la Fiera Letteraria - XI - n. 27 - 1 luglio 1956

Anno Xl . l ·. 27 SETTIM4N4LE DELLE LETTERE DELLE 4RT1 E DELLE SCIENZE Domenica 1 luglio 1956 SI PUBBLICA LA DOME ICA Direttore VI CENZO CARDA RELLJ QUESTO UMERO L. 60 DIREZIONE, AMMlNJSTRAZJONE; ROMA Via cli Porta Castello. 13 - Telefoni: Redazione 555.487 • Amministr 555 158 - PUBBL!CITA'• Ammioistr. • LA FIERA LETTERARIA•· V. di Porta Castello, 13 ·Roma· TAR.: Commerciali L. 150 E;dltorlall L. 80 al mm · ABBONAMENTI: Annuo L. 2 700- Semestre L. 1.400 - Trimestre L. 750 Estero: Annuo L. 4.000 . Copia arretrata L. 100 . Spedizione In conto corrente postale (Gruppo II) - Conto corrente postale n. 1/31426 Un'immagine giovanile di Alvaro Le ''parole n lla notte,, di Corrado Alvaro 1(-- di ENRICO FALQUJ A parte !e buo11e novelle da rii rovare e regi– strare aLla spicciolata, quante saranno le autentiche raccolte di be!!e novelle di cui i! Novecento saprà accrescere La rinomata tradizione novellù:tica italiana? Non pocne ed assai variate, se ripensiamo ai dif– fnentl autori cne Le son venute componendo nel solo primo cinquantennio: da Pirandello a Tozzi, da Moretti a Pa!azzescni, da Pa:nzin i a Cicognani, da Albertazzi a Cicognani, da Bontempel!i a Savinio, ec" cetera. Ma fra tutte, una delle più. accorate - a parte la decisa singolarità etica ed estetica della riu– scita - sarà certo quella clie recherà la firma di Corrado Alvaro. Facile profezia: a rafforzarci nella fondatezza c!el– ia quale non occorre ridocumentarci. su tutta la sua produzione novellù:tica, a cominciare da La Siepe e l'orto, clie risale al 1920. Ba"ta risfogliare e :asciarsi riprendere dal piacere (ma; è un piacere tutto ri– flessivo, il!uminante) di rileggere qua e là i 75 rac– conti della raccolta in cui, nella serie delle opere complete edita dalla Casa Bompiani, sono adesso riuniti i 33 gid compresi e lodati in Incontri d'amore (1941), con !a giunta dei 42 appartenenti all'ultimo rabbuiato periodo del Dopoguerra, ai q1ta!i non per facile effetto di pittoresco romanticismo è stato impo– sto il titolo: Parole di notte. Va!e a dire: barlumi; spiragli. Difatti la pienezza della. partecipazione di Alvaro all'ansietà del proprio tempo trova più che mai riscontro in Parole di notte: così per i temi che vi son trattati come per i toni in cui sono svolti. • La storia degli uomini è ne!!e petro!e dette e ascoltate». E francamente non sapremmo indicare a;rtre raccolte novellistiche, ugualmente assorte e tre· pide, e tuttavia precise e lucide, pronte e rigorose, !ibere e severe, nella analisi e nella valutazione di molti fra i sentimenti e i mutamenti cne più ci ha1tno colpito e sorpreso 1tell'ambiguo e sinistro Do– poguerra, e che ancora oggi. continuano a tenerci in apprensione per i! retro sfondo su! qua!e si ma– nifestano, in un'alternativa di bagliori e di gorghi. « A volte, raccontare di· noi, de!!a nostra vita;, della nostra città, è un modo di capire quello clie succede; a;volte non ci accorgiamo dì vivere se no" per quello che raccontiamo; quasi. lo scopriamo, lo inventiamo quasi mentre parliamo•· E sono molti gli autori che forniscono una cosi vigile e, nel contempo, una cosi. commossa testbno– nian.za della propria «presenza», senza cadere nel cronachistico o senza ingarbugliarsi ne!!a tendenziosità delle letteratura propagandistica; o senza iQSUperb1rsi nella faciloneria a gran tiratura di certa letterawra amena? Eppure, dove abbiamo Letto che • l'opporwnirà, anzi ltt necessità di affidarsi al gioco, d'indicare !'eva– sione, la fuga dal reale come la più suggestiva so– luzione per la !et!eratura, sono testimoniate non tanto dall'opera degli scrittori del '900, quanto da! ricor– rere di un tale atteggiamento, nelle più diverse fornie e soh,zioni, durante vent'annt .-? Dove, fra gli scrit– tori citati a! riguardo di una siffatta presunta • sal– vezza• non saputa raggiungere che • nell'abbandono e 11-ellafuga•, abbiamo trovato anclie Alvaro? Sta di fatto che proprio nel caso di Alvaro, la ristrettezza polemìcd documentata da! Guarnieri nei suoi Cinquant'anni di Narrativa in Italia (Parent• 1 Firenze, 1955) rasenta; qua.si l'aberrazione e _salta_agl~ occhi. Innegabilmente, Alvaro fu uno deg!t_ scnttor1 che meno si sottrassero al vagli.o della realttt e meno si rifiutarono all'impegno della verità. Sempre e/te. beninteso realtà e verità siano da considerare come una rice;ca e come una conquista continua, all'in– fuori da ogni conformismo e fanatismo. E sempre cne vengatto perseguite coi sottili. mez..zi d'osserz.;azio11e _e ai pungenti fini di comprensione che, oltre ad essere connaturali, denotino una rispondenza con !a mute– volezza de! tempo e con la cedevolezza de!!a morale. e insomma con !a sorte dell'uomo. Orbene. in Alvaro questa rispondenza fu neces– saria e insopprimibile, perché spontanea ed elabo– rata tanto nel moralismo de! saggista quanto nel Liris;,.o de! narratore. Moralismo e lirismo coesiste· vano in Alvaro e imprimevano alla sua ricerca una insoddisfa2ione incessante. Sitt che dischiudess~. i! su~ osservatorio dall'alto delltt sca!mata della Trtmta de! Monti a Roma, sia che !o trasportasse sulla. piana d• Aspromonte vicino aUe capanne dei ~s!Ort, Alvaro non veniva mai men.o alla dramma11c1ta della; sua ricerca: moderna con nostalgia dell'antico, riflessiva con urgenza di canto. L'inquietudine Ida 110n confon– dere con l'inceriezza e, meno che meno, con la an bi· D;RICO FALQUJ (continua in ?. pagi~) L--------------- FAMA CRESCENTE PER UNO SCRITTORE AUTENTICO * PATRICK HAlVIILTON • romanziere senza remore * Il suo giudizio è implicito. ma egli non lascia 11UlÌ dubbi in proposito - Il male viene mo~iuato, seguito nella sua miserabile corsa all'abisso ma non mai abbellito o giustificato * di GIA.COffJU A.NTOì\"lNI John Betjeman che oltre ad ammettere dai critici seri Come nel caso di Georges come protagonista pe1· i.,n. essere un poeta delizioso ed nell'areopago letterario. La Simenon, col quale malgra- serie di romanzi in cui ven– originale va considerato uno grande maggioranza del pub- do grandi diversità gli si può gono illustrate le varie tap– dei più informati ed iptelli- blico leggendo romanzi gia:Hi, trovare qualche punto di con- pe del suo abominevole de– genti critici della narrativa acquistando settimanali a tatto, in quello di Patnck stino, cercare di ind1v1duar– britaonica contemporanea e rotocalco ed andando al ci- Hamilton è necessario non ne i motivi e di definirne la James Julian Maclaren Ross, nematografo manifesta un lasciarsi fermare o distrarre personalità è in narrativa prosatore estroso critico acu- appassionato interesse per dalle apparenze, cioè non ba- uno dei compiti più difficili to e spregiudicato, si sono quanto da vicino o da !on- dare esclusivamente al fatto che un autore possa assume– recentemente trovati d'ac- tano tocca la malavita. Ma che i protagonisti sono quasi re. Cogliere e riflettere il ca– corda nell'affermare che ,Pa- in contrasto con quanto si sempre dei deviati, dei vizio- r_attere d1. un autentico de– trick Hamilton è uno dei mi- è verificato nel Settecento e si 0 dei delinq•ienti. che gli linquente e non meno arduo gliori romanzieri inglesi vi- nell'Ottocento in letteratura aveni; si svolgono essai spes- 1n un romanzo dell'estremo venti•· A dar maggior peso si diffida molto oggigiorno so in ambienti di malavita e. opposto. c,oe del voler ri– al riconoscimento va detto da quanto tocca gli irregola- nel caso di Georges S,me- creare un _santo. Qu_ando uno che Maclaren Ross ha ripre- ri. i deviati ed i fuorilegge non, che la polizia nella per- scnttcn-e ;nte nd 1 e se{ameote so le parole scritte da Joh_n laddove questi non abbiano sana del Commissario Mai- ~f!i(e~-? ar~e I ma e. rara= BetJeman sul quol!diai:io Da,~ !'.alibi d'una ideologia ()Oli- !lret o di altri deve_ spesso sare :1 falli~e~ ~f 5 ~~ 1:,.~. !y Herald a ~nclus1one d1 t1ca o_ della r_tvolta .s'?c,ale. m~erverure. Con Patnck H~- ratore di sicuro ingegno ca– un breve _saggw dedicat~ al- Patr1ck Ha!"-'lton s, ~ ~ro- m,lton co_me con Georges S1- rne Alberto Moravia ne « n l'opera. ~t Patr1ck ~arrulton vato nella d1fflc1le pos1_z1o~emenon starno nella cronaca Conformista" malgrado la sulla r1v1Sta let~erana • The d1 non a':'"':re alcun rifen- nera. . a-berrazione politica dovesse London Magazine>. P_eter mento polittco, alcun sottm- Non e una lettura sempre fornire una plausibile scusa Quennell, biografo e cnUco teso di rivolta sociale e ne 1iacevole, nè a tutti racco- ed un così sordido e ripu– di riconosciuta autorità, ha contempo di non scrivere ro nandabile. Ma pur essendo gnante destlno. fatto loro eco ed altri a lui manzi ad intreccio polizie fra i primi a protestare quan- Che Patrick Hamilton sia si sono a~giunti. Ecco Pa- sco. I suoi non sono in alcun do si vuol portar!~ in _prim'! finora riJscito a creare in trick Ham.tlton ammesso uf- modo da annoverarsi nella pagina con tutti t proiettori Ernest R.alph Gorse un per– flcialmente fra i migliori nar- categoria dei romanzi giaW su di essa concentrati dob- sonaggio interamente nega– ratori britannici di oggi, e e possono ancora meno esse- biamo onestamente ricono- tivo di proporzioni poco ca– comunque fra gli scrittori re inseriti in una qualsiasi scere che i quotidiani ~i tutti muni ~sso)utan:ente vivo e seri. ,Serie Noire,. Tuttavia mal- i paesi vi dedicano ogm g1or- persuaSl\'0 per li lettore è la Che egli lo meriti piena- vagità, vizio, delitto ed abie- no pagine intere spinti a ciò !"igliore dimostra:cione di u.n mente è per noi cosa indub- zione sono al centro delle che è torbido ed irregolare. 1nge~o ed una naturale. d1- bia. Ci .si può chiedere sol- sue storie, ne formano in un Che scr1tto1i seri di ricono- SJ)OSIZl~>ne per la narra,~1one tanto perchè il riconoscimcn- modo o nell'altro l'argomen- sciuto ingegno cerchino di di fatti e C)rcostanze del ge– to si è fatto tanto aspettare. to. Il successo di due roman~ approfondire l'argomento. ed nere. Perche} _un t•rrore c_re– La risposta è semplice; Pa- zi veramente notevoli quah in un certo senso d1 nob1h- dere_ che 11 "ZIO ed _1!deli~w trick Hamilton ha ottenuto • Hangover Square • e • The tarlo cercando di individuar- ~~n~ere"°f;',:w:n~nogm ca l~tl!– sin dall'inizio una larga u- SI.i.ves o! Soliludc • è stato tlt' i moventi e. le circostan- ratura. 1: cont~a~ro 1~ 1 s e,,;, dienza come romanztere del- sorpassato da quello d1 due ze sembra a no, m se~c let- vero Per non stanca~ ed I~ malavita. specialista del- drammi come • ,Rop~ ~ e teraria del tutto giusltfìcato. annoiare più di qualsiasi al– I orrido, de! per".erso, del •_Gaslight . la cui ve1s 1one John Hampson nel famoso tra cosa essi hanno bisogno delittuoso. L esempio oramai cinematografica grazie anche saggio ,Movements in the Un- di essere resi non soltanto celebre di Georges Simenon alla presenza di attori !amo- derground ,, il migliore de- con vivacità di color, senza è sufficiente ad indicare si come Ingrid Ber,I?mann e dicato in Inghilterra allo slu- alcuna esaroerazione che ne quanto sia difficile in simili Charles Boy~r ha trionfato dio della malavita nei suoi GIACOMO A ,I'ONL",l circostanze. pw· possedendo sugli schermi d1 tutta Eu- più diversi aspetti nella nar– dei doni eccezionali, farsi rapa. rativa britannica contempo– (conllnua In %. pa.gina) PRONT[ PER LO '"STREGA,, Ercole Patii In attesa della votazione defini– tiva del Premio Strega. ecco i cinque scrittori che hanno supe– rato cli slancio la prima vota– zione degli miei de[ salotto Bellonci, imponendo i fin da ora all'attenzione dei lettori, del pubblico anche il più di- tratto. Ecco i cinque candidati al Premio Strega: Bassani, con 79 voti; Levi e Petroni, con 39 voti; Patti e Troisi con 29 voti « IL SEGRETO» DI ICCOLO' TUCCI ranea, pubblcato una dieci– na d"anni fa sulla rivista , Penguin New Wriling • e purtroppo non ancora aggior– nalo e raccolto in volume. DAL TACCUINO DI UNO SC!lUTTORlE LE OPINIONI DI UN ARTISTA * parlando di Patrick Hamil- UNO SCRITTORE NUOVO ton si sofferma sopratutto sulla t r i I o g i a londinese • Twenlv Thousand Streets under the Sky, pubblicata vent'anni or sono e rileva in Hamilton l'influenza di Char– les Dickens. Oltre al fatto che La forza delle cose viste Dickens come altri fra i mag- ovvero unnuovo scrittore giori romanzieri dell'Otto– cento non ha disdegnato d1 soffermarsi a volle a lungo di BINO SANUINIATELLI otevoli per ricchezza di istinto. per /re– schez::.a di immagini e di intuizioni. per forza di penetrazione psicologica, questi racconti rientra,w nel clima di un natura– lismo letterario toscano. di un.a lettera.tura di Ft-,RDJ;\A:\DO \'IRDIA u circostanze. eventi e per- SIENA - Da anni ~on ve– sonaggi dell'ambiente della d_evo la,.• Maes_tà • dt D".c– malavila l'unico punto di c10. Sull imbrumre, nella ptc– ntatto sembra a noi essere ~ola pinacoteca deserta, m co d, ta d cima a quattro rampe di sce– ~ <;erto. mo<lo . LS C!!at~ '! !e. Un paesaggio di tetti, un tromco dt avvici~are 1 I? ot · suono di campane e una sala gonisti, u_n un:orJSmo _ttpica- vuota, straordinariamente si– meryte b_r,_tanmc_oche m am- lenziosa, occupate dalla bo 1 ~si ~nterv1_ene per dare «Maestà». E' un·enorme Ver– un po . d, respiro i:iel _reso- gioe appollaiata come un conto d1 avvemmenti odiosi o grosso uccello in una foresta ternflcant1. di teste e di aureole. Ma di In • Hangover Squa_re • e fronte al rovescio della ta- • The Slaves of Sohtude, vola, sulle figure della base rautore riesce anzitutto a e del coronemento, ho pro– Si può dÌre di Nicco:ò Tue- ali.nen:a di una !inia vigorosa creare un clima d'angoscia, vato il senso pieno e cilspera– ci, un toscano attorno ai cin- e profonda: lutto sommato ad affascinare il lettore come to del miracolo. Un'archilet– quant·anni, vissuto Jungamen- !'America non è culturalmen- pesso succede quando un tura d'aria e un'armonia es– te"negl.J Stati Uniti dove pub- te che una proiezione del- delitto od un"imminente ca- sorta che nti henno lasciato blica con ,gran successo. a !"Europa, del vecchio e del tastrofe vengono rappresen- in uno staio di mutismo ri– quel che si dice, racconti e no- nuo,·o Occidente (.slavi com- tati con abilità narrativa. ma bollente e. allo stesso tempo, velle direttamente scritte io presi, da Turgheneev a Do- anche a renderlo partecipe di appagata serenità. Fuori americano su ri,·iSte di gran stoje\"skij, da Cecov a Beyli, dell'orrore di auanto sta av- c'è passeggio, caffè affollati 'iratura e raffinatissime come da Ciapek-Ohod a Gorkii), venendo. Patrlck Hamilton e luci fluorescenti. Non vedo Harper Maga.::ine Atlantic anche se l'americanismo è non guasta per fortuna i suoi nessuno: soltanto quell'uccel– Monthly, Harper's Bazar e riuscito ad imprimere_1,1na_sua romanzi con superflui ed ir- ione, appollaiato nella sua New Yorker e dove pur non impronta tnconfondib1le a.i n- ritanti commenti moralistici, gabbta nu_da, fredda e ~c~– avendo mai raccolto nulla m ·uJtati indigeni di quella ma non si compiace affat.o stante, su, tetti della c1~ta, ,·olume (a quanto pare per proiezione. nel male. E suo giudizio è quella Madonna troppn v1c1- certo ~uo s;,irito· boh~n!ien : Si ouò dire anzi che casi implicito ma egli non Ja,~ia ~~Ji~;~ ~~aiec\~~~~i~~= anarchizz'.'"Dte che g~ 1mpe come quello del Tucci, ap- d_ubb1 m _proposito. _Il male zioni e, intorno, un prodigio ctisce ogn,i colla~ra~mn~ ~on ounto per la carica europea viene motivato. segwto _ne!la di rr:usicbe celesti. gh edttor.) è con,.de1 alo sc11t- he portano nella letteratura sua mesorabtle corsa ali ab1s- * tore importantissimo sino al americana, diventano yankee so ma non mai abbellito 0 punto che il New Yorker si a cento per cento se non al- ~iustificato. Vizio e crimina– è assicurato un assoluto d1- lro pexhé agiscono come un lità nei romanzi di Ha1nilton ritto d\~zione -H come p_er ;/!~~red;"e~~~e 1 ~1ier~~~1~ _vengon<! rappre~ei:ita i quali Mi son fatto largo in San un ~au er o un emi~, a1 tn realta sono. eme no'l s~n- Marco tra la folla ronzante - d1 _quanto, egh pu_bbhca m (in fendo io stesso Heming- za una malefica sorta d at- come epi ettorno ai fiori in Amen~a _e d1 cui m. questi way. americano in partenza, trazione ma sotb una luce una calda giornata di sole Il giorm l ed,tore G'.'rzanti slam- ~quanto" come. ~on ha svol- tetra ed in un clima d'un òe- Beato Angelico. Quelle tinte pa un volume d1 racconh (Il ,o una funzione ,,tratta nella solante squallore . . d d Segreto, Milano. 1956). si può sua ricerca di un_'Europa non · _ cosi coraggiose e_ assur e a dire che egli s;a uno scrittore osterna. non tur1Sl1ca o fol- Dopo • The Slav~s of S~ll far coo_c?.r'.eoza m p~ezza e nuovo, nuo,·o cioè come scrit- kloristica. e con e orima di tude, e_• Hangove1_ S9,ua.e • a_g_gressl\1ta a1 c?nfetti_ colo: tore italiano? Come scrittore di lui - e forse assai più pro- da constderar~ [r? 1.pm_ ~up, rati da due soldi. quei volti americano il Tucci è ormai f-:,ndamente di lui _ James e ma a.t'!che fra I pt~ riusciti ~u bambolesch1 col_or.rosa, color consacrato se non altro dal Wi!der?). irrmet endo di nuo- un p_tano narrahvo 1e1 _N- mattone. cbe. mt :1cordaoo le uccesso· ~ europeo che rie- vo nel suo seno Quelle linfe manzi In g le s I del! ultimo dehz,fse ma~tone,te cqmprat~ sca a· ·netrare _ com'è ge- vitali dal!., quali. si vog ia 0 qu_arto d1_st,colo Patr,_ck Ha- dal ,abacca10, queglt occht nera le pe opinione di critici non si yoglia. 1a cultura ame- rru,1_ton s1 e. ora accmto ad ~he_ _guardano e_ n?n vedon?. anlericani e di 3 ,11ericanisti ricana ha tratto le sue oril?i- un tmpr~ smgol.arme~l~ ar- 1 fiori. j!em~at1. il_ s~rreah– italiani _ con tanta iorza ni. e magari certi ,·eleni dei du~: 1~ rievoca~:rm~ m una smo d1_ c:~1 rocc,ion1 comE: di rappresentazione e con Ulla ~uali ne :una- letteratura può s 7 rie di. romanlJ ded~ figu:·a onde_ p1etnflca~e. 1 essenza d) cosi ac~ta capacita di analisi fare a meno e di cui Questa d un delmquente fuon c:9-sse, teatrino che e neglt sfondi e di sintesi nel corpo vivo del- .,o, ra cara e ,· 0 rchia Eurooa ~n deltnquent~ per 1st1n,o e~ s~enograf1c1 d_1 ~trade e_ dt l'America d'oggi, ha un di- " la matrice niù le<ri ima. tnna½i voca7:t_one, 1;1D0 d; piazze (schemi d1 costruz10n1 ritto assoluto di cittaèinanza. Di,·ecso è problema pi quelli che _PJU _tardi fanno astratte_ con _11eometnca _egra– ma nella maggior parte di Tucci seri! o,P italiano per fremere ed morr1dire le. folle tu1ta. d1spos1z1one di p1am a consimili casi. lo scrittore per •o<i dire "rii "'lnrno,, 1100 ~l _resoconto. d1 effe1;ah de- polla10). la tra~p~renz~ tutta cosi dire allogeno brucia i ,crittore cioè che torna ad lltt1 _commessi in sene, e n- intellettuale_ dei b1anchJ. cen_– PORti dietro sP ste~o. si isola ,,~-=ere ,;:<"ritto~ italiano dopo m8;sh a lungo 1mpun1t1 ""er- tr1 so~a.r1 d1 nembi d'or?. 11 dal suo vecchio mondo eu- questo suo passag~io tutt'al- che oltre oltre a tutto han- parad1s1aco ottenuto medtanle ropeo. anche ;e mol e volte •ro che ,for nato attra,•et'lSO no la grandissima abili_tà di colori violenti e ricamata fai- quel mondo europeo penetra FERDINA:\"DO VIRDIA non lasciare tra_cce e dt 11011 tur'.1. l?li ai;:g_ruppamen,ti _rigo- ne!le fillir.,an~ della sua nar- destare sospetti. Creare un rosi entro piazze dt c,tta con rativa o dei 6 uoi versi ,. lo (continua In 2. parlnaJ personaggio simile, sceglierlo l'ordine dei loro edifici, o con- tro ,zri.ee mura merlale e giac– dioi chiusi, disposti con ra– ziocinante artificioso ... 11 tut– to ottenuto dall'artista (con– temporaneo del Ghibertl. d1 Masaccio. di Paolo Uccello e, come questi. studioso delle nuove teorie prospettiche e luminose) con estrema ourez– za di intenti e con illimitata devozione al proprio compito: come "un surro_gato di pre– ghiera"· un ripetersi di moti– vi che la monotonia rende piani e familiari. E, negli af– freschi delle celle. le estreme tonalità dei bianchi. bianco e ombra di bianco. l'ineffabile che è sapienza e materia. * C'è 1n taluni la tendenza a sopravalutare Fraoz Hals nei confronti di Rembrandl E' come dire una materia senza respiro, senza pori. a parago– ne di una materia di Qualità, impregnata di luci e di ombre, misteriosamente accesa, ani– mata. lo Rembrandt è la ma– teria che emana la propria luce proveniente da un ouc1eo segreto e in~auribile. Io Hals è una maschera splendida– mente verniciata che nascon– de il vuoto. * PALAZZO BARBERINI ln mezzo a un vasto e fred– do salone vidi esposta la • Pietà• di Bruges, l'opera se non più appariscente, certo di Michelangiolo la più pia– cevole. Di grandezza quasi umana. accogliente nel suo ri– tegno e modestamente sen– suale. spira quell'ambiguo fa– scino, quella forza di ine– spresso che è nella statuarie greca. che ritrovi nell'• Ila– ria• di Jacopo della Quercia, che suppone intimi colloqui col visitatore mantenuto sem– pre in una condizione di an– sia e di interrogazione che prepara. di fronte all'Incanto della misura, lo stato adCl– rante. Vi scorre dentro un sangue segreto. una misterio– sa sorgente di energia. Porto con me la sublime malinco– nia della perfezione davanti a cui non c·è che il mutismo o il sapore e il calore del– l'acqua. * L'Acropoli di Atene è una assenza in mezzo alla città un'assenza sentita. E' questa negazione sempre presente che ha del orodlgio. * IL "PASSATO D'ORO» DELL'ARTE. Il capolavoro. RaHae!lo - li QUadrci che la Immaginazione non può per– fezionare. isolato. senza tem– po. senza para_gone: auesto mi insegnavano da ragazzo. Poi. sfogliando a l c u o e raccolte comparative. misi assieme il meglio di uno stile, il punto estremo di ogni artista. Il ravvicinamento che facevo di questi punti estrenti di un medesimo stile mi dette la prima"idea del capolavoro. * Le statue antiche sono ar– rivate a noi senza colore. Nei nostri musei di scultura man· ca il colore. I! Giove Olimpi– co di Fidia era ct·avorio, di le,goo. d'oro. di vetro. di pie– tre preziose. Se noi dovessi– mo vederli ora come li vede– ,,ano gli antichi. policromati. tendenti al fantoccio, al mu– seo di cera. tanti capolavori ci sembrerebbero dei morti vestiti a festa. * NAPOLI. Museo Nazionale. - Quei bronzeo :'lume-Eroe di fattura arcaica. un poco inclinato in avanti io un mi– racolo di statica e di levità. ti guarda con bianchi occhi sbarrati. tanto più spavento– samente veri quanto più in– credibJlmente falsi. Come o– gni pura bellezza porta io sè « il segno· sacro del mostro ». * L'umanesimo greco liberò l'arte dalla paralisi sacra del– le civiltà orientali. Scopri nel • BINO SANMINIATELLl (continua in 2. pagina) * l CRlTl PROVINCIA * d1 LUIGI BARTOLINI Gh artisti mandano le lo– ro opere alle esposizioni pro– vincialt senza considerare dtt quaie razza d'asini saranno, poi, giudicati. Saranno - ad esempio - giudicati da cri– tici clie, nei giornali di pro– vincia, scrivono Le seguenti sciocchezze. A proposito de! pittore X: •è sciolto nello svi– luppo de! colore ,,: ma andate a stabilire cosa significa !o • sciogliersi nello sviluppo• (et meno che non si tratti di un cartoccio di terra gialla o di terra rossa o d'altra ter– ra o pigmento di colore pel– tato dalla finestra del quarto piano; cetrtoccio di colore che disfacendosi si dissolve (si scioglie) in una nuvoletta co– lorata). Lo stesso critico ecco cosa dirà a proposito del pittore Y: « Lo spazio, l'eterno inso– luto problema; cne arrovella H giorna.Lismo non ci consen– te di parlare a lungo de! pit_ tare Y • dove si parla d'un giornalismo che • si anovel– la • intorno all'insoluto pro– blema. dello spazio ossia che non trova spazio sufficiente per smammare un altro sac– co di fesserie (ed intanto più s'arrovella e più ne butta fuori). (Ha speso, i! critico provinciale, tre rigne per far_ ci sapere clie MJ\ ha spazio per potere parlare del pitto– re Y: meglio valeva che ,n tre righe desse un 11iudizio sul pittore Y (visto e consi– derato e/le, a proposito di ciascuno degli a.!tri espositori, non adoprò più di tre righe). Eppoi. on che modo è code– sto di esprimersi?: • un gior– nati.smo che s'arrovella ecc. .-?. Ma uditelo a proposito d'un altro pittore: • con i suoi bianchi sui quali na puntato come su una sicura promes– sa;• (mtt cne cosa vuo! dire • puntare sopra mia sicura promessa•?). A proposito del medesimo pittore soggiunge– rà: • colorista di sicura effi– cacia espressiva nella forma distinta ed agile • (vi racco- f

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