Critica Sociale - anno XXXIX - n. 22 - 16 novembre 1947

CRITICA SOCIALE , 427 - fine e nei metòdi, si pongà in mezzo tra le forze comm:1.iste e le forze della destra reazionària, per evitare che nel quotidiano loro urto incomposto r{ violento si esa:urisca t~tta 1a vitalità poÌitica italiana e per crear@ la possibilità di uno sposta– mento a sinistra della compagine governativa, è stata in queste ultime settimane nuovamente a.f– facciata da La Malfa e da Silon@. A La Malfa hanno risposto, con _due lunghi articoli, Togliatti e Nenni, questi deridendo l'idea di creare un « cuscinetto », come egli lo chiama, quegli invi– tando i democratici a gua~ire, dalla lebbra. Ma tutte le loro speci~se argomentazioni, per ·dar va– lore alle quali entrambi hanno dovuto, massime Togliatti, ra,ffigurare una polii.tica comunista mol– to diversa da quella che è in realtà, una politica genuinamente democratica e costruttivà, aliena da ogni doppio giuoco;- tutte le lor.o argomepta– zioni - di,cevamo - si mfrangono contro il sem– plice ragionamento proposto alla loro attenzione da Silane e da " Europa Sodalista ». Noi non pos– siamo più a lungo lasciare_ il gQvern0 in mano alla Democrazia Cristiana, che ogni giorno più · rende l'Italia una dipendenza del Vàticano, che rende confessionale la scuola, la· radio, tutte le espressioni di pensiero del1a vita pubblica italia– na, che si lega sempre più strettamente alle classi plutocraHche reazionarie. Ma un Governo senza partecipazione della Democrazia Cristiana' non è possibile nell'attuale equilibtio 'del!.e forze politi- - che, esistente non solo nel Parlar.nento, ma anche nel Paese. Ora la Democrazia Cristiana è ùn coa– gulato di forze veraménte popolari e democrati– che e di forze dei ceti ricchi·, conservatori e rea– zionari. Questi ultimi sono riusciti a prevalere, dopo che lo scandaloso fallimento del Tripartito rese impossibile alla D,emoerazia Cristiana di con– tinuare 1a collaborazione col Partito Comunista e offrì ai suoi dirigenti un comodo pretesto per andare a cercare a destra g[i appoggi che erano loro necessari per rimanere al potere. E poichè l'impossibilità di quella collaborazione persiste anche oggi, e si è ·fatta anzi piµ acuta dopo le recenti battaglie parlamentari e dopo la costitu– zione clel Cominform, che lega la politica estera dei comunisti ad una direttiva ,cui la D. C. non potrebbe aderire, non è aperta altra v.ia per uno spostamento a sinistra del Governo se non nella collaborazione dei socialisti .con la D. C: Non è vana illusione pensare che noi possiamo veramente piegare ad una politica democratica la D. C. Questa continua ad avere con sè queUe forze di cui il P. C. riteneva necessario non alie– narsi le simpatie, accettando, per q_uesto intento, di ingoiare il rospo dell'articolo 7° della Costitu– zione. Oggi esse sono :paralizzate e appaiono ,vinte, perchè la sola prospettiva politica ·che si offre al loro partito per rimanere al potere. non consente di metterle in. valore. Ma riprenderanno la loro efficienza quando proprio la loro valoriw:azio~e sarà il mezzo per creare quella coalizione che ~ia al loro partito maggior sicurezza di rimanere al governo. E quando Basso dice che è ormai fuor. di luog6 una politica che cerchi di evitare la for– mazione contro un blocco di estrema sinistra, di ' h' t ,, un blocco di estrema destra, pere e ques o e e ibliotecaGino 1:::S1anco già, ed è costituito dalla D. C., è facile rispondere che in realtà questo processo non è ancora .com– piuto, perchè il fatto stesso che la D. C. si senta ·obbLl.gata a far parfecipare· al governo rappresen– tanti della sua sinistra, _come -FanfaJli e Malve– stiti, è segno clfe il peso di queste forze è ancora. sensibile nel loro pa!rtito, o·,.per 'o meno, che esso sente la necessità di dar testimonianza al P,aese della sua persistente fedeltà ai principii di demo– cra?ia. Ad, ogni modo quel tanto che di siffatto processo di conversione a destra si è compiuto è, sì, effetto della pressione vaticana e dell'influsso esercitato da tutti gli esponenti de'fa plutocrazia che sono nel partito, ma è effetto insieme anche dell'erronea politica seguita nel periodo -del Tri– pa'rtito e in tutti questi p:i.esi successivi daì co– munisti e dagli uo~ini del P.S.I. al lorò seguito. La via che da tèmpo noi abbiamo proposto,.che ora propone anche "Europa Socialista " e per cui anche i ·repubb-icani sono disposti a mettersi, è pertanto la sola che si offra per uscire dalla situa– zione presente, che diV1enta ogni giorno piÌJ triste e pericolosa. Come nei rapporti internazionali solo la costituzione, sotto la pressione dell'Internazio– nale Socia 1 ista, -di una èoe-rente compagine euro– pea potrà sahrn.re la pace, così neHa vita interna_ del nostro iPaese solo [a prospettiva che noi ab– bia~o indieata può farci 'uscir- fii.ori da questa '- atmosfera di sanguinaria violenza in cui siamo condannati a vivere e a ve<ler soffoc 9 .ti quegli ideali per cui con tanto· eroismo e con tanto sprez– zo del pericolo ha combattuto il popolo italiano nei. mesi ·che prece-dettero la Liberazione. Da una pa.{te• abbiamo 'la ripresa della criminalità fasci– sta,' cµi certo accresce audacia il fat_to che i suoi esponenti sono stati assunti a partecipare in Cam– pidoglio alla amministrazione del Comune di Ro– ma, e l'incapacità e la colpevole inerzia del go– verno, che non sa colpire gli autori e i manda– tari delle· i)nprese brigantesche le quali insangui– narao le terre di Sicilia e di altre regioni; dall'al– tra le violenze di ogni sorta contro la Jibertà di pensiero e di parola (e ne sappiamo qualcosa noi, cui pur si chiede, quando torna comodo, solida– rietà contro le violen2Je fasciste) e le spedizioni punitive che rinfocolano e allargano gli adii e le macchie di sangue, instaura.ndo la legge della giungla in questa terra che si' vanta di essere la ' culla del diritto. U. G.M. Col titolo LA NOSTRA VIA I I abbia.mo pubbli 1 cato- il testo del discorso del com– pagno SARAGAT che raccolse l'unanime adesion? al nostro convegno dello scorso settembre e porto alla fusione delle -due mozioni presentate. Il di– scorso ha quindi impo_rtanza capitale come· enun– ciazione del pensier:o, e dirett-iva dell'azione del partito. Nessun compagno deve mancarne. Prezzo L. 50; sconto del 15% a chi ne chieda al– meno 5 copie.

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