la Fiera Letteraria - XII - n. 7 - 17 febbraio 1957

Domenica 17 febbraio 1957 LA FIERA LETTERARIA POESIA .dialettale ·lllolisana * di GIOSE IHMANELLI LA GRA1JUU.Tl('A DEI FATTI * LA URITIUA o degli oltraggiosi detti * di GIA.lUBA'l"l'ISTA. VICJA.RI ~i!!~o 0 ' l~~fe;:rt':,ue~! 0 ::,~t: :,azec~~~a.!~~opp'i spa.Ue f~~a, 1 ae \S~in °:ii1;1:1e;::~~t~:= ~~ic ~~~e« ~u~~f 5 ~r?pr~~~ti~ - E' consentito agli autori ginare l'autore o l'interprete di botte eh~ di plausi._, (La poe.sia dialettale mo- 'A negLia vè fota.-fota Idi certe giornate nel Molise, salire m,olto più su di un Di :~n E~:~!to ~~f:s::s:r~a,~tr~ ~tnf:'f~ c~::e;Jasse ~~af:i~o{1~~t! l~ a{ael~t~u}: f rg~~~g fli\u~8J~~-a~ee;· d~; . ~ic~,li attoriribellarsi ai cri- si~liJiu~nr~::~::s;~b~t;'e~ al~a,,e~~mv~r~~jzetatrrf e~!~~ T"icchita di una nuova per- e am.mante morale dell'uomo e, se vo- che • addirittura nelle prime _ Guglielmo Giannini di- senti pe~!ettam~n~e. Non ton, da un canto e 1.censor~ sanatissima voce. Ne fa fe- tutte quante· gliamo. la tragedia economi- liriche della lettei·atura ita- ce di si, Salvatore Quasimodo sempre g~1 assed1at~ res!,~o dall altro? ç;uardate."..1 in giro. 1i~s~ifasepr~};~~~i!~lial~:\:C~ dE~ ,io,·,'m"-pe d ch,·ove.· ca della regione. liana si possono rinvenire in- di'=._ ~o~oè dunque lecito ad ~~~r~!~~l;e ~ ~~~et~anct~•-tlco ';!t LJ~~i~io:enop ~~ J>f~~l:~ cotta di poesie vernacole Impressioni letterarie che fatti non solo i motivi, la pro- essi rompere l'assedio che - E. n~l caso J:tas~el. - istruita !)OD pi,ç,. dall'inte.lli- di Giovanni Cerri. Il vo- nottate beUe :Pi suanne! Cerri ha, che Jovine ha avu- ~u:1-cia,. di que st a specie di perennemente li circonda? Enzo Biag 1, come g1ud1ch1 la g~nza az:.1stocr3:t1ca. ma dalla lume, che ha il titolo timi- Ma, Carducci o no (del re- to, che io stesso spesso in- lmca dtal~ttale: .ma ai ;ic.he I.a _ U signor di Montaigne pugna?. . d\V~lga2.1one d1.massa, sa be- do di •Lumini•, è in cor· sto il riferimento è puramen- dico. st es.sa noz~one di. poesia, una dice di no in ogni caso. :-- c 1 fu dunque un caso s1- n~s1mo - oggi - che cosa so di. stampa presso l'edt• te casuale) questa poesia del Tuttavia Pasolini coglie nel n~zion~ minore, m tutto pre- _ Neppure per parlamen- mile, e una pugna? è 11 bello e cosa è Il brutto, tore "'!iano. Pubblichiamo Cerri è bellissima: un guazzo segno Quando diCe, a propo- s tIInovi st a. spesso .super~icia: tare? _ Sommamente in~ica~ivi. qualf: sia il giusto {anc~e .in c~m pt~cer~ · la J?resenta- che non ha uguali, alla cui sito della poesia meridionale, le, ';_? 1 g~re e prosaica, n1:1 casi _ Il comandante di una Esemplari. Forse l'ep1sod10 è estetica) e quale sia Pmg1u- z1on~ d~.R 1 7?1'anellt, e un~ precarietà subentra, per far- e segnatamente di quella del peg.,iori, ma "'rreca • (m un piazza assediata non deve l'inizi.o di u~a. rivolta, degli slo ..La pianificazio_ne dei cer: v,oes1.a !nedita del Cerri, lo resistere. l'incubo eterno molisano Cirese, che può ri- no st ro. senso ":' 1tic? ~ell.a pa- uscire neppure per parlamen- autori e degh interpreti con- velli, attraverso gh strumen;1 !\c~;~t:;i t~;ftaco;i°er~rtdita .--------------------, ~~~/un 1 ;e: q~~~eslc?!~': 1 1 1~· d! tare: lo sostiene al L. I, V. tro i critici. Bisogna dare poderosi d~ cui Il secolo d1- ·Francesco Flora, scrivendo u N'A LI R I e A ~"od~~~~.1o;dr~~~ ~ee~:: n~U: Lena i\ias(roclnquc: "Composizione" • - Ti piace dunque immn- ~=~;;~:~ta~as1c:1 prfm~e~~ ~~~e<r:~~~· ~to;b~toga;r1~ la prefazione alle • Opere > vita mitica, può essere legit- ;~to~i. una ben più fitta sas- ~~f~e~ie~s!10S:i:~~Hf~ r~~i~: ~~~al~ti~~~rair~ia~o~~· ~!~~~ ~~~s~;c~~cirile~t~~.\o,davi~~ I P0~1'1 l)El ..1.,0 SPR~CHIC~ - Ma era veramente senza ge·sempre più l'idea di un in- punto nota che • nel, poeta - le - anche se sbava nella * pe_::ai,°Ji dice di sl. Enzo Bia- ~~edit~e~i~i~~~ 3!n~np~~~: Di Giacomo - è la coscienza di" G,"ovann,· Cerri· convenzionalità ar~dica: e gi, nella sua rubrica di criti- zionl comuni e di buon sen- :adfe1o~~o 1 ~io~al1!iato~~o~ · infatti il poeta dialett,ale anal- ca degli spettacoli televisivi, so. Non è lecito più turbare coprire_ una reale facilità di fabeta (figura quasi scompar- N~ I'' o d d I t t' I aveva obbiettato che Rasce! un equilibri'o, <:he nel. banal~ erozi~~f;• l'i~r~le a!i l'ir~n!a ~~~l~=-~~~i:;;~~lefrische ~~1nS 1 u~)orr, p~intinaje~:~!!~ e li a e rnoe1 re n ann I ~~~!~;~mftos~F/~~ff~he ~~ ~i~~ i~_:~ò ~i:e fTf1~~:c::: ~u;o a v~au1!!no\a~tene~e 6 uan~ massere. ~~ 1 ~~i~~- Pi~~lolaf:i f:f~lfi~~= l sue trovatme le qualL venti to d1 critica s1 è spostato. 11 flagranza passionale e gra- E' tiempe de trische zione. la sua riduzione cioè . t\J '' :~~r'ea{: 0 ~t~vptna~on~m~~~~ ~~~ti~o{i:er 1:~~~~:eu~o~~ ~~{~: ~u~fc1!fe~~~nèe 6 ~~~~~~ e ncopp'all'arìe, alla pura e semplice "alle- tane. E s1 è ribellato, il 1'0· statore dèfi1e « idee chiare,). ta nell'agevole superficie, ma ntrèmiente l'anteniere g 68 ri.a •,•. 2 ) alla poesia_ amoro- 1 , . 1 , 1 h d I s f T polare attore. Infatti, il pubblico rideva, attinta al suo lungo primevo ammene a uadagne, Q t • . e! C t ' t - Che cosa ha detto? ascoltando la filippica di Ra- vero corpo e la sua vera om- I luce-na-cappelle ce• le scene della vita po- , ~~Ae?i i~~t~~tàllag~~~~att~ll! ~ti~• ~~:~°m~ott!%i~t~~e d~: donde sale per farsi il 6UO ifèmmenezedìceneuresarie. r,·p~=~. 0 1.g"a~for:c~èf~~-proJ~=qua I a 1r1c e I eano(\rra -Che,mentreluihaventiscel,ederatuttodallaparte bra sonora». sonne i figlie di stelle pqlare, dalle ·quali è quasi co- Arri.vederci Roma. il signor bio i meriti. Del resto. sono Di Giacomo, qua nd0 rag- e vanne ncampagne ,stantemente attratto (gli afa- Enzo Biagi non ha proprio ma_i stati. popolari i C':"it_ici? giunse queS t o sta dio. era già pe' talle a-ddore du hiene rismi, le ballate). E questo * nulla. Chi è questo signor Bome scriveva su La Rnnera ~~e ~~~~am~c:o_ d~~~:rl~n~ri che è a-ddore de· Dije ~~fto c!~\1è ~~~61aor1,via1ri~!~i ~:~~o ~i~'f:e ~o~/ ~~i~:\i Ri~ fjfs~~=, a~l~i~eit!S:.nbv!i~il p~: aìtl:o saggio ricordò il Pan- pecchè sa de fatije. nella mente come un em- E' il documento· di un 'autentica vocazione di un poeta questi vent';mni? teva esser sicuro di sè per- crazi - • là sua unità e com- Può ze ne venne tutte a quelecà brione d'infanzia, o dagli star- - Che cosa ha !atto, in- chè - come critico - si pro- pattezza poetica o, se piace dente 8 ciente cappelle nelli estemporanei, o dai laz- girovago pill per propria natura che per tnestiere vero? - fessava II dilettante ,i e trova- meglio dire, il suo· classici- de tante paiesielle, zi 'di quegli sP.iriti caustici - Non venti anni ma so\. va altrove le proprie soddi- 1~~;za M_: ~~aol~~ ;a~fi7,~e-s 1 ot e z'addòrmene ~~~t~n cg::::;A?;~:io p~~eil e~~it; ~ ~~~~m%~i~dJ~tchdei ~~~~:àl~: :af!~rila d!e~a°~riu~~~i~~r ~~~ tant,o dall'indicazione. di que- dent'i chiecbe da 'onne tr,a Individuo e ind'ividuo, ri- d·i· ELIO FILI npo ACCROCCA E' un uomo di cultura e di sendo un fenomeno aristocra- sti compendi critici - abbia da MadonRe, quadrati per forza maggiore r spirito. Non. basta, tico e chiuso, riusciva tutta- ~1t~~ittg!~1,~~r~ 1:,r~~i• ;~!= ~/~~~~-t~u~\utt'i Sante. nello stesso glro di albe e di St f T è d .i 1 . .) d' d . st - Basterà per dirigere via a perfezionare il gusto ti della sua generazione e GIOVANNI CERRI l~~~~~ti~ ~i~~~ ~J~h;e~~r= ~fag:i:ri.e ;~:a da ~~ap~:~~; I c~e 1:~~~ln~ro~~ u~~~~!~ :~~ :.fi~f-~~n (t ~!"~: t!~t~ ~t:ac~ ~fe~f;m~~~a ghe: e*~: ~:r1in?~ ~~di~a.i ~~:l ~~i~f~ quella successiva. fino agli volte, ci scapita' la poe;ia. a~•l'altra d'Europa si por~ 1 che ~Mfiicilme?te si ànco~-.a. te-mpo non ho scritto - an- scel. Rascel è popolare. non v'è più. . . attuali. non è sempre facile NOTA • Dalla tenuità della luce di nolte Mllc cappelle Giovanni cerri, per conclu- dietro nascosta sotto le al•1e agh elementi del paesaggio dando a capo - e cercando - E dunque chi è popolare Senza dubbio. l'arrabbiata dire. Di 'Giacomo ba avuto ~el~~:'.v~~~è 11 1u~ 1 n~~~cca~~~~ 1/ 11 e luoclC1le• Luce-na-cap. dere è nato a Oasacalenda una buona dose di amarezza, esterno da cui non si lascia di raggrumare - queUo che ha il diritto di sottrarsi al· tirata di Rascel, la sua intol- lmitatori anche tra poeti di ANTENIERE _ L'uomo addello all'anie nel basso Molise. E' rimast~ malinconia e nostalgia, qua- inv,ischiare come sarebbe le- chiamano musica - non vuol la critica? leranza calcolata sulla 24. rilevante spontaneità, specie ANTE - F-rima. avanti alle biche. Lucigo, spazio circo- attaccato alla sua gente ed lità Uriche che non riescono cito attendersi, e all'occasio- dire che tante ore - non ab- - Questa è la regola del ora, colsero dJ sorpresa i pro- per via di un suo cromatismo lare r!servnto per la trebblntura del grano. h-a sempre rifuggito, più per a star !'lascoste tra le pieghe ne ~g\lalmente esterna la qua- biamo a_vuto H. lo~o ~a.pare. - gioc9 d~mocratico: La. d~m~- grammatori del teles~ttaco- E~tlL~~ul~t~t{;,,Tiii ~[1l;~:.:!· : ~:.::r~:~::::-' .~; :: ·'/::: ~l~t~~;if::~~· n~h; ~;;, ~!i li:.!~~~1:~;Ji ~~;;nl~1~ ~l{i~: :i~f~ ~~~;~r~IÌ !f!; ; r;J::: ! !~~~i~·:~;::~:~~;; ~; ~ìt t Jfr¾i!ft~~ tif:~7:;1 00 :fJrJt1q1 1~ valida tN.dlzione dialettale. nelle voci verbali hai _ ha _ hanno. Tale strana sostitu- Questo •Lumini> è il prl- no i fili di una poesia sorretta Ecco un poeta, uno scrittore, petute, it com.piacimento». di ribattere. prete di monsieur Duval del- ha raggiunto addirittura cer- zlone fonica si ha sempre per reue: hlcne (fieno), hiore mo libretto che prepara, do- nel tono e trapunta di certa che non cede alle faci.Ji e fal- Le immag.ini, sia che appa'r- -: ~ è deplorevole che la Duval e ~va! nel film te regioni italiane, specie nel •(:U'oreJ. hlamme (fiamma). hioccbe · (fioccn), e qualche po gli incoraggiamenti che gli ironia che non ~asta, che non laci lusinghe del suo gir-ova- tengano alla Milano del •45 a~bia. ribattuto con lo scop. Montecarlo, mterpretò. con :~d, ~~~~=ifoe~i:gl~ra i~i~fti ~i~r~~~~:?t ~~\~;ese~ ;:::h:scl~:f:~;l•fr:::h: J:u::~ ~rà, 0 !~~:ti ~i ~~~OP~f~~z~~ !~n~ 11 ful;~til1f~;~;a(Q~~t~~~ ~fn~es~:~re~~~~•u!~~~ ia: (sia~~d:i: ~ia)~ 3 de~1fiAt~~~ ~~ 0 asr1à~eda! 0 esi ~~i~:p~~t~;i ~~~~m~10:o~\;~~~· a;~~ cantori, radicandosi nel senso clole - stasr.ra . E' temPo di trebbia - e sulle aie - •nel <li fare io, si può incominciare dei trent'anni, Mondadord) che esper.Je~. Ma quel che più zi » con quel CUL'ioso verso Si:_>Ondere a11e censure. di ~1a: c~n~a, mtast1d1to d ~~1 cn- migliore. mentre • l{noteniere• = ..._mena,.la ,guadag:na.itJ >-t--..lmdonn<' un discorso su di lui. un po' riicorda l'apparente di- conta -Per Stefano Terra è la « e non sempre Fortini parte- g1: Ha. profltltato dègh u~~11:11 hca. e ostile. a~ 0~1 mter- Nel .Molise, regione, minu- rlpet.ono II rysa,rl~. Le lucclolE;._ - 1tono 1~-figlie dclle ,f-11.el - GIOSE Riì'tlANELLt sinteresse - o distacco per le ricerca, quasi involontacta, del rd difficile»). all'in!an'zia sul ·mmuti delPultima. trasm1s~1~- vento, ad ognt giu?,IZ10 e~tra- scole ,1 che non può ·vantat·e ~\lfie~o v=P~Z,è \~, ~a•r;iltfi1J:y, ·drs ~~' 5~ff~ Osa PJ('(fa~,r cose dette - di Campana, 0 e sa,pore » del tempo, degli' Po O ad un olmitero 'airabò; sia ne della s~a rubrica ~lev!Sl- neo. non a Pr? det loro ,1~te- una sua tradizione dialetta- ca. Poi se ne, vanno tutte a coricare - dentro cento cnp... (I) PIER PAOLO PASOLI- tra i più v.icìni a noi, di To- anni; e da tale ricerca vien che provengano dalla delicata v~ per re~itare dava!ltl a un ressi JJe~sonah, ma Pf?Prio ~ le, in quanto la gente ha su- pelle - di tanti paeselli - e prendono sonno - dentro NT: «Int,roduzione alla Poesia bino, per esempio, di Et•ba, fuori,anch'essa quasi,involon- p~·esenza della sua Glannma 0 ri:uhone d1 ~ttaton la sua vantaggio .del pubbltco. d} bito contraiioni da parte le pieghe della gonna - delln Madonnn - e ranno lwno DiAlettale del Novecento» Risi... tardamente, la forte dose di dalla memoria del, capitano t1rat~ polemica. Ha calcol~to q~d~ pubblt~o che - pur.che abruzzese, pugliese e soprat- - dnvanti " tutti 1 Santl. 1 (Guanda Editore, 1952). Poesia di distacco, quella di amar~zza, malinconia, nostal- V-alavanls « morto nel mare tutto. che la contr.orephca , - de e essere lasciato tutto campana, il richiamo a L..-------------------• (2) Opera Citata. Stef.ano Terra, tagiliata fuori gia, che 11poeta va a mano ct d~ll'Egeo »: sono Jmm~gi~i che ~f;,do:~~~be~it:!1r~~be~c~~: m pace. Di Giacomo si f,a più tenue -----~------------------------------ ri!ugg~no dal « ~omp1aoimen- parso dalla scena; ha sfrutta- - Tutto questo perchè, di- anche perchè .certe cadente SUL L.A D { tro> e restaQo qu1I1d1~ nna.tu- to il facile successo che gli eone;>, .la critica ?,ev•~ssere del dialetto molisano lasciano TE MATI CA VI T TOR IN I ate al. poeta perchè, m fine, poteva venire presso un pub- obbiettiva. In verità, c'e mo- presagire influenze molto più I è da lui che provengono, e non blico !acile· e probabilmente do e modo di far la critica. ~ltt;n~ir .1~~:t~di~au~_a "ii.; * lo sovra st ano, non lo irretl- ha colto di' sorpresa anche i C'è Papini e c'è Serra: scegli. se Eugenio Cìrese sì riallac- -.... sc~1;o.questo particolare ele- ~;~gce:it~ q~:~\a ce::ie:~!i~~~ vadt.!~1;~o~~~~! ~~h~!M~; eia alla tradizione digi,aco- lJNA BI CEB' CA DI FEL' I Cl TA mento eh~ m1 sembra o~por~ aveva preso nessun accordo le proprie aphpatie. Ma B01- miana del canto monodico tuno cogliere nella poesia di circa quella parentesi per fat- ne, che non aveva peli sulla < ricalcato su un presupposto Stefano Terra, e .te!'lerlo pre- to personale. inserita dentro lingua, non mancò di rileva 7 spirito canoro popolare• (1). sente. per la migliore com- uno spettacolo « tutto da ri- re che questo metter le mani Giovanni Cerri, poeta moli- prens1one del suo lavoro. dere >>. avanti era soltanto un « ri- i~?s~! i 0 a 05 !~~n:ur~e~~c~~= * un1:1;ie~i! ~~ 10 v1~g;ro~a~:~; un; m~\\a.avranno applicato pi=!o f~t~~o ))Sainte-Beuve:• sari-amente assorbito ,la lezio- Questa ansia però non sempre diventa nell'arte di Vittorini motivo di gioia, ma invece si con- il'!vece ·a .segnare ancor più il - Pensa, che preoccupa- pur nella sua funzione di ne di Di Giacomo, sia pure dtstb.cco tra il poeta e Je città. zioni. per quella brava gen- giudice, mirava soltanto ad ~f~rede~eosss~ang:t 1e1 ~b;~~~;~; elude nélla drammatica rappresentazione di una tragedia senza il terzo atto - cioè incompiuta ~:P~~~~e~~;t 0 1~1f~~hfhe gli ;te ~:e q~~!i~~f !ea{a~~\t i!se;lù :,.un gentiluomo e nul~ :c:t~i fel~~ t°:t~itia. s~i * ut~;~a:oPJ'~~iac;!s:aa u;o~~~ ~iad~1 o~;:of~~o.tef~~~~~rd~ togi~d\~/u Appunto in q\lan- ~~r!~e<be~ ~~Ita;uf!~~~ch~== di F R A il' e Es e o G R I s I ~a~~~~e~~ui'~k~~~el~ !~~ii~ ~ ~iii~ ~a;~\!: 0 no~ c~~idi~t do;-reib~nee~if!r!a!ig~~r~~~tiia~ scoliana in Cerri: ma presto la malinconia, a Sremsìa Mi- l'improvviso qualcosa come clli pretesti per i suoi attac- ~~~1;f;n; c~1°:a~~lg~~si~ 1 ~~ haR~~~~~e 1 :tep~~1~iov1:t%~~i~ ~in:ce:1~t 0 ~/a if.afti:~~ia~ .~~~j ~!· /~e:1's~~i~~ ~~~~~~ :s~!~e~~ do~i~:,e~~m:eJo .. f~t t~~\i!~~ ~~~a~~ie~!saal~i~~i;;d~la;e~~; ~~~~a Jt~fia~~~~.~~ar~~:~~ ~i~baba:; 0 s~ili~~~t~~i?° s~~ ~~r: J~~et1:h~ir;iàlàra~~r~n~~ le. Tutt~via - e que st o ~ .il rio ..Salento,. per il suo ul- uomo è malato una volta nel za disperata e necessaria del- nel romanzo di Vittorlnl che, perChè l'uomo la compie - ma sorprende di continuo. pongo che vivano col cuore un grado di validità, trascu– punto di arrivo dal quale mi: timo volume pubblicato, Erica mezzo della sua vita e conosc~ l'uomo e della collettlv1tà. attraverso i suoi personaggi. a tutta la collettività. Come a Si vedano i versi di "Tel m gola. . rande ciò che è imperfetto e ~~amo que st E: note - Ce.rri e. i suoi fratelU • La garibal- quest'estraneo .ch:e è il male. Intatti non è ansia di fe- racconta l'avventura del.la vita tutt~ la città . appar:tie!'le la el Kebir »: « ... Perduta giovi- - Dovranno pur affidarsi agevolmente vulnerabile .. Th. 1 iesce ·~ do.minare, e qu!n~i -~ dm~. . . . dentro lui, l'impotenza sua con licità le speranze delle • don. vera, quella che. non s1 le.gge musica dei colpi strani d1 Cer- 1:ezzacon te s~ettette e la. scon- alle reg,ole d.el sens? comu- Merton .~ota eh~ un'esperten– vederci. ~hi~ro, nel~e mighot1 .V1ttor.m 1. c?n la pub~hca- questo estraneo: può compren- ne di Messina>, la crudeltà ri· nelle cronache d.1terz, pagm~. ro ~he.do.t?in~ destando le. sen• fitta - megho valeva a.ndar- ne, ~le .leggi mo.ral.1,. ~ alla z.a e~tet1ca ge.n':lma trasce~de composiz1om,. quali Re.st~cce 2.1onedi questi. due lunghi rac- dere II proprio simile ... Non a ·at ·ice degli • uomini e n€l• ma quella che s1 respira nelu, saz1om p1u disparate negh uo- sene - megUo non tornare a lealta dei rapport\ civ~h .. Co- l'ordine sens1b1le e l'ordine e. Acquanegl'l(:1.. la sua ispira- conti, ha ~ntmu~to. ad affer- ogni ·uomo è uomo. un~ perse•, ~ / 1 t~eno della • garibaldinu .? spe.ranza e ~ella t!·i~tezza quo- mini dell? comunità c:;he va rive~ersi nelle città_ meglio sa ~cc.adrebbe .m~i se I d1ret- razional~. . . . . : 1one. . . . . . mare. nell arte .na.llana co.n· guita e uno è perseguitato; e Ansia di felicità che però non t1d1ana degh uomm1.. . . formandosi e eh.e sent.ono • sol: sparire sotto le tende nere .!- ton ,?1 giorna.h v1,ve~sero sot- - Qumd 1 la cnhc.a çiunge- Per qu~ta intuizione ho r1- t~mporanea. prez1os1 e conc1e- genere umano non è tutto ,ae. .sempre nell'arte del Vittorini Il motivo della .tehc1ta. che t~nto. quando s1 n:ied1tava. nei dei beduini _ oltre le dune to I m~ubo d1 un azione sub- reb!>e soltanto al hm1te del co:dato 1~ brano .deJ F.lora, ti valori. . n,ere umano ma quello soltanto diventa motivo di gioia, mn l'uomo deve _compiere per ne- r1pos1, nel s.onno. 1!1fond<:> alle sfiancate dai miraggl ». ~ola d1 9-ualc.he l9ro redatto: raz!onale. E' un ITI:Odoperen- po1chè !111pare d1 ravvisare Egli è uno scrittore ~he In del perseguitaio. Uccidete un che invece si conclude ne!! 3 •cessità d'amore quasi senzn a::inversazom e agh affetti col- E cos'è quel richiamare « la !e, a. cw venisse 1.nmente di tono per ammutoltrla. 1~ C~rri. oltre che un'.analo- critica contemp~•~nea discute. uomo: egli sarà più uo,no. E ,dramm tica rapresentazlone 01 gioia, sembra ispirato di!·etta- p1 di un martelo che sembrava giovinezza lasciata dietro la mser1re ~ella pag~na che sta ~ « Birbante d>un fustiga– g1.ad.1discendenza poe~tca d-al cosl cor_neq~als1as1 l~ttore leg- così è più uo~o un malato. u_nuna tra\edia senza il terzo at· mente da quel motivo esisten- batte~se per battere. e non per siepe dei trent'anni,, se· non a~dando m macchina q~alche tor.e, ferma la ~ua man.o san- Di Giacomo. ~nche - m que- gendo I suoi r~manz1. no~ può affamato. è più gener~ ums~ to. Cioè incompiuta. · zialista che .. attraverso l'impe_ fabbricare oggetti•· le tre qualità Liriche colte as- « 1.nterv~n!o personale )l, o se gumos!I,! >1_. E. s.1a pace 1n ter- sta sua stagione - • l•a co- fare a meno pi porsi cn~1ca- no il genere umano dei mo1 ti . . è I f tt gno del pensiero moderno fran· Ma nella sete di felicità i sieme? Così pure in « Chiu- gli uomm1 ~l. ~tato ~ovesser? ra agli uomm1 dt buona vo- ,scien.za di uo gioe? .di toni e me~te ~!~uni i~terrogatìv1. . di rame"· . . .L?-.gioia .quas un . t'U el~ cese. sembra t:ovare in rta~ia personaggi di Vittorio! non in- sura ~·= « Oh, ie lacrime sono preoc~t!P?rs1 d1 un 1mprovv1- lontà. S_boccino le rose ~enza gra<l1 dove la mallz.ia (la sa- V1ttonm colpisce per la 1r- E lo stesso motivo s1 ripete. pi oibi~o. ~er I pers~naggi d _ fervidi consensi. Non che V1t· travvedono mete concrete da sprofondate _ ian erd solo s~ gh1:1bi~o del loro maestro spine, si svolgano le test sen– pienza) vuol coprire una rea-· requletezza s~ilistica e per la nel libro. nelle considerazioni 10 ~crit 01 e, tfaceratl I co:ed!~- torini ..si uniformi alla coside•.· raggiungere E questa la parte il giorno_ che !i le~heranno d1 cerimonie? . za antitesi, napoleoneggi Ra– le facilità di emozione>, ricerca terrib1le e molte volte filosofiche dell'arrotino e del 0 . 0 a a con 7ua an~ \ 1 1 ta •moda esistenzialista» -- egli più problematica dello scritto. nella casa di sahtte man· - Insomma, 11I'O_POlareat- scel. e sia chiuso in Sant'Ele- E valga come esempio la affannosa di vie di verità. Ili: saggio Ezechiele per raggiun.- s\ ~n volt, d. stC: 0 ~~ rs ver e è artista cosi stranamente ori- re. Infatti la ricerca della fe- comio ma non d·te,- (e f ': t9re avrebbe .colto il .suo cri- na Enzo Bia~i. Trionfi sem'(:1re breve. ma studiata poesia • U cerca che spesso si riempie di gere, in un lirismo µnjversale. ~ vi. pro arnis 1 1 un mor.: ginale e per lui non possono licità l'ansia della verità e bt vo ) •- M i .. o, P: ~ beo tra la .s1ep.e e 11 fosso, più l'immagine sulla parola. vasce>:. cont11adi~ione e non ~ern~ettc la.natura stessa.•nella tranqui~- 0 ..nuot 0 • .s~i non t~nn~ gu esistere limiti e confini--:-· ma stes~ lotta al male non viene re. tsescr~e;ei ! 0 ~ come suol d1re.1l saggio bor- la fantasia sulla ragione. , a,llo scnttore di adag1ars1 su la tenerezza d1 un paesaggio st aie 8: gioia pere ai:ino certamente Egli ha vissuto illuminata da nessulla s iritun- pescare ne ~ozzo e gior dolese che abbtamo avuto la . . . . . 1 ::. :::: :ti~e:t:~i~fz~e schemi precostituiti, Egli - co- notturno: • Era notte. nella Si- fr~\ta 1 1 ~!v~r~: 1f C~Slf'~lr.e,profondamente l'angoscia di lità. Intendiamoci. N6n che fi afcatastati,.-;.e l1more,l le ventura di citare poc'anzi. . sil~zfo s'i!urir;wa;~;:i~~hi ce, va ':ia mesa de pa;te ;ion~a ·?Jf:;;atfet~~~~\:, dfJ ~~~d~ !~ac~~~!rt:r~f ;0 !~ 0 J;ftà~ for/~~v!nt~ r.:e~~sfa. ~ieazÌo~~ ~i:;:i::a~? i:eiJ~;{:;~utto la ~/t;~~tì ro~n 01 ~i~~i5!~i::a~!\~ s~1;t::i s~;~ 1 ;o_lt~np 0 dr -;e~= cit-;e ~nc:a~a~! 1 ~r~~ori~~adj~ raQlotoOici e televisjvi han- ~a ~~zias;: s!t~v!b~~~~~ gennaio 1949) • concepita una gli uomini avevano lumi ac· unita . alla disperazione della Nella drammaticità ·dell'azio- ritualit/ eh/ essi 'contengono pre i:" and?-rfgiu at posto det la l~altà di condotta ~a .te- f 0 °re~ 1~~nfi~u?1';re~~e~ite~~J: , .d h. è idea O meglio. talvolta avuto canto. chiusi con loro nelle conqui st a. ne però l'uomo pur vivendq non è autentica non è illumi· secc tO - m ondo at pozzo». ners1 nelle contese. Egh r1fe. 11 eh Mar'o p h' i "!.,e sazi {il· n~n t n:nne. il sospetto di una trovata. si stanze, e i morti. tutti gli uc_ 1;~ v~cchia Selv~ :-- infaltl - solo non è in solitudine. nata da luce cÌ.ì certezza. Lo ,.La « c-ar.rucol~.,. mon;aliana r!sce infatti che Lucio ~ar- piace~i proibiti ~!tac r~8 Jr 0a 0 1!' vasce nevede e pas e lancia con foga nella nuova cisi. si ernno alzato a sedere all mlz10 di ~ommt e no, nel• Ac'canto a Lui vi sono gli scrittore non riesce a raggiun. s.e roves~ata: 11 secchio non ci.o, nella gt~erra cont~ 11.re radtocuzioni · pe tante ge te. u munne. direzione, mostrando un entu.· nelle tombe. meditavano. Io la conversazione con En,ne 2 altri uomini che camminan- gere _ macerato come è da un tira su il. passat? del poeta d1 Macedonia, finse d1 chle• · co~:~riir~:~:\1la 0 ~ai!~~t~ f.1i~~~~c~~:,~si~~ra a~i4>~~faal; ::!~~tt! ~~ g~~~~e •.notte fu in ; ;~~ !~;!fa~sil~i;s~d~:-Sr 1 ea~~~ ~inzr'~~!ll~~liji~à c~~~n~a~l~~ ~~=~ees~~~letr~pl~ ~e~~ft~ ~~~ ~\!s~tii~~!t~~a s~cg~~t\ cz~ ~=~er~~~J~:i~=· di~rrs~tl~. ~ Alcuni ( è il Lessi- meli~a, amorosa, che gi~ca qualsiasi preC?ncetto. Ma poi Motivo della forza del ma- u.n uomo sia fel.ice? ~o! l~vo- di gente è pien~ di sper,?,nza tesa come illuminazione e si· ~nda.r giù in fondo ,al pozzo inge1~uo nemico. Ma questa co che paTWl) torcend~ questo tanta parte i:iella no st ra vita il suo mod? di ragi?nare è co- le che 'raggiunge lo spasimo na~.o perchè gli uomini siano e più che casa un quando. gnlficato gioioso all'azione. En- e lu,1, che vuole .cosi toc~ar~ astuzia (u duramente deplo- v.erbo dalla natur.a d1 esso e reg:9nale, e m quest!) nostro me una piccola giungla: yer della disperazione in vcutu- fel1c1.Che senso avrebbe .11no- anche attraverso il Sahara, è ne 2. dopo avere combattuto con mano e scoprire le ragioni rata dal ~enato romano... . tirando . al peQQtore q1:1,ell~ Mohse. ~ ".'olte sentire que- confermare. consolidare l'idea ra nel libro Le donne di Mes- stra lavoro. se n?n. ser" 1 ~~e ~ un camion che semina; invece. contro i tedeschi conclude la profonde, e umane. dell'umo- - Che m.que.st.o ca~ equi- par~e d~ esso eh!? n?ta. t dt-– ,s~a poest? s1 h~ la sensazione appena balenata. Vi~torini s! sina e la tranquillìtà dell'nc- rendere gli uomm. 1 felici. E se è fermo nella notte. non propria esistenza in una azto- re, del sapore delle cose, degli varre1;>~e a1 dmgenti della f~th, gh ddnf!,o tl stgntficat~ d! cammmare m _un realis!'11o perde in altri ragionamenti c-ettazione di Enne 2. 1·eroe per q.uesto che noi lavorlan:io è più nulla... Un uomo,.. è ne di guerra che è un suicl- uomini, della vita: tutto coin- Telev1S1one:·· . dt puro Biasimare. Non di: d.1sperato che pero l? prov1,n- dapprima paralleli .ed ar~in!, principale di Uomini e no. Non e per questo che la':'ona· nato anche per avere una vi~ dio; ed Erica baratta quasi la volto e travolto dalla tappa - ... ~ c1l? a!lc~e 11C? s.tu 7 remmo essere errore; ma e eia ha re~o atono, ?1su!l1a01z- in seguito sempre più.. di~tint1. Motivo questo. però. in un mo?... che senso a.vrebb~ ~I no. ta con se stesso. non solo una propria purezza con • quel de- dei trent'anni (o trentatre O me ~egh antichi _F10rent~m. 1 c~rto uno sfo~aTe la nal1t1"a z~ndone ~ contorni; d1suma~ sempre. meno probab1h infine certo s~nso Introduttivo .- ma stra lavoro se gh uom;m non vita con gli altri:'· Cosi .lo naro che ho guadagnato •. e nel quaranta. che importanza può qual~ « erançi co.si lontani d~l dt tal v~ce ». Chi sfpTZ~ la mzzandoh a tal punto, anzi, opposti. .. •·" non solamente di cornice - potessero essere felici. Pp.rla sc.rlttore cl fa senhre 1a v1ta quale trova un sordo motlvc• avere il dato anagrafico?), che vole1 acqu1sta1e vantaggio na~ura dt tal voce (è tl Rtgu. che parrebbe di riascol~re i Ma da che cosa nasce que· all'altro che costituisce la ve- ~u. ragazza. Avrebbe un s cnso in comune, nè Le donne d! di odio e di avvilimento orgo· resta una tappa definita e c~:m la .sorpr~s~··· che avyer- ttnz-Capp,u~cini c~e parlel;,.1 pensamenti e le crisi fisiche sta sua ansia di verità? Quale ra caratteristica della perso- li nostro lavor~··· Non avreb· Messina, dove è raccontata In glioso. piena di richiami non sortanto qvano I nem1c1 del ~ross1mo Neo!ogtsmt Buo.nt e CatUvtJ e. morali di un popolo roma~- ne è il motivo centrale che nalltà di Vittorini.l E cioè dal· be un senso ... mente. al mondo leggenda vera ~i un grU?PO La mancanza di una "tede che per l'au'tore di questo Qua· attacco ... l!n mese prima, col non sono alcuni, ma .tutto ~I t1co. se il nostro popolo me~1- guida la ricerca e che dona la irrequieta ansia. dalla lotta av.rebbe .ui:isenso ... Bisogna che di gen!e c~e. mcontratas1 R illumìna l'azione. e che dà si- derno. suono .a distesa de!la campa. pop!'lo toscano. e ~tarei ,per.dt • dion~le non fosse, com~ è m la tonalità a tutta la sinfoni11? con'tro le forze del m~l~, l'uo gli. uomini possano essere fe- caso. si um!cc ?<'~ cost1:u11: 1 enificato universale alla lotta Le pagine del quale conten na chiamata M~rtmella;·· r1: tl popolo ttahano . .- _St è realta, affatto romantico; o Il motivo centrale è l'uomo mo che tende nlla .felicità per lici... non è solo per questo che umi _clvllti'I uov' ,ullr ·nv1 e alla sofferenza. è l'aspetto gono il documento di una au- - La quale m quest altro visto anche ~~Ila felH•1t<1 del per Io meno romantico sol- nel suo significato più univer- necessità di amore. . . . le cose han:10 un senso?• e d~- ne d: una città ~he 1~ guer.ra forse negativo. del pensiero di tentica vocazione poetica, av· caso è . 11. progra1:1ma della pop?IO televtstvo, che beve– tanto nella sua vernice .ester- sale. nella prospettiva uman! E' questa _forse..-. la felJCLta po avere rlP~!uto come .~n r'.· ha distrutto e gli uomini han Vittorini. Di Elio Vlttorini che vertibile fin dalle prime pro· RAI-TV·. rimasto. invece. col vasi. Rascel pr_o dom? sua. na, in quelle forme d1 sen- stica. l'uomo che vive una v1· - la tematica p1u 1mportant~ tornello. quasi per convmce1e no abbando~ato. Questo. ro- ancora nella sua ricerca. non ve che il Terra (passato sue· battacchio ben fermo. « Gt.i è tt~ bel dir su sptumac- timentallsmo acquisito che ta interiore. spesso rattristata e va}ida sul piano spirituale d1 s~ stess~ del senso della teli manzo non e - c~me solita· ha trovato quei valori metafi cessivamente alla narrativa f' . . • • • ciati letti. - Starsene t>utta non esistono nello spirito an- dalla solitudine, e fotta. nella Elio Vittorini. Perchè se l'uo· c1tà del! ~o~~ Selva conclud,e mente avviene .- il racconto sic! verso i quali. in fondo 111 teatro) raccolse in « Per ur Ma .questi ~ono solta1:1to gli no~te a nposarE: -:- e voler tico della gente molisana. angoscia, contro la forza del mo si limitasse a combattere" senza gioia. Lei 10 sa e tu d! un personaggio ~a è I~ vita egli. per la sua \•ocazione ar- quadro di Rousseau il DoJ!:a• aspetti esterni e casuah d~ l.la P0! con ?ltroggi?si .d~tti --: Sembrerebbe che Cerri vo- male. non In nome di un.e.leg: ,solamente ti male non !'arrh lo sai. Tutte e due lo sapete d1. tanti personaggi che 11 rle tistlca. dovrò necessariamente niere » 0940 ). ora in parte rl- faccenda: c~e ~erte sul di~1t,. ilt po~m ,soldati cr;tt~a'.e ». glia avvertirci di questo equi- ge, ma per una necessità di be certamente compiuto. come Ma non siete tel.icl . Ne sono stmo. per u~a forza che è la tendere. bbl' t I t I to che abbi.a I autore (o P~n- ana~tt. E questa l ?J?ln10ne voce con del versi sazi. addi- amore. uomo. mentre. nella ru·erca sicura. Non lo siete ... presun- vita di tanti personaggi cht' . 0 ou ica e ne. recen e vo u terprete) di non dico reagire pubbhc~ qontro la cnttca. La rittur.e ieratici per quanto L'uomo che lotta contro la della felicità, egli esce dall;i tuosi siete voi .. Volete lavora· il destino per una forza chP c.~~e 1 1 s~ol per 1sonag.,i 1 J 0 m'h mo nd ado.riano.ll I \° al critico ma addirittura pe- quale et nmette sempre:<( Oh non facciano' dimenticare forza del male insieme alla tristezza é completa. nell:1 re per la felicitò della gent~. è presente ma che non si rie scn or~. 0 ta ne ~ trep / Jl na "!'ca.z,one a a uce e:• rentorian\ente negargli il di- critico. tu vuoi - Mostrar 1 tamente un dimesso e secolare disper.8zione di un gioia, la vita. E quèsta ansia di e non sapete che cosa occorre sce a spiegare. ha costretto R, 1 :ittesa I un~ tentaz one e f 1 .:i or~ d;ch.iarata cl! un poet:> ritto di censura. gli , attrui difetti e scopri i fi~~ ricordo carducciano pol)olo, VittoHni lo rappresPn- felicità non .nasce per una con• alla gente per essere feltri unirsi. E' un ~omanzo corale ~na ~eri~ruza 1 J~! ~uc~fdell.i e 110 _rhef!'ll e:irnvag? _oer n;:itur E' perfino ovvio: la storia tuoi!\: Luigt Fiacchi detto (S Ma tiflo) anzi. una no- ta soprattutto nel primo Ubro trappo.sizlone al male, ma si Potete lavorare senza essere come anche più o meno gli al e e e n a ta. oiu chP oer me!.t1e1e della cultura e dell'arte è tut- C!a.sto. 6 t4tl~ia dr Carducci~ che lo affermò come artista, fonde, -nel romanzo ·dl Vittorl- felici?>. tri - dove ogni azione non FRANCESCO ,QRISI ELIO F. ACCROCCA ta una storia dì massacri, più GIAMBATrlSTA VICARI O I

RkJQdWJsaXNoZXIy