Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 29 - 19 luglio 1953

LA FIERA LETTERAR Anno Vlll • N. 29 S.ETTIMAN ALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 19 luglio 1953 SI PUBBLICA LA DOMENICA Dirwore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DffiEZIONE, .M.0.ilNISTRAZlONE ROM.A, VIA D'ARACOELI n. 3 - Telefoni: Ammlnh!tratlo1:e 684097 - Rcdaz.lone 684098 - Pubblicità: Amm.ne e LA f'lERoA LE'ITERAR!A ~ - via d'Aracoell, n. 3 - Roma - Ta.rilte: Commerciali llre 60 - EditorlaU L. 40 al mm. 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La tradlzlone sl è ,•I.sta confermatA dal re• centl scavi. speclRlmente da quelll del Ll"°"tros della sala del pr()(':es.<;0 di Pllnto. SApplamo ora che I nostri antenati erano nell' errore supponendo che l'Arco detto dell'Ecce Homo fosse ser\'lto a Presentare Cristo al po• polo. Slamo certi. in\'eCC, che la strada che saliva al Calvario passava proprio sotto l'attuale Via Dolorosa. Impossibile dire se le Stl\:l'Joni della Via Crucls corri• i::pondevano alle varle accldentAlltà del terreno. Cosl pure si fa vedere una pietra di cui Nostro Si• gnore si snrebbe sen•ito per salire sull'a.slno Il giorno dell'entrata a Gerusalemme. Con una spiegazione ana• Ioga si può Rmm'{:ttere che quella pietra fu semplice• mente collocata là per commemorare Il fatto e che le generazioni successive la fecero partecipare direttamente al dumma. Malgrado queste piccole storture fatte al buon senso. In Terra Sarita consen·a per noi un \'Rlore mcomparab!le. Il plù bel nore della corone. è indLscuU• bllmente la Chiesa del Se.nto Sepolcro. VI si ritrovano, accentuate.. tutte le carattertstlche della Terra Santa. Attualmente I Luoghi SantJ appartengono a chi p,,.\ provare di es.sere st11to l"ultlmo a eserc!Lare Il diritto di riparazlOne. E' cosi che alcun luoghi furono spartlt.1 e altri messi sotto la tùtela comune dei cnttol_lei, dei Greci e degli Armeni. Questa mnncnnza dl divisione implica che non si possono prendere lnlz.lntlve per conservare gli edifici senza Il conr.enso o la patt.eeipaz.lone del compro• prletarl. Queste le difficoltà che rendono possibile la de• gradaz.ione del Samo Sepolcro. Si.può notare fra pareo• tesi che recentemente, a,•endo un piccolo lncendJo rovi– nato la cupola. li re Abdallah la fece riparare senza con• sultarc nessuno. in meu.o allo generale indifferenza. Vlo• 1ando le clausole dell'accordo. Il 5 gennaio 1951 egli ha nominato uno dei suol funzionari e Sovraintendente ai Luoghi Sacri•- Si Ignorano le precise attrlbuzlonl di Questo personaggio: esse non sono mal state flMate. Il delegato ap()Stolico a Gerusalemme ha fatto un altro piano. Si tratta di demolire quanto rimane della baslllca per ricostruirla completamente. Due architetti Italiani - Barluzz.1 e Marangoni - hanno fatto un b!:IIO album di J)rogett.l di abbouJ. n Santo SePolcro di Ge– rw.a.lemme - Splendori - Miserie - Speranze, che si trova alle Belle Arti di Bergamo. n loro plant.o consiste nell'aerare la città prendendo un quartiere sovrappopo– lato, nel demolire due mosçhee fra cui Quella di Onar e cooì pure I \'cechi con\'entl agglomerati Intorno alla baslllca. In QU,esto;;_pazJoi;I ~uireb~ un. enorme ed.I· flcio nuovo che èonterebbe nel cortile centrale Il Santo Sepolcro e Il Cah·arlo, ciascuno sotto 11-5uo riparo, come al tempo di Costantino. In questo stes&o cortile si 1uhoc• cerebtfero dl\'erse chiese corrispondenti a tutte le con· fesslonJ religiose · aventi giulrl&dltlone sulla basilica, e la chiesa Anglicana, che non gode di alcun diritto, avrebbe anch·essa un templo. E" un progetto reall:r.zablle? SI può temere cbe questo immenso insieme dl arrhltettura non dl\'entl Il .slmbulo della dMslone della Chiesa. Qut'ste dwlsionl fanno talmente parte della trndl· zlone che si arriva a trovarle naturali. L'estrema anl– mcsHà del passato sussiste ancora- mn forse un gtomo verrà meno. Ogni confessione tratta con cortesia· 1 fra• tel11 separaU. pur restando sul chi ,,a là; da tempo non si verifica nessuna questione perché lo •tatu quo è scru• polosamente osservato. Il più piccolo scarto determlne• rebbe delle proteste immediate e senza dubbio delle rap– presaglle. Situazioni poco edificanti e di disagio. La se· parazione delle Chiese non lo è altrettanto? Più del grandioso plano ffancescano. quel che occor– re è una restaurazione paziente dell'edlflclo, quale esi– steva prima del 1800. SI tratta e,'identemente di un l&voro enorme che tuttMla non è più Import.ante del lavori effettuati nella cattedrale di Reims dopo la prima g1:erra m()ndlale. La sua portata non è forse mnggiore? I dl\·ers1 cultl darebbero facilmente il loro consenso se I fondi e la direzione del lavori fossero an:ldatl a una autorità mtemazlonale. Tale compito conviene molto bene agli Stati Unltl. ~I hanno un debito da i>ogare alla Città Santa. Malgrado Il imo cattivo stato attuale, la grande chtei;a rlmane alla ba.,;edella storia della cri• sttanltà di cui essa è Il libro aperto. Per tutta la gtor• nata, pelleltrlnl e turisti passano e ripassano con più o meno dl pietà o di indifferenza. Ma, scesa la notte. la basilica rinasce. Una sola porta rimane accesslblie. Al crepu.$COIO EVELYN WAUGH 1c·-on""t""'ln-ua_a __pa,,,g"ln 7 a · 2) COA 1 J'li~V,I Ltl DISCVSSIOi\ 1 E SVGLI ESAHI )I.. GIUSTIZIA ELOGIC Torno alla vezataquae,twl d1' p ~sQUALE, VANNUCCI •1 Pres!d, di delegare uno del degli esami di e mat.urltà clas- ti suol In.segnanti. sica e sclen"~lftca >. int.enden- RlsPondo !n!b!t.o che appun- do riferirmi a tutti i cosl det.- e bella e grand~ ragione, l'a-"esarnilut.rlce._ può C<>,$tltµlree t.o p!rchè ta-1e - eloè al di ;;:i~mi S:~!~:~iene~~P~~l:~f 1 ~~c~!~~xl:ru d~a::u:mJ~ 1 ~~~is:t ~t.of~ :! =Pi~ =~ 1 e ~ ~ ~~~e~~~: Ne scrissi già su La Fiera' me, perchè convinto che re- di trattAment.o tra. wu ma- anche es:Y!'.-emeno dei}! altri Letteraria del 21 giugno scor- 1 same di Stato - co,l com.! lo terla e l'altra, tra una prova tn grado di g:lud~ e d1 sug– so. Ml e1 fa tornare Il prof. 51 concep!.see e lo si pratica d·esame e l'altra. Voglio dlre gerlre attendlbl:m.ente e ut.U- . ~~ie!~~:Ccc~~~~~~· ~~~l~;J~at'!~~~~e:e!~g~g~~!iLll-: ;fi ~ ~!d~~°:i~~e S: :~1fn1! ~~f :,1 e~ ea:;! lerl. In qu~tlonl scolastiche, tlre un certo eguale crltG1·10 ga.ri anche favor1t.l In sede di che d=i.mo3to. tuorl della ef· ha avuto la pazìem..a di rifar- dl giudizio In tutt.o 11 t.errlto- esame J)tr quella eh~ è la fettlva tmmediata. prassi soo– si a quel mio discorso oonsen- rio d'ftalla. dalle AIPf alla SI• ma.terio. di chi ra.ppresenta l:l.~-ica. In aen_ore I Pres:!di so– tendo e dlssent.!ndo da me cma. l'Lstlt.uto, non lo sono del pa- no senza ln..cegnamento e sP,!S· con ta.nto ga.rbo su La Piera A me invece smibra che rl per le altre mater~- E g:18. sl.sstmo, per forza di cose. bu- Letteraria del 12 luglkl. per l'a.ppunto ootest.a eaua- questa lo non la direi gliust11Ja. rocratJ, a.n::ichè ma!IStrl. e al Il prof. Pleracc:ont s1 pro- rllanza di crl~rto di g1udlt.lo Ma non ho finito. J:: si badi più al più potre~o dlr la. fessa perfettamente d'a.ccordo s~ prnprlo quella che viene a ben~ 9. que! che a,eglungo. loro soltant.o per quella che è con me i.n ritenere e che unlcl mancare con l'odierno esame! MoUJ l".sctutl o scuole han-1.----------, giudici na.turall del nootrJ ra-'dl St.ato. lno più sezioni di una stessa gazzt. 9.1 tennlne della loro Mi affretto a premettere eia.su. In un Istituto che ab- Alle pagg. J e 4 carriera scolastica, dovrebbe- 1 che io sono tra i prtm!sslml b!a -- supponiamo - tre se– ro e-ssere proprio quegl'lnse-' e tra I più. ardenti In volere ~on! dl terza classe li.uale, gnanti che li hanno educatile In invocare lJ pleoo e rigido dovendo uno solo essere U attraverso I vari anni di scuo- controllo dello Stato tn detto rappresentante della scuola ln la. e che quindi conoscendoli esame. Dl tal controllo rlco- se!lO alb CommLsslooe esa- f[i°~:~1~:r!:1i~ ~;~ii~:,rao5';:us~l::~l~o 1~':a~e~i: ~~~t~ce~n~ln~:i~o; e-sprlmere un giudizio sel"f'"nonon meno, d'altro lato. rlco- 1 non ~usta situazione di pri– e sicuro sul loro scolari, mol-jnosco e affermo la g1ustlzlatUegto IJll allievi della Sezio- PREGHIERA E POESIA Alcune voci del re- ~ ~n se~: ~ns~~dJ1q~:= 1~/: 1 :::;: ~ 1:~~::& ~~~ ~ov~ne~~ls'!e:w:= stma es,,er sicuro il rludiZJo Stato - agt'lnsee:nantJ del delle altre due Sezlonl Slamo cente convegno fio– di una Commissione ratta dilcandldati ll giudizio circa 1a.\1omlnt: non dimentichiamo- rentino: professori dalle tendenze p1u loro maturità spirituale e· eul- lo! Non è verosimile che U , diverse e dalle provenienz~ tura.le. !membro interno proveniente :\lARIO MARCUCCJ - e Autorliratto»,,J~!,sr!) (UI Premio McmerbiOJ I plt~~~W'~~ò tanto buona n:C~:d:~ ~"if!18~~,~~= ::.a~ree ti.:! 1: :~:d:: ------------------------------- ~~ 1 ~!H~ut~~- !P~i ~:! :~~~~ ~ ~e:OO~;~ CHE COSA FANNO GLI SCRITTORI ITALIANI ;::~;~ ~;-o;~':fi.~1U.:~ 1 :;f :!,,~u~~~~~ :~'~n~ Jcan Daniélou George Fox Giorgio La Pira Giuseppe Ungaretti * ~~ :r~f v!:1:1~ :: ~:: ~tot,~tequ~~h~t!;_ ~o~uei e scritti di MarinoMoretti, il ·tempomigliore e un tavolinoper,·sess·anta libri ~la::Je~rd1~~~~~t! ;f~c1!;J!ees:~lali6ti ab- Egidio Guidubaldi ~ rn:~eaf~a~~e~ioe t~~ ~I~ ne8::':u~a"t:;~ti~~:v~~ Luigi Qualtrocchi insegnanti d1 nno stesso cor- ra('cionl dice eguactia.nza. di •---------· so e di uoa stessa clMSe, du• crlt...-rlo di gludl.zio In tutt.o il stata b. 1oro materia la qua.– rante cia.soun aò.no scolasti- territorio dello Stato? Ml pa- le, da un certo punto' dJ vista. co. 1'in,egnante di matematica re che una tale eguaglianza potrebbe a.n~e essere una e fl.Slca. per esempio, - post.o non si :ivvm e non si Pl)9ea delle più aecaotont.bill: o·~– che tocchi a lui la rappresen· avverare neppure pe-r l ea.n- tra part,e non pog-~ pruu– tanza. dell'Lst.ttuto ln seno al- dlda,ti di ~ st.es.sa scuolll.. E mersl onniseentl. be:nchè Pre• la Commissione esaminatrice non credo che questo s!a Il Sldl: non è stata davvero la - rv>n potrà mal pronunr.lar- male mtnore che p::,ssa es- loro .onniscienza a tarli a.!:5Ur• ~, sul serio e fornire a.i col.- sercL , r-n- 411 ecie;:do 9re:,.Uenzla.2e. «Non. sono fatto n.è per domandare nè per ri– spondere, nè per comandare nè per ubbidire» di NJ<:\'10JIIAT'l't<:lNl l"lfhl di Cr.mmt.sslone sUBtre- Nè ml s! obs:tttl che la leg• Pe:- tutte qu.este abbu\&ru:a r-lmentt atµndlblll intorno al· IJ_t. oome legge, è ben fatta ovv!e eor>.siderazioni torno a la. matµrità del candida.ti in per::-hè. ~ndo essa, 11 rap- dire che. l'eAAme di St.at.o nel rar>QPrto a.Il'lta.llano. al la.ti- presentante nate., d!!lla s:::uola suo odlerr.o congegno. nella no e al greco. tn c:etX> alla Commissione es,.- sua o:Uema lmpostaz.io ~ non . Anzi la presè~ del cosl mmatrlee sare-bbe verament.e salvaguarda la glu.stamente detto membro interno, cloèjll Preside, che è al di sopra PASQUALE VANNtJCCI del rappresentatlte della scuo- e al d! fuor1 delle varie se- la Jn seno alla Commi.sslone doni. Si sa che è data facoltà (Continua a. i;ar,ina _ .2} UN LIBRO ALLA SETTIMANA PRESENTATO DA CARLO BU * ANTOLOGIA POETICA di Corrado Go.,011i (EDIZIONE SANSONI) COMESIMENON, com.; LARUNER, UNO SClUTTOHE JNGLE~E Il qua1•t,, G1•een, di GIACOMO ANTONINI F. L GREEN Una delle plaghe del nostro tempo è la .sovrapro::luzlone. In tutti i settori. Anche in quel• lo letterario. VI sono trop-p\ quotidiani, troppi seulmane.li, troppe riviste. Le forze si di• sperdono, tutti ne soffrono. Vi .sono anche troppi editori, troppi scrittori, troppi libri. Quando si parla di cri.si del libro questo è un fattore lm• portante da tener presente. Specie in Francia dove nove mesi a!l'Rnno le novità vengo– no sfornate come I panln!, ~enza Interruzione. Ma anche altrove. La ricerca Incessante ddla e noviLà• è divenuti\ morbosa. Alcuni vorrebberQ scoprire ogni mese un nuo\'o scr1tlore e da un autore. che ha dato prove d"un Ingegno originale desidererebbero avere una se non due volte all'anno un nuovo libro n conferma delle sue qualità. Una delle conseguenze di QUe.slostato di cose è Il feno meno caratteristico Per l'ePOc, nostra degli scrittori traviati dalla facilità e le esigenze del· Ja sovraproduzlone. NumerO!I son0: gli autori di cui s1 po– trebbe citare un libro Interi\· mente valido, riflesso di una per.sona!IIA Interessante, -prova Indiscutibile di un autentico Ingegno narra Ivo. Purtroppo esso viene sommerso dnlla quantità di allr! \'Oluml scrit– ti In fretta, uno o due all'an– no, per afnJttare l'lnlzlal!: sue- iblioteca Gino Bianco cesso dl critica ·o di pubblico. Dopo dieci o quindici anni di nanzi alla mo'.e d'un'opera pri– va d'Interesse e di misura In cui 11 mediocre abbonda nes– suno o quasi ricorda IJ libro Iniziale, la pietra d'angolo su cui tutto l"edlflclo è cos1ru! -0 ·!" rrendo la lunga lista del Uto!l nessuno va a r.c~1t:Hr.: quei d,ue o tre voh.:ml mer1te voli d'una attenta lettura. Queste non pere3~lne osser r1°!~~~ ~a~ in:~~tind~:~~~: lare di F. L. Oreen. 1. QUllrt Oreen della letteratura con t<:mporanea attenendoci alla rronuncln Inglese che non fa cl!stlnzlonl fra Il nome dl Grnham Oreene e quello de1 tre allrl cui manca l'e finale Come Interesse ed !ntrlnsecc \'alore il qunrto Oreen è !nfe r!ore a! tre a:trl, ma come no– tor!ctà fra I lettori anglosas– soni egli cede Il passo soltanto a Graham Orcene, !nd\scuti tUmente 11maggiore del quRt tro anche se di Henry Green si fa oggi un sran c:iso In al– cuni ambienti Intellettuali lon– dinesi. Ln personelhà e l'!nge~no di F. L. Green sono assai diversi da quel!! dei ire altri :inche di Oraham Oreene cui sotLO certi aspetti. specie all'Inizio, egl\ ooteva sembrare più" affi– ne.. Coetanei essi hanno fatto negli stessi anni la toro pr!ma apparizione, ma la parentela

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