la Fiera Letteraria - XI - n. 51 - 23 dicembre 1956

Pag. 6 L F I EH I\ Lè.lfERI\RI Domenica 23 dicembre 1956 NEL GRANDE CORO DELLA M4LINCONIA DELL'OTTOCENTO LA VOCE DIMAUPASSANT, DOLCE, FORTE, UMAN l'origine di qualchf ro a. Chr cosa? M"Jmporla poco, purch.è ~,a bella « non ~i riallacci ad una tradiz1onr .-.ptnta. La ,·era potenza lf"tttrarin, il talento, 11 uenio, sono nell'intrrpretazione. La co$a vuta passa attra– t·erso lo 8c:rit1ore. r prendP il 1110 colore parricolarr la sua forma. la ~ua ampiezza. le sue conieguente. rcondo la /ec:ondazrone del suo .spirito ... •. Al principale poeta che gli chiede un. ~rnd1210 e det con.ngli ~cru·e · e Non è facJle $tabit1re le regole d'un.'arte. tanto- p11f che crascun tPmprramento di scrittorp ha bi3ogno d1 regole dJffere,ui. Crrdo che per produrre- non .sì debbtl tanto ragionare. Ma .si der•e guardarr molto e pensare a quello che s'è t•i.sto. Vedere~ I tutto q,u; , vedere giusto. Per 1·ederP giusto. intrndo co, propri occhi P non con quelli dei maestri. L'orìginalita d'un artista .!i rrde dapprima uelle piccole co,e e non nelle grandi Sono stati /atri capolavori, con particolari insipnrficantr, .11 oggetti rolgari. Bi.~ogna trorare alle cose un 1ign1• ficato che non sia ancora ,,;toto .'fcoperto. e cercarP d'e.,pr,. merlo in maniera personale e Chi riuscirà a stupirmi parlando d·un -.ag:o, d'un tronco d"albero. d"un topo. d"una vecchia c-;eggiola, ,ara certarnente sulla ~trada dPll'arte~ e sara adatto, più tardi, ai grandi soiu1,ui ... Soprattutto, a mw atr,iso, non imitate, non ricordate nulla di quanto arere lttto, e (vi dirò una co ·a mo.~truosa che credo rPri.nima ), per dit.•entare personaliuimo, non ammira e ne~suno •. Le teorie artistich, d, .Maupassant sono PSpoF>ttspar– samente in alcuni articoli, e in poche le-ttere, fra cui le due cJtate ora. e nel ~aggio ul romanzo. posto come pre_(azio11e a P1erre et Jean, In que.'HO aagg10 Maupai– .~ant dichiara che oggetto essenziale dell'arte è • dare un·e.~atta immagine della rito•· Ricordiamo che al 1uo primo romanzo, Une vie, lo ~crittore arera po!to come epigrafe: L'Umile verità, e nel .'caggio .·u Flaubert a1·era scritto che • all'rnfuori della rita os.~ervata in buona (Pde. e rappre.~entata con ingegno, non ci .son altro che sforzi impotenti ... •. .ira la t•ita non può essere rappresentata tutta intera, nè lo scrittoTe dei·e pretenderlo, perchè tradirebbe la sua missione; e necessaria una scelta, la quale, secondo su che cosa .llìara fatta, e come sara fatta, f"lspecchrera la m.enralita dello .~crittore e la ~ua filosofia Accanto al canone della Verosimiglianza, intesa nel senso ch·eqli ste.~so ha .~pJegato, non. tanto risprtto alla nta. quanto airopera dell"artis a, c'é quello della Bellezza: e Le parole hanno ltn'aruma. La maggior parte dei lettori e anche degli .1/ìcriuon chiedono loro solo il significalo. lril'ece, bi&ogna trot·are l"anima che appare nel contatto di certe parole, che fiori.~ce ed illununa certi lJbri dt una luce ignora, qr.Lale as-cai di rado pos. srnmo far na~cere ... •. Ossia, qualcosa di più che una scmphct ri.rerca di stile, di esattezza, d1 proprietà delle espressioni, di pa– dronanza dell'architettura del periodo, qualuà anch"esse necessarie. L'arn.~ta dere rendere nella sua •ntegnta la sua visione e per poterlo fare neL modo migliore, de1H' annullarsi nella risione sressa. deve scomparire per far restare la sua opera. Perciò è necessario che l'artista sia impersonale. L"lmpersonahtà è il terzo canone, e forse il più. importante, della rna poetica. PaTlando d&.Flau– bert. ~\-faupassanr .~crlt·e: "'...egli è un arri.,ia: ossia. un autore impersonale ... Sfiderei chllrnque, dopo ai-ere letto tutte le sue opere n indorutare chi è egli nella rito pril'ata, quello che pe11.~a o dice nelle cont·ersazioni d1 tutti i giorni.. Son ha mai ~eritro la parola ·· 10 ··. Non parla mai col pub. bhco. a meta del libro, nè lo saluta alla fine come un attore ~ulla scena. E' ran1matore delle marionette umane che parlano per mezzo della sua bocca, mentre euh non .ti concede il dirnto di parlare con la loro: P non si debbono t•edere i fili, o riconoscere la voce ... •. Scrit·et·a a que~to proposuo Flaubert: .. Ln romanzttrP non ha il diritto d d re la sua opi nione 1mllP co.~e dt>l mondo J\l?lla aun. opPrtt l'a"tore de,·e essere come Dto ntll'( ntrerso. ovunqu, pre.!cnte r n ne.!.sun lu.ouo r11tblle. Po1chr l'ArtP e ,,ua srconda natura. il crPatorP d, q1testa natura dtTP aatre con pro cedrmtnh analogh St f'nta n hitti ah atomi. an ouni momento. 11na 1mpa!~1btltta 11<Ucosta P t-nfinHn, L'lmpersonalità. o~tia la .scompar-,a dtlrautore dalla ,cena dt>l romanzo o dPl racconto, Tapprrsenta soprat– tutto una r1ot·itci tecnica, d, not,col, 1mporraJ1Z a La teoria c-hf' da Flaubert pa.,sò 1n .\fa,1passant. la qua.IP era anche uno dei canont rll'l naturah.smo. fu n presa da HPnrv James. i.l quale n, d,renn, il propuqnator, fra gli .<:crittor, anglosas~on!, P U grandP modello chr costoro s:eguirono. D!l. allora a oaa• la norma eh, la i·fcenda debba racc-outar.n da sè aUrat·er30 lf' azioni P le 1mpre.-rsio11; d e! per.~ on-0aµi P dirP-ntata ,r1Mi una lPgge . .\1entre dai rom.an .:itri d,l s~necento P d,Z prtmo Ottocento fl rom anzo t e ntua considerato quasi un ramo della filosofia e d•lla teoria. Il mol'lmento che •bb• 1111 zio ufficiale. possiamo dire, nel 1857. con la pub bhca– :ione di 1'-1adame Bovary, era il primo arandP pa.no fatto dall'arte narrativa per rapQiunp,re lo itn'o d•lla narra....-10-ne pura L·opera 1mper.1onale t·ienP ad acq1,1starr una strPtta unirà: l'azione. non pii, tnterrotta dalle d1pre.1s1on1. dallP ri/fession1, dagli int,rvrnti dPtrautor, . procedP dtr,ua. con una e/Jicacia drammatica magr ,10.or ,. mPntr, l'1llu– ~iont della rii.a che si Tolge tra l e pag ine del libro , tman.renuta a un ln•tllo cosrante Torniamo a .'1aupa.ua11t: la .1ua ,stPt1ca. n10 detto e ripetuto. deriva direttamPnte da quella di Flaubert. , co~l anche buona parte delll" sue opmaoni P idee .,:uUa ltrteratura m gentrl.". La mf'ntP dell'altiet'o era doc1ll" e malleabile. ed accol. e quelle teorie nel modo p!U na– t11rale. come si respira rana che abbiamo intorno. fa– rendola dit•entare parte del nostro O{gamsmo . .\faupas- 3anr. senza alcuna ripupnanza. senza forzarP tn. alcun modo la .,:ua natura. assorbi lo $p1rito di Flaubert , lo fece .t110. '! ciò non imped~ ln •1a afjermaZ?one comP -~crittore originalfa:.~imo La teoria dell"tmper onalttà ,i adattat'a perf•ttamente alla sua nawra: nPmico dPU-rntro~pezione sottile. dello psicologismo .. \1aupassant ha trorato il suo 1deafp neUa rappresentazione est,rna: d; rado rpli ci dice t pen– ~ieri dei suoi per.~011app1. P pre.(f'f"l$Ce r1prod11TrP le loro parole. i loro ge .,.r- le loro az1on1. I suor racconti sono blocchi compatti di narra~ione~ vi ~ono penonap– gi. paesaggi. fa ti. null"altro L·effetto d, r,rosimtpltanza t accresciu o. oitre che dal .~uo tener~i costantPmen.te fuon della scena. dal fatto he mai i ,uoi pn,onaagi, così solidamente tratregg1ati. fanno più di quello che " nelle loro po,stbil tà Nor, redono pii, d: quello che è sotto i loro occh, non pensano e non ap1~cono pm di quanto la loro condizione e la loro mentahtà per– mettano . . \fai rautore. tranne qualche ranss•ma Pcce– zione. parla per bocca dei suoi personagg1 Le descnZioni di paesaggi e d; amb1enr; sono ~em pre sobrie ed essenziali: funzionah. si potrebbr dire con vocabolo moderno Tullavia P in esse. spectatme-nte ne ,~ descrizioni di pae,aggi. che il suo Hrismo trai-a ,,na espressione più aperta. pur restando fn armon1a col tono generale del racconto. Esse son la sua grande ralrola di sfogo. La Satura. per lw è cieca. spietata e crudele. ma egli l'ama l'ama in tulle le sue man1fenazton1. con ltltto lo slancio del suo e~sere. con una dedi.:1one com· pleta. La Satura P il ar~nde coro delle sue opere. e turte le sue manifestazJOln ha11no trot·ato in lui utt eroca!ore po~s,nte e sobrio. eh.e sapera rondtnsarP P d esprmere il suo sentime,ito n,l giro dt poche /re.si . La natura insensibile in1en:iene perfino direttame nte, ,ma 1·oll!l. nell'a..:ione, cosa quasi incredibile m uno scr, 1ore cosi controllato e deciso. com·era lui. a non tntromener~i ne normale srolgimento delle sue 1tarra..:1oni. E" nella Peti"e Roque. I,1 que to rucconto la pietà d~ J-faupa. $ant trabocca. rompe anche le feuee cattttl' de!rtmpauibthta. Jia 1: grido chP qu erompe. altror.:e P na:1costo. relato, ma i>Ur .stmpre presente. ovunqut. In molti dei suoi rac– c-ontt l"fronia prerale e .speuo P feroct' P colprsce tutt seaza ecct'Zlont; ma accanto ad e,,a ·""e 1a p'età e in d•/ìnitica vince .-ull'iroma. E" il logico sbarco del suo pe,sim!Jmo. tl quale altrimenti sarebb, fint10 n,u- ar·do sarca..smo.· pietà per gh ,,om!n1. pu,- nri loro ciPc0 ego1- 1mo, nella loro bestialità, p1eta per gli antman. cosi ,p,.,o ri!'tme della besuahtà e d,U-,aotJmo deglt uo– muu. p1Ptà per tutte Je crPaturP. La 1111t compas:uone. ha d,tto Po' ,.\ ei:eu.x, ,. infinita per tutto ciò che i·u:-e m serab,tmPnfP. 1en.:a cap,re. cht' soffre P muore senza par!are ""• in silenzio ,-\"l!l d~c,,nn10 in c1,~ ira,-pa.uant prod·iue le iue opere d movomPnto nat,,rah-,ta ,ra nel 1110 p1Pno ngogho. Zola. che n, ,ra il capo rtcono.,c•uto ~ amm• raM. ar::era rspreJ o le &HP teorie ~,,1 romanzo con.sule-rato come uno d,gh stn1m,11t1 del progr,.._-ço. comr L'anaL si docu.m,e,n– tttta e obbiettn;a d una ~oc1età: che p,..r me-.=zo della Scienza sl sarebbe- rigenerata e a1,rebbP Jormaro una umanitci migliore Accanto a lui. ognuno con una fi-,1onomra prect.Sa~ ,tai;ano Edmond d, Conco•ir • Alphon.,• DaudPt Il primo. p1ti vecchio d· zo:a. ,, con una carnrra letterar.a tn ... Jata ut.tJPm, al fratello Iu!,.~ pià molto Pmpo pr·ma che Zoìa direntasse qualcu rio, dopo la mort, d,t J ra– tPllo a1.·p1,a conun,lato a scnt:er da oto srPgl f'ndost un tPrr,no precuo nei gran campo naturaluta. P cercando d1 d,.tin91ursl dalle rolgar•tà dtg!i al:r,, e ,pec1e di Zola. con lo a:1le raffi.nato , con l'an.stocrattca C"L"a depli aruom,nti A fphonu Daudet r~ e anch egli a uo modo l'espe– r·en;a naturalista. Jonde-ndo i-esigenza del docu.men:o I! ddla documentazion,, cM Zola proclamava asso!uta.. con i dcm, dtlla s1,a seMib·hta squ1~ira. per la q11ale ,qh f,, definito .. una macch'na p,r se-nt1re •• P 1alrando cosi ?.a .sua perionalttà dai ngo-ri di ,,na dottnria che mnta.c– ciat'a di schiacciare lo ~cr 1 t'or, eh, t:t si. /o.,se abba-n– donato. Accanto a q,le!ti tre maggior· naturali.su sra .'Ha,Jpas– &arrt d quale però. fìnch,. ri.,s,. n on roH,, essere confuso con ,.,~,. t :o rrbad.i pHt , p?u rolte In renta. men r,, Goncourt. Daudet e lo stPt.10 Zota affermarono z,, oro per.1onal tà di $Crittor:. potrPmmo dirt parados.salmPnre~ al di f,ion delle dottnn,. de-l nar,,rahsmo in:earale e sc:P11-t1fico.P propno ~\farlJ>Cl.11an· eh, 1ncar-ni P rappre– ~Pnta megl!o lo .'l'.ptnto pui puro dPl 11a.turaltsm.o. chf' con.~1.~te nella nuora ncch,.zza dei 10Qgf!'tt1. nello spt~:-o ptù Pbero nel quale trattari~. nel t:'tro t1t.!"ere,5,P pPr ·utte le manifestazioni della i~tta. imo-mm.a nel realismo umano. ~ncero. che rappre.5e-nta nna del!e correnti IP:– terarit' più ritali. 1n ogni tempo Giq/ de .\fa.upa.s:san...,. non ;. uno stilista prod1g:oso. n"' una di quelle univer ali e q1 mi .sorT manP inteH1g-enz" che -.,olano sulle altre. l!bnmdos, 'n c1el1 sc011osciu"' Ha serino Ia ~N.a rita. e si> .stPJ!K> con -uri equthbno dt rero e puri.s5imo art·sta. e con )Jna ·-;incerità chi! poch• pouono uguagliare: . i:P1tza che se nP pote.!se -rl!"nd,r-e conto. egli. nella sua indag, nP ,-,,u, creature ,.. mlla !la– t1.1ra. co~ì amorosa n.onostantt certo apparente dt,prez– zo. cercara di. chP colmar, quel vuo!o de Ia ~ua r ra. ch'e9li senrit·a. idenFficandolo col ruo"'c a.s...;oluto. dP"M– rro di sf'. tanto ttrnbile da r1emp1rP ,1 ~ro Pssere • ·on , nf' paradouale nf" ·for.:ato. d~re ch·eal~ ce-rcara Dio. Tropp' al ri scrittori cono~ciamo. nei. qua,i la. :negar..OnP P cosi completa da non por,r ~~sert credura. ne· q~a1~ la mancanza " segno di pre-'~en=a. una pre.!enza ~emu:a. odiata. ignorata.. ma t·ira ed opf'rante. Xe-l graMt COTO dtlla malinc01tia deU-Onoctnto la roc, di Jfaup<l3 an: ha 1i n !uo nmbro pPr~onale-. dolct. far.e P s•-razta'l.·~. accora:amP?He umano . .c\1ol'o soffri n.tlla ~ua ri'ta. pur" fu di que1le creatt1Te pnetieptate alle q al• P con.cP .-o di dart. d, ardere ptr gli alt . :'11.~RIO PICCHI ~~ NOVITA' IN fl - -_, /}, __ -~--~f.- I -1- ~,.!): .·~ =-.. i 6:::-._ -~ ':,f.?~,-: V ANTOLOGIA LE FIR)IE ---~-- '.' -. ·. -.~·:.-::~– ..•.:·:· o.-~· • - VERBAI ~DISCOTECA VOLANTl~-f_o_p_lt_a_n_d_o_i_l_r_ic_c_o_c_a_t_o_lo_g_o_a_·u_n_a_t_o_1_i_n--r,-c-i-t,-d--o-p-,-,-is_t_ic_o_l-ia_r_d_,_a_lt_r._<1 _____ co-rc_t_o _ ~_ A tulti i tettori di questa ru– brica. insieme all'augurio ge– nerale che la Fiera invia a tutti i suoi lett ori, giunga il particolare a.ug- uri-0 di Hoff– mann per l' immi nente festivi– tà del ·atale. :lll.RI BO. - Bologna - Xon so se s ulle sue 9oesie si pos.. sa fare un discorso critico: pro– babilmente non ce ne areb– be molta materia. ::\fa io cre– do comunque eh-,. ciò ooe Ella ti p:-oponeva in questo suo, come lo chiama. «hobby• l"ab– bia ben raggiunto: ossia espri– mere detenninati sentimenti personali con un linguaggio che L-ascenda il fat'.o privato. )lon tuae, certamente, ma diverse de Ile sue poesie sono da con– ~iderarsi nel loro genere e nei loro limiti riuscite. per quel ·anto di commozione che rie– scono a trasferire in chi legge. GIA.FRA.'1. - Milano - Lei Fa che questa rubrica è go– ,·ernata da ferree leggi di spa– Z..:o; in secondo luogo do,·reb– be anche preved~re la scarsa probabilità di un_ giudizio cri– tico su una po 0 sia che ancore non sì regEte compiutamente; in 'erzo luogo se si potesse di– chiarare una causa della man– c;.ta riuscita dell::i. poesia, cre– do che si potrebbe anche ri– lasciare ricette per il raggiun– J(imento tout-eourt della poe– fia ste~sa ~ anche questo è piut'.0->to difficile. Ciò pre– messo non posso non Tibadir– Ie il preceden•e. giudizio, ne– &li stessi esa·ti termini. di noi·embre della • Decca. ci (33 - LXT 52201. contenente; I borne ). Pc:·an a 4 noi, ( ,-a,- imbaltiamo in parecchie novi- .. Porgi amore .. e .-Dot 1 e sono ... , raut}. - Ayre (Adso•1 • Pa- tà meritevoli di segnala.:ione. dalle Nozze di FiJ?aro di Mo- ran <i quattro note• ( Ferrabo- An:itutto i1 , 33. contenente zart: Io son l umile ancella.- sco). Gallinrd. alman. coran- i/ '"Concerto in re minore per e • Poveri fiori• dell"Adriana 10 • (Brade). Il disco è 33-Ou clavicembalo e orchestra• ese- Lecouvreur di Cilea; .. Nè mai 50f27. guiti dall"Ensemblc de 1·Ans- dunque avrò p11ce•• dalla Wal- E. per finire con ~lo:art. bach Bach Festi,·al con Karl 1..-di Catalani: • Flamme11 per- ecco rre ottime riproduzioni Richter e Edouard Muller al donami•, dalla Lodoletta di per flauto ed orche$tra. pr,– clavicembalo (33 _ LXT 5203). Mascagni; Sel,·a opaca•· dal sentore dalla • Ducretet Thom– Due nitide edi:ioni beethol'e- Guglielmo Tell di Rossini: -Per son•. nell esecu:ione dell"Or– niane sono poi quelle della amor di Gesù~ e • Grazie so- chesrra da Camera Pro Arte '"Sinfonia n. r. Eroica. esegui- relle • della Cecilia di Refic~. d're ra dn Kurt Redel/· ,; trat– ta dall'orchestra del Concert- La $Oprano è accompagnata ta del e Concerto n. 1 in sol• 1?ebouw di Amsterdam diretta dall'Orche<tra dell"Accademia K 313 per flauto e orches ra. da Erìch Kleiber (33 _ LXT di Santa Cecilia in Roma. di- del • Concerto n 2 in re • K 52151_ e della ··sinfonia n. J" retta da Alberto Erede 314 per flattto e orchestra. e e ''Sinfonia n. r eseguite dal- La • L<Jndon ,. Ecii.ions de dell" A nd "ntP •• K 315 pr,r !"Orc.-hestra della Suisse Ro- l"Oiseau Lore. speciali:zata in .flauto • orchestra li di.,co è mande diretta da Ernest An- opere rare. poco comuni. ,·er- contra.•sep-nato 33-320 C 10 4 sermet (33-LXT 5232) 1 rebbe_ di d:re per polari _nni. EDI OX Di Max Bruch, musicista te- pubbhca un 30 cm. di Joltann * desco postromantico, come epo- Ch,:1strn'! ~ach (17_35-1782)_ ti ca, ma di contenuti romantici figlto ptu g,o,·ane. 1 " nd 'ces!mo L'editore Arnoldo Monùadori (1-opliam dire sentimentali), la de! gran?• Johan Sebt:Sttan, ha parla o ieri alla riunione stessa • Decca • pubblica la che sposo_ una ca'!tante ,talta- mensile della Camera di Com– contposizione più. famosa. oggi na. Cecilla Gras_s,: nel_ di~cd mercio bntannica per l'ltqlia come ai suoi tempi (assieme ai son contenut·: "Lieder d, Vmcr- sui cinquant'anni della ~ua at– Kol "11drei. fondato su una me- hall... can a o dalla .,oprano ti\"i à editoriale. Mondadori ha lod,e ebrea c•lebrante la gran- El<ie Morison con The Boyd ·inizia o mfatti la rortunata de fPsta dell"Yom Kippurl o.<- Nrel Orchestra . ~iretta dalcar:iera dj editore nel !on_ano sia il ..Concerto n. 1 in sol mi- Thurston Dnrt: Sci canzonct- HJO, con un solo ""opera10 e noTe·· per violino e orchestra te •. op. 4 (E .• \1orison e Jen- mezzo ... El!Ji ha ri~ordato co– li solita è Mischa El man ac-1 nifer Vy,:yan e lo ste,so com- m~ la .sua Casa sia .stata la compagnato dalla London Phil- plesso: e "Concerto per oroano prima m Europa. a_ d.i~ondere harmonic Orchestra diretta da e orchestra in fa maggiore". le opere del classici ~ntanmct. Sir Adrian Boult Sull"altra con !o stes.,0 complesso: all"or- Arnoldo M~ndadon ha nle: facciata del disco (che è se- vano Thttrston Dart Il disco è vd~to come dlallmtereds~e fin ciu 1 t · 33-LXT 5222) · inciso segnato 33-OL 50132 _,moSt rato . a e tton_a ita_- ~na o. . e hana per gh auton 1ngles1. ti_ _Concerto n 2 m re• pe 0 r Sempre il The Boyd )leel specialmente contemporanei. Di Renata Tebladi. una delle land). Ricercar e Almna • cando un semJ)Te magJior Il cielo ligure ammara e scin illando si !ran~e tra s cogli tr a seni, per le ,·iuzze s •inalv.ca ra ville e chic~ ctt '. )?emme ~par". 'ndo s·ii ..cdstella a p1Cl." sul mare- a r0rtove:1cre. Penetra e d·ombre c !uree si ,·eia neli'antro di Byron saluta gli eterni spiriti. nella J(lauca collana d"aria e d"acqua alla Palmaria Candida brilla al campo.;anto la scogliera di mar mo s·ioca,·a e !'anime adu.na e consola Onde di sogni anel ano alla gioia cesella,a di sole. otto !"ala lucente della chioma al!a sulla dorsale. anelli dj bambù flessuosi al soffio dei venti anni. ridendo la fanciulla. fresca alba sale nell"azzurra luce e agli occhi incantati scopre nuove ineffabili bellezze ... Finalmente la cima' Ed altre dierro que. a. altre infinite. n oiede stanco scélccia la terra mor a e l'altro passo spinge innanz.i ancora. in cerca di sole e solitudine. Alta. più bella La sola sull'a!!ita'"o oceano di pietra. Regale Cocci di sole nelrombra del ,·ic• S,·en·rati materassi e lane sfilacciate. ::\!elioni ardenti e mosche Corde di allegri panni foracchiati scalano nere sbadigli~nti finestre Teste di pesce accartocciate e gat· arrisi pallidi e poh-erose lagrime di bimbi. Occhi e denti di perla artigliano e ammaliano un c!.lore. Il lume ad olio e il fumo sorridendo sopporta la Madonna maiolicata al canto della via. Spulcia il bimbo e canta la più bella madre del ,;caletto di Loreto. NESTORE C.<\GGIANO -- S1-,RANIERE j _;- I La \ 'ita ct·(,p1i artiHa e cosi ! co.1.ma di :--en.timenti. di sens,– j b1iità ~ copertis~ima. di profon– di à intPllettuali. dj angoscia. rh ricerca ansiosa d"umanità r.ilda e ,•itale. così portata al tra,·a~lio intimo. ad incorrere I ra:almen e in delu!iOni. sciagu– re. ~armenti. come fosse rar.e ntes~uta in~ieme al dramma ed q! pi::mto Xon vol?lio dire con questo che non vi siano stati, e non ,·i siano. artisti ,·eri. ricchj -i·humor. che ridono e fanno 1id«:-re )fa son poc hi. e quasi 'u:,i en.!{on que:, o umons.mo --nme una p:'ltiua: ed anzi spes- i c-;o il loro C'Omico è ironia sa– tira. che ha sapore d"amaro e <li dolore . T:a vi a d'un arti.:,ta. dWlque, puo e sa suscitare in animi al– .rettanto sensibili il desiderio I rii descrh·erle. Una poi parti– colarmente. quella di PauJ Gau~uin. n grande pittore francese con la sua ,·ioJenza, la ~ua carnaHtà. gli impulsi. le rinunce. le av,entu::-e. la mke– rie. r,n of!erenza . .e:li :--pa.tlmi. e!i amori. il ~uo amore. la sua :ragedia. !a spe:anza , il so gno. ha ispirato molti biogra.fi ed ha dato spun:i per numerosi li– bri e film, anche. Charles Gorham ba sentito con particolare acutezza la sag– ge tìone di tanta materia e di una biografia ha fat'o romanzo (I loro corpi d"oro, Bompiani Editore in M ilano) po della ,·.·a e.I Gau::-J.m. ::\h que .. o non credo: il tenta•ivo d'indagare fin nell'a'"iuna. fi. o nei moti p1ù ripos i e cer:o rieOno~ciuti del p1 -:.ore t.:-ance– se. c·è. e con arbitrio ancì1~ talvolta L"esame. ad esemp·o. e la de5cnzione degli stimoli e dei pensien nel!"esecuzio::ie d"un quadro. Questi sono aceo– rtamenti cercati. m1nuzio--:éi- menie sca,· .. •i Ecco co.si la s oria di Gau– guin a tra,·er so le :appe della sua ,·ita: dai .dorni tristi ~ mi– •eri di Rouen - i giorni dei quadri !nvendu •· dei li ·ei coc la moglie !ne e. dello scon– forto. del .en o dt colpa ,·erso la propria famiglia ed i nume– rosi fii,:li. della irriducibile •o– ~cienza d'e. ser nel vero -. al Per concludere c·è troppo !ò=Quilibrio tra verì•à ed in~·en– zione. tra storia e imma2:~..ni, anche .e il libro si le!!ee d"u,i fiato,. e met·e den:ro un a:u·o desiderio di sapere sul grande pi•~ore d1 Yedere i suoi qua– dri. di sentire. fremere e di empir!!i della sua nam,·abile arte. rasferimento a Copenhagen. al lento ma inarrestabile distacco dalla moiihe. al ri orno a Pa– rigi. al ramo lavoro di attac– chino E poi i primi riconosci– menti da par e dei colleghi pa– rigini. i giorni di Pont A1;en in Bret84!na, ra,·,·en ura a Pana– ma. l'amicizia con \'an Gogh 1 la permanenza ad Arles. J"in– contr,i con Meyer de Haan. la de,•ozione di Schuffenecker ài– struna dalla sua rozza s.pre– giudicatezza. i primi egni di successo. la prodigali à. !( li amori occa~ionali. l 'amiciz.ia con de :\-lonfried Poi il soggior– no a Tahiti, il suo annegarsi in quella natura ed in quei co– lori. il ritorno a Pa.-igi. la ~e-– conda e definitiva panenza per Tahiti e poi per Lsole ::i,faa·– c.-hesi. e la morte. La precisione dell"indagine Al o~ano i:i ,·1a Pu::i- i:_,olt~o ed _orcltest_ra. opera q~ - Strini? Orchestra diretta. da non ia stato ade~uatamen e sr d,ment,cata d, Henro W•~- Thurston Dart (e/te suona pure contraccambiato dalle Case niawski che Elman riesce a ,.,_ li! parte de cladcembalo). pre- editrici indt>si nei confronti ,:ificare con un·esecu:,one stra- .senta Danze del tempo di Sha- deali autori italianj. e ha con– ordinaria. ke,peare· • Pavana, (Dow-1 cl,;so il suo interven o auspi- grandi cantanti dei nostri p,or- (Simpson)_. _- Passam•::o Na- scam_bio culturale tra i due ni .. sempre la • Decca, ha ra- r'" fPh,ll•p. ). Pavan gml- Paesi CALENDARIO ifi· '- ~ - . ,-== 4 .... Sul Corr<ere della Sera dro al cuto. to di Carlo Mon- ,·ec~ datl'aspctto globale del.a fratello è fen•ente patnot 1 catJo e la ciano nel mondo d ED.IOB - Roma - Crtantilc e gio,-ane amico, vorrei farLe presente che io non sono nè .. ill1.L'-tre •. nè . critico ,.,. e eh~ I pertanto debbo entrambi re– ~pingere gli appellac,·i di cui Ella cd altri le'tori mi gra– tl!icano Io credo che ;n av– ,·cmre Lei abbia. comunque. delle possibilità. anche se i ri– rultati di og:,:i 60110 un po' troppo esili pe,- costituire una pla~bile garanzia. E poi cer– chi di uscire dai limiti troppo an.eusti di una ematica usu– ra a da ,ecoli di aTcadia. I miei migliori auguri. del 13 dicembre, Eugenio Mon- tella <Editore Vallecchj) Do- descr,zione. prende voce dal- italiano, e in qualche modo emedella: ad un tratto alla tale recensisce l'ultimo libro po a\'er ricorduto l'altro libro l'insieme del mondo descritto, socialista, va in giro con 11n visione ingenua ed eccitata dl di Elio Vittorint. • Di lut •• del MonteJJa. I parenti de! Sud, un mondo. cosi com'è presen- bastone che ha sull'impugnatu- Paolo si sostituisce la dura ma– scrive tra l'altro • che a volte annota il Piccioni: • S'è detto ta o. che pare non abbia voce ra la testa libertaria dt Victor hzia. la saggezza un po' gru– fu anQhe critico e dette una di un risultato polemico: b1 sufficiente. e il narratore. im- Hul(o, e nei giorni della ltbe- gnante che è propria, aJm o delle sue cose migliori, un sognerà ora spiegare, pero, che plicitamente, vuol supplire a razione lo vediamo a capo di nella nostra Jet eratura. del autent,co !atto di cultura, m la folla dei personaggi che si questo, vuol lui dargli la pro- un gruppo dt contadmi che mondo contadino. In Amor mi– quella prefazione all'Amer!- affacciano alla ribalta e che pr1a voce, e questo è 11 so- canta: Non deporrem la spa- lttare cioè. ad un certo punto. cana di Bompiani che per ra- via via, uno per uno, sono m- brio aspetto polemico, il sano da -· sin clte sia. schiavo uu il "tempo" della memoria ,·e– gioni di prudenza non fu poi vestiti dal fascio di luce del succo della narrazione •. Il cri- angolo - dell"itala contrada ni,·a rotto da qualche cosa che pubblicata, si seppero più i rt• rifletto1e, non si divide tn mo tico, moltre, aveva già detto: E '.uttavia. ri petto al prece- somigliava abbastanza ai Pa•– fiuti che le preferenze•· E delh negativi e positivi; tutti e La vena di Montella deve es- dente racconto. il mondo del sì tuoi di Pave;e •· E il Pam– continua: • E da tutto ques~o sono visti con simpatia, con sere di questa portata. tende Cavallo Tripoli è un mondo paloni. così concluc!e: « La in– prese maggior forza l'opmione una partecipazione che può <h- all"ampiezza. e c"è anche di più chiaramente infantile, in negabile felicità del narratore che il nostro fosse un autore venire perfmo affettuosa, e questo da rallegrar. t. Ma l'ar- cui ·gli eventi della cronacs Quaran otti Gambini diviene la da attendersi al varco: o forse, che è di scusa de, principali te del taglio e dl!lla correzio- prendono colorazione e rilievo sua prigione. e. al limite. il ed era l'ipotesi piu pessimisti difetti presenti, umanissimi ne poteva, anche per questo decisamente mfantilt. con un., nschio di questi suoi cosi !?ar– ca, uno scrittore da tempi du difetti e tali davvero da non lib'ro essere adoperata verso logica oramai aliena dal ro- b,ti racconti è l'inutilità. Egli ri dt emergenza, destinato ad poterne menare scandalo. C'è risultati ancor più persuas,vi manze. co, con un ritmo de' og!(i cerca nella "durata••. a;enarsi quando gli anni voi, una vena ironica che determi- degli attuali.. tutto diverso da quello draui nella ricreazione t>reci a e to– ge. sero alla normalità. on è na e modifica l'affetto di • Il clima che fa da sfondo • matico o da quello proprio de, tale di una psicolÒgia in cui si nuovo del resto _ e basterà 11 quello sguardo: c'è il gu to di « scrive Ceno Pampaloni sul- fatti che accadono. Chi ha !et ;pecchia una ben definita so– nome 'del Verga _ il caso di stare a un piccolo J(ruoco, nel l'EspreS$O d 9 dicembre a pro- to Amor mil,tare ricorderà che cietà italiana. neU·esaUTire fino narratori che furono attesi • quale compatimento e diver- posito del Cavallo Tripoli di ad un certo punto, m quel rac- alla cornice: ogni centimetro prove plù grav, quando g;à tiroento mossi dalle pedine via Quarantotti Gambini•· è ne- conto, il prot11gon1sta Pao•o c!ell'affresco. la sua ,;a d·U-"ci– ave,·ano dato le loro opere ,·i messe m azione, .1 fiora- cessariam nl sempre lo stes- quasi scompare: viene in pri- ta Cuna quarta dimensione) maggiori •. no, e quas entrano runo nel- so una società_ ,·irllmenle na. mo piano un intri~o di soldati .guiamo con •impatia questo FE. CO. - Reggio Calabria - Eccone u11 altro che gode a parlare di se. e che si rima- trca il pro,wme « io» come se /o se una ghiottoneria pre– zrosa_ Tutto il suo sproloquio sui problemi lo salto a piè pa– n; si ricordi che i problemi non importano nulla: po sono ai•ere avuto. e l'hanno avuta. una loro parte nella produzio– ne dell'opera: ma ormai. fanno parte dr essa. e sono q ualcosa di dwer o da quel che ero.no prima. Ciò che più importa è una t·1 ione d1 bellezza che lei scrit– tore sappia comunicare agli al– tri, la uisione originale d"itn sIw mondo. un su.o modo ori– ginale di vedere il mondo. Ora. nel sito raccontino fatto di 0- 10 dialogo. c"è troppo poco e di problemi e di bellezza. Ec! avrei v<>glìa di dar ragto11e at storica ed il •entativo di ade– ci re alla personalità di Gau– ~uin. spesso felicissimo. la pun_ u~le ricerca di me tere in rap– por o ~li elementi cronachistici con i momen i psicologici. fan– no sprigionare da queste pa– e:ine una calda suggestione. ~la lo ~tile è grezzo. il lin– euageio po,-ero. le immagini ~pesc;;o schemati be o risapute. La commoz.1one insomma sem– bra deri,; più dalla potenza drammatica di questa ,;ta, dai ra,•i e dalle ,·icende. che non dal gusto e dall'arte di Go– rhrun. Il discorso è pia to. scial– bo: somurlla a quello d"un ami– ro che racconti con ansia. im• pe o. sofferenza anche. qualche sua dbJ:?razia a vicenda. Ci :fa fremere, piangere. ma per la cosa in ~- non per come ci \"ien detta. e:nn~ì ~O a Bari. espone un gruppo di opere il pi:tore Ro– berto Manui. Franco ih-estri nella sua presentazione così ccmclude: • Roberto :MannL scoperti i luminosi approdi rlella lezione di Cèzanne e fa:– te sue. con originalità ài isi,i– razione. le esi2:enze di una nuova cultura pi orica. di una assoluta sincen à esp:ressixa. nella quale creare e ri..•oh-ere la ·intesi della forma e del colore. giunge a Bari con una incon estabile maturità~ Alla • Galleria d'arte Sporor– no • di via della :Uosco,·a 40, hlilano, e5D<>niono Lia Ronde1- h e Ca .· Torta presentate da Felice Casorati Presso la .. Associazione Li– !!ltre dei Giornalisti~ in piana De Ferrati 4-S a GenoYa. mo– tra dt pittura filosofica di Emanuele Gennaro. con opere di pittura filosofica fantastico– sen imentale. di pittura filoso– fico-scientifica o cromo-sche– matica e di pt·tura non filo– sofica. BA.RO - Re - Xon mi em– br a dica no molto. per ·.ema– tica e per linguag,rio, i suoi ,·ersi. Abbiam'> bisogno. oggi, di un discorso più pieno. G.~. - Castellan=a - Su una ~ola poesia lnon bella, per giunta) Lei chiede un giudizio non sintetico Che cosa dovrei fCrh·ere? Un !ibro? E~TAR - Ferrara - Sono sx-rplesso. I suoi versi non ri– ,·elano altro che le sue let– •ure oscillanti ·ra due poli e– s•remi (ma cosi diversi) co– me potrebbero , ssere J"Unga– re!ti dcli "Allegria c Cche so io?/ Angiolo Silvio Novaro <mi 1iforisco alla composizio– ne intitola'.a , Primavera ..) FR.SAN - Caltanissetta - Li< sua let,eri!la è gentile. i suoi versi non sono di pessi– mo gw-to. ma piuttosto esili e 1ochino si.~nifican'.i (anche per la loro estrema rarefazione l. ne converrà. HOFFi\IA."\'"K Sul numero di novembre di l'altro Ed m questo ttpo d1 z10nahsta, nobilmente ri<or,:1- e ragazze sfocate m un _om1c1 suo coraggioso tentati.Yo. Ma il Prospettive meridionali, Leone contatto umano non .c'e d~y- mentale:. della ste a lamtghs dio ~ l'eco che_ quelle v1cend: suo coraggio è. in certo .enso. Piccioni si occupa dell'Jncen- -vero polemica: es·a risulta 1n- del capitano occupante, un torbide o quasi poltz,esche re obbli.,"ato ,._ APOLLI:\' ARE 1101amici che. le rimprovera– no una sua insincerità. Quanto ai suoi diciotto a11111. non creda di avermi fatto stu– pire Lei non e un mostro che, adolescertte. rimugina nella sua maturissima mente i proòlemt dell'unveerso. La sua eta è scritta in ogni riga della sua lettera e m tutte le ca11cella– tu re di cui essa è piena (un'al– tra vclta se mwl fa.re più bel– la figura. ricopi l e le ttere. se le vien fatto di cancello.re e riscrivere qualch e frase; p er– derà forse un quarto d"ora dr tempo. e cinque lire di carta: ma si presentera in modo as– sai più decoro o) "\ll.XOS E Forse I ·autore ha voluto a bella po'ta ritrarsi e muovere la materia in modo anonimo, impoverendo la forma per da– -e solo storicamente lo s,·ilup- Alla Galleria del Girasole a piazza Libertà 1. udine. una personale di Leila Caselli ~ella sala di esposizioni del- !'« Ente Protinciale per il Tu– rismo~ in piazza Tacito a Ter– ni. una mo,tra del pittore Fe– lice Fatati. TROGOFF la pm divertente ~atira di Yila ministeriale I RIPOSATORI di ROBERTO :U.\ZZL"CCO ED. COR O - ROlL-\ - L. 800

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