la Fiera Letteraria - XII - n. 7 - 17 febbraio 1957

Data la sovrabbondanza di scritti che cJ pervengono con la esplicita richiesta di giudizi particolari. comunichiamo agli interessati che direttore e redazione della «Fiera» sono asso– lutamente impossibilitati a dar riscontro a queste richieste. LAFIERA LETTERARIA I AL TliìATRO SIS'l'INA DI ROMA * Giocolieri ci11esi * Una tradizione millenaria di virtù ginnastiche e acrobatiche * cli ,IIAIUQ IIEHDQ/1 1 E TEATRO A GENOVA Nella sun terza recita del– l'anno In corso. il Piccolo Tea– tro di Genova ha rappresenta– to una novità italiana di gran_ de impegno concettuale e spet– tacolare. Con una impostazione com· posita. che tanto concede alla tecnica cinematografica della evocazione, • Ii diavolo Peter,. di Salvato Cappelli rievoca un caso ramoso: il processo a Pe– ter Kurten. il mostro di Dils– seldorf. Ma il dibattilo giuri– Si direbbe che l'Oriente ab- de senesi. E come Chang, Chìn menti. di 111011oton.ia.Ecco. a~- dico è qui tutto orientato a una bia chiesto aiuto ai Linguaggi Slum, lo specialista della !ora due elementi nella div,- approfondita e disperata .inda– visivi. per trasmetterci mes• compagnia in questo genel"e sa gri9ia dei serventi eh!? im- gine umana che alimenta una saggi che non può affidare al- di esercizio faceva roteare il provvtsano qualche gtuoco problematica sconvolgente: si la parola detta o scritta. Il manico del tridente intorno mimico, qualche scherzo, può rintracciare nel compor– Giappone coi suoi film, i.t Pa- al collo, alla vita, alle brac. qualche cascade g:ottesca. lamento mostruoso di Peter - kistan e l'Indonesia con le lo- eia, tra le gambe, così le•stes- Poi lo spettacolo nprende: che uccide senza apparente ro danz:e, l!l Cina con i mimi se 1t figure)), eh~ abbiamo os· Yang Tsui Ying e fiuang Tat motivo. per un bisogno pri– e con ti circo, tornano se'l71,- servato anche in altra occa- Huan ~Ha C;OTTeWiasembra- mordiale di distruggere. per pre pitì. frequentemente neUe sione in g·iuochi cinesi con no <( dtab!)h >) che s~ono~o un'impassibile esigenza di an- 11ostresale di spettacolo. Uul- bastoni, appartengono ancor dal basso tn a.l to e dalL alto in nientare _ un gesto. un segno. t.i!)ta visita la; dobbiamo <Ll oggi alla u sbandierata>> se- bas~o. C;hang ~u.ei Lua è ~na una parola che valgano a ri· Ctrco di Pechtno, che segue nese e appartenevano alla antipodista., ci oe appogg!at~ condurlo nella traccia di una di pochi mesi. l'apparizione « bandierata » romana. C?On la schtena a terra,.pte~t umanità. che siano esauriente della co~id~etta <1 O_ve_ra ci- L? spettaco~o. importato m t7!- ar!a, fa ro;eare grossi reci- spiegazione di un perverti– nese l) •. Dtect elementi dt quel- Italta da R~~tgtO Pao:ne ~om- ptentt .e tm ;.ngo1!1b_ranteta- mento O diano la riprova di l'ecce~onale complesso, che pr.ende sedtct numeri. ~t C?O- v~lo. dt leg11:o .. P«;>te la volta un'alienazione. ovvero che ri– fu ospttato al Quattro Forno- ·mtncia con una forma dt gtn- dt ci~que ctc!1stt. su. un sol? velino una consapevolezza mo• ne, sono tragicamente periti nastica praticata antica:men- velocipeCfe: eseqmscoi:io, um- raie e giungano a spiegarci il di recente in tm disastro ae- te come allenamento fi5:1co e c~ eCCE:ZWn~ aU uso dt a~trez- mistero di questa sua perver· reo, rientrando da una tour- come OlftOdi/~SC!.~o~o c_tnqu1:; z~ naz1on~lt, un omagg!o a~ sità delittuosa? ~t:v~:~A~~1::Za1~ 11S:~~~~ rt~~!~. esaf:Ia;~~~~'a1f, 1 ui~m ~~~o ;:;;ic~~~~riee c:r ~~md;~ Se si potrà cog!iere. ri~: Nino, Tirinnan-zi de disciplina artistica la va- di scimmia eccetera, compon- stesso calcolati. La btctcletta struendo la. ~ua esiS t enza gri lentia che era frutto• det la- gono i loro' esercizi, elaborati prende il posto, in questo ca- gia e terribile .. un ~om~nt~ VOTOdi generazioni di attori. con ricchezza di varianti, ese- so, ~eI bianco destriero. dalla !~alato. 11'1:a C?scte"?le !:1 Clii. s~ di secoli di arte teat-rale. E' guiti con grande precisione. ampta groppa stt cm una Sia c~ianta 1 :1 l~i u_nrnt~nzio la stessa ammirazione che E' poi la volta delle comete équipe di volteggiatori e sai- ne ~ 1 .ben~, il giudic~ 1 ~~a~st non p11ò non suscitare la esi- d'acqua: danza popolare in tatari. compie di solito eser- potra m ptena ~anquil ita mè bizione del compleSso di Pe- voga da mi mille11nio, annun- ciz~ di. aCTo~azia. E C~ang vacarne la con anna, perch _ chino, costituito nel 1950, ma eia l'interessante progranima Chm .Shu~ gmoca col tnden- ne avrà comprovalo la colpe H cui lavoro, ie cui virtù. gin- messo in dist-ribuzione. Chen te, glt anzian'i Hao ~hu ~ang volezza ent_ro_l_lnO_schema _u~ nastiche e acrobatiche sono Pai Yu tiene sospese ad una e Chou Chu Yung st lanciano mano espnmibile. 10 . term.m1 da mettere nel conto di una cordiceHa coppe colorate ri- da testa a testa a testa, con morali: potrà qumd: colpire tradizione millenaria. colme d'acqua e i.mprime loro una parvenza cp leggerezza. con un att<;>n,ece~s~no e con· Maturit Non si tratta di un vero e mov.im_enti. che le rendono pesanti vasi e gtare; un. altro seguente d1 grnst1Z1a. . ' proprio circo, anche perchè i.n som1gltant.1 a comete. ter~et_to opera alta pert1~a ed .su questa t<;>rmentosa .mda· a Cima non esistono i-m.pianti a Chang H1ta è 1m equilibri- un imitatore evoca.TU1fl0\t det;- gme è costrutto tutto il la- pista rotcmda. Sono giocoHe- sta specialista di giuochi su la <:ampagna e cantt. dt ant- varo. r-i. e acrobati che compiono una tavola tenuta sospesa so- 1(talt mentre la sonagLiera del: Dal punto di vista teatrale. esercizi caratteristici d.ellu pra un rullo. Tavola e rullo I ?rchestra tac e, ~opo av erci l'opera è artificiosa e in un spettacolo popolare cinese, non sono sufficienti per Le ncordatl? le chias-sa.te . del certo modo arbitraria. perchè diNino dove spesso ha importanza sue creazioni; e pone sttL rul- «.P~ZZa'.te~lo )': Infine~ _ gioco- si avvale di una tecnica tipi- T I I I preponderante quellci pazien- lo e sulla tavola due panche, lien c_ot piatti, maestn mcon- ca di altro linguaggio e pro– za, dest-rezza e minuzia che poi vi ,sale e si carica sulle tes~att; _sono. Wang. Wen prla di altri ritmi di raccon- 1 rl n n a nZ I sono alla base della vita e spalle altri d1te. compa~ni:_ e Chteh, Lt Chmg, Tsat Chun 10. La battuta .che suggerisce . delln: preparazione della gen- c<;>mpo_ne con esst una dtffi~tle Shan, Tsun~ !'e~r,. W~. . ed evoca. quasi magicamente. te circense. ptra1mde umana che termina, Trova-re nltevt aa rare aglt la scena diretta richiama piut- * Come all'ombra degli cha- al culm~ne, 9011 un'altra co:l- e~ementi, presi uno ~e!' u~o. tosto cor'!'e mezzo congeni~le piteaux un"orchestrina ac. lab~r~tr_,ce. la Qt~ale s~a tn d~ 9uest<;>complesso, e 1mpos- la macchmà da presa e la d1s. compag~a gli attori, con rit- eqUtlibrto appoggiandosi con sibtle. Ciascuno 11el suo gene- solvenza cinematografica mi che sono del tutto lontani una sola mano s-u una testa. re mostra u11a p~dronm1za as- Ma alcune scene centrali. di PIER CARLO SAJ~Tlflll dalla 11ostra sensibilità. Biso• Ch~1~ Huan Pen ~esenta s?l~t~ del mestiere, pass~ t prese a sè - il racconto del- ORARIO DELLA llDAZIONI<_ \I-J3 16-18 1'fanO!rnrltti. foto e disegni non pubblicati non si restituiscono Rino Di Coste: ''Pescatori" LE PRIME RAPPRE"ìENTAZIONI * A ROi\'IA TUBI VASILE ESPLO lebuie "Notti dell'ani * Lo scrittore, pur riferendosi scopertam.ente alla tradizione teatrale italiana, è stato niosso da un impegno di contemporaneità, che si espri,ne tanto nel suo vigore polemico come nel suo desi– derio di ai/erire ad una realtà sociale esattamente riconoscibile * . gna spogliarsi della nostra eserct:n .dello stesso ttpo, ma ltmtti derla df:s.trezza credtbt- la ragazza, intessuto di pause La documentazione del Ja- turano a contatto con l'opera educazione mU!iÌCale per gU;- con sedie. Né '?1anov~a qua~- 1~· 1e una cnttca può essere eloquenti. in un desolato ailu- (li GIOI' ANNI CALE:NDOLJ varo graftco di Nino Tirinnen- d-ei maestri di ora e di u,1 starti e talvolta per tollerarh. tro, m ia .sopr~ J altr a, in v~rt l• TIV'?ta a QUeS t O spettaco_lo ec- cinante interno di sordide sca- • zi che qui sl offre agli studio- tempo. Di qui la shrpeface,nte Strumenti a card~ e a percus: ca.le O tn bil1co, appogg.ta~ e cezw??ale, nella sua. unttd, e le di periferia; la rivelazione Il .dram;11a. di Turi Vasile, Le ha: rinun~iato. ~.ll_'educazione bendante mater:ia del racconto. si e al pubblico sta, alla sua latitudine dei suoi modi. an- sione so11o q_uam sempre dt a~la base su .quattr o botttglt ~ da. nce~c1_1re nella ecces s fva d~I mostro alla moglie Ma;ia notti deUanima, rapprese1~tat~ laica pe: 1-!1senrs1m una. fa- Il second.o e il 1erzo atto Sl :Produzione grafica come una che se per avventura riesce forme e s1toni completamente dt _vetro. H_s!a qu.i-: Hua ese unif<?rm,ta, tiella r.egolare, L1ger e il loro drammatico nel teatro Valle ~on la regia d1 miglia d1ch1aratamente reUglo- svolgono m ~ue Sl.ene Oa ,:{an sede di Joto,..ramrnl da films difficile ancorarli a un indirlz- diversi da-i nostri. Lo stesso gutsce ecpttlibrism. 1 con una quas~ . mo~ot ona ieztone ~l colloquio ai giardini - rivela- Orazio Costa, è indubbiamente sa, sono figure tratte con sen- za del Monsignore ed un :-.c;,1ot– stia al COJTIJ)l~ dell'opera di zo determinato. Di qui Ja stu- si può dh'e dei faire-valoir 1 pagoda dt ~oppe dispost~ sul· pr_eci.swne_, nel.la ra~s?m 1 : no In Salvato Cappelli un vi- un'ope~a _di partico~are ir'!'pe- sibilità qu_asi cr?nistica da un to di ca~a Torrisi): l'azi?ne P8S– uo regi.sta. Voglio dire che la pe:fec-ente latitudine dei. suoi cioè degli attrezzi di cui st la ~esta., Poi .è la volta dt Ya7! glianza .di 1 ~olt1 e sercizi glt goroso e interessante tempera_ gno. V1 SI avverte 1':1med1ata- campionano facilmente riscon- sa continuamente da1;1una al– immagine che qui si ha del mezzi ove occorre rintracciare servono i giocolieri.. E se g~t Hsiao Tmg_, tl mago cap~ce d1 u~o agli. altri; ma_ su. ognuno mento teatrale. E l'impegno mente. se~tlta con smcerità_ e trabile. Ma tutt~ quest~ figure l'altra, (rantum~"ldos1 perlco– quindici anni di disegno del le costanti deJ,la sua personn- e,u-ropei, con a capo );tastetlt, fare appanre nelle 1 ,n1_1m _PO~- d·t Qltestt complessi (che spes- totale,del lavoro ne conferma con entustasmo .. una duphce e le altre, ~he anm~ano ti dram- losamente ed è :,presa so.ltar.lo pittore fiorentino può app ena lit~. c<>-?ìaperta e pur tanto si sono valsi di bilie, clave e tento~e fin!' a tre4ict Pta~tt, so sot1o composti da membri la portata. 11 successo pieno e esJgenza: anzitutto. q1;1<>11a di ma. si articol.ano rn un'esigen- daJI~ forza a.utentic~ dei d.1< 1- indwire al sos tto della r.ic- carattenzz,ata. paUoni, iL cinese utilizza gli vass~i, catme.tle, g1~re,. ~ tn- della stessa famiglia) non vlè incondizionato ne ha poi di- porre un problema e d1 s~gge- za problemat17a, E. sollo que- loghi che a_bbtam.o ricor da,~ . . pe . . Se un problema esiste per strt1menti stessi del suo lavo- sal0:tu~re,.c.ari~he d~ VIV?,nde uUa d d' . h . .- m06trato la rispondenza e la rire una soluzione, comumcan- st'aspetto, Tun Vasile, pur ser- Questi dialoghi. P.er la o.r:o chezza d1 rnler~sSt e di nsul- Tirinnanzi è quello di morti- ro di contadino e di artigia- e di ltqt_ttdt, dt pesci e dt pa- 11 a tre. anno ra~g tun adesione del ubblico do un'emozione drammatica, e, vendosi dei suoi mezzi. supera compiutezza e pt;r il loro V:,- tatl che eg li rwela nella sua ficare la sua abilità. Se alla no come se cominciasse a di- perottoh. t?, .n~l loro genere.' nei 10.ro P · in secondo luogo, quella di non le posizioni stesse del neoreali. gore polemico, c->stitulscono ta copiooissi.ma e densa attività sua comprensione una diffi- 't' . d iuto Su due cerchi posati uno ltmttt, una sorta di perfezto- Alessandro Fersen. alle prese rinunciare dal punto di vista smo, che generalmente si (er- base del dramma e gli con!e– di disegnato re. Resta comun- coltà esiste è quella di rica- f:r;;~~riaopa°pe~!~u~oti~fana· soprt1; l'altro (so~o cerchi d:i ne pitagorica, una armonia coi:i un lesto complesso e mac- espressivo ai va.lori deUa tra- ma a una risentita rappresen- riscono un potere d'urto note- que il fatto positivo di avere vare il senso della immagine a . d i O cerch· di stacci per setacciare la fan- che coincide con l'arte, chmoso. ma cosi SP<;>nt~nea-dizione letteraria (o, almeno, a tazlone di una situazione urna- vole. che è anche 1 1 valore tea- proposto all'attenzione pubbli- da ucia elB'boratis6ima teesitura \:i~~ ~o~eg~; da• manis~al- na) ecco tre acrobati passare MARIO VERDONE ~ente disposto a sol~z1~n1_ e a una certa tradizione letteraria: na. tutt'al più con!erendole tralmente più vivo d ell\)pera. 1 rafica ressochè asso- spesso minouziosa: di:fficoltà non s d 'dat d' cavalli come f-recce in una specola rispondenze espress_1on1~t1che.Verga, Betti via Pirandello, è un'accento di denuncia. ma 1l contrasto tra J.na fede ope ~at 0 e! . ~t d' t piccola in verità per chi spe- co_de 11_1 gm. boz.e tTta i ~ come i cavallerizzi dei circhi ,---------~lh_n costruito una .regia dt acu- stato detto), ma tentando diin- senza mai .. pr.:,blemizzarJa ... rante nella ver ità d ell'esis~e.1- u am e lil a 'l ques O cialmente sia orientato verso tn. en t. e seta O e .mi t ~ · 1 eqitestri passano attraverso I L ussima penetrazione, allenta tegrarll con esperienze più at- Quindi. duplice è l'esigenza z.a quotidiana ed una !ede sup- pi triore, che solo recenteme?te • . . . t « diabo!t )), ~ grosSt TOCC ett ballons di. carta. e le tigri €!Y f congeniale. perfettamente coe tuali. quali sono quelle del cl- dalla quale parfe lo scrittore e posta. ridotta R.J formalL;;mo, è stata esposta alla Strozzina espressioni più .scoperta.men e c~loratt fatttd~ o7ie re da fan~ nelle gabbie dei ifomaiori sÌ ,,ge f' e rente; .si è valso dì stupende nema e specialmt•nte del neo- proprio in questa duplicità in non vi è postulato: ma vi è di- in una mostra ove si è ~enll:to modei:ne:. Ma ci .. ~no .. anche ciulle su cor t.ce e.' COf!teY0 : infilano nei cerchi i.nfuoc~ti s~ene di Mar!o _Chiari. d~ ar- realismo. questo incontro di posizioni' dL scusso. agitato .. 1m~sto con presente un duplice cnteno: a.spetti piu accessi-bili. di comu- yo, e co~t,:e t ti ~ rno~.Jtmentt B I bb · _ d •11 • d dita e netta mc1denza espres· Nella rappresentazlone dei verse si manifesta più viva- uno sforzo contini.:o d1 supera- quello cra..1o1ogico. ed un al- oicazione più immediata. an- funam~olt~t; Il p_iatto e tra?~~ p:esc~~~ u! i?:~~~ficie~~:: c~:o l, Q n e te slva; ha curato l'i1°'.terpreta- p~rsor:iaggj ~i rivela il deside- meni~ l'originalità del suo ten- ~ la bar_riera della ribalta e di tro diciamo cosi ra,ppresent-ati- che soltanto nelle prove quj aflTe~ uttti~zat~ que!if P{: d'occhio e il cerchio in bilico zlone con rigorosa misura. ot- no d1 aderire a una precisa tativo, poichè anche la tradi- 1mmedes1marsi nello spettal.o- vo,' onde la somma delle sue riprodotte. Ciò che si può sta- c;pe._ atea in ct;na a : a.e: sarebbe 'sfiorato dal vestito di r lenendo risultati d\ spettacQ!O realtà _sociale delimit~ta persi- zione letteraria, alla quale egli re. Ed in tal senso. Turi Vas:ue attività risultasse quanto più bi.lire coo certezze. è che le c ~ette co~e se asse ?g9 1 g seta e cadrebbe. " veramente pregevoh: una regio no. regional~en~e. e d1 non am- scopertamente si riferisce, ne ha cert~ente raggiunto un :io• po~i•bile empiamente rifless~. sue poSSl!bilità espressive sono ~~:~~~/f a/~~tap!;re° in~c~l~;: ~lì uomini c1ie nel ci:rço st Ja ~~~!~~~~~ i~s~~r:ie ~~~r~oFe~! g!~~~~.e m 1 ; 3/s~~~fen~r~~a~t!i ~~~~~ ~nn~~~~~r:iei~~eguata ;:~~~e l~~u;~tod:S~~~te!~~a~!= :r:i:n!al 50 1 r~~~e 1 ~~~- ;"~; ~e:~resii~~:;~e f:1m~:a t ~~~ ~~p~i c~=~~~sit ~t~sc~i/rÌ ~~~anf~~~o d~fg ~!1~~~fsti sen e resta t~a le sue migliori fio!!~~;dtide~~;et;~v~Pr~~~~f!~~~ Jl problema de:. dr~mma è f~pos:f:;~~med~t-~~~~~~. ali! enorme abilità. con una serie di accertabile ove più lungo è il coHegh~. Nel giuoco d~l tri- quando .esc:ono e. procurano ~]• Enrico M~rta Salerno ha of- ne più nel senso della com- POSt O dal .P~rsonaggio di Monsl- notti dell'anima sono uno dei <ti< µ€nne,. che senza dubbio CO- la<Voro. ~u.anto d_ov-econ rapi- de!}-te si n0t'7 ta provenienza, loro g:lt attre~zt. figurano ,ero r~iWcau~~ ~net~p~!i3r~~o;e c~~~ prensione, della interpretazio- ~~~~! 0 ~~1S\·u~h~do~:loern:~ momenti più sign~fica_tiv_i~e1lo stitu.iscono d,a quel pm.110 di da c?nClS'1ooe si coglie e ~i pnmaJ da~ l'.;rtUoco della .scher. !1eHa ntuale umforme anch.e U gosto e autore~ole. umano e ne che ,nel sensb della inven- missioni, si è ~itifato nella fa- s!o~o tè!'ace che 1 m1ghon !".'et vista 1.m tour de farce. Il reti- eseul'l.6oe l'urgenza della Jspi- ma,. ~ pot da quetlo con la m questo spettacolo. E spet_ta ~I boli t tt hi 11,. _ tloue. L ingegnere Andrea Tor- miglia· è divenuto come egli i giovan 1 commediografi com- colo .del tratto sottilissimo de- razione: Ai ?i~egoi dwique è ~~~~t~~te:: ~ 0 ~:t~edr:~:~~ ~0 10 ;~aJ~i~~/~t~. c°dre e::i:t:; L t , ti~o a~~nou d~a~~s°ci~~res~~- ~;:o~cup~~~e~e~~ ~areu7.tu ;:~: dice, 'un ~ prete _domestlco ?-: r;f~~~~e d~:1i~~~:t1~a ~!~tt~~~ -· ternuna une . gradazione che affidata tra I al_ ro la con!erm.a ne esibizione virtuosa in oc- qualche entrata comica, che et ora r1 (} re allucm~to. fre~do, m1enso stigio della fami glia; II giova- chiama~o impro~samente a1 italiana legata aJl;i.contempora- dal nero al b1enco della carta ~el ca~tt-e_re d1 .c?nsum~to sti- casione di feste: in Italia così viene inserita per atleggeri-re I {, fl " r_accaprlcc1ante. T\nO Bl_la~el- ne Giulio, cinlco. ma senza in- l~tto d1 un vec~h10 ateo mo- neità, ai suol problemi ed ai si ·sviluppa in una amplissima li5ta di Nmo Tir.mnanzt. ben conservata, ad esempio. un po' la se-rte dei numeri, 11 è st ato un ottimo gmdtce. tonazioni tragiche; ta madre r bo nd0 • non S01l'.1flto•~ CO?- suoi personaggi e!!ettivi. la scala~ra. di g~ Non ci ~no PIBR CARLO SANTINI presso gli. atfieri delle contra- che possono peccare a mo. ,_ ________ _, l\Li\.NLJO i\tARCHETTI Amelia. che con iJ matrimonio r:r~f· g~i~}oa1gu;:~~~~,~- 1 M:'t qual~ però si leghi anche ar- fin d allora .d.i:ffi~lt.à da .vm- ---------------------------------------------------- sacerdote cerca di allontanare momcamente ali~ premesse ~el- cero per Nmo TUUlnann. Il __ da sè una cosl grave respousa- la n~stra trad1z;o':le s':eruca: lapis e la penna sono stru- u•sTA •fO"TOGRAFIA FUORI D.,,LLA POL.,,•fJCiA bilibà e. quando dai suoi stessi Fra laltro. da og:n1 pagma_ct. menti docilfasiml ~<illesue ma- i.. U i-. O IUJU '"1 fami!ia,i è mesio alle stcette ;;,".';;,. d~~~t~!'~~t;:',.;.1;1~: ~i; la sua_ dispomb~ità è con- * . ~e/. qyasi. obbh~ato ad assu- ne di essere ,, moderno,., ma tinua. Egli mo~ul~ 11: su~ d.ise- si . a patern•tà del . !att~ non alla maniera di Tennes.;;ee E~Erlii~~~r 1:!=:; Sullo stor1· c1· smoestet1· cod1· Raggh1· ant1· ~::f;;;;;,?ti,J;~:::y_~;r:f ; 1 : :;i:~i\~~~ foglio con veemenza fino a r~ta nc_er<:ad1 .u': s~curo punto Verga conduce sl Betti è no:1 strapp~r~o, ora fermoodo6l sul ~!c~~~và1l~~~:a~f;~~io::a.:~~~! ~~;f~!~. giustificato.• ma anche ~~!7r~~;;~:i;~~i~ , . ~~~~~~\li~llo~~ol:;~~r:ico~:. Il dramma ~ stato messo w me supeii:fìci ~ b~eve appun-' * s?tto lo schermo di una relig 1o- ~~~~=n~~a ~~~~itf 0 ~e io 3n ~~~ to con straordinaria freschez- d 1 • s1tà ·formale e tranquilla, in tato ad u a tiliz' . P d za. or_a ~aborando lentamerute J' I T T O R J O S TE L f.J A ogn.i personag~o si nasc';mùes- una caratt~ri~azi:::iopnr~b:b~- gralldi ntratti; ora racco,gllea- se ,in re_altiàun assenza d1 !ed~. mente eccessiva di alcune h- do il momento di una fuggevo- . . . . . . . , . . . un ?Pacità morale. un sord<;>d1. gure, come quella dell'Ing. Au- le impressione, ora riportando Quest~. d1 Guido B11:g!1omdt u.n. pat:~mo.nto s~eculativo tive esphcitamente promosse Con,cetll, questi, senza dub- speculatlv1 più delicati e di che I an~hs~ ~el.le forme s1 sor1entamento: Un.:t coskuz.ione. drea Torrisì e di Paolo imper- e condensando i ricordi di T.lila (La . critica dello stor1c.1sm? e. cr~ltco. g1a ricco d1 opere e dalle esortaz1om stor1cist1che b~o sus1:1tati srn dalle ~osiz10- 1:1agg_1or. ilievo, che sono q~el gr~~mat1cahz!1 1n una rlco- basata esc!u~1va~ente ~u un sonati rispettivamente da Ca- l~llga serie di ~n:iozi_onl.I ~oi i~;!~cLibrfr1;lo Gtlia~flagiatJ~~ ! 1 fuo:niu:~~~~~~ans~'hfe~;~~ ~~m:ft~ st 1~ ~o~~~~td~bi\~{t ~~~ ~~n cr;~~~~~~um! ~nat~g~~~i5°f ~ ~e~~ ~\1: ::~~~n:~:;P~ :1 ~~: !~~~to~:1 0~~:m~~~~~~ic!d 0 :~tf~: ~~~tonelr~~~Z:i 0 ~: 1 ~~~· :~u: 1 ~ :1~? :;~oì~o c!m d!n:c~azCua- piccoli carto.ncm1 d~e~natì al trice, 1956. p. 139) è la prima del Ragghianti, come quella che delle risultanze crociane e tutta la loro p regnanza, forse corrente della diversità fra la concepiti quali • elenlenti • di angoscia. Da questa rovina è è st~ta molto net'tame t ~~e ca~è. ove r1t~ae. 8:ffllCl, co~e- mo!lografia su!J'oper~ metodo· che. ha meglio compres? e p,iù s! tramuti al limite, in una, pur-e per q~ella modest.ia scar- critica lingufs.tic3: e I~ critica un'~pera, si presumano ch~a- colpito lo stesso Monsignor Tor- neata nei suoi verti~ edram= ghi. conoscenti. tipi scono.scm- l~g1ca del R_agghiant1 che. ab- validamente approfondito I rn: sia .pure parziale, c~ntestaz~o- sam7nte rilevat a d_agli int7r- ~ella pura v1stbihtà. E .un mo- mat1 ad ~ssolvere un~ f~nzlO· risi che per i·emozione è colto matici. Aido Silvani ha dato ~1:0.::~:~;e u:a ~~op: ~i~n~~ ~on;~~~n~~nf: 1 p~r~~ 0 è ;~:~:~;~\~~;r:~:n:cii!~:i::,n~ rne 1 ;n a~fù 0 'p~~n~~ ~~~:~: f;~: f~~o;.1!,est~!f!rlodifadi1t~ 1 ~Ì ~~°a:nZU!f1t:,i~~t~~gr~~1o~~!aa1: ::e~!st~t~l;t:relo~~ :~~~~~~~1:. ~i ~7ti~ll~~~u~fd~c~i~' ::u ~i!~ figura t Monsi~or To~: d' . inti eh O stallte è il momento che, nella valu- proponendosi di avvicinare in mento. Che è del resto il si• critica d'arte. Ora appare chiil· la difesa della propria idea le suscitarsi alla vita dell'arte afferma Ja verità alla qu3le il 1 ~Ui ca ore . spon ~neo _n_• , 13r 1 o .mo e n no tazione del rinnovamento sto- seguito le altre maggiori per- gnificato di ogni movimento ro che Raggbianti ha, sia a della critica che è sì critica for- in quella determinatissima si• dramma vuole arrivare: il prin- !lman:t• • una mis~ra ve! 11~ l aspetto dimesso e senza pre- riografico dell'idealismo e sue-- sonalità in cui la critica di dialettico, impensabile senza proposito della processualità male o, se cosl piace chiamar· tuazione lirica, e appaiano in- cipio e l'essenza della fede con- in 1 tu ~ i momenti persuasiva, tese ~apre la v~a. pe_renne cessivo (successivo cronologi- arte viva come esp~rienza to- l'a~bassament.o della sintesi a dell'arte che della possibilità la, stllis~ca; per? !1on .già in somma quali dati sovrapposti $iste proprio nello sconvoi ;_ Jo e Fierro ~~ saputo.ben raP– d-el pittore: per lw il disegno camente anche se non sempre tale non sottraendosi alle com- test, senza l'immanenza della della prosa quale fondamento quanto s1 puntualizzi e si esau- dall'esterno e schemi istituz 1o- mento nella inqllietu dine. u ~l- 3.re~ entf_re 11n:tProv_viso sf?g~ è il mezzo più abituale di co- posteriore, ossia superatore, promissioni metodologiche. problematizzazione ad ogni at• e autentica qualità di una ma- risca in una descrizione e con- nali gravati di un compito nor- l'arsu~a che si -ono det.en ~i- 1 • rr:ie 13 c~n . 1 SU?1 accenti di municazione e di espressione· nella realtà deJ pensiero) al- Di fatto Ragghiantl è guida• to valutativo, senza l'esigenza nifestazione figurale (tesi già stcferazione astrattiva e ipo- mativo. Dalla compiuta dissi• nati' è in questa ·~rof onda . ùe ~sena 7 tdi 1st ensmo; R~nz? è come la parola. • l'ide~liSJ'.1'1:o! si _trala~cino le. pr~· to da un radicale bisogno di dell'u)teriorità. pres~nte n~l!o _studio sui Car-lstatlca de~ mor~emi, ma in quan- pazi?ne di siffatti equivoci il sion~ ai motivi p. iù intimi / piÙ. 1 iovampte ro e Stella Ahquo A ciò si deve il tono volta a s~ d1 _POs1z_1om 7 gh spunti .crl- coerenza. I] suo non è.. un .ri- Cosi è accad1:1to che la me- racc1 e po1 1ns1.stente in tutt.a to ~ell~ ~nda1p1;1etestuale del· sentimento, sebbene apparen- veri deli'um8.nità. nella capaci- tan~';l reat_o l_edue .figure gtu- . . . tici d1 rapida smtesi per g1un- ferimento al Croce adempiuto todologla raggh1antlana, e con la sua opera, fino ed oltre 11 la 1nd1v1duabta delle forme temente posto alquanto in om• tà dì intenderli e di risolv rl' vani i 1 Giulio e d1 Mara C'ùn V: 0 ~ta dl6CO~lV?, narrativo, sa- gere a un discorso più analiti- tanto per pigmentare l'ana!isj un certo fondamento di ve- saggio teoretico su Arte e cri- sappia coglier-e la personalità bra nell'esercizio critico rag. nella loro sosta za f . ed 1 moderna _crudezza. Augusto tinco, umoristico del suo di- camente disteso e più storica- con un po' di colorito filoso• rità, almeno ad una prima tica, del '51) tratto al suo vero estetica dell'artista. Ossia in• ghiantiano, riemerge nell'acce- 0 n· formalism nB. uon a Mastr~~tont ha sostenuto con .segno. Ma al di 1à di questo mente articolato. Chi scrive fico ma un riassumere •l'espe- approssimazione, sia stata giu• essere le conseguenze della di- dichi in essa di quali irripe• zione crocian'l!. che la vuole r! 1 dalle ~ às~na. U$Cl- semphc1tà i! ruolo del Vescovo. tono c ',è sempre una stesura non ritiene affatto che per fa• rie~za percorrendo la via del- dicata (ad esempio dal Mor- mostrata <::ompresenza e reci• tibili giunture s'investa quella p,resente si nell'arte ma trasfi- dove O ....n°i e 3 .~ma ... Elda Ba.rdelli ha gustosamente grafi.ce che attende di essere re opera di storico sia neces- Ja riflessione e$tetica moderna purgo-Tagliabue), produttiva procità delle forme e atteggia- ritmazio'rte dei valori dì cui si gurato ossia reso apratico nel· e ti gm v~ ore. pos~tivt° 0 c~rattenz:rnto la vecchia carne– più st ringentemente vaiutata. saria una lunga stagionatura, che dal Vico al Kant a Hege1 di una pràssi critica che mo}. menti della coscienza, cioè sostanzia ogni opera spirituale. la teoresi espressiva. E Ja tea- ~ g;li vr og~l segno Lt gi1.1:s O O nera Rosa. Lungo tutto l'arco delle espe- quasi che la .presei_,zialità dl e al De Sanctis ha· condotto to si discosti da qu.ella crocia• q~el motivo dell'unità dei di- Viel'!~ in _atto, pe~ ta! modo, reti_cità del &entimento nell'ar- ! a al \~i re~n~ ~~vob'~ tn un Lo spettacolo ha avuto molti . . . . zi un processo d1 pensiero (e CO· alle posizioni della filosofia na volta al reperimento del stmti che contrassegna e av- la p1u radicale dlss1paz1one del te e fruita dal Ragghlanti co- gu O 1 e_. ra 1 e. calorosi applausi e ·ualthe nenze di Ttrmna.n a: 0 è ~- ce sa è storia se non questo lnte- dello spirito e alle integrazioni centro lirico, alla qualificazi0, viva la meditazione di tutto sociologismo tipologico che, me totale fusione delle forme. Alla s1i:aconclusione il dram. dissenso che è stato i~spres– trova forse ~a - e is:- riore. rend~r pre~ente?). sia e modifiche della stessa men- ne del sentil!'ento; c?sì. è ac: il maturo, e così esteso e com- nota dom~nante d~ll_a P.sicolo- p7r cui 1:analisi formali: come ma perviene a_ttraverso u~ rac.~ sione di' alcuni momenti di in– gna - che sia sta'ta: dete-~1- q~esti~ne dt una _mt~ura di an- te crociana. Siffatto rivivere e ca_duto cb_e sian~ stati _nl~vat! plesso periodo crociano. gia estetica dell Emfuhlu.ng, r1per~or;imento, del ~1aletti- c?nto, folto d~ pe:-so~aggi .e u1 certezza nel pubblico. Lo spet– nante, tranne la l~one altis- ni e d_1"ger1:eraz1om •,. o de!la immedesimarsi comporta ap- g_liatteggiamenti .propn d1 cui n libro del Baglioni, pur le- residu~ conslder~':'o)r:iente nel• smo 1ns1to nell espressione, _è vicende. Tun Vasile . nesce tatore. dunque, è stato effetti- ~~;~~ 7-!o :es~:~ià o:~= ~~;d~t1t:qu%a1~~~e ~~l~t:~;:~~ t~~~~ ii s;r~t~r:~!ò ec~~ ~i!n~ ~lelco~~:ttr~~ocr~ti~o a~~fi1Zr~~~ ~i;s~o d~ :~~~nie8:t1: :s~o~~i ~:gt;i~rl~~desll.a1:~s~~l~~i~tic~u~ ::~to~te:~:i, ~.~a~t~~ f;~e1rrg~t~: ~~~io~ea;dal~~~~d?Y:~~ te~ :~ ~~;ente chiR.m ;i.tn arl un dìbat~ "dismteresse • dello studioso. nuazione problematica dl ciò figurative. t motivi della pro- vo (non in senso cronologico quei cntlcl italiani contempo· za del sentimento possibile in sul piano della poesia: 1 dia lo- ---------~ Il Baglioni pone opportuna• che in Croce, pur essendo in- cessualità dell'opera d'arte e ma per problemi), come del ranei eh~, dal Marangoni al sede dl criUc~ d'~rte. Ciò, per ghi !ra M~ra. e 1 du~ fratel 1 i GIOVANNI CALENDQ__Ll COLLABORATORl, Corri- mente - difronte a endemici trinsecamente gravido di pos· deJla presenza della prosa an- resto si è rivelato assai profi· Longhi e al Venturi si sono la mutua costituzione della co- Paolo e Gmlio, '3 spietata ect spQodentl, Informatori, ri- tentativi di una sottovaluta- sibili sviluppi, non era ancora che fuori della parola lette• cuo per H carattere, nel più accampati per formazione cul• scienza nel suo attuale distin· ~mara con[essionP di Amelia, VINCENZO CARDARELU z,ione m~s~a q.ua_sisempre ~al· scopertamente. avve.rtito nella raria, cioè la possibilità per alto senso, e occasionale• di turale -e nella loro vocazione guersi e stringersi in uno, non il sev.ero esame .J.' coscienza d1 Direttore cerca ovunque seria organi-z- l incapacit_a ~I intend_ere l_ef- ~ua apertura dialettica. ,Q.uesta il discorso critico e lilosofico molti degli studi ragghiantiani, di scrittori tra Sichtbarkeit e contraddice in alcun modo a Monsignor Torr!Sl ;ono pag,ne ---,,,=,,,.--::-:== zazione giornalistica. Seri- ~~~tu~; 0 :~:~t,c1~~t:i~a:fm~a~ ~o~~!~~;il~anec~e;:na~!~J~~\~n: d1 $Volgersi secondo e di 1qeri- dalla struttura _teoretica inter- idealismo. Ove appunto, e se quella eticità ,che _è l'c e~erna ~s~::'essi~:~e~fe c~ 1~ile:te N~~ DIEGO FABBRI vere Cassetta 60. Publlslp, Croce nel vivo del dibattito osservanza di un principio au- re a mezzi non verball o non na non sus.serviente ad alcuna non sempre nel contesto valu· n:iadre • del dmam1smo d1alet- sempre lo scrittore ries~e it) Condirettore responsabl1e Torino. estetico - le premesse di que· toritativo, ma derivante dal C'Sciusivamente verbali, ma voi- preoccupazione didattica, non tativo certo bene spesso nei ttco, vece a dominare e ad orgauiz Stabllimento tlpogr. U.E.S.l.S.A. •-=-==---~--' sto lavoro di appropriazione tener fede alle istanze innova- ta a volta figuraH, musicali ecc. elude la discussione dei ness.l presupposti metodici, accade VITTORIO STELLA zare drammaticamente \'ab- RomC1• Via IV Novembre, 149

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