la Fiera Letteraria - XII - n. 1 - 6 gennaio 1957

.l:'ag. 4 LA Ltl tHAHlA Don'lènic::i 6 gennaio 19 7 CONFERìllE, CON(IUIS'l'E: SFOlJIATURE CRITICHE I D \. IRVIN ~Il.\ W A GJRONl~LLA SBARBAi CONSUNTIVODI STUDII sul celltenario pascoliano! * La favola del vasto mondo * BIGIABE * (Continua da pag, 3) za abba,g,llo, come un'idea ohe paTe\118 sommersa e In– vece è [i a ri<vela•rsi nelila lu– oe di '\l'Da mezza pa,gina, di due ,righe, enbro cui s'agi– ta il rag,gio infu-a,rosso che la– soia 1tracc!3 di sè, per una sol'ta d>i PW'O mi>racolo. Dal ~entèn11rio pastòliano non è uscito un approfondi– mento d'assieme nuovo dei poeta: fùrse anche perchè la discussione sul Pascoli è usci– ta gib. dal vivo della lotta: e. al di sopra delle adorazioni misticheggianti e dei disprezzi antisenlimentaJi. i giudizi co– minciano ad equilibrarsi. La novità della voce pascoliano nella nostra lirica. e quindi la sua importanza, sono ormai ac• cettate da tutti: originalità di ispirazione. varietà dl •cose• poetiche rivelate, profondo rinnovam~nto delle forme e– spressive. Influsso sulla lette– ratura posteriore ... c'è già mo– do di fare un buon bilancio per Il poeta. E pur nella con– cordia che c'è anche nel se– gnalare I non pochi diletti (e sia pure I difetti - o gli ec– cessi - di chi era troppo poeta e al non dominato vagheggia– mento dell'idea poetica troppo , si abbandonava) credo si deb– ba nolnr~ una residua diver– sità di graduatoria verso l, sue raccolte poetiche: chi è fermo alle Myrica e e al più ai Canti di Caste !vecch.lo. chi scopre la sintesi ne i Conviv iali. chi ammira Il poeta cosmico che porta nella terra il ml• stero del cieli e chi perfino studia ed elogia In particolare Odi e Inni; ma ormai. a flan· co dei poeta «minore•. accet– tano anche Il • maggiore• e accanto al Pascoli « di cam– pagna» ponl(ono quello di ~città». Per ognuna dj queste sfumature si potrebbe fare 110- mi di critici: e ml sembra che questa varietà (pensate alla concordia per U D'Annunzio di A!cyone) possa provare due cose: la comune ed essenziale * Anche la fortiina del Pascoli all'estero è /orse mag- giore di quel che gli studi critici. non mostrano * 1 ll6lJS'l'O * egil da poeta sa intendere l un problema: il... mi&teri06o so,o con finezza d'arte ma con p-ieti: e. come è stato detto, ordinamento dei Carmhta qua- la capacità di suggerire il sen– molti del suoi commentl sono le è stato !atto da Maria e so flJologicamente esatto delle già spunti di Conviviali o dJ dal Plsteill nella I edizione - parole latine: e l'unicità dello Carmina, con un incanto di e sempre ripetuta (Maria era e$perto traduttore dà l\naJmen– poe,la che illumina l'altra per l'assoluto ne varietur in te anche a queste piuttosto tra– poesia. rutti i casi) - che è certo in scurate gemme quella giusta Quale ricchezza di suggestio- tanta parte inco'!"prensibile e luce che te fa pascoliane, e n1 segrete (!atte di ispira:donl !orse lnglustlt\cabile. Tale pro- contribuisce alla loro più dif– poetiche, di echi letterari, d.t blema è da riproporsi In una fusa conoscenza e comprensio– occulti accostamenti sentlmen- n~ova edizione di questi Car- ne. Non c'è vincolo di metro: tali, di precise vlbrazlonl ver- mina: e il Plghi offre a ciò al- la versione segue. direi grafl– bah) sia in ogni canto - an- cunl dati concret1. Tuttavia an- ~~mente non ritmica mente I che minore - del Pascoli. ci ch'egli - con un volo un poco versi latlni: e nella d 'isposiz.io – rive1a Alfredo Ghiselli nei pascoliano - tenta una analo- ne delle parole cerca di essere commento e 'nella versione del gia fra l'ordine del sei volumi più fedele che sia possibile ai carme Creperela Trypltaena italiani (fissato ,;la motti vir- testo: mezzo ben utlle. anche <Casa ed. N. Gallo. Bologna> gUianil e quello dei Carmina. s~ talvolta troppo è presente chP. è un esempio ideale di L'accostamento ?redo che, su l'eco della trasposizione latina: quello che dovrebbe essere un queste basi, sia m!ondato: tut- • r:~trlo. comune ai popoli ci– commento alle singole poesie te le lettere dei Pascoli, che vili. cli Vesta vedete e rista– (itatlane e latine) pascoliane. parlano d~i suoi Cannt.na. ne te... ~: e dopo: • il fuoco custo. (E per inciso: D'Annunzio ha delineano un piano essen:dal- dite voi memori sacro ... •. ormai ii suo commento; Car· mente cronologico-storico (do. Per gil studi, oltre a quelli duccl st avvia ad averlo; pér- ve è possibtle), per 11 resto (le già qui noti di Manara Valgl– chè per il Pascoli Ja Casa cose più brevi) cedeva al!'oc- mil(ll. che con l'eleganza di una MondRdorl non cl pensa?) casione. Ad ogni modo non la- l\nlssima sensibilità - e la cuJ- Importantls,;imo è pure ll scia mn1 trasparire (lui. cosi tura ne è dominata e filtrata - Libro delle ded.iclte, delle Odi amante delle analogie) un rap- raccoglie in un volume ( Pasco– e degli Epigrammi (latini) or- porto con l'ordinamento del li - ed Sansoni> molti suoi dlnati e tradotti da G.B. Plghi versi Italiani. 11 riordino dovrà scritti sul poeta. dei quale fu (ed. Patron, Bologna): i1 Plghl qulndi !usi su elementi più discepolo e amico: e di A. in una serie di attlcoli. spe- concreti (o cronologici o di Grilli - Le Monnier - con no– cialmente su ,, Conviviùm ». ha contenuto): molte però delle tizie anche Inedite su Serra pure ben contribuito - anche proposte del Plghi sono ugual- tra Pa.•co!i e Panzini c'è lo con qualche lnedito - allo stu- mente accettabili. Ma a dar studio che vuol essere comples– dio dei Pascoli.'Nel Libro de!!e pregio al libro c'è altro: la tra- slvo di R. Mezzanotte In L'ope– Ded!che veramente si affronta duzione di 61 carmi, fatta non ra di G. P. poeto, ...patriota ispirazione in tutti I canti del r-----------------------------------------~ Pascoli (che - e qui veramen· te si può dire - o sono poe– sia In quel suo modo e non sono poesia): e vere qualità poetiche in ognuna delle for– me In cui Il poeta si espresse Anche sull'uomo Pascoli non si sono apprese grandi novi– tà: le battute più vive si sono avute sui rapporti tra Giovan– ni e Severino Ferrar!: ne ave– vamo già ratto cenno nella • Fiera • deJJ' 8 gennaio. di– scorrendo di un arUcolo del Valglmlgli; e ora ne ha ragio– natamente trattato il Bellone!. Ma su ciò, come in particolare sulla ipersensibilità pascoliana qualche cosa di originale ap· parlrà daJle molte lettere fa– miliari che sono nelle "Me– morie» di Maria, ormai av– viate - dopo l'integrazione del sottoscrltt(I sul documenti di · Castelvecc hlo - alla stampa A questo riguardo, è bene po– ter comunicare una particolare conseguenza del centenario. Oppor111ne soJlecltazlonl. e una fortunata coincidenza di circo– stanze poliUche. hanno final– mente sottratto alla polvere e al topi I' '\rchlvlo pascoliano: e per l'n~c"a intelligente e mi– nuta ci" dà le direttive 11 dot– tor Sr.,,~ran1,. Soprintendente blblio~•al\co per la Toscana, si va !ar~ndo l'ordinamento e la schedatura di quel con!Ùso Ar– chivio. ricco di cose tmportan– tlssimr o anche superflue: mentre Il nuovo sindaco di Bariia. ''"O!. Carradini. atten– de al riordino della casa di Caprona. avvland'>la a divenire il centro dei!li studi pascolia– ni. Ahieno a questo. 11 cen• tenario ha giovato. Ma q11I vorremmo conchiuder gli echi centen1ri accennando alle ul· time faville di quel pur mo– derato incendio. Tutt" le opere del Pascoli. In edizione Mondadori sono state ristampate: è in corso perfino la ristampa delle due Sezioni dei faticosi Scritti dan– te~chi: essa ha. come novità, una ampiisshna Introduzione del sottoscritto. che studia -– nel suo comples•o e vorrei dire In modo del\nltivo. per– chè lnrl(an'lente obbiettivo - il ron facile ornblema Pascoli e 'Dante. rifacendo la storia di queiill studi. analizzando il sog• l(ettlvo metodo critico pasco– liano. e tendendo alla del\nl· :clone della poesia dantesca quale Il poeta critico avrebbP delineato nell'ultimo volume non scritto Ra2ioni di tempo hanno invece rimandato a an• no non cer>tenario quel nu– trito T!I volume delle Opere pascoliane. che cont(ene gli Scritti inediti e spars1. Ma del Pasroli sono ricom· parse ora altre cose. Anzi tut- to una rlstaml?a delle Ly ra (La Nuova Italia. con presen– tazione del Valgimigli). Eio~io incondizionato merita l'inizia– tiva: e maiiari Il volume rien– tsqsse anche nelle scuole. se– condo l'intenzione dell'autore. Chi lu miglior lettore di poe– sia ( <' sia pure col suo gusto l del PJscoli? e questa è la m>· ,ilior dote del ccmmentatore: quell'Introd,zione che sa cosi bene « raccontare la poesia». le rapide e sug!(cstive inter– preta:'onl dei singoli can!i. 1 sugge-'menh per ia t_raduzton,e (non ~ scanso di !allea per il lettor?. ma a sua illuminazio– ne) FOno quasi seml're mira– bili. · ,., tale contributo non potev·, r ,;ere lasciato perdere. Pur · ·o.,·,o. per ragioni prati– che l:> ~·-tampa omette ciò che dav'3 ..-, caratteristica - e d1cia1--o oure una utilità spe– cifica aJ libro: la parte dei poeti "·r1ki tdal Carm~n S~– liare ,i )leoteroD e dei poe,I post-c!assici (da Mar~i~le .a Prudcnzlo. nonchè tultl , mi– nori: era anche un segno di quella visione larga della poe– sia onde il PascoH godeva ov~n<·ue la trovasse,, al di fuo- ILRAS(JOLI e i'' Racconti pctp•,tlari,, di l,leltonso N ieri (Con una lettera di GINO Alla cortesia dell'amico Prof. Gaetano Campetti dobbiamo la conoscenza di una importante lellera del Pascoli da lui con– servata: « Carissimo ed egregio: bell'occasione per me. ,Volevo domandarle il permesso di riprodurre in una mia Antologill qualun. que novella o anche passo e luogo e bra– no e squarcio delle sue cose mi piaces– se ... Me lo dà questo permesso? Dall'ultimo discorso, freschissimo e sensibile, ho già disegnato di prender molto ... se qualche impedimento non rni vien me so da lei tra il frutto e la mano. ln compenso (quai compenso!) farò premùre (non presso il Giusti di Livorno, che l'ha con me e non mi dà retta) presso qualche editore. per. chè pubblichi - o con un ragionevole compenso a lei o almeno senza farla spen– dere - i suoi meravigliosi racconti. E poi come era mio desiderio da un pezzo, .so;erò le trombe anch'io, non per lei che è, ml pare, molto filosofo, ma p-er la causa dell'italianit.à contro la decadenza fran– ciosa che si vuole e in parte sl è riuscito inoculare a noi. Scrivendo di lei, farò un inno all'Italia. Lei sa che io sono sincero: io l'ammiro e amo molto. Suo Giovanni Pascoli. CasteJvecchio di Barga. 23 Ago– sto 1898 ». Questa lettera, ~r quanto mancante di ogni indicazione, deve ritenersi diretta a Ildefonso 1 ieri studioso delle tradizioni e del parlare della sua terra e più estesa– mente noto pei suoi.« Cento racconti po. polari lucchesi » che per la prima edizione <:lei \906. come per Je quattro che segui– rono. furono affidati propriò alla casa edi– lorinle Giusti di Livorno. Una edizione più ampia è uscita nel '50 a cura di Pietro Pancrazi presso il Le Monnier di Firenze. Jliel 1889.. in occasione di nozze. IdeJron. o Nieri aveva pubblicato i « Racconti po– polari»: otto prose da lui presentale come « qualche no\·ella, alcune verilelle e certi racconti che dànno la spiegazione o d'un proverbio o d'un modo proverbiale» qua– le frullo raccolto « fra mezzo i nostri [luc– chesi) campagnoli». Presso lo stesso edi– tore. A. Rosa di Castelnuovo Garfagnana. comparivano nel '91' i « Racconti popola. ri lucchesi » che raggiungevano il numero di cinquantatre e, nel '94. anche al fine di « fare il numero tondo di cento». usci– vano i « Quarantasette racconti popolari lucchesi n presso il Baroni di Lucca. Varrà ricordare altresl due letture te– nute dal Nieri ali'« Accademia lucchese di scienze. lettere ed arti »: « Saggi scelti del parlare popolare lucchese n del '96 e « Vita infantile e puerile lucchese » del 3 giugno 1898 alla quale certamente si ri– feriva il Pascoli quando ricorda l'« ulti– mo discorso, frE'schissimo ·e sensibile». A riprova del giudizio positivo del Pa– scoli sùgli scritti del Nieri. riportiamo un p'.l~so di una lettera che il poeta inviava il 18 luglio 1900 a Gabriele Briganti. il fedele amico impiegato nella Biblioteca di Lucca: « E mi prepari [alcuni libri) e qualche cos<>tta d'agricolo o no. ma tosca– no. Io sono innamorllto del Nieri. E' dei primi. E' superiore e di molto al Fucini. La sua madre che scrive al soldato è im– mensa. E' già presa. Mi perdonerà il Nie. ri. e mi darà querela per appropriazione indebita. ma dopo/ In tanto lasci fare». Ed ora vediamo cosa scelse il Pascoli oer le suP antologie. « Sul limitare» (San dron. 1900) ha « Le tre domande n e « La :nmicia della felicità» della raccolta del ·91• in nota al primo si legge fra l'altro: ,,Il lettore ricordi che queste mirabili no– velline sono scritte in vernacolo lucchese. del quale, per quanto vivo e bello. non * inedita del Poeta) * ARRIGHI sono da accogllere tutte le parole nè tulte le forme». Per « Fior da flore» (Sandron, 1901). dalla raccolta stessa saran scelti: « 11 gomi toio della vita » che vien det ,o « racconto come tutti gh altri suoi d'in– superabile vivezza e grazia ». " Che (or. tuna non era ro,·celluto! "• « Tutte le voip, alla fine si vedono in pelleria », « La vi– sita d1 San Pietro» e « Marzo e il pa- tore »; la raccolta del '94 darà « Una ma– dre che ha il figliuolo soldato » cui si ia cenno nel passo della lettera al Bngant1; infine. dal "discor o fresctuss1mo e sen. ~•bile» del '98 all'Accademia, sono u·atu: ,< Il gallettonno e la votpè » con la nota « Mt son permesso, e ne chiedo scusa al– l'egregio uomo. di levar qualche forma re– gornre del vernacolo " ect altl'l nove bra. ni riumti sotto il titolo di " Infanzia ». Diremmo che 1e s,esse rugwn, cu"' eo– bero a ctetennmare 1'entus,a,mo Ot!l .i:'d– scoll per ,l !111en v~ngono a oe erm,nart 1 lm11t1 della concoraanza 01 up,n1001 tra questi e 11 pqeta; Amoros Paruucc1, scri– vcncto ael N1en, a,ceva: "Lo stue moderno g11 ct1sp1aceva e 10 g1ua,cava con ecces– siva severlla ». .Ne, a pre1azwne aila ruc. cona ae1 Yi s1 1egge « u popow, e spe. r:,auuente 1 conta(l'1ll, sono ucnHlt tra 1 poctu rnnas\l a par,are un or,c1u10 a•11a. 11ano che garbo auoia >J e, a1 1etLore, n ::,pe. ro di non as.;,as mani lo sionia~o con ,a. rnccne, c,cerOlt.ll e pecoraccia s,antla, ., moito meno con mtrugu 1orast1e11, nella lettura accademica ae1 ~8 11N ,en accenna alle « svenevolezze e p1ez10s1tà gorta de,- ' 1a sp1acc1ca1a moderna Arcadia "· Già nell' '89, ancora presso 11 1tosa, era uscita una saura dei N 1e1·1contro certe ... 11ce11zepoet1c:he sotto 11 titolo " Apollo u .l,i-egiona1a »; a .1,·reg1oua1a ,o,ge I vspeua 1e ps1ch,atrico 1.h Lucca. '1/1 s, dice: « .,. nne 1,ances1sm1 m arogher1a », s1 arr,uc a « ..., nvveUl 1JOe\On1, che ian scunr 1e telle e nemar l aria, , che han manaa tv gli ant1ch1 a gamoe aH'ar1a rl1,.,,ganaog11 calci pe1 cestoni " e s, g1ud1ca: « no, Ila. llam se non ,spruzzollamo v,o via I nv– stri discorsi con una sbruliauna d• drogae forestiere, massune 1rances1, s1a1no conla– ll meno del due a briscola ». In ordme alla « seventà ,, del 1e11 ~• inserisce una sua lettel'a ael 1911 dtrello ..a Ado!io :sunonetu e puoo11cata oa Uv– men1co Corsi m occasione della Mo~Lru b1trnogl'at\ca nieriana ctel rnsa. C1t1amo a,. cuni passi: « a torto o a ragione mi trovo già ficcato in dodici o quattordici antolo– gie fra grosse e piccine ", « ii Pascoil In– titolò quel suo pancotto dove bollo an– ch'io: "Fior da flore" piluccando un emi. sttchio a Dante, ed eccoti subito alu·, emi– stichi Danteschi piluccati da altri am– mucchiatori di pezzetti», "11 patrioll1co dispregio di tutto quello che è nostl'o, spe. cialmente da che siamo diventati un d1- partunento della Francia (Carducci) è tale e tanto che ... etc. "· Pure il Nieri compilò una "Antologia Toscanissima »; ma si trc1tta di un mano. scritto che restò tale. Comunque. gli am– mi s1 acquietarono e, nella prefazione aila terza edizione ( 1915> de) "Cento racconti popolari lucchesi» ricorda i « molti e va– lenti compilatori d' Antologie. come fu_ rono o sono i compianti Targioni-Tozzett1 e Pascoli. il Cesareo, il Martina, il Fiuz,, il Piazzi, il Calcaterra. il Nannelli ed al– tri ... i· quali se ne sono serviti e se ne servono nelle loro scuole come saggio d, toscano vivo e parlato; ai quali tutti man– do i miei ringraziamenti e l'attestato del– la mia riconoscenza,,. GlNO ARRIGHI I C Castaldi): lucida e riflessiva sintesi è nel volumetto cli V. I Vettori L'opera pascoliana e i suol critici (ed. Malu. Siena): Il racconto più sorprendente della raccolta? .Quel « Morte e giudizio di Papini », scritto dal Gironella, tradotto da Carlo Bo }f. I di cose non tutte originali è lo opuscolo che a gloria del • con– cittad(no • ha raccolto Barga à cura del locale Istituto magi– strale G. Pascoli. Carlo Bo di G. A. CIBOTTO A rHegger~ a dlsbanza quel<le annotazioni, quelle « corse di penna• da cui tra– spare la brama di ve-:-si resi famc,;i da•l tempo, versi che ripetiamo a memoria !n cer– te giornate di Intimo gelo (o Li riandiamo a rivedere. al– cuni, sull'ingi-a!lita e rosic– chiata reliquia di Pianissi– mo, prima edizione, quello pubbl.cato dal-la Libreria de!,!a Voce, Firenze 1914. nel– lo Stabilimento Tipografico Ald•ino in via dei Renai ll: cc,•ta va 11~-e 1,50); a rileg– gere oggi, quasi alla sog•lla deLl'anno nuovo. le paginel– te di questi F'uocht, con lo specchio di Rimanenze da– vanti (versi e prose a vis-à– vis: per un riscontro di sen– si ritmici e lirici che di raro è da ,to di avvertire). vien fat.lo di scoprire li filo che lega la V'ita di un poeta alla prc,.oria radice. Al proprio erbario di ricordi. di luoghi, di incon,t,;, di visi. Si è andato intanto accre- scendo ii quadro degli articoli di G. Gcttc nella rivista • Let- A Domenico Po,zio (per g!i tere italiane~: dopo aver stu- intimi. Mimmo) mi lega an– diato Pascoli dantista, ha ora equamPnt" valutato Pascoli tico e 11011 revocabl'e nffeuo. critico NelJa stessa I'lvlsta. ma non credo di indulgere nl 1956. c't\ un buon gruppetto di sentimento. di cedere alt'ami– scritti dl .F. Felctni: ivi int~- cizia. se dichiaro elle frn I ressa partlcolannente la ri- pochi critici di letteratura ve– stampa delle pagine di Dome- nuti alla ribalta nel dopo– nico Gnoli su. o meglio contro, guerra, gli spetta un posto di il Pascoli Nella raccolta di rilievo. giudizi e accenni strani sul E nel dire questo penso non poeta di _Myricae che mi piace t<mto al suo lavoro di critl– dJ andar facendo, ci può ben co militante, riuscito ad uti– entrare qualcuno dello Gnoll. !izzare felicemente (bastereò– per es questo, nei rlcol'do !u- be chiedere dati e informa– nebre. dove si suol essere be- ziO!li a! buon Branduani. !i– nevoli: • La sua !ama ml è sempre pnrsa una solenne mon- braio-mnnnista nei pressi di tatura ... •: di fatto Je Myracae San Babila) il poco spazio e gli erano parse • povere cose. 1,, 11atura del pubblico che minuzzaglle stirate • ecc. ecc. II1lta il rotocalco, desideroso Per un poeta •giovine• come solamente di essere catturato !'Orsini. non c'è male. Anche ma ai rari saggi pubblicati ii Di Pietro e U Piromalli han- qua e Id saltuariamente, nei no continuato a studiare il poe- ;itagli ~on?e.~siQ\i .d'!-i troppi la fermandosi nella sua poesia impegni g,or11altst1c1. giovanile. Dove !'intuito psicologico e Se pur un poco anteriore. la finezza de! 11usto, sono soc- voglio segnalare, nella non L , grande copia di lavori sul no- corse da una fe icita di scr!t– stro poPta all'estero, un libro r.ura che lo porta gradatamen– sintetico pubblicato a La Plata, te a sensibilizzare ed. acuire con l'approvazione de t'Institu- !'appr~ssi~aziorie c~itica. fi_no to de Investigaciones literarias: a. colP_t!e 1! bersagho con _ I a– e La poeslu de Giovanni Pa- na ptu modesta e cordiale, scoli por Anna N. Maranl (1949), oserei dire svagata. con qualche ldea anche perso- Di un stto breve saggio su nale su(la continuità ld_eale nel- Hemingway. ad esempio, ap· le Myr1cae e sul pensiero l\lo- parso un paio d'anni fa sttl– sot\co del i;ioeta. Ma. quai;ito alla la rivista « Inventario » di fortuna di Pascoh al! e st ero. Berti ricordo ancora esatta- Corse maggiore che 1(1! studi · , . . critici non mostrino. ecco una 11tente [_art1colaz1one. la m~– notlzia toltn da una corrispon- mera ~impostare. e sv1!uppa– denza giornalistica e che, nella r!? _ti discorso critico .. e la so– sua stessa indeterminatezza. hd1td delle conc!usioni. clte prova la sua autenticità. Siamo arrivavano perfettamente a in Ungheria nel tragici giorni coincidere con quanto muli· dei soi:no di liberazione, Il cor_ navo ne!la testa su! narra– rispondente capita nella tipo- tore americano. sènza però ~rafia di un giornale magiaro; mai riuscire ad esprimerlo ht lo accompagnano al bar: • Dol- termini d; chiarezza. ci e birra erano di gusto ~rren- S'intende che pensando alla do. ma venivano offerti con l'td d !I d t· d li gioia. Un linotipista sillabò Qua 1 e !? sue . ? .i e a• e d'improvviso: Mentre la neve st_ie no~evolt possrb,t!ttd, _mag– l!occa. senti una zana rlte don- gwre rres~e la m~ltncoma nel dola pian piano ... D'italiano non vederle disperse tn 11n lavoro sapeva altro... ma sprizzava affannoso che ~i . perde con una orgogliosa letizia nel reci- In cronaca quotidiana, senza tarla~. Cosi. senza retorica ... permettergli mai di andare a Penso come si sarebbe com- fondo. di approfondire ed al- mosso il buon Pascoli! larnare l'indar,i,1e come esige- A GUSTO VICINELI,I re'Jbero indubbiamente la sua formazione spirituale e la sua cultura. Mn tanto. attesta malinco– nin del r,io,,.nalismo che poco per volta b·rucia le ragioni autentiche dei nostri uomini di cultura. è una condizione generale. una -pena co mune. che coi trascorrere dei gl.or – rii invece di scemare s i ag– grava. per cui anche Le la– men lele. i rammarichi, fini– scòno col parere acLdirittura anacronistici. Accontentiomoèi perciò di accettare le oose come ven– gono, la Lezione de! tempo minore per dirla con Bo,, e, nel caso di Porzio, di fare festa alta mannifica strenna natalizia preparata per conto di Aldo Martello (un editore che in fatto di eleganza tipo– grafica può essere definito esemplare). intitolata « Le Pitì belte nove!te d.i tutti i paesi n. « Noi siamo uccisori di fa– vote. Ad una ad una !e ab· biamo sacrificate sull'altare del progresso; e i figli ce ne chiederanno ragione ... n. av– verte il curatore 11el!a brev e e succosa 11ota introdutti.va , spiegando subito dopo le ra – qioni Gite l'hanno indotto ·a raccogliere e scegliere una mole cosi ponderosa di rnc– co11ti d'oQni ambiente e paese. « La favola del vasto mon– do è finita se poche ore, tra– .,corse nei chiuso di una co– moda carlinga. sono sufficien– ti per portarci da un estre– mo all'altro di un contine11- 1e... Ciò 11011osta11te questo li– bro vi propone ttn viagpio ;ntorno n! mondo: ed è !'unico , inq11io. anche se fatto In pol– trona. ancora aperto a!la sor– uresa... Perchè vedere e ri– ferire. vedere e interpretare. 11ede1·e e stendere. itisomma. 11 n rapporto sicuro sui paesi e suqli 110mini. è concesso an– cora ai soli poeti ... ». Certo che sui compagni scelti per accompagnarci nel fantastico voto da!l'Ttalia, al– la F'rnncin. alla Genna11ia, .\ Cl 1 R.\. 1)1 Vl1'TOH,l-0 IJRANCA * via via attraverso I l!:uropa, e nei paes, Oltre cort'111a, e qurnài in Asm. rn AustraLla. nelle Americ/1e e m AJrtca. sono poss10111 dt pnmo ac· ct.,to I d1sse11s1. Pere/tè sceguere a propo– sito di !ettera1ara frances..i un l:lazin ed un Moinot da af– }iancare al piu celebre Ca– mus. trascurando un Sartre, un MaLrau.:u o un Mauriac, puo sembr<tl'e per Lo meno arbi– trano e grnmito. E lo stesso àicasi per gli Stati Uniti, rappresentati da Ra11 Brlldburu. lrwin Shaw e Ja11 Deiss. Ma una volta letti i testi. ci si accoroerd che il curatore lto avuto ragione a non la– sciarsi prendere la mano dal– l'intento critico (per quanto i! rapporto alta fin fine rie– sca dei più probabili), abbcm– donandosi invece al QtLSto del– l'imprevisto e del piacere oc– casionale. Del resto nella prefazione non manca di mettere Le ma– ni avanti, premurandosi di chiarire che « ... se in un pae· se a'>biamo raccolto una vo– ce gid riconosciuta auto·re- DI llll'l poeta che è venuto scoprendo, nella l1Unga espe– rienza di anni, la parte mi– g11iore d•I sè, la pa,rte più ra- 1,a di una pilanta che ancora dà ft,ubti che appagano la vista e ul giusto. ... vo!e, o abbiamo ascoltato più • voci, altrove ci ha incuriosito Con~essioni in prosa. Mo- so!o quella di un ignoto: pur- nete spicciOlle. Illuminazi6ni chè viva. purchè capace di dli stati d'anima. E>mbrioni di forni-rei un documento a no- idee che aJ'ldtranno svi•ruppa– stro avviso autentico ed utile te in ulterio1,i pagine. o a questa inchiesta». fira·mmenti, sfrangia ture. ab- S'intende poi che i! lettore bozzi, negative d'imma,gini, avvertito non deve mai di- che hanno rii ievo per a poe– menticnre H gioco degli inte· ta, ,per lo scT'itJtore, come un ,·essi editoriali, !a difficoltà tHm in 3-D da vedersi enza di avere taluni testi ritenuti ooohla,Ji scun•i a due colori. indispensabili ne!!'intrico di La na>bura-le esposizione a opzioni, diritti già concessi nudo del proprio segrelissi– ad altri e ,via di_ segu,it?, dt~ mo m eSILiere, senza rivesti– form0;no ! ossess_,one d, ~gm_ men.ti dli sorta O finzion· di compilatore e dt ogni edito- . 1 re. costretti sempre _ in ge- fanib~sla. Senza cellophan. nere - a ri1;>iegare su! pia- ID<:co: • tl.llbt.o oggi _è l1Uc1do, no de! possibtLe da quet!o in- scmt1llante; tutlo v1~ne spu– clinato e scivoloso dei desi- dot'a•bamenbe messo in •valore deri. dagL! i'l"l<vOlliucri, dalla cornice. Come poi sia stato rischio- 'Dubllo diventa prezioso nel so !'accoppia·re documenti modo più !\acile e iU1UsoTio • -provenienti da _paesi dove propr~o per colpa del celio– l'arte de! narrare e la lingua phan « un 1prodobto adatto a h!'n,10 raggiunto una perfe- simboleggl~re la direzione del uon_e ra·ra. e consumata, ad gusto e delile ambizioni no– n(tn ~ove ti g~ner_e è ancora sbre » come scI'i'Ve Libero "1 7?rt11ti pasSI, _nte!1go non Bi,gia,rebti nel suo Schedarlo et sta bisonno di spiegare. . · E' il rischio di tutte le an- ( 11 settimo volumetto dell~ Hicorr· i di Giovanni Idi Pagolo eccetera ... I * tologie « a targo raggio» co- cO!hl•ana ourata . da Vanni me questa. Aggiungerò tutta· ~oheiwl.Jiler, In _cu,.sono usci– via che ta spontanea semp!i- t, Fuochi fatui d1 Sbarbaro cit<l e<l il candore dei narra- e gl,l a,lrbri di De Libero, An– lori cli « estrazione primiti- selmo Bucci, Zavabtin,i, G:an- 1;a » (chic1miamota cosi). han- na Manzini, a,1 sèg,.1ito di un no saputo compensare la stt- • fu0111serie• Elogio del pic– n~riore maturit~ _dei narratori colo formato di Falquil. 1r orn11de tra~1z1o~e. . Anche Schedario di Bigia- . Qua:n,to po,. al!_es.a~e de, rebbi è dunque una ,,accolta 8 \ngo!t racconti. mi !imiterò a di monete spiccin'e. Non. un cttctrne s_o!tanto uno: quello dia,rio considerato da 11 o del!o scrittore spagnolo Josè . '. . . di P•itllO .'.\ AHDI Mari<i Gironel!a, intitolato scrittoi e. d,i Matehca • un "Morte e giudizio di Giovan- brawestlimento, u,n tentativo · · · • f ,ti P<1pini» tradotto in modo di nmdere decenti e accet- • Chtamero questo ttbro Rt- fa a cura di Claudio Varese, nato da pietas 1/erso i ami~ e 1 ·d C I B tabi>!! ben nutriti di ragioni cordi di Giovanni d, Pùgolo e lle!Za scelta Prosatori volgari !iar!, con find!lta pratiche, d, semp are a ar 0 o. ' . . - . . cetera •· Così in una pagi- del Quattrocento della colle- did.attismo morate. E' anche A mio avviso è una dt una a P?S!lenori, i propri a t b 11~tta di premassa aL !iòro, zio rie Ricciardi, non è esente un libro prezioso come spec- bellezza singota:re e w~ren- q,uobtd'ian,i •; ma un-a sce1ta ?1 clt'esce adesso con il tLto!o da mendè. chto delta vita inttma fìoren- d.ente. ca:ica_ dt senstbfhtà e schede liegate ail fi•lo d1 un di– appunto di Ricordi dt Gio- Questa storia esterna an- tino ne! più vasto quadro di partecipazione _umana. scorso lettera,no, un vero. e va,ini di Pagolo Morelli, a dava riferita per fornire una delta storia del tempo. Ma f'.erchè _nel_La vicenda_ delto prrnno angOl!o del! rispatrmta– cura di Vittore Branca. nella !dea detta non tacite impresa prezioso a me sembra resti scntt~re. itahano eh.e si tr0;- tore dove si tiibrovano giusti– • Collezione in ve,itlqua!lre- assunta da Vittore Branca, La soprattutto per i! r!ttatto di v~ r,mdtcato ~a Dto, som~- fi'Cazioni e pensieri. definì– simo • da lui diretta Insieme cui fatica di curato!'e, esem- Lui, Moretti, che ne viep fuo- g(ta1lte !I-ella f1r1m:a a! Papi- 21ion·ie messe a punto, pole– a Emi!io Cecchl pe~ Le Mon- p!armente compiuta, è desti- rt. I! quale Morelli, attraver- n~ para!~zato degli_ultimi an- mi'Ca e ragionamento. nier. nata a chiarire e a dissolvere so quel suo linguaggio e pro- nt, e difeso dal Dt~1Jo!o, ap- Tutto schedato in alfabeti- /! More!!! vissuto O cava- abbagli dei, quati sono stati prio per quel!a sua pietas e P~r~o ~otto _Lespe_c,e de! ~a- 00 ordine, d•ai!,!'amicizia al t!ere dei s~co!! XIV • xv, vittime, al Lu'!te _di vrecedenti quel s_uo moralismo e pratico Ptn1 !)IOVan>!e, pnma mant~- vizio. mise insieme questi suo, ri- scorrene le~1on1. . pun~;, e d!datt1smo, riesce a un suo ra, ~tvorato. tia( :fu.:ore ~nti- , , . . cordi da! 1393 at ,421. Ma Lessicografi; ma pm ut-iva a tono: vedete per •ese~pio te c!enc~I'!' det gtom, de!t Uo- Amian~uz1a d,[ _a lo~ne_ sch e- essi videro la Luce solo ne! riportarci dinanzi H ritratto pagine tspi1:ate da! onmo an- mo f,nito. 1! narratore spa- de fa r1sconbro 11 g1ud11.io su 1 7 l8 con il titolo arbitrario dell'uomo rifinentesi da se niversarlo de!!a morte det ft- gno!o lta saputo condens~re u,n a,l'tista, al co nsiglio sia dl c'ronica in ttn'edizone con- medesimo attraverso il suo gUo Alberto: brano degno n'?n solo u,1 nodo drammatico pu,re la,,vato a,l giovan.,e scrit– dotta non' sul!'autocr-<Ifo ma metzo espressivo ricondotto d'.anche maggiore fortuna de! dt :ar_a potenza .. ma 071:che tore una morailità, al pretesto su due copte di esso, !acuno- ad autenticitd. ritrat_t0; della Me(l, o della offrire, un sa_gg_,o comp1ut0; letterario l'a'VVertenza O lo sa e greve di errori, E' !'edi- Che !a famiglia fosse il descrizt.one del Muue!!o. So- de!! 1;1omo. PaP)nt, C07! ~ suo! aneddoto o la nota d1 costume zione dalla quale Giosuè Car- • centro del vivere 3entlmen- n~ pagine _di. mistica anima- preoi. ed 1. suo,. difeftt, .• suoi non meno !ebtera,ria. ducci e Ugo BrH!i lrussero è tale e fantastico, economico z,o,ne imb:i!lliata dal senso di s!anc, ed·' su~t egoismi (~he Uno schedario per sè ma pubblicarono per le riozze di e politico det Morelli• d! un indegnita che !e rende tre- s1 .~ono. nf!~ss_, con una v10- Severino Fe;rari, in un òpu· ques1o Lanaiolo inteso a!llarte Pi_de e ansiose e _angosciate. Lenw imm1:d 1<ita ne! corso che può ,servire an-.:he ad al– scoto di sole trenta copie !e della tmta e a diversi traffi- Di invocazione in mvocazione deUn sua p1oduz1one). bri, a quanti si sono trovati due O tre paginette, qu~!!e c1, 81 sapeva. Che lo fosse a! Cristo crocifisso, alla Ma- Lungo tu_tto !'a~co d'!'tia sua e, si troveran,no in :erte con– de! ritratto della M·ea. 10 so- « veramente e continuamen- dre dolorosa e a San Giovan- lt!nlla sta,r71one _di scrttlo:e e di2lioni che Bigiare:ti ben co– rel!a del!'autore. te quali, in- te•, 1! primo a pro-vario par ni ai piedi della Croce, que- d1 polemista, vibrante di u_n nosce e ,rico1'<ia. 1 sieme al!e altre poche. sul proprio i! tessuto linguistico sto padre, inginocchiato di- a~qr! che 1 per ecceds~o ha n- Ogni voce, ogni lettera, ha IMugello, entrate oiù tardi In di questi suoi Ricordi. Asco!- nanzi all'immagine sacra nel- se i ia ~ al ~ Vc_>lte ~ rrccaTe la sua composta misura, I antologie, hanno contribuito tiamo più , diffusa~ente. it ta sp~ranza di ottenere gra- ~Ìt °l.no .su piano e a ca- quella &tessa tonalità che si I a dar qualche sentore del Mo- Branca nell. acùta P.1efaz1one zia per La salute eterna de! P . b bb rinveniva nel<l'ultima poesia Telli fuori dalla bandita •is, · a! testo: • A dipanare i1aca- • . er mio cont.o . aS t ere. e del suo indimenticato Lun- vata agli specialisti. ~1,rn <t' tamerite care memorie dome- morto ~g!tolo, si sente aprire un racconto s1m1!e, scntto godora, neWa,v,yer!.Jio, anzi, conda edhione, ancora con il stiche in un chiuso cerchio e_ riaprire senza po~a la fe- apposta per questa stren.na titolo Cronica. avreobe dovu- di intimi. è naturate un Lin- nta, e ne deriva un accento rl~•_11arral?re spagnolo, a r,m- che chi1Udeva quella sua rac– to uscire nell'Oltocento con- guaggio par!(lto non senza di desolazione alte suppliche •tif,care :rn~n,amente ed a ren- colta d>i versi. dotta sutt'autografo questa ounte altusive e espressive. che dovrebbero consolare. rlere validi l impenno ,de! cu- « In certe seraote. o gior– uolta, ma citi si eru accinto Come questo del Morelli, pa- Da - q"esto sconsolato rifu- raj;nre ~ lo sto;zo ti! .ef,~re: n,abe, colme di stanchezza e a ~tirarla 11011 p1_1bbli,cò 11.'':'' tinato _di arca.is~ i, .:olorito gio ne! trascendente nasce it se ~etaricoor~io e nee!;en~ri;; di ma,l•u,more, di -iervi tesi, prio lavoro, anz, Lo ,asc,o 111- det!e tmte contadi n~st}te del tono di assorta sospensione . . 1 . d t t o a,M11.osoiati,di rimorsi e di terrotto (esistono infiltri sot- suo Mugelto (che poi saraM. . , • rier. ncqu'.s I uran e oues O reorlmimaz.ioni, niente è più tanto i primi tre fo11li di una no riprese sapientemente net- tjt cm, tra La fed~ eh~ s ado- ~enorlo ' 1 ' "~oav~ sgo";'.ento ». distensivo, per me, niente è stampa). Poi vennPNJ, nel L'eta di Lorenzo). npcrus.m,10 per~ a sostenere ! ane!tto v~r- ;n ouetl" . .mec~e d_,nfe-rn? più tòn•ico e diverten,te quan- 1889, Oddone Zenatt 1 e Salo- a; fenomeni delt'uso familiare so L alto e le forze demoma- no~dato 4• tltc_>lt e _di colon. mone Morpurgo, ma uer di- e alta lingua mercantesca ... che che si svegLiano a dir dt e d, <r"_nte ~ d1 voc,. che so- to 10 sot'lvere versi e gioca– stru!)gere la Loro edizione Più -vivacemente, com'è na- no dat basso, si svolge L'uma- "" le l•brene. . re con le rlme; i!s.primendo prima che venisse puhbUca- tu·ra!e, riflettono 1! dominio nissima ricapitolazione dii ~- o: 1mr;;o . che sr ne ;:-- con essi proprie, la stanchez– ta, con tutta. probabWtà nella di quella ragion di famiglia quella ch'è stata la vi(•enda '?" ' 1 ' T~,'o ~e a cor t- ~a, aa ma,ioinconia. ecc. Che consapevolezza. ~e/te inesat- i costruttori generati (dov'è terrena del fìgi·o perduto d 1 ~,•1nf'"n"te non,, 1 avr~ 1 competa- tn tal modo,,per il fatto stes- tezze ed erron m ct•i erano frequente e spontaneo, per 1 • a por ' o mo so ohe io li t'egi bro, dnven- incorsi e dei quali è dato 11iu- esempio, il passaggio dal di- suo _commovente tn,zto net G. A. CIBOTTO tano senbimenti attivi e de- dicare da un esemplau con- scorso indiretto !11 diretto pnmi moti ne! ventre mater- ,'--------------i cen,ti •· servato tra i rari d~ll' Acca- senza soluzione di continui- no alla sua precoce {ìne. It demta della Crusca. I' Mor· tà) e ta componente fonda- tono resta quello, da cima a purgo si rimise bensì a! Lac mentale de! !essico, che anche fondo, come di rapimento! v?ro, si~chè una nuo_va edi~ ne! 1:'7 o:reUi, _come net pii', im- nell'assorta sospensione. pun– Z!Qne d111entav~ poss1b1le, d1 medtati s~rttto~i del tem)Jo tuatizzato dal di.porto rn lt a un anno circa, ma scon- da! Velluti a San Bernardi- · tento anche di questa. vette no. è !'uso quotidiano e spon- sogno, ~~rso Monte Morello e che andasse aL macero salvo taneo. Questa felice cperen.- dàl!a vis10ne che ne consegue JPOchissimi esemplari, uno dei za e continuità di d~ltato fa- ia cui macchina allegorica 1quaU da hti destinato ali' Ac- miliare è particolarn;ente si- trova iL suo riscatto ctm:mnto :endemia de!la Crusca. µerchè 11nifìcativa in quet oniodo di neL tono, Basterebbero gue– \se ne servisse a) tiropri fini. niù _fluida crisi Lingr~1. tira ..·• ·<· pugi'ne a g:ust 1fìc,i,~ 11 tene~dola. a ooni 11!tro effet- Mi p~r che precisamente -nnclgazionè di quesu Ri- to, riservata. Tut:o (1'11a11to si qui Josse da porre 1 .'orren:o. •d del Mo 11. .d •fece dopo, fu in sede pura- e il Branca L'ha oosto stu- . 1 re '. e a ren ~re mente antologica, e anrhe il penda mente, votendo reagire 1 ,,e r,~nto mentorta la fatica brano più cospicuo, !e qua- alla diffidenza dei puri esteti di Vittore Branca. Leggete La FiPra Una « giu9tilfioazi:me •? Di– rei una confessione fatta da un poeba, da uno s01·i>btore. Una crnfess>ione che dovreb– be servi,re a quan,ti, giovani e giovan,issimi, vengono ~-•mli ta•lvol>ta dalle amare ptHe deMa poesia. Spille che restano appuntate sul cusci– netto di poche pagine a for– mare La t,,ama di u,n lavoro che p.-end~rà la sbrada deLla poesia che ignora - in fin dei conLi - barriere o di– stinzicni o umor di critici. ri dC'ile distinzioni canoniche AncbP è 0 1ie doende di questa colle?!o·;c Nostrae Litterae. arandiosamente concepita e ap· 1• Pene iniziata. non senza i ~o– iiti :ormenti del povero G10- vann•no sl)rezzato dal • fìlolo– l(hi "· ci dicono varie cose Je Mem~·'~ di Maria e l'aspetta n I ITI voh•me. Anche se è giudi– zio com11 '<' che Pascoli non è un • critico», è pur vero che I 1------------------------------------------- ranta pagine edite un anno di ieri di fronte a un ltba. PIERO NARDI ,_____________ , ELIO FILIPPO ACCROCCA

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