la Fiera Letteraria - XI - n. 17 - 22 aprile 1956

Domenica 22 aprile 1956 -----...L..::.::..:......:..::..::..:__ ___________________ ~L::_A~FI ERA L ET TE RA R I A Pag. 7 I MARGINE A UN CONVEGl\'O Spettatol'l 11011 sinasce sidiventa Jentan1ente Lo Stato ideale deve preparare al teatro c~me prepara al lavoro: quando il citta– d1o11,0, come accade in Italia, non fre• quenta il teatro, è segno che esiste una <1arem:a profonda nella sua educazione * di GIOVANNI CALENDOLI l/ va,to e non o.g•vole territorio d•i ro.p11ortIfra il Tetitro e l<f Scuola è stato lentame,itt d.tssod.o.todal Centro dido.t• lico nazionale di studi e dt documentaztone con un lavoro durato circa. tre anni che ~ consegnato agli attt di tre çonv~gnì at qualt hanno partectpato stu.dtosi dt pedagogia, di letteratura e di teatro. L'ultimo di talt convegni, nel quale hanno svolto ampie re!culonl Giovanni Ca!ò, Luigi Volpicellf, Giovannt Maria BertLn, Enzo Petrint e Paolo Grassi, ha avuto luogo recen• temente a Firenze ed attraverso un'a.nhnata e rigorosa di• scusslone ha offerto un chiaro panorama dell'importante questione, fndtcando t punti essenaiaLLper la sua solu2ione. , L'istinto de! gfuoco drammatico è tra. i primi eh.e st de– terminino no/la vita. del fanciullo. La suo. manifestazione positiva costituisce uno del ·1mwlemt fondamentali dell'edu• ccutone. Reprimere quell'Istinto significa distruggere una esperienza che nella vita. del fanciullo e del!'o.dolescente ROtrà trovare un com.penso, ma non mat un'adeguata so– stituzione; significa infliggere allo spirito una ferita eh.e si rlmo.rginerà più o meno solidamente, ma che In qualche modo la,cerà sempre Il suo segno visibile o Invisibile. Dalla soluzione positiva di questo problema. dipeltde an• che lo. conseguen,a che L'Individuo divenga uno spettatore: uno spettatore f! quale nella intelligente parteclpa,fone al dramma può trovo.re lo. soddisfazione dt un bfsog1t0 fnt•• rìore e la ragione dt un equtlibrfo morale. L'Istinto dol gfuoco dro.mmatfco net fanciullo e La gioia. dello spettacolo nell'adulto sono t puntf estremi di un arco nel quale sono iscritte le ragtont che conferiscono al teatro nelle sue dtver.!e forme un tnteresse culturale non: tn senso a.stratta ed aultco, ma tn senso educativo e sociale. Lo Stato ideale deve preparare al teo.tro cosi come pre– para al lavoro. Nel teatro la comunità del cittadini compie un'esperienza. che è Insopprimibile e che arricchisco la sua vitalità secondo le tendenze naturali nell'uomo. Proprio la pedagogia con le sue concrete esigenze <>//re la più co,ivfncente dlmostrcufone di queste tesi su un piano eminentemente pro.tfco, spogliandole dell'apparenza. utopl– stlca che esse passano assumere ad un e.!ame superJtclale. Meàianto Il gtuoco drammatico f! fanciullo scopre la sua personalità, Il gusto della vita. e dell'cufone, f! senso dolio re~llà e dell'illusione, Incomincia o. misurare i rapporti complessi dell'esfsten,a, Nell'o.dolescente e pof nell'o.dulto l'ort22onte dt questa esperien2a st allarga, ma sen2a mu– tare sostan2talmen.te caratt4re. Quando Il cittadino, co-meaccade In Italia, non frequenta f! teatro, non sente Il qtsogno de! teatro, evidentemente esiste una caren2a profonda nella sua educa2tone e re&tl· tu/re Il cittadino a! teatro vuo! dire an,itutto reintegrare la sua educa2lone. Per questo la soluzione della crisi del teatro non sta nel giuoco delle sovve112lont o nella meccanica det provvedi– menti di favore che riguardo.no un raggio troppo limitato dt interessi; ma in un ordinamento radicale e completo det ro.pport; fra. Il Teatro e la Scuola, Il teatro deve essere uno strumento dell'educaaione e la scuola deve inversamente preparare al teatro. L'uomo non nasce spettatore, ma lo diviene lentamente; e condurlo al teatro, quando t suot gusti sono chiusi e la sua educa.atone ha già compiuto f! corso più fntpegnatfvo, è un'Impresa di• sperata. Cht a venti anni non conosce Il teatro, nella mag– gior parte dei casi lo Ignorerei per Il resto della sua vita e sarà tnva,~o da ra1 senso di sorpresa e di meravlolio. quando sl accorgerà che altri uomini trovano nel teatro una fonte dt diletto e di Interesse. Egli In buona fede pwserà che Shakespeare, Alfieri e Goldont sono noiosi e sarà disposto a subire soltanto quegli spettacoli che presentano un'at– trattiva non teatrale (per esempio, gli spettacoli che pon• gono tn primo pla110 un'attrattwa sessuale). l,i realtà I ro.pporti fra Il Teatro e la Scuola In /talla non sono mai eststtti. Essi sono stati affidati alla fnfzfo.– ttvo. sporadica degli Insegnanti più sensibili e più appas– sionati. Gli ftallo.nf , quando polSeggono un'educazione tea– t~ale - e Il caso non è frequente _ l'hanno ricevuta dalla /amtglla o dall'o.mbfente sociale nel quale si seno formati. E cosi si sptega che gli itallant va.do.no poco a teatro, che Il teatro assumo. molto spesso per essi Il senso di un'auten– tica rivelaztone. Nel nostro Paese Il teatro è tn sostanza un tro.ttenimento per inizio.ti. Basto. osservare le platee delle grandi città per averne la conferma o enumerare f tçatrt che rimangono costantemente chiusi ln provincia, ll convegno recentemente Indetto dal Centro didattico na– zionale di studi e di documentazione ha posto le bast per lo. Instaurazione del ro.pportf fra Il Teo.tra e la Scuola, ha ftssato I rudimenti di un sistema possibile, ha definito gli argomenU per una discussione Jutura, ha dimostrato so– pratutto come Il Teatro e lo. Scuoio. sfo.no i termini di un binomio inscfndtbfle che uno. civiltà co11sapevcle non può trascurare. Adesso occorre che t risultati del convegno di Ftren2e siano messt a /rutto con l'Indispensabile ausilio delte o.utorità responsabili e che il lo.voro tntro.preso o.nche sul plano della discussione teorico. non sfa interrotto. ll problema. della scuota è In questo momento al centro dell'Interesse nazionale. Glt ftallo.nt, dopo trenta. o.nnt dt riforme avviate e non compiute spesso con criteri contrad– dittori, si o.vvedono che la scuola <! uno strumento anti• quatq e tnsu/ffcfente. La scuola. Italiana, costretta tn un Grdtne chiuso e fondata In prevalenza sul sistema nozto- 11t~ttco, tnsegna molte cose Inutili ed Ignora molte espe– rten2e. essenziali,· prepara una strana macchina dt cog,1i• zlont che non serve all'uomo nella vita moderna Tutte le professioni tt11lche e tndispensabllt dello. civiltà ~ontem• 11Qro.neahan,io generalmente Il loro fondamento in uno s/qrao autodidattico. La scuola sta o. guardare f diplomi erf. t lo.ureo.ti ~li.e esercitano uno. professione ben dtversa da quello. allo. quale esso. li prepo.rò. Gli fnsegnament, sono schemattci ed astratti. Lo. reazione è oggi profondo., anche se non è ancoro. pieno.mente conso.pevale. Mo. tutti sono convinti, anche senza. avere Idee precise in proposito che la scuola d~ve rinnovarst nella sua organizzazione e net suoi fini, perchè la cultura vera, vivo., legato. alle esigenze co,i– crete dell'esistenza inteso. nel suo senso ptù alto, non può rimanere eternamente mancipio dei << Jrancht tiratori» del– lo spinto e dello. intellfgen20.. ll problema. ben deliminato del Teatro e dello. Scuola. trova posio nel quo.dro di queste preoccupazioni e di que– ste lnsoddfs/cuionl più vaste e per questo esso menta un attento studio quale gli è stato dedicato al Convegno tn· detto do.I Centro ncufonale dido.ttfco dt studi e di dccu, mentazfone. Che cosa posso. fniztalmente farsi 1n tale campo è stato fltdicato dall'ordine del giorno con Il quale st t concluso il convegno stesso: anzitutto occorre « stimo• lare lo. coscienza dell'importanza culturale ed etica del teatro tra. gli fnsegno.ntf, poiché non si può pensare dt ro.g– giun.gere qualche risultato completo nell'educa,ione del gfovo.nl al tea.tra, senza che o tutto Il corpo insegnante o almeno una parte i maestri, gli Insegnanti dt lettere • dt pedo.gogfo. per primi sentano la necessttà di dedicare po.rte della propria atttvftd allo. educa,ione specifica dei gfovo.nt o.l teatro, i,i modo eh.e Il teatro a /fldo.to o. ccnsa– pevolt professfonfstt dello spettacolo, inteso per quanto In– teressa come spettacolo educativo, punto di arrivo di un processo di cultura. e di lettura. critica, realtà al cui Incon– tro lo. scuola. prepo.ra i gfovo.nt, sta elemento integrante dello. formazione dello. personalità giova nfle. » E' uno. linea. di po.rtenzo. chiaro. ed e/ffcace. Ma è neces– sario che quanti sono interessati ai prqblema da un punto di visto. pollttco, o.mminfstrativo, burocro.tfco, comprendo.• no che queste non sono solto.nto parole, non seno soltanto formule, ma tl risultato di una co,icreto. esperienza di vita e di lo.varo nel campo della scuola. e. nel co.mpo del tea.tra. A Firenze non ero. riunito un gruppo di visionari; mo. u,i gruppo di uomini che allti scuola ed al teatro hanno de– dicato tutte le loro energie nello. speranza d1 contrtbuire poco o molto allo. civiltà del proprio Paese. Questi uomI111 ,ono asso.t più vicini allo. realtà contemporo.nea di quanto non lo sfo.no i cosiddetti uomini di azione, i quali non di ro.do _ e questo accade nel co.mpo della Scuola e del Teo.– tra - st muovono sullo. falsa rtga segnato. da leggi e dt regolo.menti orma.i o.ntfdlluvio.nf . Sonq fuori dalla pita. e pretendono di esserne Il centro motqre. Bisogna chç essi SI llqerino do. questo. periCQlQsa tllUSIOII<, GIOYANNI C"-LENDOLI J~TIZIATIITE TEATRALI * SETTE DOMANDE ATURI VASILE sulla Compagnia Italiana Tra 1ylntzl~tlvt tt~trall lttlt•- del nostrQ paese. Solo 1 com• ~~.fi'~ d }r;~'l,;'p~ii, 1~':}!~tr~\: plessi minori, gualçh~ Pie• Italiana che ha Iniziato re<:"ente- colo Teatro sovvenzionato mente la $U& alll\llUL al teatro {eccezion !atta, purtroppo. al– ~elie Arti di Roma. con li pro- meno per quest'anno, per Jl gra.mma - certamente lodevole più meritevole e famoso di te ct,.iurt~frft 5 i17~~[f ,'ìl 01 ~t 1t?~e~i tutti: quello di Milano l. I lancla.rne di giovani meno cono- Teatrini stabili nati dal sacri• sclutl, e ra~presentatl finora. La flclo e da1la passione di po- ';~"ci~~g~~~me.~ff:P~i~~::tg1 r:::t chi. custocUscono, be,ne o ma• df Valentino Bompfanl, ec La ve- le, la !lammella del reperto• CESARE VICO LUDOVICI dovella • di Dino Terra; e ,1 ac• rio Italiano. Ma sono, talvol• · cinge ad andnr~ In scena con la la, vlcoll ciechi dal qualj è 3?~~~zi 1 .~f~ e~f~ 1 ~r q~~!f 1 f:~ 91Ificile uscire 07r Imporsi al• lavori sono di Michele d'Anza, 1 attenzione e ali Interesse del LETTURE CRIT'ICHE Abbiamo rivolto al commedlo- grande pubblico. vicoli ciechi grafo Turi Vaslle, che è li dlrol• in cui spesso novità anche de· o e !ore e l'Ispiratore di questa com- gnlssime vengono definitiva- mago"IO ~a~~:f 11iltJ~n:• ~~c\~ile~~~~r~,: mente bruciate. sposto per 1 nostri leLLort: D. - Ma non crede che qu,:l- ~ l\larzherita Bagni e Giancarlo Sbragfa. nel lavoro di Dino Terra « La Vedovella> D. - Sappiamo che la Com• l,;i che lei chiamo.·• esterq~i- • • pagnia Teatrale Italiana da lta. della nostra scena Sta L l e lei diretta è 11ata allo SCOPOuno. con.seguenzo. della 110 .ver• a ll ( o Vl I di ro.ppresentare opere del M dello. nostra 11rodIuione repertorio nazionale ronten1- contemporanea? JLA RADIOTEJLJEVJI.SI.ONE * di OLGA LOMBABDI * Esito dei concorsi RA I poraneo. Questo scopo è sug. R. - Non credo. Ma anche qerito forse dal fatto che 8 ul- se cosi fosse. blsoi;-nerebbe le nostre scene si rappresen- moltiplicare le iniziative, so– tino pochi8sime novità 1talta· prattutto quelle sovvenziona• Presontqto da Gius,ppe un– ne? i1I altri ternii11i: i>ttende, te. perché questo - ammesso garettt. per « Letture Crittch.• • co,i la sua Compagnia, col• ma non conces o - torpore mercoledì 11 o.prtfe Lu gt Si/ort nt0,re una lacw,a1 dei nostri autori sia scosso; ha parlato al Teo.tro delle Arti R. - In un certo senso: no. bisognerebbe moltiplicare le de! « Teatro dt c. V. Ludovu:i • Dal luglio dello scorso anno o~c'.'slonl perçhè nuovi autori Carta Bizzarri, Giancarlo Sbra. ad ogl(l sono stati presentati 81 rivelino e rinnovare una fl- gto. e attori della Compagnie, sessantadue lavori di autori duci\< nel. teatro e nelle sue del Teatro /tallano diretta do. italiani - di cui ventitrè atti P,OSS!blllta di espansione a!• Turi Vasite hanno tetto scene unici. Non si può dire quindi fmchè gli scrittori consideri• do. « Le, Donna di nessuno• che la nostra produzione sia no Il !:;nere drammatico CO· « L'incrino.turr, • e« Ruoto.•· * Laui;eate le opere qi Rènzo Rosso, Marglrrerita Cattanea, Gincttta 0rton~, Beppe Costa, Galeazzo Benti, Vitt0rio Calvino, Alfio B. Valdarnini, Luciano Cirri ed Enzo ~Iaun:i scarsamente rappresentata. n:ie un avventura che valga L I t SII f h t ·1' Il problema comincia quando finalmente la pena di essere to ~J'l pa~~fcol~ri:' 8 ,~nt/f;~!:; si prende In esame l'elenco tentala. Ciò detto, ripeto che del teatro di Ludovtcl. che se– delle Compairnle che hanno non credo nella povertà della gna tn /talla L'abbo.ndono della La Gmr!a del concorsi per . messo In scena le novità ila• noSlra produzione contempo, t di I b I d l d opere rad.to !o1uche dJ prosa, Jf- Ginetta Ortona, torinese. è 5ta. liane. Se consideriamo che un ranea: troPPI segni. In ~pecle :i~ : fnnt"r.;;: ~~~• po~tar:~':)ç_ dopo amJ)Je d!tcussionf. ane- ta segnalata m va.n concorsi capitolo a sè è costituito dal in q~eSll ultimi tempi. st sono lo. scena t con/ltttt interiori. in nute dal lb ger.na.to al l mar- tli tl •BERTO PERRff"àlf teatrali. e ha. scritto anche complessi dei due de Filippo, manifeS t atl-: sei:~! di vitali• una ••trema semplfcifd d cu,one zo, ha concluso i suoi lavori e ni., ~• un radlodramma. Manoscritto di 'lno Taranto, di Miche• tà e di vhracità - • P segni di che accentua lo. 17tte11.5itàdel h~ stabilito ali una.11tuutà la prezz~ili ,, iaz!on!. e e!~ il smo.mto, trasme550 dalla RAI luzzi - complessi che fortu• un nuovo interesse per i;-11 au, dramma vfS3uto nell'intimità ~1aduaum• delle lo opere eu- , per cento f.rna specie di prova t.rale e c!n•matoiTa!lco ba fe. ce! 1954· natamente e lodevolmente so- lori Italiani vanno Inoltre delle coscfe11ze A//tancandost a trate nella rosa J!nale sul! 12" • . u, !tcel)lente raggnmto run!l.à dJ n legali 1 rep t . 1 manifestandosi anche all'e• d. . e o de! nove. st.ile contam:nando le antiche Casa. dolce casa, « passo.tem- o - . a ;r or10 naz O· stero. Blso.,.na quindi reagire quello i Ptrandello. ••~spera. i,enenutc. I! 5 per cento del program gesta degll ero! greci e troiani po domert!cal~ • d! BepPe Costa nale risulta e, !dente che le contro l'al!bi della nostra PO· tamente Intellettuale, l espert- La Giuria ha a!W·es!procedu- ml rad1O1omct m tutto U mon- con acu.J riferimenti modeml e Galeazzo Benti. è il copione prln~lpal! Compai:nle hann~ vertà. cosi spesso creato per ni.ento teo.trale dt Ludovfct ap. to ali a.sse,fIJazione del pre=. do sono « tfp1camente radlolo- In tutta l'opera a!eggta un dJ. che ha vinto ti concorso per quasi del tutte;, trascurato gli glusti!lcare una !?rave forma pare altrettanto lucido ma "' alle segn~uz,orn, e succes;Jva- nlcl 11nel co1urnn,I degli a,tn staccato clima dl malinconla un'opera comica televisiva A autori ltallan1. Se non vado di pigrizia e una totale man, sen"'? psl<:ologlco. so•titue nd0 al• me.nte, ali a.penura nelle bust~ « riptodoU.f »: Il 5 per cento del· e dl remota commozione per 11 metà tra la commedia e la rf, errato, sol? la.• De Lullo . canza di corag lo. In questo la dt.5soctazlone della personali,. c01r,spondent! at lavori preuua- la produzione concepita e scnt- r,peters! nel tempo della vlcen- lista, 11 lavoro non s! avvale dl !t1\11?~~:-~ai';"1d•lVDa1·elll > i-"caob~ senso da qualcf,e anno l'lstl- td una, caststfca del sentimen- ti e segnala 1. ta per la radio, ud esemp:o. < da wuana. un lntrecc10 vero e proprio ma b .. a) g • Cl . go luto del Dramma Italiano to a colte fin troppo sottUe. li premio dl Lire 400.000 pe1 molto buona e li 95 per cento gioca soprattulto sul motivi di II e la ma1a · Adanl.> (I.O.I.) sta conducendo una Anfitragico è stato definito i! un opera m gene!'e drammatico no. E co~1 11 5 per cento de. Giovanna per questa no~e. amb1en e e d1 costun1e offerti (con.< Come s, do~rebbe10 generosa battaj:?lia non solo teatro dt Ludovtct, e tale ap- e stato assegnaLOal rad!O<lnun- copioni del coi:sors! radiofo1ùcl dt Alfio Valdarnin!, è una bto- dalla giornata domenicale dJ ac'!'°11'e !/ ldo)n,h,e>dt ~eslare attraverso forme dl contribu. pare f't/atll 11elsenso stesso in m~ Un serv1210 di guerra. d; è decisamente degno di esse1e grafl.8. di Gio\.a1u1a D'Arco. \'1· una nostra fa1uiglla borghese. IU o IO~ anno inc uso zloni economiche. ma anche e cui e antatrag~o il teatro d1 cw è risultato autore Renzo messo ln onda. Quale legge " sta. questa ,,01ta. attra,erso 11 ricca dJ umor!stlc! contrattem- nel loro ca1 tellone e _rappre• soprattutto consigliando sug. Tbsen con cui i! nostro ho. sa– H.osso. gola questa rigida cootante pro- prisma di episodi llllnor! che pi dJ spassosi episodi 1 pe so- sentatc;, con esito soddtsfacen- gerendo sorvealiand · lient, punti dt contatto perae- ~f premio dJ Lire 400.000 pe1 porzione? Mistero. Ulumlna.no 11 grande personag- nlljfg'! sono osservati in clù~ve te novità paz_lonaJI. li Te~tro passion~ costante Il ri~ult~~~ guendo anch'egli una mlnuzier un oi,ern Cl! genere comico e g;o d! una luce se non nuova satirica. ma la conclusione vuo- d~lle < Qumdtcl Novità~ tnol. delle sessantadue· novità rap. sa, talvolta. spietato. .• tuttavia staLO 1""'eg1,a,o a.Jiu nu!!ocom• Un servfa!o di guerra. di Ren- pm gemile. femmlnlle, poe..fca le portare una parola di ott!- t1e h~ presentato quindici at• presentate In meno di un an- trepida analtst dell animo .,, medla l'ro,bito per Ur>uta. e.e,- zo R0&,0 tlavoro che ha v!nLO Valde-rrunf, dal 1948. e !econ- m!smo. Beppe Costa. dopo al'er ti unici nuovi. Ma le altre no si deve In 1?ran parte alla nw110. la _qual: e risultata autr.ce 11 P1e111-o per li radiodramma, d!sslmo autore dJ radiodrammi. curato 11 Settore Varietà e RI, grandi Compagnie hanno de• Segreteria generale dell'I.D.I. Dalla lo11tano. « Eroica• det Matlj'neuta Cat.aneo. e senza dubbio un'open. carll,!• ne conta o.I suo attJvo circa ,·Jsta della Radio è I addet dtcato I loro sforzi e I !oro . 1911 lt cut carattere e tuUo La Uiuna. tnolLre. ha rltenu- gio.::ne dl no evole impegno Kr• ,enti. n.llo stes.so servizJ~ i-es ~o mezz1.a1 re~ertorio straniero D. - Qual è.. allora, d11no- sperimentale e non giunge a to mente,oli ct1 ~ egmi.la ~.one t.ist!co. Si t.ruttu dl wrn rnd.ier Televisione ed è P 50 a - novità e riprese-. come se strata la ,·elatma abbo!ulan- un vero e proprio risultato ~~ f:f/;~,1,~~ ~:,;~e~cG-:{:it~tt'c~;; cronaca glornal.sttca d~l fron- La lunga storta della paura. cond!sslmo · Pl'Odutt~pm~t 0 ie: :1on. esislesse una produzione za del 1i~st1:o repertono, lo drammattco. la rtcerca pstcolo– dl Vittorio Calvino, G10va,111a le della ba~tt,glla. Il c1on!sta. dl Luc1a.110CU"rl. cl pte<.enta tches per le trasm1'..'.:.1on! ~hee italiana ~egna di essere pro- Copo pr! >tctpa.le della suo. gfca dt c. v. Ludovfct ha le per que.sc.a lWlte tonunmtt.ucn I h1s,en1e al ca.mbKtLentl.si wo,.a 'virende e personaggi a.mblen• lo Interessano. Ha SC'ritto an- PoSla _all attenzione del V?Sl~ om.pagnu,, sue tappe plu importanti ne di A, 110 B Vafdarnmt Lo. lu1t• ulla fine accerchiato dRllo sii- taLf In un·1mmagu1arla motu- che commedie r Sc1tzo. ritorno. pubblico aJ quale essi Sl r1- R. - Qu~llo. di. rapprescn- « ~a Don11a dt. 11essuno » • L'tn- ga stona· della liuura toru!l,• 1uppo dell az.:one ne111ictt e. cc> ?Jone. :-emphce pretesto per n• rapprefent.n'..a Rl Teatro Speri- volgono. tare le novità 1tahane in car- erma.tura» e mfl1ie «Ruota»: ma.tea, dt Luc,R.. o Clt'l'l, una n,e gli af.rl, diventa protago- proporre.all'ascoltatore 11 r.obl- mentale df Firenze nel 1939l e D. Chi ha «1<tt!7lle. rappre- teilO)le nel modo ~il(liore ma altre di ml11or successo tea. mogi•• per c,fawue tcumic- 1 lL nl,tu di una tragedi" che sta le aueggiamento d1 Socra e. L• rad!ocanm1edie rProce~so ail'au. setttato le 1tovith ,talianef posstblle. con allol'l adatti trale esprt1110110la stessa esi– Enzo Maurr!. • µ,r concluder 1, Testimone d,· morale ael !!'rande lllosofo gre• tore. ecc.>. Galeazzo Benti, no- R. _ Le compagnie, per CO· scelti volta per volta, t_ranne gc11zo. dt et'o<'arr a/la tu.ce dello. 11 prem.o di Lire 800 _000 per retto. dut;que, d! una catar•I co è QUI 10Igar1zzata In episodi to attore clnemalogra!fco e di si dire minori. senza che quc• un ~ucleo fisso co ~tltu1.to da cosctenaa /o.ce11done rappresen– wl'opera rud,ofomca su argo- che_ si a1vl_c!na per tutti. la ,he potrebbero accadere ogg. 1•arfetà. 1; alla sua prima espe- sta re&trlzlone suoni negali· Ma1gherlta B'.'gnt, Gmclla ta,tone e dro.1111na, t pm segreti memo dt carattere sociale 11011 m01 te. allot a. non è pm inie• e che pre,entano !-111 certo fa- rlenzu di autore. Lo spunto del va mente per la ~ualità degli Bertacchl. Ma~to Ferrar!. Al• moventt e sotttll moti rnterton: e su,w a.sselj'nato, a,enao la sa come un termine astrnt a- scino anche per 1 Indifferenza « P•"-'•temr,o domenic,ùe » Ca- spettacoli O per I Ingegno de• ~rto Lupo, Giancarlo Sbra- tutto. la sotterra11eo. vita. del G,utia gtuaicaco non rbpon- mente olologtco e violento d~ll'uomo moderno. sa. dolce casa. è già •tal.o am- gli Iniziatori, hanno dimostra. g•~ e Mario Sllett1. Per li sent 171 i.e 71 tt. . . denu al criteri dei tema le ope- mu come una tendenza remo- pit,mente sfrutta:o efn alln ra- strato una sensibilità più vi- primo spettacolo: • Paur.a d• Teatro t11t111it.5to. dunque, la ,e ~re•emute ta dJ un destino lnd!v!du•le e ll11a moglie per Gtaso11e. ra• dio che alla telev!s!one: basti va per Il problema fondamen- me~ di Vale_ntino Bomp1anl, cu, forza dt penetrante persuo.- 11 ,irbale e stato sottoscri1,, collet.ho . Opera nobilts,,Jmn , d!ocommedia dJ Enzo Maurrl. rfcordue 1 rad!odnnunt Le do- tale del nostro teatro_ per 11 abbiamo scritturalo Arnold_o Stone consiste ne!,~fo.iogo; e be– to da Antonio uiamp1. prest• pro: on d n, dra.tnmatlcam~n- è un pezzo d! bravura ra.diofo- menfche deUa buona gente df problema vitale del reperto· Foà, Mila Vannuccl ed altri; ne ha fatto Sfiori o. insistere oente; G. J:S. Angfolettl, Ennan, te b1uc1ante. emotha. tecnica• nic... non solo. ma e anche ru- o. D. Olagnl e v. Pratolhù, Le rio. E' Infatti dimostrato che per li secondo spettacolo: sul valor~ evoco.ttL'O dello •tll• no contini Conaao Pa,ol iu mente perfetta Renzo Rosso e ruco lavoro uscito dal concorso domeniche df Angiola e Bortolo la vitalità e l'attualità della La Vedovella> di Dino Ter- di 1:udov1cl, a prOJJO•ttodel qua. Alberto Pe;rmt, Haoul kacl;ce al ouo secondo rad1odralllJlla. 11 eh, abbia le carte In regola df G. Pugnett! e ti tc,ledramma scena non può prescindere ra, abbiamo ottenuto la par• fe l oratore cito. uno ,togan df. membri. Fulvio Palm,erJ. ,.,. primo .. 4/farme a/ depostto. un nel campo dell'autentico umo- originale di Ugo Buzzo!an, La dal repertorio nazionale con• teclpazlone di Vivi Gioi. Per ventato /a11wso: evocare è crea- g,etario originale soggetto dl fautsscfen- rlsmo. Maurri - aut.ore d1 nu• domenica di un /tdo.~zato. rea- temporaneo: tutte le nazioni I prossimi spettacoli abbiamo re. nominare e distruggere. · za, è sta.to segnalato al Pre• ui.eMsi e or!g!nall radJodram• llzzato alla TV di Milano il teatraJmente più progredite concluso trattative lmporlan. ln/att; Il dio.logo di Ludov1cl La Giuria del concorsi pei m.o az.onale Radlodrammat!- ml :,rogrammatJ In questi ul- 26 genna'o 1954. della nostra ce ne danno ti coi, Isa Mlrl!nda, Carlo cosl asciut_to e raztoctnante ,ug. opere te,el'!sive di prooa. doP<, co 1954-55. , , , tlmJ d:ec! anni - tratta noti ALBERTO PERRINI una prova Inequivocabile. In Nln~hl. Anna Mtserocchl ed gertsce pit, che non dica: pon~ ai·er e,a.ininato gl! 84 copwm . argomenti m!tologlcl con mano ------------ Francia, per esempio, un tea• a'1tr1. i:,a nostra preoccupa, con scarna evidwza t termini pervenuti. ha deciso di assegna- Pro1btto per Ursula. dJ Mar• fine e delicata. riuscendo a ca- L b tro non può rappresentare un zlone e quella d1 adattare del co11/lttto che mo.I st chtude re il premio dJ Lit-e 600 OOu pei gherlta Caitaneo (lavoro che ha rlcare ogm sequenza c0n !mpre- i ri ricevut•1 lavoro straniero se non ha gli interpreti alle commedie su u11a soluzione di fatto ma, l'opera drammatica. a i nost, 1 c 1 0 tn 11 tou,,e!dl!ap)reènuu' 1 o 1 a rderell}!ao 6 rafda!n°: vedibili cartucce di « sens o! dato prima almeno tre lavori e non. come accade fatalmen- tutto affida/o allo. dialettico. I I d 11 1 • humor » che fa.imo !\evitare f!. ACABRI::N· L e, Pout e francesi. E a parte Il rigoro• te .soprattutto nelle Compa• del sentlmenlo, scopro con ter 1g i. e a qua e e risultata au- tasia che con do1·lzla d! nota- no allo spasimo tutto l'lntel!J, Edltrlc~. G. UD'Anna, ri ... ,~';, so protezionismo, la schlac, gnie di giro, le commedie al tale risalto l'i71;timo. solitudine ~~ce Gmeua Ortona. e Il pr~- zlon! garbata.inente Ironiche. gente - e un po !ntellettua- pan. 30. S.p. ciante prevalenza del reper- • nomi In ditta>. Certo una • incomunicabilità dei perso. o di Lue u00.000 pei I or,etu f1-esche. estrose. splr!tose. et listlco - copione. E' la prima DINO TERR,\: Gli rnqul•tf. Ho- torio nazionale è determinata grave lln:iltaz\one è ~ostituita naggio. co~ca a Casa. dolce casa. au- 11a1Tala storia di una bolla dJ vol:a che Enzo Maurrl s·avven- manzo. q. C. Sansoni, Firenze, dallo stesso costume teatrale dal mezzi a d1sposlz1one, non Pfu esasperato e pungente del •011 Beppe Coota e Galeazzo sapone che non si ruppe e som- tnra. con tanta decis,one ~ pun, AJ~i\Ti: 16;/tL}i~iN •· J.: La frat)Cese. Quando poi a Pari- essendo, la nostra. una lnl: dialogo dt Cecov o. cui IJt o.vvt,. Benti. La COnurn 55 fone ha de• mosse il mondo Margherita tualttà di effetti. In un opera Gwia .,.ua F•<le. Medltaz:onl. l?i st rappresenta una comme. zlatl:,a ~ovvenzlonata a.i dt ctna per evtde1ùi legami e a/– c!so Inoltre. d! non assegnare Cattaneo. glornatista e au·r!ce aper1amente colllJca ed elegan- Soc. Ed. e Vita e Pensiero• dia straniera è difficile che Cuori dei normali contributi /tnitd. tl dialogo dro.mmo.tfco dt d!latto 11 P•t;mlo dJ un mlllone d1 numero-i 1o!un1.l - vmc!- t1sstma pagg. 444, L. 1000. ' non si tratti 0 dl un < adatta- previsti dalle disposizioni vi• Ludotict li.a trovalo negli attori dt lll'e per Iopera te!ev,s,va • trìce. tra °i-altro. del Prem O · GIUSEPPE GIUSTI: Eplotolarlo. mento• _ che è molto di più genti. Ma se l'Impresa potrà dello. Com,11agnia del Teatro /. carattere sociale. per le r_agio_n;Vlai-egglo col volume I o ne I r nostri ffglt. di Ginetta Or• ~~-to~t}~~•ic! ;:~ri 10~ 1n 1~~ 1 i~,~ che una traduzione. bensl un essere portata a·l t~~lne, tallano, partfcoiarni.ente tn Car- glà la.tnenta t e nel conco,w ia- 11i.ez20. - da lungo tempo col• tona. li teledra.nmia che ha vin· renze. Ì,au. 356 . r.:. 1 . 200. • ade1rnamento del linguaggio. come ml au)!'uro. _potra d1mo• la Bl22arrl, interpreti ••n•ib,lt d ofonlco. 11 '° 1 baie .e Slato sot · tabora a•s1duamente al pro- to il concorso drammatico per JA y RUMNEY & JOSEPH MAIER L'èsterofllla della scena lta• strarsl che è posstblle, sia pu. • tntellfgentt tn alcune scene toscritto da Antonio Baldlm. ~rallllul della RAI II suo ra- per la TV. inquadra critica- Sorfo!oqia. La ,r,,,,.a della ~o- liana è a pensarci bene il re con Innumerevoli sacrlll- di sommessa Intensità eh.• s~– preSldente. Carlo Entl!Jo Gad- <;llodramma Vecch.ta'ballata del• mente l'ambiente convenziona, cl~td. Soclet/l Editrice li Mu- motivo· principale del perpe, cl. dar vita a una stagione unano le punte estreme, t ri– da. Diego Fabbri. Cesar.e Vico :a Dama. Clfsson. è stato pre- le dJ un agiata fam1glla bor- ~':1· 20 ~olo11na, pan. 224• 11· tuarsl di una crisi. Crisi non tutta dl Italiani. sultatt dt mo.ggfor con,tstonzo. t~dr!cr, M:;rfo J;ri:r•CIL<,Tw·t mlalo al precedente concorso ghese posta a!!'lt~1provv!so dJ MICHELÈ PELLEGRINO: L•lt~- solo ~conomlca, ma anche !et: D_. - La. Bll.a Compagnia g~ dro.mmati~a nell'aporo. COSÌ VÌ· si e. mem. r · r,o ,er- RAI. fronte alla ril·elazione d! qual- rat>1rn grora-rrl,tfa•n. Edltrl• teraria ed artistica, pelche rera o resterà ferma a Ro, va. • stg111/fcante di C. V. Lu- so, eeg,-e~ar,o; • , • • • rosa che scon,·o!ge la sua vita ce Rtudlum, Roma. P•ii• 190, allontana gli scrittori dal tea• ma 1 dovfct. Da un sommario e compie, VfqggiQ 1•erso l'ultima sorte. ~ la costr!rure a pren_dere atto GJfo~oBEDAR!DA: Ebrei di LI- fro ed Impedisce che li teatro R. _ Per questi tre mesi la _____ O_L_G_A_L_O_~_t_B_A_R_D_I si1·0 esame dei copioni radio- dl V!ttor:o Calvino. è una !un- dJ una realtà tragica del!& vorno. 180 sonetti ~!udalco-11•partecipi più vivamente, CO·Compagnia molto probabil, fonici e televlsi1l pe,,enutt a ira opera dranrma ica e corale. quale. nno a quel momento. vornesl. Fellc• L~ Monnl~r. FI· me sarebbe gl~sto, allo svi- mente resterà ferma a Roma. T7erbavolant concorsi della RAI. è risultato nella Quale li noto autore tea- non aveva mal tenuto coni.o renze, pan. 200, L. 1.200. luppo dell'attlv1tà letteraria D. _ Cosicché no1t potr~ 68 _ ,,. 1 che in Italia contlllua a desta- ------------------------------------------ sere risolto. almeno in que, re grande mteresse 11 genere sta fase, quello. che lei ha drammatico \cll'ca fl 94 per", ,,-4' JERSEY TE~TATO chiamato il <vicolo cieco>Y de1 concorrenti s! sono cunen- R. - A parte 11 fatto che tatJ ìn essoJ ne.i confronti· dt una Compagnia P.rimarla a ~e~~efi~mi~ c~~-ai"~rece~(ai! Ro1:1a, con possibilità cU echi pre•socl1è nullo comunque tra, In montagna, e precisamente Ho"'se••no della modo colare logica che r)On clrrospon- e risonanze, non rappresen• scu;abiliss!mol · Se si dovesse- nell'appennino pistoiese, vidi un .. ~ · 4e affatto alle usuali regole co- ta mal .un < vicolo cleço.>, ro trarre !llaz.Òut dalle tenden- telaio a mano. Ml Incantò .. Al· a «• ot•o di V A i'\T ESSA struttive, n* ane più O meno del>bo dire ch_e la Telev1s10- ze de, concorre~tì a questi con- la 1mmagm~ della !ontam~•ma . previdenti associazioni di idee ne Italiana c1 h'.' pern:iesso . d . . t I tess1tnce, st soprappose po, nel . e di 1mmagln1 inerenti alla sar• di far conoscere I nostri due rirsi. Ollemmil amme tere c te mio ricordo, quella celebre, dt Uni} ~rpresa a1:che maggio- va. quèl particolare dQsagg10fri toria vera e propria. Passando primi spettacoli a tutta l'lta- Italia \a ~ erenza d O 11 8 Lawrence. « Le sue. dita .sct- re l'ho avuta, oggi, perché gl! :<ffabiltta e stravaganza: che è dalla « boutique 1, alle grandi Ila, con trasmissioni che han• Francia. dell Inghilterra e degli volavano fn un assiduo lieve straordman 7ersey e t gustosi ti sornso della. c1vettena. confezioni f problemi e ! mo- no avuto una immensa pia• U.S A.l é 11paeee 01-e ti riso e movimento quasi st,zinto e pu• tncot m'avevano sempre sug- Con audacia pari all3; coe- tiVI di ammirazione sono na· tea altrimenti irrealizzabile. ti ~:nso goaono nunore poço- re spontaneo, come farfalle che gerlto il tono particolare d1un~ renza, la « boutique II affl~nca- turalmente del tutto dJ!!erent!. Credo che la Televisione sia lar1tà. almeno. ce lo auguna.1110.svolazzassero qua e là. I suol •'~ganza che trova la su~ pfu va le glandi confezloJ?!. Constatiamo subito che I co• un efficace mezzo di propa. da parte. deglt auton se 119nocchi restavano mgenu1 e aper· spiccante nsorsa nella d1S1nvol- La «boutique» non e qu! un lori cresimai, del golfetti non ganda per - 1 teatro attraver- del pubbhco. Se U senso couu- t1 e lncoscent 1 come il cielo. So· tura. diverso p~esagg10 della moda, sono ptù in gran favore. Su• s d' ! . ·b'l · co è sca,·so. s,;arsi,stmo, ahime. lo un'acuta punta di volontà, Poche imagin I di moda t:1e•con qualcosa di partlcolarmen- ben tra una estesissima gamma o 1 esr e possl 1 e. giUnl(e• è quello umorstfeo. sembrava. dt tratto in tratto, scono a !Issar~, nel tempo. Vm- te balneare o alpestre, è la pfc- di rossi: geranio, clllegla, aran- ie tflmlu taneamente 1 m 1 quasi • • • 1ucc!care m essi, da essi a me, colate dalle circostanze che le cola cas~ della pura fantasia., clo, salmone, ruggine. Molti u a a P~OVtnCl?, ta iana. Al concorw 1 9 5 3 della R.AI come per dommanllt ... ». hanno determinate, raran1ente una specie. d1 vacanza felice che gialli, dal giallo solare al glal• do{ 11 si. agitano 1 fermenti parteciparnno circa nul?e con- A Firenze, trovai poi. In un sopravvlv?no alla cronaca. Può ha la virtu d~i sogni: do".e tut- lo pulcino, al giallo di Siena. mg on del nos~o teatro e correnti. a quello 1954 . quas: severo palazzo, un telaio del resistere. mvece un «tono». un to al?pare ptu ~olorito, ptù lm· 11 celeste ha la megho nel pal- dalla quale è lecito <!Spettar• la metà· a quello di quest'an- quattrocento, e un fanatico tes- modo d1 essere, giusto quello presstonante. p!u sfaccettato, e tò, contendendo 11 favore del si un en?rme contributo di no appe,na 128 Gradu 'e sft· s1tore solitario chino su quel• Intramontabile che deriva da dove prodigalità ed esuberanza, grigi, del rossi e del blu. In Idee. di interesse e di pas- . • · . a, Ja sonora raggera di fili e dt un certo tipo di tessuti e di sb~cctano al calore di una ver• limpido turchese, un mantello slone. ducia nel co..cors, del _genere? pettini. come su uno strumen• confezioni: fra le quah, !neon- tlgmosa audacia. di grosso Jersey con collo qua- R - Tnten<te co1tti>iua 1 •e lo Forse no. Credlà:no. p.ut osto. to prezioso. Lo sapesse o no, fondibtlmente, quelli che vanno Ho visto dunque un maglione s, sciallato. Più classico, un grl- a,rn· rossimo la 811 '1tizia- che ~I sii~ lentamente sc!ogle: 1· era una creatura dannunzlijna. sotto ù segno "Lu1s~ Spagna- rosa e argento a coste, di ta- gio, con risvolto a uomo, tasca tiua1 P a ' do I equ11oco dt. chi ancora c1 e• E fu un passo davvero !un• li». Ma la so.rpresa e scattalR gllo dfntto. a sacco, caratter!z- « a patta 11. Il doppio petto con de cbe non esista alcuna d!f. '!'h!sshno arrivare ad intendere allorché ho ritrovato questo t!• zato da un collo ribattuto « a martingala veniva presentato in R . . - .S.i !_ratta, In rea'1tà di ferenza tecnica tra Il dranm,a dopo tante distillate delizie del po d! logge e tessuti, questi barchetta, che veniva presenta• blu cupo. una m!Zlallva dt autori che teatrale e 1I radiodramma. Il "pezzo unico» e del lavoro ap• puri valori di qualità, nelle con- to tanto con pantaloni neri che Decisamente vincolato alle ul- danno il loro lavoro nella d1mmu1to affl_ué.SO del tondo a partato, quasi segregato, la bel- fez'.on, destinate alla llbout!q_ue»con gonna stretta nera. Qui lo tlm'.sslme tendenze « Impero II forma ~lù disinteressata. Il 1ecchl castett1 al concor.1 RA! ,ezza imponente e capzi<>Sadel• perché, nella universale « città scarto verso un l!nguagg!o me- della moda un mantello verde repertorio è nato un po' dal· sta a testimoniare non solo che le grandi fabbriche, dove Il ff. della moda"· la «boutique» è ta!orlco o di "boutique >1 con• ottiene la linea !unga che mo- le circostanze. ma denuncia 11deposito dJ molti coçio~i tea- lo, ron più tormentato e ac- il q•1artiere assolutamente ap, s1steva nella soffice densità del• della dolcemente Il bll6to con irià 11 suo intento polemlco. trai? Inutilizzabili si sta esau, carezzato d• abili dtta, percor- par!scente. dove l'estro l'ha vm- la,_lana, trattata al modo del un'alta balza a coste prolun- L'iniziativa, se quest'anno rendo, ma che In molti autor: reva, intoccato. magici labtrin• ta sLI;la bel!ezza. sulla r!cchez- ptu sport.1vo sprezzante maglio- gata da sotto !!no a metà del avrà il conforto e U soste• 0 pseudoauton commci a sorge- ti metallfcl, recando le mera• za, sL;ta praticità, sul meravl- ne e 1ns1eme ti colore ricerca- fianco. Lo stesso motivo di co- imo del pubblico e la com– re d dubb·o che per 11 cmema v:ghe degli ultim!sstm.t tessuti gltoso. , to, impreziosito del filo d'a.r- ste accentua la scollatura. prensione degli organi com• la radio e la tele1is'one occor- a m•t:lia. · St trattava dunque d un pun- gento, come nelle amalgame de· Non era facile tener separa- petenti dovrà continua, con ra una dl\errn tecnl:a e un II colpo, che si risolse poi In to d'm:ontro fra la più coce~- stlnate aglt effetti delle luci ti questi due registri dell'ln· rìnnovàto vigore percif'l POS· "-~ . 0 pecla!;zzato un ro un diverso onentamento del gu- te, la plu amsch!ata attuahta artlf!clall. venzione. uno dedicato alle con- d' t · UUl!uagg. s , ·. ' sto In rapoorto alla moda, lo e la maniera graziosamente so- Su une. blusetta. cachemtre, lezioni sartoriali e al lavori a sa iven ~re un<! rasseg-na LEO. STE. · Calto.nfssetto. - Ben volentieri avrei corrisposto alla 5ua. << urgenza » se non mi fosse accaduto d! aprir adesso soltanto il plico contenente le sue poesie. Infatti è naturale che lo smaltisca U vecchio pri– ma d'lnclgnare (è un toscani– smo) il nuovo. Tuttavia sono ben lieto, dal mio canto, d"aver ritardato; cosi ml sgravio dalla tremenda responsab!l!tà. d1 do– verle consigliare di e!immare tutte le composizioni della suà piccola raccolta, Ml sembra che sia prematuro pensare di rac:– cogllere in volume cose che ml sembrano ancorate ad uno sta, dio pre-sperimenta!e. Lavori an• cora., dunque, e con tutti I miei auguri. GUI. DO.• Vene,io. - Pur• troppo li mlo parere di cerbero è diverso da quello della mag• gloranza del suol parenti ed amici. Che cosa vuole? Sono un noioso, un Incontentabile. Non le piacciono l classici? Se li legga per penitenza: vedrà che potrà. imparare molte cose e riu• sclrà. anche a digerir meglio l moderni. Segua li cons!gllo, e non si perda d'animo: LU. IAC. · Resino. - Ml spia– ce per l'intlrno sentimento che I suol versi esprimono, doverle dire che non cl slamo assolu– tamente. Se le capita, cerchi In Pio.nfsslmo di Cam!Uo Sbarbato le parti spectalmente In cui par– la de.t padre: "fadre, se o.nche tu non /oss, Il mio • po.dre, se o.nche fossi un uomo estraneo, - fra. tutti quanti gli uomini g1d tanto • pel tuo cuore /o.ncluilo t'amerei». HOFF!11ANN chino dherw dalla .ohta,. tea• ebbi anni fa a Perugia, nel ce- stenuta, sorv_egltatamente neglt· ncami a p1ccoh !lori che ml- maglia, uno alla "boutique» q_uanto PIÙ possibl,le es_a,u– tragona _e roff<?Cante « p.ece" lebrl stabUlmentl Spagnoli, do· gente, affab1l_e e sobna ad un sch!ano oro e argento con ce- dove nella regol~rltà e serietà nente del repertorio n_azio- 1n tre atd che I Ottoce~to « d~· ve vidi lavorare li filo d! lana teq,po, che da tl «la» ane con- leste e giallo. Dello stesso tes- di un lavoro quanto mal lm- nal~, rappresE:nland~ l?h au• ------------- ro a ~orlre » cl ha lasciato m mer,nos. isolato O mescolato con fez1onl SpagnQlt, nconoscmte or• suto, è foderato una giacca pegnatlvo, si possono Intercala• ton affennat1 e p:h autori VINCENZO CARDARELLl eredità. morbidissima. angora, r~ggiun, mai m tutto il mondo. bianca da portarsi con gonna re svaghi che hanno sapore di sconosciuti - con 11 proposi- Direttore • • • . gendo prodle! di legierezza, di Il classico jer.seu. il conte· ad anfora, nera. ~sperimenti; e dove, con una lo d,l c~Utulr~ un'occasion,;1------------- Qua!e la percentuale i;!e1 'Quo-uniformità, di vibrata cons:sten- enoso tr.cot. cedevano al!e ten- Molto elegante è una gi~cca libertà che ha qualcosa. di pa- percné l poeti drammatici DIEOO FAl!IIRI :n cop:on1 .sul rattiv.? Esiste ia, a seconda che U tessuto fOf· ta,iom dell'estro. dell'arb?trlo, la.minata in nero e oro, diritta, radossale, si possoho preved~re che si attendono. come l'ele• Condirettore ,.. ponsahtle Il e I J a pro :•1z.one rati ofonl ·• se destinato a, soffici golfetti d~lla incor)seguepza, della tro•I om manica a giro e çhlusura gli sviluppi di doma.1)1,sclogllen• mento risolutivo della crisi. ------------ un~ «~i;-stai,t.e». un ,tntll1'!ero alle camicette va.porose, o allevata: erano Insomma téntatf al collo «alla coreana.". done le incogmte. si rivelino e perché Il pub• TI·CO \T,pograf1a Colonna> fis..<o,, che non subi~ m~ 11,p- giacche, e al mantelli. dalla «boutique»; e ne deriva- La. "boutlqu•" hà una parti- VANESSA blico li conosca e li ami. Piazza Colonna, 366 _ Roma

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