la Fiera Letteraria - XI - n. 3 - 15 gennaio 1956

Domen;ca 15 g.::nnaio 1956 LA FIERA LETTERARIA Pag. 3 I POlE ILA JE PJITTURA IDJIR~ M~ D1E ANGElLI§ ~ NITITO ALLE JS LE n. M. DE ANGELJS: Ritratto Che ne sapete del sole, qu,ando azzanna ro11 denti di leone e sbatte in te,~·a ie creatnre per di,.1111io fosse? E' temp0 di ca1tico/a: anche i.l mare b1·11ciaco11 l'a,-ia e /'aria ne scintU/a. Come se,-pi, nei vicoli dell'isola, 1·aga::.zi e mosche dormono stl.4 mucchi dei limoni; e q11el giallo ha la fmgmnza de! fn1tto 11i1,segreto del tuo amore. Acqua di po:zo gelida trasnda 1tell'orcio, e ,,; quell'acqna U vescatore 1tella'"s11agrotta, in vace si ri-storn: dai ca11est,·i di viminj la cernia ancora 1)iva, insieme all'aragosta, ò rovesciata, s11Uasabbia a,·dente. A11che tu, nella rete 11'rigioniem, o in un cesto di vimini - nta l'aria bn,cia del tuo respiro, si riflette il sole azznrro nello tue vnpille cha fanno specchio, e, al riverbero, il 1nio cu.ore va iJi. Jiam1ne come IMi.fil.o d'erba secco da cento estati. Breve incendio, 1111a foglia e il mio cuore; 110n t'avvedi che il 11escat01·e è morto i11 1·iva al mare? T1< guardi quella vela al/'01'izzonte, mossa d,;, 1011·e11to che viene dal largo. J\·oti::ie di ,m'altrn isola: non 11iù q11est'odo,·e ge11ti/e di limoni. Gel-son,ini d'Arabia, Barbarossa m11oue alJ.'assalto co11 i snoi 11i>·atif Ma non è che un miraggio: la canicol' evapora i>I funwte all'orizzonte e nei nodi 11iù vecchi degli ulivi folgora 1,'Crmi e occhi di cicale: trnbi e mo.~tri ci lascia la canicola, o,;terie lave o gusci d'aragoste. '/\'"o, la terra non trema; se si spaccc; io fa pe,· sete, ed a,,somiglia a 11ncuo. C>"epato, a ,wo dei tanti limoni cho l'onda amara 1'iporta alla riva. Galleggia il limone: l'isola è ingombra di cuori e di limoni alla de,-iva. In q11ali te1.•1.•itori In quali torr·itori non si(lmo stati, in.sieme, co11 i 'tuoi occhi che facevano da guida1 Gli occhi tuoi i11cui brillavano luci furtive di lacrime che ,w,1 dissetera111w. Una 11eho bev11ta - te ne ricordi? caduta su/ t110 braccio 11e1· un moto del capo. 1'71'altra ne ho intravvista quando s0110 partito. Tu piangi, per strazinrm.i, e sci vittoriosa se1np1·e, con. l'occhio attonitoJ screziato da lampi /atu,i, i11 cui lègge,·r, !a veritd >wn è affare semplice. So che ti chiamo all'alba, t,i mi rispondi a notte, precipitando in cerchi di svazi solo a uolte contig,<i; ci U/1t1 >1inia.mo a di-stanza, ma tanto basta al c1wre per vibrnre di luce, folgorato di amore. Dove and,·emof I limoni delle isole felici rilucono come lampade, simili agli occhi tiwi: ama1'i so1to i limon.i, anlle se a volte dissètano co11la fragmnza del succo impregnato di sale. Ricordi gli oleandri f Aerei e biooloh, e le gocce dei />eta/i di azz11rri gels01niniY Sotto era il niare, li-scio, d,i tenero velllito i11 seta, co,1 tante i·ifrazi.oni di luce: ecco U castello, le cùpo/e di w1 odente i-solano s11 cni la l<•na spande l'a,1tico malefizio. No,1 gu,ardarla, la luna, 11i11ttosto guardami senza J!àcrime, almeno ora che siamo de11tro lo stesso spazio. I\, M. DE ANGELIS: fiorì Isola So,10 fresche le cap<rnne di paglia dell'i-sola i>1c11i faremo nido· coi gabbiani: di roccia è l'isola, le palme s'inchinano solo al nmto e all'alta marea. No,1 sapremo le stagioni, né U corso del tempo: 1,tce e tenebra saranno giorno e notte; ascoltel'e>no il rumorn degli astri che sem,pre invano mu:cd!mto lei lu,na. Amata mia, raccogli fiori e frutti per il nostro giaci17lio e i! nostro desco; adornerai di co,ich iglie il terreno dietro la ca"a d·i albel'i e di vaglia. Io mi tufferò 11e/ mare-oceano ili ce1'C<1 di ostriche mostn<ose e 7,erH/ero; (ti, sci /Jer me la perla favolosa di cui 1ni adorno a! mano e l'orecc_hio! J; mi tufferò negli abi-ssi marini 1ier dare luce ai tuoi occhi, splendore aUa tu,a gola, al polso, alle tue dita. Suoni remoti e colori piri an.tichi, verde à l'emblemc, del mare-oceano i,1 ci.i meduse sò!liano il rosato veleno di /ram.men.ti minerali: il ciwre non l'esiste all'assalto del sangue che gli na,-ra del tuo so,rno felice. Mi i! nem.ic -0 il gabbiano che ti ha, sorpre a nell'onda: egli ti pensa reg,11.c, dell'isola e me sco11.osce, e vorrebbe creparmi le 111wWecol suo becco /tlrente; Ol'O che senza fiato sono apparso dalle 11.-0/011.ditàdel mare-oceano. E 111 che mi narri? Hai scmtato Z'o, 1 i.zzo,ite 1 hai veduto le stelle impaUidire, come quest<1 7,el'l-0 scoperta per caso? Fam,111,i sentire con l'al'sa mia lingua le verle che nascondi dietro le labbra socchiuse. Egu,a.gli la natura, amata mia, co,1 la bocca che è frutto e mal'e-oceano, cielo e orizzo,ite, acqu.a à-i so,·oiva. Sulle nuvole Gli alberi ste.ssi sembrano soffrire alla l'io/enza del vento: la morte non si vede, ma sta in agg1<ato fo, e tra mmi e foglie, li cunto di '"'' /Ieee/lo viii non si ode: la notte ha rico1,erto gli astri rotanti in fuga e le metèore. Anche ,wi si.amo stelle spente, in terrn, gi,\ /o,'rsili, in remote giaciture. Tnttavi<1 la tua l11ce mi raggiunge si11 nel profondo abiNso dal c11i fango contemplo il cielo che mi sta sili capo. Amore, basta lln rnggio a farmi certo che Dio sta Slllle llllVOlc; 6 tlt 7'lffe. 11. M. DE ANGELIS Jt. M. DE ANGELIS: Grigio a Capri Dal ''Dono del mare,, di Anne Morrow Lindhergh * ---------------------------------------------------:•avvertano. In certi periodi della altre cose efiannose per rag- naz!onal! o anche sessuali. In una donna di oggi, sono con- potevo la.sciarne passare lnos- Ho cominciato queste pagine per me stessa, per ri– flettere srno tn fondo sul mio modo di vtvere, sui rap– porti fra me e la vita, sul lavoro, sugli altri. E siccome penso meglio se ho la matita in mano, ho natural– mente com.inctato a scrivere. Mi pareva, Quando i pen– sieri hanno cominciato a chiarirmisi sulla carta, che le mie esperienze fossero mollo dwerse da (lUelle altrut. (So!fnamo tutt! d1 questa !Uuslor,e?) lo mi trovavo ad avere, sotto certi aspetti, una libertà maggiore di quella che hanr,o per to più le persone, e, sotto certi altri aspe.tti, una Libertà dt molto minore. Del resto, pensavo, non tutte le donne cercano di mutare la propria vita, nè desiderano u,i angolo a.ppar– tato per meditare. Molte donne si contentano della pro– pria vita cosi com'è. Vanna avantt straordinariamente bene, meglio di me, mi pareva, nel guardare la loro vita dal di fuori. Con invidia e immirazione, osservavo la levigata perfezione delle loro giornate regolarrnente scan– dite. Forse non avevano problemi o da molto tempo h avevano risolti. No, decisi, questi ragionamenti pote– vano aver valore e tnteresse solo pe.r me. Ma all'epoca in cut scrivevo, ml capitava anche di par- * lare con altre donne, giovani e vecchie, di vita e di esperienza diverse - donne che sL mantenevano da sole, donne che destderavano far carriera, donne che lavo– ravano sodo come ma.ssaie e madrt, e donne che gode– vano d'una ,naggiore agiate.zza - riscontraf che f1 mio punto di vista non era unico. /11 cerchie diverse e sotto diverse forme, scoprii che molte donne, e an.che molti uomb1t, l.ottavano con problemt fondam.entalmente sbni– li al mio, e desideravano agion.arne 1 discuterne, trova.rnè le possibili soluzioni. Anche eh, sembrava vivesse un'esi– stenza hz.alterabUm.ente regolata, cercava, come me, u,z. altro ritmo, più adeguato al nuovt e più vivi rapporti con se stesso e con gli altri. E cosl, piano piano, questt capitoli, alimentati da. con– versazfont e discussioni con uomini e donne che appor .. tengono a gruppi diversissimi, dalle loro confidenze, d,i– vennero qualcosa di più della mia storia individuale, cosi che alla /irle dec,si di restituirli alle persone che avevano • condwtso e stimolato molti di questi pensieri. Ecco, dunque, con caldi sentimenti di riconosce11<a e di amici– zia per coloro che hanno i m tei stessi interesst, to resti– tuisco U dono del niare. A. M. L. loro vita, di essere In « !st.ato giungere palestre, sale di con• Infa.tt! !I problema di un·cs!- dizioni contrarle alla vita crea- servato nemmeno uno. Non po– di grazia• e in altri periodi di certo: scuole per lezioni extra. stenza molteplice si presenta liva. alla vita contemplativa. levo nemmeno camminare a te– esserne esclusi. anche se forse C'è poi da provvedere ai cam• non soltanto alla donna ame- alla via santa. II problrma non sta alta guardando al largo, adoperano parole diverse pe1 pcggl. alle relal,lve nt.trezzat.U• ricana, ma anche all'uomo a· è semplicemente quello della per paura d1 pcrdore qualcosa descrivere quesU due staU. Nei- re. ai trasporli. nonchè alla la• mer!cnno. E non è soltanto In do,rna e la sua carriera, la don- di prezioso ai mie! piedi. Ii ta prlmu felice condizione. scm• vat.ura del vcst.lnrio e della preoccupazione dell'americano na nella casa. la donna in una collezionista cammina col pa– bra di portare avanti tutti I no• biancheria. alla pulizia, nl ram- come ln!e, ma di tutta la no- vita indipendente. E' più fon- raocch!; non vede nulla all'ln– stri doveri senza fatica. quasi mendi. ad allungare le gonne, stra civiltà moderna. perchè il damenta!e: consiste nel sapere fuori di quei che cerca. In– sospinti da un'alta mareR: e a cucire i bottoni. o a trovare modo di vivere nell'America di co me la d onna può rimanere fatti. l'istinto acquisitivo è in– nella seconda, si riesce appena urt·attra persona che lo faccia. oggi è considerato esemplare sè st.es.sa fra le d!spersionl della compatibile COI vero apprezza– ad allacc!ars! le scarpe. E' ve• Comporta amicizie. quelle di dalla maggior parte de!l'uman!- vit à: com e puo serbare !'equi• mento <!ella bellezza. Ma quan– ro che una gran parte della vi- mio marito, dei miei figi!. le Là. Tale preoccupazione non è !!brio interiore. nonostante le do ebbi le tasche gonfie e umi– la consiste nell'Imparare !I si- mie. e infinite combinazioni per infine llm!t.aLa alla nostra ci- forze centrifughe che tendono de, e i palchetti della l!breria stema mlg!!ore di allacciarsi le ìncontrnrc!; lettere, Inviti, te- v!lt.t\ presente. sebbene ci si a strapparla dai centro: come p!enl e il davanzale dèlle fine. scarpe. anche senza essere In Iefonate e spostamenti da un presenti oggi in forma esaspe- può restare forte, nonostante stre coperto di conch!glle, co– istato di grazia. Ma vi sono an- punto all'altro. rat.a. Questo è sempre st.ato le scosse che giungono dai- mlncla! a scartare parte dei che sistemi diversi per vivere: Infatti la vita in America uno dei tranell! de!l'umanita. l'esterno e tendono a incrinare miei beni, a sccgl!ere, e la mia e persino per la ricerca della oggi è basata sulla premessa di Plotino predicava i pericoli dei- il mozw della ruota. mania si calmò. grazia. E quesU si temi possono stnbil!re sempre più vaste cer- la molteplicità del mondo fin Quale è la soluzione m!g!to- Non si possono raccogliere essere studiali. Ho imparato da chie dì conoscenze e di comu- dal remoto terzo secolo. Ep- re? Non v'è nessuna soluzione tutte le belle oonch!gl!e che cl una certa e..cperìenza, da molti n!cazloni. Comporta quindi per pure. il problema è pertico- facile. nessuna soluzione oom- sono sulla spiaggia. <;e ne pos– esemp! e dagl! scritti di !nnu- !I buon cittadino non soltanto !armente ed essenzialmente plela. Esistono soltanto accen- sono collezionare soltanto po– merevol! altri che mi hanno le esigenze famil!ar!, ma le femminile. La dispersione fu n!. conchigUe ~! mare. La nuda che. e sono più belle se sono preceduto in tale ricerca. che esigenze della oomunità. quelle e probabilmente sarà sempre bellezza dei buccino scannella- poche. una conchigl!a della tu– certi ambienti. cerU modi dì nazionali. quelle !nternazlonal!. un assillo dell'esistenza della t.o mi dà una risposta, che è na fa più impressione di tre. vivere. certe regole di oondotta attraverso gìomal!. riviste, pro· donna. forse II primo passo: ml_dice di V'è una sola iuna 1n cielo. Una :.....--------------------------------------------------'I tendono maggiormente verso la grammi radio. campagne politi- Infatti essere donna significa semplificare la vita, dt elimi· doppia aurora è un avvenimen- La forma della mia vit.a. è. armonia Interiore ed esteriore. che,appell! di beneficenza. e a,·ere interessi e doveri che narne le dispersioni. Ma in che to: sei sono una serie, come dunque. determinata da moli.e Si possono. infatti. seguire dc• cosi via. La mente ne rimane irraggiano in tutte le d!rez!o• modo_? Un abbandono totale una settimana dJ giornate la– altre cose: dal mio ambiente terminate strade. SempiUicare stordita. Noi donne cl presen· nl dalla sua condizione ai ma- non e possibile. Non posso ab!- voralive. Piano piano si sca.r– famil!are e dalla fanciullezza, la vita: ecco una di queste Uamo ognl giorno in uno dre. centro della casa. come tare in permaneza una !soia tano. conservando soltanto dalla mia mente e dalla edu- strade. straordinario spettacolo da c!r• raggi dal mozzo d'una ruota. deserta. Non l)06SO essere mo- l'esemplare perfetto; non ne– caz!one che ho ricevuta. dalla Intendo dire, che per sem_pll- co equestro: una spettacolo da La struttura della nostra vita naca in mezzo a una vita di cessariamente una conchiglia mia coscienza e dai suoi ìnc!- flcare la vita. bisoK':1ascegliere, far arrossire l'arl!st.a dei tra- è, nella sua essenza. cil·colare. famiglia. Non vorrei esserlo rara, ma perfetta nel suo ge– t.amcnU. dai mio cuore e dal una semplice conch glia da !lO· pezio. Guardateci. Corriamo Dobbiamo essere capaci di voi• Per me: la soluzione non con- nere. La si mette in dlsparte. suoi desideri. Vogl!o dare e ter rac!lmenle portare con sè. quotidianamente lungo una fu- gercl verso tutti i _Punti della s1st e ne nella totale rinuncia sola. circondata dallo spazio, prendere dai miei figi! e· da come Bernardo l'eremita. Pero ne tesa. portando in cquil!br!o circonferenza: manto, figi!. a- ai mondo. e nemn:ieno nella come l'isola. La spiaggia La spiaggta non è un luogo dove si la\'or!, si legga. si seri• va o si pensi. Avrei dovuto ri– cordarmene. pensando agi! al– tri anni. Troppo calda. troppo umida. troppo morbida per una vera disciplina m•ntale o per !mprov\'is! \'Oli dello spirito. Non si impara mal. Fiduciosa– mente. si porla con sè la bor• sa di pagl!a sbiadita. gonfia di libri. di carta bianca. di lettere da troppo tempo rimaste senza risposta, di ma U te dI fresco ap• punt!le. di elench.! e di buone intenzioni. I libri non son !et– ti. le matite perdono la punta. la carta resta liscia e lmmaco: lata come !I cielo sereno. Ne lettura, né scrittura. nemme· no pensieri - almeno nei pri• mi giorni. Sulle prime. !i oorpo spossa– to fa da padrone. Come a bar• do dJ una nave. ci si abbando· na a un'apatia da sedia a sdraio. Siamo risospinti. nono– stante le ben regolate decisioni della mente. nel ritmo primor– diale della riva marina. Le on· de sulla spiaggia. !i vento tra 1 pini. 11 lento battere dt al! degli aironi sopra le dune sab– biose. sommer~ono II febbrile r!Lmo della città e del.subur– bio. degl! orari e dei program· ml Si ricade sotto !I loro fa– sci~o. e cl sl adagia. Come. !'e· temento sopra !i qua.e si ripo– sa siamo battuti dal mare; nudi. aperti. vuoti come la spiaggia. L'aria di oggi canee!· Ja su noi le frettolose scritte di ieri. E poi. In una mattina della seconda settimana, la mente si s1·egl!a e risuscita. Non secon- do la città. no. ma secondo la per lui. Giro la conchigl!a tra spiaggia. Si lascia andare alla le mani. guardando entro la deriva. a giocare. a girare in porta spalancata per la quale dolci sbadati cerchi come pi• egl! è uscito. Gli era diventata gre onde sulla spiaggia. Non si un ingombro? Perchè è scap– sa mai quali fortuiti tesori POS· palo? Sperava forse di trovar. sano gettare, sulla levigata si una casa migliore. un ml• bianca sabbia della mente con- glìor modo di vivere? Anche io sape1•o!e. quelle onde fnc!I! e In· sono scappata. me ne rendo sapevo!!; quale pietra perfct,. ronto. ho lasciato cadere la con– tamente !ev!gat.a. quale rara ch!gl!a della mia vita, per que– conchigl!a strappala ai fondo ste poche settimane di vacanze. dell'oceano. Porse un brucc!no Ma la sua conchiglia - è strialo. una conchiglia lunare. sempl!ce: è nuda. è bell!ss!ma. o perslno un argonauta. Piccola.. non supera le dimen- Però non bisogna cercarlo. o. slon! del mio pollice. la sua ar· Dio ci scampi!. scavare per chitettura è perfetta. in ogni trovarlo. No, non bisogna dra- minimo particolare. La sua for– gare i fondi del mare. Sarebbe ma si gonfia come una pera nel contrario al fine che cl propo- centro. si curva In delicata spi• niamo. Il mare non compensa raie verso l'apice a punt.a. Il coloro che sono troppo avidi. suo colore. oro smorto. è !m• troppo inquieti. o troppo impa- b!encato da una ma110 di SR!• z!cnti. Scavare ìn cerca di te- sed!ne. Ogni curva. ogni legge, sori dimostra non soltanto hn• ra protuberanza. ogni venatura pazienza e cupidigia ma man• che traversa !I suo tessuto di eanza di fede. Pazienza. pa. guscio di uovo. è nettamente z!cnza. pazienza. reco qu 0 1 cbe definita come nel giorno della insegna !I mare. Pazienza e fc• creazione. Il mio occhio segue de. Bisogna giacere vuoti. nper• con del!zia le volute esterne ti, senza in!z!aliva come una della scala a spirale in m!n!a– sp!agg!a - in attesa di un dono tura per la quale soleva sal!re del mare. l'!nquil!no. Buccino striato La conchiglia che tengo nel• la mano è abbandonata. Una volta ospitava un buccino. una creatura sim!!e a una lumaca. e poi temporaneamen le. dopo la morte del primo occupante. un piccolo granchio eremita. !i quale è scappato. lasciando dir• tro a sè le sue tracce: una spe– cie di del!cnta pianta rampi• canle sulla sabbia. Scappò IR· sciando a me la sua conch!gl!a. Una volta fu una protezione La mia conchi!l'l!a non è cosi. penso. Come è diventata sciai, la! Alterata dai muschio. irta di cirripedi. la sua forma orma! è appena r!conosc!b!le. C•rto. una \IOila ave\ 1 8 forma. Nelle mie mente ha !011na ancorn. Che forma ha 1a m 1 a vita? Prima di lutto oggi ha la for– ma della vita di famiglia. Ho un marito. cinque flg!l e una ca– sa, appena fuori della periferia di New York .. Ho anche un mestiere. scrivo. e quindi un lavoro che desidero compiere. 1 mio marito, condividere tutto non 5cguo questa strada. MJ sulla testa un mucchio di 11· miei caSII comunità· pronte e tot.aie sua accettazione. Biso- . con amici e con la società. com- rendo conto che Il m'.o modo brl la carrozzella da bambini. sensÌbil! come la tel~ d'un ra- gna che. In qualche modo. io iterctbe l la bellezza fiorisce p!ere l'obbl!go mio verso ruo- di vivere non favorisce la sem• pa~asoie. sedia di cucina. e r!u- gno a ogni brezza che spira. a trovi un equii!br!o. o un ritmo so an ° ncorniciat.a nello spa: mo e verso 11mondo. come·don- pl!c!tà. Mio marito e i miei c!n• sciamo a non lasciar cadere ogni richiamo che giunge. alternato fra questi due estre- zio. Solt.ant.o nello spazio gli na. come artista. come c!tta- que figli bisogna che si conqu!- nulla. Attenzione! Quanto è difficile. dunque. per mi: un oscillare del pendolo •~;:~~enti e gU oggetti .e le dina. stino un avvenire nei mondo. Questa non è la v!t.a della noi. raggiungere l'equilibrio in fra la solitudine e la _vita in itv! 00.n~ ~tt e ~rtfic:- Ma voglio anzitutto - !nfat. Ora la vita che mi sono scelta sempl!c!tà, ma la vita della mezzo a queste tensioni con- comune. fra n r!Uro e ti i;ttor- . . .perc,o e . n a ero a ti. a questo tendono tutti gl! come moglie e madre impone moltepl!c!tà contro Ja quale ci traddìtor!e. Eppure tutto ciò è no fra gl! uomm1. Nei m!et pe· sigmficato se . 10 S! vede contro altri desoderi - tro varmi In tutta una sequela di complica- ammoniscono i saggi. Non ai• necessario perchè la nostra vi- r!od! di ritiro, forse ])OSSO !m- la tvu~;i" facta del cielo. _Una pace con me. stes.sa. Desidero z!oni Richiede. per la mag· rnnnonia essa ci conduce ma ta sì svolga come si deve e rag- parare qualcosa da riportare ~o ~ d ';1~i°a ~CQ~St.ll, signl– una precisa visione dei miei g!or 0 parte di noi. una casa in alla disarn10nla. Niente _gra· giunga quel_ necessa_rio e st.a- con me nella mia vit.a nel man- 0 :/ e ~: 1~/ ~- eL~a fl~:: scopi. purezza di intenti. sol!do periferia e la fatica di manda• zia: una distruzione del! annna. bile eqtl!!ibrio d1ffictle ad at- do Durante queste due setti- 11 ct· ~ 1 fi 1 fondamento della mia v!t.a per- re avanti questa casa. con po· E questo non vale soit.anto per tingere insegnato da luite le m~ne posso al.;',eno praticare m~I a I z!un~ 1~an e f ':~e chè io possa adempiere cgni mio che o punte persone di servt• la mia vita. devo riconoscerlo. regole della santità,' ?Ile strug- una ~ita esteriore ridotta alle ~iseo ;r:cofe = ~o~t~~t: ac u!: dovere, e seguire quelle attivi• 'zio: richiede cibo e tetto: pasti. ma per la vita di milioni di gente desiderio pc1 I uomo che sue espressioni più elementari. stano s!gn!!icato se sono iso~te tà II meglio che posso. Voglio. preparazione. spese. fatture. e donne americane. Insisto sui- un tempo viveva raccolt.o nelle . . . Infatti - per prtndere in pre• mille accorgimenti per sbarcare l'America. perchè oggi la donna sue meditazioni. come !'artista almeno com~ tentativo m !z.ia !e, dallo spazm. ~ome po~he erbe sL!to un'espressione del voca- In qualche modo !I lunario. Rl· americana. più di qualsiasi al, o !I santo. Ii cuore custodiva e, v:dere do,e esso mi co nd uc e. autunn~I! nell angolo duna pii• boia rio dei santi - vivere. in chiede non soltanto incontri col tra. ha il privilegio di scegt:ersì !I suo segreto inviolabile. la Qw 1111 et posso provare. tur~ orientale. e ii resto della « islnto di grazia» quanto più macellaio. [ornalo. fabbricante una s!m!le vit.a. n vaste zone propria visione Individuale. p l h. 1 . pag na 'uota. è possibile. Non ml servo di di candele. ma anche con !nnu- dei mondo clv!le, la donna è Con nuova· consapevolezza. OC 1e eone 1g le Comincio a rendermi conto questa espressione in senso merevoli altri specialisti. per· stata respinta. a causa della dolorosn e Insieme umoristica. Faccio le valigie per lascia- che alla mia vita nei Connec- streUamente teologico. Per gra- chè In mia casa m 0 derna con guerra. della miseria. della comincio a capire pcrchè le san- re In mia !sola. Che cosa mi l!cut manca questo significato zia intendo un'armonia !nte• le sue « sempl!0caz!on! » mo- sconfitta. della. dura lotta p•r te raramente furono donne ma- r!niane dei miei sforzi. delle e perciò bellezza. perchè vi è rlore. essenzialmente splritua- derne !elettricità condutture sopravvivere. verso una cerchia r!lnte. Sono convinta che la mie meditazioni sulla spiaggia'/ cosi poco spazio vuoto. Lo spa– ie. che può essere tradotta in dell'acqua. condìz!onam•nto. di Interessi più ristretta. ve'.• santità non dipenda da rng!o- Quali risposte o so_iuz!oni ho zio è tutto scribacchiato; il annon!a esteriore ro cerco for• gas riscaldamento a petrolio. so un·nssillanle vita di femt• n! !nthnamcnte connesse. come trovate per la mia vita? Ho ai- tempo lutto occupato. Le pa– se quello che Soc.rate chiedeva lav~trice di p!atu, radio. auto- gl!a ed elementari problemi di una volta avevo sospetlato. con cune conchiglie in tasca. pochi gine vuole sul \.l1cculno dc! nella preghiera del Fedro quan- mobile e numerose altre In· esistenza. La donna americana la casmi\ o coi figi!. Essa di- accenni. soltanto pochi. miei impegni sono cosi poche. do diceva: « Possano l'uomo e· venzion! per r!sparmint·e la fa• è ancora rclal!vamcnle l!bera pei:ide soprattutto dalla neces• Quando ripenso alle mie pri· cosi poche le ore ,·uote nella steriore e l'interiore essere uni- tlca) funzioni bene. Richiede la di scegliersi la vita di p!u am· sita di e,·!tare dispersioni. Por- me giornale passate qui. mi g!omat.a. cosi poche te stanze ti». vorrei raggiungere uno cura della salute; medici. den- pio respiro. Per quanto tempo tare in grembo. allevare. nutri• rendo conto con quale av~d! tà ~uote nella mia vita in cui stato di grazia spirituale !nte• tisU, appuntamenti. medicine. occuperà questa posizione in• re cd educare figi!: condurre raccoglievo queste conch g,ie. testar~ 5?l_ne r!trornrml. Trop– r!ore nel quale poter operare e ollo di fegato di merluzzo. vi• v!d!ablle e precaria. ness;1no lo una casa e provvedere alle mli- L~ mie, tasche ne erano gonfie pe attlvita. e. persone. e cose. dare come mi fu d•slinat.o. se• tam!ne, visite in famiacia. com- sa. La sua posizione particolare le necessità relative; mantene- e mum.d!te. con le fe~ure pie• Troppe attlvita degne, cose pre– condo l'occhio di Dio. porta educazione, spirituale. In- ha peraltro un significato di re rapporti umani con le loro ne della sabbia ,che v1 si !nfil- <\ NE ~1ORIIOW LINDBERGH Per vaga che sia questa defi• te!lettuaie. fisica: scuole, con· molto superiore alle sue ap· miriadi di ramUìce.z!on!. atlen- trava. La piaggla era coperta n!z!one, credo che molti uomini ferenze suUa scuola, car-pools, parenti !Imitazioni economiche. dere alle occupazioni normali di be!lìssimì esemplari e non , I (Continua a pag. 7) I

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