la Fiera Letteraria - XI - n. 27 - 1 luglio 1956

Pag. 4 r DUE POESIE di Biagia ~Iarniti * Boma, mia città sul verde fiume Riportami primavera, la cittd assorto nelle luci della sera i caffè ombrosi di fumo la nebbio del suo mattino. Città sul verde fiume sei l'omore che non ha più fiaba la lettera che temo vada smarrita oli uomini senza pane e casa nel cerchio· della vita. Nuova ed incauta quasi ignorando che non si torna indietro filo e risfilo lo mia tela. Centra. domani it canto che sgretoli il nostro tempo ove affoga ogni calore umano, Illumina la nostra palude questo jazz della morte. Città brucia l'ipocrisia la bontà è stanca. Sttt mare conduci tu il mio grido corallino gabbiano, onda trinchetto della bianca nave, u, alto vessillo di pace. e Forse più non. ntL ricordi. o la ,mia ini ma.aine bru cerai nei tuoi pensieri con la stessa vioten.za che fanciulla mi attese. Non ti Ticerclterò pi ù il cerchio del mio soffri,e ha consumato giorni e giorni di segreta solitudine. Ero nella tomba con la t1'a ombra poi ho oollevato U sepolcro, la luce ne lia scacciato H fantasma; sono tornata fra persone umane. C01ne cieca, è vero, ho spesso bisogno d'appoggio, ma plano le mie palpebre rivedono i! mondo. Pochi sonno la cosciente pazzia della mente e del cuore chiusi nel turbine che uccide Ho superato quel traguardo la rossa Lnce che fa sbandare, non ho più per insegna il sigillo delle tue labbra. Nella vita ove il corpo è saetta abbandonata il ,nio riso può lnordere, se vuole. Ma costante è ancora la speranza che un giorno prima di morire i uostri passi s'inc rocino per caso i nostri sguardi s' unisca.no ·net tempo e ru cada come fulmine sulla terra. RIAGIA ~1AR1"1'l'I -CETTERi\'RT'A' LE ,\ ITE.l Tl}RE l'OIJ1'JCHE J)J J,,,OCl.\.\'Q ERB.\ * Pw– una nel a sua esiguita quantitativa, delle più rilevate vocl della si conferma nel « Bel Paese;> giovane poesia contemporanea * di GIOHGIO H~\lllll~RI S(tL'..-\ltO'l"l'I E' stato fin troppo tacile clas- ,·o. negata la tentazione ere- me etiempio del p1ù re<.:ente )3_ s1Iicare resperienza di Luciano puscolare con una pronuncia \'Oro di Er'Ja in questa d1re– Brba all'apparire di Linea K smtattica ferma e lineare. sen~ iione Lo sl'agato, pubblicato sotto il segn 0 più appariscente 1.a eompiacimenti e senza au- ,ulla Parrucca del gennaio dt un'iroma tutta scoperta e tocontemplazioni patetiche. gli 1956). Anzi queste presenze si arrischiata ~ull"eleganza del oggetti sopravvivevano in LI- pongono come richiamo dagli raffinato gioco verbale O ,;:ulla nea K ridotti alle apparenze inganni av\·enturosi del oogno: battuta sorretta da un'impla- piu quotidiane e comuni. in una il.. \·olto lontano, e le Fi– cabile acutezza di stile; e no- almo.5fera chiusa di interni. Ma gl:e di Maria contro le ranta– tare poi come questa ironia p<r a una conside:·az1one più al- ~io:-;e ,mmagini ,·egetah della teSèie prolungarsi In un movi- tenta appariva come questi og- Rue de F!eurus mento più intimo di sentimen- getti senza luce e senza mcan- niA~o,:r~·;:; 0 r1:r~:''d~dtJ!':~,~ 1 ~ ti fino a toccare. acl'.'anto a ti mcide-..sero. ~ta pure indi- quault" sogucmo la mia sciurpa un·avventura lievemente co- rettamente, una \'icenda uma- cii ~eta? - Guardo 1a c1ttù grr– <::mopohta di luoghi e di per-.:o_ na. costnuì~ero una trama :-e- yro rvs!l...z - dom('nicale. dal ne, la piega elegiaca di una greta di richtam, e di r11..-ord1 terra;:.o del duomo - ma po- confe~ata malinconia: ptr co:1- Qi una storia che da pd\'ata !~:~;~ ,~-;,:/;,:~ rhlu '/er:e~ ~:;~::: eludere a un tienso di più tri- finiva per acquistare la pro- h• porU. (" a piedi 11udi- cam– ste solitudine. Ora. a voler ri- .spetti\·a di una s.lOria comu- mi,1arl· :mgll e«igoni ro:ssi - prendere e misurare quell'1m- ne. con una sua e~emplarità poi vedennt (llle vostre spec– magine a una rilettura di Li- sentimentale e, anche, morale d1it>n• - brm1t.· nrnelte. chl' nea K attraver~o 11 secondo li- e religiosa (e Jn ·que.sto il Jon- ,1b1tare il ra:tcn~! bro di Erba, 1l bel paese (Mi- tano modello pote\·a e:--:--ere r-t:,- Sono, que.:ite. le tentazioni !ano, Edizione della Meridia- to Montale. in uno degli a,pet- sottìll d1 una cifra avventuro– n. 1955) ci accorgiamo che ti più singolari del suo ultimo sa e quasi ìrresponr,;abile del– tutta 1a costruzione pecca, '"" la\"oro (ra le Oc-cnsaoni e F'i- 1·e:--:iitenza quoudiana. l"cvasio– non altro, d1 approssimazione. ni~terrei, ne in un dorato dit"ero.s.,ement: L'ironia non era solo la d1fe- .Que st e _preme~se s~no necessa- le • due mani di donna che sa di un pudico mondo di ben- ~te per ~is~rnre Jl cltma poelll'O tu hai ,·1sto Jndt.:g:are un i– umenti, e altresì il modo per 10 cu~ ~ 1 ~uove Il bel par.1:t-•: :--tante tra le perle Di una brc-– sfuggire a una troppo u:·gente che 61 costnui~ce come disc-or- \·e 1_:n!htn~1 • i"ipote:;i: se H ,;:tona personale, contìnuamen- so che da, un lato l'On l"iude gu:-l·:o del gambero Altro non le arrischiata negli incontri p:ù decanta:19o.o quello di Lrn~a fo:-...-.;;.c che u:,·unghia dalt'Auro– comunt: le donne, gli amici; K. e dall altro pone le pr<."me,- ra Dalle dita di ro~a E se t'at.:– costiluiva anzi, inizialm~nte, 11 ,e per un ciclo nnno\"ato. d: qua di perle tra !e secche Do– modo per liberan,i da u:ia geo- ~:-.pe'. 1 enzt..• Il . valore allust\·~ \"e piatta t>·all\lnga la marina grafia letteraria italiana trop- degli oggetli. [m da Lmea K Al nuo\·o bole Fosse il mar del– pO pressante e scontata: una E~ba a. un_ gioco prezioso, si~ la China Se og':1.i lingua d~ giustificazione quindi del di- viet~, dt r.idurre 11 lavoro ~ 1 '.:iabbia rra i canali Sasebo fOb– scorso narrativ;,mente ~,mplifl- p_ure autorizzato da una _tra~,- !-.~ o Quelpart o il Grui)pO cato ( La. Grande Jeannè non zione che è st a~a fatta _ri-.alire Xord ; un·a,•ventura che oi faceva distinzioni tra inglesi al ,ettece": 10 _ come aHerma nrre:-;ta ~mpre come ~ull'orlo e francesi Purchè avessero le Folco Port1m1.r1 nella sua. ~re- Il una :--fiorata perdizion(', per mani fatte Come du:eva lei A- me..;-.a al B_el pae~e). e dt. bOl- dare agh oggetti una prore r.· 'Jitava il porto. e bUO rratel- tohn~are di conseguenza 1 tn.. d1tà inlProvvi'ia di tempo, ~can– ta Lavorava con me Nel 19-13»)i 01 di bizzarra e leggera av- dita lino a una 1ontana eto di di certa tematica colloquiale ventura lontannmente surrea- morte: ( Compagni sarete invitati Per libla. Nel Bel paese i mo~i Vorrei rileggere - le au;e-n– carne e cetrioli Una sera d'e- bcoperli di Linea K non sì n- ture del soldahno d1 stagno. 0 state Come ora, oontro gli trovano più: neppure nel co:n- - narrare lunghe storie di cos(' ponimento che apre il libro, - che dobb~omo lasciar!'._ Lon– :~r;:~i,m~"\\ì c!ll~u;~~~/~~= con l'inizio (• Honeste appa- lont - de tnu d1 cose: rn oc- ·o lo . edl t li'' renze dei prozii lnsediati :-.u l t~;;:'"a poco a poco la poest~i gte 1 rcvaento1m!emtte1·a 8 ttias~1·""moedneell'lr 1 no-- ago! > in. cui l'ironia pare r.ip- ~~ I di Erba .si allarga dalla 1..·1tra felicaa d'eQuilibrio i modi p;u caratter1suc1 di Erba: la ten– taz10ne del sogno e dell"avven– tura: • Goletta, gentilissimo le– gno, ~velto Prodigio! s-e il cuo– re sape~ e \'eleggiare come :-ai Tra gli a-<.zurn arcipela– ghi!•; la concre11zzazionc del– rexemplum nella dom~tica ci– tazione dei nomi propri: M.:, tornero alla <'é>~a sulla rada Ver~o le sei, quando Ja Lenor– mant A\·anza una po!trona i;ul terrazzo E -si ac:dnge ai lavori d1 ncamo Per le meme d'al- 1a1 e ; infme la sorpresa mP– taf:~tca fra gli oggetti di una mino_re cronaca di villel(giatu– ra, 1mprovvi~amente riemptli di un tur':rnmento rabbrividen– te d1 allusioni: Bottiglie Va– ~e!h tra roc<'hi di conchijitliC E la I ttura di Giordano Bru– no_ Nel salotto di giunco. n<l– minat1m De Ja Causa Princi– pio e Uno!•. E infine Dignus t.'~t intrarP, limpidissima :nvo– caz1one in cui le immagini Ji un paesaggio ideale (co~ì raro in Erba è l'apparire di moduli pae-:-i~tici· altro netto distacco da o~ni r:cord 0 crepui:.rolare1 descri\·o!'lO l'ambito di un $e– gr4!to eden: . Ala:o addw - r1on si tmpì9li •I tuo volo allt:- robinie torna dov,• una bianca lontonan::n _ Qià o,anull(_"ia oltr(' il monte le tue schtere - torna e raccoltt.• I' ah, del l'iaggio - roccontu .sufi" .sponde del mio carro - guidato con freschissime mani - r~cconta i fantasmi nei L'il– la9g10 - come panni ao1tali dal l"Pnto - t' lu notte d'agosto Quali• lebbra - blanca C'he rode st.rad<' l' cascrna,i - i compi d aueno racconta - i campi di .stelle. G. BARBE.Rl SQUAROTII ,.,· Domenica 1 luglio 1956 ICE ZA Frnn<'eS<'O ~tartel: •1-htronomo• .11.IRGl.\'E .I CE.\'TE.\._ \RIO nia). Ma l'ironia serviva pure pre nd er:--l .in nuovo modo ne prezio,a e dall'arabesco a1c-v.– ad alludere e a celare ln~le- segno g~afico, ~vocauvo di un n 0 {gli et.·hi da Prevert. da: me il valore intimo delle pre.-.. aulico linguaggio del 1:'as.suto; cr-epllbcolari_ ma con una pun– senze sentimentali degli og- ma _si veda come poi 11 ~m- ta di inquietudine, rome per gett.l: ~conritto l'id 1 illio. abban- pommento _rabbrivi~iscn dt più l..1 1..·onsapevolezzn d1 un 1m– donato ogni Indugio de.c;;critti- ~~~~ 0 0 ~d~el:i~ter~;~:~~zi~;;~h~~= pegnativo a mistero») per rat..'- ___________________________ cogliere nella parola li rabbri- ~o;~~~t~J~~~~0P:~ou!~st~t. i~~ vid1re, ~c_canto, di una vi~enda Pascoli polemista • ELLISON: UN NUOVO ROMANZIERE NEGRO 1f :,ieme l'immagine di una cer- d.1 uom1m e ~1 c~_e che c1 toc– tezza di storia e di etico e il c~1 ~me un allutStone segret..i sentiO dell'fmprobab1lhà attua- un richiamo, una domanda. Na -: Xon ~ facU~ pe114are a un "Si'a seve,·a la . . . I lott::,, n~ del tutto validi a unA le di que,;ta certezza. scono allora 1, componimer.ll P..s,-oll polèmi;sta, immagina- c1•1 LICU, 111a SlU UnC te s nata dilcsa, e o(lrlvano 11 L'uomo invisibile 1f di GIANNI GRANA • lnv1.,iblt' Man•, opera pri- dcnz:l esprima taluni caratlC'ri mo, quella farrugUa, a vlvrrC' ma dl Ralph Elli~on. apparsa I 1..•sscnz.inlidrnn sua razza. la-, peji!gio che animalcscnmC'nu•'> in Am erica n el 1952, ha avuto boriosa t' trbt~. nll'opparenzn L'autore non gradbce Pl'r il un'cccl" ziona.le to.rtuna: consa- priva di orji!:O,':'.lio ~ qua:.i 11ata suo llbro la dC'rlniiionr. qua~, crnta.dai p remi plù.ambiti, co-lpt>.r S('rvin', in rc-:1l1.à provvista unanimemf:'nte attribuita_. di mc il Nalional Book Award e d'un lnt11no ~eru:10 di dl.R:nità. • roman:r.o di p:-oh'st,1 s0<-·1ah.• il Pulitzcr. e orn unche dal tenace e fedt'h•. appassionatu i\fa è difric-ilc d<'finin' il lfl>ro PI mio Roma dell'Accndemla e contrnddlttorin. ~fuggC'nte l' in rnodo divt•r~o, talme-ntt' e vi– amcric-ann di Arti t• Lettere, iufid;.1. cap~tc-c di so[frirc- <' di bn,to t· insisti:o in ._,~o il mo– l'Onsistcntr nel soggiorno di un subire senza batter ciglio e su- tiYO dl.•1Jnproh•sta: rino alla 1'.:– anno in Italia. Ellison è un ne- bitnneament-e po~st'duta da un torien. Il p:011-1gon,,ta. aet-olto s:ro americano. cioè a suo av- ir~ cieca t' :-.angu.innrla che l'ìn- per anni i11 un eollt•Jr:io PL'r 1w– viso non meno americano dei duce al delitto. a moml'nti ~a- ~ri. dirt'tto <la un bi;..nco. na– Ford e dei Roosevelt. se è \'C- \'ia e t,cmp~rantt.•. a tratti do- turalmrnt\·'. ipocrtt~, intC'n"s~.tto, ro, com'ejtll .scrive nel roman- minata da htinti dì fiera. ~t'- d'una moralità .!-Olorsh"rior<' e zo. C"he .. ci son voluti trecento nerosa impetuosa smod,ttn nl"l- prl\·a di v~ro palpito un-wno. anni di sangue nero per ro- le Sll<' l't'azioni. caric:l di fr('- da qut'sto ~~t•sso è poi cacciato .struire la civiJtà dell'uomo miti vitnli irrrprinùbili: che fuori Pt."r un malinteso che bianoo. t' qu<-sto _ aggiunge l'nutor(' <'sprinu r- partC'cipi al lnutilmL•nte il gio, ane tc-nta di - non sarà cnnc<'llato in un lettore tutto questo, ci SC'mbr:1 rhinrirC'. Que:,;ti CO:i-l, tr:,1sfl"ri- minuto ... si possa conn~nire tosi a t!W York. si pC'rd'-' nd- Già si <'Omprcndr che il li- M, ~unrd,mdo al rbultuto l_'ìmmen~a metropoli nr:nt'ril'a, ~- bro (,..Uomo invisibil-t! ... tra- nrti"tiro. si r<'~ta alqun!lto se 1 _ 1mpein:1t_o a costruirsi unn n– rlotto per Einaudi da Carlo certati Il dib~lttito ,t voltr è 1 n. t? anzitutto a ecrcarC' un la– Fruttero e d~ Luciano Gallino) più l'h(• ('\'idcnt(', dir<'tto t."<.i~·oro. ~· P~\r:-.uasochl" q'-!i, ~o-..-~ s'inquadra nella lettcrntura ne.: esplicito. Chi è questo "invi- 1 nrl0"1 gli :--e1~1brano_pit~ ltben ~r~ contem.poran~ che da sibll" man•? L'uomo nestro n<'l- c-l_ll'. nrll_t.' >rrigi~ provinc,c- me: qualche decennio ~i va arric- la civiltà binnea. Inutile' dirC': nd1011nh. C' . :-1 ll"u.•~colano a, chendo di on tributi anche di , Io sono un uomo itwb:.ibilt~. birm~hi <' , 1~·ono t' la_,·or:,no _tretta docum<-ntazionc e di de- Sono un utlmo l'hr ha co«l~i- ~om!to a go11~1tocon _',":-:,;1_. pos~ nunzio sociale. molto impor- !'i'.tenzn,di earnt• t.--dosAA. ftbrt.' re~p1rare un. aura d1 vita d~– tanti. A parte le.- inchieste sulla e umori. e ~i ~uò prr~in dire ~nito~a. e_ attn·;1 :\l:i prrs o. r!– qucstione negra, come quella che po~~Pi,?i:oun cen ello Sono H~latas1~_mfruLu<>s3. la :::ua ri~ di A.rnold Rose. pubblicata an- ìnvisibile semplieemPll'(' J)<"r- N 1 r<:a 01 lavoro. :--acco~i!P d1 dl'essa da Einaudi . .Ellb,on cl ché la .eent~ si rifiuta di -..·t"- urtare- contro ~rn muro ? i~?!f- rimnnda a Wri1tht. di c-ui avem- dC"nni, c.-api 0 ~ Cosi inizia il (en:-nza, pef!iton' dell os,th à mc oecasione di parlare su que- aperta. s'aecor~t' d·es~er solo ~te stesse- colonnf'. 0r1 è solo romanzo. <'he nel rncl' ito e- e impotente nrll:i tumultuo~a il dncolo razziale e la comu- semplare dPll ·anonimo protago- <'iltà. (l(1 è dominato dallo !=-mar– nanza o somiglianza delle espe- nista. rappresenta in un clima rimento lntellij!~nt~. eloqu~nte rlC'nze di dta e dei tenù t _ di tC'nsionc allucimmte la s~oria e non privo di cultura. è ac– cati neJJe loro opere: è più an- d"un ~iovane nej!ro. uuo dei t•olto in una ,·rana LeJln drlla oora un·analo~a temperie emo- tanti ne,gri ansiosi non :-olo di Fratl"lla_nza. in so~t.nnz.a un·ac– tiva. un'analoga ineande<::cenza inserir~i nella civiltà bian a. di l'Oita dt speculatori dt ~rnneue passionale. analoghi eCC'essi dì eui già. di rettamcntC' o ind iret- nC't!ro. i quali sfruttano ai loro csuberan1.a. che apparentano i rnment<'. consapevohnente- o fini l'umili_ata. (" diziot~e d~l due ~crittorL l1olto altro però n no. ~ouo elen1enti attivi. ma loro fratelli di razza e h eCC'1- li differenzia A.uzilutto Ellison altresl di assum11ord un ruolo rnno alla ri~llionr al m~~s~cro dimostra ambizioni n~sai più importan e. di poterd esplic:i- al ~ac<'he-~210, con me1.z1 01ut– alt<'. dichiara di puntare più a re le proprie virtunlità indid- ~o--.to $Ì~nHi a qut.~lli. anr!1(' a v<.':tici d'arte che a una pura dua.li. comt.' i bi:rnehi. ~l~n:z.a 1101 noti. d!"ll.1 c on!t:'sa smd:t– r semplice- prote~ta sociale e ak~na distit_1ztot1'-' - ~ db:cri1~1i- l•a!e e poli:ica dl"l nost.ro. pae~l" ritiene rompatibile il dibattito ca~ione. p~ri 3d e,~ come 'a- fn una no::e ao o cah l l~~- .m -.ociale eon i valori dell'arte lori wnan1 , un:t suanrn~os:l notte d1 v10- La sua mira in que~to romanzo Vi~,·er~a i bi;rnchi. per un lenza e- di saneue in etti tu·ta era - citiamo da una nota di odìoso pregiudizio razziale, J)<'r Harlem st.'mbra dare sfo~o a Berto. frutto d'un colloquio o un esclusidsmo gretto e spie- ,ecoli di rancore ac<'umulato e dì colloqui con il romanziere- tato. respingono i negri ai mar- nun,i libC'rarse·u~ in ~ma sorta neir:o - .. d'e,:primere quanto gini della \'1ta sociale. 1i im10- -li trngiea cntar,;:1, ej!h acquista \"i può f"Ssere d'uniYe~ale nel- r-mo <.'Ol1W uvmini. li ,.igunr_- 1 ;~--finì!iva. <'Osci~nz~ d<:l_d_Pstlno t·umanit,A dei negri d'AmericA. dano eome coM~ .....~trumenti.1 '."11 rolttudrne. cli ... 1n,·1s_1b11ità "· r::oprattutto nrl loro folklore. li ~ii~prezz:ino e _li odian_o se del suo popolo Un des :no. una in eso.. come. complesso di_ riii. l-SS~ mcorrono. a:1 1~m~1?~1 e~·: ~,;:c~ra f~rz~ ~;e11;e:1t:, a q_u:-m: usi c costunu. che determinano l"On dcgh uon"lnt. f"r_ron l1 p1u •? ~emb a m, mc-1b1le. e dt cm il carattere. la st,essa civiltà di cl-elle volte impurnbih aJle par- l autorP. a no::-ro a,·"·lso con– un deternùnato frut O etnico ..... : ticolari condizioni spirituali lr:lddi".toriamen e. tirando le di esprim.erl" in"Omma il carat- ambientali e sociali in <'Ui essi ,omme. non fa colpa a nessu- 1ere di quella civiltà autocto- \'iyono, e di cuì quindi il bian- no: ...Io non a~cuso nessuno per na,, dai negri elabnrata e at- eo stesso è primo n"spon~abile 1uesto _stato_dt cose. ba_date be– tuata. seC"ondo l'autore. in Cos:l. Jim Trueblood. cos:tret~o ne: n~ ~ndo semJ?hcemcute Ame:ica a yfrere nell'abbrutenie squal- mea c_ulpa_ Il Ca: o e che uno Questo assunto è realizzato lorc d ·una fetida baraC"Ca cou oor~a m se pa;·e della s~ m~_– nel romanzo? Dilficìlr a dirsi. la mo~lie e 1 fi~li. ha stuprato la ~rn. o alm~no. ~e: m<- e C0!=-1. Che nel romanzo ,·ibri un bat- la figlia eh~ ~li giaceya acc:m- ('ome uorno mv1sib1le ~- tito potente di tragedia. che d to. lo ha fatto contro vol re. Que s:? schema. estremamen~e alesri?i un crudele destino di zi qu~si. ~enza con~a~,·?lez- ,~mm a.no non da che t_1nami– condanna di cui è Yittima in- ?a: la flg:ha ste~::a :.th s1 e of- nmrn 1de a della materia adu– colpe\·ole un intero popolo. che (erta ~ ~gli l'ha p~esa nel son- nata nel ,·~to romanzo. e so– l"autore rappresen i con ecce- no. spmh entrambi da un po- prattutto non dice nulla del ,·a– tiona!f) vi1i?ore e eon intima !e1~t: is into e. dalln crudel~ fa- lore artistico del libro. A que– par ecipaz:ione la drammatica tahta drlle circostanze. E un .:::roproposito diremo solo, bre– Mndizione dPI suo oopolo sra- (atto tra i moPi. che vale a \·emente. he. a par'e la reto– dkato da ~roli dall'humus na- 2etta!"e una luce di fo:~ca bar- :ica d I bianco schiads~a e del tt,·a <' a~:-ervito ai bianchi ... pa. rier_a sui nee:ri. .a dar e~ca _alla net:t:ro vilipeso e unùHato. l'El– droni della terra e ancora 1if!idenza e allodio- dei bian- lison dà veramente fuoco di Impotente ad emancip~rsi: mal- ~hi .l\~a chi è più colpe,·~!<' - pa,sione alla sua narrazione. r-rado le sue f"splosioru dt col- 1mplicitan:en ~- e~clama I auto- deno:ando una immaginazione !era e le sue cruenti ribellioni. re - chi pm colpe,·ole del ,·i,•ida che con arande forza ed e\i- bianco chr cos~inge qucll"uo- GIAXl\"l GRAXA C'è sempre nel mondo di piu unttan e p1u nuovi: Va na- rt il poeta di Myncae impe- nanco a nuovi attacchi, per Erba qualcosa di inatteso, co- I~, ••ar,elalum, b!_la1;ciato fra gnato in lotte ,, contrasti Jet- serena, Sia severa e i ,nparziale, quel a •orta di candore, tra Jr- me l'ombro di un miracolo en- 1~1 domnnda _dell inizio (...Io te-rari Ma. a frugar tra ,.._•e- ritato cd ingenuo. con cui l'ac tro le linee più consuet• dei talvolta m1 chiedo Se la teira ehie l ller<' e Yecchl giornali, Sta St>t•era COlt fllffi. r/lS0111ma,, cusato si dava qunst a J)<>rsua- luoghi, fra i personaggi d~ una è. la terra E t>e queste tra. i ~ po:;sibìl<' scoprire un amaro dcrc ravveròato ,che. in ci.130 di picciola cronaca personale: \Jlali de~ parco Sono proprio ~-oi\:n~~~h~;~t:rlr~u~~:;~iac~e 10a orrore. a tutti può e suole saranno le • Figlie d1 Maria le madrz_ Pe-rchè passano un:i arco dt'ltl sntira. anche s;- gli 1f AV\i "!lire di l'rrar •. Sgranate C~a le saponarie • su- ~!~~o r~! 1 ~~att, S~ dirsob,d: str,,li che Sl'<>Ce.1 non :-ìan pro• to~t,~\'.lJ~fu~~~l'd~~t~ ;~i l'~ 1~~ rà la -spin albanese Che fo- scozze·j la e~~ ar :7 priù quelli di -ino che ,·ogha di 4,-LGLJELJIO 1.,0 (.;Ul&.ZIO mo da polemica-. e tale da tograrn torri e ciminiere•, s.a- ber i Qualf no ~i7ro g 1 _., .- 1Jl)::.1gxlar batta)th..t sino al, u,- pr('nmlrc i colpi mancini O da rnnno le madrì. tru t viali dat Ch uno, . o aro o so,- timo sangut· E' una polen1ka tl.1 V r,.:'!11011,1 ix· ,;, \'IOlt.•rtz;i .,pt.•rta ~u La Tribuna del tnca.,sare gli attacchi. Era più del parC'O•, lutta una &erie di ·i O · e ora apre ~n cartoc- l'lw -o::,;cil:atr;, l'ardit<'zz~ "-'.l, 1 dt-lit.' paroll 1 o J)l'r la con1..•itata 1~ lu;!lio dt•Uo st... •~o annv tor- fatto a protestart' alto e a tem– pre~enzc che non OllbCOOO ,olo è r t ~· /orrore e di' l~(' d t'"ro ln.de< 'l~IOl1l", .nt.'llo st~IO d a111mo costruzion(' della frase.. n.~va aUJ Citl'l\.'ll contro lJ L\.!· pestare dentro 1J libreria Mu- da un giol·O. sta pure prezioso, 1~ a :·-t e 1 ~~re O r "f a~o. d1. chi, h•rtto n~)llamor pro- .\\ \ ..,•nn,• (lllù1Cht• \VHa al Pa l'i. .. J:. anche il prof t'd l(liu di MC's:,;ina, l'hl' non a di meraviglia, ma rl:pondono f~ r:;,/ e~~~~ arquu.;i_t,i ai on ° prhl t.· ndl.t t'OH·wn~a dt)l pro- ~<.·011 di t'lltrarc, iu polt•mica - ~ri,•f."ra, tra l':utro am- :K,,ndprr .sul terreno 3 un tie~Teto, _improvviso ri- dr! '10 qlo .s~~- n~onn; 0 r 0 "~~\II1't~ prio \ltlc.H\'. si lan~I " rltl'lll. pt..•rpn•ndt.•r l(• d1l<>M· di taluno m~tlù, J)l'I' C'Sl't11pio. clw non ~Oll vero polemist~l. db.po– c:hiamo entro J~\ normale se- ·ittCtd 1 E L f d 1 . zart" 1 ~tfC'sa t!. al tC'mpo stcs- vpr~ cui s't.•ra, a ~UQ av\'iso d •bba mai dolC'rs1 d'aver chrn- nt\vn. ti<' mai. il Pascoli. di una ne dei giorni. Qurste prc-.cn- ' ' · e por" t> qior_- ~o. ;ibb!a ntt';i.!HO di <~lp1r tr~>P \!Omrn('ssa Krilve tugiustlzia; co- matv Arcudl• eh.e oraut1 la liri1 nmarn sottile ironin, che. C('rh.1, ze (rhe ,;:arcm-no tcnt·H1 di no, dominat'l d<l una d<",olatJ po l' di troppo t•:.por~i H<'llas- nw rwr N1'-·ol..i 1''4..•Btnin uno il suo modesto collegn e di non fl'riva gran cht• gli ;\\"vC'r– ~hiam;'lre · m<"tar1s1l'h<' s\~ non '. 1 marezza, da ,:~i n;,scc una più salto; un_.t pol(•mlca scons~la- ttcritto .sul •• Marz.OCl'O ',,., ;J 1>ro- av~rlo mandato a ~crtvC.N.' sarl. Le sue l<'tt<.•r<'.non an- . . 1 cl'P('rta dcnun1.·1a del falLmPn- f h 1 t rba tC'mC' -imo l'On. qurs1a p.1ro a to d,,Jll' tro po f<l ili . . t _ :_i. e (' ..., ,•...,, e,• 1! si .svtM,O- )>0!-iltò d(•lla t'atwdra mt.•.ssa ~ muuu1olatt' 1• nrnr..-:occ.·ure, d1 com di pubblico domlnlo. po- t:·oppo greve d1 distruggc,1c Il P e . .i,,rn u fl'l<'('. ~ una ~-olta. in motivi t·on ·o~tj p..•r n·niver..sità di u\·l•r dl'tt~ c1uu/ru,col<• it• suii tranno es,;<.'re .!\pesso docunwn diC!iC'ilc equilibrio fra dubbio. re._ con ua lnno a C'Ol~•~o 4! pur cil tt-<lio. l' di ~•,·\_·ilinJento. ,e Catania, t' chl• gli '1.1rà stata lle!- parole. ccc. ('CC.;ma spero che, li carattèr.fstic1 di tuil' ntt<'J,t– lllus:one. t-ospetto e pen;uasiO- peientono, t:~ntc:, piu lOmmo~• P~<'rslno Hl prn_slt.'n di mort<', gala. Ma p.i.n•cchi motivi pl'r• quunoo cl1C' :;1"', l•gli pu.-..s,1 ur.J giamt•nto In una cll t.'S!il.e,,d ne, di que,. ta por ~inl 1mpedi- ~o quanto _piu linea;~ e llm'? 1 - Codt• st.0 P:ts<'oh p<.>lt·m,c-o~arll. oonuli di poJC'mil'a t.•bbt.' il Pa- ros.sirc d'av1..•1·L-on mc buttato Pi,•trobono. del 2 p, •nnaio 1001 ~c.ono di l: mita.re l'C',~nenzn dol•è p1.!rodl• .. ',corso. prn srmphee, ()\J:-,.; ibtlt• \ 1 Nn0t:C1.•n· 1-l'llLa ,. li :<-oli: il qual<' 11011 tu :;olo at- la tra 1 burl>un Luciano Mul'I- diceva. ehiam:rndo a raccolta i d E b i f " quando ~ in~t•rr~:mtt• _ \'olumc t:,ceato, !..Uila ttn.._,ci<-llo ::;cor~o ,cr E conclude\ a; .. ~tloro nomi di alcuni suoi censori: 1 u·r ~l ent~?rt~ co~ int d. 1 / 1 ~~ li 1xuso ttrnpo - che t, porta- pr(mws:,;o da'. \'icinC'lh 1:x.•i: la secolo, e precisamente tra i.J ,-.ultanto l'argom<'.'nto; ma ~e L .. Per chi vuol lìapt..•rC'come io ra ina ~. a ' 1 l compo~I t\ a, 1·a- d"e~tatc - sut morciam<'dt Op~ra omnia mondad.?nana ·Hti e il "t,H, quJlc fUolo~o \ · .. t i 11 I · h I ~~~~~a:~~ ~~l;r::c ;·i~; non<~~. ;.(',?,~,:"~ ~;!~~~bi:~tòch~d~~~~ ~ara ,·enuto ulla l\ll'(' ... . E allo - ()Ua1~ dantist;,, ma }JIÙ d"un;1 ~\~•nt/d1 S~l:~~t;:~s~lr:o~:U.s::~~~ cr.: 10 :1 Pasact~r: 0 echie v~~1g~~p:~- dalle apparì?:oni \·elate nnrora ralba che ued('i,f _ !<.uiplorrni r: 1 - aff_t•rma uno ,'.1-: udio. so. d <'l \-v~ta, \' arcrbamL)nlt..'. persino naflll'lllt.. iJu1orantt• l' st• così com<' io. poeta di Muricar, non di ironia e allo!'tanate in uno ~,.,r marm, all" Jontanc _ (<' :,.;os:rò, 11 ~c.sla .. m un hbro com<.l JX>l'tJ, quale autort) d glorio.samc11te infnlllbill•, po... \·c.lga un soldo. vnda ;1 Tom– inc-redu!ità ,·a~a e ~orndente ndev1 d1 lt'1, dcllf" parole _ r 4 •crn~_t• ~ 1 po~ra parl~rc an- quL•l PoPtrtetu l.'11~ dovevun poi treb~ presentire chP k mie m;1slno Gno!L C' che. poeta di ~rambtntc d~lle /alu prmneue l'ht· di \..lla pros., pote-mica d~l rt!s~rc tra 1\• OJ>t·rt• più orig1- ruJ,tioni ~ono molt(' ~ molli) Poemetti, sono uno zero, ,·a- (ripen.-.:ia":o 01 Rico rd o dell_a ~u-~urrat(' 0 ) - quel pas.,<J t'ienf' Pa.scoli, clw ha un s~10 p~rt~- nati t' duratun• deJlo r,crittore '-'rk da a O Caprino. Riu~sta mo- R_ue. di! 1- leurus a lnc-ompati- m<'110 ora chv sol - Jol.,;;n pioil-1 '\)h.n• tono pc-rs11a<r1,·o.1~ 161• r:· l't'rt, 1 . J>t'rll. di...- i(' mug~ Allo stC'sso Epos morclt•va in clerua; e che poeta di Inni. .so– b1hta. a Tout ~P tient, a Nella onche Quello. t• d<>I neccoto - n11:m·.._,, lrntamC'ntr agp:rl'6S1vo; )?lori amarezz~ vennero al Pa. qut.'I tempo, l' con ptù drul<•n. no un imb~cUle addirittura. torre d'a1·orio) fino al ri.l~giun- solo lo »oiu .. 1 quasi srmpre pacato. a volt~ ,,l'.lJII oalì, .... ut· contrasLutt.• '- li.I, 11 Pnscal. ron nuni~ro.:3[ C' vada a Romano•Catanla. Ri– '{1men10 di una ~1a pur !>-empre E te-rra e mare, in cui paio- ·•ppa~ntemt..>ntC' dimf'!=-SO o sol- d 1 i • ! umUiantl rilie\·i. Ed reco il po- ristn popolare, cl chl• come tentata ccrtena. C.Si ,·e-da CO· no e~mpendiar~i 1n una rar·\ tilm<'nit• ironico. di rado $i t!Oll- ~\~~l' ~~ 1 \~:!l~~is\,~ 0 ~ 0 ~:u~'.u 1 t:: vero p 36 coli. onesto e persun- dantista non sono che un ... un Francesco MaJrei: • Gruppo,. ~1a, c da una C<'rta indlfferen- ~ivo. a dlvid(•r quegli uppunu. denth;t.i. vada .Filomusi- za o :;car:i:.a com:lidi~rat.ionc che, cwe lt.> lX'll6Urc futteyh dal G11l'lh, In J.!Ciwn•, il mondo accad mi- $aputl•llo n•cen:;on• •·. ili qua: Come abbiamo già ricordo.to, cò ostt.>ntò sempre verso di lui lro cateJ;:.orle: gJusti, <'ccessivl anche il dantistc1 fu, infa tti. Quanto al latinista. lunga e sbaJ(liat!. maligni, in una • Ri- IJersaglio di crltiche talora in– c1.Jmorosa eco ebbero. n~ :.posti:1... pubblicala sulla ..Gnz- l!Ìustl" e lngcucrosc, che $<li fu– mondo acl·adc.•mìN, dut• .Jcri e zctta • d1 Messina del 1-l a~b- ron caUBa di costante tormen• in buona parte ingiusti arti- bralo ums. i"ltt..>saa rin~uzza~ tato cruccio. <' qua::ii di dlsp<'· coli di Luigi Ccci i~ dl Ci.Jrlo ~lo una part<.•, una buona par- razione; 1n quanto egli consl– Pascal. contro 1 quali il dent- te. dcli~ insolenze di quclJ"ar- deravd misconosciuta e :5pre– pra10 reagi. non oenza soste- ticoletto. che tl•nde\'a dice- giata quella parte della sua gno di valide ragioni Furono va il Pa. l'Oli a menomar< ' opera. tutta legata a'l ~riodo ;e du~ antologi pascoliane o a dislruj,tg<'r la rispettabi.li• me.ssi.llese (Mt.nervl! oscura "98 Lyru cd J-.;pos 4 t due docume.n- tit sua d'lnse~nant J:; amm o- Sotto H t•elame, '900, La mi– ti ma~giori come ha ar ter- niva, da ultimo: -.Au~uro chL rubtle utsLone '902), cui egli mato il Vagimigli - de.ll' atti- il sig. Pascal. continuando. tro- annetteva una suprema impor– \·ità extrapoetica del Pascoli) ,•i davvero qualche errore che anza, nella sua attività di stu– lc pì(•tr<1ael1o s1.:t1nd:.tlo,qudl io possa togliere in una se- dioso. E. eHettivamcnte, anche p('r cui si rltennt• possibUe ac. conda edizione d!:!l mio libro se alcune tesi di quei volumi cusarc l'Autore di. • asinità•. e intanto non pecchi più di erano re(utab!ll o d!scutibill. mentre il Carducci giudicava ecce~so spesso h1glusUflcatissi- non per questo si avevano va– Lyra • il libro piò originale mo, e non prenda più abbagli; lidi e onesti motivi per ro– di po~ia lathrn fatto du gran t> non .tila più cosi a.s110"0 e spingere e condannare quanto a,mpo in Italia . e, quanto :. :jnghioso <· v<!lenCl:$0 era pure di originali Hlumi– Epos. si dichiarava desideroso C'è lì il mlte, il buon Pascoh nazioni e di apprezzabili in– e impaii~;114: . di rileggere i_. dtc parla: c1 sen·brn di f}OteJ terpretazioni in quelle lunghe divino Virgilio~ nella .. rh·e- "i~H:irt· in quei risentimenti e rauche. c·era stato persino !LJ.L.i.one dcll"antico scolaro. .n quei consigli al censore il chi. dopo una prolusione al i accusava l'autore di Epos suo vecchio cuore di fanciullo .. Paradiso• tenuta dal Pascoli éi di essere- incorcio in errori ele- e di poeta che si duole e si Firenze. e freddamente accolta, men!ari di lingua latina Scu- ~orruccla. Aggiungeva, quindi: aveva scritto su un quoticila– sate se- è poco. Cli si impu- , Fa cosi maJc! agli altri e più no di quella città: '"'Quest'an– tava, profcs.-;ore universitario a sè stesso! Sia severa la criU- no ha inaugurato indegnamen. di gramm~ticd gr ca e latina ca. ma 01a ~nche serena. Sia te le letture dantesche Gio– di confondere. ...nell'anno di severa • imparziale. Sta ve- vanni Pascoli-.! Era - nota grazia 1896 .... le due .. distin- ra con tutti, insomma.... Poi. il Resta - .. iJ massimo insulto tissime radici... ~eq {dire> e eccolo ancor calar di tono. ne" alla sua rauca, èra la massi– seq (seguire). a proposito da senso di cercar giustlflcazioni ma irrisione· al suoi radicati l"insece di Livio Andronico. a se e agli altri d'inevitabili convincimenti. al suo amore che i'antologista aveva definì errori, per concludere con una per il divino poema cui aveva to: .._ !orma attiva per la depo- impennata finale: '"'Che cosa sacrificato diversi anni della uente insequor •. Tuonava il resterebbe di cerw opere di sua attività di letterato e di Ceci: ·• E' deplorevole che si certi filologi se si !rugas,;cro t studioso. alla sua certeua in– ten:i un'edizione dei testi ar- apulciassero con la buona (o la crollabile di aver finalmente caici della latinità. ignorando mala) volontà che ha meSòo trovato la chiave per penetra .. gli elementi primi della gram- ~od~s~o signor saccente con me re la profonda ed oscura all~– matica storica• ... Il pro(essore e col mio volume? E ciò an- ~oria dantesca ... universitario di grammatic;: che risparmiando, signor Pa- In un suo lungo stadio gr ca e latina. che ignora g1; .scal. gh spropositi suoi e le Cronaca e storia degli studi elementi primi della gramma- Jue malignità o astuzie o eher- dantesclii del· Pascoli - U Vi• tica storica - informava il minelle. E facendo a meno del cinelli ha narrato le "lcende Pascoli. in un numero de ....D suo partito preso. Non c'è li- di quel dramma, e ha riferito Marzocco• del 27 giugno 1897 bro senza diletti. come non c'è il significativo brano di una - e che dà insegnamenti di libro senza qualche pregio. lettera del Poeta; ,. I miei vo– quel genere. sono 10. Risponde Possibile che ella non abbia lumi danteschi.. vivranno. lo calmo. La srortuna mi ha reso trovato in tante mie pagin morrò. quelli no. la mia tom– mite "· CLXXXII+ 4G5l nulla da lo- ba non sarà silenz.iosa. Il Ge– E si dava. tra l'umile e il dare o da approvare? nulla? nio di nostra gente. Dante. la deciso. a con!roballere le ac- O me infelice singolarmente e addiierà ai ouol figli •. cuse e a lamentare le somma· supremamente! Eppure io non Quasi ci giurereste che il rie condanne. dopo aver chia- vorrei essere lei, signor Pa- Pa~coli affidasse Il suo no– mato in causa. a propria dife- scal... nè molti altri!.... me e la sua gloria all'opera sa. l'autorità di insigni latini- Si sente bene che. in sede del dantista più che a quella ati. quali il Wordsworth e il polemica. codesti argomenti del poeta. Mueller; mentre in una lettera non eran del tutto idonei alla GUGLIEL)IO LO e 'RZIO

RkJQdWJsaXNoZXIy