la Fiera Letteraria - XI - n. 17 - 22 aprile 1956

Pag. 4 Vittorio De Matteis NESSUNO CI RITORNA Ombra del nostro peso è la memoria. Nessuno ci ritorna dail'inerte silenzio, dall'angosck>so inca111to del te1npo. Trasaliamo alla voce del vento , qllando Cllpo SCllOtele pòrte; e un prodigio ci coglie, un'assurda meraviglia come di fiori s1tlla neve. Memoria ci trafigge senza colpa, ig1iari: noi non sia1no che parole di pietra per chi ci g1tarda e no11osa addolcire il SUO Cl<Ore co" quello che diciamo. Noi viviamo e siamo soli sotto muti cieliVITTORlO DE MATTf;1S }f._ Giammario Sgattoni IN QUESTO GIOR O Si ritorna fanéi1tlli come al tempo delle bianche battaglie, delle sere di tripudio invernale accanto al fuoco; (tiravamo pallate aUe grondaie. irte di ghiacci, ai passeri storà,t1 dalla fame e dal freddo; e allora lieve germinava la vita nelle vene e sui rami con frange di cristallo). Ritorniamo fanciulli; e, dolce, il ballo dei ricordi e dei fiocchi ci sorprende, ci riporta un incanto alle finestre: . (sono forse passanti quei fantasnu strani, ammantati? e perché trema il c1tore alla donna che terge le vetrate co11 il palmo gentile1): è pure greve la vicenda degli odi, dell'amore, in questo giorno labile di neve. COSI' ANCHE or Sopra i verdi spadini dei gklggiol_i . aggrumati sul 1n1tro, ecco,. un prod1g~ cento fiori di neve ha semmato, lievi membrane fragili nel sole. Cosl a,iche noi, Signore: cons1imare la vita che ci resta . nello spazio lucente di un mattino. SONO I RICORDI I ricordi son queste lame nere di notte che nn bagliore alla finestra sùbito sq1iarcia; e pure gli anni grevi di lavoro del1iso, di tremori non ostentati: le minute pene sofferte con i balsami del cuore. Sono i ricordi al buio, la speranza che do,nani la barca del rimpianto scivoli qi.ieta az porto dei ricordi, getti l'ancora al fondgli~I;trirg SGATTONI LA FIERA LETTERARIA UN RACCONTODI ROBERTO BOSI, TERZO PREMIO '-FIERA,, IL FOC RE Gioeatori di earte Domenica 22 aprile 1956

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