Fiera Letteraria - Anno I - n. 25 - 25 settembre 1946

6 FlEJL, UITTEIU.l\lA ( LE llBJELLEARTI ) s,cc10, che d,.cende da tuu'aJue premca,c formali, aignifica non avere a!cuna d'lmeati– chuza con il linguaggio de,li ,cultori ro– mania. E' come ac si .cambiasse uno pit– tura di Andrea del Castagno con un'opcr.i. del Pollaiuolo. Il R. natura.Jmente ignora - ed è un'ignoranza veramente imperdonabi. le - che dell'ambone di Carpi tA sono oc– cupali il Ventun (1n L' Arie, 1904), il Kin(f- 1ley Porler, li Toesc:a e la Kraulheime.r - Hess, che lutti lo asse,1:nano alla .cuola di Niccolò, od e;:cezione del Kin,1sley Porte, che lo vuole di ..tno scolaro di Wiliaelmo. Nuovi capolavori· al Louvre Uuu grt1ll1 occ".sio 11r mi l,11 permcs· so dì vedere qua.si. lulti i nuovi acqui. tti fotti dt1l sovcrno jrf01cesc ,,er i{ 1.,ou· vre, e a11chc f>(!.raLcur1i mu.sci di proviucia. Crn:ic ,ili<, ge11ti1c::a del Oiretlore dei mu– sei /ra11ce:,i, il ig. George.,-Salles, abbiu– mo ammirato fu parte pi1i i,,reressante dei 4. 127 ,,uadri acquistali tra il 1939-1945. In 3randc quantità acc1uisti operati dirella– mentc ,lal goi;er110 sul mercato prit,-ato. (l:.'d ti un ~em,,io ammonitore per l'Itala: dopo la grave ro11/usiotU? che Ila ma,,om~– sa ('; compromeJso il nostro patrimonio ar– ti.shco; o~Ji si sta delineando anche uu t?.)i- 10 i,1 ma.ua di quadri a,11ic/ii, buoni o meno buo11i, verso al, eldoradi sud o nord– americruai. /Jr;,,speltiva perico,·0$0: in ogni c,uo depaupercu11e e umiliante). ~ di que- 1ti acquilli che vosliumo .sommariamente i11formare, CHE '\ li:TR.\ • ·~ !'I. ~·~I. !'Il lr■U• df'II'° ,,.lr■lr, tllpl■le ■ gr■a fuoro 0 che a •'"• lf!•a>@ ""-••rru rluoour Gli scritl'I del R. aono del re,to diuemi• nnti di ,ne,nttez:ze e lacune di ogni aenere. Ad esempio: ncll'nrticolo Opere soonosciu. le di Tino di Camaino •n la Cdtica d Arie, I (193)-36) 11 H. pubblica la Madonn11 111 legno della Badia di Anghiari, che e(itli fl&k– gna, secondo me, a torto, a Tino di Cftmai. no. Quesla Madonna, ,cr'1ve il R., , ai pub d11c ig:nota agli studiosi, e, ~ è .rata npro– doua. (e cita in nota il volume della coli, lto/10 Arti,tica dedlcota aHa Vnl I tber'lna, dell"Occhini), non è m ai stata nè .. ud1nta• nè riconosciuta • Per aom.ma t\!enlura del R. quc.ta Mado~ne figura già nel Ca.talo~o I c11l'lcodi M.atue toscane in legno e tenacol– ta fmo _all"inizio del Cinquecento, pubbli~a.. 10 negli Annuan Pru.uiani del 1909 dal fa. briczy che g'iustamente vi avvertì inlluss, di Cio\"ftnni Puwmo. E sì che si tratta di l u."'la pubbl'lc.azione fondamentale, ben noln - aalvo che al R. - a chi ,i occupa d1 tcuhura tOKana.. GF..ZE DE FBANCOVICH l'iuura francese a Venezia Gli ortisti che esporranno ,tifa Mostra di vitturn /rcmcese co11rcmpor011&1 a Ca' /Je-– M1ro sono i scguf'nti: )'vcs Ali, MtwrÌCf' A.!1eli11, Jear, Aujame, Audrè Beamli11, <.:liri.$tianBerard, Jea11 dit Aleric llcrthol• le, Pierrr IJ01111ard.Frcmcisco Borts, Ge r. gc, Bra<1uP,lUaurice Bria11cl,011,Jule, Ca. t·ui,'Jc,, Clwpelain-Midi ffoger, Amlrè Ci· rei, Lucien Coullmd, RObcrt Oelaunay, J,'ra·,çoi.s Deso,er. Cliarfes JJe/resne, J<aoul Du/y, Andrè Fougeron, Léon Gi.scl,ia, l:.douard Goerg, Emm-OJ1uel C:mdoin, Mar– ccl Cromare. Frnnci.s Grubcr. Bob /luni· blot, 1/cnri Jamwt. Eugène de Kermudec, Amé,léc De La Patelliere, }eon Le Mool, Provo 111agt1ri 110/l molto illustri ma ab· bastmiza foriuttate so110 le 01,ere del quat• 1ro e cinr1uecc11to /rm1«sc, dctle ,cuole re– gio11a/i, che in vc,rtc illu111i11a/lo :one an• coru un 110' mi1tcrio1e Jella pittura euro– pea, i11/l11e11:c e incroci, fioriture ristrette e singolari, c11rio1e ,1ozio11i 1cc11iche, i11cr1. d,bi/.i 1xm1go11i e richiami. Qui è lct scuota di Ni::u, IIÌ e la scuola d'Amic,u (,1ucllo ros.m e magica u Mc81!11 di S. Gregorio », co,i 1011il111e111c<1uattroce11tcscal e così /rtmcese, dopo tuHo: con il Cristo solle- 1·a10 fuori della tomba da un a11gefo ca/. mi.$s1t110, e le conii i1YividitCI. Le .scuo~~ scllf'ntrionali 1>rC'se11tC1110 l loro pc::o pw pres1i1i,.10 per il sf'icenro, quantunque non inCJrteso p er chi COIIO~C gli allri quadri mitologi.ci di Enrico De CIR.rck: ,ono le « 1'on.e d i Teli e di Peleo •• una compo,!– ~ione ,lai ritmo i,1wso, audace fino alla fre 11e1ia, dalle tintt'Jgiature 10//use in rosa e verdnJtro, d1e itt <1u olche m odo, e da ton– lUflo, ,ug1ahcouo il pre.sc- i1timento di Ru– be,u. Osgeui af/trstelloti. cott edonistica ri. do11dw1zc1, d, campia ,uggesrknie, sul fusto 1cncro di un pncJoggio iricluro e dove ,pia~ 110 ~egretc burniscli.e. La .scuola francese 011e,ira i,ivcec acldiritlura un Clouet (ol. me11 0 1'wme11ta11eume11teottribu.ito), il ri– trailo di « Picrre Forgcl de Frcsne& ». Medioevo accademico )ac,,ue.s Lestrilk, Andrè Ll1ote, Ro1er Li• mouse, Ber11anl Lorjou, jeCJn Lurcat. Al• /reti Ma11es.sier, A11dré Marcl,a11d, Alberi Mar<1uet, André MtuSan, J-lc11ri Moti,.w. Il ,ei'ccutu esibisce trtt ,wmi tra i più in• ,li.s1wnsabili, e cioè: Le Rrun, un IAJ Nain e 1111 Nicola Pou .. ssin co,1 il 11. Triunfo di Pan » che può ciucre co1Miderato una tm• ,ui,,,,, u11ica ,it•I .suu sl,mcio clccoratiro. Accurato, premmoso, ,c.e.nttficu, si d1- rebbe, l}(!.rquella meticolosa proc."sione t<>- 11aleclie lo rende armonio,o o i.strottioo, il • Giovane disegnatore • ,/i Cliardin; più li– bero e curio,o, onclie se meno raf/inoto ff'Cnicamenre, il « Guillaume de Lamoi– gnon • di largilLe.re, che rasenta una pii. wra cli ~usto, tmzi di ~o,tume. S0110le due figure più importanti VMute ad accre.scere il cwpialo patrimonio a,ettecente.sco del Lou1 re. Il <111a~. <tue.star:olta, hn pe.scato principalmeme, con occhio csperti.ssimo e mano felice, in seno ul p.ù folto ortocen• 10, in quttto febbrile ma ga.::ino doue è 11eceJMiriomuovere i pa.ui con prude11:a e cautela. E' unn mfoieru, l'o tlocemo /rcmce– •e ,di cui è ormai di pubblico ,fominio la grm,do /errilitù. U11 pcz:o come il « Nudu sedu10 » ,li Oe/(lcroix t' ,empr,, un mira– colo per < 111ul.sia.si g1 dforia. Mllclemoisellc Ro,o è seclulfl di pro/ilu, con lo sguardo di /ro11te; uno ssm1rdo rccti,wto, pw1ge11- te, perfino con u,1 la1111>0 di morbida, di pacata otlucilla:io11e; e le braccia al/1uolo~ te, lm1g/,e, inclole,iti i.11 un m,ra di ma/in• c011ica ,c,,suulùà. Quadro poco noto, acqui– stato nel 19~2 a una 1•e11di1a parigfoa, ve11- dita Jlian. Poi il prodigio, co.ci pro/omlc1111entenn, nunciato da Ddacroi.x, contiliua con Corut: quattro Coror, tra cui una • Campagna Ro– mana• del 1826, umile, acuta, torbido; e un « T '\'Oli i, di quasi t:t!nl'anni dopo, /or– ,e le1iermwte più. stanco, ma ,empre ric– co di unQ libera fant~ia. Poi tre Gaugufo; uno è di Tahiti, del 1901, « E l'oro dd loro cor1,i •• opera cal– da e anrarQ clie claiud~ il fungo .sognc, eso– tico, Come opti vi1itntore ricorda, il Louvre possedeva due ritratti della :,,ignora Ma• ne; un tcr%0 è ora venuto ad oggiungersi, ritratto di formo ovale, dove la moglie de/ piuorc cli Olimpia, appogsil llo u,1 braccio ,;i una mC'll&Ola che regge 1.ma s11ecchiera ! posato in grembo u,1 libro, arre1ta la kllura, e rigu11rda sorpresa. PitturQ af)fJU· re11temc11tesvf'lrt1 e summaria, ma io,peslJ mali11conia, sc111imer110 tc11ero, vigile, gelo- 1ame11te e1pre,w. Al pillare odierno clic Ìlllcmla conqui– itarc, al di l,i di ogni istinto, un a no:.ione molto profor1 <la di q uello clUJ ,.o strullu.ra pittorica, la , intus.si che è ali' origine di oini e111reui ne e immagimn.ione colori- 11ica; po"fomo 1u1gerire uno dei quattro uuovi llenoir, le • /loie, Mous~euses -., uno studio, CJIdire di /lenoir stesso, con– douo per imparare a dipin1ere il tonr, del– le co.,-ni nude. Ma vcrome11te pocl,e rose. in pittura o Ìtl natura, potremmo r icordare co.,:iro1c, cosi i111ime ed e.ue11~ it.li, così og– ,euire, così irltuite. Oegas ricompare con la sua elegante e fi11i.,.sima prevoten:a di di~egttatore, per il ,,ualc l'attributo piii per/etto nor, sarebbe apr<!ClllO;mentre di minore i11teres1e è un suo pastello, giù conosciuto dalla colle:io11c llertl,ellcmy. Co11 fo visio11c di '!'re A1o11ele d1 uri Jla11 Co1h, « Il r trnlto del pittore Borh n, si chiude tu 11ostrC1 visita. EMILIO VILLA Cnro Direttore, Il Medioer>o Accademico è il titolo d1 un breve l!lcrillo inscrilo nd recente libro del Rai3ghian1i: Commenti di Crilica d'arte, Bari, 1946, Il R., evidentemente punto eul vivo dnlle obbiezioni do me moeac tempo addielro a certe sue affermazioni \ntorno a vari problemi d1 ecullura gotica toecana, colhe il pretceto per retpingcre in una lun. ga noto del predetto tcritto le concl usioni di alcuni miei articoli &u argomenti di sc.ul– tura medieevale. Non \ntcndo qui aprire una di1e.uuione relativa ai risultati critici dei miei studi. conteatoti dal R. Bitog:nercbbe in tal cato, che il R. dimostru,e prima di tutto di ~– sedere quelle coaniz.ioni che lo autorizzino a discutere di problema di arte medioevale. Dimo,trazione che il R. non è cerio in a:ra.. do di dare, avendo cali t<>lo occaaional– mentc afiorolo qua e là tali argomenti, n– velando una completa impreparazione in questo campo di 1tudi Non è difficile com.. provare quanto aHcr~o. Un capo,tipite di scultura italiana dt:I ~c. Xli. in La C~tica d'Arle 1935, è \I titolo dell'unico breve 11.rticolo in cui il R. ~ è occupato di 1cuhura romanica, sforzandoti d1 dimo1trore che il Cristo ~n lc:;no di unn collezione privnla romaru, debba eseere da– tato prima della Ocpot,izionc di Tivoli cd eecguito da un 11.rteliceche il H. defin',scc il .-creatore dell'intaglio romanico nel Lu– zio •. Ma il guaio è che il Crieto della coll, rs>mana dimoatra ad evidenza di eaaere 1ta. lo scolpllo parecchi dec:enn~ dopo 111. Dcpo-– siz.ione di Tivoli, affine com'è al Cr11to del. la Pinacoteca di Peru~I\, databile, \n baac ad un "i,crizione, al 1236. Di 1eulture analo. ghe dal punto di lh-""rth icon<>a:rRficoe ati– li,1ico1 il R. non conotee che \I Cristo di Tivoli e quello già nella coll. Ven Stolk mentre ,j,.à il Van Marle (in Ra,s. d'A,te 1919J aveva ricordato ahri due 1m1li inta– gli a Gubbio e a PN1to, di cui l'ultimo era staio nel frattempo pubbllCll.10 (da Quinla– valle, \n L'Arte, 1934). Non tolo, ma il H.. ignora l'articolo del Van Marle, uscito in [nlernalional Studio, 1930, nel quale lo stu– dioso olandese ripubblica con nuove oHer. vazioni la Dcpoeiz'lone della coli, Von Stolk dopo che era panata in una collezione pa– rigina. Il R. non conosce inoltre ahri re– centi contr'lbuti 11ll0 ,cultura romanica ,n legnn nell'ltalir, cenlrolc, quali !,fii nrlicoli del Piicht (1n Bcfoedcre, 19:l4) e del Dcut– sch ( in Der C..iceronc, 1929) Lacune deplo– revoh, quando si tenga pre~cnte In bibho. grafia ohremodo tcarna su questo ar~omen. lo. Il R. è riu,cito poi a inli:rue ben te.i errori di trucnzione in un pei1cdo che e– gli riporta dall" Storia dell'Arte Italiano del T oesca, e che non occupa più d1 cinque t'ighe di ttampa I Inezie, ai dirà, e va bene, Ma aono inezie aua1 caratterittiche per il co,c1enz10.0 modo di lavorare del H. Dopo questo. ahimè, non troppo brillan. te esordio del R come stud'1oso de.JrArte med1oc.vale, ceco una ve,amentc prt"ziosn notcrella del predetto tcrillore tu olc:une sculture romanich• delln , Sagri\• di Cnrp1 (Notizie e letture in Lo Crifca d'A rlc, 1940). lv'1 si pubblica la Madonna col &m. bino nel Museo di quella cittadina, acol. pita da un acguace d, Wiligelmo, che vie. ne defnita un , ìa:noto copolovoro ,, men. tre essa. non solo era alato a:ià r'zcordatn dal Toceca, mi, anche riprodotto e discus• sa dalla Kmutheimer-He.. nel euo im. portante studio 1ulla scultura romanico e– miliana, Si 11pprC"nd("poi con 1ommo 1tu. ,..rauci, Montmtier. Pablo Rui: J>ica,~o. pore che questo seguace di ~lig:elmo ' ne Hdoutrrcl Pig,wn, Maurice Gcorgc., J>o11ce. .accentua ind'ipcndcntcmentc 1 riferimenti let, Gabricf Robin. Su:a1111e Roger, Ccor• all'urte provcnrole di S.aint-C1lle11 •- Come ges /lol,11er, Goslon /,ouis Hou.:r, Seraphine ciò i.ia possb'ile, rimane nvvoho nel piò I) e l' J s I s· C t S' · profondo miatero, visto che Wiligclmo ini. l'"~rt11c1~ 1 :Ì·auYer:f, 1 ,~/~;:; 1 1::: at'oat,J.J'f:;; zia la sua attività al cl uomo di Modena ?cl 'J rmguy, Koger 1'oulo11-se. Maurice Utrillo, 1099-1100, mentre la decomiione plnetica S11:m111e Valadon Claude Vc1111rd )aC(NU,t della facciata di Saint-Gilles è da conaidc- Vi/1011. Edo1wrd' Vuilford, C/wjc; IPalc/ 1, rarsi eseguita nel secondo qu11rto del tee. lle11ri, d•• Waroquier. Xli•. come è stato dimoetrato recentemente E' wt comple.&so di nomi che documento con stringente ragionamento dello Ho~~· E' i11 pieno la ,toria e lo 1volgime11to della noto peraltro che la maa:J1or11nza deg:11ttu. pittura frnncese da un trentennio in poi. dlosi, specie frane.es.i, ritiene la f11cc1ata di comprese quelle nuove correnti così adrot• St,int-Gilles e~guita dopo il 1150. te e/re sono Qndate nf/ermondosi duro11te Ma c'è d1 meglio in que1ta nolerella in- la rcct'nte gue"a e che appunto ,arà da.o torno ad alcune sculture romaniche della occruio11e di av11ic.inare alla futura mo1tra .-Sagra• di Carpi, 1l cui ambone. nell'in- di Ca' PeJaro. terno. viene dal R, attribuito alla fl kuola Can~pione&e che lavora nel duomo di Mo- l\ lost.ra 1\lediterranca d'nrte dena dopo \V_ihgelmo e la sua botte(Jl\ •. MalJuguratamenle le tculture dell'ombone, datnbUe nel 1140-50, appartengono tenz.a alcun dubbio 11.d uno Koloro di Niccolò, mentre lo prima opt:rn dei Campionui è il pontile del duomo d1 Modena, '°retto inlo1no al 1170. Mo anche a prucindere ds tale discrepanza cronoloiica, confondere la ma.11icm d', un seguace di Niccolc\, ancor" forgamente irnprontata, '""J)ecic nelle ve1t1 delle figure, alle sinuosità. calligroliche del maestro, con lo stile dei Campione~. carat– terizzoto da un ,eneo plHl'ICO 111ldoe m!UJ. TRUCIOLI T utle le polemiche che in que1ti g10,n1 si l)Onno facendo sulla pitturo hanno cvidm– lcmcnle orig,ne nella inc;uieludinc. che da più di un ucnfennio si rinno11c/la s::tto •f>O– slie dfoer1e. Mi 1embra perlino che non •! pona parlare delle cond :ioni in cui 11crsa la p-'llura in Italia senza pen.are alla c1111 morale che im>olge tutta la no,lra ,ociefd; per cui le presunte .oluzioni che do prn par– ti oengono a/locciate COfflc il toccasana di taumaturgia sono in so•lanu così uone on• che se i proponenti in cuor loro le credo– no mollo efficaci. Que,le ,oluzioni •i ,ldu, cono in sor.on: za o semplici soege!Jìve fan• lo.,I cherie. Al tra co,o e con ben ah re ra– gioni ponderato occorrerebbe: cliio, ire 10- praH~:to le idee e i /atti posilioi dcli' a le, I pofcm 'zzatofli invece sono portali a dare credilo uni'ccm:nle a dei prc,uppo,:i atfrol• li dcl!a foro aslrotlo coscienw, onde è per- 1ino imposa hife definirne ragioncoolmcnlc i limiti con quc.-che rigore, Quca!o ci auto• rizza a r /i,u'ore i neve/li mcasio dello 1 ' /a– cile redenzione ", fenomeno codolo che cJa ripetendo1i da mo!ti anni nel campo orlisfl. co italiano, che in sostan:o si a'lacC'"aal ca– rattere eminentemente indiuiduolir.a del Occchio italiano. Detto ciò è /oci'e arguire che •i &ano sem– pre prodotte in ltaha delle corr<nti art1'1i– che ristrette. Non pc.ir- l amo poi dl quel prt'suntuoto e /oti1aico orgoglio, uero morbo che 011umc la/uolto gfi o.spcl~ più Jrogici e pietosi, r.on parliamo di quelle off,ettate eloboro:ioni ar ti.,tiche, le qu.ali sono l'antitesi d; ogni se– ria mani/cafc.done. In conclusione-, se .mi è conceuo di rife– rirmi ad .un uomo che l1a la,ciolo nel cam po della pillura moderno una cloquent111i– ma lt'zione, polrei ricordare ai aior;ani pi!– tori che Pouf Cézannc ebbe o dire: •• I pro bfemi della pillura si 11•solr>ono aollonlo di pingcndo ". /,a Prima Mos.rra Mediterranea d'Arre ÌII Pa/t.rmo sarà inaugurata entro la prima dtta,le di novembre. Cl.i art.i.sii di Roma e provincia che de. si,lera110 prender parte al.l' importm,te ras• legna d'arto dovranno consegnare le lorr, opere (110" piri di tre) pre,so la Segre. teria delt'A.!sociu:ioue Arti.etica lntcrnaz.io- 11ale, via Margutta 54. Una necropoli Lucana di 26 secoli or sono ,"ii è aruto 1101i:ia d'una importnnte 6CO– fJcrta archoologica che portP,rÙ nuova luce sulUI..civiltà df'/la ff"a lucana. Si trulla ,lcl rin&;t-llim(',ito pre1so Fabriano di Lu~mfo di 1w'intcra necropoli / rmata da 25 ton,. be, contt!ne111i vrui e altri oglJelli di ari, iudigena; risalenti al JI I secolo a. C. Gli scavi procedono ,otto la dire:.ione ,lel s<r rrinte11dentc alle t1ntic.hità per le pro1•Ì.11• cie di Potenza e Sa.terno. Settanta chiese di Milano danneggiate dai bombardamenti Setta11ta sonn le chi..ese di Milano ,lr,11. 11eggia1c dai bomb«rdamcni; aerri. molte di Il~ q_unli dic',iarote mo11ume Ili na:io wU, I 1·os!1t!1ucuno una parie t.iua ae! po rimo io artishco de:,•a me ropoli loml,arda. I Un cCJ!colomolto appros1i1m.,:v 0 preve<lc le, lfJC-31 dt u-1 miliarJo e me:::o per la ricostruz.itmc delle chiese. fra le <1uali /i- I surn a11c/ie SuntlJ Ma, ia de!1e Cra:ie, ce/e. brc /X:.rl'af/,esco leonardesco d,:,J Cen 1<.olo. I Que110 grO$$J problem.1 è staio esonu.,uto ~/l'~~';:it•~~~:~: s<~ol~f:L:,~~ giorni scorso Hestauro delle pillur<· · della 'atività a Betlemme I Si lw da Gerusalemme clic Le onticl,e I it. ture eh'!. onarono onti::ame.'lte la ba,i/ica dello l'Yot11:1tUa lJettemme, ve11gnnu ,._ staurute e riportate al loro antico splc11 dore primitivo, a curo del Ce11tro di An. ticl,itù dellr, J>alesrma. Le pitture c/ie ,i crcdon() 01,reriori ad Amory /, re di Ce-I , mal emme dt,ra11te la I V Crocratr, ( 1163· JJ73), ,o,io sepolte t,Otlo un /ilio strotn di /u,'.10 e ,li polvere. la loro imporwu:c, ,-. 11111c11 per il periodo che ra11vrese11u 111 o. Molte di queste pitture so110 la te,timo. 1da11:acfclla devo::io11e e dell'cwte dei Cro– tit1ti e Ji vosso110 ora i,anwed<'rc 1111/c 48 C1Jlo1111c mssc di 20 piedi rii fdte::a, do. nate nel 550 dall'Imperatore Ciusti11icmo du, rcmte la ricostruzione della B,uilica. lii EDIZIONI DELLA BUSSOLA Rom■ • Piazza l\hdama. 8 Collana UNIVERSALE (VIII Ht.J CJJA,vn; 1.ou Dl::11.NINI l.N FRANCIA W ••.,.•• .. r•, 61, ,pi6rom•i, i co,ura.,1l tol Co1i..r1 • p.,,,.. h, d•I c.olei.r• are/ii, 1<"110 i.aro CO, r11cconl1f• dal C•11olMr• ili Cllon1.l011 elle Wll fu Cil"'P"6"• o l'ori6i, l'■I• 196 ~ U la.-, f• I, l'reuo I., 260. * Collaua IE/11 E OGGI (Il• Ili .:•i.) 1', ,VAl'(}f,ITA,VO LA FAMIGLIA SOVIETICA La t1orl• doli• f••i6IA• ,• .,..,,;C<I rio,. ,.,._ 611 al•.,• 11" ........ li d-.l cfr•.,•• d.l ,,.t,e,t1 .,_l ,..6010 rloppro.a, ,,u,ull ••••t••• • d, f.uo ~ • ...,,..,, .. L,bro d, •lr-r• di-rl■ l ,u. ,,,_ 1i,.r1d,-e-o, , oc i a te • ,-tuko * I. DE FEO ANTOLOGIA MARX . ENGELS I.o l"lda plA f'J/Nace P"'" la rapido iMelli&•"•,. di holtet il penei,,ro coa,111ni110. l'•I· SIO, Pr♦uo L. S00 • * Collun• /,A RO'IONDA (I •ol,) r.. GIOVA1VNONI IL QUARTIERE ROMANO DEL RINASCIMENTO L. ,,,..., • .._.,, del c;• .,.,..,.,,i, l'occ•r• 1i111la,a ,calla Mli■ dac■-J1Jcui.o1tl ic■IIO• l'•J.c"~• l'•U•n••• ifle-n•••• ri/•ri-•to oll., c.,_lla,o rinuci- ..1ale f•1t110 di,__.,. -1■- ,.,. CM<•-"'• ••di-lpe•1ahil• per """••I • appu•'-•a1i dell'ari.. • dolto .... ri■ .uRo- . Pre■.u L tSO. • Collana lA NUOVA CULTURA (I Il Ili • IY -1.J Brano Mi6liorl11l Cliii cos·t UN \."UCABOLAR.IOr ff'ol/ Ci,ml STO 111 A OELLA llUSSIA CONTEMPORANEA Giauaftnl D'Al♦.u11ndro LA QUESTIONE MERIDIONALE BrNIIO ,.... r,"ti LA FISICA CONTEMPORA.Nt:A 111 pr•ei••• 11i1lde ••no1rafie, clo.:.. u o.i pi• ,..,, ,poci .. li• u ,,,, u.,., ""'"6•,.• ur11i I pr■bJe,..I f•"do•< i11t.ti doli• c111l1•ro t•– .,.,,,.,,.,..,, · 01• i 1:0,11-, di circ• e-aio po&i"•• •l.,&0111~-,.,., rU.111to, o,aol .u1•r• p,, il, .. c.uo -,lite. • lo '"'" f•r– "':recGbil"<, ,.,. ,,.c:110••11•• allo d.,ffouio,.. d.""" t•"•-n ... ,Hl oppr•f•ndò,o per •&"I c■11dl,l,io,.. ••d.. t■• 01111 •ol••• L SO. Vol■•I doppi L. 100. È USCITA, unior HIVISTA PER I GIOVANI t unu rivi.sto l,n8Uta sopra una formulo nUO'\'a. raggiunta nttra,·erto un accordo con le J>ÌÙ tuode.rnc rh-i.!!>le europee per roga~J, elle offri.rà agi.i adole– eecnb lo lettura c he C8.8i atten– dono e., divcrlendoli, contribuirà fortcmcnle nlln loro formazione cuhurnle e morale. Un '•N:lcol• di 6 l pagiut>, rl~■mea1e llh,~1.r■101 I., 50. Sp«lala eonibio■done d'ablìonan,cnlo al <1 f.. clcoll d..t 19l6 i l., ISO, INVIAHE L'lilfl'ORTO, A MEZZO VA– Cl,IA POST,41.K, At,l,'AMMINISTRA ZIONEDI "IU,VIOH.", ROMA. JIU PO J j

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