la Fiera Letteraria - XI - n. 17 - 22 aprile 1956

Pag. 6 L.A f I ERA L ET TERA R I A Domenica 22 aprile.1956 JLA VlCI QUADRJI.ENNALE D!!IAJRTE .... Gli inquilini del seeondo piano ei precedenti articoli sulla di' MAUROINNOCENTI paesaggio lungo il nume dJ A. VII Quadnennale, alla quale Santlnl: il muro del convento ! 1 ~~m;r 0 ;~} 1 g 1 ~e/a~\~ 1 h}t~; di L. Bianchi Barrivera: le l'importanza che una simile puscolare poesia. Mentre le ope- una nat1:1ra morta di Elena ~~~io~e g~he~~: 11 U: 1 :an~ manifestazione. comunque or- re di Hollesch e Di CollRlto ri• Berner. d1 tutta diversa pi_ttura, segno. riesce 8 comporre im– ganizzata e riuscita. assume petono il malcostume della pit.- sono ugualm_ente q1;1adri a1 qua- magini Ira 11 diabolico e 11 nel quadro della vita artisti- tura, segnaliamo i quadri dei li si pone I attenzione per un semplice descrittivo: G. Bar– ca nazionale. si è parlato dei Pittori Friscia, Quaiotto, Mola. tnteresse solamente pittorico e bisan con 1 grotteschi di gracile maestri .della g~nerazione di . I c~nque quadri dì Teo Gian- art1st1co segnatura; le figure di Simo– mezzo de1 realisti. degli astrat-- motti, del quale abbiamo lar- Silvio Loffredo pr&enta un netta Bardi per un decorativi– tisti. della scultura. E in ognu- g~mente parlato in occasione battistero che richiama le com- smo che trae il sostanziale ali– no di qu~ti articoli_ abbiam~ di una su~ postuma per5?nale posizioni ~ubiste e le arditezze mento da un impianto !elico ~ercato d1. mettere m. luce 1 alla Galle71a l_aMed~sa d1 Ro- ast.ratte; Iopera di gusto fran- di segni e di bianchi 1 quali \ alari reali. non quelh creati ma. anc_01a c1 convll?,cono del cese. del quale Il pittore ci concorrono alla composizione dalla fantasia dei mercanti o valore di questo colonsta vene- sembra impregnato. rivela tut- delle opere e all'espresslone di dalJa boria de_gUart.i~ti, di ri- to, erede di. una p1ttu~a ~astosa tavi~ un artista emotivo e sug- un mondo dove i personaggi valutare certi i_nei:1t~ troppo e. casta .. ricca di nfenmenti gestivo. . . dell'artista hanno vita: lnfmc nascosti per rag 1om 1mponde- nass.unti m una espressione dl Poi gli astratti: Penll1. Do• una elegante 'nota di campagna rabili. di indir!zzare. senz~ considerata poesia. . . razio, Brunori. quest·uttitno con toscana dl Amiaudo Nocentlnl. presumere, l'occhio del pubbh- . Il fiorentino Ugo Capocch1ru tre opere di maestria cromatica I tarocchi della pittrice trle– blico su certi aspetti fecondi s~ presen~ con tre opere che e di sottUe interesse. Non è stina Maria Lupieri suscitano dell'arte italiana. Diremo. in ripetono 1. motivi cari a questo q~esta la sede PE:r parla~e più immagini di !es.tosa e magica fine. che troppo spesso a que- pittore aristocratico nella far- d.ist.esamente dell opera d1 que- iicchezza. i monOtipi di Spacal s a nostra arte. ricca di umo- ma. e .!1el colore, che muove i sto artista che vedemmo ulti• sono raffigurazioni di serene ri e di fermenti. esercitata da suoi J_nulont~ni l'!}Otivid~l fon- mamente in una personale e Immagini: le tre storie di Mo· pitOOri. scultori che meritereb- do <:f1una civ1lta. essenz~ale e Roma. ma tale ci sembra da rena sono narrate ·con triste bero una maggiore considera- castig.ata. La sua e una pittura m eritare l'attenzione della cri- arguzia zione, manca qualcosa. Appun- che fslllnre all'espresslon~ del.la tica più accorta. Tra i medaglisti segnaliamo to quel qualcosa di_cui i frR:1• r~J:ac;iot:eaverso note si lenzio- La ~gina con tre oper~ di F. GiannOne per l'eleganza pia- cesi abbondano. di quel qwd I g1· • d. F . cromatica eieganZli, ,fantasiose stica: Ettore Colnelli pèr la che anima· di intelligenza e Fn.illpa~ag rf~na~ t ; ab~o come una mobile favola sur- freinente immagine composi• di ,•ivacità ogni scarabocchio 8 yivono mcan 8 a esa · realista. tiva e G Pirrone parigino. Senza per questo vo- tezza di_c~~te ore rom_ane nelle E il giovane Buggianl che ci conclud.Iamo ~n qu;sto ar• ler dire che quelle balbuzie g~~~i 1 J 1 j~m~~e t~ ~lemento interessa per un grafismo pit-. ticolo la serie dedicata alla VII colte. quelle artificiose e ac- e R\C e u~a. torico al quale però è vicino JI Quadriennale d'arte. cademiche esercitazioni siano z· UJ.?,a figu:a dl Nino Tirinn.an- :ischio del decorativismo. In altra sede e altri dirà d1 maggior inter_e~e _che. non t~~ :~r~e~~ur.:r ela ~ev.~~ Di altri artisti "._Orremmopar- qual'è l'apporto di questa ras• le opere di molt1ssum dei no- ten il' d 11, 1 i P 1e lare ma lo spazio non ce lo segna la quale nonostante gli stri artisti. Solo volendo signi- . s a e mmag ne c e trae consente. scontenti e i Ìamenti ha tut-– ficare che qui da noi manca ,~ta soltanto dagli elementi Tra gli esposltori del bianco tavia concorsa a darci un pa– quel clima ada~to alla .ere- della pittura: ~econd ? un m~- e n.ero oltre Zn.qcanaro cui è norama fedele. fin dove possi• sella feconda e ,~va delle idee. dulo ~od~f'lssimo di figurati- dedicata una parete della sala bile. dell·attuale situazione ar- alla fioritura lussureggiante e visumo ra ~ 10 ?? 81 edi.. principale al piano· terreno. che tistica italiana. Abbiamo già sapida dei frutti. n marmau? Nazareno presenta pere di realistica. forza detto come sarebbero ovviabili Il discorso porterebbe !on- Cugurra di dehcato tono colo- compositiva. quasi ijOStflnute.da certe pecche e quale strada sa– t~n~. e le consegueze di una nStico e .di ! 0 .buSto . 1mpianto una struttura pittorica; Ci~r- rebbe da seguire per m'ettere S:umle chiacchiera sarebbero f~rmale, 1 .dipmti d_l ~ra~ct? rocchi elegante nel segno e pie- un p0· d'ordine nelle cose della suscettibili di dibattiti in pro Vmoresi. e_i paesaggi pistoiesi no :di poesia, che sebbene sul arte: ma "stando cosi le cose e contro. mi limiterò perciò a di M8:fiotti, di g~is~ safficiano filo del rasoio del morandism_o npn, possiamo che plaudire allo un esempio clamoroso. L'altro ~a ~ 1 viva espiessIOne natu: l~a. trovat~ la sua PUia espres- slorzo degli. organlzzatbri che giorno la Signora UtrUlo, Lu- 1 ~ 11stica. ~no ugualmente segru s1one poetica e GuJino. gracile. tra poco , 1 edranno conclusa la cie Valer. venuta a Roma per di buona P. 1 ttt1:ra. . fragi 1 ie. emotivo. rotti1e, gu- .loro opera, poichè la Q.uadrien- donare al S. Padre un quadro ~na penferia di Smls~a. un stoso. , ·· nale sta per 'chi.ud.e.rsi.' .. del marito è riuscita a !arsi po sw-reale ma ben dipinta e Oltre a questi se_gnaliruno un MAURO INNOCENTI ricevere in Vaticano con un • - ·~ · rumore che ha posto su di lei l'attenzione di tutti gli altri artisti itali ani presenti e che le ha fatto dire <e Voll$ sa– vez. j'etai la vedette». Ebbene parlando con lei e pronunciando il nome di De Pisis mi sono accorto che Ma– dame Utrillo, « Legion d 0 hon– neur, femme à la mode», che vive con André Maurois, Ed– mond Heuzé, Pierre Benoit, Fernand Crommelynck, Jean COcteau. coiè nel migliore am– biente francese della cultura e dell'arte. non lo conosceva. Non mi crederete. ma è cosl. Mada– me Utrillo. difronte alle rovi– ne dei Fori Tt;aianei e alla Tor– re delle Milizie mi ha doman– dato se quei mw•i vetusti. quei il!attoni infuocati erano i resti di un bombardamento delrul– tima guerra. Amici miei, ecco perchè difronte a tanta barba– rie io salgo le scale del secondo piano della VII QuadrieD.?,ale d ·arte con il cuore gonfio dl or– goglio e di felicità. rendendo teStimonianza piena ai nostri artìsti meno noti. a quelli che sono accolti nelle sale meno luminose della mostra, certo che la loro passione li giusti– fica. sicuro di incontrare in ognuno prima di tutto un uo– mo attento a ciò che accade intorno a lui. a quel che si fa nel mondo, propenso a confon– dere le sué esperienze con quel– le dei suoi simili, teso a volere un'unità spirituale latta anche della partecipazione viviflcan· te degli altri, passati e presenti. Eppure Madame Utrillo è una donna cli grande valore e di grande charme. Però, una pittrice francese. moglie di uno dei maggiori pit– tori francesi. non conosce il maggiore pittore italiano. Do– manda te alrul timo dei nostri pennellatori se non conosce Braque Matisse, Vlamink, U– trillo, Dufy. GIUSEPPE PIRRONE: Demonio Scusatemi lo sfogo e prose– guiamo nella visita alle sale della Quadriennale. Dove. In mezzo a tante cose di minor conto (ma oggi non mi sento di condannarle) si trovano l dipinti di alcunl giovanl ar– tisti cui va meritato l'elogio per rimpegno e i risultati. LEITER.i\ D'ARTE DA BOLOG TA .,,. Ugo AttardJ, ll5pone tre ope– re di ottimo taglio, ricche di pittura e piene di clore. ri– cercato attraverso una fatica che nasce dalrlntimo del mo– tivo ispiratore. M. Ceretti. In ~OVE DI UITTA' * ni: LA&'\.BER.TO.PRIIORI. un paesaggio di realistica pit- . . tura, priva cli polemica. ricer- Al « Circolo _dl Cultura» e- posto ben riconoscibile se avesse ca i valori di una composizio- spo_ngo:i-o_g!'-az.zi.temper~, ~ttse· curato con un m:nlmo. di. 00: ne di mas.5e che traggono il gm e ~~s~~' nove .artisti bo- stanz~ le sue par;ecipazwn, motivo da una conoscenza at- lqgne~, dt dwersa eta e fo~ma,. pubbliche. Corazza e un te111;• tenta delle migliori espressioni z~one. . una 11!ostra elle riesce pera1nento. come suol dirsi. dell'arte. Vorremmo metterlo in smz.paltca ed znter_es~ante for_se Pun.ge!1-ie, intellettualmente a– guardia contro certo scenogra- per fil; stes~a var11:ta. deglt in- narcluco, brusco 1nogatt. Un fismo di facile resa. teress, degh espositori. Il pub- artista che andrebbe 11tegNo un garbo. ùn esercizic disincan– tato. Chiude la breue rassegna Leone Pancaldi, pittore e archi– tetto, dal quate ci attendiamo una testimonianza più larga per individuare il ca-rattere del– la sua attuale attiv:tà figu– rativa. LAMBERTO PRIORI Anna Salvatore. fra due fi- bUco potra cercare nell'uno o conosciuto: specie per certi pae– gure. dalle quali non scaturi~ nell'altro le sue preferenze. ma saggi «scritti» con pennellata sce pienamente la sua natura fa.ssieme n<:n. risulta stride:1te mossa e nutrita. sdegnosa delle di pittore. espone un paes.:-ig- od_ an acrontsttco. __ al.meno aU OC· formule. e per quelle e< stene" J/ b f t gio cui rivolgiamo la maggiore eh.IO di casa; e cio e gia un 11!0- di periferia in cui cicl(sti. 11tac- er a vo an attenzione per la ricchezza tii:o d i successo, a1Zchese - sul- chinette. scorciate architetture. emotiva de1la composizione e la scorta dei pezzi presentati convengono in un·arta crepitan- O. WILIO. - Bolzano _ Genti– nel quale ci sembra di poter - . sarebbe eccessivo pretendere te. fanlasiosa. le lettore, sono cose molte deli– vedere la strada più felice della a, farn 11 punto delle s11!gote Più. giovani gli altri esposi- cate quelle ehe lei scrive _e si sua ar~e, fatta preziosa dal~a espen~.nze. . . . . tori. Borgonzoni, reduce da una fanno credere veram~nte smce– immag1.De in aderente armorua Il pzu anzzano e Corst, un ptf ~nteressante «personale» ro- re. Ma, vede, come spiegarle che con i segni del particolare. tore che 1za alle .spalle un /avo- 1nana, nella quale de11otai;a un la poesia è un po' come il·~ vi– Vorremmo dire alla Signora ro di molti lustri. ma che ;esta ritorno alla circostanza lirica no sincero >l che il protagonista Anna Salvatore che questa sua indomito e giovanile sulla brec- delfimmagine dop-0 i tempi del- dei « Promessi' Sposi n chiedeva strada ci sembra la più feconda eia, attento al suggerimenti di la professlon~ neorealista. st imperiosamente a 9uell'oste e– per la sua pittura. nella quale una 1uminosità at11wsferica che segnala particolarmente per il qmvoco nena sua sciagurata av– i motivi di ~a scu~la si d1s1m - il suo spirit,o sagace mira ad (( Paesaggio dt Sarno» intonato ventura milanese? Vm_os1_ncero, pegnano dai maC:3tr1pr.endendo imrnettere di.rettamente nella sui chiari. d'-una parlata e du.t- dunque: m~ se non e vino, il figura di es pressione smgolare. forma. per attivarne la strut- lile evidenza. />lanaelli, che si solo esser sincero non gli basta Bepi Romagnon1, espone una tura. Se l'inipressionismo è sta,. troi·erebbe attual.m.ente ad o- per ~arsi apprezzare come succo opera di suggestivo impi~to ed to il motivo dominante della perare su una via .latera!e a di vigna. ' esegulta con una ard1tatezza sua ricerca, va detto che Corsi, quella di Mor/otti. entro un o- ERICA · Tqrtno - « Ho venti nella. quale si anJma un respiro nativo di Nizza e bolognese d, rizunite « neonaturaltsta »: si anni - lei dice - e scnvo da di composizione. . . elezione, uomo colto e parteci- presenta con due vaesaggi e soli ~re mesi~>; e pensi un po' _Ana cl~to Marg otti, In un di- pe, non ha mancato di spinge una figura; mentre Ilario Ros- a chi sente di ave_re tre mesi e p~to, r1presen.ta la sua_ pittura re la sua curiosità fino ai « fa11,-si. nei suoi guazzi, punta ad scrive d? vent•~nm.! Comunque, plll fe hce per il c romatismo ar- ves» e a certi dh·ertissements una più stri11gata trascrizione m1 facc1a gra~1a d1_questa b_at– ticolato all~ forma. quasi astratti. Nel complesso. le degli effetti architetturali del- tuta,_ e non s accon se le_clico Una marma di Renato San: su.e spezzature e le sue tenerez- 1a·realtà, e cl restituisce un gu- che e ancora _troppo poco_li lar– t.m. ~uggerisce la pittura d1 ze liriche si so110articolate in stoso risalto dl colore. nei ter- dello di_ fatica 1etteran~ col atmosfera. . . . un linguaggio elle ra11,menta i niini d'un incontro ancora cor- qùale _lei vorrebbe sentirsi dtr_e un vaso di Gwdo Ferroru. il . . . . . un « s, ». Le sue lartalle seraH pittore fiorentino. non più gio- Nabzs, per pa.s.~ar~a tolte ad un diale e « vt.s~l.i~ » con le c~se _re sono ancor troppo poco vive per , ane. ma del quale sentiamo il C?ntro•to~o ptu vibr_ato fle. Ma- no-n _lo consiglieremmo d, spin- cancellarmi il ricordo di un'al– dO\•ere di ricordare i meriti ef- rzne), dove l~ scansione dei tra- gers, oltre). ll bozzetto per_ba/. tra larlalla che ornava la co– lettlvl al tempo della « Seces- pas~ cromat1~t. ha_dato e.it , ri letto di_ Antonio Nata/in, ha pertlna d'un libro di un nost:-c, '=ione>> pone ancora il proble- prez?osa s~nsibzlita. ~ell e o v_ere una sottile grazia settecentesca. grande _ diciamolo una volta ;,,a altre volte presentatosi nel esposte. •i fa prefenr:e la f1gu: intrisa di leggerissimi toni evo- tanto_ poeta:« Batté più. volte corso di questa rassegna. della ra seduta, che e p,u salda d· cat:vi. E un incisore esperto è scrda sulla tavola - sui vetri n– rivalutazione di certi artisti per concezw~e. e meno concede al- senza dubbio Manaresi, che non battè chiusi dal vento . e da sè i quali il tempo ha voluto dire le morbidezze delle altre. Ac- è rimasto estraneo alla lezio- ritrovò le vie dell'aria - si perse la dimenticanza e il silenzio. canto a lui. tre p'cco·e iempe- ne morandiana. ma ha saputo nelle ténebre ... ». C'è bisogno mentre la loro opera merltereb- re dt Corazza di soggetto spor- volgerla ai propri fntendim,enti ch'io le ricordi di chi sono _que– be ben altra fama. tivo. dipinte con piacere estro- rcalist:ci r m;,g/io i paesaggi. a sti versi ? Non volevo pero in- Aldo Bandinelli espone tre so e immed:ato, e valide a di- nostro avviso, della _sta711pa con durla ad un_ troppo gr~ve con– opere tra le quali ci piace se- mostrare - nel loro 1,npegno figure). Czangottlni si diletta franto, contmu, un po, vedre– gnalare « Sant'Albino » per la apparentemente minore - la d·accensioni decorative en!ro mo come va _aflmr~--- Che cosa beilezza delle superfici e per efficacia discorsiva d·una per- brwt schemi ritagliatl: e nelle vuoi poter dire cosi presto? una atmosfera intensa di ere- sonalità che terrebbe oggi un sue prove si legge, se non altro. HOFFMANN hR:>ES'fO ERCOLANI: Maschera ARTISTI ITALJlANJI. ... Ernesto· Ercolani Gli chiedo spesso perché non Sf decida a uscire dall'isola– mento - So che la rnia resterà una domanda senza risposta * di E'EHDl~A~DO , 1 11101~ Torno di rado, e quasi sempre di sfuggita tra un treno e l'altro, tra una cornera e l'al– tra, ad Ascoli Piceno mia citt<i natale. Da qualche anno anche i ricordi che mi Legava– no ad essa s! vanno facendo sempre più de– beli: la /ebbre di una modernità mali11 tesa sembra aver preso i miet concittadini, la città si scolora come del resto tanti altri centri deUa provincia italiana che vanno perdendo sempre più il loro carattere, il senso di una antica civiltà comunale per rìverstirsì deì se– gni u.suau a tutti i nuovi centri della nostra epoca. Tra il Celle San Marco e l'Ascensione che la dominano e si scoprono da ognf sua uia e da ogni sua piazza, le luci ai neon e le nuove impersonali architetture che si sosti– tuiscono a, queUe degli anttchi palazzi, che hanno preso il posto di giardini e di chiostri, di vicoli e di torri, spira un'aria d1 Texas o di Sud America, un'aria coloniale che fa stra– no contrasto con quello che resta della sua antica pudica e un poco aspra bellezza . .Ma ogni volta che mi fermo nella mia città non deve mancare una visita a Ernesto Ercolanì, pittore eh.e tra le sue mura è ormai come in esllUJ da trenta e più a.111ii. Dirò che è uno strano esilfo per lui, nato tra quelle mura e tra quei palazzi, e per di più di una famiglia legata alla storia della c ittd e de vo aggiun– gere e che la sua pittu.ra è qua.si inconcepi– bile se non .nell'a tmosfera antica di questa città, ·nel clima creai.o dai suoi contrastl, nelle memorie dei palazzi, negli echi d.i una vita popolare antichissima: è quella l'is??ira– zione della sua pittura, l'alimento segreto del suo mondo poetico; m.a ndn è certo il clima della cultura di Ercolani, una cultura pitto– ri.ca europea, dagli impressionisti a Scipione, dai g etici a. Van Gogh, respirata, direi, senza intermediari, assorbita. da una vocazione im: pegnativa all'estremo. Dal suo studio che è in un fondaco della sua bella casa ottocen– tesca sul Corso, Ercola.ni Si muove ogni gtor– no per vie traverse per raggiungere la Pina– coteca comunale della città di cui è direttore; evita le vie centrali e quell'antico pettegolo salotto che è Piazza del Popolo, intabartato s(no agli occht come un cospiratore. Ultimo maledetto per vocazione e per ironico gusto letterario, la sua misantropia è una condi– zione per l'ironia feroce e scoperta della sua pittura. Ercolani è un artista quasi sconosciuto: sei o sette anni or sono una sua piccola mostra all'Obelisco suscitò un certo interesse che ~~~~16 q~c:i~~:o i ~;s~ 0 ;a f~:~tru~in~i;~~ e tndizii. Credo che per una sua connaturdta civetteria. tenga molto a restare come suol dirsi <e fuori giro»; tuttavia qualche accorto coUeziontsta e qualche mercante più avvertito compra ciu. anni i suoi quadri e t suoi disegni e li tiene in riserva: forse trq, dteci o venti annl i suoi quadri saranno una grossa sor– presa, ma questo non interessa gran che il pittore. Innegabilmente nella sua pittura è un fondo let.terario: Ercolani tende a una satira acuta_ e vi.olenta nella quale si espan– de la sensuale cattolicitQ. della. sua. natura e in parte il suo spirito ot'tocentesco, Il suo anarchismo; ma il veleno compresso della sua ironia prevale sulla sensuaLitCLe sulla facilttà apparente di certi temi, quelli che egli denuncia nei titoli del quadri e dei dise• gni. Egli è l'interprete di un'amara provuz.eia ftali~na guardata senza illusioni e senza pie– td; i suci quadri sono ptent di dotti beoni, di fantasmi dt cortigiane tra11tte da vecchie sciabole, di poeti laurealt in atteggiamenti retorici, di anime urlanti, di profeti di.sar– milti, immagini di un delirio barocco che è rimasto nei fondo delle c!ttà comunali della provincia italiana. L'iroma e la fantasia di Ercolanì carpiscono il senso di segreti incre– sciosi e terribili che egli impagina con rab– biosa, ma quasi sempre sottilissima malizia intricandoli e ingarbugliandoli'con una sorta cti surrea ltsmo paesano dove la caricatura si confonde qua.si sempre con l'allusicne e dove la traged ia si sc arica in. una notazione òislac– ca, nella canea del colore, nella crudeltà del particolare, nella gratuità dell'invenzione. Chiedo spesso a.Ernesto (gli sono amico da quando frequentavamo ambedue le prime classi del ginnasio) perchè mai egli non si decida ad uscire dal suo isolamento: ormai nelle cartelle ,e su, muri del suo studio, su quelli della sua stessa casa, quadri e disegni straripano- da ogni parte; il pittore lavora aon accanimento e qua.si con una sorta di deliberata caparbietà . Ma so_che la mia re– sterà una domanda senza . rispost_a. Il suo modo di ridere di vecchio incorreggibile ra– gazzo e un comm ento ptiL che, eloquente. La sua pittura è una pfarz.ta difficUe che ha bi– sogno di un amb iente tu tto particolare, di eccitamenti che-. sono nell'aria, nel cltma, nell'.atmosfera ,della sua c!ttà. Dopotutto, so– lo in cittit c_ome, queste ,dove !1 te11tpoè pas– sato, ·per le generazioni che· ci hanno prece– " auto, con passo• lentissimo, si.possono ancora scoprtre in certe vestigia, i 1 segreti di un mon– do per La cui interpret<L;Zio1te occorre un'atti– tudine speciale, direi la sua chiaroveggenza. FERDINANDO VIRDIA ERNESTO ERCOLANI: Maschera MOSTRE ROMANE )f. Calder all'Obe!isco . Guasti alla Medusa Peter Chinni al Torcoliere . Bogdam Grorn alla Fontanella . Artisti argentini alla Selecta • Zannoni alla FontaneUa Ma7:zolialla Cupola. Petrillo all'Alibert ,.. Alexander Calder ha esposto pecca di folclorismo, riesce però t suoi « mobiles ». Diciamo su- talvolta a raggiungere comp1u– bito che at d1 là d1 ogni con- te espressioni dl arte nelle s.iderazione tormale queste sue quali se è evidente l'ispirazione creazioni ci riconciliano con paesana è altrettanto viva una Ia nostra età meccanica e me- vena di personale linguaggio tallurgica. coloristico e formale. Non stu– Sono infatti figurazioni poeti· pisce che questo artista_ abbia che, piccole favole in ferro, lu- tanta I'!rtuna n~•esecuz1one d~ minose immagini dell'inferno opue d arte appllcata, _ le qualt nel quale ci sembra a volte d1 sono ncch~ ~1 suggestione p1t– dover vivere. Calder ha davvero torica e lievi per la fantasia riportato alla luce un motivo che le anrm~. Ma vorr~mmo poetico che era insito nelle indicare al pittore_ una p1u at– manifestaz1onl più crude del teI?,ta via di ~tudio delle pro– nostro t.empo. pne possib1h_ta d1 resa e una Una favola di eqmlibri, di mdagme p1u . presente delle concordie un racconto che si propne volonta. articola I'lell'aria luminosa di ~1! 1 a~t~~agdt:-~~raent~~ ~ 1 ~! )(,.. =fs~e~ Q~:s{~~:Ùe s~U:~~~ _La Galleria d'arte cc Bonino » me notevoli, antitetiche al mo- di Buenos Aires ha orgamz.– numento abbiamo attinto alle zato a Roma una_ mostra di radici p 1 iù fonde della crea• tre pittori argenuru: Geltrud.ls z10ne artistica il piacere delle Cha!e, Raquel Forner,. Juan cose vive. Con Calder, che a Battle Planas. I d1pmt, della prima vista può sembrare un p1ttnce Geltrude Cnal_e, ~orta giocatore di segmenti e di tra- r~entement~ m un mc1dente pezi ben congegnati, la scultu- aviatorio, _npr~ucono aspett; ra ha intrapreso un cammino e funzioni della vita degli che ancora non si sa dove vo- Indios .. I quali sono stati con– gha. convergere, ma è certo s1derat1 dall'artista come ogget– che come l"uomo Perelà fat- ti d1 uno studio. suggestivo e to di fumo, tende all'mianno appassionato e gh s1 sono nve– telice di un sogno poetico. l~tl m u!trmo c.ome espressier Che poi quelle sue astratte im- Ill di un arte di atmosfera. I magini siano agli occhi atten- paesagg, lontani e perduti del– ti di chi segua la storia dei la_ Pampa,. la desola.z1~ne degb movimenti dell'arte una deri- onzzonti unmens1, s1. rlf_lette vaz10ne del lontano dinamismo n~ modulo ptttonco di que~ta futurista e che di quello pro- pittrice che usa tagli amp 1 e seguano l'intento, è una cosa tmte hqmde, atte gli un1 ~ le che può anche essere. certo è 3!tre atla. ~ehcata evoc_az1one che la scultura. di Calder e d1 1mmag1ru evanescenti. ratta non soltanto per li diver- Mentre le opere di Raquel timento, ma~ più per la consi- Forner SOI?,O preoccupate di deraz.ione festosa. dell'illusione una resa dt cultura e rifuggo– libera e serena che egli ci ha no lntenz1onalmente il persona– sempre saputo dare. Un artista Usmo del.lesensaz1on1. Sono mo– che inventi liberamente una t1v: di violenza. e cU passione forma poetica e supremamente espressi cli _un linguaggio cli leggera, che cl liberi dal baga- y1va. 1mpress1one p1ttonca; che glio triste, se pur grande, del- e evidente ~opratutto nell~ se– la tragedia, è benemerito della gnature 1ncis1ve_ e schematiche, nostra ammirazione. Gli dob- ne1 colori stesi con crudezza biamo essere grati di averci cromatica. regalato una favola alla qu_ale Più che surrealismo potrem– ci è possibile credere, un'1m- mo chiamare, secondo che di– magine che si realizza nel mo- ce il presentatore JU.110 E. Pay– vimento lieve del vento, che di- rò, irrazionalismo controllato segna nell'aria esatti gerogll!i· quel dlvagare esatto della pit– ci sui qu ali Si può distendere tura. di Juan Battle Planas. la tra.ma arruffata del nostro Sono dlvagaz1oni in chiave rru..– te mpo. stnca e subcosciente, rese at– traverso piani spezzat1 e pre- * ~i~~~~o diu~~ 10 ~01~fici~s;[~ . atta più all 1 illumina.z1one che MarceUo Guasti, pittore !io- alla fantasia poetica, ia quale rentino che espone per la pri- sembrerebbe essere U presup– ma volta a Roma, si è presen- posto dell'artista. tato con oli e xilografie a co- ~~~ie A~;m::iofl~a v~f 0 q~e~~ * artista ai quale l'esatta co- scienza del lavoro impone un La ceramica Faentina di U- 1mpegno di gusto e di motivi, berto Zannoni ci ha rivelato co– che rischia di rendere esangui me ancora sia possibile, in que– le sue opere. sto campo che é dominio in!la-– Gli oggetti della sua pittura zionato di tanti incapaci, otte– sono ricercati e trattati con nere risultati pregevoli con una una precisione che richiama materia che si 94atta pii.I a.l· certo raffinato decadentismo, l'utilitarismo degli oggetti. Le al quale si unisce la consape- sue ceramiche invetriate h:m– volezza di una tradizione illu- no la lucentezza degli smalti stre. Ma quella consapevolezza e la materia rivela la porosa è troppo evidente nell'opera del ornamentazione. I disegni, rie– Guasti che i suoi oggetti sca- cheggiantì tanta pittura d'og– va e ce li rende privi di ogni gi, sono contenuti negli spazi possibile interpretazione sogget- con una misura che li avva.lo– tiva. Le sue belle barche, sono ra. In mezzo a tanta cattiva quali lui le vede nelle mattinate produzione ci è gradito vede– di primavera fiorentina, perso- re l'opera di un giovane arti• naggi pronti a un colloquio che giano artista che unisce la sa di cadenze precise e comu- maestria alla eleganza della nati. Intendiamo dire che non composizione. sapremmo immaginare quel- Le sue ceramiche faenhne le barche in un fmme diverso sono le sole che, tra. quelle ve– da.1:l'Arno; e questa ci pare dute, possano assumere il van– una limitazione, anche se le to di una tradl.z1one grave co– loro prue sono tese a. viaggi me Quella che da. Faenza pro– che valicano l'arco delle Ca- mana. ~%i" ~osr!,i~t!u?i; ~a;~a:l!t~ * za schematica di forme che rasenta il paradosso. Franco Maz.zoli, giovane p1t- Mentre la bellezza delle su- to~ roman_o espone 1 suoi ul– perfici e la vivacità del colore t1m1 quadri . testimoniano della passione ado- Tra questi certi piccoli paesj perata dal pittore per la resa e cert~ nature morte, preziose della sua immagine poetica. di ton, e di materia, Ci paio– no le opere migliori. L'artista ~ ~C:~I~~o e~~e~el~~a c~~ aggruppate e articolate come Peter Chlnni espone una elemen_ti di una scacchiera; serie di incisioni. L'artista na- 1mmagme che nelle nature mor– to a New York vive in Italia te prende forma più ampia e dal 1945, a Torino, dove ha compiuta. I paesaggi che co– frequentato· -per alcuni mesi noscevamo, di pretta deriva– lo stiudio di Felice Casorati. zione cubista, per una ricerca E nella mostra dì oli da cromatica, necessariamente ri– lui tenuta recentemente alla volta a! to~al~ romano, ci sem– Galleria San Marco era evi- brano tnienon a questi ora dente l'insegnamento del mae- espcsti, i quali _assumono un stro torlnese .. Ma se la sua pit- significato p1ttonco più perti– tura ci parve troppo aderente nente la personale espressione al modulo casorat1ano queste d~ll'art1st~_, ~rop!iO u:i .gra~ia acc:.ueforti e incisioni ci danno d1 una pm limpida distillaz.10- un'immagine più felice del suo ne del colore. essere artista. Là dove egli s, dimostra dotato di personale .,,. energia. raffigurativa attraver- so sev~re r;cer.che di pazien: Enw Petrillo da. una pittura za_e di sacnflc10. Tanto che e che potremmo definire astratti• ev1dent_e neµa sua opera come sta e neocubista ci è parso gìun– certe h~erta del segno che, a to, con le opere espa.ste alla pr1m_a vista sen:brerebbe!o In· sua ultima mostra romana, ad vent1va ~ fanta~ia, sono mvece una composizione fra l'elemen– lrutto di una ncerca attenta e to vivo del sentimento e la ne– cosc,ente._ Ricerca che approda, cessità dominante deUo stile. per cer_t1 (!Ont~t1 d1 luce, Per cui i suoi quadri di oggi m– ~ontrast1 .evidenti an<?-11e doye terpretano una realtà. che e sua 11segno s, fa fo lto e intreccia- e in un linguaggio che è della to, a u~ poetrl.co incanto s~rrea- migliore cultura. Diciamo subito 1~, d_om mato dal la _volonta del- che questo giovanissimo pitto– I artista, ch_equel nsui_ta_t ovuo- re è felicemente dotato di rie– le. conseguire. I motlVl rea.li - chezze cromatiche che gli fa– sti.ci_deµa sua produzione sono cilitano molto il cammino ma p_nv, di_ polem_,ca e _anche in che anche gli potrebbero' su . cio e evident~ 11. suo mtento d1 gerire l'infelice immagine ~i narra tor.e .d1. 1m~agm! per un colorismo nel quale Si per– contr_ asti d1 b1anch_1e di neri, derebbe • la sua vera !orza M~ e u.na narraz1~me che si compositiva. E se un appunto arnma d1 u na emotiva ed emo- dobbiamo fare aUa sua produ– z~onante 1ndagme, la q~~le zione è proprio in quest'ultimo giunge a rendere' leggibile senso che ci sembra opportu• ogru particolare_ del! o~ra con no: vorremmo dirgli come il la stessa mtensità dell 1nsieme. disegno, ch_e lui ben conosce, sia sostanziale alla sua pittu- * ra di oggi e come debba guar– darsi delle suggestioni della Bogdam Grom ci presenta sensibilità. Chè se l'arricchi• una nuova architettura del mento deila sua esperienza è Oarso, meglio dovremmo dire leC0'.1do attualmente di bella una nuova immagine architet- pittura, l'abbandono all'imma– tonica dei paesi del suo Carso. gine sugge~tiva sa·rebbe la de– Con una tecnica che egli del!- cadenza d1 questa sua espe– nisce pittura a «batik» nei rienza. Ma la sua pittura è quadri, nei pannelli, nellé lito- sincera e questa sincerità non gra.lie l'ispirazione schietta e può non rilevargli il pericolo piena di forza si rivela discen- della sua attuale bella posi.zio– dente dai << fa.uves)); ma ·anche ne nel numero dei giovani ar– una conoscenza puntuale dei tisti. Possiamo considerare con migliori maestri pittori italiani attenzione questo pittore libero, di ora e di ieri concorre alla nel pieno possesso dei mezzi cli creazione delle immagini che espressione, sensibile e dram– l'artista articola con una fe- matico ne!'.s. resa delle opere. •---------------------------------------1. stosa facilità. Grom, che spesso ì'l, In,

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