, pare, sem- Biennali pe.sso molto tempo ne.i padiglioni dei Peesi pre cara questione dei « cattolici scrittori» 0 degli n 7 agosto li98 :\Ir SamueJ seria,. Fermatosi per guardare che ora da giovane non gliene per l'UI. - doveva dire _che alla sua utilità in certe occa- del Nord: brutte PJ,tture, ma per chi va in cerca _dl •,a•dcun•·•,•.odn 1 · ;,.a,1,1 1 o 10 1i,cii ,•,mclp,e,edcealti:: 10 iò! ,.'..'_•mII' 0 anc1,e_ g 0 uee,nrb,~a•clthrei Taylor Coleridge al,e nove del l'1nterlocutore onde sul vo!to sarebbe derivato alcun danno. 1 u 1 Georges Abram Green,ee!I s!onl - anche come a.ma di vunenaecaunsaa o 1 _npe~~meooquet'd1q· -~!~ U,~r 0e ,,.-u· ~~!: .... .., ., , mattino si chiuse nella carne-- cercarne approvazione. s'arre-. '§icuro di rlportarlr presto suL era davvero una persona suùa difesa. e megli~ ancora quan- ..,.,,~ ..-...u., ........ .,.,,.,...,...,u i,l lasciar pa.uare il rilievo ,enza il sia pur otn.-io ~~t~earela;:~~r: ~:~~~'Ì::v: I~~ ~~ ò.co ~':,~~~~~~ ~~1$~/~_P;::: ~~o~ei·\~;;;~~mae':i~ndJ~ ~,:s:: ~~~!n;' dpof:~~~1:u~~~t ~~= ~co ~~\J~d~~loP'~,vo~g~h;tei:r~ voli :li una ctgeruia. ~ cosiddetti primitivi di oggi chiarimento polreb"'>e .tembraTe a qualcuno un Ticono- torno a sé le diverse cose ne- z.a commentare nè mostrare brica. si !assere mostratr In ditta davr seri<· af!idamento consenle di attraver,are 1mpu- ~~~~q~e. :·~= ~~~uell~ ~ 1'!=~:e KCnte la fondatezza. ~~s:a~~a pdr c~':;};ae:~~ ~r~:t ~~:i~~e3;:e~a tr~~;:~~::e~ ,:~ ti~Q~:~ora~~:;~:e~~ s:r ~i~!~ :~a~d~v:u~~!~?::~di~a d~ B~~ ~::z!nt:retia l~d~~~:.~:~e~~e~ 51 morirebbe di noie come le m06Che nello ,-,ucchero. Fondate..:za che invece flOn c'è. La Fiera, infatli, her Stowey. Somersetshlre. che fatti ancora non aveva detto Robcrt Southey - che Mr Co- sto!. laddovf" Miste Word- marz.ialP dreo_ro .- s1 _badi af- Sempre nelle oleografte troveremo la oost.ra .: :a.sa se • non é l'organo di gruppi di scrittort cattolici, bnui dapprtnclplo - primi mesi del nulla. e che lui non poteva ler1dge conosceva. non ~ vero? ,worth aveva quanbU di amt- rermb. cor• d1&mtoso incedere. 1reta che :::i sembra di avere già visto un'eltra \IOlta. di tutti gli .scrittori italiani; e ic tra. i Tedattori vi 1797 quando l'aveva presa in sapere eaattamente In che es- non doveva al suo sugJEerimen- ci f.acoltosl che avrebben" po- d'auravenar• una piana. pas- nei primi anni o 3ncor prima di nascere: molto meno sono uomini cattolicamen.te qualifico.ti, ciò significa affitto suggerito dall'amico Ro. sera:U utUe. to l'aver. prejo in a!!lttc la tuto agevolarlo nello sviluppo sare ~:- via e contmuare per ci hanno detto eltre 3.rcb.i\etture dell'incanles.JDO, da eh.e U giornale PUT restando iJ. documento più conii• bert Soutbey. a:ll era parsa J'f. .. Voi alete molto amtco di casa di Nether Stowey! - ave-- d"U-azienda atrida11rloJ 1 cl'- esempio a leagere. • perchè carpaccio a De Chirico: più la pittura le f.a sue me.no nuo e pitì vivo - anche pe1' il fatto che la Fiera deale per quelle attività airt• Mister WWlam Word.swortb .. va saputo che Mr Word&wortb pila · necessari. oo'? anche a scriver• ~oler:• son n06tre. A meno che non siano stat.e liberate do è il solo settlma.rwzle letterario indipendente - è por• cole cui allora voleva darsL riprete U visitatore. sarebbe arrivato quanto prima -Credete proprio .. chiese Mr doi,, fare E che e·~ d. me-- ogni storie e riscoperte nella natura vittoriosamente: fato naturalmente, nella scelta e neU'articolazione ~: ;~~~te~i~r~~npi~a~f~i ~J: .. l\{~~;r Wo~J!:.,o~ ~l !~o<;; ff~te~oz7oe;,S('~r1grepr~;i°v1~~~ ~n ~e~d ;:irip~f~reUo avrà ~~~ :it°wr:~~r ~i:b;;~:.. ;:~ ecceuoneli cartoline illustrate o-,e l'aria spiega ban- degli scritti, a suggerire e taJo,a a sottolineare espli- 11am Wordswo~h conosciute, a della sua !mparenJabile ami- a lui Mist!r Coleridie per cer. L'ombrellaio di Blrmt.n&h~m scienziato. per ~a~e~e de- d1erE acque venti 8lberi ella luce de&li occhi C.O. cita mente il significato spirituale di CeT'ti orientament, Bristol nel 179,,_" ritrovato_ a cizla. non avrò mal parolt: su!.. ii Javor di :ompilazione che si trasse Indietro st.ùla a,e~1a. state l~Jo .pra~ e, rtv1 aen:za struiremo una casina o sia pure uno cbalét sulla generali della cultura contemporanea e il con.tenuto I Nttbe1 Stowey ..veva jec1so flcientl per rtngrazlarlo.. e avevano pro,aett.alo di compie- stupito: a ~tento si frenò - 1n- co~re~ 1.. rucbic d abbronzar- • Grende Jeette,. di Seurat? Ma chi ci darebbe da di cerl:le singole voci dJ scrittorl ' - a~bandonandc I la':'ori e aili con garbo parve piegare il ca- re tnsleme. m:. del qual! ti- di&nato; l'interruzione. il tono sl 11 volto. e Intanto conu.nua- mangiare? Forse nella • Meison 1\.is.rle > di Céza.nne, Che po{ questo criterio di discrezione, questa cor•· I studi a\torno· alle semlDe - d1 po a una di.stante Immagine chiarè subito. preso da.i I.i.IOdubitativo, suonavano !orse of. re 11 leigere E: socnare e SttJ- solida e dura sot1o le raffiche di quel cielo vivido, tinua ricerca che iJ documento sfa H più possibiù ~~! 1 ';°;s~~ llr~.n·•~:i~~~!~~· i~ ~~~J~c~ S~uscao~~t _e~~r~i ~~~~~e~.:ie~t J:isf!tb:;;.so;r~~ ~es ..aJreb:~ol~~~~r;1r~n~b/:~e~ ~!ar:u.:;;:,r\ l~n;:ma~! ~~';!: c'è aria di lavoro e di e1ernità, questa nostra ar!a obbiettivo e perciè sintomatico. non basti a qua-lch, • po' ~enerlcamente Lyrlcal non aver capito bene li. vostro rutto per !a :nancanza totale di s1 spiegava comi· - a freddo me cMz soi_s e lul eh~ era su- comune oome il pene di cui viviamo tutti i giorni . .scrittore cattolico che vorrebbe sentiTCi parlare m· f Ballads .. nella quale I due ga- riverito nome. 0 torse la fan- spcclrica competenza:. non a\e• -s·o!lasse dannea:iiarlo :anto to per ann. -~ Francia a slu- O al balcone di Monet. scostate le tendine sul pee- Hnguaggio pìtì •!.Splicitame -n.te di parte. e cosa eh lantuomlni, taU bene sl 1)()5• tesca se t'è dlmenttcato?.. va potuto sapere meglio moralmente. ~, dubitasse di lui. diar ("Otnf: • ombrella potesse saggio &nito di neve, coo l'occhio alla e Route de noi possiamo regi.stra.re nella cartella delk • lamen• Jon giudicare prop~o due scrlt- ..Oh mi.ster Coleridge.. • Come il Mr Coleri:!n p,•te-- di quanto auertva. • L'ombre.l• ottCllere iL lnahllter-r~ una sua Louveciennes > di &sley, aspetteremmo e.ncbe noi tele•· Allo .stesse ilOdo chP registriamo certe accu..st tori professlonall. i.ttraverso la profuse J"osplte: ..c·est ma tau- va ,·onstatare, lui Gtc'->rges lo :; :.1 :·uuro .. c!tsse • L·om- autorità. una affermazione. una ~ nostra visitat:rke - e sia pure l'ultima - che di conformismo e pr.ggio che vari giornali di e tl?Tl· scelta avrebbero dato :t!OiO al- te _ e ne chiedo :n.We "·olta Abram Greenlees per quanto brWo è desti.nato i.I maig1ore su:. autonomi:. e sviluppo e bussa ai vetri senza rumore. denza ~ ~ettima.nalmente cl gratifica.no . com'e pttTe ~~ 0 ;enc~nf:s~~:.ale~ 0; :7a~~~~ ~~u~~~s:~ta1::f.°e 0 al~;111fan~!~:~: ~5;:U:!lta~~°o :;o:b td~:tr~ ~: ~u.fl~ r~~~/d~~~~ ~~~ ~~~~~iiona~:ntina P~i~o. da;: Ce1'te dolorose disddte d'abbonamento, a fiM d'anno. lare occhio alle _cosesoprannL ho ,letto soltanto che venivo alle cose ·?cali In c;uanto .il vo ... e ~ublto ji 1ua .ai rlag. che l~ntamente pa.sseieta de-- che d vengono da alcuni 'vecchi abbonati• i quali turali U ~oleridge, ~ quella da Birmin2:ham. J.!J <"Mamoere •r::.sferito :.!'<>stero.a !Ja- gaoclt •':.l'amato 1-.•:nap:-ofe.s- state .. o con p~o aUrettato NeHe città :nagre e rasciugate dal tempo e dalia stor:a, a Firenze, a Napoli, a Venezia, i getti ,tanno d. casa neturelmente, e deJJ'Um.ido, dal blLo, de.lla ftssitd delle architetture e delle acque, sembrano r:.– cevere il verde baleno che U !a vivere. Percbè - 1 piU immobili e ass,enti tra gli animali che d sono domesllci - sentono H Ueve pessaggio del gen.lo del luogo, dei Mani che e.ssedi.ano le nostre scale e le nostre stanze e dentro di sé rruetooo il de.more dei t,?:orni lonle.n.i. ~se~= ~!::tc;;J:r: Q:e~i;:;:~~~l;e:o~d~~~e:'~ ~i'! !~taa iau~~t~d:":d~:~~e m~ fa~t~~~te A~;oa::breli':reee°;:~~ ~t·1·~~f:z~ogagae~gi~. ~ e~: 7 '.~~n~:; 1 :ft,t1t:!1a1~~·0-nbr~~o , .. di~ ! 0 ~1:: ; ,.1:';f~~ò~;:-:;::,~: d~ rispondere a questi abbonati scontenti con le parole ricerca di ,1gni1icatl lnednl - di Blrmlngham •. Face l.'Da clentemente edotto delle <"ose turo. lo :ide - r:!sse - .~rfe- Hpl d'omb:elia. cb1amat1 .uno di altri scont~tt - gli scrittori del Termin.illo - le~d;ee ~~r:~ ~~~~~-I. l~t :0°;:~t:risaé ~=u;~~vc:r~~:~.:~ ~:~~~e.' . . r';lfiari;a~~Jlad/d~ ~it~~~oti;~."~r=~l;/\;;s~~i:: ~:r~':.:~~~~s~trt~~a~~~ di per i Quali ù, Fiera • non parla linguaggio cattolico'"· veranda aveva ..ssistito allo diceva; e ianciato. quasi pi~ minio pubblico che Mr Cole- rie. i.:olorate. da s'.Jnora e da bellezza e d!7~ 1ozione. Preso Ci sentiamo proprio "f'I Dio spiacenti ed 0 ' nl• iciogliersi della oebbia latti- gliasse fiato dall"ai!ermazione ridge detenesse in qualche me- uomo. ne fece un caldo PJoclo dal Cervere o un ,leto futuro rn'i:ci sul •· ginosa. sparita .asciando un della sua per:sonalità limitata do le :hlavt della benevolen- oon .raseurando -.è !'estetica costeJlato da ombrelli apertl e '--------------------1 ;~;io.t~~;ac! d~usdu°igtr~i:!t~!~~:::,~~-p~ofe~::~n~'. d:~1raù !:e;sew~~~~rt~.uod~m~~d~; ~:nn"a~°'alia:ie:!iz~~ll:n:·~r. ~~us:ec~!~~i i:e:::\,r:~~=~o~~ ghl paesaggi e avventure. Ave- discono: ..Sono certo che lgno- che Intercedesse. doveva coo- gnità con!erita dall'ombreJ.la non .>arebbe trascors~ eran va pre,o U tè, molto forte, suL rate l'ombrello.. ::isserva: •Se vincerlo a mo favor". far fede durante l'estate otto U sole. tempo che perfino I ntrat"",.isti Al gatto s:amo perenti cosl pross:ll1l1, e non sol• ..anto per il nostro nome, da sa.per tutto &ulla sua ombrosa suscettibilità, sUlla SU.I pulita m.iser:i~ sulla sua voce de oombino caduco. Non parleremo allora di dignità, di :ndipendenza, cil lussuria: noa scorno,. deremmo RaJberti e nemmeno 0audela1re. 1 Simboli sono ;caduh in queste. nostra epoca che a furia di congiurare con i sentimenti ha imparato almeno e apprende-rii e a temerli nella coscienza, fuor d'ogni carattere. li mondo .. la veranda stessa. e fra sé com• i terribili 9 vvenhnentl del 1781 più qualificati e celebrati del CO rre mentava che la ilotnata si pre- non ivesuro distrutto il no- ,---------------------, regno avrebbero ral..f.iiurato 1 . ~~nt~:td~u~~aar~::i~ei:i° ~~~ ~~:c.'~~z10° 1 ite 1va1v~oc~~:1L~~ LE'IT EH.\ FIO BEN1'J N .i\ ~~'-:i~na:!~a!~g~~:p~u~~t:mu prima di decidersi a lasclare modo :JandesUno. e !lOD fMs• periodo tnvernaJe .. e ombrelle • e 001 meno * Tutto ciò che 5Uccede oggi attorno a 001 dovrà essere fon«! d1 nostra partecipazione, partecipazione diretta, studio della no.stra situazione nel con!ronti del!a vita che ci muta di aspetto e aumenta tn modo •llucmante I suot significati; oppuN ognuno d1 noi, secondo l propri lntend1mentl particolari, deve se– guire la sua strada fiducioso che ogni cosa troverà da se stessa Il suo posto nella nostra coscienza e perciò nel comportamento e nelle forme e nei con· tenuti di ciò che esprimiamo? E' da credere che le risposte, oltre che moltepllci sarebbero duplici, cioè largamente divisibili !n due assai facilmente immaemablli categorie. Per quello che ml riguarda propendo senz'altro verso quel tipo umano cbe cerca dt 1mpossessars1 unitariamente di tutto, sia pure il vorticoso avvicendarsi ed U can– tradinor10 unirsi di tanti avvenimenti di grande im– portani.a, eppure cosi rapidi che ce li possiamo at– tendere tutte le matti.ne quando apriamo il primo giornale. • Un tempo, tra I.a scoperta del Laocoonte e la scoperta dell'America e l'avvento della prima loco– motiva a vapore, c'era distanza abbastanza sulfi– cente afflnchè ciò che taU avvenimenti comportavano nella forma mentale, nei cosium1 e nella psicoloa:ia de!J'ind1vlduo e della &>Cietà avesse la possibilità dJ rrovare un senso stabile, una sua rettorica, ed Infine un suo manierismo; oggi, una sola generazione assiste a tante di queste rivoluz.ioni che difficilmente ci sarà possibile comprendere in quale modo stiamo adeguandoci. Dalla scoperta dell'energia nucleare, alla scoperta del vero Laocoonte, all'avvento del satellite artificiale. non c'è stato che un attimo in– controllabile eppure sono tutte cose reali che scon– volgono le ;dee prestabilite. ~he allargano orizzonti o arricchiscono iJ patrimonio spirituale di cui q4al– cuno è orgoglioso e felice. quaJcuno indifferente. e qualcuno perche no, ostile. Certo sOn queste cose che mutano. lo ,·ogliamo o no. il rapporto tra gli uo– mmi e la vita, tra la vita e la natura. ed In che m1sur-a cl ~ difflc1Je calcolarlo Che pensare d1 tutto ciò? Cercare . d1 cogliere ognuno ego:sticamente la particella più utile a se stesso lasciando agli altri. la briga dl mietere nella zona che più gii piace, o tentare conclusioni globali? Noi nati alla luce del lume a petrolio. sappiamo val~tare quali saranno e sono t riflessi che nell'avvi. cendarsi di tante cose condizioneranno la nostra est· stenz.a ed il nostro lavoro? Esigere una vera risposta, mentre ancora stiamo guardando le ultime avven– ture e ne subiamo le conseguenze puramente esle– rlon 1ved1 l'apparato di pura propaganda di parte per Sputnik) sarebbe perlomeno stupido. ma non porsi la domanda non sarebbe del tutto onesto Eppure, se dal generale passiamo al particola:e, ciò che ci sconcerUI di più è il lento ed unmutablle svolgersi del solito tran tran delle attiv_it.à partìco: lari. della solita routine nella quale ogni ricerca d~ adeguamento ogni sobbalzo dl coscienza. Invece d1 presentar5l come un lodevole contributo. o almeno un lodevole sforzo di buona volontà, appare come una avulsa impresa; mentre l'osservanza, la ricor– renza addirittura noiosa di modi e dl forme più che tradizionali .statiche, è ciò che pili raccoglie com– pren5ìone generale ~ una apecie dl eterno e comodo conformismo che. In ogni tempo ed in ogni situa– zione. ha !empre dato risultati prahcamente posi– tivi e qu:eto vivere; ma non ci può bastare, le d:– menslom e le prospettive subiscono m tutto rep1de evoluuon:. violenti cambiamenti. per tutte le sltua– z!onl umane le vecchie misure sembra non servano plù; perche deve r.manere salda questa antica pl– griz1a che nasconde, spesso con spreco d'mtelligenz.a! Ja pura lnd:trerenza per gli altri ed il mondo, di fronte al propri calcoli personali: che non corri– sponde plù a nulla dell'immagine. sia pur grosso– lana che tutti cl tacciamo di questo secolo? Una risposta non !a chiediamo nemmeno a noi stessi. ma sappiamo che c1 sta attorno. Conosciamo tutti abbastanza bene che differenza passa tra l'avvenimento d1 Sputnik che vola e l'av– venimento delle grotte d1 Sperlonga, ma appunto .per questo tutti dovremmo sapere che non sì tratta d1 una scelta tra le due o tra le tante cose diverse e magari contradittone ma s1 Lratta mvece di sa· perle contenere unite. contemporanee nel loro senso separato. Credo che non sia un discorso ozioso come potrebbe a molti sembrare. .ie non altro perchè è nelle cose che cl toccano da vicino, che ci sono contemporanee che possiamo trovare la risposta per altre nostre faccende particolari. piccole al con– fronto. ma in realttl altrettanto lmportantl, perchè sono esse che !anno gli uomini e le loro opere e le loro coscienze adeguate e magari, per qualcuno, formatrici e precorritrici. GUGLIEL~IO PETRONl :iue.l posto d·osservazione !t- partito nel 1794 ''illustrissimo G parasole durante I estate. An- torno alle stagioni. - un ie- Mister ~:>rlesUeyver le colonie cbe il ~e.lebernmo Van Dyck. 10 leggero e senza colore - ! d·America. ➔uesto Duovo stru- - ammise. - ~ Quasi fece un bevendo l'ultima goccia il ! mento :1el Quale si a!faccia uno e t • t .. d l . b · 1 reverente lDChLDO alla memo- mtatO nella ·aua 1ella ·:om- spiclto ouavo • .na dialetti- ur1os1 .a e ta 11~()1 I e ,,, dell'lllu,t,e ntl,ta, ·~•m- ;,agnia delle Indie. :::ome 1e ca. ;:,er!lno. :be risponde al parso le cui opere :omlDc1ava.. andavano &ià a moda. !)ensava tempi, sarebbe &là ;tato oe- no a vendeni all'asta. :?._rano all'Ori'enle dov'era stato :ran getto di :U.scuasionl e relazioni molto rlcercak dal collez1onl- tempo. vagabondando. secondo presso quella doua Accade- sti, ove aveu .:onoscluto la r~· eu~oi df~ !~= L'~;!~di ~u: 0 :;~~~l:toe d~ ,.~~/~e~ * ~~~v;~;en~~~~;t/ 0 f.u1~~:~ collezioni di giade, i ventaili. Boulton e anche con Mr J a- ln qualcuno :le'!. suol '>rodla:lo ~eu:l~~;er~~t~':t~os; 0 ~~=te ;~ ~~!. wt~:ttdJ ti"~~ 15 ~~; 1 !~;e~; J n 1nancanza di teatri e di mostre si s~t::!s:rt s~~~~::.l'l~mens~ ;:en;:i~~:a :ar:i:zt d~ P1~~f~ ~~fin~ic~ 0 wtili~ca:~~'ocb si consie-lia d'andare al Circo To[!'nÌ ~i~!ia~!f ud;a d~;:f;nst:~ P~~t! Golden Tour, d"Ull Grand Tour. stimatissimo nel mondo eco.no - non aveva nullr. ! che I.are ~~~~z~toPe:l~~à F~~~~paes~eISsi:~oo peafia le ~~~~~~e ~i * ~i~u~!:f~~c s av;_1~" :r~ ~:;~ ~~~!~s~.V~n:!ia~àe tn ~~~t:ci !~tn~~ard~:z,e~toe~ !::èrl~=~ di (J1'RLO DEl,OCCHI ~~nt~ 0 ~b; ;rangdg~~d:e~or:e1: dere di costumi e di pulizia. a una lettera ondE sipWcarml testa all'ombra de.l vasto para- ~:~ain~~o~. ~:::i~· J: 1 St!:~~ ~ i3:dt~ i5~ 1,_;'1 v:1~ 0 !avi:0Ì.n~ Che dire? Figuratevi che non c'è un teatro eperto. !~l;e P~~~:~ ~~:r;~~ot!~o ~~ dlterraneo, nonostante la cu- vilo a inventare inventare in- ~:'a~i~~= ro:~r:e:auo;!t/ :~ei:ap~~~~nc~~v:~~~ la parlantina inces.sant@del si- ~b~:uJ~fv:~ci~en~~i~~~~ ~~~~ ;fn~;e q~ed~~~:aeo~~aJesu':: qui nel novembre del 1580 Montaigne, per prima cosa, ~n~~nG~:~~:: ~ t!~~:Ji'1à1~ raticoso. rninf che sono 1tat1 e tuttora andò a \ti.s.ltare le scuderie del granduca: oggi, man- tro. Si lasciava alle spalle Qual- FrettQ~osamente se i: u e n - sono 1 Dotti Lunatici di B1r- cando quelle, dovrebbe andare al Circo Togni. Son cosa: solo di questo st rendeva ' ·do con fatica I versi che stra- mincham usassero tenere pli:l lieto di fargli questa segnalazione: ho simpatie per i conto. ma non riwclva btne ~o~~!va~: t8frf ;~c~~~;!ta~ :..°sJ:O~~~-o'8a~ 1 :c~~: circhi. Ma che dire, dunque? li Giornale dl viaggio ~ 1 :;:/8;Jad7so~~~ ;t/rn~~t~: da ,roppl De era agito. M.s s. recchio cui non manca anch& del Mootaizne, aperto sul mio tavolo, cosi pieno della rotto. T. c. scrisse cancellò e ricopiò una ~erta pratica ~ea:anz.a. u sua curiosità sempre all'erta, e mica tanto rlguardosa .. }'orse apparirà frivolo u per mezzora senza mal ri.leg- mio apparecchio .avrebbe dJ Oa granduchessa: e con un oar di poppe come piac- mio apparato. t.nslsteva il gere intero Il poema che l1i sicW'O ioccato la ,oro ID.sazia- ciooo qua• ~. sotto sotto, :-ome sl !a capire, sgual• mercante: • è cosl. probabU- $I componeva autonomo al .u- bile curiosità. il loro intere>- drina Ja sua parte), ,1.i mette l'uzzolo dl confrontare mente; ma tutta la scienza me delle candele. (ra le dita samento, contro oc.nl oscu.ran- la curiosità filtrata jello scrittore del Saggi con la moderna. allora. la meccanica, ~yttJ;~ga'. 0 d~lc1~:t~t.a~to o~~~: ~r:1e 0 u~o~~~::d~ .. !!'ev:.°t~ curiosità dei fiorentini, che è anch'essa di buona lega. ~~- ~r::u~lsts: ~i:ra~ t~it~è~:;: e nord e paesaggi che da de- ombrella che pareva rad.icaia Ma si potrebbe mai contentare. un f.iorentino. di iietto alle leagi ilspersive del audati e spettrali diventavano al uo braccio, quasi una con- quell'-arnablle tipo di :uriosità ji ~ui dà prova, ner!eztonamento continuo. Pe.n.. folti. Le immaa:tnl si a.s$ottl- tinuaZione sua. quand'è al tavolino, il saggio francese? Non credo. ;ate Milter Coleridge alla lu- gliavano, la parola a:emeva da 'rP.so l"avvto, ·ombrellaio C'è per ~sempio 1uella buffa storte.lla con la quale ce del &az che >eil. lliumilla qualche soraente lontana. r- .ippro!ittò de! silenzio di S. T. comincia u Cap. {XIII :lei Libro l dei $aggi, dalla parecchia della nostra notte. ;i~aV:na~~c:c~!~~~e.c~ ~~ ~Jo~:}!ff 0 nd :_'si"~~; ~:~~ quale il Montaigne si. contenta di cavare soltanto !ie~e ~st~~~t~ ~\~Jrg:!: chiamo: voce di Kublay Khan precisò. capace :t·evitare tn una annotazione sulle: forza dell'abitudine: une cam- vigano leggerissime nell'aria alla quale si mescolavano _i di- modo e1emplare :be gran nu• pagnola, che aveva cominciato a tenersi in collo un come nuovi pianeti roteanti versi accenti e commenti dei mero d1 pel'$0ne s·ammaJasse vitellino di latte fin da quando era nato, cl si abituò neu·etere. Ebbene. relt:!:mento viaggiatori che avevano visi- per umidità e pioggia; e se tanto da continuare a farlo quand'era g:à un manzo. frivolezza è di necessità so• lato e descrilto il suo p~lazzo lungo il suo discorso. lui cbe Sicchè, per ·i fiorentini, non può parlarsi di cu- stanziale per muoverci dalla al Catajo. era anche il viaggio velllva di Francia e aveva gran riosità vera e propria: può dirsi invece che ai fio- inedia, è la spinta. direi, l'im- ?~mj;';~~in~a~rc/0ssessc- della rai~~si~~;~fb~ i ~~~I ~re~;; rentini piace scoprire le magagne che fanno il mondo ~~so~Q~:eor~f~:;~~:rescr:~: Bussavano di fuori: Il pae,. meglib diffondere e sviluppa.re com1è (e non come dovrebb'essère}, con l'ammissione ze si accrescano. miglio.rino. saggio limitato dalle due can- l'industria che si ripromen~ che il mondo che dovrebb'essere sia quello che com· creinc attorno all"uomo l'au- dele si popolò d'ombre minu- va. bene.llclassero dell'inveo- porta la natura politica dei fiorentini creata 6Ulla ,eola. e poi la ragione d'est• te. d'una popoJaziooe tltta. deJ- zione - se lungo la sua spie- cultur-a che hanno ricevuto, e ad essa int.imamente stenza per cui egli è, e infine tica. in agitazione come le tor. gai.ione Georges Abram Green- fedele. un mondo mut.antesi, dunque, sul flutto della il processo di civiltà cui nes- miche In allarme. Bussarono: lee, non .!l conclAmò benefat• necessità, ma da veriflcanl sulla cultura che ha già suno può sottrarsi .... e:~oro:~:nd~el~~l;iall~~ bpa~~:~ :~r~i~~~an~~de~~a~o~~e Pi! depositato I suoi prodotti più certi, irriducibili nelle ca;J~v~ 0 J!r~~~o~o: ns~nr;;; :ieJ cielo. forse Aladino e Ku- frenava davanti all'inquieto e ingannevoU prospettive del provvisorio: il provvi- certo colpa del futuro grande blay Khan lnsieme tornavano sonnolento scrittore. e perchè sorio che è poi lo stato presente delle cose sulle industriale dell'lombrello il da una caccia: Mr 3.T.C. non ooo voleva eccedere cella pre- quali Si deve agire, e agiscono gli uomini in base quale non era nè turbol.ento , 3apeva dirlo. sentiva che I col- sentazJone a parole quanto, ln.. ai propri interessi, ma con le loro tendenz.e di ca- o. pea&io. fastidioso; oh no, an- pi partiti dalla dis1anza d'un vece. :iimostrare a Mr Cole- rattere e di moralità, tutte da giudicarsi in relazione -ii tutt'altro: era chiaro preciso ciclo di secoli sordo e. chiuso ridce come una buona ombre!- ai !atti. eaatto. sapeva più d'orologiaio ~=~';:~:av:t 0 c 0~ 1 ti:~~~e~lie ·~= ~~rdia~r~ 0 ~:Ja b!~s;o~t c~~ Nascono e i religiosi che non si poterono difen- ~hez~~r°o~:g'~~t;;~di~oor~d~ scossosi dal torpore cbe le fati~ pagna alla canonica ::,ppure a!- dere che con l'animo non si de.ssono alle deue parti, grandi affari imparentati col cbe della Improvvisazione gli la posta dei cavalli, dove ave,. chi a una chi a un'altra>, quando e divise.si di nuovo sole e la pioggia. Si rese con- ;:,rovocavan sempre. sudato. va lasciato ilsse la sua vet- fa cittd, negli uomini grandi, mezani e piccolini :o; to a un momento d'essere di• stanco. nell'occhio ancora tut- iura. Sarebbe stata una P"5eg- e l'infelicità del non potersi difendere, con la reli- sarmato. un angelo si suppo- ~~r~I. s~:~f ~dJrc~h:ui~o~{~~ :::~st!a~~e~volt-~~~rel.!3 :zi.er : gione che resta così, nell"astraito, per virtù del ero- 1:· a~:. quale avessero tagliato riva al riuml brillanti delle del resto tanto gr&Dde da con- n.ista pone ìn ~hiaro una situaz.ione che c'è anche .. E vi prego anche• conu- tontane gioiose nel g\ardmi. sentir, una iradevol• ombra oggi, ma tutta velata. Se pol associamo queste flgure ouava Greenlees: .. di pe.n.sa.re ,1 alzò da sedere. s1 distaccò anche. ,ra che. fece ~ouire. di fondo con l'immagine dei capoccioni dell'una parte. alla estrema praticità dell·og- con fatica dal Lavoro. Lo chla- 1'era nel pieno •&osto e in ore • uomini di buona condizione e umani•. ma ~ molto geao che vi consen~ in pieno mavano dal.!'aHro !alo della vi- bruciale da un sole come ma! serventi•• per modo che i tra!flconi • da loro aueano meriggio da passeggiare al ri- ta. bussavano alla porta ... Ven.. a suo ricordo l'lnibilterra. e quello che voleano », oppure « e' ~ono me-rcatanli, e paro come se (o:3te sotto un ::n v!nJ:g .. ra:i~.dbse!~~isrr~tl~i :~=~i~t~w~;n::rs;~t~:ia:e.N:; naturalmente sono vili•: se l'assodamo ai giullari d!~:e~~ira~i:~ir~ din~~~~~ alzb. apri ia porta ... C'~ un si- anni non soffrivano. Bastava che sta nno tra i due partiti, 8 Scampolino • che rap- menlre piove. 0 mentre Utred- gnore di Birmiogham .. gll an. dwtque una breve passeggia- portava motto peggio che non si diceva•: se l'asso· do rende la nebbla vtscbiosa ounciò la fan1esca ta cU prova percbè Mr Cole- ciamo ai capoccioni dell'altra parte. sia pure al di E' come essere 8 casa prO-: Lo aspettava un slinore &ras- c:idge si convincesse della pra- qua del famoso disegno di Corso Donati a e !Omi- pria. plù: o meno. quasi avere soccio ehe visto entrare Mr ucltà. dell'utilllà deU'invenzio- glianza di Catellina romano•; al e pericoloso ca- al seguito mobile e piegabile. Co!erldge si alzò amabile e os- oe. e si perfezionasse secondo vaJ.lere,. .. uomo di meza !tatura, magro e bruno, qualcosa come la chiocciola. ieQUIO.!O. sa~ut.ando e lnchinan- iH a~rebbe splecato per stra- spiatato e crudele, rubatore e fattore d'ognl male :o: una casa UD rifugio una t.ana ~f: 1i~rr:;::tat~~t:~!;e~ 0~ 8 ~ 1 ~fei1 e~b;:i:ea ad~~;at;!rJ:;~~ e tuttl, • ma non erano interi». ~ pieni di gavlila: ~~~~~~ 1 ':i;e~~ ~u~rmeeo:ae°! farne a meoo. e la aua tn- onde di qua. foMe. di s1 preae- ztoni •, e sospettosi in modo che e- cominciarono a distacco dagli altri senza nega- Diremo che 1 gatti, di pe1o, di &ebeletro, d'occh:., son come la sabbie e la lune.. Mutando di figure e d'orizzonte. movendost eppeoe. ~ restando uguaU a se stessi. spirito, tatuo spi.rito, ma Impassibili testi– moni. '!UStod' delle memorie. • O resto è silenzio•, essi sembrano dire col poeta che più a fondo di tutti nella storie portò lo S'COmPi&lioe l'ira degli spiriti eBegri Avett. ma visk u.: gatte• nero su un prato verde nel prime chiaro della sera? E' il paesaggio più cauto. La brezze. che muove le foglie è ancwa strepJto ri– spetto al sue silenzic, Ne ettendiatno il passo, sempre, cor:i una presenu. st:re.n& di noi che Ci sorprende. Starno elle nostre spalle: a muov~ C1 allontaniamo dallo sguardc- che resu fisso a vederci partire. Il nostre sguard•> seru:e dJ noi nei luoghi o\,e siamo passe.t!.. puè essere:' Lo è n getto perde e rltrow il filo del suo pensiero nel labirinto del piccolo orec. chio. Come un nS('I interrotto insegue l'ombra delle paure Fitti 1 denti. le unghie fitte, in sé. per- sé raccolto, vede !\lggtrsi e s'aspetta, lambendo con do-– cile gesto le zampa che l'arrotooda e compone. Ogni volta cbe cl troviamo dentro di DOi e con noi, o mutar figura e pensiero, riunitl della grazia e dal ~oco di fard diversi, fissandoci: ogni volta che ci coglie il pensiero d'essere 1n un altro luogo e in un'altra età. siamo vicini al gatto. A Napoli dicono che è passato un a.o.gel~.• • Chi, in Italia, pronuncia esattamente l'Italiano? n Governo della cosa pubblica perle 1n dialetto, gli at"tori del teatro e del cinema parlano in dialetto. i letterati persino, ove siano chiamati e far sentire la propria voce, vincono con difficoltà le i.nsid.ie della. origine. Del resto è storicamente accertato. e un fl. lologo come Bertoni ne fece testimonianza, che la pronuncia tipo dell'italiano neglL ult:.mi anni Si è andata s90stando dall'esse Firenze.Siena wrso Rome, sicchè l'esatta pronuncia sarebbe reppresentata dalla formula di una parlata tosoana in boc:ca romene. In realtà oggi in questa cosiddetta bocca romane. (chissà perchè a proposito di Roma si parla sempre jj e bocca>) passano tutti 1 dialetti del sicilieno e.l– 'abruzzese, dal Jl8PO}etano al toscano, dal veneto al lom~r<;iQ; ne vien fuori \UMI sorta di ~nch-e più o meno maccheronico che testimonia. delle. confusa unità d'Italia, nonostante che letterariamente la lin– gua si sia arriocbita e variegata dei contributi regio-, nali più vivi. rimanendc se stessa. Non potendo ri· sol"vere - come dire1 - in modo istituzionale un processo di maturazione che sciolga nel continuo ri– cambic- della vit:- sociale e ci\."ile i vincoli effettivi della nostra unità rimasta dopo tante guerre e tante avventure ancora una formula politica, sarebbe ·augu– rabile almeno che non si abusasse - a cavarne efiet-– ti r-idicol: e qualunquisti - di quel «romanesco. che ogni giornc- va diventando sempre pìl.' la lingua uf– ficia.le degli spettacoli e degl.-. scandali Fatta l'Italia non sono ancora stati fe.tti gli Italiani. Si è stati piuttosto porte.ti a disfarla l'Italia. a rifarla, a con~ traffarla. L'avventura nazionale non sarà Dl8i, fìnit– se non si guarderà egli Italiani e al modo di fare gli Italiani. E' come dire e.be ognuno di noi, ab:tante e figlio di questo grande Paese diseducato. dovrà prime dS tutto pensare a educare veramente se stesso, cominciando a rimuovere le sue abitudin,i più pigre, i suoi vizi più recidivi. Cominciamo dalle pronuncia della nostre lingua: è solo studiando, leggendo. en– trando nel \.ivo della nostra storie. letteraria e lin• guislica che potremo trovare la disciplina e il valore intimo di quella spontaneità e.be ora è o.ilo stato brado nel nostro Paese, sollecitata nelle sue avventure. pit– toresche e e realistiche•. Ecco. a proposito del cinema, le ragioni del malinteso romanesco crediamo siano propr.io da cercare in questo presunto realismo che si dice nuovo solo perchè veste gli ebiti smessi del bozzetto naturalista e dell'edificazione politica. Par– leremo bene l'italiano il giorno che tutti inSieme. noi quarantasette milioni. riusciremo a esser-e migliori di quello che ognuno è da solo. ALFONSO GATrO certeua evidente e quel 1uo vole commendatizia. avesse fuggire le parole•: ne riceviamo il disegno di e quanto re l'ln\lmllà cul uno è wo. domandar perdono gli lmpedl- aa:10 .i'avviare l suol proposi- bella e uttle cittd e abbondevole si confonde!•· E Può d'orinavantl piovere e ne• 1.-------------------..J vano di spiegarsi meglio. chla-. U d'aigrandlmento della fab- quel con.fondere è proprio la· parola e ti segno di vlcare o arandinaH e U sole rlre percbè fosse venuto fino brica, e lmplan t are come spe-- una macchinazione che nulla vale a strigare, la spaccar,. le pietre. al riparo avrebbe scritto da Londra al le poche gocce che .ntk· a Nether Stowey. fincbè Mr rava, nel più: breve tempo, e . 1 1 0 . d dl del mio ombrello si ~s,a in 4 più: presto O da Blrm1D1bam, vano u tempol'ale In hi'"'!- Coleridce fattolo passare nella anzi P:fma che altri ili ru- macchinazione. a que empo e per mo, el • a. d1fferemi alle .. -ariazion.. e per ricordargli l'impepo. Men. cuti la stradetta· cbepdca1 milt- ;;tanza dove di soJl\o mancia- basse l Idea. una bel.la succur• volo, accrescitore de' mah'"• contro la quale, per alle incostanze e follie e ln- tre saliva In vettura e il coe- lageio menava alla ! - vano. e toltogU di mano U cap-- sale a BrlstoJ.. chiarirla si batteranno sempre i fiorentini. t4:mperanze deJ clima lna:lese. e:biere pareva pronto a fru- aperta fu un torrent~~r;~: peUo che quel:'o stava rlglran- ll candore del.le d1cblaru10. Perchè. alla curiosità dei florent.inJ. a un certo E per questo che sono torna- stare i cavalli. ..Tenete. vf gbiglla appiccicosa. Lo scritto- do senza decidersi • posarlo ol. la frettolosità con la quale punto preme Il tangibile, e 11 tangibile, che sta per to a Lo:1dra perchè ln I!i&hll- prego questo per mio rfcor- re cercò un riparo qual in quaJche luogo. l'interrogò l'ombrellaio s'era diU~o I essi In quel discuterne, sempre. su ragioni che de• tern. l'ombrell: trova il suo do.. fece. e oHrl allo scritto-- ma era a mezza vta da u:nci.u~ pronto. dWe. a servirlo ove parlare. U caldo che daU ester• von'essere d'oro zecchino: proprio l'opposto delle :crreno perfetto qua dovrà at• re l'ombrella vastùsima .... Te- dall'altra parte Non pote possibile lo quel che dtpe1;1-oo arrivava alla paMe più tecchlre come un tubero di tu- netela. Insisté vedendolo reti- nemmeno ripa-a I tt va desse da lui. Il visitatore per chiusa dell'abitazione dove S ragioni del d!.avolo, ci credano o non Cl credano. li pano in OlandP ..Oh - so- cente: * potrà essere molto \l\l- frassino perchè r rs bi:: do un ouanto si ripetesse nei suo T. C. aveva condotto il slgnor nato a confonderle: un diavolo che, vi!to da questa spirò l'industriah di Blrmin- le. credetemi .. a~rl attraverure un a;~ato :~~ domandar. venia del dlstur!>O, Gr~nlees. convinsero 11 per U banda. non gli si pcssono prestare le ragioni del gham. - oh. fosse vivo ml- • Grazie. disse Colertdge: carsi nei campi 1 uall are 4 aveva un aria tanto ,1mpat1ca sia pure per un solo mlnuto. libro famoso di Papinl. ster SamueJ Galton - lo ri- ..Grazie .. e restò sul.la .strada vano allagati, q i che allo scrittore oon dlspla- alJa passeula t a propoS t a con Difficilmente. dunque, potrà s(uggire ai fiorentini cordate ; vero? fosse vivo lui. mentre la· carrozza del mercan. oo .!Olo il rischfo ~[°~e an~!- ceva; e • Avrei una gran pre- tanto caldo eotusla.smo. R1apo- quel certo e quel noto dal quale parte la curiosltà ecce cb potrebb" onorevol• te paMiva al galoppo 5una oarsl a.no a mena gambi Al - !hiera .. fina!mente disse: -voi-:, 1e che non aveva alcuna dlffi- del Montalgne, cogliendolo nella vita e nella cui- menE. f.1.nanziar~ la 1;lla l~~ne- strada maestra. Fu u.o momen- tandost con l'ombrello co~; .~1 pregarvi - ecco. vorrei coltà a. parlare della cosa a.I sa Cl vogliono uomtnl v1v1. di to solo; stavano rispuntandogli con un bastone. cercava di _ :iisse ancora. m~ senza riusci- suo amico Words~orth appena tura. ma per ricondurlo amabilmente al dubbio che prontez:z_ quasi militare. che le ali. ne ebbe la ,ensa:zione sare i piedi non dov'era po_ re a disancorarsi. disarticolarsi ~llene capitasse l occasione. e tanto gll giova per i suoi esercizi di c!arté. nei ~s.orban,; ove. nor. le .bt..n.nooetta e crudele. ma lo porta. asciutto ma semplicemente ~~u da una specie di ossequio. di Iombrellaio rispose che que- quali in fondo dimentica quei sangue che è parte m propr'., Jr, 1deE altnn. non vano altrove che dond'era par- v'era meno vt ·d s· ri • timore. Due volte parve cbe sta si sarebbe presentata pre- della natura umana; cioè il sangue del patimento e retrogradi e. os::uranUsti ... tito, non più: aUa dimora di dò a ll.Il mom~~too. 1 d~or- potes.se riprendere il dlscono stinlmo perchè, da auo tlg1lo della colpa, da cui rifugge, e che è invece u veicolo Erano arnvau a! poslo del Kublay Khan Riprese la ,tra ormai Pl"OSlimo allÌ. quan e~a avviato: ., ~engo da Birmin· André. figlio d'una pariaina che fa concreto il peccato e la sua scienza. cambio dei cavalli; ~a vettura da ,oprapena.iero per torna~ poteva usare l'ombret8:\o~! gbam,. fece. • Sono un fabbri- - fece osservare con ceno del Greenlees era 11à pronta. alla sua abitazione Un aoc- paracqua. Co rto cante d'ombrelli di Blnnln- orgogllo - e dedito a lmpre,. CARLO BETOCCHI S. T C. non aveva quasi mai ciolone d1 piog~ia gli bagnò il zo J\aprl ~ un Uceal sto r- gbam. Mister Co!eridge. e la se letterarie che da buon pa- parl;;,to ll mercante gll s;:rappò collo. e sub!to. rapidamente al· to, · e " sen coper- nostra è una fabbrica molto dre gll concedeva di !are certo ._ ___________________ _. una promessa, gli disse che tra pioggia venne a rin1orzare RENATO <.ìlA::\I

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