la Fiera Letteraria - XII - n. 7 - 17 febbraio 1957

Pag. 4 LETTERA DALLA SICILIA * ARTE E LETTERATURA * Lo spirito autonomistico e in definitiva un fattivo a• spetto del sentimento d'italianità di tutti gli isolani * di DOrtlENICO c.llULIA.NA. ' Questo articolo vuole forni- squaiino e Di Giorgio; m Ca- d1 Federico Il,. ed. Zanich.eUi 1°C 01 !e~tor1 un pa,orama ~el- ti.mia Russo, Comes, L'incisore e vari ., Atti det C°"veano di le ott1vuà ~e~t~rane e ort1st1: S~iava.rello, Giordano. Longo, studi Jederician 1• sono relativa ~h;ro~~~~t! 1 1 i ~~~.!af:~ms; g 1 JJ~:a,Sa¾r:;o;o,R~~.r::g: m f/ ::;: :i :: ::~es'; 01 C~':ti::.~ J~~ra~~ 11 deit- ~~~~sr 0 ;::a _fi ~i !~tlos~~':;1:i ai~~~o afi:rr! c~rt!~ ~~ °1ra!~<;:r; 0 e /e~~~f:heUi~ se si sorel nusc1t1_a stisc!tare "'! Flaccov10. m Palenno. Al- ~Aragone.si e Cawlani nel Me– u1,1a favorevole 1mpress101:1e. tn artisti isolati sono Mirabel- diterranco,. e ... Cronache s1ci– D altrti parte .è ferma opin10: la (du.e fratelli) e Vinciguerra. liat1e inedite della fine del Me– ne dell~ ~cn~e~te, come d1 Pure in Palenno sono la ., Mo- dio Evo,. del prof. Giunta. tu~tf I s1cihan.1. s,?~ceri: ~he lo stra regionale annuale,. ora al Relativa allo stesso periodo è sp~rtto outono,'!1s€1~0.sia m de- Teatro Massimo ora al Circolo la ., Collezione di testi siciliani ftmtiva un. arncchunento e un artistico, e il ., Premio annuale dei secoli XIV e. XV,. diret- 11:101to fattwo aspett~ .de~ s~n- per le arti figurative e plasti- ta dal compianto prof. Li Got– hmettfo nazionale d1 1tahan1td. che A. De Gasperi .; si auspica ti, di cui si è oid detto. Dello Il primo post~ .V!l alla lett~- l'istituzione di un premio •Con- stesso prof. Li Gotti è uno ratu~a. Poeti s.1ethanf e resi; ca d'oro ...ovvero ... Cittd di Pa- ., Studio di documenti in voi– denti in S1clho: .G. Novelli, iermo "· gare del Trecento ..; un ,,.Co- ~·,~: ~e ;a'!.i,!g!~zo, A. Cor- fo~~;i~~:ci.ac1!nn~al~~o~ru~; ~~~1 i~ipJ~;m~i~o /!~;~ ~~~f~ LA FIERA LETTERARIA Rivi.sie: in Alcamo, a cura prof. Giuseppe Cocchiara va dai prof}. De Stefano-La Man– della molto attiva Accademia completando uno studio sulla tia. Riviste di storia medie– di Studi Cielo d'Alcamo, ...poe- vita e sull'arte del popolo si- vale sono 1·.,Archivio storico sia nnova... condiretta da A. ciliano per con to del l'editore .'ticiliano.... e il ,. Bollettino del Frattin1 romano e P. Calandra Einaudi. Di lui pres.so lo stes- Centro di studi linguistici e fi– alcamese ~ la più accreditata so editore sono usciti u na ,Sto- lolooiei siciliani.... in Palenno f:.S~~~n:ec~ 1 Ì, ~~:~i:u::,.~;~i: :ifi t~efe 01 ~frgud~ 1 ag~i~r~.paéoc~ ili!r~~Ì~!~al~~rih~ 1 ~~~sf:a S~~ Orfeo Tamburi: « Strada. di Parigi» (Gnllerla. t'lcl Vantaggio) l'inchiesta sugli aspetti della chiara dirige gli ., Annuali,. .,.Siculontm gimnasium.., · in ulovanc poe.sia di oogi hanno del famoso , Museo etnoorafi- Catania. Del prof. Francesco ri.,posto con .!ag,gi veramente co Pitrè ....dove ha gid raccolto De Stefano, cugino del più vol- p • • T b • at~e!'dib,ili e in:isiv, poeti e cen~inaio _di_ tesi.·.dedicate a te citato pro/. A~tonino, è una ar1g-1 e Bill u·r1 critici di generazione anche an- van paest d1 S1c1ha. Un su.o pregevole Stona di Sicilia , tccedente alla co.siddetta "'QU-Or- assistente il pro/. G. Bonanno. dal secolo XI al 1860 "'· ta.- e di diverso it.1dirizzo, ~a ot:a inc'!-ricato all'Vniversitd di In mente alla .storia moder- Renz? Laurano a Giuseppe Val- 1' 1renze. ha pubbltcato un va- 11a il pro/ Virgilio Titone or- A diciotto anni Tambud ln1• per Paul Gaugui :l t I d ti d' 1 laroc~. da Luciano Ancesch( a s~f. li!>:~ suoli ., Sco~oiuri' si_-dh;~.,;o ,di 'st?ria moderna alla zlnva a Roma l'arduo traver• Timoniera o dielott' anni a d!f:~se e: k ~ek d~ r;~:~ Rosa110 Assunto. In Caltanis- c11am , un altro a.sa1stente. 11 Umver.sit4 da Palenno e pre- .,ala di quel pelago infido e bord cli l tta 1 è dl. · i à ~:t~~i~~c:iGI~ 1 ;Ijfe;m!el~~t~= :; 0 ~i~·ta!!';!it:l~e.s!f1-0in ... ~r mio ... A. De Ga.!pe,ri, per la tempestoso che è ln pittura in ~tta p~ar.f:dla, a!~i~ :~~!l~O n~o~~~u~u~d:re ~:e servaLora ..,· diretta da' Virgilio tura siciliana.,. In Messina ii stort_a, ,.itlene. che ~ ~ttu~l~. at~ contempornnen. Egli era dotato ~ra stato poi per quasi tutto i suo.i quadrl si prolungano ritone . .,Sicilfa,. (vi collabora prof. Vanni .Antò ha ubbli- tenz1one deah .storici s1c1han1dl talento e fermezza, doti in- il resto della sua e.s:istenu nelle case, nel ponti, n.iell~ Enzo Boriani autore di un rìc- cato un libro suoli ., Ìndovi- i· Romano,trasc;to, Ro!71eo.e dispensabili per un artista, che un marinaio costaotcmente in strade parigini. Egli sa ,tutto ~e e JfCll~t:,,~ 0 ,.'jm~e~f.edJ;~; it;r;ti~~nk"as:lti i~a c:~a~~~ v;rt~ce:t 0 ries~m~te d~~re s;:nJ;= ~igl ~1~~=~1ngo:;~:e\~~~a neeJ:ia~a te~~a A~e;:~:i te~~aa~= t:!oo~e~~po~ 1 s~~· p~nt;el~ Flaccovi? a cura dell'Asses.s'?- attivo nume~ose pu~blicazioni. ;~«;:~ 0 d;":elS~!~t~Rn:!r:i':::::;~ es~:,!~al~t~m~cc~z~~~r~ 11·del .34, ~ ;i~o~~'!r~Ule v:sJ%P~~ ~n~!rs~o~e trl~~ b;~~ard. ~!~,Te",~":!~! Sfi~~tt~~olda'"'vèr~IN:~{ 1~ 3 !~::o ~~~fah;tdéu:~:~ e ,sia derivata .speci~ per !l alle ultime del '56 a Los Ange- chesi, Tahiti, un mondo Intatto piombo che incombe suh~ a!~ Falzone libero docente ( I!: ces~ cattedre siciliane di .storia del- p~tmo da pr~~Ph~"t! dma~- les. noi posSiamo seguirlo nel che ~li si otfriva con la spon- re S. Lazare, sui suoi binari sata d1 recente la rivf.!ta ., La le tradizioni popolari). sue,: e. pe.. r ~, u. 1,:,i1 ue . a suo sicuro e serrato procedere tane1tà e l'abbandono de 11e in~receiati come destini d'u.::– ufara • edita da1l'on Ca.stiglia E la filosofia" V La Via del- un ',Ndinuo ideahshc~ c~c1.a• verso quello stato dl purezza creature semplici e prlmi~ve. mmi; del ciclo di primavera a cura dell'Assesso~ato Pub- l'Univers1td di. MCssina con la no. e consegue per !mphcito che rnggiungerà a Parigi, sin L'~rte come l'amore ha I suoi lavato d1 fresco con gli straecl blica Istruzione) ., Collabora- rivista ... Teoresi.., C Ottavia- u~.riesrmc del:a Que1tio;e me- d1 primi disegni. dalle prime prochgi, i suol sorWegl. i suoi di nubi spumo.seche iìncoTrono zionP mediterran;a,. diretta da no con la rivista : Sophia,. ti wna e per a QUO e pur~ te e parigine. misteri. e nel giro dcll'inces- i battelli sulla SCima. C.Onosec F Crùpi e pubblicata sotto oli S Caramella M Fatta G Bo~ trf~J?Oc~~un~ la te nd enza, r~! Nel '35, poco più che ven- sante metempsicosi delle eo...--e la squa111da malinconia della t?~?ii~f i~~i~~f~i~ ~?E~È;?i~:~~~(t1i!:l i,}rl~f ;~f.m~:i~i~it~ .~ i J]t JIEl ~t~ ~Efilt i~Jì ~~ ~f1;ro~~fE~ ~i1!i~}f !tij sta. Aitri oroanismi culturali inni è stato pubblicato di recente : 1 •:dcc~t 1' ,ni O 10 0 ~ 0 ~ des Prés, disegnando, dlp'u- Un, prodigio, che fl.bb: lsogna-n? che non ,verrà mai; i giar– Palenno soni? il ., Cen_t,:o di dal citato ~ciacca, premio ., A. P:~/.' Tit:n~o ri~eliero~r: 1 ~n~ tf1!do, prendendo oppuntl. Ma va di _unparigino eW.le madre dtni del Luxcmlboul'.8', delle studi filologici _e llnguistict ,., al De paspen,. per .la filosofia,· studio di Alatri per il Quate il l suo vero incontro con Pa- per~v1ana aveva traemosso 1~ Tuileries çon. le .sedie vuote Quale è legato 1 1 nome del com- e viene approfondito 1 t filone governo della nuova Italia tie- rigl po~'ta una data precisa canea. yiolentn e mistica tb s1;11 quali 61 shra il lungo sba– pto~to prof. E._ Li Gotti ordì- ftlosofico settecen~esco deL mon- ne il posto del Borboni. Con 1,947.L anr1:o in cu! !uggl. ~ una cwiltà semlbal'lbara. digl~o d el pome riggi? dom~if. nano dt filoloata romanza e la f'Mlese V. Mlcelt. I IL voh,mc editore Zanichelt' Parigi, sazio dei « ... cnpltelh Per altre vle cd altre cspe- cale, ,gli 11.n.go~ d ~ ~amt ~W;nce cui opera viene continuata dai Non.si possono tralasciare gli ., La Sicil'a dalla do i ai:·on I mar.ti ~ le colonne dei C?sari rlenze Or1eo Tamburi è giunto con ~ p nsscr 1 dts~volh e glt discepoli Cu.simano e Palumbo s~di sto7:ici. In merito alla sto- spagnuola 1 all'unitd m d1ta~ia ~ mlnao c1ose e stanche ... » lllln• onch'.egli alla medeslma. mèta: alberi che intrecc.1ano dram~ (compi&o di tale Centro è la na medievale, per la parte Titone ha voluto riportare gli stldlto :tfoo o.l'.la nausea d:Ola nseopei:ta di nuovi valori matlcame1~tc1 loro r~i su ur, , publ;ilicazi~ne. ~i. antichi testi roman.o-b~antino f} fonda'!"en- studi storici in araO'TRen.to .su quell'atmosfera da cl.reo in h- attraverso il rete.:g(.io d1 una cielo ~ri,glo e m.!naccioso. In della poesia, s,ciltana del Tre- tale' Il hbro del comi:uanto un piano di obiettivitd, rinve- quldazl.one che svenda belve e grande staglone decaduta. nessun altra .J_>artedel mondo cento e del Quattrocento; .sono Blagio Pace ... Arte e civiltà nendo nel governi anteriori a domatori per l'~mpr<_>vvl5? sul- Parigi. la Tahiti di Tamburi, come a Pnrig1, le case sprlgio– .!tati 0 ,a pub61icati .sei volumi; della Sicilia antica .... Vertono Quem' borbonici le origini cldio del propn_e tano, pittori- non è un ed(.'l.l vergine e sel- n~no un senso ~1 carnale d1 in Catanfa il pro/. G. Piccitto sul periodo normanno i volu- prime dei problémi h ha _ parUgianl, pre.nu solo ~r neri. veggio ma una specie di mo- vita. ora uoa. facc1ata, une ca– a.,sistito da un oruppo di gio- mi del prof. Antonino De Ste- no travagliato nel t~:;,po j 0 q u e 11i soltanto per 1 rossi. struosa ,ostrica cementata, cor- sa di Tambun è capace da soia ~~:: ~w:i::~:;ra::oJie~e,:i~ov:~ ~ae~odoLa ~;~~':i~: ,.Sici::«t;;; Sicilia. . . . ~1~~~!:ihi~a}~!u dfs~:V:! ~os~a::St:ooJ~~eJ!: ~~c~1 dlNsc~s~,~p}~~t~lod1 rsr,,~!~: cabolario siciliano .... J, il recen- Zanichellf. del r,rof. Francesco Uno ~ttidio atonco-ftloiogico- cut ultim1 souvenirs d(!l Ube· storia. fa. piaz.zetta d~rte coperta d1 te ., Centro di .!tudi per la cui- Giunta ., Bizantini e bizantini- letter~r•o è Quello .svolto dal rntori 1n partenza. IMa tra Paris:i o Tamburi s,, neve. l'uomo 6Ulla scala che tura siciliana.,,, preJieduto da .~mi•· del prof. M. Cad11to ,Mo- compianto papas Gaetano Pe- Quando vi arrivò. doveva stabill subito un'Intesa segrete accende il lume a ges come S. Caramello titolare di peda- nach.esimo basiliano~ e vari tro.tta., _tfto.lare. dell~ <:attedra trovarsi in quello stato d'anì• e pro:tonda. nelle tranquille stradette d<2-lfa gogia all'Universitd e animato ,, Atti del Ctmveono di studi lmtverlltana 1d 1 ,tona_ hngua e mo ansioso ed jrrequieto ohe Sin dalle prime pennellate vecchia Montmartre sanculotta dalla direttrice della Bibliote- ruggeriani "· G!l studi del yro- etteratuya a b~n:se, in Prter- precede sempre i ,grandi coups si vide una Parigi slntctlzzato e cordiale, cl ~endono tutto il :ctcoa",!~~lfi:;"~~n.11:i::;~n~~f. ~:s~~rsfciu!t~f:oc;r~ d?1 ;~: ~C·,i A!ban::gi~ rii~m!~_ume ~- ti~~· ! ~~~tori~~ g~~~ f:;11~1'r:'r:t1~1: ;;~;z:.u;r~i~ ~~~a qt~~~~~v;.cre d~lle pro- Di pnrticolare rilievo in Pa- derico Il .... , ., L'idea imperiale DOMENICO GIULIANA Tamburi quello che Tahiti fu boWeva.rds, I lungo,.,..enna. le ELVIA PETRn.LO lermo è l'attivitd svolta dalla ., Accademia di scienze lettere :.:~~;es~~':n:f,!'G~1~::, ~i~ DOPO IJNO STUDIO BIOGRA.FICO-('RI'l'ICO DI POL VA.NDROitlME talare •di storia del diritto ita- ~U~0 a~ 1 /~~~~~:rsJ~ 4 a~tttitr~,i: * ÈÈ~~rl~;;efJi~;YI: R OB ( 1; 0 T .BRA s IL LA( 1 ;··H Pf ·Erl 1 ~ bo e Priulla per l'editoria sco- J Il l.. ' 11 lastica. Manfredi per l'editoria ti1~1i:iìt{;;t~~~~ nei \·ersi, nri romanzi .enelle critiche scolastica e letteraria: in Cal– tanissetta, Seiaseia per l'edito- na,,;::f0r";,r:,::"a.:nuali • A. * ~:at?~e~~:nns:": A'.taPaa'ff!:~ cli G I A CO!IIO Ai1'1'0JI 1,1 I per la filologia, a G. Lo Curzio (poeta, narratore e saagi.sta) La prematuro scomparsa gh scritti .çhe per 11lato ro- istintiva parentela sono sen~ r,er la naTTOtiva., a V. Titone d1 Robert Brasillach è stato mant1co della sua figura co- s1b1h soprattutto con Colet• per la st~:ia, a G. Santa~gelo 11colpo più duro subito ne- ronata da una tragica fme te. Ciò risulta nnche dai per la cnttca e a G. M. Scia~ca gh anni dell'immediato do· Ma lo studio b1ograflco- saggi raccolti nel volume per la.filosofia .. Del J:!remfo m- poguerra dalla letteratura critico di Poi Vandromme e Les Quatres Jeudis > che tcmazi_onale da poe s1 a ,. E_tna_- francese. A trentacinque nn- conserverà il privilegio di additeremo come uno dei ;:gf]t°aLQ~;;;rni, ~~~~ ~: ni egli aVeva già c_reato una e~scre stato il prim? a vol~r m~gliC?ri.libri di .critica pub– storia e letteratuf'a areca alla opera ma poteva g1ustamen- giustamente sottolineare 11 bhcat1 m Francia negli ul– Universitd di Palermo e w. H. te considerare di trovarsi valore dell'opera ed il ca- timi lustri. Auden, A. Baldini, H. Bedari- appena a1la soglia della ma- rattere dell'uomo nnzichè Marcel Arland e Bernard da, G. Bellonci, V. Branca, E. turità artistica e di avere sfruttare come altri hanno de Fallois sono i soli in FalQui. F. Flora (presidente), il meglio dinanzi a sè. Le fatto e faranno le circostanze Francia dopo la guerra a L. Gigli. L. Giu.sso, A. Piccone passioni politiche, gli odi di orribili e commoventi della potergli forse stare alla pari Stella. M. Pr~, G. Raveg;nani, parte scatenati nel clima morte. fra la superficialità pubbli– G.. Spaanole~ta•. B.. Tecch1, G. torbido di quegli anni ne Le liriche raccolte nei vo- cìtaria degli uni ed il fa– V1Uaroel. ~Vmc1ton 1957: Ca- hanno non soltanto causa- !umetti e Poèmes > e e Poè- stidioso gergo filosofico– ~mo Sbarba~ e _Jules Super- to la morte in un modo im- mes de Fresnes>, scritti que- professionale degli altri. Ro– v!elle. 1~ pre~io internazionale perdonabile ma ne hanno sti ultimi in prigione nel bert Brasillach oltre ad una d~ foes:::ne"' S_irèd.!~(o ~a s~!~ anche oscurato la figura de- periodo immediatamente an- solida base di cllltura ave– r;;e~ cBona:ia. n pre'.,nio ., V. fo~a~dol~ a ~econda. delle tecedente alla. morte, hanno \:a un gusto sicuro, un'intel- :,~:n~:~r~t~![0ff;n~c~~~;!:~ ~:~}6n~1?!it~n~ie~s;Ì~~f1~~ ~~P~~~o~~I).~~;\~~!dell~og~= i!:~aza s~~~1~:;esal~~dfteer~~ ·punto di vista, l'acume nel d'una generazione tutto istituzione il premio nazionale Il tempo . è ~i:a venuto di ra un posto l~mital? ~ ~ e Les Quatres Jeud!s •. pa- cogliei:e del soggetto i1 lato som~ato in Fra~cia più rie– di pittura del Comune di Lin- rendere giustizia ad un au- parte. Poeta sm dai pnm1 ragonandolo a quelli d1 vo- essenziale. ca dt clamorosi debutti - ouaglossa, alle pendici del- tore del quale come roman- scritti Robert Brasillach si lumi cli cri ti e a francese Tutti i romanzi di Robert Sartre, Peyrefitte, Camus, l'Etna. ziere, critico e poeta non si è espresso in versi soltanto usciti negli stessi anni per Brasillach. anche il com- Margerit, dei quali il primo , Quotidiani: in Palermo, il può negare l'importanza. negli ultimi tempi quando accorgersi dell'assenza di plesso ed interessantissimo romanzo è rimasto finora la ., Giornale di Sicilia,. (vi pub- Un'opportuna occasione per un destino inesorabile si era ogni prevenzione ideologi- e Comme le Temps Passe> opera pili significativa - blica articoli di turismo iso- parlarne è offerta dalla pub- abbattuto su di lui. Per dir- ca da parte sua e dell'esat- da ritenersi. forse il miglio- che non di autentiche riu- la!1o R. Roma_n~. premio He- blic~zione_ ~elio st~dio bio- lo con ';ln,'espre~sione .tede- te~za del ~uo intui_to. Am- re. e Les Septs Couleurs • scite. . . mingw~y). • S!ctha ~el i:;:opo- graf1co-cnhco dedicato allo sca le liriche d1 Bras11lach miratore smcero d1 Marce! che lo completa ed il triste Ed a1 romanzi va aggi un– i~• _(v, ~u~bl~ca fim~simi ar- autore di e Comme le Temps appartenendo alla fine della Proust. Colette e Paul Va- e Six Heures à Perdre >, to un libro di memorie scrit• t1coh intns, d! umanit~l Bo,:t:: Passe> da un giovane belga s~a vita ~01:0 la raffi~ra- !éry ha s~puto riconoscere scritto già in piena guerra to a trent'anni 11N9treAvant-– v~~'E· Tec~~i~he ne e e 1 ! Poi Vandromme e Robert z1one arttshca del capitolo 11valor e d1 certe fame con- mentre Fautore avendo per- Guerre-> cronaca vivacissi• ~oni 1~nau I edn~~e ,:S,c:- Brasillach • (Plon edit. Pa- cTot und Verklaerung•. Es- sacra.te ma non si è lasciato duto ogni fiducia nella cau- ma d'un periodo inquieto. li~o n.! 0 vfs:Z~pr appassionata ,. 1~ ris}. l_l primo merito del li- s! ~0nC?la prova di una pu:- per. questo . sfu.ggir~ autori sa da ltti difesa con since- della giovent~ intellettuale ...L'Ora del Popolo,.. in Cata- bro d1 Vandromme è quello rif1caz1one ed una catarsi. oggi celebn di cm allorn rità convinzione ed ardore sbandata ed 10 cerca di un nia il ,Corriere di Sicilia• di essere rimasto fedele al Non si possono leggere sen- poco si parlava: Marce! Ay- già prevedeva il disastro. credo politico fra il 1930 e il ',.. Giornale dell'Isola •. ... L~ sottotitolo e l'homme et za una profonda commozio- mé. Jean Giono. .lulien 50no anzitutto romanzi di lo scoppio dell a gu erra che Sicilia -, ., Espresso Sera.,,; in l'oeuv~e >. di. avere cio~ ten- ne, ~ nella lprC? lineare se!'fl- Green. Georg~s .Simenon: i giovani. Essi hanno il fasci- l'l"!ise_fine a tut.te le illu– Mcssino. •Gazzetta del Sud,. tato d1 tracciare un ritratto pllc1tà cost1tmscono un m- quattro magg1or1 romanz1e- no particolare dei fiori de- s1on1. Nessun libr o rende e ., Tribuna del Mezzooiorno "· dell'uomo e di esaminare la volontario ma tremendo at- ri francesi viventi ed attivi stinati a vivere una sola con tanta giustezza e tanto a,.~eg;;g:~att~!~ .1~:tr:::~l! ?rit~~to e~i~~i~i 0 e ;::i~~~~s! ~~ d~aac~~~a ;~r~~ l~lo~o~~e~ ~iguh1a~~ri!~~ qL: st \!~~~d~'. a ~;;a;:;a,a Si'a~~~ib!u~u~~l dT 10 :iio~~ Ppa:;g\ d;~afiioyrnJ di Bell"A':'"' d1 Palermo un1- do le allusioni aJla politica Dovendo ricercare in- Montherlant. Drieu la Ro- che Robert Brasillach abbia febbraio 1934 è rimasta una e~ in_ S1e1ha e una delle nove ad un minimo inevitabile fluenze e filiazioni diremmo chelle, naturalmente Geor- fin dai primi anni presen- data importante, l'avvento d Jtaha e Scritto con tatto ed intelli- rhe fra i suoi immediati pre- ges Bernanos. poi Blaisf' tito che non avrebbe mai del Fronte Popolare una mi– i•.~!;,,11tgua;t ar:C ~ n fne r!Ja- genza il volume di P~I Van- decessori tre lo ~anno parti- Cen~r~rs. Jules Supervielll-'. raggiunto l'età matura Sui nacc_ia d1 1 disgr.egazione, la lermo diretto dal sardo M. De• drorn!fle non es~ur1sce la colarmente co!p1to: Marce! e. Celrne. Anche. quando 51 .;;et~e romanzi ora ripubbli- m_us1ca .. 1arte .. 1I teatro col Jitala e ,mico in Sicilia. colla- qu~s~1on~. Sulla m:,,:a ~erso~ Proust. ~ean G1raud~u e Co-: dissente eia Bra~1!lach su un cat1 dall'editore Plon ci si P_itoeff e Lou1s Jouvet, i~ boratori vatidi sono Amore/li, n_ali!a dt ~obert Bras1llach lette. _D1 ognuno dei tre si a~tore od un,. hbro. si deve propone di ritornare più a cm':matograf~ con . Rene Manzo e Geraci. Artisti isolati s1 ritornera certamente an- può ritrovare qualche trac- riconoscere 1mtelhgenzn e lungo perchè essi rappresen- Cla1r e Charhe Chaplm uns sono, in Palenno, Castro vin- cora sia per il notevole ap- eia nella narrativa di Bra- la serietà dell'approccio, il tano artisticamente uno de- suprema aspirazione. cit.ore del premio Comi.so, Pa- porto artistico co:.;lituito da- sillach, ma i rapporti di brio con cu~ espone il suo gli apporti più importanti GIACOMO ANTONINI Domeruca 17 febbraio 1957 ALBUM ROMAN * Fotografia e bulino si associarono, e furono ausi- liari del pennello, per darci le immagini di Roma * di SILITJO NEGRO Duole disingannare iJ visitatore della mostra della vecchia fotografia romana. allestita con tanto successo dagli Amici del Musei di Roma. tre anni fa, a Palazzo Braschi, quello che lasciò scritto sulle pagine del registro: e Vorrei provare l'e– mozione de:i primi fotografi di quella Roma.,, ma il suo entusiasmo è di una natura tutta diversa da quello che ani– mò coloro che si dedicarono a1Ia foto– grafia, nel suo periodo arcaico, sulle rive del Tevere. Gli aspetti per noi inattesi, tanto singolari e patetici, della città di Pio IX. come i buoi sdraiat.i tra i monu– menti del Foro o I mulini che macinano grano sopra la corrente del Tevere, era– no per i primi fotografi r omani lo spet– tacolo di tutti i giorni, un dp.to ordinario di cui non potevano neanche a ccorgersi. Il loro entusiasmo veniva invece da una circostanza oggi Inapprezzabile, ma che era allora un fatto straordinario ed una novità clamorosa, quella di trovarsi a ren'derc i monumenti di Roma non più col disegno o con l'Incisione su una la– stra di rame, come s'era praticato per secoli. ma con la camera oscura. con un procedimento meccanico il quale forniva d~1 tte~l~u~:~v~i J:d~:iatt~;: ~~~lt~~e~ e Da due o tre mesi In qua - ha la– sciato scritto Giuseppe Gioacchino Belli. lh una nota del suo Zibaldone ch'è del 1839 - i giornali e le accademJe, tratto tratto di altro non risuonano che della meravigliosa scoperta del signor Daguer– re parigino, scoperta per mezzo della quale non più l'uomo me. la natura stessa è latta di sé medesima pittrice; col sem– plice apparato conosciuto col nome di cameta oscura, esponendolo ai raggi di un limpido sole ed applicandovi nel fondo un foglio di carta preparato aoo un certo artificio, la prospettiva abbrac– ciata dal campo della lente vle:ne in poco d'ora a tratteggiarsi nitida, mirabilmente nitida, in chiaroscuro, sopra questa carta misteriosa>. Belli, ch'è stato probabilmente Il pri– mo romano a scrivere, sulla scorta delle letture che faceva sul giornali, intorno ai ritrovati di fissare le Immagini, chia– riva in quella sua nota anche i segreti della misteriosa carta. riportando quan– to ne aveva appena scritto il Gtobe. e n signor Talbot ha presentato una carta fotogenica alla Società Regia di Londra. Ed eccone la preparazione. Egli prende carta da lettere sopraffina, molto com– patta e leviga{a; la intinge in una dePole soluzione di sai marino, ed asciutta la soffrega ben bene perché il sale trovisi uniformemente distribuito pel Coglio. Questa soluzione non dcbb'essere satu– ra, ma allungata in sci o sette volte tant'acqua. La carta cosi asciutta è in punto per l'uso. Nulla di più perfetto delle immagini di fiori e di fmtti eh~ vi si ottengono sopra, coll'aiùto della ca– mera oscura ad un bel sole d'estate•· In realtà, invece che del processo di Daguerre, il quale dava una lmmagtne unica sopra una lastra metalllca debita– mente preparata con joduro d'argento. Belli parlava qui del calotype, cioè del negativo di carta che permetteva di stampare iTQ.magini a volontà e èhe. attraverso a successivi perfezionamenti. aprl la strada alla fotografia vera e pro– pria, mentre il dagherrotipo flnl com'ero nato. Ma In ogni modo, sie i seguaci del dagherrotipo che quelli del negativo di carta, furono prestissimo in attività an– che a Roma. E' degno di nota il fatto che l'opuscolo col quale Daguerre rese pubblico il suo processo, tu tradotto e ~~~:~~o Fi~~c::~"c1l~è !~~ 0 1s~°o. ~u~ ~~:;t l'anno si possono tar risalire anche le prime prove della fotografia sulle rivr del Tever•, ad o~ra di dilettanti del posto, e di mestieranti francesi subito sciamati in tutti 1 paesi d'Europa. Già nel 1843 un'attività del genere s1 trova indirettamente segnalata nei re- ~e;tr~i i:!laca~~t:or~~m;;:~[~/;~ ~:~::~ tata, quella degli ottici e e macchinisti•· e Suscipj Lorenzo, ottico, meccanico e fabbricatore di strumenti matematici. macchine per vedute dagherrotipe. ecc. ecc., via del Corso 182 > si trova scritto nel Manuale di notizie e indirizzi per l'anno 1843. In seguito qualcuno di que– sti negozla'!'ti_ e artigiani di precisione, dopo essersi interessato agli apparecchi, passò senz'altro ad esercitare l'arte, co– me ad esempio i fratelli Luswerg. che .nel Manuale del 1843 sono presentati co– me e macchinisti de:ll'Archiginasio ro– mano e della Società delle scienze. vi~ del Corso 154 >, e nel Libro per rutti, ossia guida civile, artistica, commerciale ecc. ecc., del 1866, appaiono invece e.ime fotografi con negozio in piazza Mlgna– nelll 22. Non diverso è Il caso del Su– scipj che figura ancora come macchinista ed ottico neU\4.lmanacco romano del 1855, facendo però sapere nello ~tesso tempo che e Prende ritratti e vi2dute col dagherrotipe che riescono sorpren- ' clentemente bene>, e solo nel Libro per tutti del 1866 compare anche lui unica– mente come ..fotografo, con studio e ne– gozio questa volta in via Condotti 48. Che si sappia, la più antica foto~rafl.!:t di soggetto romano regolarmente datata è una veduta del Colosseo, del 1843, chl' ha figurato in una mostra ordinata s Nuova York prima dell'ultima guerra E' stata eseguita con il sistema di Tal– bot, dal francese Victor Prevost. un foto gtafo di professione che, dopo aver lavo rato a Parigi ed essere passato da Roma si trasferl negli Stati Uniti d'Americ11 lasciandovi tra l'altro questo cimeli('!. La più antica datata che sta stata finora rinvenuta a Roma, è invece una vt!Jut~ del templo di Vesta eseguita. nel 1841 da Jacopo Caneva, un curioso tipa di nit tore padovano, il cui nome ricorre •1eJ1,, ~~;~~rt~ ~:,:~ ~;~if~~\~:i~nia\n 18 ~!,r; di Pio IX e delle ascensioni aeron,1utl. che compiute dal francese Arban. il qua. le ebbe talvolta questo veneto come com– pagno volontario nel suo canestro. Co. me pittore il Caneva fu un mediocre vedutista, il cui nome è trascurato 'lnche dai r~pertori romani del tempo: egli rece un po' di tutto e della sua vita s1 sa pochissimo, e Stanco di colorire - dice di lui Napoleone Petanci nelle Bìo17rafie degli artf.tti padovani - prese la sesta e il compasso, ne venne manco all'ap– punto di sistemare e dirigere i lavori del giardino Turlonia (per Incarico evi– dentemente dell'architetto della villa ch'era Giuseppe Iapelll, compatriota del Cancva). Poi tentò la fotografia, ne in– dagò il processo, scrisse due trattati resi pubblici dalla stampa, e le varie tavole da lui eseguite pel sovrano storiografo e ministro francese Adolfo Thlers, sono non dubbia caparra del loro felicissimo risultato>. In realtà a giudicare le diverse t•JlO– grafie di monumenti romani che il Ca- 11eva ha firmato come fossero quadri. questo pittore, che ebbe studio e negozio di fotografie in via del Babulno 68. ha tornito risultati senza rilievo anche con la camera oscura. Gli anonimi autori di negativi di corta con i quali si apre que– sto volume, i quali rendono ~ncora aspetti Che si possono riportare alla Ro– ma di Gregorio XVI, per nobiltà di ta– glio e capacità evocativa dell'ambiente, si lasciano Indietro di molle lunghezze il paesaggista veneto. Questi ebbe però la sorte 4i essere in relazione con il i;ic– colo ambiente che era nel giro di Gioac– chino Belli, come è provato dalla cor~ rispondenza stessa dèl poeta. Con tutta probabilità è quindi al Caneva che si deve l'unico ritratto fotografico deU'au– tore dei Sonetti Romaneschi, quello ri– prodotto anche in questo volume. E' proprio una fotografia, anche se t11tti sono abituati a vedere la stessa 1m'lla– gine con i tratti dell'incisione che ne è stata cavata per farla figurare suU'2nti– porta della prima grande edizione dei Soncttl Romaneschi, e cade proprio ne– gli anni ai quali risale la prima sicura attività del Caneva come fotografo. Belli infatti era nato nel 1791, deve per– ciò essersi còllocato davanti all'obiet– tivo, che ha dato il piccolo negativa di carta ora gelosamente conservato .:lai di– scendenti del poeta, certamente alcuni anni prima che il secolo arriva;;se a mezzo. per pater mostrarsi a noi In un altegglrunento ancou tanto giovanilmen– te sicuro e franco. E' quindi ben lontana dal vero la vec– chia tradizione corrente, quando •1cssu– nQ aveva ancora fatto caso agli incu– naboli romani della fotografia, e racl!olta anche da Raffaele De Cesare nel i::uo libro, Roma e lo Stato del Papa dal ritorno di. Pio IX al XX settembre. che la prima macchina fotografica fosse stat;1 portata a Roma, di ritorno da un viaggib a Parigi fatto nel 1862, da Don Antonio D'Alessandri, un prete abruzzese curio– so delle novità ed amante dei viaggi, che ottenne anche presto di aprire un gabinetto, in via del Bnbuino, e tu poi il principale fotografo della Roma di Pio IX. Quella tradizione però non è senza motivo, perché il D'Alessandri portò da Parigi non soltanto una ca– mera oscura più perfezionata di que lle usate in precedenza, mo la lasl.ra al collodio. cioè J'ultima scoperta in f atto cli materiale sensibile, l'lnnovazione che diede all'immagine una nitidezza senza pari, e fece uscire la fotografia dalla fase sperimentale, la fece diventare di uso comune, e con l'impianto di un pic– colo laboratorio tutto vetri, collocato in genere sulla terrazza di una casa, arricchi anche tipi che ftno a quel mo– mento avevano stentato a sbarcare il lunario. Si diffuse allora la frenesia del ritrat– to, da procurarsi non in un'unica imma– gine, e non con le pose estenuanti del primo periodo del dagherrotipo, ma ra– pidamente e in un numero indefinito di copie da un'unica lastro. e Posseggo sei dozzine dei suoi ritratti - è detto di una giovane donna in un almanacco umoristico della Roma di Pio IX -. Essa dai fratelli D'Alessandri sino al Patri– gnani ha visitato tutti gli stabUim(!llti fotografici di Roma.,, E quelle imma– gini, riprodotte m formato minuscolo, indussero tra l'altro ad usare il ritratto fotografico a bassissimo costo come bi. glietto da visita. e crearono la moda de– gli album dove conservare le sembianze dei parenti e degli amici, mescol.1te spesso con quelle delle persone celebri del momento, alla cui popolarità la foto– grafia diede in quegli anni un incre– mento strepitoso. e La maggior testimo– nianza della tua fama - scrive da Lon– dra la signora Carlyle al marito - mi sembra essere il fatto che la mia foto– grafia è esposta nella vetrina di Mac– michael. Hai mai tu potuto avere nella tua vita, qualcosa che anticipi a Questo modo Il giudi:aio dei posteri? ... Un fatto simile è la miglior prova dell'interesse, o della curiosità, che tu susciti. perché non essendo lo una nota scrittrice, una famosa assassina, una attrice o una for– tunata intrigante, le quattro classi di donne che hanno l'onore di essere messe in vetrina, non può essere che come mo– glie di Carlyle che mi offrono in ven– dita>. .Fu la lastra al collodio, con la sua m!rabile capacità d'incisione, a rendare gh aspetti dell'ultima Roma papale at– traverso l'opera di uomini che usavano chiamarsi spesso. come faceva il Cant'"va pittori fotografi. Era stato per supplir~ alla sua poca capacità nel disegno. che Talbot si era interessato alla cam~ra scura. era stato come pittore che Da– guer~e si er~ Interessato agli esperi– !"enh che N1ceforo Niepce aveva fqtto 1~ pre ce~enza con lo stesso mezzo. e ~1 e.ra poi adoperato a perfezionarli ,·cm 11figlio di Nlc~foro, Isidoro. La cam~ra o~cura aveva già servito ai pittori. :ipe– c1e alla metà del Settecento, per deli– neare a mano lo schema delle vedute· ~a, tro~ato. il modo di fissare le su~ tmmagini, s1 diffuse la convinzione C'he essa potesse dare ben altro contributo sostituire senz'altro l'opera del pennello: perfezionarla. Chi va alla Galleria del Candelabri in Vaticano. può vedere la macchina fotografica. grosso scatolone di legno dall'obiettivo di lucido ottone esaltata negli affreschi del periodo di Leone. XIII.. a rappresentare la nuova ~~le a~rii::!'~!r~r1:. si era aggiunta alle e Al}gusto Ca~tellanl compose, la luce esegu1a > è scritto sotto una fotografia di CastJl Sant'Angelo che l'orafo roma– no ~ed1cava n~l 1851 al padre. E si può sorridere dell ingenuità di quel e com~ pose•• ma Daguerre, Nadar. Hill, Solo- SILVIO NEGRO (Continua a pa,. 7)

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