Critica Sociale - anno XXXIX - n. 20 - 16 ottobre 1947

388 CRITICA SOCIALE rivedere radicalmente l'istituto della 'docenza: non in– dietreggiando di fronte a11a cie_cama fortis-sima oppo~izio– ne ,di quegli, interessi illegittimi che verPebbero colp,!t; tronoa,1e la pazza corsa ai titoli, rendendone_ diffiçile l'açquisto, svc,lgendo oppoPtuna opera_ clmformaz~on~ e di propaganda e deviando larghe correnti d1 u01vers1tar1 ver– so utilissime professioni che in .Italia sono. ora con gran danno igr.orate, come, ad esempio, quelle cli tecmco agra– rio e di assistente o di lavoratore socia! e; riordinare le facoltà e la distribuzione degli studi nel· l'ambito delle stesse; chiudere tal une università o quelle facoltà che si dimostrano palesemente ple,onastiche e anti– economiçhe ; aumentare in misura adeguata le tasse scolastiche per gli abbienti; rende, e effettivamente gratuito l'insegnamento e aiu– tare in modo efficace tutti i meritevoli, ma soltanto essi in relazicme alle loro naturali doti mentali e di, volontà! porre la premessa per la eliminazione integrale dell'a– nalfabetismo aprendo tutte le scuole necessa:ie, con ob– bligo di frequenza fino ai 15 ·,a.nnie .severe pene detentive e pecu01a1ie ai ge,nitori :e ·tutori inadempienti; rendere la frequenza all'università obbligatoria come in tutlli gli altri ordini ,di scuole, come avviene negli altri paesì', e senza assurde sanatorie ed esenzioni,; ' p1:escrivere esami <non solo orali, ma anche scritti, in tu-tte le scuole dalle elementa,,i alle universitarie e di spe-. cialità; moralizzare tutti .i çoncorsi, che dovranno essere svolti con le ·necessarie garanzie, non solo per titoli ma anche per esami teorici, scritti ed orali, e pratici.; rendere ogni scucla, nessuna esclusa, più eorrispondente alle_necessi,tà moderne, ci'.lè non più solo verbalistica; po– tenziare gabinetti, istituti e laboratori, .non trascurando l'educazione sensoriale; istituire gabinetti di psicologia pe– dagogi•ca, rd-iffondere le çlas·si dif•ferenziali, specie nelle grandi dttà, e dare un forte impulso ,alla pratica dell'o– rientamento professio.nale, col che si contribuirà afla fe– licità dei singoli individui ·e ad ,un •più giusto assestamento della società; introdurre in 'tutte le scuole gli i'nsegnamenti dell'edu– cazione civ•ica e della psicologia <Sociale; r-endere la scuola veramente democratiça, vivificando– la con frequentissimi scambi con .l'estero cli docenti e di– scenti, e sottoponendo tutte le più importanti questioni al– la proficua discussione ,.fra gli insegnanti, gli allievi e le loro' famiglie, abolendo il sistema delle dispotiche déci– sioo,i. emanate dàIla burocrazia ce,ICtral e, che non può, vi– vendo così .staccata, se.ntire il vitale fermento ,della peri.- feria; · _ - • ridurre l'enorme numero <lei' periodici sciefitifiçi, con– vincendo i di, ettari a fondere le riviste affini e costituendo com•itati <lirettivi e ;redazionali che diano ogr.i garanzia di serietà scienti-fica per l'accoglimento dei lavori. Chiunque potrà, al di fuori degli organi così risanati, continuare a i.ndulgere alla propria g, aforrea e pubblicare lavori più o meno pseudo-scientifici, ma in tal m'.ldo si squalificher~ da se. Si potrà così ottenere che i giovani leggano e impa– rino e gli anziani forti della loro cultura ed esperienza insegnino, mentre ·oggi, in_ tutt'altre facce.nde affocendati, <nonhan tempo di insegnare o, addirittura, di imparar loro . stessi; ed "infine, sol'.> quan<lo sia ri'spettata la condizione che il pubblico denaro non venga stolidamente dilapidato come spesso sin q1,1i,stanziare -per l'istruzione un bilancio finan– z.iario adeguato alla ,sua importanza, e quindi, in og,ni ca– so, non inferiore ai bilanci riuniti per le forze armate. Se· si vuole prendere esempio dall'estero si guardi, a seconda delle preferenze, ralla Russia o all'America ove ogni anno vengono destinate pet le sole ric,er.che sèienti,fiche rubli o d01lari ·pari a molte centinaia di nostri miliardi, somme che tuttavia. vanno là progre~sivamente crescendo e rag– gi,ungono il 16 e perfino il 20 per cenotodelle spe'se totali dèllo Stato, mentre da noi esse sono -tutt'.lra inferiori ali'! dicesi uno, per cento del nostro pur magrissimo bilancio. Vorrei che si penetrasse nello spirito di qua11to ,è ,sta,to detto: non vi è assolutamente animosità c'.lntro al:uno ec– cetto che ,c:ontro un sistema corrott'o e corruttore, di cui' tut– ti !'liamo vittime. Secondo le lince indicate, io ritengo che, çon una radicale rigenerazione della scuola, sarà possibile ottenere una vera diffu,sa moralizzazione ed un rifiori– mento della società italiana che già in un lon,tano passato aveva tanto brillato anche nelle scie.nze per-le preziose doti dei ·.suoi figli: la vivacità dell'ingegno, la sobrietà cli vita, l'amore e la' resistenza al lavoro. GIUS1'PPI! MASTRANGi.r.o BibliotecaGino Bianco Prospetti ve · d'insieme N,e:nl'arti-colo .ch•e segue ,il nastro amico Guenc,i ha raccolto il l'isultato di conversa:tion.i e dtscussioni · che egli ha avuto co1z altr.i suoi coMeghi ,ingegn1eri, c,ompagnl nostr.z'. L'organ.ismo che ess,i propongono potrebbe essere quQlfclze•cosa di 1,ind~e a que 1 t CO'nsi– glrio E,con,omico proposto rin uno degli ultimi arti .. coli della Costiluz,ione è .che non sappiç,.mo se sarà approvalo da[,ra, Costituente, giacchè qua.'che oppo– s.iziiO'nesi è g.ià ven•ula de,Lineando, determ 'nata an– che daMa pr e'occ upazione che da quelJ Consiglio pos– sa sorgerre qucntclze nuovo lineamento di i.ma eiconOimia corpora/iv.a. Qzzal.clze peri.colo del ge1n,eT'e può presentare anche· f'organiismo proposto dal Guenc,i e dai .suo~ amici'; ma iJ ,per.icofo non deve ·essere' esa,qerato (in quanto queste p,ropostre non tendon,o a far rivivere la sub– dola coijfaborazi.Òne fra capita1le e lavor'O', ma ad ar– moni~zare la po1l,itrioa e la tecnica); e può ,i.n ogni caso ·essere aNontanata con opportune càute,le. Cerio è che 'la pianrificazfio•ne appare sempre più ne.cessaria in qut!o:;ladJissestala economia di-·dopogwenra e la p1iani-– fi,cazione no,n può esseri{ razionale se nei singoli set– to1\i deMa produzione non s,ia falla da person,e che s,iano. i.n ,essi compe•tenti. Per que'Slo fermo convÌilJci– menlo pubblichiamo ques-bo articolo -dei nosti,i amicti. LA CRITICA SOCIALE Negli stud•i fatti per le riforme della struttura so– ciale (agraria, industriale, ecc.) non sempre si tro– vano le propost e p er la 'creazione degli organi adatti ad effettuare q.ue ;Je J'iforme. In genere la menta– Htà deii politici, ra ramente dotati di competenze tec– •niche specifiche, non è adatta a ,prevedere lè realiz– zazioni c'::le quindi •essi, ,con· leggerezza, considerano ,come particolari da roisolvere al momento oppo,rtuno. Ciò disorienta, delude, scoraggia anche la pai,;te più. preparata dell'op·inione pubblica. Sarà bene quindi studoiare e progettare ,con l0gica le riforme che ·si ,pro– pugnano, adattandole bensì alle condizioni del mo• mento, ma rendendole soprattutto consone ai f'ni da ,raggiungere; e ,per questo occorre avere un'idea chia– ra nell'insieme, e anche nei ,part,ico]a,ri fondamen– tali, del modo in cui .potrà essere rea'.izzata l'auspi– cata società socialista. E' ind,ispensabi'e che abbiano quest'idea coloro ,che arrivano al pote,re e che sono resrponsabili verso il _proletariato degli eventuali ten- tennamenti o insucce.ssi. · Premesse. . Da tempo c'è chi ha pensato di affiancare al Par– Jamento un Congresso di esperti che non abbia il compito, antidemocratico, di limitare l'attività del .P~imo, ma quel!o di aiutarlo a compie,re le sue .fun– zioni che, col tecnioizza•rsi della rvi!a, richiedono sempre ,più_specifiche competenze. Si pensava di a– vere anche dai Sindacati i delegati a questo Congres– so, ma fra i perplessi che dubitava•no del'a capa.cità di questi ultitni c'era lo stesso prof. Saldin,i, che mol– to collaborò al rp,rogetto presentato al Senato fin dal 1923, nel quale si propugnava la costituzione di un organismo di consulenza tècnié a. No n occorre ricor– dare le discussioni ,che, vi sono sta.te· in questi ultimi tempi sulla necessità dell'òperà dei t ecn•ici nella vita e nell'attività dello Stato. Basti qui ricordare che lo Stato Italiano ,cont.rollava alla fine de] 1945 il 36'% delle azion,i di società anonime con -più di 1 milione di capitale, ed inoltre detiene aloun 1 i,mo uopoli e prov– vede all'esplicazione di importantis.s,ime attivi.tà ,, qua– li ferrovie, e sercito, genio civile, s,cuo !e, ecc. L a so– cietà futura dov.rà ·avere un organ•ismo analogo 11 quello di cui era g ià staio presentato il proget:o fin da]. 1923, ma con altre direttive ed altra formaz!-one. Tutto questo dovrà essere ben studialo dai sooialistl, in quanto, se è vero· che il socialismo potrà trovare la s,ua attuazione nell'evolv.ersi della società, i socia-.

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