La Difesa della Razza - anno I - n.6 - 20 ottobre 1938

n giudeo MortarCl. fu l'ebreo Mortara che, mentre MW1solin, si metteva a capo delle schiere di ex-combattenti, fece approvare la legge sull'amrustia ai disertori della grande guerra. Lo stesso Mortara era uno degli alti dignitari della Massoneria italiana. n e Corriem d'ltaba > del primo sellembre 1924, nel resoconto ài un'adunanza massonica svoltasi a Roma, scriveva: e Ossequiatissimo e lesteggiatiuimo S. E. Mortara>. • Ecco un politicante giudeo dipinto a m.,_ raviglia da e La vila italiana>, in un articolo del 15 ollobre 1921: e Non è li Della Torre ad un tempo il se• mito, il massone, Il plutocrale e il demagogo, che sa essere ad un tempo amico di Pontremoli (giudeo), di Turati, di Treves (giudeo) o di Mussolini, e fan, ad un tempo politica massonica e repubblicana nel e Secolo>, politica socialista internazionale nell'c Avanti>, politica borghese e nazionale nel e Popolo d'Italia>, politica aflar!stica a Parigi e nella commissione economica finanziarlo. della S.d.N., politica sorniona al Senato, politica sovversiva in casa Turati, politica quattrinaio in banca e in borsa?>. • Nello stesso ar'Jcolo si legge, circa la situazione della stampa sovversiva italiana infeudata ai giudei, quanto segue: e Tutti sanno che Nilti già aveva e ha a Roma il e Paese> e l'c Epoca>. Dietro il e Paese> sia Dante ferrarla e dietro l'c Epocc. > stanno fiamingo e La Pegno. Si zulola che i danari per l'c Epoca> vengano In parte notevole fomiti dagli israeliti Max Bondl e Luzzatto >. • Occupandosi dei rapporti Ira Italia e Montenegro nell'immediato dopoguerra, MW180lini - nel suo primo discorso alla Camera -disse: e Si notarono sintomi di disgrega- ::ione in mezzo alle truppe montenegrine, ed ii comando di queste truppe chiese organi militar! al nostro Governo per prooedere ad una epurazione. Fu nominata una Commissione, che venne presieduta dai colonnello Vigevano (giudeo). La Commissione che doveva salvare dalla disgregazione l'esercito monten99rino, fu la causa principale della sua dissoluzione>. 16 Bibloteca Gino Bianco GLEIBREI ELARIVOLUZIONFEASCISTA IJ-.vL'ebr1:ismo e ~tato I ar1nimatore dell' aaitifa• · I scismo ;., tutti i campi" t' Il GRAN CONSICL.10 I n giudeo Bo•nb•rg. Nel marzo 1919 Il fascismo ebbe la sua prima grande adunata. Un mese prima, 1'8 icbbraio 1919, si adunarono gli ebrei italiani. Per esprimere la loro certezza nei destini della Patria? SI, certo: ma non della Patria italiana, bensl di quella palestinese. Si r!unl infatti in quel giorno, a Roma, un gruppo di sionisti, per iniziativa della e Pro Israele italiana >, e con l'intervento del giudeo bolscevico Rosenberg. Si formulb allora la tesi - come avvertiva la e Vita Italiana> del 15 ollobre 1921 - che la Società delle Nazioni dovehSe riconoscere un'autonomia politica agli agglomeramenti israeliti noi.,_ voli in Galizia, Polonia, Lituania, Romania. Come si vede, gli obrei dimostravano anche allora la loro sensibilità patriottica. • e n timone dello Stato non tornerà piìl ai vecclù uomini della vecchia Italia: nè a Salandra, nè a SonniAo, nà al lacrimoso Orlando, nè al porcino Nitti >. (MW1SOUni- Discorso di Bologna del 3 aprilo 1921). U giuCMOLunatto. Se v'è un ebreo, fra I troppi che - dal 70 in qua - hanno occupato alte cariche nel Regno italiano, del qualo nessuno osi mettere in dubbio la sincera e illuminala italianità, questi è Luigi Luzzatti. Eppure, E'CCO quanto, a proposito di Luzzatti, disse Mussolini nel suo primo discorso alla Camera, il 21 giugno 1921: e li Nuovo Trentino> un giornale molto serio chei esce a Trento, il TI maggio scrive: e L'onoN>vole Luigi Luzzatti, cavaliere della S.S Annunziata, relatore della Commissione ·pal'lamentare che esaminb ed approvb il trattato di San Germano, disse in presenza di Salata, del barobe Toggenburg, già ministro aUlltriaco di Francesco Giuseppe, del tenente austriaco Reuth Nikolussi: e Avere scritto nella relmione al Parlamento il passo riguardante l'autonomla dell'Alto Adige, aggiungendo perb esser& sua opinione personale che la regione tedesca del1'Alto Adige avrebbe fatto bene a non mandare alcun deputato al Parlamento di Roma, giacchè eSIQ avrebbe avuto poi, ■'intende c!all"Italia, istituzioni proprie e una propria rappresentanza politica, rimanendo coel a suo agio unita all'Italia lino a che avesse potuto ricongiungersi alla sua Nazione>. e Ora noi contestiamo a Luigi Luzzatti, fosse egli anche piìl sapiente o piìl grande di quello che in realtà non sia, Il dir!llo di disporre del I erri torio itali ano >. Gli ebrei italiani fautori della .Germania hno al punto di alienarle l'Alto Adige, nello stesso periodo in cui Hitler, nel e Mein Kampft >, riconooceva l'insussistenza di una questione minoritaria in Italia? Nel tempo in cui MW1solini combatteva per restituire al popolo italiano l'orgoglio della vittoria? O chi l'avrebbe mai dello! • fra i piìl accaniti avversar! del fascismo, prima e dopo la conquista del potere, fu il giudeo Modigliani. Di lui, nel discorso pronunciato alla Camera il 17 febbraio 1922, Mussolini ebbe a dir&: e Evidentemente l'or.orevÒle Modigliani afferma sempre piìl in modo brillante le sue attitudini di stratega del gruppo parlamentare socialista>. La .... strategia di Modigliani al era, inlatU, già manifestata quando egli aveva chiesto la fucilazione di Graziani e di Cadorna. • Quando Nilti diven.ne Presidente del Consiglio, ebbe per Ministri dello finanza i giudei Tedesco e Schanzer.

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