Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 29 - 19 luglio 1953

_P_a~g._4 __ __________________________ L_._A_F_I_E_R_A _ LETTERARIA NON BORGHESE EVASIONE, MA RITORNO AI VERTJCl • y ·. I IL MALE D-EL TEMP .~--~~-- È L'OSTR,ACIS!IO A DI Tra 1 vari epiteti watt a commento del teina iPrtg:hlc• rn e Poesia» nel recente C(,tl, \'Cgno llorentlno (bello. lntc• rcssante, attuale, ardito, MC.) quest'ultlmo mJ sembra U più lndlcato. Tema ardito da,·,•ero. anche t'e!t&ndo In un puro alot'o di ropportl tra queste due torme 1,upcrtort dell'attlvttà umana; plu ardito ancora nt-lrlmpo- =o~:i. rw~,.,~~vc!~'l 1:ri;:\_~i non ,-01e,•a essere una diser– zione dalle circostanEc ptt~n– tl. Per oonvlnoersenè buta,1\ pensare I\ Olorgio La Pira, che non aveva omes90 l'ftbltualc domenica mat.tlna trR I auol PQ\'Crldi San Prooo!O nffllmc. no Il giorno che ravrcbbe ,,1. ato rtpetutissima men~ ccn tnl. to dal lampi di magne.s.lo nel– lo sfondo maest oso del S1 110ne del Cinquecento durante 11di– ECOTIO Inaugurale. Non una borghe._ce~vaslonr. ma un comune ritorno a, con– templare I ,·ertlei dell'edlf.clo eMle a puro ed esclu5 h-o be· nei\cio della base, In ,r !tuaz.lo – ne dl u"\·elenamento per la mancanza di quell'oula:eno che 1010 dall'alto potrebbe ,·enltlt. Data l'indole del(ll amba– sciatori culturali venuti dalle ◄O Nazioni. competenti In pro- ~~ee°l~~1:i1'i!!1!u~~t~':1e~. ~~ a!a, era troppo naturale che U con,·egno s1 bllancJaaJe su un'astratta considerazione del– la neceMarla presenza dJ que• atl due clementi oome e eon• dltlo sine qua DOD • prr qrnl vera clvntA. Il fatto ptrb d'un poeta. chiamato. nel momenti più alU della sua arte. a st tin– ger la mano al dleoccupato. al senta tetto e a tutti IJ!l al:ri derelitti del nostro tèmpo, p,1ò sollecitare, mi pare, ancht un allro Upo di ragionamento vi. clnlsshno alla polemica e11te• lica contemporanea e fOrl!C non del tutto lnuUle a un e– sauriente 1volgimento del pro– b:ema offerto dal Conct~&IO. (Preghiera e poesia e lmpe- Fna~=~:ir 1::i~~~a;:~~ mento che tra l'altro avrà Il ":~fc:; 0 ~A=t=al~~ef1~ ~ue attività splrttuall t:on~ldll!· ~!'i.V~~~~:~:::,~!":~ poeala e della preghiera. me– glio. d'una poesia SClllPrf' plu tendente a farsi pr~Jrhlera. nell'att.uale sltuaztone di rr!al Il rivendicare una funzione sociale della poesia o, con lln• guaggio più aggiomllto. l'ln• tervento dell'clmpef{no • (f'n• gngemenl,) eome elemento ca. talluatore tra ll ~ta. un u.mpo borghesemente trl!ICf'ra– to nella sua torre d's,-ot!o. e 11 reietto della soclc!A. aolo nella sua triste awentura. so. no cose tutt.'altro che nuove nel campo estettoo. Nuova pt• rò. ami add!J1ttum rh·oh.u:IO• narla. è l'inserr.lone. accanto al fattore poesia. d'un elemen– to sinora non aolo non coruil· dorato nel settori « en)l'Aib • ms oosittvamente esclWIO: 111 pr~hlera. Cf!rchlamo, per rtndrrcl C'On• to di clO. di ricostruire 1 di· versi momenl1 della modrmls– sllna eslgem.a estetica venuta a riportare l'artist a nel pltno del ,•al.ori socla.ll Il suo at to di na scita t !rop. ~·=~J=1..t1! 1~~~~1~ pico della maniera roma:,tlea e dell'est.eUea ldealbt-!U. ""I• ~aeg1rn::~~:u'·~~· :i's':,~~~ m è presto passati alla poal– z.!one di 6Cttore. alle dirette dipendenze oon l'!ci"OlOC!a mar-:lsta, con I ritornelli dtl· l'arte•messagaio. della partili· cftll della letteratura e dello l!.Crlttoree Ingegnere d'1mlmt ,. Reeent~menu l'Ests!enitall– &mO nelle sue !orme p'tì con– sequcm:larle è arrlvnto alle ~tesslssime ooncluskmi. Ouerra spietata al \'CCChio ln:S!r1u.o de e l'art pour l'art•· dell'ar– Usta «pur con.somrr.att-ur •· Non c'è che una &0lut.10neper riabllltare la deeatutlMlma rt~~~~ ~~~rn:an:.•l'l~ vtto allo scri ttore a batterai sul ring della lot.ta proletaria. Un primo bilan cio ntUa nuova sintesi estetica: alt.lui• me te adoni dell'elemento «lm. pegno•. alquanto sfoc:ite (per ora diciamo cosl t) que!le poe– tiche. bandito del tt1t to con uno s!oct8io d'argor;-Pntat.lone degno dl nilitllor causa l'ele– mento preghiera. 1A cosa non menvla:Ha af. fatto nel settore msrxiSta, quando si è colta ras...-olutfl111. cltà delle premesse lo!Jlche ,u cui matura ti Realismo Socia. llsta. Potrebbe al più meravl• 11llare la facilità con cui In Rusala s1 onorano dell't~lchet• ta erUstlcl\ certi ostracismi tt• llgiosl nAtl ·In pura se1e poli• tlca (tipo quello di 7Aanov contro I e ml.sUclsml • della Achmatova). ma quando al pensa che In llalla. superando ognt record. si e già arrivati 11 gratificare ;!'una pos.sfblle au– torltA artistica lo ,tes.,o Ma lenkov. certe forme d! servm– m-o finlliOOOO per la.sciare ln• dlfferentl Lrggerment.e più sorprtsl si resta di fronte alla ,erletA con cm l'audaclsalmo S11ttni di Si. tuatlo n.s II t-enta d• far accct– ui.re un suo asserto !ond1t.men– tallss imo: le eouvertures sur l'tH,ernel • nemico numero uno déll'arte: Il salto ne!l'ettmo. 11lnonlm0 di dl\'OrtJo l".al pub• bllco. Non che le &uc t')rtmesse teortehe 5Jano meno lal<'he delle p~entL ma Il Marx!• Erno almeno nel pre.cupposto arte-specchio del tempo. che autor1zza oggi I suol laici or– dini di &Cuderta. trova il mo• :~c~ 1 r~~~r:Ci'1~~i • I~ per\'ade la produdone medioe· ,•aie, sulla quale lnv~ Sartre fa nascere I due epltell più dJ. spreglatM di cul onorerà 01nl nrte mancata: e cllrlcature :t, • allfoBtlon •· L'Impegno sociale dell'arte non riceve in questi Rttorl che umt prospettiva terrt5tre. com. pressa per di più nell'angusto schermo dell'oggi. Prcg11ndo. non s1 fa dell'arte. ma cl s1 obbrullsoe. cl si allena. si di• ,·cnta del miseri clercs. Verrebbe ,-oglla di chll"dere agli scopritori dell'arte i;octa. Jl7zata una. glustlflcu.!ont un po' meno sbrigati\•& d'una pre• sa di posit.ione oo6l a:ra,·e. ma * di liGIDIO GUIDUBALDI vale la pena di seeondare su– bito· la cutk)gjtà che cl po11tA a riapri~ 11bilancio per \'ede. re se nelle strettole d'una pro– prospett Jva oosl rlstrttta le sorU dell'elemento J)OtlllA sla– no più felici di quelle dtll'elt• mebto preahlera. gl~~1 11 ~el=ti11!ad~tl'ù 1 ?c: ereditati st è p~sto oolpltl da una doppia serie di seiJnaluto– nJ. Da una parte I rtnutktl: la pltJade sttnhinata del e rie• cadent-1•. degli « lndMdu!\II• &ti •· del «bor1hesl •· frft cui hnmancablll:nente V RII r y, Claudel, El lo t, Ungattt'..l, Speddf!r. Auden. Mu!r. Zo• ichenko. PM\ernalc e l'Achma– to\'a: dall'altra. (rari nantes In 1urelte vasto!>. !Otto l'fnfu. la tutelare del nume MaJako• "''.sklj, Aragon. Eluard ,. pochi •ltr'I eletti. Un patrlinonio poe– tico lntemar.lonale rldolto al minllnl terminl Ac~!11,nd01! poi più da vicino all'Prlszm, schiera del aupen;tlll da ti.ntb st.ennlnlo. non si tarda a scot• gere l trlatl effetti prodc,ttl dftl· l'ncrell-àztooe del canoni del Realismo Socialista: eome 1n Elufttd, pa.ssato dall'Cltvatlss.!• ma Ispirar.ione dellà ~ua pri– ma produdone alle lmpoetlcis– slme cantilene otferu-c! netlO ultimo periodo. Nel setto~ esbttru.lallstl\ di rul cl stiamo occupando. ll po. d~u:% d~~~r,)o~t~ bUanck> fn mf.Dlera ancora più ,-t,rl1attva. L'lmpegno ftrtlstlco SUPP011C rutlltuabllltt\ dell'ftr– tltta. non oltrepassanti I l'mltl di ~mpllce strumento di CO· ll'lunlcazlone. dlstlnto dall'emo– r.lone dell'artista e da Quellil ~ ::ri:~~a:cr:- è It~s!,u~: vadente per rispettare questi limiti: non offre aegni all'ar– Uata. ma riloh-e l'artilta In eul. Ne ra necessarlamentf' un estraniato dal"tnondo. un alle– nato, un cl,re. E' ta prtmessa del Maestro di Saint Ckrmaln• dt.&-PJ és. che 811 0MeqWOSI collaboratori di LU Temi,, Moderne.a a,rtnno cura d'ap– pllc1N1 fede.llnente al sin,011 caal ehe si patenQ loro inn11.n1L Ln pt011)41:ttlva terre6tte. ~1~::h~':,° ~ tt~~l~:r~~~ maggior tlapetto al va!orl poe, lici. Vlòlent.alo o ncaato è~I tutto anohe l'elemento PC'f'~I•: non resta che una tendem.a r.O• ctallzi.-.Mte. In cui all'autent 1 r-B maniera ftrtlat!ea si e M>Stltul• ~ 8 ~~df!3'~1ce ritrovato PM• Pl'Obabl\mtnte non era que– sto l'Impegno artistico 1n,-oca• to da La Pira. qu.ando. unen• !~.,~ =~~waf:'d~:" c~~ lazlone df!I P. Danl&u. sol!e– eltà \'a un« maggiore presenta, t.ra 811lrne.ressl del COr\VCntlll, oel problema 80Clale. ti Oou• ates10 lntatt1. mentre ~ttòU– neava I valorl 80Clalloomf' fAt• tor-e tndlspen!fi.blle della c\vJI. tà, non sroJevll,In nesaun moc!o .svalutare le ameni della pu– ghitrA e della poesia: ctrtavn. &I. Il catalizzatore 30Pra indi– cato. ma 10 \'Oleva ca1'ace di rtalluare una sintesi In cul I oom~tl si benefiela.uero a vicenda. Un ottimo avvk> alla !lOlU• r.kme dell'ardito probltma. Il congtesxJ florcnllno di questo ,nno. !tCOndo della serie • ~r la pace , e t la ch'l)tà ct1s!la– na •· lo trovava nelle conclu– sioni finali di quello dell'anno sconso chlW:051 con un Inno 80- lennl&slmo al rispetto Mll't-le– mento llbèrtà. base della elvil· tl ln genere. prima anN'lra che di quella cristiana. lmperno. ma Impegno libe– ro. 01\•enlsslmo da quello «en. r: 1 J1•n~:1:. 1 ~~~ ~:\,t~,.t!: si torument<> politico o tuoao• neo, ma anche oc.I suol erret.– tl: In un Itinerario eloà che, lnYece di fa.r fiorire l'llnpel).l<\ una serie di 1vlluppl )'l\Ctlel, eoo di un precedente r.Jliflot1a• mento Joglro rta.s.sumlblle in que.stl pa5.5aggt. Il vero male del nostro t~m. po Porta li nome di 01tuclsmo al Dio della tusoendenz.a1 &0- stltulto con lo Spirito A.l.sulu• to regalatoci dall'ldeaHsmo. RlmMto solo all'orit7.0nte del– la storia., l'uomo ha avuto wi primo momento di ebbteull. cullandoe.l sul miti più Jusm, g:Mert: ma presto I miti Mino cadutJ. non e rimasta l!he 11 cruda ttaltà della tt1ttuio11 (Marxismo) e la dl8pcrilù>ne d'una eststenu immersa ntl pn>prto .nulla • CEslstenmall- 9mo>. Il oontatto eon queste oue trl811 C$er1enu ogq-1lm·t. t.a a rlsallJ'e, a rlgul\(!agnate Il terreno perduto: faclllta, ln unà parola, Il ritrovamento del l~~ ~~~rl~o :r d:~1~'~u~~ tlmcrlto stuftoao. dall'o"'9Crvn• torlo fil0&00co contemflOranw. ha gllli annunz.Jato In :ennlnl strettamente s ctentlfic1 una lmmlnent.e e era mct.11.fl ,:;loa t). ~ "1 1 :•~an~~ d~ 1 u~7 ~ 1 : ir: autotc\'Oll&slme docun1cnt ,1.lo • nl. oome quella del Prof. Ot"O r. r,en~: ~~1!f!1e !C:~t~~t~ al auffra&io di EUot , <tella ptodudone anglo• amerlcRnll. QUI ,'Orttl però tennlnere sot.. toltneando un·attra \'OCC rf. suonata al OODercs,90: \Y'CC RI• la quale faccio appello non co. lo per la sua autorlti,. ma .-n, cbe perchè ad11.ttlsl,lni'\. rb!I l auol evidenti puutl .il COIJtatto con l'esperieota è~',. . . e~ sfo• clata neu·« emrugemt:i.t • ~r– trlano, a mostrate ,i $COSO al– quanto d!ver10 d'un ltlue:-arlo maturato su que.sto n•JOVo ti· po di JQ'ipegno. ·oti 1 101i~:Oa1r. ~~ ~~~~t SANTE MONACHESI - e Stralla a Laco. Ame.no• ~n=~~~~~o Ua~r:r:~~I t ~ 11tlmonlanu vltaie, a quella sua e lunga esperienza d'uomo e d'IU'ti&ta•· cui del :oesto fa àppe.llo la stessa relu!ont. Tra I rifl~I art.lsUcl della ~rlf'nr.a culturale ri.901lul ln filosofia nell'EùstenfJ11.IL"!DO non ml pare affatto atb!trark> Inserire anche la poest11 df'I do• !ore maturata quasi nellO ~IN• M> tempo ln fondo allft dolln11 del Ctu·so. C'è, oltre a qlM'AtO oontemporaneo atto di na/1.r"ltft, una ,•eri\ Identità di tt"ml f' di ,-ocabolarlo: .sensat.!On'!del 11- :!!:.a ~r:~rtci:. 1 cn~~a·.tf:: lltudlne e d'angoscia. Ma se oonvergono agli Inizi. yll r.·I • luppl 5uceeMlv1 cl tta!llporta-:o nel contrasto più st.ridf'nte. Da una parte. sul presuppo,to Ml• l'lnealstenz.a dlvlna. cl si d:rl. ge ,·erso un·estatenr.a umana sempre più aoon,olata, rtall'aJ. trn con l'anala d'un « uomo che spcr11Fenr.a pace•· sl cer• cn di vincere In • cnillf'le _,. lltudlne •· di ritrovare oonrl– l!iteni.anel naufraato d'oa:nl co. ii rc!f'ai:f~ando 1 ~nar!~,;~~ Dio, dal p~ tntertQrati,-o del R"illflOO 1916 e pcrthl bra• mo Dlo? •· alle ulttme pa,i:tue di e Il dolore•· Alle «ou,·e.rture.s su• J'itt-r– nel •· che &opra abbiamo .wn– Uto proclama'!' ro\'tna df'U'ar. ~et1~:~~7e• !':P~l;! uno splrag:lio sull'eterno II tal noti anche la ooincld#'.ru.adel ~i~~ii~ 10 J~· ~~;po·~~r! ~~ ctea\ura e Ok>•. Al p()'IIO del- ~~~~ d~~~cr ~J1 h~ lto\'l&mo un &ent.lmenfo df'l:a llbtrtft ehe è e poes!a. dlanc-io di oomunlone COl\ Il è.Mno. c,on lddio, Il quale è, ~li. Il• berLI\ Intatta. onnlpotenrA pura•· Poesia divenut.a prethlt'ra, i>oe\':!I :h;rigg~ra in;i;°nt:: te•· Il dolore c1lvlenea un Cf'r. to \)Unto un !atto soetNe. ali– mentato da e la 1tolta Iniqui– tà delle deportazioni•· dalle cMe dh·enute e tane !nN-r!.e nella Roma in balla 1!t-lTe– duc:hi. dalle offe!è Inflitte a tante cpere isPltate rd eret– te per edlncare umanamt-nte tutti•. Alla fine si 1ubllma 11.n– oora pMSando da quCFto do• lore unh·ersale lnpestaio su ~fa'~~:! d~ra=,:~a p7int:w~ della Chiesa, oorpo mlstlro :Il Cr111to. La parabola del dolore. ~– Jlta.rk> un tempo, oru ron,011. tlsslmo dalla più oonfortevolt compagnia e dalla vt1ti"ne :!t-1. le sue più aubllmt monlfeiita– zlonl. non urebbe potuta tro– vare un mlfUore oon,ru,men:.o. Poesia per lo straniero * di SAlNT-JOHN PERSE * (Traduzlon.e di ROMEO LUCCHESE) I, Né .tobb fe né .ttoppfe incanteranno il ,o.uo d.ef , ecoU u,nh1rf, d'ove /u la ittada J)et r e .selc iata co11 una pfe.tra .1en2a me· moria - t, pietra fntsorabfle e i:erde più del 1anoue VtnU delle Ca.stl9lie J)er la tua. tempfa df Stran.~a/ Un J)CT'enne bel temp0 pesa ,.,ue membrane ch.fwè del sfleru:io, e lo casa di legno d muove, a pro/ondft4 d'obU– .so. ,ulle sue ancore, matura un frutto dt lamJY,!& ·a meuocU per più tep«u cotnture df 10/lerenze nuoVl. Ma f tranvaf e.stremanumtt u&atf che ,e n'a ndarono una stra iulla curva della •tra.da ., che se n'andarono •u ro– . tale a l J)4U e delle A.tlantf, lungo ull argfnf e ,u le rampe e le rot.onCU d'Os.strvatorf l11vasf di icrga.,&f, per quartieri di maree e dt Zoo fre• QMentaU da r•nte df circo, per quar· tlerf df negr! e tU A1fatfcf dalle migra• , z10,u d'avcmnottf, e per I bef 1olstltl verdi dtllt pfdue rotoride come otolU, flà dove accampavo. una ,era la ca• vallerla. del Fedtrall, o mUle teste d'fp• poca,nplll ·ccnta.ndo J'lerf, contando l'altrove, cantavano Il mille allo sua 1uucita, e, su. due note di Gufo, l'Bstatt bo.scosa delle olovont Copltalt lnfe,tat~ i11 cf• cole ... Or ecco quo, alla vostra porta, liuciate In conto alla Straniera, ouedé due rotate, que,te due rotale - d'onde venute? - cli.e non han det• to la loro ultln~ parola. < Rue Glt-Je-coe ur..... ~I le Gft-lc– coeur ..... > canta. 1omme1.so l'Emigrata sotto le .su, laml )d'dllf, e so no abbagli della .sua lfnoua di Straniera. n. e ... No,t una lacrima - l'avreste ere• duto? - ma quel male alla i:ma · elle ci viene.. alla h.moa, da una troppo \ \ \ \ \ orartde 1'ult6. della. o>ada su ogni brace di oue.sto mondo. ro ,ciabola di Strooo/1 df fronte alla no.,tre ciglia/) forse anche la spina. ,otto la car11e, di un pili giovane rovo al cuore deUe don.ne dtlla mia ra.uo ; e, a,lcht, rie conuen 90, l'atiwo di qu tf troppo lunghi .sigari di vedoua Jtno all'alba, fra U po· polo dtlle mie lampadt. in tutto questo rumore d.t orandf ac• quc 11ato dalla notte del Nuovo Mon.:to. ... Tu che canti - ed è fl tuo canto -tu che canti ogni e.stilo 1ul mo11do, no,L ml canterai un canto della aera 11,11 rUmo del mio male? Un canto di gra· Zia per le mie ltimpade, un canto di gra..tb pq l'attua, e J>tt l'alba pfì, nera nd cuore delle altee? Di ufolenza 1ulla terra cf vlt11 fntto 11 ltirgo dono ... O tu, notlvo di rrcrncfa, 110n laicferal che fo oda ancorl'I. 11ella 1taolone umana, fra I qridl de( rondoni e le campane or.solh1e, al.sar:f fro. l'oro delle paglie e neUa polvere def tuoi Re tm riso di lavattdait dai viottoli tfl pietra? . .. Non dire che un uccello canta, Il! c7i 'es.so i, .sul mio tetto. vestito di bel• 11. s.sfmo rosso come un principe della Chiesa. Non dire -- e tu J'hal vt..tto •– che lo scoiattolo è sulla veranda, con Il paptr·OOv. le Suore cercatrici e il r:it– tofo. Non dire che In sommo al ciclo trna cnppia d'oouilc. do Ieri. tiene la. Cittti ,otto l'hicanto del ,uol mae.stoaf giri. PofchC può c.s.ser vero, ciò che 11011 110storia 11é senso. che 11011 ha tregua 11t misura? ... Si, tutto ciò che no,, è. chiaro. e nulla è per me, e pe.!o mt110 alle mie m,:rnl nude d( don112 d'una chlnue d'EutORt] tfnta di IO:IIOllt', .. Ahi Tutto cfò t ~ro, dunque?... re cos·e ancora, .sulla mfa .soglia, que.,t'uccC' llo vtrde ·bronz o. dall'orla. .sospetto. ch. 'es.si chia ,na.no Starlfng? J « P.ue Glt•le•coeur..... Rue GiHe– coe ur ..... > ca11tano 1omme.t1e le cam– pa11c ht e.slllo, e .sono abboo/1 della loro lingua di straniere. UI. /drlif vicini, del .sanguinanti, fascfe dfr,h1te e chiuse/ Sotto l'ara11ceto delle lampade a me.uodl maturo l'abisso p1il va.stn. E mentre il flutto .sale alle tue pers!an-: chiuse, l'Estate 014 al .ruo de· clino, virando la catena delle .sue ancorl's, vira alle grandi rOle d'equi1102io co– me elle vetrate delle Absfdf. Ed t ola il terzo a11no che Il /rutto del pelso fa s ugli arghi( della tua .stra– da macchie t "o.sl belle di uf110 vecclllo, come se rac vi dero 1tel cuore delle altte, come .se Ile vldtro sul seno delle Jtg 1 1e di !.loa. Ed è ola U terzo arrno che alla tua porte ch.fu.s:t, come un nido di Sibille, J'nt,t. .t.ro par· torùce le .rue meraviglie: lucciole! Nell'E.rtate verde come u,1 vico cieco, nell'Est.de verde df .rl bel verde, Qu.:zle terza alba, ebbra fede, apre la .sua ala di locuJta:' Presto le '1-lte brezze di Set– ttmbrt' terrcrnt10 con.stolto alle pcrt~ della Cftt4, 1ulle .savane d'aviazfone, e i11 un pronde avve11to d'acque libere la. Ciltd ancoro ver.s~rà: neJ fiume tutta la .sua raceblta di cicale morte di un•g.rtatt. ... E ,cmprt v'è oue,to gronde splen• dl)re dtl vetro. e fotfo qlU"..st'alta tncer· tu:a. E ,empre v'i queito rumore di oran.1f acove. F. talvolta t Domenica. e per le t11bntu.r,. delle com.ere. ,alt'ndo dall~ Jort.,te atlanttdf. con outl .sapere dt!ll'tncreato come un .soffto ,t 1 01tre– tòmbà:, è 11n odore d'abl110 e di nulla fra le muffe delv.t terra ... Poesia per la Straniera! Poe.ria per l'Emttiratat ... Strod!I di crur>o r, d'tt– m-,rnntn fra le 11u'" alte valiolc Mn di• schiuael •.. O ora,uk per 11 cuore r. il f!Titto d'"lla tua ranal L'Europ-i ,011• puhtn n, tuoi Jtnn,.hi conte la V,.roine dd Torlll ... I tur,f umd,rlf di ;e,m~ d'oro Juro110 nelle vetrh1~ d'F.uropa e l,: 11ett.,. spnd,: rH verm~U della Tua Slr,nora dtllt A n,-o,ete. · Le orde a cnvallo 1011 ,U rllLCl'n t1rlle n-11e chl,.~e def tuoi ,,tutrf. tBDOnendo.d aU'o:.stro di bro1m1 J;lrt'uo Il" orate àeglf atto,.i. E ,~ n'tl" lr.ttcit di Brtd'l mon• t"'nO la g11ard 4 n 111Jle toglie dell- J)Orte ct1' f~"1. Mo phì: di 11n cvore beirnato .se n'andh con la canaatfo. E c'ero p11re m,.,,t,., :14 ridire a qu.,.ll'ln..seona ri.,.lla felicità. sul tuoi oolff trOPPO a,uurrl, come Il palmizio d'oro sul fondo delle scatole def sigari. lddfl vtclnf, dtf Jreouentll QUffle rota di /erro cl Joor,e.rttr domani? Il merlo PQlfglottn ~ .stlt noltrl pa.Uf/ t no,, è nuova ouc.sta ,tori,: che Il Vecchio Mo,t– do .sclnma a tutti I se.roll, come un nn· .so .oollhte... Sili tamburo velato rlt!lle lampe,,.1e a nte:tOdi. dlrioeremo ancoro J)lù d'un funerale. cantando l'ferf, can– tando l'altrove. cantando U mole alla nia na.Tclb e lo 11>le11doredi viver e ché .s'e.rUfa a perdita d'uomini que.rt 'anno. · M 1 questa ,era di ,:,rande etd: e di gra,r-.1- pad-.n.z:a, nell'e.rtate greve df oppiati e di Utfcf IQtti oscuri, per Ube• rare nel Jond.!> dell'nbi.sso fl POPOio del• le tut lampade, auendo, uomo .ro!issf· mo, preso da Qur~t'o 1 to Quartiere di Fond"tfo11f df Circhi, di vivai pa.sfl In sudarlo e df vallette fn qabbia per f morti, /unoo le cancellate e i fawns e tutti ouel P>eloiardlnf all'italiana f cui padroni una .sera Si .rpaventa• rono all'u11i.sono a un odore di sepolcro, me nt vado. memoria! col mfo passo d'11ont0 libero, .senza orda nf trlbU, n•l canto delle clessidre, e h /ro11te 11uda. laureato di api fo.rforlche, avpi~ del cielo vastissimo d'acefalo verde come in ,m fondale marino, sibilando le mie innumeri Sibille, sfbflando Il mio po– polo d'fnrrtdull. io carezzo a11coro h1 soo,10. con la ma110, fra ta.11ti euerf 111- vl.sibill, la mia caona d'Europa che fu blau– ca e, più di me, poeta. e Rue Glt-le-c oeur..... Rue Glt-fe· coeur ... • canta 1om1ne.uo l'Angelo a 'l'obla, e .sono a bbagli ctell 4 •ua liuoua d1 Stra.nitro. Wa.shlngton, 1942, Biblioteca Gino Bianco Domenica 19 luglio 1953 Le responsa dell'artista * L'opera di poesia affern,a soprattutto il valore unico esacro della persona uma1<a * di GIUSEPPE UNGARETII L'op~n H"ra di pMsi• t: ((U<"llarhc t: Jtrri't'ala in tè • 1lla1rup:,:crc il pl\1 pouil1i1(' i. par1c dr-Ila !l<"imnu~o dd 11a11paJ,llo. L, pM1i• t: ,iva in osni animo, e po~•o110<'•· ure snrhc bbhra di f<'mplic-ead <"•primcrla. \ia il 'C'nlir• la " l'"•primrrla t0no du(' C'Of;(' dl•linu. •ln1l"n" b l",pri• 111erl1 iu modo ('hc rituhi. f;<'rb•nou l'origin■lhi, d'i,upron• l> tli rhl I ('fllrin1(', dl"gn■ di qu•lrhr dur ..1• ucn1pl•re, Il vivrntc N'ltl"IO della n•1ur1 t•nlo pii) di,·cr,.lfir:1 d•I• Jr •hrc t'btfuna p-cr,onfl umana qn•nlo più alt(' ahre lo um•ru, ('•JCre b uromuni. Perch~ dunque 11u pir,i c-he 11cll'opera dun1un di poeti• rumanili ti 1 ,1.mi [e,11:i con– ,rrv1nclo 1nrt'ic di qud mialtro rhl" è 111 ~ Ml1n 1.,1 ,1ri'.,a dcli• pol"•i•? Un lihro ili Gibon f'hc l<",:~no in c1ul"•li ,:iorni L-, mtlamorplw,,., 1/f' la citi ,I" D11""11 f'il• 1111 parere di Lei• brlh;. " lo dio • mia ,oh•: e "fon 11uòClff'tti tocicti, ~n– u •mlc-iala, e non puO ('-Urci •mid1i• M"n:u animr:: non puO t'Utrd amicida c ,of'l<'lil •(' non di pl"rtOn<'.che tolo hanno un'•ni ma: gli Stui non ne hanno•· Erco viò r.hc ,opr.1111110 •fftrm■ ro~ra di rtte.ia . il ,•alare uniro e ur-ro di ci~::~• per,0111 um•no. Quan1u •<'ru11olo.,e non quanta JK'rpl('Hili. ,hbia lo :irlht1 oui 11lùrhl! nai ,la provare. 1101riapparire da un■ 1hn rlfle»ionr rhe sul ,:itulltio vor-rt'mmo uurdare. t':I rin8tiri for,e rn,ì di in1 r:gnre qutlla da noi giil c~pott>, c di mr,:lio c-hlarire il r.ii druo ri,JK'UO •Ile opere drl pH• ,ato, Il 1tl111li1io ,i v olga • raui cli ain1oli o a fatti ,oci•li o • raui uni,en•lrnt'nlr: um•ni 1 non potri u1nrti d■ll'ac-• t'or1rrti c-h<' i primi falli o i •rrondi o gli ultimi par1eci• 11•no nrlla loro frcondilii dei ltt ordini: indi\iJu,lc. uni• ,<'rt:tle, •oc-ialr, Non ,arà ritondouo 011nivoh• .e non ,1 valore" ori(in1le clt'II■ per,on■ um•n•, ddla tc:rh• di tor1c <"he,pena osni monie.n10• ci>'«lno e •li• reapon1abilitii e~ ne. dtriv• ~ rhMuno e • 1utd. Rrtpontabili1i the cadono 1<U noi r in noi d•I primordiale ,110 um•no, dcll'apriui dr:I 1nnpo. per I" altrmr: ~u" noni e luci, Re1pontablli1ia 11<'1" i pope li di lunga 81ori:,. '!emc-nd•. Ht~po11ubili1à ... Qu•lr •110111('n1o non deve provame l'ar1i,11. SI mnnif('fla pN allann•liuiml ,cc-rnli. in Dollfl• irvaki, in R,uulebirr, c-omc s'era rnanirr:1<1110 in l,eopndi, GIUSEPPE UNGARETTI dl\1n1i 11ebh<':ne •nc-h'l"Mi d rim•nr~ro in qu•lt:he modo impi1li1d. figli dt:I loro ~olo - ■lh orm•i diffu,• intlnuuione udira rhc non rii~lt:ue pt;<'c■lo, che nulla fo1.."<'. '"'o e tuuo ltti10 tht: fo!M' 1010 uni quCflione di ••luria, di ri,orae m•tcriali e di ,lolf'nu. Fu 11ran,mr:n1e sttho dalla ,iori• il mom<"nlo drll• clct'ri1<ti1nl1u11;ione, St; i pro[t""••i m>l('riali dovuli alla 11dr11u •Hvano por111o a Mlullibri ,oc-iali c-he rtmlcv>no 111lrte •itli orrhi di lulli lo 111110 di ,:r■vUll!ima- inJiuslÌtia nel (f1l1le pen■\llno le muac, c-omc non .cnlire Nle neuun rimNHo 1■rd1ht tt110 un '"ro <' durevol<' rimrdlo ,e l11- 1111ne1hilmenlc. non •veuc 11or11t10 anrhe fi••c-uno e le 10• deti • un rer:upcro co1l•n1e di diJnhi tpirhuale.? Cli uo– mini rh<'. prr diri!lo n•iural('. ,ono luni UJU■li e fr11elli. rortir ru c-hc.proprio nd momen10 in cui l\'tebbf!ro polutu rc11utarai prr i meaai m11rri1li di cui di1pont:uno ormai, nn11lmen1c up■ri di non più oll'tndeni • vic-cnda con di• ,p■rilÌI «onomirhr: ri\oh■nti, "omc ru che poterono di• rnrntiurc rh(' il suprrmo IH'ne da garantirti • ci1!1Cunod•l r1ualr: pii ahri fiorisrono o ,ono in,::111nie itcrmi di V('n• tura, ;. 11 lil)('r1Ì dì t:ottienul' O ,-rjl ,or1r: ddl'uomo a 11u1lun1111<' nrorma ricorra. c1ut:ll1 cli ridare tJt'a !ICmprr, alle p111ie di C•lno? Per ora, da N•polcone in poi, ,ono ISOanni di i:,uerr•. Abbi•mo avu10 1e ora è tinit, la guerra dei 150 anul. Non ,lai 1erroriu:am('nlo delle ro1cien1c. ma dalla mol• 1hudine dei llheri dipende l'unili. e neeeu1ri•men1r: è tiu,10 solo rhl è libero. Sui un'u1opi1. ni. ;. iJ Cri1ti1ncsimo. ma è l'ide•le 11cr il quale ,offrire conlinucril ad eU<"re il m•11iorc onore ... C't• un dl"IIOdell.1 Prim• f'pi~olo di S. Gio,-.nni <"he riechcula ili oretthi m('nO tordi, r1uclli de !poeti. da ,end i.ccoli nelle ore di rrl•i dciii ordini tori•li. e dai prncn1Ì •■ri 11•10 fon,e ouerv•to <1u•nlo anclt'rci Couc pcrttpito 1111c-he dai miei orecchi. Dichi■r•va: e Tutto quello che ~ nel mondo. la coneupi!,('en:u 1kpli oc-rhi e la tupcrPia dr-I• la vi111,non è dal padr-e m1 è d•I mondo, E il mondo, e I• ~u• conl'upi1<"Cnu, p■•sa vi•: ma rhi fa b ,·olontÌI di Dio din1or.. in eterno•· Si c'è og11,i l''\Cnuto di appcllard • Pufal e 1I L<"Op1rdi. è pad1è t'ome sii at<"oha1oriancn• no rtr1o uur:nalo. del rirhi•mo 1io"1nneo avr:vano fluo il nudro \'ho del loro pl"n,il"ro, Non prctendi•mo che i} l.c-llpanli foue un c-rt'dcnll" o uno ipiri1u•lhi1a. m• se la •u• polemica !C.mbn indugiaui • pret'Otnre per «rii 1~peltÌ quelle ,·«tuie éatrilcghe d'un Nie11,c-hr<'he01,ano U'• ,ilitc in un• Jtncalo!i• la mor•lc, p<"r11u~ioni e ragion■• mt.nli rhd•,·• 11nto cpirilo c-ri11ianoqu1n10 di più n~• aun •hro ebbe mii, Si rlle1• la 1ua 011t:raddlo Zibaldone alla Gi11r&tr11 e si ,cdr~. u quel 1lr110Jt\C\'I prima n1t'di1•10S•nt'Agostino, e ib <'Ue 01mlc !ace-,••1çr11derr:I• ,nla 1lclle 11en•litil. Non 111rlr nd Juoj sviluppi la Dfrillo Com11wJia dalle Ire ht'• ,tic, <' rontro Il male non rorrcri un ,:iorno II opponi il , thro'.' I:'. non il \"ehro, s1oriri1ì., anin111i1ì, matcri•liti thc ,i .stoncllòl fln■lmr:nle I una ,·olonlÌI 11un? L'c umile bòl• li1 • non è per Dante 11uell' h■li• che aH~bl,t: fallo dipcn• clcr<' .,,ni ;UO 1lando da u111 atpir■tione e una r('1ob di mn•nE, p11r•'! • • • Come uomo ,ri11i•no ftl cl,<'ddb ,ila .!!"iamo drpHit•ri r non ■rhhri e c-hcnu1un uon,o h• il diritto di tcvi1iarr. 11i lcrrorluar'<' ili uet"icl<'rt'.Comr uomo rivile 10 rhe tt ci '°"'" nn'•hrn gurrra for~c non rin1•rrrhbe rii!> una ,ch('g• ,:i11dt Firrnt('. nè 1l<"ll'h•lia mi• Ji>tria. Di un• tublimr: 11~11;hitra,di un• delle 01.crc 11iùbelle di 110,,ia ìnnalute d:. umane nuioni II Dio fuuc non ri111arrd1hencmmeuo Po111Lratkl ri<'ordo. E' 11rc\r-1llhilrpurtrop110 rhr tl11Imomlo 11011 ,erri f;elll- 1"'1':~e-non odio u1ohipliutor(' di odio. onin1 1 ~: ;;;:o 1:,11~!;!:~ .a'S 1 ~~i7 1 ;o:h: ot:·:~~~ir~e.:;'npa;o;1:I;~ a'I il Crorc-6\to - ~ino all• ron•umnione dei t,C("Oli -.. Nel fooro d'a•nnrc rhe ndlc a.nimt Egli h• arr('tO è l'unica c11('rallaa1111al<"11no nt' l'CIIICl'ardor<' t' 1 e-on la parol• i11,1i• rat•. 111 r..rlo ad •Itri 1c111irr:. GIUSEPPE UNGARF.TTI

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