Fiera Letteraria - Anno II - n. 45 - 6 novembre 1947

FIERA LETTERARIA CORRADOCAGLI PITTORE l..o .scz.one aureo • la spirale fo1:or1!m1co MOVcmono i/ mondo. {J'llarralorc ciel l!leco'.o XX) A PPROOO u u~ · 1:->o!a ignota, in cui nor, so -no vohi d1 uomini né corpi di bruti ne'l fronde o frutti né rupi o aoquc: e r,on basta: perché senti pure che ivi palpita, ~ì. intor– no a noi una vita e poiché r,on è di animale né di vegetale n°é di minerale. d'un tralto t'nccorgi c:hc cei.., è la vita d'un qua.rio re g-no della naturn, Que&to è la defini:r.icn~ unica dcfJn rcccnlc 1>illura di Corrado Cagli. Intendo dcll'u 1 timissima, i quad.ri ch'eJli ha dipinti dono il 1ilorr,o dal!' Am~rica, non di quanto nvcVo f11tto laggiù quando ve lo portò il v,cnto malcdcllo deli 'anno 1938 Là tn C?li_fornia, ,1'.e1 l"Orcgon. nel Wa,hin°g,on: ha d1p1nto mu.,o, eose eh-e non conosciamo e hanno stupilo quc'.la ienlc: un a:iorno le: scoprircrno. Poi. due anni fa. nel primo 1,,•i.aggioin E.uropn. khc ru con le armi aUa mano. ncll' esercito i:bnrcato dn!!a Manica sul continente} Corrado ci mAndava dai camv, di -<:oacen:rnmento ccnj dise,ni i,>rodii;i.osi e 1,..,-u. ch·es~ è 1, mondo della Ennc:tilTlll dime.nsio n~. Può d.ir» i che !a rispoSlt\ ci per9uada. Ma es.31ieTC peuua!-l non bcsta. Posso accettare che il primo lavorio intimo del p~tore abbia preso !e mo53C da un ec::itnnfe rip-cr.samcn, 10 de la geomc~rin non•cuclidca e dalla cc,. :-ezza di lc:ggi che i;()Vernino uno spazio qua drimens.onalc. Nla per vestirle d·una visib, 'ità cioè farle te.ili (:te no, non è creazione) llg"nuna di quelle astrazioni matematiche j; pittore ha pur dovuto proiettarla nel 1,oslro spazio, sopra un nos•·ro piano: impriJiomnla contro il vecchio re.iangolo di tavola o d1 tel11. Il re!iec inganno de!! 8 prospetti,•a po• tcva di.\! piìt remoto graffito m poi imporre una terza dimensione a quei piani. far lor<, giurare ti rruto e CO.JÌ creare tutta la pittura: ma nessun ingi.\ r.no potrà mai modificare la natura dei n05tri tJenti i quali dovendo ser vire un corpo tridimensionai e dovranno eter– namente giura.re che le dim·en1ioni sono tre e nor, più. Giumndo. non per impero dd senso ma per reverenza a un·a11lrazion.c del puro in1cllctto che le dimen11oni aon qua·• tro o più. giurercbb-cro in mala fede: e il di MASSI MO BONTEJ1PELLI bina in \'agh.e sagome di irosse be.Jnc ali:• guaiate; ir, quaiche momento il pennello s'è vagamenlc ,.cordato d·un g1nocch10 nuo 0 d'uomo o di donna, altrove d'una foa:lia •r.c ca r"Crmata in mez.zo all',tria. Perché - lor3e Corrado .non lo sa ed C mcgli6. non dirglielo - de!la nostra natura latta di tre reini un elemento è nmaslo n:cl suo mo1,do: ;·ana, vi.,a quj con i auoi caralteri che l·e conosce• vamo fin da\ giorno delfa creazione; .ui,., qualche volta azzurra in un fondo, 11pc180 intrus.."1 a infiltrar_.i tra In l!tetrl'l!a compa'1'iuc de!'c forme. -e :e sostiene 1: le $pinge. Ho detto che al 'BUO nuovo ritorno Corrado ha nnutrito sé e la tavo'ozza di tnr,ti color, E. se n·è scrv110 ric;cam,.ntc. ma non fanno impelo. -non k:ompigliano la severilà e,itrt"" ma di quelle combinazioni dì forme del Quarto Regno. Sono elemento condensatore t: di&tributore vi,·ono come forze d'nppogg;io e di richiamf (come hai.no sempre fotto rn pa.,:.s.-ato). si guardano bene da: me'ter11; a p-idarc (come in paa.ato è 11pea..,ostata !orr, deplorevole ahitudinc1. s Più d' 1..n leuo·e ha -?iii aclam:!llo ~ • Ma lut:o ques:o lo a·vevamo g'.à definito. f\ l'as!ralltsmo! "· Non credo. Dodici anni la av:~vo scritto le ragioni per cui r1huloh,. l'as:rnu:smo. (Si chiamava allora pacifica. ment"C nstratta ogni pittura che non •i St'r– visse di forme rea!i). Non vado o rioercarc quei miei rngioiia~cnti. Perché una e~ ri• cordo ber,e: che già da a 1 ora e poi sem• pr:? fino o. ieri - tutta la pitturi\ denoruinnta as1ra'tista rimaneva nella inia memoria (e i! vero giudizio su un'opera d'arte è qu'Cllo cht– si.dÀ. non già avendola sott'occhio ma neor. dandola) quale un mondo nmnSlo '3COmetri· co_ gelido, innaturale. a-slratto per l'appunto, Qui invece. sia vicino aia r ontar,o dalla vi· sion-e rivedo in mc un mondo concretissimo. respi~nt~. tiepido cioè corso d'un suo qn• gue. Questa è la aua naturalezza. CORRADO CAGLI: La Noéciht J947 Alla quale non si arriva ptr formule, ma ?"''"f jq)fTl_aginnione lirica. Cuai al piUQrc eh-e da C<mffaui esempi voiesse !rovo.re una fnr. mu."!a, e, come fannro. fissarne la storia con dale ·e riferimenti. I piitori. alm.er.o da venlj o trent'anni a queslA parte, non par"an~ maj d"un quadro che li interessi 9enz.i pronuncia• re almeno cinque o ,sei nomi d'altri pittori. da Cimabu-e a Braquc. Cor.oepitcono la loro quasi un "arie a lnvoro collc1tivo. con proca- dimento serrato )ungo la serie dei »cc.oli. Ed è fone davvero C'lsl. Ma non lii f10vrr.bl :Jll– ~perlo, ·dcv·e88ere tremendamente raticot10, io pittore preJerir.:i ·credermi ii primo che ha Koperto il modo e il piacere di mettere for mc e co! c.ri eopr11 un muro o Ulltl !avola. Ma non è un pittore, è un narratore, co. lui che vj parla: -e quel che vi ho deuo è forse hutto d"un mio momruoso indiv1du:1h- 1mo. Certo quella ab,tudine r,on ha impc<l1tt. a ne88uno dei migliori pi.Uori nostri d'<.ntr,tre in pieno nel reame ddTarte. Non h, impc• dilo a Corr...do Cagli, nato 8C altri m,'li •otto il segno della pittura. di trovarsi Oi'.ri 3 un posto di comando mo:to avan?alo nclT"audace .':fOSTRA PERSONALE SANTE MON A CHESI M o.'-ACtn:s1 11ittòr" 11w1ce1dl11 1,i1t11ra ,lnt COHH \UO CAGLI: "S1rumcnti., t 1 Hi ,julu,i~mo: a RtJmfJ ne/ 1937. <11i,1tulo il movim.e,110 di J\tari11dti e SctV!ri11i era in ribauo. lui .wlo r Prnmpoli11i rm11i1111a• vn110 " e.t.icre Jmuri.~,i. Nf!l 1940 o J>rC!fSG· dcli. In c,asi la forma. umar,a era t,il&,ta .iQ• praffatta così da perdcTe i suoi più norma.I, at'"!ibu1i, per ritugiar11i neUa 10la cifra <k.1.a d18f>Craz.ionc fÌ1h.a. 1-'iù ta.rdi, venne u.n"aJlra serie di dttegn•. Qui della lorma nJ~tra SO• pravvivono inlensic ~atimonianzc; i mcrid1a. ni e i paralleli dell'uomo w1 tono deicaL:1- mente staccati dalla wua pcr!or.a ma (.001'· nuano ad acccnna·re entro vortici a,c..rci la me– moria del gesto e dcl!n proporz.ionc. lnhnc Corrado è tornnto a Koma per ~a s~nda vQ1·a. ,'è rinlanaro in una casa d·ell'AV"C-nfl• no lui. riafferrato con rur.a In tn\o:ozr.a e rir:utrito 8é e lei di tAnto \.Olore: aPora dal rinnegnmcnlo totnle de~• 1 e fonne ò'ogni tosa viva è nnto quieslo • Quarto R'Cano II dd'n IHllllUI, Posaiamo dargli un rame} Non so tro• vn,lo ma Mrebbc. neces~rio. t:e r.om no sunt con~quenli,r rerum; ~ sarebbe iniquo 11c:.~ar1: .n qu~o v,viMimo mar.do uno conseJucn=.:,. PoMiamo noi d:irg;l; un nome) Mos rt1ndovi i •uoi qundri no\'issimi e lcggicndo sui vostri ~o!tj questa domandn, Corrndo vi rispor,d~ fenomeno artistico è fatto di buona fede e :::x::~:l~:::;~~:v~s:;,:ri,,"~~;:" a ' 1 ;,w s l:;~:;:~ di sem,o. <nieP, avuto w,1 ct>rlo tWmE>. a1,1"vvero Torniamo al nostro Quarto Regno e alla ., /i.ori ·· cli i\lomichr:,i dipùiti n grmuU '":'a ~ita n:,tura!~. Dc. cri.ve.re quq_ mor,do è cl,ia_-..e. i;ivi. buttttli con Jog,r. rapi.di, rt. diffiClle: nato d1 pura p1tlura, cnnt-r-o le pa. u,1, (liscorso n cofori clip .mperficialmer1l e ro!e •i ri,.-olta. Po:.ammo, nel folle lenk·\llvo. I non lwet.·n pif, nulla," ~Ile fare coi .vece/ii. nnc.hc prendere le 1nowe dai ntunl'C ;<come- moduli m(l in rcalu, r,s,entLoo flesl1 .ttmli trico: rn:1 d'una i«"Omt.tria tenuta in lu~ior,- ,l valumi cui 1'011ac/ie:ri s"rra a111Jlicato ~nlinua. Roteamcnh di apaz.i -e~itrici, int~ fino n"l.,, wuuen (dmr e altrui). Pittura ,le· ,..~ lenta.no di qua!che pallida sf,-ra, u,· coratita ... i senti ,lin• r dicemmo i11 multi: 1crscca1.i; d 1 na:ur\! linea.ri entro nature cor. a11cl,e Jlf!rcl,;. ; l/tu1tfri ,i; Mmwcl,rsi i111·e• pose: p .. nu~ di mandòle, top~ d1 tterrnture, 00 di finire espo~i 11elle ,:ttllt>rie tl'ttrte qualche vO:;r, a 1 .>p:uire (tni\ raro e- mal .. a!· cl't.'-1.lora (cl,e er:wo p<>c/if'} rrmI0 i,a moslrfl fon-ab1'.e, qu1u1i d rcmbo d'un soano ai ri 11ei·11Pgo:i ,li "'"'le. nelle botlC[llie tli bì– Mvcglio) di fmmmcnli che, furono di vivi. dei bc/ou a />ia;;n ,lj S1,.'11(1111. l~.;hio d'un uomo o d'un bovc. Coili UP Dal 1940 al 1918 Mo11m;lie,'fi I,,, /allo di· muoversi di disco che for&e cunlie·nc ir, -é ver.Ja s1r111l,r 11iù 1·ririr1 ,,c11zl1tornar(! .,11/l~ u:ia memoria, della ruota. Mn dcmin.an !~ .r. 1 cspaic:11.zr .,cula.•tic~,e c11i, .,i nJltzirrmn ~r )11 linea dcli uovo. E. dillCo. uovo, cJ 1e.s1, f':SClll/1111 G11 1 1us 0 111rNtta Co11,\'fr(lrt1 :,,;nlu,111- de.ra tutti impTovvisamonte 1rufi1ti da. 111, do il ,wme dd 1•1rj 1>1111lc11li liceali cl1e r:1gg1~ a·acc1a10: poi di nuovo. e nessuno più tcnta,w 1111 li11ll11a~llio, iJP1f1ri che pr:mr, ~ l'aspellava, barlumi anifflllli con avnnz.nrsi /lflSCc ro,,em <' /'arte e doP<J il 1u-oblemt1. di punte arcuate che potrebbero e.sere il /f 11rob 1 f'ma dd!a /orm11 e del C(,lore Mo– becco d·un r,1pace: talvolta il tutto •1 Cl'lrn' nache$j fad!r·, supcruto quamfo al,bamlonò il f11tt1ri.~mo: ,fo ,1url momento 11er I,, .,ua 01KTt1 c/,p è 1,i1111osi" 1111111ervst1 e felice, ,i può /Hlrltrre 1/i UIX!rtÌt ma non di &che· mi. ,. di ·•periodi''. d,1 età e momenti, ,k.'11:n Jr,cili p<u.,ibi'itlÌ f/jl rlefi11i:io111i. L(I sua 11ill11rR fu •• rOMt '' e " fiori '' P. ·· terrn::c ·· fu " trz:urro ''. orn è •· """'· ,ag11a ·•. ieri •· JI e11l'::ia ": ,le,itro i tenni• ni della ci1a:i01w. In .,.,,, vitwra s'è !l'm· pr"' mo.s.cc, fo j.!rmuli ipcri>Qtiche /K'rmclfo– te ,li cnfore r111do c/1r i-11 tl<'/rt1itfon fa J>CII· Mire rifa 11e<:rs.iÌIIÌ ,lj ,,,. muro. rrl/n ,,;u11rv• 11111rnle: la pure::l, flSlro/111 dri s,wi colori i! curpOSft e /a ,,ofume 4• d,•11::iitl,, 11011 flTW mu :tofo .(cri1t11rt1. mero ,..,,(1fia:b, r1111idi- 1l, e sc~nltc::o di r111c.ttn <Msnlvére il 111"· sticre dii:rnll, mQllu tli J11t('rpre/1tre 1111111· r11 e mondo.. ii Jr, s11h•wlor,• e 1111mlro, di. I 1•if!t1c sovrnuwtv pitt11rr1 Mo1111cl1rsi ,wn crC<le nll"i.~pim:io11r come rn,io11e ,1',t. /',,,,cm sibber,c 11/.l'u/Jt'rn comr 111otic11 isJ,'rativo. r11rf"l:io11c •. 'tJ1µgcri111,,1110. ,/j qur, scm11rc lll('~ticre e ·""J,it11:fl r(lmc din•? JJrOSJJ~IIÌC(I. 1,rtigùma. CIJtJOt('f'll:n ,1,, 1 tr 1:aric neccssit,ì ,t; si1/l('sj e di vrnfow dilli p:uorica, .~1m:i. tulio ,,11111110 f11 iso• 1rr,,,m('11te il ,,11ru/r1J. 111110 q11a11to ;. riell'ùb· b/iJ!O tl~I 11mulro. \low,cl1esi. Vll de,10. $(l ,a,'i<irc bme i sw>i qumlri: o forse i! 11 sua /rf'$cl1t?::11cl,c t·i .~1uutericcc. COltl( 100 C-IGLI, !raro 1911 \"o11 !tupi.sci, q11es.ttJ discorso sul me.stie· re " proposito ,r,m p:ttorc: ,,..r sJ> itp.ar " ecru, ,u.soluta bron1ra. cort11 i11rliffere11:r, co– me dicc,:tt Cior1io l?u.,... m,11. su •• \lml(lo Ewoveo ". ~ 11ece<$flritr """ c111meiui m,- 1en1ica: è 11ccc~St1ria lfl i,l"'ui/irn:im," dei limiti cli capachì 1}1>,1 i1 ,li fuori ,t,.1,-;,,,. provvi.-'n::'or1c:fis...,(lli i cu11/i11i ti f/lH'SIQ ti'° g11 0 di as1mt1e e rPdis11rl1c fissitri di t.olo· ~i si trt>ra c/1(' la sut1 rtrt,• ;, ur1f1 rnrfl l' pure, llrte ,li pitture <tllu q,w/p Of!t•i C$pe.• rien.Z(, passnta e attuale (,w,, si t11nl ,,,,,. foro di ,. ritorni"') /111ti,w1110, /,io11,•lfo Veu,uri. prtrlondo dPllll' 1,i1111rn di Momr cl,e,i a propo.cito di mw m 1>.~tr(1dov'erfl tll.J~•mc a Corpom G111t11.s-0 T11rct110. nlllier ,:,,,, 1111 accordo di lingung(lio. og1i i11 ha– lin. iu. una certa ~ (li pittori e t1rtisti e qu,est.o ~ impurtrulle: un conmne liriguag. ,:io cerca comuni neoe.ss &là e ambizitmi di– l1ttn n rendere viva una " sOcietà •· - è w1;j la ba.~ stessa ,li una socie1à t>1lw1· <111e cli rwa cultura: .Jia tlatfl per ,w,a ltt fcz'o11c, voglio che per M,,,,trchesi !fi pon.• ,,, l'«ccetlto -• orn st.abifilo un /011clo ,li commre linguaggio e .Jin .ta.s.si . Julla pcr$O· 11aliti,_ e5tremamente invadente 1/ell'artiM<r ~ulljur,ico/n;ione e5/,rcma della pilr11rt1 di Mo11ttcl1c.,i. unico oggi ,1 noma clic nnw """ pill11nr sia restato piltore. L.t1 ,tu11 tm;olo:ztt cli.e cm1temp!o ros:ii l'<1rmi11io. rosa giitlli cromo. moJtù 11e,o, blu oltrcmure, e bl·u. ,li Priu:Jiu. rt1r11111c11• re i f,ia11cl1i. esclude 111111si totrdmc11tr i liru• ni Vm, l)yk. I.e terre rosse. le lm;d,c. it /trm(J.~1> vPrtle ,'>mcrrildo.111 r111e.'ill' cit.moim1i JKm.1 il SllQ linguaggio. e 111s11t1fo1:5u. e b., .~11" 11a,1i1à 11m111111, 1e11de11le (I creorc 1/llfl "°'" tlis•i11tiL'O. (1 rnfforz<uc • I,, ,,erwm,l111ì. fl/lllflJ i 1 rC$IO. OV-Vf>roi,we11:i011f' e uccor– tli. cmo::io,1; se11s,wlitù. Qmmclo G. C. Argon dicr rhe lt, 11i11w m di lfo1H1d1csi 1UJ11 1:uol ri11u11ci111c n 11k111e. f' che pill11r1, 1mIt-0 ·• si,1cern " ., pre.crrmc 1111a c<mdi:ione cli imlipemlrn· =" ··. pon<' il rlllo .sulfo p.''1gt1 tlefl"mtm,li– tlÌ ,,·c,,_<si'llw. <.ioj• tfell" pi!tura cl1e i11vc– cr 1·1101 ritumci .. 1re II ltlllo. e code ndln r1erci111:frme ,rnr1 de/.t'O$lratlismo 11111 dé!l'I q;uola, I.,, pil.turr, ul!gi tlovrebb1• es""'" In 1eo1>erl I dcfl"tt/fli:io11c u ilei t!Psidrri tlf'I· la sodet,i o dc'l,e de/ormfl:Ìur•i socioli cui ~citim 0 .JOg/fClti. def1Jrma;io111' ti; gi111U:io ver crisi di cosci~n:rr e rri!,i ,li metodo: ,,,,, 1111rl1P s111t/ferime-,110 ,fu11t1 m1#f,"orc Mli• Jlione, 110ssibiliti1 di ricrenre ,t,,111r1, il d:• 1111, trclioso lo s11iri10. ric('rcn ,,m:1,-rdf'I JJÌ"· ce1,--0le, 1.e11111:ir,11e r, 1111 11w11,h1 deJtmlle fJl/11) astrntto gttrbt1to. decoroso llece111,., /orte soprnlllllo ,, rostruito.~ f!'rlmttrmetl!.C mpvrcsc11tativo degli stati di coscie11::o t.:liP ,,.,mu e,/ cli f,i d1•1 l'ut/u(lliti1 f] delta c·ri:ii. ri- impreaa della pittura europea daQ,li imprc,, e1ioniMi in qua: al lont.r,ar&i dalla narrativa per avvicinarsi alt., muaiica. E. nemmr.JlO ali ha. intralciato il cammino vel"IO la naturalcua. Alle quale uno arriva o non onivai. non per virtù o ~lpa di una formula. ma aoamente in raiione di quol ta1eoche • ~ta dcr.tro •. E.d CMa. la natura,. lczza non ha niente a che Fare con la na· l'ura: non è un punto di partenza. è un ar– rivo un raggiunsim~nto umano. E può tro vnr~ in qualunque pur,to del fami.:,erato • cammino fltorico •; mn là, in quel punto, coiftcide con l'a.saoluto. Roma, ottobre ·47_ tot,io tlico rii ·• i:crdi 1 ,arfff.li .'fitlcll'infnn– :itr ·• ba,ulcleritt11n. l,.ri 1,itturn fii Mo11t1chesi offre 111,ur, pos• .~ibilità, fo mmulo, for.Je è. un Mlf{Olo .11,ar• .,o. forse ,m conti11ente in1ero. un'i:wfn: Jm1f'i ,l,.,cli :cchrmi f>e.r/ino politici rgli ri- 1,orta .Jè inv,•c" " ra11i011i di cofore e i11· ,·e,u:ione e .'ilCopeTto: ;. tutto veemenze M-n– :11 pr,•giml::i, .,ce11:11 vuoti o umpollosità e fi,1•itù. pi,,11.osto bi.,,,Jlno.,o di muri di pa– ri•ti, ,li ~pa:i biam·hi «/<,-,;,e a.iernwrsi con– cfmlr,si ''"ttKiure dilarnr.,i. e .,oprn1uao .,en::.n tlovrr mai rùwnciare a sfogare J•e.A· t1en:iale moto /i.sia, donde parte tanta pii· mra. 0 111obiografica estatica del per:Jonag,rio rh" fra noi è Some Morurchesi piuore. RENATO GIA'1 f .AST7{0LABIO . .., i TUTTI 1 dovete leggere questo libro: t 1 LA STRADA 1 DELLA f D O ~ N A 1· t ESTIIER HARDJNG ''ti: ,. O ice molte pii) co~ , 1 ulle clom1e , 1 ... r 1 11u1111te non possa.a e appren• ,./ere leggendo i roman:i, e og11i giovone JJrima di spoMJni non r"."I dovrel,be tr(rlasciare di legJ:!ere At' Y r11rnstolibro. H11rry HarHcn N.,., l'•• 1, lr'orld T•l•tV'"" !t· t 13 EDIZIONI I AMERICA t .,I; i t t "J CHIEDETELO y f 1 AL VOSTRO LIBRAIO i t t CASA EDITRICE li. ASTROLABIO .,I; f t ROMA I '-io.. <-.➔·(-.'-►·+.➔··+--~·<-·~> ..<--·<-'"'

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