Fiera Letteraria - Anno I - n. 15 - 18 luglio 1946

6 l•IEll\ LETTEll\HI\ MUSICA - ARTI Victor De Sabato l.n l'rilii·a mu ..icnle ingll''l' i,,.duta in quc– ►li giurni nel 1ric~1ino Vit'IOr Dc Snl,at:1 l'1 ,prl•, ..ionc 1)ìl1 ~c111c11a e flplcndc111c df'). l"r111i11111 mu:.ic:dc i1r1li11n:1. Del p:1ri, ,;otln– l.i111•:,11tlo 111 ,•ivatc i1nli:111ill1 dclln &ua arie dir,·11orialc, lo ~,ilutù :11111i addietro 111 ,·ri• liru mu~icule tcdc~,·:t. Ormai è cerio: do- , m111uc nndrà De S:1bn111, si parlerà dcl- 1"11:ili:1, di Tri&tc e deJrl1ul;11, di <1ueel,1 tt·:1hù etnica e fpiritualc, che ii ronc.rcla e ""i ◄·onfigura con !:mia cvidcn7.11, cou tan– ta prcpoh'nza, nell'arte di uno dei più in– '-'iJ!ni dircllori d'orrhc:.lrn ,•ivenli. E111,urc noi mu~it·i.sti e critici e :11umiratori ila• li:rni ,li Oc S:1hata 11011 parliamo mai Ji i111lia11i1i1,il<:·r definire Dc , aha111, 1-.er co– gliere il sci,;reto delle ~uc. inttrJJrclazioni. 1•er ri1hSU11tcre la mohilc, irn·c11ui1·1!1i;eo• grafw ,1,·1 •110 gc.. 10 direltÌ\O. Pcrcl1è noi. roiue Dc Sabata, :.iamo i111liuni t< 1-<C117-"1 f..'1· v1•rlo », e fra noi. per llcfinirci, per chia– rirei n noi c.tes,-i, n:rchi:11nu :1hri c:1raueri di.\,tintid, nitri trulli, 1>iù i11timi e '-Ottili. llclla no,-tra 11Jtur.1, :ihri ,,al.ori della no• rtra n1ltura e della 1101-lrn c·ivillà. Ma ili slrunicri. e gli inp.lc ..ai in parti,·olnrc, ~, ,·cdono cOJ1 altri urd1i e tla una ,li:.t:1nza n111i,i.{;iore,donde l'insieme dei 1'Cgni e dei motivi d'un popolo, d'un uomo, d'un nr- 1Ì5-lil ~i fo l):tnoram:1. Non i.cmpre questo p11nonuu:1 appare agli slr:111it'lf'i preri:,o. c·om1>leto e scr ...110; 11011 v"h:1 llubhio. tut– la,•ia. rhc il « J}anoranrn u di De Sabnla rorri::-1>ondu :ul un:1 ,critit as.sionrnliea, clic infotti da noi non lrn nc111111cnùhi50J!nn di e'-~crc ◄limo1-<trnla. Co,.ì (o-.$(' delle altre , crilà italiune. u111:11H• e politirhc. oi;['i mi- 1conosciu1e. Ma De ~ahnln non t· a Parigi, e non dirige il Conce.rio arosso dei <1 Qual• lrn grandi». LUIGI COLAGICCIII Luigi Dallapiccola spreasiva che or:gin,1 il mondo poetico del Dnllnpiecola. I suo~ numerosi e iincocrc:bili interessi cuhuroli (da.'.l'atonalismo n Hmd~– rn.th in tema cb lingua.agio. dallo rileUura del cmquCCf'nlo al drnmma moderno dello volontà in tema di arg omenti) dichiarano un'educaiione musica.le quanto n'K\i com. p:essa e mutevole, e che trova il suo fel.ce rnomcnto in certe ricerche d'.,.....,.,_.,r .. ,,oi, o meglio nella evocnzion~ di un dima che è a.I d. là della 1>,Holo e del fatto teatrale. Il .suo lnvoro pili ,mpegnato (anche ~ non è qu:vi che Oa...lapiccola raggiunge di più), e cioè l'opera Volo di notte, non vale lauto come documcntoz-ione o resa nrt1s1icn di un problema umano e gnoseolo1ico, quanto co me trasferimento lirico di quei motivi Tea– liat:ici {sia nella esecuzione teatrale come ne.Ila impo1tat.iono dc.le scene e dei dia.lo. gnti) in un'nrin di milo e di evocoz10 11e. La parola non ha alcuna precis:one clrnmmC1ti. ca. mn tenei,· a Bp05tnr:,ì e a risolversi liriro– menle secondo l'analogia che In lega nl cli– ma irrea~c e 088<:a&ivodi unn vicenclt\ (co– me quello cli Volo di noHc) cstremomente concreta e ferma. almeno nd punto di par. lenza del Saint-Exupéry e nella reni unzio– ne hbrctt'stiCI' dellu stci5SO Dnllnpiccoia. Di qui deriva il problema del linguoggio dodecalomco che il Dallnpiccoln sembra, d.1 un sette o otto anni a questa parte, aveva adottato come 1·uni-x1 possibilità mus cale per poter renlizz.nrc il proprio inlo tra In ne. C0$81là di un contenuto realistico e il suo personale obbligo n scomporlo e n 1r11atc– rirlo in una a.llucinntn nlmo1Jfera sc11tirnc"l– talc e morale. Dnl valore di chrarific:.az:,.me classica ciel li.n,IUngg'10 di Hindemitii, il Dnllnpiccola è Rsa.Jito indietro nel temro. fino ad accogliere con eeces.siva libcrat11ft iJ sistema formale e rappresentativo di Alb."\n Bcrg. Il cammino di Dall11piccoln porta ,in uu1, giacchè tutte le nitre composizioni che ,i &0- 1111 nscollate (non molte, nè molte nmpie in ver:tà) clopo In guerra, paiono 1:M1111osl'l "8· sere un completamento tecnico ed un ~up. plemento umanistico n quanto egli nn--,a già cinto con Volo di notte. Tnlchè r(•sln sempre, od è mcolmnbile per il · momc;r,to, una sortn di disquilibrio tra la urgenza per– sona:e dell'uomo OaJlapiccola verso un nrte Magfo di LEONOR FINI Sono migliaia gli arli~li che abi1a110 IJ h.'rra, e 1u11i fnlirnno 1.cr tliH:!ntarc un:1 l't•i;ionc dello .-.p1ri10 umano. Sciagurnli A– ùunti die rcggon,> t:,Ul.lc :.palle uu pc::,o che 11011 è il loro. !'uchi invece, e :,i pos:.ono contare ~nzu t.t:111cun,ai1 11ucgli :1rtis1i che 111 01,:ni CJ)OCa ric:.cono :, configurare la pro1)rin rcbione nel mondo dello spir ito. Con prcpolcntc impelo, e tull:I\ in e.on p11• ~ienza mcticolo~J, Leonor Fi11i i,C l'è fo110 il i,uo 1erritorio, e noi ()O~inmo 1,croorrcr• lo io lungo e in lnrgo. :>i ,a :mche a. L,eo. nor Fini, e anche i-u1 1 :i l'Orricra che porla u Loonor Fini non l'·;_, Jk)l-10 per tulli. So poi quella corri\!r:1 -toia 1111 pullman o un 111,~uo:,O1rausadanti1 o. 11 mc non imporla. i\111 io credo tlia uu lnnd:iu. tirato da galli purl•eangue. E uon è il prll'Ml delle foto il &110, 1·ome si 1,01rcl,1Jc 1·rederc, o delle qrcghe, come di1·011v 1:1luni; foree vi eoi;· giorn:mo anche fole e :,lrcghe, 111nle une e li' altre :.i :,omigli.:1110 tnnlo che non v'è tlifTcrenz:1. se non nel ~u:;lo che hanno di camuffor:.i in beUii-.:-ime :,cmbianze urunnc, rnlora animalei-che, '-'J>CS:-io di conchiglie, o &en-pliccmcntc di 1;io,•1111iromantici, e di signori morbidi e lcgJ;eri come piume. E' cerio che n Lconor Fini 11011si trova– no bo~..t,i, p:ilt11.z1, ~iardini; nrn SJ>ingge, o radure, e l'impro, vi:-0 dc:-ierto c·on <1ual– che 011:;i tli mura tliroccu1e, :w:mzi di salo– ni, e a volte il mirPggio di costelli a rivn d'uno :,lagno; ~u <111ci (':1111pi s'inciampa ecmprc in bucr,rni, in aiuole <li forfolle. in 11c~i ancora an~inmnti. in tult:1 la :-'J>et:ie delle conchiglie, in radici :1ggrovigli:1te rho l'elllodono forme 111in11~·ole Ji corpi o di , ohi. E b mclamorfo~i non ha mai trc– ,1rn; e quello f'he ,·ra un nntro ,livicne una :,lrova; forse quelle r:11wiullc ~IUJh!Jltlc er:1110 c<,nehiglie e ,•iccvn1-<.1, ,, tlci µ,atli, e quei giovani crnno p:,oni. ciµ,ni o piì1 l)l"OJ)ria- 1nc11te dellt~ adolC1-<t.'◄'nli lropJlO ('Il"tC: dnl• 1"1111ione di galli e leoni IHM'Ono le dingi che .;ono il grci;gc 1..rrnntc 11cr <111cideser- Più dì una Vicenda musicale, o di un li. Prolagoni!lla imi~ihilc 111 Mnlim."onia. e avvenimento che st:a in equilibl'lio tro la n·t;ieta. e coro: e r.u tulio .. j riper(·uotc la 11toria di una tradi7.'.1one mus·cale del luogo fi-.-i1à etrugg:cnle Jci 1·on1(1rni, ,Li profili. e l"allineamento alle succe&9Ìve condizioni ,:, il \Cnlo 1;.el,!relo ,·he ro'-ie◄·hia e 1-<IJOlpa le dclln cultura italiana, si sp'1egano, 0 Tric- mpprescntlliliva {ricordiamoci d'i quanto el!;li to~c, Jcvigandulc ... jr('hi• rc""htono alla cor sie, per quel contemperllmento che è. an- già diceva nel 1942, come b1,glietto di ~r"* ruzione della mnrtt:_•, e la melumorfosi è an· zitutto aJ,,.. bai,e della scnsibilitft e che a- ssntazione nlla pr'1ma di Volo di notte: rora una po~sibil'tà di vita. di hcll('z7.t1. Hu gi!ICC 1 dn corretbivo allo vicinan~ di ur:i~ • P.erc.hè . per gli uomini d'oggi, nulla do. dello la bellezz:1: ,. noti ho biso1,..,no di c:.ulturn (come è 9'lala quolla austr aca, e P 111 v rebbe < :Mere pi·ù vero e più normnle della maìuscolarla, pcr..l1è ncl11• ,•i~ioni di Lc<1- pcr la mus:ca che per nitri s,e.ttori), da q~ale vitn d"oggi •) e J'esperimento cuhurahstico nor Fini b hdl1•zza ,·. m11l1ifor111e. natura– avrebbe potuto in definitiva turbme la linea che In dis..solve e la tmmuta, e qui sta nppun. lii:i~ima, è 11 licvihl ~le1-<~0 delle nppnrenze, espreMiva e nffett,ivn del compositore tric- to il limite dell'atonl'Wismo: che non può un'c<1t1M;ionc ri~oha c.u11prorctlimenti non st~no. Non è da oggi che si può dire, facen- concretarsi, resta nel gioco indefin:to d1 unn E11blimi. ;. la lu('C pro1iria dei 1·olori dw do es,e.mp10 sul nome di Luigi Da:lnpiccola, ntmosfem. nel crudo incubo e&pressivo, -: da per di,•cnire piJlurn non lrnnno bisogno di che questa è la forma musicale più &etlen- fatto linguistico non riesce a rendersi .-ffi-j e-sere puri o imJ)a<-tnti. 8ctondo l'una o trionale. in un certo senso. in v:ta in lto- cicnte mater:a interiore. Wo:zcdt di Hctg l'allra regola della c1,_.uob moderna. Quel– lia. Allorchè il Tartini {istNano di Pir:mo) (che pure è il momento più alto del te3tro l:t h~llezza infine è l'c;:.lrcma ~embiam_, avolgeva il suo sonatismo in cui r:Auivano musioole europeo trn le due guecre) riesce d1e a,~umono le figure e lt co!lc llCr impor– gLi insegnamenti del ml\CSlrO boemo e il a risolvere il dissid:o in termini di ,<r,mde si :il ricordo di dii d 11 esso è tentalo. 1>08$CUO di una tecnica ampia~ente e~ro- poe!l!l, appunto perohè la rnppresenl.tzion~ ,pea, por quasi che egli av~ssc inteso rifiu- umana deve es.sere tenuta in quesl{• clima tare le p'.ù arcadiche esperienze del toatro e"ocativo, e non pnrtc {a diflerenz,o di t-'010 aett,cc.entesco e:; reahzune una educazione di notte} da un contenuto realistico. 1 ulli strumentale che resta, però, squi 11 itamente sanno quali siano le pnr'l valide di ~Vo..:..:ec4', italiana. Ed è all'epoco ddl Tartini che l'esterno dtJ!ln danza popo:are, !".:ma del!o Trie@te, abbandonate, :I suo veccluu carni• giugno, la casa equ·vOCll; e non c'è d11 non tere di città storica e t-'ddorm.cntat.."\ in un s·avvoda per quali rng'.oni e-"C siano valide, sogno di antichità, intraprende rap'.damcnte :n quanto es1r.ns« azionc di un'atmosfei:i, (nclL, stcs.sa guis:, etnie~ cd econ~mic~ del. r·c~rrn di piani sonori, poeticità di una tor• le c1 Uà della na.sct:nt..:: Nord-Amem:o) ,I imo bidez.za addolorato. sv luppo moderno e L"\ sun diretta partecipa• Come op,:mone personale, ci pare che il ::c1one alla vita culturale it?I ann Sor~e 11 m:glior Dal.apiccoln (quello che re91a nd:a T catro Nuooo occanto al. ,madauo 7 calto storia mu$icale di questi ultimi vent'anni San Pielro, ove pure l'opera sc..tt~ei~tesca com.e..·un nutentico nrtist~) sio ancora quL'll,l av-cvn lrovnlo alcune ddle sue migliori ese-1 dei Soi cori' di Micl1clangclo il giot)(lnC, do. cuzioni. v,c il culturalismo è sempre riso:to in termini -,rimo mu.s:cista tricst·in.o {e che ~':'1co. d) dccant:-11.ione Erica .onche in certe ten8L?· stituì un fiorentissimo am.b.ente musicale, 1 m della parola e del canlo, e dello Stud,o d fianco al Liceo Mus cale), Frnncesco per la morte del Conle Orlando (temo che Sinico (l"outore. tr3 l'a.tro dell'Inno a S. sarà poi. e con diverso interesse. r'1pr~so da C u$IO appello ddl civismo tr'.cstino) e la Petrn~i). Fino a.Ila intensità morale dei (dfl– superi~re cultura e m31urilà espressiva di ti di pri,tiorr.'a Il\ co9Cienzo di Dnllap1ccola Antonio Smareglin, la Venezia ~iul.a assi- I non è tutt_a confo~mata _ad un sistema for– mila pr mn d'ogni altra, e rest1tu1sce su un I male, ma 11 m,:,loclismo e mte1ralmente re."\. piano di otiva invenzione, i porta~ d~I ro- lizzato ne la pili a~p:a e.stcns:one umn"?, di mnnticilllTlo ted.tsco. Ma le pos1z1on, del- dol"nte cupezza d1 una gente che non riesce l'arte nazionale restano ferme ad una ade- a lìbernrsli d:u vincoli d: un dominio estcr– aione di sola tecnica: è il carattere idcnle, I no e che ha in sè {mn sempre allo stato di la m.orolità e l'ambiente umnno di Smare- dosiderio, d~ nos!nlg'n) lo forza di esistere m~ gLin, a dare un senso cd un ai1nificato mu-1 ternnm.cnte. Ln musica di Dnllapiccola, nvul– s1cnle alle s~e opere. Mentre ,1. ':""~ner. smo sa d,:i pretesti d1 rappresentazione m~r,1list~– e lo strnussismo delle compos1z1on1 d1 De ca d1 un costume e di un tempo. s1 trova Snbnta manifestavano di aver controllo, d;,l- allo i.tato ptù fresco i-n queste immedL1te l'in.scgnam.cnto di Smaregl:a. il punto mi- cre,.u.ioni d1 un mondo quasi .spento e perdu. z'.ale. Superando le consuetudini del lin. to. Si veda {nd ultima e defin t va conrerma guaggio post-wagneriano, Smnrel:io rc.s'iste del valore del compo9:tore istr'ano) il Pic– J.,Cr una ferma !cn!'ib h.1à .sinfon11tica del c0lo Concc,-to per Marce/ Cout>rieux, là dove drnmma. e per il netto sv ncolo dolle ca- !'mtenstià emotiva del musc.1sta si esplic.-1 denz-e decadentistiche dei suoi contempora- nelle immaginli. pili ricche. e tn'.voha più nei. obb."\ndonnte. della sua carriera nrtist'cn. I triestmi non tt0no dei folk:oristi. Ed è infatti un interes~ sostanz aie alla forma e- G1ouc10 PET11ocr10 B b ioteca Gino Bianco E'. di ,,nesti giorni l"11cri1.1. per l'Astro• labio in Horn:1, tldln lidil'tle del ,tarquii. df• Sncle, t.'(ln vc111id11c di~cgni di l.,conor Fini, die n quel tl"IIO ~•è ispirntn. e che di oucl lcslo commcnl.1 cffie:il'cmenlc la tri• ~,itia. l'al'rc floli111orfi-1110 ('rolico, la letrn 1111,rali1f1.Quella (lì Lconor Fini er:1 la mb lc1tura pohihile a uno o;pirito ('Omo il H10, rhf' sa ('Ogliere. ,l('ll,• 'ff'IIC' piì1 ~rancbl•>· ••·. p;oprit) qucll":tfTann:110 mnne,no mori, rh..: oggi noi ritro, i·11110pluudhìlc. comn la più vera minar,·in 11,•I nC",rn"-lcnicQ ì\tar– d1f"~Cd11•, 11011di,t'r-amcnlc tl:ii flo2ellanti. ~a11e,a di qunnli 1rihol1n:oni (, rMP:u~a la -lriub della vi!'IÌI. r rf·i,',, ncll(' fòue tav,. !,·. l.~onc,r Fini li:i in~tTll:ltO fo:,li C 11cr11- qj erotici. ove 11011 1-<ica ~e sia pili , in- 1,•nl:t la r11rin di~hullivo o l:i volu11i1 tlcl ,.11 .. til!o. onpLorC ~1• .. ia 1:1 rnpprt-'~cn1azio11,· n1111p.cntc 11·1111a pil•li1. la dcla7ion,· d'uno •l:ilo mor1ifirantc rlcll'uomo. Ben allro che •·('111piacimc1110 d'11r:i-.1n olle 1>rc•(' f"On le 11ro1lric o-..~c-..ioni I' dd,ol<'z:.-.c: un , i;wrc ,,un1iglio"-o rh~ '-~rnn:t i rn111orni e noi li r.1 1rnllul11rc i11 ,011110 e in ,or1iri. li (11. •lf'nd,· e poi ancora li arrirf"in, ria~umen• rii) parvcn7-c di rorpi e di \'Ohi rii(' si .. 1ri11. cono e si annulbno, lrahor,·:mli da 1111or• I,, cl1r li delinea C li cf'110t1•.D:1 ,111ci t'<lrpi '"-flU•li lrapd:1 c.pc ~i:o I.o ~tcn10, una rotu• la; l:1holla lo ~hdetro con un rcci1l110 di flul'nle ca1)iJdi:i1ura, e nrwora un lemho rlt•lb bella ma~f'ht•r:i, 0:1p1)crtut10. quella IH'll1~ua: di ronlin111• f'-~a i:j t-,cla qua-i nua 1·emora t><'r og11i f)O<:<ibili-al'rcnto nu– r:ihro, <1t1n'-i l;.('rf•no atq!clli,o per llll:l pll· ,-ofa lrucc. Arrad>! n11rhc nrlla , ila. i\li ,,:1rc rh(' con 1pu.·~ti rli~e~ni Lconur Fini :ihhia dato nlln r,•~iono f"h,· da tci llrrnd"' 111Jme. 1111 :a.!-~f•llollil))(•nne. 1l11revole, da i1l\•idi:1rc. LmERO DE LlnERO - TEATRO Wanda Fabro Cor1 ,r• amla Fnl.,ro. tn11[ic<1111et11< :.com– fJflrMI r1el 1913 il lt·atro itulùmo ,,e,.<lf'ur 1111(1 di quelle /or:c che 11011 1x>"mw 11011 dc.i.tare un rimpumlo i11s•11111bile. (.. l•ra m <111esta giouanc i,:,,triww, 1111 se11- ~b rnl111er1tcnobile e il/11111irwto dei vrovr1 comJJiti. 1111(1 cosi flrdc-nte rolo11ti, di SUfJ<'· rm11(11to, ◄la llltt'arrc im111Cr<.lil11tu11c11te l'at,• tu1:1<nl(' di cl1111t1qu~ rwr-sse Ili Jornuw di potc1·11e t/11 utere pe11,:,,ù!ri e progetti, l11 IW motu/o co,ì -1>/X!•.'i;O 0/JllCO (' (li.strt,tto com f' f/uel/o del 1e,11ro pr0Jes$iot1i.i.t100, ti vnmo muwrrciar;,i della sua JH!,.,o,wlitù, al• cu11i mmi or sono, /11 di q1wlitù tt1lc como do IUIII}() 11011 ere, ,foto COtlO/>C('T(', C /i11 ,fo/. h! :.11c 11ro1:e di lliliern blll:t1ro110 i seg11i di 1111t>llt1 che doN:vr1 essere la sm, comtJlcs,;o (11ti1;i1à s11ccf's,iv11. Per O/>era s1111 ,.. di fHWhi c,ttri gio,,,11,i le uosrrc rib<J/tc /11ro110 tat'r<t• I·er;i,1Ite dli 11t1"11t1110.,;/crame110 011t•ÙJ e tr<m· :.i8<'11tc; problemi 1>i1ialli e pw d',t.•1:,11 tor- 11arm10 tul ,,µiw,-si, e tJCr /(I pnma ,•oltr, ;:,pett,,coti di lwello europeo JJOtcr-0,10 1•ar– e<1,.e co11 pie,1<t mp,ione i rioMri con{irii e ri• t>rbporre a pubbLci stranieri le tcstimo. 11ia,1:.c di quello che i11 ltalfo :.i /ucc1" per ,,,, teatro 1111ovo. l,ll 1,enomllità. della fabro ero i,1 , 111esrn tC'11<1,, 1111a il<'lte pili ,utattc ml (l.S.col,,C'TV! il 1l1}/u:ilc compito cl. <'segctr,. /\'utrit11 di 1111n C()IIUl>Cl'll:(I che .'ll/JCTllVa j limiti lcc11icì (I('/ t(•utm JJ<!r ••Mendcrsi 11ci più 1mri ter,-;. tori d-<'ll11 /{'ltf'r(ll11ra e dcli" /J<X".Sfo, cono• jClfncc raJ/111,m, de/111 p1lt11rfl e dcllq mu• SIC(I mOdt'TIIC, CSp(Tl(I J)('r rl1n•ttt1 apparte– t1<!11:o delle estetiche. di scuoi<' tet1Jrali stra• nicre. CSS(I 1111ivfl u nate queste doti di rul. turu 11110 sr•n,i:ibiliui ca/JaCl' dPlh• ril,ra:io11i /J Il Ìlll('ll.~C. 'I cm1,erame11to portalo li 1111ll 11i.sior1c ro• ma11tica /X!r 1111cl tmllo di nordico c/,'crn nel suo sangue: l'ultra parte p11i schiou,. me11tc italiam1 1.'m>e11a dotala di ,rn rquifi,. brio e d'11110 ironia superrmti i li-111itiimi~ 11id11tJ/i,di di r,11elfo rot1ce:io11e. 1• l,, co11sl'l1• l1Vf1t111 di t1gire 11elht pii1. ~ere11a «1mosJcrv1 del mondo cla.uico 0011 la ste$s<ròrigim,litù e lo stesso vigore. Non co11osceun ostacoli alfo s1w 110(.1111ui di reali:ui::.ionc. e chiun que l 'llve5sc 1•i.st11 ul Ulvom cm, ,:li auo,-i pot.et> a 1'N1der5i e• <llJtto d'1111a energia clic a1,eva .,pC$SO d.el • l'irtcrctlibi/.c. se riJe,-;,a a ,,,, c11r(ltlcr e in w,ri t,•1111,0 (/otfllO dcUc qm,li.tti pff, S(/llisi– tame11tc 111111,'el,,-i. :SOg,wcc tlcl mctfui-0 "spiritm,lisrn" tiella Sta11i-Slfllc 1 sl.-ij fo swi tlìre:iotle ricl,iedeu<r, oltre ,,Ile viii 11t1ri:c 1isorsc tec11icl,e. il con– ti111w llJJJmrto d'1111a a11(J/isi ,,sicolo;dca. cn"'l,Hl11 fino ai t<'rmir1i rarej(llti Ni e.~trl'mi del s11bcoscic11tR.; che ('ra qui. i,, quruta :on(I i11 cui i t'empc1ame11ti meno dl)t11ti si smnrl't,(CQ110 P ro11/011do110. che ,.,r,; 11ctfn• mcritP si PSprimevono le sue ri,,;orse ere~ ti1,e. t.,a rMrli:l1::.io11c del suo C:cc/,ov, cosi dc• lic(lflt " i11q111etante. resta in ,,ue.~to se.11.~o escmvlr1rf' del .<1110 stile. M,·, og1111110 th•i Mtoi spettacoli <WCIJ(I una i111uro11tai11co11/011dibile: cd, (•r,, /or.cc hl rroccfo di <111el .mo mndo fra nd,;tiro ,.. trn.,o. p,1wto Cl'i sc11tire il mistero dcll'csisteil.:a, e cli tfJJ/JO,.glile r-Morsc elusive del $Og110. I U11a p11mlfl c/,t> fu gia cnr<r alla Uuse ,;. eurrc1•11 /rC<111e11tcme11te n / MIO lavoro, li· b"n1zionc. " uolcva dire tcmlcre n 1111 1111.H1- do JHIÌ llmf}idb e puro di quello terreno, do11c. contro l'tn.iquo dcsti,10 umano. le Jrwtti.,ie dei 1weti 11011 /o.,;sero solo viacc• n•le i11 ~m11rn.mr , viù soOe,.,a c01is<r11evofo:• :ti cd m wlito a 1 111 s11vetiore riscal'lo. Q11estò tl<'L"f'llto ctiro. queMo 11igilc e i,1t,-m1, .~ige,111• co.çcfo11:r1 della 11rovria missio11e /u• ,-0110 le sue doti t>ill '•elle. P. clic JJi1ì fo Te– sero car(I r, chi h, cor1obb,. davvicwo. c·cra. in q11es1a sete di t,.a.se11dc11:a, :m 11resagio della sorte che /.'avrebbe oosi in• i:iustam<'l•te t'olia al suo lavoro? C:i è CflTO crCd"rC <l'i sì - (.Ymjortmulori - 11cl rlolòrc t1'1111a perdita i11colmabile $U• pe11.~for1, che il messaggio d"u110 sviriro su- 1wrfore comi• if ,<.:110 ,-ivivrù og11i voltn ,{tulla ICl'ra - qu,ellu terrfl che af)f)CJl<t fr('l1/tc1111e IP1111d11 Pabo f,r, al,btmdo11otn ,,cr .~l'mpre - 0µ11i volt" che ci .~(Irti 1mt1 batt(Jg/in ,tr, viu– cer,. o 1111 nobile sogno da all'lu,rc, i11 t10mll dcfr'l l,elfP::o o ddla f)Oesia. ENRICO FtJLCIIIGNONT Trieste pittorica 1',-i.e.,t(' è <11iei" che si dice 111w belln cittù, l'illil111c111co.-,truita secondo 1111 /Jitmo t1ri;1r11 ·<'o l' {lrioso, co11 grnndi ,, .~ignori/il 1ml 1 1::i, " ffllC$tt1 :.11ll bdle::a 1x1c11to è lo :-pr>cthitJc/('ilo prospcr.'tà della sua bor,;hc• sfo muc,111tifr e imlu.strilll.! e della JUutica ,, ,po111r1•,ct1 /11sio11t• Jr" il nitido g11s11:,, -:.ic– nf'to ,.. <111clfr1 dig11ito.,o. •· 11os,1to " e im- 111111P11tp{ioritn in ~lillelcurop:1 cl<illa meui de/fP,00 "r 1911. In 1111estt1 corniC(' architctto11ict1. ,1r1110• 11ioS<1 l"'" qmu,to leggcrmc11t.e sfoeahr, oni· mflttI .,ofo dai JWlsllrc dei commc,-ci, non 1mrrr libc difficile imma.giru,rc 1u1 gusto /ì,• 1wr(lli1 1 0 direlto " ,111a 111-0fle.sr " evt1siu11e "'"'ufo,,,,e r, 11,i n,gi<mmmlc sc11tim.e11u,li. ~mo: fffll'i g11.~to llfJ,ounto che / u pro1,rio al I r(lgiacomo e ol Hietti, 1110.ss: ·mi /rn fJlltori trir.,1i11i fin dc ~ièclc. romtmtico ,.. mo/fp il 11rimQ rif'i ~uoi f)<lesaggi di trndi:'011e /a. ~11m1rr>:raffim,ro e vatetico il socomlo 11ci ,.,wi rilrntt 11-id11mc bclli.ssimc e di clf'– Ba111i pl11tocroti. M11 in.,,-c,•. sollo q11cstll Gp/H1re11za, an– che f1lr l'nrte fiu:11rn1iva Trieste /,(I risc,-b(I• IO lt, :.11a m{fgica sorprPSfl: la vitturn di /Jfr1ro Mflr11,sig. Si è 1lc1to clic .llw11s.~ia T11/JJ>n('P11tr, /Je,. h: virn,ra quel che Italo Su.>1 1 0 r lf!JJt'C;,l'tUtr fJCr le le11ere. Ecl Ìtl- I fatti è lecito ammelteN! che fra i due suno ,wtabili fatali 1:i11coli ,raQi11ità. t\ati ili Trie3te 11,:,,lmrgica, di a.scemlen:.a /11miliare 11011 mcn1111e11t-'!' italiano, funo e Coltro piegoro110 verso l'ltnlia politico e cult11rn/c dol)o un,, breve flc.ssione ulla ri.• cerca di es1>ericr1:e 51ra11iere, '3 i11 lrnlia trovaronl) il s1111suo per fo loro llrte. Si è dello 1mre che Mrvu..ssig. come U't letteratura S1 1 evo, è .i.tata il primo a rom– pere certi. schemi provirlciali, i11seremlo la JJittura italituw 11clla cìrcoltuionc europea. Per noi 11uesro è 1,-ero; e 11011 è già in con– ,idcrazione dclfaa:xmto it1ter11azio11ale cl,e cnralleri:::a le l:>JJe.rc giovanili deU'arti.sta, :.ibbcne per la co11crcta si11te$i fl'u, 1 ve11ti.• ci11que.tt11io di prove, dis,,er~amentc stu• diate e r,cr5eguitc du molti. m<1 non prima espresse e ,ur,erale i11 tm1t<1 set""enità ~ voce. Fu 1'rie.stc, cittil peri/erica ,l'1nco11tri, n Jar·orire il miracolo? Forse, se €., llf!ro che la nostra tradi:ionc. ••/J{'rando ol margine e al contatto di di11c,.se culture, suole ri· fluire, rivelw1do in fJiii 11itilla /orma le sii-e ,,irt,i e i. suòi di/etti, l..,a conferma di c1ue· sto singolare Je11omc110 è dc/ resto nell'ar• te stessa di Piero Marussig; come giù, in più ri.strctti l'ermilli, i11 <111el/a ciel Pragia– como e del Uietti (ri.rer11(1ta e riottosa l'una di fro,,,c alle s11.ggcstio11i delfi111err1~iona. le; tuttavia pres" l'alrra d"lle vaghe=~e del parigirdsmo) e come pure in quetla del frntello di Piero. Guido Marus.sis, RICCARDO i\fuSAITI olivetti u•"'"'"· STUDIO EDIZIONI DELLA BUSSOLA Romn • Piazza Madama, 8 Vi con•i11:lien,01 MtCIIEU; SCJOI.OKOV TEHHA DISSODATA Tndualoae tll C. Z•ppulli E" l"o1<Jor• di "l'loci,to Don w ;,. uno .... perbn ,n1.rpre1oa;.n• ili fi&"•• • di ••nli• mf!nli nel pdmo • ,,_,o &•nuino <1uadro 1li v,,,. 11(111<10 dell'Unio,o• Sovi..iico. Pagi;. 504 L. 250 * JOSEPJf JJRI-JtTIJACII SUSANNA DASSELDOllF Tr■duaione di G. C,e.11 e L. Piga■lo Nello •fondo d, ..na Cumanio ,enao /1<ce di ,peronao, u ffluo,,e l<n mondo l'cont:0l10 in cu, •olo i •en•i • non i ,en1imen1i, hanno porre. I.o fisuro di una donna do. ,,.,,.o n&Uondo prol,lem( ••"'t"" nu,.vi nel– /'un~io 1/i nnu unonnuA ch• non hn pnai. P•gg. 297 L. 17S * IIOVAHI) CU~WES ANGOLO ì\lf'HTO Tr•d11ùonc di N. D., Feo 1'\"el/0 norrn1(110 1or1n 1la/1'1,/1imo &.,erro ,u,.,m• pot1ieo/a,. 110/a,e 'l"""" libro uir .,,,o 1fol/'m,rctr• ('Om• "(li<in/., • ì c,.i cu,i •ono rfl,:conWIÌ in /orfflu o,l&innl• • n1,ova q,u•nlo 00>11inc.n1e e colori1a. P■gg. 270 L, 140

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