Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 29 - 19 luglio 1953

Domenica 19 luglio 1953 LA FIERA LETTERARIA Pag. ' -------------------------- VOC[ DEL H CONVEGNO lNTERNAZ[ONALE PFR LA PACE E LA C[VILTA' CRIST[ANA FIRENZE 1953: PREGHIERA POE IA APPELLO ALLA PERSONA ll Conveg11-0 a Firen::e ci ha offert.o la possibilità di ripensare problemi che sembravano a molti non pi1't'pres– santi e vitali, e di recuperarli nel pie- 1W della loro umana problematicità di LUIGI guATTROCCHI Giunto al suo secondo anno di vita, JI f1orentln1 1 Convegno Internazionale per la pace e la civiltà cri stlana, megUo chiarendo li proprio motivo Ispiratore e ·1eproprie perseguite finalità restate lo scorso anno an– cora almeno In parte nel generico, ha Impostato 1pro– pri lavori sul grave problema della preghiera e della poesia quali elementi di umana civiltà e· di reciproca comprensione fra 1 singoli uomini e rra i popoli Interi. Una Impostazione di tal genere non può che essere ri– conosciuta problematicamente vallda, èome instaura– zione di un dialogo per ognuno Interessante e vitale In quanto stimolo alla chtarlflcazlone delle Idee e alla più esplicita assunzione delle proprie responSt\bllitA anche a tale riguardo. LUIGI QUA TTROCCl-fl ·CRISTIANESIMO SPIRATORE La f'unziÒne del poeta è liberare la·mente dell'u.omo dal regno dell'ordinario Il tema di questo conve– gno e Preghiera e Poesia > non può non attrarre il no– stro interesse ed esercitnre su di noi un Indubbio !Rscl– no. E' chiaro che quella espressione è appropriata per quel che riguarda la ;;tu– stappostzlone dei termini. ma è evidente che questi non sono identici. Nel Romanticismo Inglese cl fu una tendenza ad lden– t.lficarll, ed a tal proposito voglio ricordare i primi ver. si di un sonet.to di Word– sworth: 1t il a bcauteous even.tg, {calm and free, The hol11 time is quiet a.s a [,rnn Breathle.ss with adoratio11. (E' una splend!ta serata, fraccolta e riposante, Il tempo sacro e calino [come una suora Atto,iita h1 adorazio11e.). Qui si trovano mescolati tre tipi di esaltazione spiri– tuale: la devozione. la bel– lezza della natura e la bel– lezza del verso. Preghiera e poesia sono qui molto vi– cine. Se poi si passa all'elo– quent.e e Difesa della Poe– sia > di Shelley. si legge: di GEORGE FOX di ciò che è più bello... Tra– sforma tutte le cose che toc– ca, ed ogni forma che si muove nello splendore della sua presenza è camblat.a.. att.raver~o una stupenda ar– monia dl sentimenti In una ln-::arnazlone dello spirito che le P proprio ... essa strap– pa dal mondo li velo della banalità, e cl mette di fron– te alla nudità di quella e bella addormeotat!l > che è appunto lo spirito delle sue forme. dessore, rispetto a questo genere di concezione esteti– ca. intendevano la parola. La poesia moderna si serve del brutto tentnndo di trar– re d3, questo un significato. E' significativo che in un·atmosfera intellettuale tn cul la religione, particolar– mente quella cristiana. pas– sava per una forma disusa– ta di superstizione e la poe– sia per un at.avlsmo Inno– cuo. perchè privo appunto dJ concretezza, la letteratu– ra Inglese abbia prodotlo ~ln~e~tt!f: 01 / 1 i. ir~f1~i. 1 poe. nel mondo dJ lingua. Inglese. che. come lui, abbia cosl bene sollevato Il velo della banalità dal volto della vita religiosa del nostro tempo. Ftno a qual punto si pu& dire che Ellot., nella sua poe– sia. abbia raggiunto ciò eht aspira a possedere, cioè e ,1 senso della propria epoca>? A molti la sua poesia cri– stiana appare come una rea– zione. una fuga dal presen– et. Non sembra cosl allo stesso EUot. nè a me. Al contrarlo e nel suo prlncl– 'PIO è la sua fine>. La poe– sia sua giovanile non può essere compresa che alla lu– ce dell°opera più tarda. In– fatti la scoj)erta, Intellettua– le ed emotiva di Ellot. è la .universalità delruomo. La. sofferenza di Ellot -1 egli cl ha detto che la sua poesia è nat.a dalla sua sor– !erenza -, ha una catarsi. Nel nostro orgoglio. noi ab– biamo ansiosamente pensato che tutto dipende da noi, abbiamo dimenticato Il det.– to di Slin Pnolo: e Ed aven– do tut.to fatto, fermarsi.> Eliot. ha riscoperto che Que– sto è l'universo di Dio. E. compito della Chiesa dt inculcare le verità delle Fede. Altra è la funzione del po~– t.a: llberare la mcnt.e dell'uo– mo da? regno dell'ordinarlo, cosl egli possa dlvent.are compiutamente umano. Tranquillitas ordinis * Perchè la pace vi sia • nella per• soua singola, come nella società e nella civiltà • è indispensabile che tutti i valori essen-,.iali costi• tuenti l'ordine umano siano pre• senti e collocati al loro posto * . di GIORGIO LA PlRA Riportiamo uc brano del di• scorso tenut.o dal prof. Glorglo La Pira a.Ila prima seduta del convegno. Fra. la pace cui miriamo e f due supremt valori df civiltà, preghiera e J}Ot.sla che _prendiamo a e oeri/icare >, esUte forse un rapporto essenziale? La risposta a questa domanda esige che stano chiariti I termhli del problema: che ci si Intenda pienamente sul .signl/lcato e sul valore dl pace, di preghitra e di poesia: si vedrà allora come pace, preghiera e" poesia siano tra di loro uniti da un ne.ua di causalità che /a dell'un ·valore, rlspettivanu:nte, la causa ·o l'effetto CUll'altro. Ed., in/atti, pace cosa è T?'anqulll!t.a.sordinis diceva Sant'Agostino: e. cfoè, un e fatlo globale,: pax ex Integra causa pctrebbe dirsi mutando un famoso detto latino: la pace, cioè, è una risultante: pre.tuppcne una serie totale dJ oalorl fra di loro debitamente ordinati fordo duo requ.l• · alt: scllllcet dlsttnct!onem ordlnatorum et communican• Uam dlstlnctorum ad !lnemJ in ba&e ad.. un principio di /in.alitò. e df gerarc-Ji.ia. PercM la pace' vi sla - neUa persona singola, come nella società e nella civiltà - t. percW, necessario che tutti i valori essenziali co.stituentt l'ordine umano siano presenti e collocati al loro posto: neuuno di essi può essere trascu• rato o·collocato in un pcsto diverso. Quando questa norma è violata, quando questa gerar– chia è spezzata, l'Ordine non regna: e non vi è, perciò, la pace che d1 quell'ordine è ti frutto prezioso: t.ranqulllltas ordinis. Orbene: vi pu6 esser pace quando dalla scala dei valori umani liano eliminati i valori e mistici> della con– templazione artistica (paesia in senso lato) t religiosa (preghiera in senso laton Evidentemente no. Si tratta - come sLè .detto - dei valori di vertice, che a sé pola• rizzano tutti gli altri valori deU'uomo: perchè i valori tecnici, economici, sociali, politici - tutti i valori esterni - ad altro non &onoordinati che ad agevolare alla persona u_rnc.:na ed alla cJtlilUà umana la jloritura misteriosa e w#rtona.trìce dei .strpremi valori: la preghiera e la poesia. fecifg~/!r~!ttiiaJ~o r:J~~a~:~ ~~n~~m~~~~~;::t1~fe~: Jlgeret: lntelliaendo amaret; amando poMideret.; posst– dendo lrueretur. E San Tommaso e tutti i grandi teologi, metaf[sici e mistici lo con/ennanO. Summum quldetn et pcrfe<:tum bonum homlnis est Del lrultio. La .str-t1ttura medesima della persona umana - con tutto il .suoordinamento gerarchico di facoltà che si eleva dalle piu elementari operazioni vegetative sino alle supre~ · emo temporallbus ad aet.ema (San Bonaventura). ' Dante lo dtce: la c011templa::ione e piU piena d1 luce spirituale che altra. cosa che quaggiù. sia fconv. TV, 22). La per/edo11e della persona Mmana, la sua /tJ1alittt ultirmz, si consuma proprio qui: con l'esercirlo df questo atto supremo d! contemplazione Lotus omo perllc1tur (1, 1 ~/Qiéit~ è solamente Il pensiero cristiano: era questo anche fl pen~lero fondamentale dei grandi meta/bici greci (Platont, A.ristatele): questa l'idea madre di tutta la metaf[slca orientale (Si pensi a Shankara): questa la luce dei patriarchi e dei yro/eU ai Israele: questa lu lampada di tutto ti pro/eHsmo dell'Islam. Attorno a questa idea madre che definisce la strutt.ura e 1avocazione dell'uomo si è costruita l'l11tera c,vflt(I. medio• evale · le civiltà cristiane del medtoevo altro non .sono che la tréscriztone urbanistica architettonica 'ed artistica di quula .suprema VOCazione umana. · Tutto quest9 è èvldente: la struttura della città e della civiltà non possono In/atti clic essere conformi alla ooca– zlone dell'uomo: totum reatmen \'ltae clvllls... et omnia humana officia servire vtdeantur contemplantlbus verlta– tem (C.V. 111, 37) come San Tommaso dice. ' Ecco perchè le cattedrali, le abba.zle, I chiostri, le vaste oa,i di silenilp, di preqhiera, di pace. costituiscono la cin– tura ed il centro della città cristiana e della civiltà c-ri• stiana - di Occidente come di Oriente -: danno volto, belleua. t ·de.ttino alfuna ed altaHra. Questo pu6 rl!)f!lersf di tutte le vere civiltà umane: pensate al tempio che dava volto. bclleua, e destino a GIORGlO LA _PIRA Geru.salemme e da se radicava ed in sè custodiva rintfero destino dl Israele; peruatt aUe moschee che danne volt.o ed or'ientazion~ alla cltt4 ed ai :,opoli ciell'Tsl'lm; ai templi ed ai monasteri di tutto l'Oriente che in s~ incorporano l"attesa reli7iosa e la luce meca/ulca cosi connaturata In queli:j~~~ia~~~~c\m momento a Firenze, all'Italia, alla Europa: cosa sono? Che cosa n:e definisce per sempre la vocazione ed il volto? Bruta pensare alla loro genesi, alla loro rudi::e, t?lla loro.fioritura: ijn mistico tessuto di catte• drali di abbazie e monasteri be11edettini, ha costituito Il terreno fecondo sul quale hanno trovato fioritura le c1ttd: ~ i popoli di questo co11ttnente cosi piccolo, ma - no110- stante tutto - cosi carico di luce. di valore e di destino per l'tntiera /ami!}lla degli uomini. Elementi di cittd pasJate e di civilltà passate? No: .si tratta di elementi sempre vivi ed essenziali al destino st: es.so dell'uomo e della civiltà umana. E' vero: Il ra~ionallsmo dei secoli a noì vicini t:ent6 di scoronare l'edificio umano di questa vòlta maestosa che gl( conferisce valore e bellena: ma il tentativo è fallito: i valori contemplativi, riprendono dovunque il loro /ascino attratti110, propulsore. creatore: anche nel cuore della civìlr4 meccanica riflori!conn - come in America - le abbazie. le trappe e le ~ertose. E le no.sire cittd, /ondate .sulla preqhiera e soffuse di poesia, tornano m:t essere /ari luminosi che p:-oitttano sulla storia futura /asci di nuova luce, di nuova bellezza e df nuova speran:a. Il problema dei raoporti che esistono tra la pace ed i lavori di vertice dell'uomo - preghiera e poesia - appare ormai netlamente definito: se la pace è. come è. un /atto globale, una e rìs11ltante,. che deriva daltordhze. totale det valorl, la conclusione è evidente: no11vi pu6 essere pace vera nè per la ver.sona nè per la socfeU! e la civiltà, quando quest'ordine è violato. GIORGIO LA. PIRA 14 poesia trasforma tut.– tc le cose e le rende ndora– '-------------------~• bllt: essa esalta la bellezza Queste sono magnifiche, scintillanti parole, ma qua– le poeta moderno vorrebbe sottos:::rlverle? Quale poeta moderno direbbe con Shelley che e Poet.ry is lhe re:::ord of the best and happlest moments of the happlest and best. mlnds >? Oa Poe– sia è . la testimor.'anzn del momenti più vivl e felici vlssutJ dagli spiriti più ·ele– vati). La poesia moderna ha lasciato èletro a sè 11 Romant,lc!smo. La musica cacofonica, le forme umane che la scult.urn e la pit,tura esprimono sot,to :ispet.tl de– formati cl :,rovano che l'ar– st.lta moderno nc-n s'Interes– sa della e bellezza>, almeno nel senso In cui Shelley l! Plot.lno, suo grande prece- ro vi parlo in qualità di ra_ppresent.ante degli Stati Uniti, p&ese che è al tempo stesso molto più vicino e molto più Jont .a.no dal mon– do lat.ino di quanto. sia gli Americani e Lat.lnl, pensino. Ma le nostre origini, sia dal punk> di vista etnico che da quello lstlt.uzlonale. sono brl– t1nnlche e le, nostra lingue è Inglese. Perciò quando ml si agita nella mente la pro– blematica domanda circa e la nostra epoca > e m1 ch1edo quale sia stat.a la natura dell'ambiente lntcl– lettunle prevalent.e In seno al quale lo sono giunto al– la maturità. ml si present.a– no due scrittori Inglesi che sono quelli I quali hnnno costituito I venti alisei del vlagglo,lntellelt.uale ed emo– tivo della mla generazione. qualunque siano state le fo– late di vento. gli scogli e le avvers!tl. che essn ha ln– contrato nel corso di quel viaggio. Quegli scrittori sono H.G. Wel!s e George Bcr– nard Shaw. Sebbene Ellot si sia occu– pato, nel suol saggi. di pro– blemi politici e sociali e par– ticolarmente del problema di una civiltà cristiana. è con la sua poesia che egll ba offerto n !')lù ·valido contrl– but-0 al n03tro mondo. Seb– bene , siano contraddistinti da uria acuta sensibilità in• tellett.uale ed artlst.lca, da una grande chiarezza stili~ stlca e da una coraggiosa Indipendenza. di gludlz!o. i suol scritti In prosa si muo– vono su di un plano di mi– nore prof--ndltà. Egli Illu– stra Il tema di (!Uesto no– stro convegno, l'Importanza della preghiera e della poe– sia. com1::elementi costlt.utt– vl della nostra cultura. VI sono altri capaci di trattare co:i maggiore competenza I problemi politici e sociali: lo però non conosco nessuno GEORGEFOX ''--------------------' Biblioteca Gino Bia

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