Critica Sociale - anno XXXIX - n. 22 - 16 novembre 1947

CRITICA SOCIALE 441 ma è ancor più ·ev,idente nel \Campo deilla po!Ùica e– stera. Il. fenomeno si può riassumere nel girudizio: ad e– gua!I ca1!'se, eguadi conseg uenz-e. E q uesta conseguen– ~-~ no:° e solitan~o, li.l.ina ,p, rog.ressti.va, oppressione della · ,ner_tà d_e1ùo srpi,r'ito ~, delila ùi_bertà d'opinione, alle q_uah no~ e,ravamo ,gia, QVv-ezzi, ma un sempre più r~goro~o mceppamento .di ognti..ricerca scienti.fica nei vmcoh dj una « ragione -di Stato », che viene deore– tata dal PoMtburo. . E' pertant? st~a~r'dina,riamente i-struttivo mette-re m ev,idenza il divieto di scrivere impa,rtito a Sost– schenko ~ le ~naloghe recentissime misure adot– ta~e _a carico d•1 uno dei capi del mondo del,la scienza e della dottrina sovietica. Non si tratta in questo ~so ~li. far a:Qparire qmrle « deùd·nquente, » una deJ.,le sohte ~igure di ,primo piano nella politica· si !,ratta deù flrlosof<? Georgi Fedorovitch Alexarud;ov, il c~po deJ:la ~euone agita:,;i.one e propaganda del · P_lti:!LtoComumsta, ,che, con straor:dinaria severità, vigilava sulla « fedeltà alle direttive ideologiche »· in-• somma, se si vuO!l essere maHgni, deU Goebbe1s rilsso. . f'.er in!eri !l'nni A~exa_ndr?v ha d enrµn ci11.to giorna– ilii.sh, soritton,. ·poeti, ,pittori o soulto.ri a cau sa dei lo~o « per1oo,losi ,er,ror~ Ld·eològici ». Ed ~ ,ra è propdo lm, membI"O de~ Comitato Centra:l,e del Partito inti– mo amico di Malenkov e genero d•i Kruschts~hew membri entrambi del Pof'tburo, ad essere sott~ posto ad una del,l,efamose « purghe ». Sec'Ondo quan– to ,è stato .riferito, questa inchiesta ,è stata ordinata daihlo stesso Stailin e Andrej Zdanov è stato i-ncarica– t<;_> idi condurla. IJ, ,corpus de'li:vM è la « Stoll'lia cl/ella t1tiosofia denl'Euroipa Occ,Jde·nta1le » del11i' Alexandrov. Per colmo .d'Lronia è la stessa opera che un anno fa meritò uno dei premi Stal'in di 100.000 .rubl:i e òe meI"Ltò la critica elogiativa di tutti i suoi ,colleghi. Da– vanti ad una oorte giudicante, .composta ,di qu asi cen- . to -dotti, esperti, nel -campo filosofico,· Zdanov mo s.se a~ Alexandrov l'accusa di: 1) avere predicato un « imbelle e -sdentato rvegeta,rianismo » nei conf,ronti dei nemici 1fiJ,osofici di Marx, di Lenin e di- Staliln · 2) :di essere diventato, fo·I"se ,senza ,nemmeno acco~ gerse_ne, « 1prigionie·ro degli storici borghesi deJ.la fi– iosofia ». « Le sue concezioni obbiettivistiiche » - proclamò Zdanov - « ,sono immancabilmente appili– cate in tutto i11 libro. Non è un cas•o che il compa,,gno ~l·exandirov, prima di cominciare a criticare ogni singolo filosofo borghese, gli trJ.buti riconoscenza o, addirittura, lo incensi». « Ma questo non è il peg– gio>, constatava d'·aocusatore, e proseguiv;i: « E' ac– caduto iche il Jùbr.o del cornp,agno Alexandrov abbia trovato .molte favorevol'i ,critiche da parte dei no– stri ùavoratori competenti nel campo fiJosofico. Cilò significa ,che tutti oostoro 15on.ocolp·evoli allla stessa stregua di Alexandrov. Ciò riv.ela una situazione ba– cata nel •nostro fronte teoretireo ... Se taH. concezioni dovesser,o :diffondersi, ·ciò' ,porterebbe inr1mediabiù~ mente a1l'obbiettilvisano, aM'assoggeUamento schiavi– stiico di fronte a;i fi,Iosofi borghesi ed alla soi1.ravva– lutazione dei lom meriti: ,e in tal modo a,l,Janostra fillosofia verrebbe sottratto H -suo sipirilto mi 1 litante e progI"essiJSta »~ L'inespdabile ,peccato .di « obbiettivismo », di cui AI'exandrov veniva incolpato, si badi bene, non con siste già nel positwo riconoscimento del sistema di ciascuno -dti.questi < filosofi borghesi>; ma nel so– lito mt>todo polemico idi fare daJ)IJ)rima una obbiet– ti va esposirz.i.one di ta1!,esilstema e poi q.i demoi!Jire l'in– tero edificio. Questa tecnica .Mexand.rov •aveva ap– preso da Bacone, Cartesio, Spinoza, Kant, Fichte ed Hegel. D'altra parte egH venne imputato del peccato di avere adottato ii1 e gioco della metafisica>, facen– do anzi <lel marxismo ilo sv1luppo evolutivo de•Uap,re– cedente fr ,osofia. Ciò apipar,e ve·rame nte an dar ol,tre ogni limi,te consentilto. Scagliandosi cont.ro iJ. pecca– tore, Zdanov tuonav•a: < L'origine d e1 m arxismo fu una ,era ...·propria sco,pe,rta, fu una rivoluzione deMa f-ilo~ofia ». Dopo una s-imile es, posi:zi.one, l'ilJustre coUegio di dotti, non potè .far altro che ancorarsi, costerf!ato, alla lungimirante saggezza di Zdanov e di . St~m !' biasimare il co11ega Alexandrov. Quarantasei lill eSISI, tra i quali •certame•nte molti d;i coloro che ave'Vano pronunciiato favorevoli giudizi su1la ,sua op~ra, vol– Jero •por.tare .i.1loro bravo rramo al .ro~o; ~,ltr~ ~enta– sei non riuscir.ono ad ottenere che nl .gmdizrn per BibliotecaGi"noBianco ;•ostracismo _non si .cpiudesse, prima ché es,s~ aves– sero potuto 1nteriloq\11lre.Uno dei ,oriticQ asserì con fermezza che « iù vezzo d~ rformulazion.i vaghe ed astratte era stato ,portato ;sin.o aI punto che in ,esse nau_fragavano ,le <:Orrett~ tesi_marxiste » ~ che « spes– so ~I contenuto ,riv,olu2aonar10 del marxJ1smo veni.va s9st1tuito da discussioni astratte ». Non ,c'è da stu– pire che, s g.omento, AI,exarndro,v stesso si inchiodasse alla ero.ce, o, come megJjJo si dovrebbe dire, alla fal– ce · e marte,Uo. « Alexand,rov dichiarò » - riferisce in– f!3-tti la Pnavda - « il suo pieno assenso alla cri– t1.cafattagli, riconobbe che 11 ,suo libro conteneva•gra– vjJel':I"orie deviazionQ; acconsentì a mutare dalla base tutta ,l'organizzazione dii un •nuovo ,lavoro scientifico nel campo de;lla ,fi1osofia ». Ci sembra superfluo commenta,re Jronicamente que– sto processo ed i suoi risultati. « filosofici ». La cosa è ,sufficientemente ironiica di .per •se stessa. Balza senz'altro agU occhtl il ,gr,ossolano contrasto tra .1acon– cezione mate.riadistilca· della storia di un Ma,rx e la bizantinisti,ca ildolatria e attru,buzione di i-nfa].Jibi].ità ad un .unico eoce1so ,per,sona,gg-io, StaUn, -come non manca ili mettere in evideairza 11 settrimanale ameri– cano « T-ime », da cu1 abbiamo tolto i brani citati . Sar:ebbe tuttaivfa ,foHe, noi •credtlamo, ,rall.eg.ra.si per q_ue~t<:> epis?di_o. Nessun socilalista, ,infatti, .per qÙanto si rifmt~ d1 ,ruconosceire ,come socialista J'attuale re– ~ime dell'Un-ione Sovietilca, può ,provare soddisfazio– ne per le sue difficoità econ omkhe o di politica in– terna: -sa benissimo anzi che es.se nron fann-o che ren– dere più ipesante ili regime 1diittatoriale e di, violenza che ,vi ,esiist,a E tanto meno .può sperare, .a mente fr.edda, su un ,ro-vesciamento violento, magari a se– guito di una nuova guerra, poi,chè per tale vùa l'attuale sistema totalitario verrebbe rimosso -da un altro si– stema totalitario e ;per di: ,più xeazionario-fascista. Per quanto se ne sia allon,tanato ,e, secondo i.I no– -sllro metro socia:lista, ne sia de,viato, i1 regime sov'ie- tdco ha la sua origilne ne/lla riivoluzione di •ottobre, che ha p.os to termin e allo sf:rutfamento capitalistico pri– vato e ifeuda.le, e che e,ra basata su finalità e intenti. soci,al,fa;til,1come ,p,rova l'intro.duztlone del .sistema dei consigliJ (So•viet), da tempo· ormai accantonato. Non µrua· in volluzion.e iverso -il ipassato, ma una revisione ver.so ù- 1 ,futuro (e ciò &ilgni,fircaùiberrtà e democrazia poli,t i.ca) ,può eJ.iminare i misteri del1a « sfin ge russa > e TÌJ)ortarila al ,suo punto di partenza, •alla rivolluz.io– ne -d'ottobre, daUla qua1e i·nriziare .di nuovo la sua asce– sa neJ.J.a,comunità ,con. O.e forze socialiste di tutto il mondo, sotto tutt'aUri,, e i,nfiniitamente più ,propizi, auspici. ,Ciò detto, &i,deve tuttavia considera.re, a ,proposito deù .diffoll!dersi, oggi ancora tant o osteggi•ato, di lidee ocdden,tali neiù'Unùone Sovietica, un altro aspe\to, -non negat1v.o e .dis truttivo soltanto, ma posi,tivò ,e ·co– struttirvo. Nel Uoro mir a.re i-1 futuro, durante e subito dopo ,la fine qellla guerra, proprio li sociaaisti che con– siderano il social,i,smo come un compito essenzial– mente etico per .li'umahiità, hanno avuto ,J'as,pi,razione ad un ravvicinamento tra OI"i,ente ed Occidente. Essi speravano in un reciproco scambio diiivalori e di e· speri.-enze. In modo ,più concreto, essi speravano in una introduzione neWEuropa OcClidentalle de!J'econo– mia ,pianiiflicata, ,sperimentata nella Ru:s,sia,. natural– mente su basi col!.ettivi-stiche e ,con fina1ùtà ·corrispon– denli agli 1.i,nteressi d·ellla collettività, e ciò come av– viamento •alla E9iustizia sociale e ad .un-a effetti-va de– mocrazia; •e d'arl'tra parte in un graduale superamen– to ,del sistema del partito unico n~lfa Unrione Sovie– ti,ca e nelJa ,conce-s.si.onredelle Ubertà democratiche che ne~l'Europa Occiidentailie erano state conquùstate ·a prezzo di dure iotte. Questa speranza è andata de– lusa. Anzi, nel frattempo i contrasti si sono accre sciuti, ,come è reso evidente dalla •costi.tuzione del < -Comin.form >. Noi pensiamo tqttavia che •la causa -del progresso umano sarebbe non meno difesa, se le forze ed i circoli rdelil'Europ a, anima ti da spirito di libertà e :d1 progresso, ed in , pro.mo luogo le forze socialli.ste non si lasci.assero da ll)arte -loro manov,rare da un com– i!)Ortamento negativo e da un atteggiamento di lotta contro ['Unione ,Sovietiica. Ciò non signrifica affatto, ben s'ùntende, ,che i ·socialisti de'l.Ir'Europa Occidenta,te

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